Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domanda che vi frullano in testa da un po? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Beh ecco AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Fonte consultata:
EnRocketNews
Un konbini è un piccolo supermercato in cui si vende un po' di tutto: alimentari, generi di prima necessità e riviste. Queste ultime di solito sono esposte sotto le finestre lungo la parte anteriore del negozio: si inizia con le riviste di moda e di notizie, si prosegue con i periodici specializzati, poi i manga e per ultime le riviste vietate ai minori, cioè quelle un po' porno.
Pochi giorni fa nell'ambito dell'ordinanza per lo sviluppo di una gioventù sana, emessa dalla prefettura di Chiba, la città di Chiba ha recentemente approvato un bilancio di 390.000 yen (circa 3.000 euro) per l'acquisto e la distribuzione di circa 4.200 sovracopertine di plastica per coprire le copertine di queste riviste VM18 ed impedirne la visione ad occhi sensibili. Ma la catena di konbini 7-Eleven ha detto no!
Pochi giorni fa nell'ambito dell'ordinanza per lo sviluppo di una gioventù sana, emessa dalla prefettura di Chiba, la città di Chiba ha recentemente approvato un bilancio di 390.000 yen (circa 3.000 euro) per l'acquisto e la distribuzione di circa 4.200 sovracopertine di plastica per coprire le copertine di queste riviste VM18 ed impedirne la visione ad occhi sensibili. Ma la catena di konbini 7-Eleven ha detto no!
Sebbene un sondaggio condotto in città avesse rivelato che, su 650 risposte, il 74,8% dei partecipanti era favorevole a tali restrizioni, il 4,8% contro e il resto indifferente, la Seven & I Holdings, la società a capo della catena di konbini 7-Eleven, ha dichiarato che non intende mettere nessuna sovracopertina alle riviste adulte presenti nelle sue 12 sedi all'interno della città di Chiba.
Secondo la società, ciò costituirebbe una violazione della libertà di espressione, mentre l'amministrazione locale controbatte affermando che l'involucro può essere rimosso senza alcuna difficoltà e quindi l'iniziativa non infrangerebbe alcun diritto costituzionale.
E voi? Cosa ne pensate?
Secondo la società, ciò costituirebbe una violazione della libertà di espressione, mentre l'amministrazione locale controbatte affermando che l'involucro può essere rimosso senza alcuna difficoltà e quindi l'iniziativa non infrangerebbe alcun diritto costituzionale.
E voi? Cosa ne pensate?
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Fonte consultata:
EnRocketNews
Innanzitutto c'è la questione meramente lavorativa. Ricoprire ogni rivista vorrebbe dire lavoro doppio per i commessi che oltre a disporre le copie devono anche ricoprirle una ad una. Inoltre questo rischierebbe di rovinare le riviste. Le sovracoperte poi oscurano la copertina, rendendo vano il lavoro di chi deve far capire di cosa la rivista tratta.
Sono d'accordo, ma anche no, che abbia senso rendere meno accessibili tali prodotti ad un certo pubblico, ma penso ci siano altre soluzioni. Ad esempio disponendoli in alto come si fa nelle edicole da noi, oppure ancora meglio avendo una sezione/scaffale apposita/o a cui accedere a questi contenuti.
Su internet gira molto materiale vietato allora cosa dovrebbero fare vietare come fanno in certi Stati?
Non penso inoltre che sia necessario occultare il materiale ai minori:
-se sono dodicenni non vedo problemi nel fatto che visionino tale materiale... è normale a quell'età e i 12enni di oggi non hanno di certo bisogno di riviste cartacee. Internet è molto più semplice e accessibile.
-se sono bambini certe cose non le capiscono. Nasconderle significa semplicemente renderli curiosi (verso qualcosa che comunque non possono in alcun modo capire).
Con questo non voglio dire che sia giusto fargli vedere i porno, ma ricordo benissimo che quando avevo 9 anni si aprì per errore una pagina pubblicitaria porno sul computer mentre navigavo sulle pagine internet preistoriche insieme a mio padre e, in quel momento, fui molto sorpreso dall'atteggiamento nervoso di mio padre che mi tolse il mouse dalla mano per chiudere il più in fretta possibile quella pubblicità. Infatti per il me stesso dell'epoca in quella pagina non c'era nulla di particolarmente strano (era una semplice pagina con immagini di persone nude). Insomma un'esposizione molto superficiale come un'immagine di copertina ammiccante per un adulto è senza alcun significato per un bambino.
