Sin dai primi annunci, la saga di Black Goku (episodi 47-67) ha suscitato interesse e curiosità negli spettatori, un po’ per quel nemico insieme banale (la copia malvagia del protagonista si era già vista anche all’interno dello stesso Dragon Ball) e intrigante, un po’ perché tornava il Trunks del futuro, uno dei personaggi più amati di Dragon Ball Z.
A mesi di distanza, possiamo dire che la saga ha ampiamente mantenuto le sue promesse, dimostrandosi probabilmente la cosa migliore uscita da Dragon Ball Super e sicuramente degna di interesse.
Finalmente si comincia a respirare un po’ di dramma e di tensione, con un combattimento inedito (non ne conoscevamo l’esito da film precedenti), lungo e articolato come quelli di Dragon Ball Z, col cattivo che cambia tremila forme e torna sempre, nonostante gli eroi le tentino tutte per fermarlo.
La coppia di cattivi formata da Black Goku e Zamas è riuscitissima e ricca di fascino.
Finalmente, con l’esclusione dell’indimenticato e sempre appoggiato Comandante Red, ecco dei cattivi di Dragon Ball con una psicologia ben approfondita e uno scopo e delle motivazioni che non siano “Voglio conquistare il mondo”, “Mi disegnano così”, “Sono una caramella rosa vivente” o “AAAAH!!!!”. Anzi, l’ambiguo e deviato senso di giustizia di Zamas sono anche condivisibili, da un certo punto di vista, e il fatto che per una volta abbiano creato un personaggio malvagio ben approfondito, che porta con sé anche interessanti riflessioni, è sicuramente un buon passo in avanti per la saga e i personaggi futuri dovranno sicuramente confrontarsi con lui se vorranno sperare di restarci impressi.
Sul piano prettamente pratico, poi, Zamas e Black ci hanno fatto provare attimi di vero e proprio terrore come non accadeva dai tempi del primo Freezer. L’episodio in cui Zamas le tenta tutte per uccidere il proprio mentore Gowas ci ha fatto provare ansia e suspense in maniera inaspettatamente piacevole e abbiamo provato sulla nostra pelle la disperazione e lo sconforto del povero gruppo di ribelli che lottava contro gli attacchi di Black in quel futuro apocalittico e desolato direttamente rubato al mondo del futuro di Chrono Trigger (perché con Toriyama è sempre, piacevolmente, un eterno ritorno…).
Come da tradizione, più grande è il cattivo e più grande è l’eroe che a lui si oppone, e anche stavolta abbiamo potuto godere di un guizzo di vero eroismo vecchio stile da parte di Goku (se poi la smettessi di rimbecillirti con certe uscite tipo non sapere che cos’è un bacio, dopo che hai una moglie e due figli, ci piaceresti di più) e l’ennesimo passo di Vegeta sulla strada di un’acquisita, e graditissima, umanità.
La scena, stavolta, è però tutta per un altro personaggio, che è tornato in gran spolvero e contro cui il duo dei Saiyan purosangue non ha potuto nulla, nemmeno mettendo in campo una fusione tanto attesa quanto, come al solito, inutile dal lato pratico. Parlo ovviamente del Trunks del futuro: a lui le luci della ribalta nella battaglia finale, in una scena epica e spettacolare aiutata anche da una colonna sonora solenne ed evocativa; a lui le scene introspettive più interessanti, mentre si confrontava con la sua famiglia del passato e persino, in un incontro che cambierà le vite di entrambi, col se stesso bambino; a lui il compito di portare ad un livello elevatissimo e mai visto prima l’elemento romantico di Dragon Ball, facendo evolvere in un qualcosa di bellissimo quel rapporto con Mai che era nato quasi per scherzo nel film La battaglia degli déi e che adesso ha finalmente trovato un senso perfetto.
Una saga ricca e coinvolgente, che ci ha tenuto col fiato sospeso e regalato ottimi personaggi, interessanti riflessioni e combattimenti avvincenti. Un po’ ci si perde, come sempre accade in questi casi, quando si comincia a parlare di viaggi nel tempo, mondi alternativi, chi ha ucciso chi, chi si è fuso con chi e via dicendo, ma le emozioni che si ottengono in cambio di questi dettagli sono decisamente piacevoli.
Unico neo, come già negli episodi precedenti, le sigle. Se ormai ho perso le speranze in un cambiamento dell’opening, quelle nelle ending sono rimaste deluse. Quanto “Yoka Yoka Dance” si è rivelata orecchiabile e carina, tanto “Chahan Music”, cantata per buona parte in cinese, con un ritmo noioso e un testo stupidissimo, è inascoltabile e brutta.
La saga di Dragon Ball Super appena conclusasi si rivela probabilmente la più interessante finora, vuoi perché la prima "seria", dopo le due reprise dei lungometraggi cinematografici e una saga che è stata solo introduttiva al futuro grande torneo interdimensionale, vuoi perché mostra degli avversari più caratterialmente stratificati della media dragonballesca.
L'identità del cattivo, copia del protagonista che spesso fa capolino nelle opere giapponesi di qualunque tipo, viene svelata pian piano, e questa lenta elaborazione è fonte di interesse e curiosità per i fan, tanto da aver generato teorie su teorie nel corso dei mesi di trasmissione.
