L'anno che abbiamo passato sarà davvero difficile da dimenticare. Il distanziamento, lo vediamo bene, e le regole igieniche e di prevenzione devono essere ancora una nostra priorità anche ora e sicuramente anche nel prossimo futuro. Tra le varie abitudini che questa pandemia globale ci ha portato via, ce n'è una a cui noi appassionati di manga, fumetti e animazione in generale siamo piuttosto legati: la fiera del fumetto.
LEGGI BENE, tu che vieni con il dito puntato a farci la morale. E' ovvio che non è quanto di più importante in questo periodo si debba parlare, ma siamo su un sito di anime e manga (non su una Testata Nazionale) e ogni volta esce una news a riguardo qui se ne discute molto. Quindi ne parliamo e se ti da fastidio chiudi pure questa pagina e lasciacene parlare. Ok?
Torniamo a noi. La fiera per il suo partecipante medio vuol dire mercatini, novità editoriali, spettacoli e anche la bella possibilità di incontrare altri appassionati come noi. Tutto ciò in epoca Covid-19 non è proprio di facile realizzazione se si vogliono mantenere le giuste regole di prevenzione.
In piena espansione del virus e ovviamente sotto Lockdown tutte le fiere primaverili più importanti sono state rimandate poi ognuno ha preso la propria strada.
Romics ha deciso di cancellare definitivamente il doppio appuntamento del 2020 e ha dato appuntamento direttamente ad aprile 2021.
La stessa strada intrapresa dal Comicon di Napoli che ha dato appuntamento a maggio 2021 con questo comunicato
Cartoomics e di Milan Games Week hanno invece unito le forze e deciso che entrambe si svolgeranno dal 26 al 29 novembre in versione digitale e verranno trasmesse in streaming su Twitch.
A questo si aggiunge il mondo dei contenuti di Cartoomics, che renderà il programma dell'evento ancora più ampio e d'appeal per migliaia di appassionati. I canali Twitch, infatti, ospiteranno cosplay contest, anteprime cinematografiche, footage esclusivi, panel e presentazioni con autori e disegnatori di fama internazionale e approfondimenti sul variegato mondo del fumetto, delle graphic novel e della letteratura di genere, ma anche giochi da tavolo e roleplay in un vero e proprio festival pop digitale e interattivo.
Mentre alcuni hanno deciso di traslocare sul digitale o addirittura di rinviare gli eventi direttamente al 2021, altri hanno deciso di ripartire e di confermare per quest'anno le fiere del fumetto, se pur con alcune misure anti-Covid da adottare.
È il caso di San Marino Comics. La Repubblica più antica del mondo ospiterà infatti tra pochi giorni, dal 28 al 30 agosto, la settima edizione di San Marino Comics con gare cosplay e concerti all'aperto. Nel comunicato viene testualmente riportato che
e poi c'è Lucca Comics and Games, la fiera più grande e importante d'Italia e una delle maggiori a livello mondiale. Fiera che ha cercato di trovare una ulteriore via rispetto alle altre,via che a parere di quasi tutti gli addetti ai lavori, sta ancora cercando. A seguito di un annuncio piuttosto criptico , diverse polemiche avevano contraddistinto la scelta di realizzare un evento dal 29 ottobre all’1 novembre e che dovrebbe prendere il posto, per quest'anno, della consueta kermesse pop toscana. Gli organizzatori hanno da subito cercato di tranquillizzare tutti spiegando che questo evento non sarà una nuova edizione di Lucca Comics and Games, ma qualcosa di completamente diverso, Lucca Changes, e guarderà al futuro con un occhio all’evoluzione delle normative anticontagio. In parte on line e in parte dal vivo e senza i consueti padiglioni, con gli eventi in città che saranno circoscritti a specifiche location dal teatro del Giglio alle attività esports in San Romano, al Cosplay nei giardini storici cittadini, in particolare Villa Bottini.
Noi stessi abbiamo chiesto delucidazioni a riguardo ma tutto dovrebbe essere completamente svelato in una conferenza stampa di settembre.