Bisogna ovviamente evitare che capiti apposta (magari evitando di mettere le riviste vicino a quelle per bambini) ma non basta così poco per traumatizzare un bambino.
Io pensavo proprio a una maggiore attenzione alla libertà di espressione, se la catena 7-Eleven è la stessa nata negli USA mi sembrava una scelta coerente; poi ho capito che gli effetti sul portafoglio (il tempo per mettere le copertine, la minore appetibilità delle riviste, il rimborso di quelle danneggiate dai clienti...) hanno un peso molto maggiore.
L'unica cosa buona in quei discount.
Leggendo l'argomento del topic la mente va subito là, inevitabile!
Personalmente penso che 7-eleven faccia bene a rifiutarsi di mettere le copertine censoree, soprattutto tenendo conto del già "singolare" modo in cui i giapponese vivono la sessualità rispetto ai più libertini e disinvolti canoni occidentali.
Non voglio fare l'esperto di pedagogia di turno, non ne ho le competenze, ma censurare non serve a nulla, educare invece si. Spiegare come il sesso sia uno dei perni centrali della nostra natura (perché che lo vogliate o meno, tutti noi nasciamo con l'istinto di riproduzione nel DNA) e che bisogna viverlo bene senza eccedere né in senso positivo (libertinaggio) né in quello negativo (castità punitiva).
Se fossi un cittadino della città di Chiba due secondi dopo questa notizia ero a prendere a schiaffi il sindaco "cosa vorresti fare tu con i soldi di tutti?!"
Non ho capito ancorail tabù del sesso che si riversa un pò in tutto il mondo. Se un bambino vedesse un porno sono sicuro che si metterebbe a ridere invece di affrontare la cosa come un trauma, e se non è questo il motivo allora qual'è?
Credo che molti adulti delle società di oggi debbano guardarsi allo specchio e domandarsi perchè hanno il problema di spiegare ai figli cosa sia il sesso in tutto e per tutto. Forse si renderebbero conto di essere stati plagiati da anni e anni di televisione dopo e religione prima.
Di tutte le perversioni sessuali la castità è la più strana.
- Anatole France
L'articolo e alcuni vostri commenti mi hanno riportato alla mente alcuni ricordi delle scuole medie: 1996-1997, quasi nessuno aveva internet, niente cellulari...i miei compagni di classe compravano certe riviste pornografiche, e una volta ne portarono una in aula. Stavano tutti a ridacchiare, riuniti attorno a quei giornaletti (anche le ragazze). I giovanissimi scoprono il sesso così, un po' per caso, un po' curiosando. In ogni caso, si tratta di un processo naturale. Quindi non capisco il motivo per cui dovremmo "difenderli" dalla sessualità.
Quest'anno invece, in effetti, le ho notate, e lì per lì sono rimasta spiazzata un pochino, lo ammetto. E poi mi sono detta, massì, dentro i conbini c'è di tutto, perché non queste riviste?
Certo sarei curiosa di vedere se il commesso solleverebbe un sopracciglio (e/o fa qualcosa) nel vedere un palese minorenne acquistarle, quello sì mi piacerebbe saperlo XD
Concordo. Se non è inserita in un discorso complessivo provvedimenti come questi sembrano le classiche ipotesi in cui si vuol far mostra di "far qualcosa" ma in realtà si evita accuratamente di affrontare il problema - per il quale, come si nota nelle risposte sopra - le soluzioni esistono.
In verità è mia opinione che sia scorretto definire il sesso, l'insegnarlo, farli capire cos'è ai giovanni, se è questo ciò che intendi, come un problema. Sinceramente io fin da piccolo sono stato interessato al sesso e il fatto che gli adulti intorno a me, alle mie domande su di esso, si mettevano a ridere quello era davvero frustante e quasi traumatico, magari da piccolo mi avessero detto per filo e per segno cos'è questo fantomatico sesso! almeno mi sarei messo l'animo in beatitudine.
Questi tentativi, questi e quelli di qualsiasi genere che riguardano questa sfera, li valutò come squallidi e obrobriose imitazioni del programma antisesso di 1984 di Orwell, almeno questa è l'impressione che da me.
