Sarà pubblicato col titolo di La mia vita in barca, il manga di Tadao Tsuge, importante esponente del filone gekiga. Fune ni sumu ha come protagonista lo stesso autore, Tadao, e suoi scorci di vita, ed a pubblicare i due volumi dell'opera (seicentoventiquattro pagine in totale) sarà Coconino Press.
Per quel che riguarda il gekiga, ne approfittiamo per riportavi uno stralcio da una nostra intervista a Vincenzo Filosa, che si occuperà di tradurre e curare l'opera:
Fonti Consultate:
Facebook Coconino Press
Facebook Vincenzo Filosa
Fumettologica.it
Per quel che riguarda il gekiga, ne approfittiamo per riportavi uno stralcio da una nostra intervista a Vincenzo Filosa, che si occuperà di tradurre e curare l'opera:
"Gekiga" letteralmente significa "immagini drammatiche".
Il termine è stato coniato da un autore recentemente scomparso, Yoshihiro Tatsumi, che è anche pubblicato in Italia da Bao e Coconino. Il "gekiga" è un fumetto che prende spunto dalla vita di tutti i giorni e si sviluppa con toni drammatici, che utilizza anche cornici storiche importanti come il periodo dell'immediato dopoguerra giapponese.
Col tempo ha cominciato a includere anche fumetti d'azione molto realistici come Lone wolf & cub o le raccolte di storie di samurai di Hiroshi Hirata.
Fondamentalmente, il "gekiga" che interessa a me è quello di autori come Tatsumi o Tsuge Yoshiharu, non sono fumetti d'azione o d'avventura ma si concentrano sulla vita di tutti i giorni.
Da lì sono partite diverse derive, ad esempio Tsuge Yoshiharu ha anche lavorato su storie oniriche, con una poetica molto "stralunata" e introspettiva.
"Gekiga" è anche un termine usato da Tezuka negli anni '60 e '70 per parlare di parte della sua produzione.
La principale rivista che ospitava gli autori gekiga era GARO. Tezuka ha creato la rivista COM come risposta a GARO. Tezuka e Tatsumi hanno avuto un dibattito sul gekiga in quel periodo.
Il cuore del fumetto gekiga è nella produzione di Tatsumi, di Tsuge Yoshiharu, di Sanpei Shirato. Quest'ultimo faceva affreschi storici, racconti di ninja e samurai, ma raccontava con i suoi fumetti le condizioni delle classi più disagiate facendone anche strumento di critica sociale. Era legato ai contesti rivoluzionari: figlio di genitori comunisti, il suo Kamui è diventato il simbolo dei movimenti studenteschi giapponesi.
I fumetti gekiga sono storie attente al reale e alla vita di tutti i giorni.
Nell'incontro dell'anno scorso io dicevo che nei fumetti giapponesi l'elemento del reale è presente anche nelle storie più di fantasia. Nel gekiga la componente realistica è molto forte.
Il termine è stato coniato da un autore recentemente scomparso, Yoshihiro Tatsumi, che è anche pubblicato in Italia da Bao e Coconino. Il "gekiga" è un fumetto che prende spunto dalla vita di tutti i giorni e si sviluppa con toni drammatici, che utilizza anche cornici storiche importanti come il periodo dell'immediato dopoguerra giapponese.
Col tempo ha cominciato a includere anche fumetti d'azione molto realistici come Lone wolf & cub o le raccolte di storie di samurai di Hiroshi Hirata.
Fondamentalmente, il "gekiga" che interessa a me è quello di autori come Tatsumi o Tsuge Yoshiharu, non sono fumetti d'azione o d'avventura ma si concentrano sulla vita di tutti i giorni.
Da lì sono partite diverse derive, ad esempio Tsuge Yoshiharu ha anche lavorato su storie oniriche, con una poetica molto "stralunata" e introspettiva.
"Gekiga" è anche un termine usato da Tezuka negli anni '60 e '70 per parlare di parte della sua produzione.
La principale rivista che ospitava gli autori gekiga era GARO. Tezuka ha creato la rivista COM come risposta a GARO. Tezuka e Tatsumi hanno avuto un dibattito sul gekiga in quel periodo.
Il cuore del fumetto gekiga è nella produzione di Tatsumi, di Tsuge Yoshiharu, di Sanpei Shirato. Quest'ultimo faceva affreschi storici, racconti di ninja e samurai, ma raccontava con i suoi fumetti le condizioni delle classi più disagiate facendone anche strumento di critica sociale. Era legato ai contesti rivoluzionari: figlio di genitori comunisti, il suo Kamui è diventato il simbolo dei movimenti studenteschi giapponesi.
I fumetti gekiga sono storie attente al reale e alla vita di tutti i giorni.
Nell'incontro dell'anno scorso io dicevo che nei fumetti giapponesi l'elemento del reale è presente anche nelle storie più di fantasia. Nel gekiga la componente realistica è molto forte.
Fonti Consultate:
Facebook Coconino Press
Facebook Vincenzo Filosa
Fumettologica.it
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