Tante fiere, diverse scelte differenti quindi e la paura generale che anche per il 2021 non ci potranno essere eventi simili a quelli che conoscevamo fino a un anno fa. Gli stessi editori, che sono tra coloro che maggiormente escono danneggiati da tutto ciò, stanno cercando di inventarsi qualcosa (Vedi Star Days di Edizioni Star comics) nel tentativo di recuperare in parte la visibilità e le possibilità che una fiera offriva. Per alcuni piccoli editori in effetti il danno non è poco!
Quali scelte quindi adoperare per il futuro prossimo? Abbiamo pensato a questi scenari guardando a quanto si è già fatto fino ad ora e a cosa si vuole fare.
- Aspettare che il virus sparisca del tutto e che si ritorni a vivere normalmente? (Comicon, Romics)
- Spostare tutto sul web fino al ritorno della normalità? (Cartoomics)
- Realizzare comunque un evento, concerti e gare comprese puntando sul buon senso e le norme (San Marino)
- Creare un evento ibrido tra live e on line sul tipo di quello che sembra voler fare Lucca Comics
- Gli editori e le realtà legate al fandom si creano eventi slegati dalle fiere, rinunciando o partecipando in parte a queste ultime
Sono tutte scelte diverse ma realistiche che dipendono anche dalla natura logistica di dove si svolge l'evento in sè. Le cose cambiano se si svolgono in un paesino, in un centro commerciale, in un quartiere, in un polo fieristico o in una città intera.
Allo stato attuale che scelta adoperare? Parliamone tutti insieme senza offendere o insultare per favore!
Le fiere nostrane sono unicamente dei luoghi turistici d'incontro, svago e soprattutto mercato.
Qualsiasi imprenditore del settore può benissimo gestire annunci live, in ambienti controllati e con tempistiche liberamente pianificate, quindi allestire qualche iniziativa spot durante la fiera prescelta.
Personalmente, a meno di voler acquistare grosse quantità di prodotti oppure voler trascorrere una vacanza, lascio tranquillamente perdere le fiere di settore. Oramai, rimangono solo Confusione, truffe, prezzi gonfiati, e nulla di utile.
L'opzione San Marino invece non la appoggerò mai perchè anche se sulla carta dicono di rispettare ogni norma di prevenzione, sappiamo tutti che nella realtà non sarà affatto così. Ce li vedo proprio gli agenti che controllano/rimproverano ogni singola persona che non porta la mascherina e non rispetta la distanza di sicurezza...
Lo penso anche io. Tra l'altro mi ritrovo molto in un articolo di qualche giorno fa sulle doujin in cui si diceva che le persone sono molto più propense a spendere soldi alle fiere reali perchè presi dalla positività del momento.
Altro che positività. Si tratta unicamente di FOMO e del solito consumismo avvelenato.
La terza opzione mi piacerebbe, ma il buon senso non c'è e questa estate ne è la conferma, assembramenti senza dispositivi di protezione individuali e contagi risaliti non poco.
Io la fiera poche volte me la sono goduta dal vivo ed è stato micidiale(in senso positivo), da casa invece mi godo solo il momento conferenza con gli annunci dei manga, ma quello puoi organizzarlo a prescindere dalla fiera, volendo. Secondo me si snatura tantissimo online.
Ripeto, voterei la terza opzione, ma fidarsi del buon senso delle persone è, categoricamente, impossibile. A meno che non ci siano svariati controllori pronti a multare seduta stante, ma mica riusciresti comunque a tenere la cosa sott'occhio, troppo personale di sicurezza da pagare per migliaia di persone presenti che cercherebbero di fare i furbi il più possibile.
Idealmente io voterei Realizzare comunque un evento, concerti e gare comprese puntando sul buon senso dei partecipanti e delle norme create ad hoc, però mi rendo conto che non è una cosa fattibile. Ad esempio il già citato San Marino Comics a pelle non mi dà nessuna sensazione di sicurezza nonostante assicurino che ci saranno tutte le norme adeguate.
Renderli puramente online non convince nemmeno me, a sto punto ogni editore starebbe meno a fare gli annunci sporadici quando vogliono come già accade certe volte.
