La casa editrice Houbunsha ha di recente annunciato sul suo profilo Twitter che la pubblicazione del manga Honjitsu Watashi wa Enjō Shimashita, scritto e disegnato da Dogeza, è stata definitivamente cancellata. In precedenza gli stessi editori avevano annunciato che la pubblicazione sarebbe stata interrotta temporaneamente, ma dopo un colloquio avuto con il mangaka nelle scorse settimane, è stato deciso di chiudere il manga dopo l'uscita dell'ultimo capitolo avvenuta lo scorso giugno sulla rivista Manga Time Kirara Max.
I motivi dietro quest'ardua decisione sono dovuti a una serie di tweet controversi pubblicati da Dogeza che hanno infiammato il web. Una situazione molto spinosa ma in un certo senso anche ironica, poichè la trama del manga in questione è incentrata su una ragazza delle superiore che fa la youtuber e ama creare video provocatori generando flame su internet.
Sono infatti emersi alcuni post discriminatori del mangaka risalenti al settembre del 2012. Dogeza si scagliò in partcolare contro i coreani, gli stranieri e il welfare. È stato in seguito a questa scoperta che l'editore aveva deciso di "congelare" la serializzazione del suo manga.
Lo scorso giugno sono poi arrivate le scuse ufficiali di Dogeza, sempre su Twitter: "Sono dispiaciuto per offesso alcune persone in passato", affermazione seguita anche da altri tweet che hanno cercato di chiarire le posizioni dell'autore.
La storia però non finisce e dopo appena un mese di pausa sul suo profilo, Dogeza è tornato pubblicando una serie di post sarcastici e senza peli sulla lingua indirizzati a coloro che lo avevano criticato tramite messaggi privati nei giorni precedenti. Infine il mangaka ha cancellato il suo account Twitter.
Non è la prima volta che accadono episodi del genere: nei mesi scorsi si è discusso molto della cancellazione dell'anime di Nidome no Jinsei o Isekai de sempre a causa di alcune frasi politicamente scorrette pronunciate dall'autore della light novel originale.
Fonte Consultata:
Anime News Network
I motivi dietro quest'ardua decisione sono dovuti a una serie di tweet controversi pubblicati da Dogeza che hanno infiammato il web. Una situazione molto spinosa ma in un certo senso anche ironica, poichè la trama del manga in questione è incentrata su una ragazza delle superiore che fa la youtuber e ama creare video provocatori generando flame su internet.
Sono infatti emersi alcuni post discriminatori del mangaka risalenti al settembre del 2012. Dogeza si scagliò in partcolare contro i coreani, gli stranieri e il welfare. È stato in seguito a questa scoperta che l'editore aveva deciso di "congelare" la serializzazione del suo manga.
Lo scorso giugno sono poi arrivate le scuse ufficiali di Dogeza, sempre su Twitter: "Sono dispiaciuto per offesso alcune persone in passato", affermazione seguita anche da altri tweet che hanno cercato di chiarire le posizioni dell'autore.
La storia però non finisce e dopo appena un mese di pausa sul suo profilo, Dogeza è tornato pubblicando una serie di post sarcastici e senza peli sulla lingua indirizzati a coloro che lo avevano criticato tramite messaggi privati nei giorni precedenti. Infine il mangaka ha cancellato il suo account Twitter.
Non è la prima volta che accadono episodi del genere: nei mesi scorsi si è discusso molto della cancellazione dell'anime di Nidome no Jinsei o Isekai de sempre a causa di alcune frasi politicamente scorrette pronunciate dall'autore della light novel originale.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Per il manga beh, direi che la vicenda è perlomeno curiosa.
A parte gli scherzi, mi da fastidio come ogni volta si accosti la figura personale a quella artistica, specialmente in casi come fumetti, canzoni, film, ecc. A me sinceramente non importa se il mio autore preferito è fascista, antisemita o se gli piacciono le zucchine: finché crea prodotti validi, che mi intrattengono, continuerò a seguirlo.
Però la gente continuerà ad accostare le due identità di una persona "famosa", facendo del bene, ma anche del male. In questo caso, povero Dogeza, che ha dovuto fare dogeza per un suo semplice modo di pensare.
Il problema è che alla fine è come quando ti arresta la polizia (nelle serie TV) e ti dicono "...tutto quello che dirai potrà essere usato contro di te"...e difatti è quello che accade! Non per nulla i più furbi usano il minimo indispensabile i social network, e non si espongono più di tanto su temi politici/sociali/etc. Non ne vale la pena di esporsi più di tanto, sia che tu abbia ragione, sia a maggior ragione che tu abbia torto marcio!
Un cantante americano che seguo si è praticamente segato la carriera per aver fatto il saluto romano sul palco! Prima che lo facesse non sapevo nemmeno avesse idee da "suprematista bianco", anche perché non traspariva dai testi delle canzoni che cantava. Lo seguo ancora, perché comunque non mi frega più di tanto delle sue convinzioni personali, tuttavia non posso fare a meno di pensare che si sia dato la zappa sui piedi da solo (chissà quanti fan ha perso dopo questa sua "bravata")!