Da quando sono nato io ha sempre visto bambini interessati attivamente al sesso, non bambini, se non si tratta di bambini plagiati, che rimangono traumatizzati dal saperlo e vederlo, specie in questo caso in cui ci sono solo modelle mezze o totalmente nude. Diciamoci la verità; vogliamo che le future generazioni diventino come loro?
Io no.
Intendo questo: che i bambini siano curiosi della sessualità, o meglio dell'affettività è cosa naturale. Attraversano - no attraversiamo - tutti fasi diverse nella nostra crescita, un giorno interessatissimi a "quella cosa", l'altro giorno preoccupatissimi del nostro Nintendo. ( o dei giornali o di che altro). E poi si ritorna a parlare di "quella cosa" senza soluzioni di continuità. Che gli adulti non sappiano come cavarsela nel rispondere alle domande - esplicite ed implicite - dei più piccoli è acclarato. Perchè ci sembra strano ed impossibile accettare che i nostri piccoli siano diversi dai "cucciolotti" che abbiam tenuto in braccio. Credo che più che corsi per sposi si dovrebbero tenere e rendere obbligatori corsi per genitori. Credo che si dovrebbe avere l'idea di parlare più chiaro e distinguere la realtà - con tutta la sua belleza ed i suoi drammi - dalla fantasie più o meno morbose che ci propina la società. Anche perchè come è stato fatto notare dall'amico gestore di edicola oggi il porno è a portata di due click. Gratis e per tutti. tRoppo facile e parecchio artefatto.
Sono pienamente d'accordo te. Viviamo in una società, intendo soprattutto quella europea, colma di Tabù portati avanti dalla massa senza che questa si renda conto del perchè.
Non insegnare, addiritura far vergognare un ragazzo se compra qualche rivista pornografica, serve solo a formare una generazione di frustati. Nel medioevo, in primis, colpa della chiesa, oggi colpa di questa pseudo moralità che ci portiamo ancora dietro, e in un mondo in cui ci sono i computer e un bambino di cinque anni può vedere in qualsiasi momento tutto ciò che vuole sul sesso bisogna dir basta a queste stoltezza.
Guarda che in USA è severamente vietato esporre materiale VM 18 sugli scaffali e in più è vietato mostrare nudità in copertina
Ripensandoci, credo che questa sia la ragione più verosimile del perché di questa decisione.
Le olimpiadi porteranno gente da ogni parte del globo fra cui popolazioni che vivono l'argomento sesso in modo molto oppressivo (puritani, ortodossi, musulmani integralisti, ecc.), quindi è come se avessero cercato di mettere delle metaforiche pezze a questo lato della loro società onde evitare di essere giudicati in modo negativo a livello internazionale.
Peccato però che non c'era alcun bisogno di spendere soldi pubblici in questo scriteriato modo quando bastava semplicemente chiedere alle catene di konbini di riordinare gli scaffali dei propri negozi creando delle sezioni +18 lontane dalle casse e con magari qualche insegna che facesse capire che lì ci sono le cose zozze.
Insomma, hanno fatto un macello quando invece avevano la soluzione davanti agli occhi.
Eh si, perché a Londra nel 2012 non c'erano sexy shop e riviste?
Ad Atene nel 2004 allora non doveva essere proprio fatta (la prostituzione è legalizzata in Grecia).
Non c'entrano niente le Olimpiadi.
In Europa i porno sono messi in posti isolati o comunque lontani dalla vista. La prostituzione avviene in locali chiusi e lontani da occhi indiscreti. Queste riviste invece stanno tranquillamente davanti a tutti, é ovvio che davanti agli occhi del mondo occidentale vogliano cambiare, soprattutto quando la loro espressione della sessualità é uno dei punti per cui sono più criticati.
Quali posti isolati? Nelle nuvole?
Ragazzi, le Olimpiadi non c'entrano niente.
Credo che ai giapponesi freghi un bel niente cosa pensano di loro, basta vedere come hanno detto si alla caccia alle balene,chiuso le frontiere a chi chiedeva asilo ed ecc.
Loro sono gli ultimi a questo mondo a cui interessa cosa pensano di loro gli altri.
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