Probabilmente (e purtroppo) la cosa più ovvia da fare è attendere ancora, in fin dei conti non sappiamo nemmeno quando la situazione finirà nella vita di tutti i giorni... senza contare che "l'esperimento" delle discoteche ci ha mostrato quanto siamo bravi a gestirci...
E se non le rispettano il virus non scompare, e le fiere capace che nemmeno nel 2021 si riescono a fare.
Imho bisogna "tirare la cinghia" ora e aspettare tempi migliori. Mi dispiace davvero per chi con le fiere del fumetto ci campa (artisti indipendenti, piccoli editori, addetti ai lavori in generale...) però cercando di fare come il San Marino Comics si rischia solo di non vedere mai la fine di queste problematiche.
L'ideale sarebbe il modello proposto da San Marino, ma nel paese dove il sì suona è impraticabile.
Rinviare tutto a data da destinarsi significa darsi la zappa sui piedi perché per avere una ragionevole sicurezza su tali assembramenti di persone bisognerà aspettare una copertura vaccinale di massa. Il che significa che potrebbero volerci anni.
Fare tutto online è ovviamente l'opzione più sicura di tutte, ma tradisce il senso stesso del concetto di fiera.
D'altronde non è che ci siano molte altre scelte. Sul buon senso degli italiani abbiamo avuto la prova che non ci si può fare affidamento e gli eventi online non sono per nulla soddisfacenti.
Parlando del settore fiere sono sicuro che si rifaranno, se saltasse una sola edizione (e molte edizioni sono saltate) la successiva avrà sicuramente un pubblico superiore. Parlando di altri settori noto un aumento di prezzi (capisco che si vogliono rifare delle perdite ma non trattandosi di aumenti temporanei il guadagno è più che recuperato) sproporzionato a lungo termine.
L' "emergenza" che tu metti tra virgolette, quasi a sminuirne la reale portata, c' è stata davvero e non è stato il frutto di complotti per far "mangiare" qualcuno.. se era quello che intendevi
Trattandosi di un qualcosa di nuovo ha trovato impreparati tutti i sistemi sanitari del mondo visto che la sua diffusione non è limitata solo all' Italia
Solo io l'ho letto con tono cattivo XD?
Mi piacerebbe molto dire "aspettiamo che passi tutto", però ad essere realisti è praticamente impossibile, ormai siamo nel periodo della convivenza col virus, dunque bisogna adattarsi e, come abbiamo già cambiato lo stile di vita in questi mesi, bisogna pure adattare gli eventi in modo da limitare le perdite e i contagi, qualcosa di ibrido insomma, che è quello che ho votato.
La situazione è veramente triste, specie per l'editoria che non viveva benissimo prima del COVID, è un po' una mazzata, lo è per molti.
Ma ne usciremo.
Io l'ho letta alla Liam Neeson in "Io vi troverò" nel famoso dialogo con i rapitori.
Questo virus è troppo pericoloso.
Purtroppo però non si può certamente contare sul buon senso della gente, ne stiamo sentendo e vedendo direttamente così tante in questo periodo... E poi, voi che venite al comicon, immaginate i cuozzi che stanno per tutta la fiera buoni buoni, ad almeno 1.5 metri di distanza con la mascherina che copra naso e bocca e con il gel igienizzante sempre a portata di mano?
Perciò ritengo che l'unica cosa possibile sia purtroppo aspettare. Ma chissà per quanto tempo... Forse l'avrò scritto anche alte volte, ma non mi sta proprio convincendo il modo in cui si sta gestendo questa emergenza, fin dall'inizio e soprattutto ora che hanno praticamente dato il "liberi tutti" (a dispetto delle loro ridicole chiacchiere) come se nulla fosse successo!
mi dispiace per il settore che ci perde, ma di fronte ad altre attività che hanno chiuso del tutto o persone che sono state licenziate... saltare un anno non lo vedo così una catastrofe, anzi
Per me le fiere del fumetto rispecchiano esattamente questa situazione che ho appena sperimentato nel mio lavoro
Quindi "aspettare che la stuazione si risolva" non è fattibile, esattamente per lo stesso motivo per cui non era pensabile un lockdown inoltrato fino a uscita vaccino: l'economia deve girare, e conta ancora tanto sull'aspetto fisico e relazionale (uscire di casa, interagire con la gente, andare nei posti etc)
Un evento solo online escluderebbe i profitti per i piccoli editori che contano sul lato fisico delle vendite in fiera, e non è garantito abbia successo specialmente se prevede una sorta di mini abbonamento.