La stessa cosa vale in qualsiasi altro campo, a meno che non si sia pronti ad affrontare le conseguenze delle proprie parole ed idee, a volte è meglio tacere.
Veramente la libertà esiste, nessuno gli ha impedito di scrivere, quello che è successo dopo è solo l'affrontare le conseguenze di quella libertà.
Il che vuol dire che uno che sta nel mondo del lavoro non ha libertà di dire e pensare quello che vuole.La questione è molto semplice
Ovviamente. Il brutto è che oramai basta un nonnulla per perdere il tuo lavoro, basta fare una battuta(ccia) di troppo e bye bye...gli esempi tra persone famose e meno famose ormai sono sempre più numerosi.
La libertà di espressione esiste, infatti la casa editrice ha deciso di dissociarsi dall'autore in questione proprio perché non condivide le opinioni da lui espresse. Come vedi entrambi hanno espresso il proprio pensiero.
Perché no? Tu di solito agisci senza pensare?
Agire su internet?sei serio?oltre a scrivere cosa ho fatto?chi ho ucciso??.Magari ho letto male io,ma ci sta scritto che ha annullato il suo manga.Non si è semplicemente dissociata.Poi che uno posso scrivere quello che vuole e vero,ma se per farlo perdi il lavoro.sarò scemo io,ma non mi sembra libertà.
Propendo per la seconda, visto che si parla di tweet del 2012...in ogni caso questa faccenda è riuscita a fare pubblicità alla serie, purtroppo però è stata sospesa....
E poi dicono che non esiste la "cattiva pubblicità"!
Scusa, ma pensi seriamente che se fai qualcosa non ci siano conseguenze? Un buffetto sulla guancia e tutto come prima? Se vuoi si può discutere se le conseguenze siano più o meno esagerate, ma ti faccio notare che ha anche deriso chi lo ha criticato... Mi sembra normale che l'editore lo scarichi.
Nel caso specifico poi, può benissimo rivolgersi ad un altro editore o sfruttare le mille potenzialità di internet.
Libertà di espressione vuol dire prendersi la responsabilità di quello che si dice, mica siamo 13 enni per sempre eh
Da quanto esiste internet ci sono i troll bimbinutellosi che scrivono fesserie come questo mangaka e chi li modera
Libertà di espressione vuol dire che le mie idee non mi devono penalizzare nella mia vita sociale.Adesso la butto nel pesante.Come il mio essere gay non mi deve penalizzare,anche il mio essere razzista,odiatore di comodini non dovrebbe esserlo,o sbaglio?
La libertà totale non è mai esistita e mai esisterà, da che l'uomo nella caverne si tirava addosso le pietre c'erano delle regole (o poi leggi oggigiorno) che di fatto limitano una libertà (non tirare addosso le pietre che ti fai male!); le regole/leggi fanno questo: limitano una libertà.....
Una società/gruppo senza leggi o regole, con quindi libertà infinita equivale alla Anarchia (che comunque a seconda delle concezioni anarchiche dei diversi periodi in teoria dovrebbe auto regolarsi auto imponendosi leggi); interessante vedere che ne verrebbe fuori con la libertà totale, almeno dal punto di vista antropologico e sociologico.
Riguardo alla vicenda... bisognerebbe sapere ESATTAMENTE che cosa ha scritto... se ha scritto una cosa tipo "non mi piace la cultura coreana" (ok esprimi un gusto/opinione) se ha scritto che "dobbiamo andarci a riprendere la Corea perché nostra" o "i coreani sono inferiori ai giapponesi" ecco che la storia cambia... dico solo che l'astuto autore poteva far buon viso a cattivo gioco (rimangiandosi tutto davanti all'editore ma continuando ad essere di quelle idee) o poteva evitare di rincarare la dose... ha continuato a sostenere la sua idea sapendo della conseguenza e adesso è in una brutta situazione
e anche se lo avrebbe scritto?.Il principio e sbagliato tutto quà.semplicemente si dovrebbe smettere di villantare sta libertà. che nei fatti non esiste.Cio non toglie che chiunque fa un lavoro pubblico i suoi pensieri dovrebbe tenerseli per se,si sa benissimo la fine che si fa.Io sto parlando del principio di libertà,lasciate perdere la società e i suoi meccanismi.
Ps il manga non lo conoscevo, anche se non avrà una fine mi ha incuriosito e magari ci butto un occhio
No, la libertà di espressione vuol che, facendo un esempio molto semplice, se anche sei contro il governo del tuo paese questi non possono mandare la polizia ad arrestarti.
Che poi un conto è se fai l'impiegato, l'operaio, se anche scrivi stronzate su internet che vuoi che succeda? Se invece crei opere e le vendi al pubblico e dai di te un'immagine disgustosa, che sorpresa vuoi che sia che poi nessuno vuole pubblicarti?
Finiamola una buona volta di far finta che la nostra libertà voglia dire poter comportarsi nel modo peggiore possibile senza subirne le conseguenze, non è mai stato così, non è così ora e non sarà mai così nemmeno in futuro.