Altro grande punto d'interesse è il ritorno di Trunks del futuro, su cui viene fatto un gran lavoro di approfondimento caratteriale e che, in un certo senso, è il vero protagonista di questa saga.
La perfetta "chiusura del cerchio" si ha con dei combattimenti che racchiudono il meglio dello stile di Dragon Ball Z, e delle implicazioni sentimentali tanto inaspettate quanto ben gestite.
Dragon Ball Super mette, insomma, il turbo, e da qui in poi, si spera che sia sempre un crescendo di quanto di buono si è visto finora.
Comunque nel complesso si tratta di una delle migliori saghe di Super - so che è facile considerando che le prime due sono estensioni dei film ma sorvoliamo - quindi spero che la prossima che incomincerà tra qualche giorno
Io lo trovo sempre nello stile di Toriyama, ma libero di pensarla come vuoi
Certo, nello stile di Toriyama, se Toriyama disegnasse con la mano sinistra (o destra se è mancino!)
Lo stile "dragonbolliano" c'è, ma è fatto male, molto male!
Allora Toriyama è ambidestro, tutto si spiega!
Certo, come no...
Di buono c’era il mistero riguardante l’identità di Goku Black, che però alla fine si è rivelato meno misterioso di quello che sembrava all’inizio, e un finale che ha incasinato ulteriormente la già confusa situazione delle diverse linee temporali.
Rimane la miglior saga di Super, ma è stata gestita in modo molto altalenante.
Se questi ti sembrano buoni design...
ahahha in effetti questa immagine,eccetto Hit,parla chiaro e tondo.
.
La versione femminile di Goku sarebbe il top.Abbiamo avuto il sayan dai capelli rosa,perchè non osare? I colleghi LGBT apprezzerebbero...
Hai detto bene, "sembrano", ma non lo sono. Oggettivamente sono orribili, è come se un bambino di 10 anni si fosse messo a copiare lo stile di Toriyama cercando di creare personaggi originali, ovviamente fallendo miseramente!
Non concordo, ma ad ognuno il suo
Dai un'occhiata ai personaggi originali creati per i vecchi film di Dragon Ball Z, e vedrai che lì il character design è molto più curato (nulla di clamoroso, ma quanto meno è meglio di questa roba!)
Già li ho visti e in parte concordo (avrei voluto fortemente che Cooler e Broly fossero canonici ma pazienza), però credo sia dovuto al recente cambio di stile di Toriyama che prevede linee più morbide e tondeggianti anziché quelle perfette e spigolose del passato.
Personalmente apprezzo entrambi i modi di disegnare ma capisco che a qualcuno possano non piacere, infondo sono sempre gusti.
Ovviamente questo se uno conosce i lavori di Toriyama, oltre a Dragon Ball Z.
Quei tre personaggi sembrano infatti presi da un qualche Dragon Quest, serie di cui Toriyama è character designer.
L'unico di quel gruppo che non va davvero bene è Frost perchè è solo una copia di Frieza. Anche qua però non serve a molto lamentarsi perchè è stato realizzato apposta a quel modo dato che era la storia dell'anime che voleva così. Non c'entra il voler copiare lo stile di Toriyama.
Quoto tutto ciò che hai scritto
Probabilmente il cattivo di DB meglio approfondito psicologicamente (dopo Frieza?), con motivazioni vere, argomentazioni addirittura condivisibili, benché estreme.
Chi lo critica è in malafede.
Super ci sta comunque regalando dei personaggi molto interessanti, che ampliano l'universo di Dragon Ball anche a livello visivo: gli déi della distruzione e i loro valletti, Zen-oh e i suoi servitori, il nuovo dio drago, nonché il robot e l'orso visti nel torneo. Ovviamente anche lo stile di Toriyama è mutato molto nel tempo, e i nuovi personaggi risentono di questo cambiamento.
ahahhahaha può essere una bella idea LOL
confronta i personaggi vecchi con questi nuovi... questi ultimi stonano tantissimo con l'anime non sembrano nemmeno appartenere a Dragon Ball... siamo seri
1000 anni luce avanti rispetto al design dei nuovi personaggi!
[img]http://vignette3.wikia.nocookie.net/p__/images/e/e4/Final_oolong_mbs.png/revision/latest?cb=20150205163520&path-prefix=protagonist[/img]
Ma Monaka è un alieno.
Perchè il suo design dovrebbe essere simile agli animali della Terra di Dragon Ball?
per rispettare lo stile dell'anime, semplice
La parola alieno ha tra i suoi significati e sinonimi
"diverso, estraneo, in senso fig., chi è diverso rispetto a un ambiente, a un contesto sociale e simili".
http://www.treccani.it/vocabolario/alieno/
Quindi, Monaka è appunto strano rispetto agli altri che lo circondano. Probabilmente è stato fatto apposta a quel modo. Fosse stato uguale ad Oolong non sarebbe sembrato un alieno.
ti sembrano appartenere allo stesso manga? a me no.
I namekkiani sono uguali ai Saiyan? La razza di Freezer è uguale ai Terrestri?
Comunque hanno tutti e due le orecchie a punta.
Ma alla fine si tratta meramente di gusti personali, dato che
;)
Gusti personali fino ad un certo punto, un character design fatto male lo si riconosce lontano un miglio, a meno che non si abbia fette di prosciutto davanti agli occhi...
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