Paradossalmente la soluzione ibrida di Lucca mi sembra l'ideale. Annunci ed eventi online per coinvolgere tutti, e piccole fiere in città distinte per permettere a chi campa di quello di avere il suo stand e vendere.
Certo la cosa ha i suoi contro... C'è il rischio di beccare una città dove sta nascendo un focolaio non ancora individuato e contribuire a diffonderlo, oppure che il piccolo editore si trovi comunque a sostenere costi impossibili per avere più stand in più città invece di uno solo e localizzato...
Però secondo me il pro maggiore è che in questo modo si ha maggior controllo caso per caso nello scegliere di fare o meno una fiera locale. Se nella città X si sa che c'è un focolaio, si rimanda la data o si annulla la fiera... Senza compromettere TUTTO l'apparato fisico che in altre città può continuare a svolgersi. E una fiera locale attirerà gente del posto, al contrario di una Lucca che ne attira da tutta Italia, quindi anche eventuali contagi sarebbero circoscritti.
Insomma l'idea sulla carta è buona, poi bisogna vedere all'atto pratico 1) quale sarà la situazione da qui a fine ottobre (i dati di questi giorni non sono incoraggianti, e resta ancora da vedere come andrà con la riapertura delle scuole) 2) se la cosa può realisticamente funzionare ed essere profittevole 3) se non sarebbe comunque meglio fare un anno di pausa per organizzarsi ancora meglio e POI, l'anno prossimo, implementare una fiera ibrida avendo l'esperienza pregressa di come è andato l'autunno/inverno
(ma capisco che purtroppo ci sono troppi soldi in ballo e aspe non è una soluzione contemplabile, pena forse il non avere mai più un Lucca causa bancarotta)
Aspettare che il virus sparica sarebbe anche troppo drastico visto che potrebbero volerci anni. Gli organizzatori delle fiere hanno troppi interessi per rimandare a tempo indefinito e, se non costretti dalla legge, alla fine farebbero come gli fa comodo... vedi i "bambini speciali" San Marino e (forse) Lucca.
Certi eventi, anche dalle mie parti, hanno dimostrato che, con una buona organizzazione, gli eventi si possono organizzare. Il problema è che, se gli eventi medio-piccoli se la possono cavare per bene, a causa del minore afflusso di gente e dei minori costi complessivi, quelli grossi avrebbero più problemi a causa delle entrate nettamente ridotte e per la necessità di dover accontentare più gente possibile.
Perciò, non senza riflessioni, credo che, per gli eventi grandi (Lucca, Cartoomics, Comicon, Romics) la soluzione giusta sia fermarsi e aspettare la fine vera dell'emergenza (quindi quando sarà rilasciato il vaccino ad esempio), mentre per gli eventi piccoli ci potrebbe essere comunque la possibilità di organizzare gli eventi con le dovute e stringenti misure (salvo ovviamente un'impennata di casi)
In un mondo ideale l'idea di San Marino sarebbe la soluzione migliore, ma nella pratica abbiamo visto che è infattibile, è troppo rischioso fare affidamento al buon senso delle persone, basta che una persona singola si comporti nella maniera sbagliata per nuocere a tutti. Soprattutto, abbiamo visto che in molti se ne fregano delle norme da rispettare, c'è persino gente che mette in atto comportamenti pericolosi perché "non ci crede".
Sarebbe interessante capire cosa si vuole combinare con Lucca, peccato sia ancora tutto molto nebuloso e c'è il rischio si riveli un flop. soprattutto l'idea scomporre la fiera in mini eventi locali consentirebbe alle persone di incontrarsi e sarebbe meglio di niente... ma comunque non elimina del tutto il rischio, e mi chiedo se sarebbe davvero una fiera.