Vero, il problema sono le persone che si sarebbero messe a boicottare quella casa editrice, ma e' cosi' difficile separe le persone dalle loro opere?
Comportarsi?io parlo delle proprie idee,cosa centra il comportamento?.vabbè lasciamo perdere.
Anzitutto ciascuno di noi DEVE rispondere di quel che fà. Non si può nascondere dietro la "libertà di parola" che non vale affatto libertà di licenza, DI insolentire a destra e manca. Poi, allargando il discorso, quando ci si esprime publicamente occorre tener conto dei contesti. E dei ruoli. che si ricoprono.. Ognuno di noi ha un ruolo per quanto piccolo nè è questione di VIP oppure di NIP. E' proprio questione di ruoli. Se fai parte dello Star System sai bene che ogni tuo passo verrà analizzato al microscopio sia dai tuoi fan che dai tuoi detrattori, ergo dovresti camminare sulle uova. O quantomeno cercare di portare avanti cause condivisibili dai tuoi fan. Almeno.
Questo non vuol dire che "devi adeguarti", ma che ci devi mettere sagacia nelle cose che fai e dici.
Se sei una persona normale che vuole dire quattro cose sul proprio "favoloso social", devi sempre ricordarti che quel che dici o scrivi sul web può essere letto da miriadi di persone. E quindi vedi di rispettare almeno la netiquette, ad esempio non scrivere in maiuscolo. Oppure scrivilo sul tuo diario personale e chiudilo a chiave.
SOPRATTUTTO quando non sei il "padrone del vapore"...
L'egregio ha sbagliato a non ricordarsi questo particolare.
Se prendiamo un esempio nostrano avrete capito che sparare a zero sul presidente della Repubblica, accusarlo di nefandezze di ogni tipo, invocando - surrettizialmente-l'empeachment, non è, esattamente, un ottimo viatico per diventare "Presidente della Rai".
Ma comè voi staffer potete parlare di politica?Strane le leggi di questo sito,molto strane.....
Essere gay non ti deve penalizzare,se un omofobo ti insulta è libero di insultarti e prenderne le conseguenze, il tuo essere razzista va bene e ogni volta che una minoranza sarà vittima di un tuo insulto ne prenderai le conseguenze,se odi i comodini uguale, tanto le persone li compreranno lo stesso
Semplicemente la questione è economica, non certo morale.
Come l'autrice era libera di dire quello che voleva anche la casa editrice è stata libera di "licenziarla", e a secondo delle leggi vigenti con giusta causa o meno.
Con Oda, anche se facesse sparate peggiori di quella riportata in una notizia di qualche tempo fa, ovviamente mica verrebbe cacciato dalla shueshia, sai che perdita di soldi...
In questo caso invece la perdita di immagine dell'autrice e connessa della sua casa, ha fatto ipotizzare che avrebbe causato un danno economico maggiore delle vendite che il suddetto manga avrebbe portato se fosse continuato, stop.
Comunque per i pensieri dissonanti, se tutti agissero in questo modo, allora non dovremmo reintegrare nella società e nel mondo del lavoro dei carcerati, un tempo hanno ucciso, rubato, stuprato, insomma azioni reali ben peggiori, dal mio punto di vista, rispetto a quanto affermano tali autori...
Semplicemente la gente sbaglia e si sta cercando di precauzionarsi il più possibile prima che tali persone possano commettere fatti o dire cose spiacevoli, sono veri e propri processi sulle intenzioni...
Se andiamo avanti così, chiunque avesse un passato scomodo dovrebbe temere per il proprio futuro, mi raccomando miei cari ben pensanti, non sgarrate mai, perché potrebbe ritorcevi contro tale errore prima o poi...
E concludo dicendo, non nego la responsabilità delle azioni, le persone pagano con multe e quant'altro, a seconda dei principi giuridici dei paesi, ma comportandosi così si hanno due pesi e due misure verso le persone, perché tranquillamente l'autore di kenshin ha potuto riprendere a fare la sua opera, nonostante tutto, chissà perché lui si e loro no...
Farsi guidare dall'etica morale in un campo economico è da folli, per quanto mi riguarda, benissimo usarla come scusa, ma nulla di più...
Che sia giusto o sbagliato che il pubblico fatichi a tenere separate le valutazioni del prodotto artistico e dell'autore come persona è un dato di fatto (e un professionista dovrebbe sapere che è quasi inevitabile).
Di certo è più facile mantenere distinti i giudizi se l'autore è molto antico: non mi è mai capitato di sentire "Non voglio vedere un dipinto di Caravaggio: era un assassino!"
caravaggio era un assassino?
Grazie delle info
Se ci fai caso è il secondo caso per dei tweets risalenti ad anni dietro, sempre nel 2012, l'altro era Nidome, evidentemente ci sono alcuni deficienti che non avendo niente da fare tutto il giorno si divertono a cercare 24/7 vecchissimi post di cui l'autore probabilmente si sarà dimenticato della loro esistenza e li usano per fare ciacare e fargli cancellare i suoi lavori di oggi.
Sti cinesi e coreani sono proprio dei minchioni rompipalle, scusate il termine, e le case editrici degli ipocriti che ti chiudono la porta in faccia solo se qualcuno se ne accorge altrimenti tutto ok, occhio non vede cuore non duole.
Mi rimane la solita amarezza nel vedere un lavoro cancellato, brutto o bello che fosse, per colpa di un manipolo di cazzoni trolls.
Ma con Nidome hanno scoperchiato il vado di pandora e ora hanno dato manforte alla logica che basta un niente per creare fuffa inutile ma sufficiente a mandare a casa il mangaka.
Oh, qualcuno sopra ha usato l'espressione "la libertà tua finisce dove inizia la mia", ma è fuoriluogo usarla nel contesto delle opere di finzione (manga e anime), nel caso in questione nessuno limita la libertà di nessuno, anzi è il contrario, hai la piena libertà di non leggerla se una cosa ti da fastidio, non hai alcun vincolo o forzatura. E' il tipico discorso di quelli che giustificano la censura per il bene di tutti, ma chi lo decide qual'è il bene di tutti? Sono sempre altri che scelgono al tuo posto e quindi sono loro che forzano la loro morale sulla tua, e quindi è qui che sarebbe giusto usare l'espressione "la libertà tua finisce dove inizia la mia". Ma poi, vabbeh, solo i soliti discorsi, roba da matti che nel 2018 accadino ancora di queste cose. Massima solidarietà per l'autore, sperando che trovi un'altro editore meno scemo.
Lo hanno fatto alcuni membri della cosiddetta alt-right per sbattere fuori James Gunn dalla Disney, in confronto ai nazi del web i giapponesi sono dei moderati.
Prendendo in considerazione questa tua affermazione allora è lecito pensare che come ci deve essere il sacrosanto diritto di esprimere una certa idea o pensiero senza essere censurati o sminuiti, ci debba anche essere il sacrosanto diritto ad esprimere una critica contro ciò che qualcuno afferma, anche se questa critica può apparire malata o censorea!
Prendersela per il fatto che qualcuno che esprime un qualcosa venga criticato(anche pesantemente) da qualcun'altro seppur quest'ultimo fornisca delle motivazioni chiare e condivisibili urlando alla censura e generalizzando, secondo me, equivale al censurare, in altri casi simili o non, le basi per poter creare una buona discussione costruttiva.
Io sono dell'idea che bisogna sempre stare a sentire più di una campana e come non bisognerebbe censurare bisognerebbe anche non urlare subito alla censura alzando torce e forconi!
Alla fine è tutta questione di dare un peso a un'affermazione: ognuno deve essere libero di esprimere un qualcosa ma se quel qualcosa offende un'altra persona(e non è che devono essere gli altri a decidere o a stabilire cosa deve e non deve offendere una persona) allora quest'ultima deve essere altrettanto libera di esprimere il suo ripudio!
Se tutti devono avere diritto ad esprimersi e parlare anche se affermano cose malate o deviate, allora tutti devono essere liberi di esprimere e parlare di come possano essere contrari a ciò che è stato detto da qualcun'altro...la libertà di un uomo è tale fino a quando non va a limitate o danneggiare la libertà di anche solo un altro uomo(.cit)!
Se io mi sento offeso dall'opinione di qualcun'altro devo contare sul diritto di poter affermare di essere stato offeso e quando qualcuno, come nel caso specifico della news, é recidivo perché prima chiede scusa e poi ritorna a fare per ciò che si è scusato allora io devo essere libero di esprimermi prendendo dei provvedimenti, anche se quest'ultimi possono essere considerati da alcuni come una vera e propria censura!
Nel caso specifico della news, il tizio, seppur con maggiori difficoltà, ha avuto occasione di continuare a portare avanti il suo progetto porgendo delle scuse...lui ha accettato tale compromesso per poi ricadere negli stessi errori con pure una bella faccia tosta...allora qui, secondo ne, non si tratta di censura vera e propria ma di idiozia della "vittima"!
Se ci fosse stata davvero una censura questa non avrebbe agito fin da subito senza nemmeno dare alla "vittima" l'occasione di anche solo chiedere scusa e tornare a portare avanti il suo progetto! >. <"
P.S. Non è che se qualcuno scrive o dice qualcosa anni prima del presente e oggi continua ad affermare lo stesso allora esso è innocente, ciò che si scrive o dice spesso non ha una data di scadenza dopo la quale non si debba pagare nessuno scotto!
I casi di Gunn e del tizio di questa news sono essenzialmente diversi tra loro...il primo ha scritto qualcosa anni fa ed è stato silurato nonostante ha ammesso che con il tempo é cambi, il secondo ha fatto lo stesso del primo salvo poi dimostrarsi recidivo e fare pressapoco la stessa cosa che fece anni fa e per cui è stato silurato...