Aspettare sarebbe la soluzione migliore ma il danno economico rischia di essere irreparabile. D'altronde però il settore delle fiere del fumetto non è l'unico in questa situazione tutto il paese e tutto il mondo sono in crisi economica.
Forse l'ideale è elaborare altre alternative e aspettare a prendere una decisione in base all'evolvere della situazione. Credo che per il momento si limiteranno a spostare le fiere previste per il 2021 a dopo giugno e decideranno più avanti cosa fare, anche in base a Lucca.
Quello che si vede attualmente è l'ipossibilità di affidarsi al singolo o a organi di controllo interni all'evento.
Il banco di prova sarà la riapertura delle scuole che darà una sicura indicazione su cosa è ancora possibile fare, perchè detto "fuori dai denti", scuole chiuse e contemporanemante possibilità di organizzare eventi è una autentica idiozia.
Le incognite sono molte, ma aspettare che passi potrebbe voler dire lasciar passare troppo tempo (e aspettare che passi non è generalmente la mia filosofia di vita, sono tendenzialmente più per attivarmi), per il vaccino e soprattutto una copertura numericamente rilevante non sarà pronti a fine 2020, economicamente per gli operatori potrebbe essere un danno troppo grande.
Spostare tutto sul web, non ha lo stesso appeal e realizzare eventi "tradizionali" come vogliono fare a San Marino mi sembra francamente un po' azzardato (le scuole mi sembrano una priorità come riapertura, prima dei grandi eventi...)
L'ibrido è qualcosa difficile da pensare perché nuovo, ma potrebbe essere sia stimolante che sicuro, un po' di credito all'idea mi sentirei di darlo...
Fiere tipo Cartoomics è impossibile tenerle in modo fisico rispettando le norme. Si tengono al chiuso, con poco spazio che non permette il distanziamento, bagni stretti e sottodimensionati. Come minimo occorre dedicargli nuovi padiglioni. Idem la Games Week.
Il Festival del Fumetto di Novegro è in genere meno denso ma anche lì c'è troppo poco spazio.
Estenderei il discorso anche alle fiere di board game, anche loro colpite molto duramente dall'epidemia. Anche lì l'assembramento è impossibile da evitare se sono tenute in un polo fieristico.
Penso che le alternative siano o spostare tutto online oppure le fiere all'aperto, dove le norme sono meno stringenti ma bisogna comunque guardare se i numeri lo permettono come si è visto per Lucca.
San Marino è tutto all'aperto ma c'è anche veramente poco da vedere quindi è scarsamente denso anche per quello. Ci sono però eventi che ne risentirebbero come i vari spettacoli, il contest dei cosplay e il concerto normalmente si tiene.
A me viene in mente un solo esempio virtuoso e riuscito di fiera tenutasi quest'anno, da poco, ed è il GiocAosta: fiera all'aperto dedicatata ai giochi in scatola tenuta nel centro (ma non solo) di Aosta. Un'organizzazione che ha saputo gestire il distanziamento e adeguarsi alle nuove norme permettendo un'edizione di tutto rispetto anche se è stato necessario sacrificare dei numeri.
Mi sembra la giusta via di mezzo per non fare tutto online e riuscire a stare sul territorio, ovviamente con la speranza di tornare alle modalità con cui si sono sempre svolte le fiere, perchè come hanno scritto quelli del Comicon, le fiere dei fumetti/videogiochi sono anche questo.
Giusto da ragazzini se le riesce a sopportare
Potranno anche vendere i prodotti più interessanti ma se non fanno un pass vip per poter visionare il tutto con calma figurati se ha senso mettersi in mezzo a una marea di caotica gente che spinge, è una cosa improponibile e indecente, a prescindere dal covid
Personalmente l'unico motivo per cui andrei è recuperare volumi che nel sito online o in fumetteria non sono disponibili
Tutto estremamente corretto mi hai rubato le parole di bocca, ciononostante rimango in attesa di ulteriori delucidazioni su questa edizione del Lucca perché non ci ho capito una mazza.
Esatto.
volevo dire "divieti di assembramento molto più stringenti", visto che tecnicamente è ancora in vigore anche se non si direbbe da quello che vedo in giro...
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