P.P.S. Vorrei fare notare che l'affermare che se a qualcuno non piace qualcosa o è infastidito da qualcosa può anche non parlare perchè non è costretto a usufruirne(in questo caso, leggendo) è una forma di censura visto che è un modo gentile per affermare che chi non è d'accordo con qualcosa o è infastidito da qualcosa non deve aprire bocca per criticare o parlarne!
Facile urlare alla censura per poi applicare una censura per impedire agli altri che non la pensano uguale di aprire bocca! XD
Sono 2 cose distinte.
Per me una persona è libera di dire quello che vuole, se offende direttamente qualcuno ne risponderà davanti alla legge.
Ma essere libero di dire qualsiasi cosa non significa che io ignorerò quello che dice in nome di tale libertà, quindi se ritengo che dica stronzate lo considererò comunque una persona con cui difficilmente vorrò avere a che fare, ad iniziare dall'ambito lavorativo.
E non vedo perchè dovrei essere IO malgiudicato per questo motivo.
Se ti riferisci al mio discorso, sappi che questa ciacara è venuta fuori perchè dei trolls hanno indagato nel passato di questo autore per aver espresso delle sue opinioni su un social ma completamente slegate all'opera in sè che ha creato oggi.
E' palese il trollaggio che l'autore ha subito in quanto nel momento della pubblicazione questi vecchi tweets sono venuti fuori, strana coincidenza? Nessuno se li era cagati prima come nel caso di Nidome (e li pure il publisher ne era a conoscenza).
Non è questo che ho detto, puoi criticare finchè ti pare, ma il discorso la libertà tua finisce dove inizia la mia" è idiota applicata a un fumetto comico che realmente non danneggia fisicamente nessuno.
Se un'opera da fastidio e ha temi controversi tutti hanno la piena libertà di non leggerla e non supportare l'autore evitando di comprare i suoi lavori. Questa è libertà senza vincoli e nessuno ve la può impedire, contrariamente, se l'opera viene censurata perchè chi si sente offeso pur non essendone coinvolto ne vuole la sua rimozione, la mia personale libertà è minata perchè qualcuno decide al mio posto cosa io posso o non posso leggere. E un discorso banale.
Io metterei il nick di fianco ai voti, sia positivi che negativi, scommetto che molti commenti sparirebbero perchè non più coperti dall'anonimato, ci sarebbe da divertirsi con tutti gli ipocriti che ci sono.
Che pensa la redazione a tal proposito? Sarebbe anche una forma di autocontrollo molto efficace. Mettici la faccia se vuoi esprimerti.
no, la libertà di espressione vuol dire solamente che non puoi essere incriminato per le tue dichiarazioni.
a quanto ci risulta la polizia non è andato a prelevare il mangaka.
Tre cose: 1) parlavo in generale dopo aver letto vari commenti di vari utenti, non mi stavo riferendo direttamente ai tuoi commenti. 2) Mi pare di capire che secondo la tua opinione una persona deve poter esprimere la sua opinione senza subire nulla in quanto non sta facendo del male fisico a qualcun'altro e di conseguenza, implicitamente parlando, non sta violando alcuna legge o causando nessun danno concreto...condivido questa tua opinione, solo che io quando penso alla libertà di espressione e a ciò che certe cose possono comportare non mi limito solo al livello fisico.
Mi spiego meglio...seconda me, una persona deve essere libera di esprimersi entro certi limiti per il semplice fatto che io non mi limito a pensare solo ai danni fisici ma anche a quelli psicologici....io metto sullo stesso piano il fisico e il psicologico, di conseguenza quando io leggo un'opinione che non causa danni fisici(per via della sua natura orale e non fisica) ma che può comunque causarne di psicologici allora mi sento libero di esprimere come non sono d'accordo con il suo contenuto o con il modo in cui è stata presentata! Inoltre, ci vuole poco a passare quel limite che separa un'opinione espressa liberamente da una calunnia! 3) Personalmente, sono dell'idea che come una persona che causa un danno fisico a un'altra paga uno scotto economico o penale anche chi causa un danno psicologico debba pagare uno scotto....parlando radicalmente, secondo me, se qualcuno afferma qualcosa di offensivo anche anni prima rispetto al presente deve subire uno scotto...comprendo che la sfera personale/privata debba essere separata da quella professionale, ma, secondo ne, non prendere provvedimenti di alcun genere(soprattutto nel caso in cui non ci siano le possibilità di farlo a livello privato o personale) contro chi ha fatto o detto qualcosa che ha danneggiato(fisicamente o psicologicamente) qualcun'altro equivale a giustificare ciò che il protagonista dei fatti ha fatto o detto!
P.S. Gira e rigira, secondo me, va bene godere o supportare la libertà di esprimersi con le parole o i fatti, ma entro certi limiti...anche perchè se tutti devono godere di libertà assoluta dicendo e facendo ciò che vogliono senza subire scotti e senza avere limiti non ci vorrebbe nulla a ritrovarsi con l'anarchia tra i piedi!
In pratica, sono dell'idea che l'eccesso rappresentato dallo sminuire o il censurare un'opinione non sia una buona cosa e anzi vada evitata il più possibile, ma allo stesso tempo penso che nemmeno l'eccesso di libertà non sia una buona cosa...l'estremizzazione di qualcosa porta sempre a danni di varia natura!
Giusto!
Mettiamo i nomi di fianco ai like e ai dislike, così finalmente si può prendere più facilmente di mira chi non la pensa come noi fino, magari, al punto di spingerli a non esprimere più le loro opinioni(non per forza a parole scrivendo un commento) o ad abbandonare il forum!
Ottima idea!
No, parlando seriamente....in quanto admin di un forum su argomenti diversi in cui il nome utente di chi metteva like o dislike era visibile, mi è capitato un sacco di volte di dover bannare molti utenti perchè vedendo un like a un'opinione opposta alla loro o un dislike a una loro opinione o commento, nonostante ripetuti richiami all'ordine e al confronto civile, si sentivano giustificati nel prendere di mira, da soli o in branco, un utente o più utenti spingendoli a volte ad abbandonare il forum per evitare le loro ritorsioni.
Io, se fossi nello staff di questo sito, lascerei immutata la situazione attuale...ci vuole veramente poco perchè un utente che metta like o dislike(con il suo nome in evidenza) a un certo commento passi dal sentirsi spinto a giustificare la sua scelta all'essere preso di mira da colui o colei che ha scritto il commento "likato o dislakato" o da coloro che la pensano come quest'ultimo...il rendere pubblici o nomi di coloro che piazzano sia like che dislike è un'arma a doppio taglio e spesso i risultati negativi superano di molto quelli positivi! >. <'
Ma allora spiegami come un fumetto possa limitare la tua libertà personale, questo concetto è inconcepibile.
Che danni psicologici avrebbe creato questo autore per aver espresso un'opinione personale sulla sua pagina tw 6 anni fa? E cosa c'entra il suo fumetto che nulla a che vedere con tali opinioni? Talmente pericolosi che non se li è cagati nessuno per anni, poi arriva il cazzaro e invidioso del successo dell'autore e della sua nuova pubblicazione resuscita questi tweets dal dimenticatoio per danneggiarlo.
Dopo il fatto di Nidome si sono accorti che basta un niente per segare qualcuno, questo non ha fatto altro che aumentare trolling, astio e bacera demonizzazione.
Nessuno te lo vieta, ci mancherebbe, il problema emerge quando il dissenso si trasforma in censura.
Di quale calunnia parli? Ma anche l'autore usasse un fatto storico e lo rielaborasse secondo la sua visione, distorcendolo, dove sarebbe il problema? Che danno farebbe a chi?
E ripeto, cosa c'entra il suo fumetto attuale e il suo lavoro con opinioni personali fuori dal lavoro? Ma sopratutto denigrare x gruppo di persone per x motivi, che scotto dovresti pagare? non ha fatto nomi e non ha tirato di mezzo nessuno. Esprimere un sentimento interno, uno stato d'animo non è reato, a meno che non ti vuoi avvicinare a Orwell e allo psicoreato.
Ma per favore, un fumetto crea anarchia? Ma solo il fatto di crederci è assurdo, non sta propro in piedi questo discorso.
E chi decide se la tua opinione sia estremista? Con quale parametri e logica? Se sei per la libertà di espressione lo sei anche per cose che non ti piacciono o che trovi controverse, se metti metri di giudizio e paletti poi diventano opinioni personali che variano da persoan a persona, e ricade quindi nella censura.
Meglio di no, essendo un fumetto, ripeto, non leggerlo e non supportare l'autore, saranno le persone a decidere la sua sorte non qualcun'altro al posto tuo.
Paura eh? Paura di dire, io non sono daccordo con te per motivo x e spiegarlo, troppa fatica, meglio spolliciare in modo anonimo, senza argomenti, così per principio solo perchè tizio lo dice e perchè ha una visione inpopopolare, per pregiudizio.
E allora li banni se fanno i cazzoni, ma devi avere il coraggio delle tue azioni, se non sei daccordo con quanto dico lo esponi, non mi dai un dislike alle spalle perchè tanto sei coperto dall'anonimato. Se hai paura di farlo non spollici.
Altrimenti si possono tranuillamente cavare i like e dislike, che tanto così servono solo per ritorsione.
No, è solo vigliaccheria.
Pollice rosso per la cazzata senza argomenti e per attacco personale a una mia opinione.
Visto che blateri tanto di libertà, hai mai considerato la libertà dell'editore nell'interrompere il rapporto di lavoro con l'autore?
E per favore, smettetela anche di blaterale riguardo la censura, andate a cercarvi il significato sul vocabolario.
La casa editrice può fare ciò che vuole ma io ho il diritto di criticare il gesto, e comunque non ho il potere di fare niente per impedirlo se non esprimere dissenso. E' il mio stato d'animo alla notizia. Pollice rosso per l'ovvietà.
Questo commento sarebbe del tutto condivisibile, se non fosse che in quelli precedenti sei come al solito ricaduto nel tuo abuso del concetto di censura e quindi l'utente sopra faceva benissimo a ricordarti questa "ovvietà". Pollice verso per l'incoerenza e la (diabolica) perseveranza nell'errore (a proposito, ma questi pollici rossi dove li vedi? daltonismo?).
Perchè impedire ad un autore di continuare la sua opera per quella motivazione risibile è una forma di censura alle opinioni anche se il publisher ha il diritto di interromperlo. Poi puoi pensarla come ti pare sul concetto di censura, per me ci ricade dentro, opinioni divergenti.
La "motivazione risibile" è l'interesse economico della casa editrice che vuole evitare il danno d'immagine e che non ha il dovere di pubblicare nessuno. Parlare di "censura alle opinioni" in questo caso è soltanto ridicolo.
Il significato delle parole non è un'opinione. Se per te ci ricade dentro è perché non hai capito che cos'è la censura.
In linea teorica e legale hai ragione,in pratica no.Ma io vorrei sapere a quanta persone interessa cosa cacchio a scritto l'autore di un manga 3 4 anni fa?Ma la gente e così malata?
Secondo te alla casa editrice interessano i guadagni teorici o pratici? L'ovvia risposta dovrebbe farti capire quanto sia assurda questa tua obiezione
Evidentemente, secondo le valutazioni della casa editrice, ad abbastanza persone da decidere di cancellare la pubblicazione del suo manga. Soprattutto in seguito ai post più recenti dell'autore, prima dei quali la serializzazione era stata soltanto "congelata".
conoscendo i giapponesi posso dire di si` sono abbastanza malato in questo termine, soprattutto la parola fedelta` all'azienda, se non sei furbo e fai scoprire che hai "tradito" l'immagine dell'azienda anche in retroattivo, si parte licenziamento automatica. Nei contratti dei diversi big compagny giapponesi si puo` capitare che dovevi firmare un foglio dove dichiari in passato non hai scritto o pubblicati parole controversi nei social
Non esiste paese occidentale dove si boicotti un autore per affermazioni a stampo nazionalista (semmai il contrario, si censura chi ha opinioni "troppo" democratiche).
Secondo me anche in questo caso avremmo tutto da imparare dai giapponesi, per quanto in fondo io creda che in realtà si tratti di un gran maquillage pre-olimpico, che in effetti il Giappone non è mai stato famoso per la tolleranza razziale
Ehm... gli Stati Uniti? Mi sembrano abbastanza ad occidente ^^"
Non dire idiozie, con questa scusa qualunque manga può essere interrotto e quindi "censurato". Solo perchè non c'è censura diretta governativa non significa che non lo sia sotto altra forma, le motivazioni non vengono quasi mai spiegate quindi chi ci sia dietro non si sa, e l'immagine dell'azienda può essere il classico specchietto per le allodole, la scusa più facile.
E' comunque un lavoro che ti viene impedito di vedere per ragione x, come per esempio quando facebook o un'altro social decide di cancellarti un post senza motivo (e succede spesso).
Non si può liquidare la cosa in modo così superficiale e banale senza chiedersi cosa ci sia dietro e per quali reali motivazioni (politiche, religiose, etc...). La cosa inoltre sta prendendo una brutta piega ultimamente, quando ne giustifichi uno poi a catena giustifichi tutto.
In ogni caso se devi quotarmi per fare apologia alla censura con queste motivazioni allora lascia perdere perchè non esci da nessuna parte.
Esatto, qualunque manga non autoprodotto può essere interrotto. Mi stupisce doverlo spiegare ad una persona adulta (o che presumo sia tale). Non è censura a meno che un'autorità non ti impedisca di esprimere le tue idee. Una casa editrice è un'azienda, che fornisce servizi per trarne un profitto. Non è un ente di garanzia per la libertà di espressione. Così come Facebook d'altronde. Hai mai provato a leggerne i termini di servizio? Forse non cascheresti in continuazione dalle nuvole se ti informassi un po' meglio (in generale, è un consiglio spassionato)
Questo varrebbe se fosse un editore piccolo e se non avesse il monopolio, purtroppo è una casa grossa in piedi dal 50, come fb. Quando hai il monopolio non hai scuse e non puoi fare quello che ti pare in base a come ti gira e per motivazioni ridicole.
Scusa ma questo pezzo mi ha fatto ridere perché nella realtà chiunque abbia un monopolio... sí, fa proprio quello che gli pare, e se ne frega anche di fornire delle scuse! XD
Con i miei commenti non mi sto riferendo in particolare solo al caso specifico della news, come non mi sto riferendo al fumetto in generale ma bensì a ciò che fanno o dicono certi autori.
Penso che dai miei commenti precedenti si sia capito che non sto parlando dell'opera dell'autore in questione, ma bensì del suo comportamento passato e presente al di fuori dell'opera.
Se mi fossi riferito all'opera a quest'ora avrei risposto alla tua domandanel mio primo commento, ancora prima che tu me la ponessi.
Non comprendo perchè se io parlo di libertà di espressione applicata a un atteggiamento di una persona, come risposta ricevo domande riguardanti la libertà di espressione applicata al fumetto di tale persona...
Riassumo, comunque, ciò che penso: il fumetto in questione non mi infastidisce ne lede la mia libertà personale, ma reputo giustificato lo scotto che ha dovuto pagare la "vittima" in quanto recidivo.
Parlando in generale, invece, sono dell'idea che anche un fumetto può limitare o ledere la mia libertà personale, indirettamente ma può farlo.
Come?
Tramite coloro che supportano un fumetto difendendone e promuovendone il contenuto, anche a costo di arrivare, più o meno direttamente, ad aggredirmi verbalmente o a sminuire la mia opinione se non è uguale o simile alla loro!
Mi ripeto, i miei commenti precedenti erano basati su un'opinione sulla situazione generale sfera professionale-sfera personale più che sul caso specifico trattato nella news.
A parte ciò, io sono dell'idea che se qualcuno è rimasto offeso dall'opinione personale dell'autore in questione(al di là di quanto tempo sia passato da quando è stata espressa...se io non sono a conoscenza dell'esistenza di uno o più tweet di questo tizio, non vuol dire che se anche a distanza di anni da quando sono stati pubblicati ne scopro l'esistenza non ho diritto a sentirmi offeso dal loro contenuto e quindi a criticarlo, a prescindere dall'intento di chi li ha riportato alla luce...ripeto, le affermazioni personali, soprattutto sui social secondo me, non hanno una data di scadenza dopo la quale diventano immuni da critiche, ritorsioni o "punizioni").
Io sono dell'idea che, a prescindere dall'intento di chi ha disotterrato la vicenda, siccomela "vittima" non può pagare personalmente deve pagare in un altro modo e se tale punizione ricade sulla sfera professionale ci si deve adattare, ma di certo in quanto recidivo non può rimanere impunito se ha offeso qualcuno o se potenzialmente potrebbe offendere molte persone.
Ripeto, per quanto riguarda la news qui sopra, io ci sarei passato anche sopra se la "vittima" si fosse limitata a chiedere scusa per poi cercare di portare avanti il suo progetto, ma se essa è stata talmente recidiva e faccia tosta da rincarare la dose affermando più o meno le stesse cose che lo avevano portato a dover chiedere scusa allora penso che ciò che ha subito se lo è meritato.
Inoltre, io sono dell'idea che qualcuno può scrivere, disegnare, recitare, cantare magistralmente quanto vuole ma se esprime idee potenzialmente pericolose o offensive al di fuori della sua professione allora deve pagare.
Estremizzando il tutto con un esempio...non è che se l'attore o lo scrittore più bravo al mondo afferma su un social che Hitler ha fatto più cose belle che brutte o che Hitler era giustificato nel fare ciò che ha fatto in quanto attore/scrittore più bravo al mondo non deve pagare alcuno scotto...alla fine, potrà mantenersi neutrale quanto vuole nella sfera professionale, ma prima o poi in essa succederà qualcosa che lo spingerà più o meno inconsapevolmente a permeare ciò che farà con le sue idee.
Il problema sorge quando il dissenso diventa censura, come quando l'opinione diviene calunnia/offesa o quando la troppa libertà rischia di sfociare nell'anarchia.
Paura sì, sai com'è...quando vedi un utente che perchè ha messo un singolo like viene preso di mira del branco che arriva a rintracciarne l'IP e quindi, in qualche modo, l'identità reale per poi minacciarlo via sms e mail privata...beh, quando vedi casi come questi, con persone che, in quanto admin, ti supplicano di eliminare ogni traccia della loro presenza su un forum...beh, in quel caso la paura c'è e molta!
Se per qualche utente convinto che non debba esistere alcun anonimato perchè altrimenti chi mette like o dislike senza commentare è un senza testicoli o un ipocrita allora si rischiano casi estremi come quello riportato qui sopra, sinceramente preferisco passare per un ipocrita piuttosto che ritrovarmi a fare i conti con gente che si crede detentrice di diritti o doveri che nessuno ha dato loro!
E comunque...ma davvero per te e altri i like e dislike sono così importanti?
Avevo sentito parlare di dipendenza da like e dislike, ma credevo che ciò si manifestasse sui social e non anche su questo tipo di forum...
P.S. Personalmente, reputo che essere a favore della libertá di espressione non sottointende o rende obbligatorio il dover perforza ripudiare certi paletti o limiti...io, dal canto mio, ho un'opinione che sta nel mezzo: è sacrosanto godere e proteggere del/il diritto alla libertà di espressione, ma allo stesso tempo reputo che quest'ultima non debba superare certi limiti.
Non è dato da sapere, quindi ho il diritto di criticare e dubitare e stare dalla parte degli autori (che han perso il proprio lavoro).
A parte questo penso che la reazione del mangaka sia normale. Se con "congelato" si intende messo in pausa il suo manga può darsi che l'ultimo sfogo sia avvenuto dopo aver appreso la notizia che il suo manga sarebbe stato cancellato definitivamente o semplicemente perchè si era stancato delle critiche.
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