Rent a Girlfriend è un anime uscito quest'estate disponibile su Crunchyroll che racconta la storia di Kazuya Kinoshita, un normale studente universitario che è stato appena scaricato dalla fidanzata per un altro ragazzo. Preso dallo sconforto, per sentirsi meglio, decide di usare una app chiamata Diamond per assumere come fidanzata a noleggio, Chizuru Mizuhara.
Più di una persona avrà pensato che come incipit fosse decisamente fantasioso, invece è stato ispirato da una realtà consolidata nel Sol Levante: esistono infatti agenzie con relativi siti internet dove scegliere una fra le ragazze a catalogo per passare qualche ora facendo finta appunto di avere una fidanzata.
In questo video pubblicato ad aprile del 2019 sul canale YouTube Asian Boss è stata intervistata una delle ragazze che lavora presso la TokyoRentKano
Scopriamo così che affittare una ragazza all'epoca in quella specifica agenzia, costa 6.000 yen all'ora (circa 50 euro) per un minimo di due ore e che se la prima volta si può scegliere la ragazza che si preferisce gratis, la volta successiva ci sarà un sovraprezzo di 2.000 yen (poco meno di 20 euro). Metà del compenso è trattenuto dall'agenzia.
Ma chi usufruisce di questo servizio? Sembra che ci siano uomini di tutte le età a richiedere una ragazza, soprattutto persone che non hanno mai avuto una fidanzata o che sono troppo occupati con il lavoro per poter occuparsi di una vera relazione.
Ovviamente affittare una fidanzata non implica che le cose sfocino in altro, anzi. Esistono regole molto rigide per far sì che l'appuntamento si svolga in modo professionale. I clienti non sono autorizzati a contattare direttamente la ragazza che hanno scelto e le fidanzate a noleggio non possono assolutamente accettare mance e regali costosi perché questo tipo di lavoro non è classificato come "fuzoku", termine che si riferisce al settore dei locali per adulti, in cui sono inclusi ruoli come barista, ballerina in topless o massaggiatrice a sfondo erotico.
Ma non sono solo gli uomini a cercare compagnia: esistono siti simili rivolti alle donne. Per noleggiare un fidanzato ci si può rivolgere alla RentalKareshi. Se preferite uomini più "stagionati" ed avete un badget più limitato, basta cliccare su OssanRental dove si possono leggere numerosi profili di uomini di mezza età e affittarli per l'equivalente di quasi 10 euro all'ora. La maggior parte di loro si offre di star ad ascoltare le preoccupazioni che affliggono chi li ha contattati.
Si possono anche noleggiare famiglie o amici. Se ad esempio i genitori sono impegnati al lavoro e vogliono che qualcuno si occupi del loro bambino, si può chiamare una "madre" sostitutiva. Oppure, se ti senti in crisi e vuoi mollare quello che stai facendo, puoi affittare un amico che faccia il tifo per te e ti sostenga. O ancora avere compagnia per andare ad un concerto o avere un finto genitore che possa aiutare durante delle scuse formali, magari sul luogo di lavoro. Basta cliccare su SupportOne.
Quindi possiamo affermare che una volta di più la realtà supera la fantasia... E voi? Usereste uno di questi servizi? Ditelo nei commenti!
Fonti consultate:
SoraNews
TokyoGirlsUpdate
Più di una persona avrà pensato che come incipit fosse decisamente fantasioso, invece è stato ispirato da una realtà consolidata nel Sol Levante: esistono infatti agenzie con relativi siti internet dove scegliere una fra le ragazze a catalogo per passare qualche ora facendo finta appunto di avere una fidanzata.
In questo video pubblicato ad aprile del 2019 sul canale YouTube Asian Boss è stata intervistata una delle ragazze che lavora presso la TokyoRentKano
Scopriamo così che affittare una ragazza all'epoca in quella specifica agenzia, costa 6.000 yen all'ora (circa 50 euro) per un minimo di due ore e che se la prima volta si può scegliere la ragazza che si preferisce gratis, la volta successiva ci sarà un sovraprezzo di 2.000 yen (poco meno di 20 euro). Metà del compenso è trattenuto dall'agenzia.
Ma chi usufruisce di questo servizio? Sembra che ci siano uomini di tutte le età a richiedere una ragazza, soprattutto persone che non hanno mai avuto una fidanzata o che sono troppo occupati con il lavoro per poter occuparsi di una vera relazione.
Ovviamente affittare una fidanzata non implica che le cose sfocino in altro, anzi. Esistono regole molto rigide per far sì che l'appuntamento si svolga in modo professionale. I clienti non sono autorizzati a contattare direttamente la ragazza che hanno scelto e le fidanzate a noleggio non possono assolutamente accettare mance e regali costosi perché questo tipo di lavoro non è classificato come "fuzoku", termine che si riferisce al settore dei locali per adulti, in cui sono inclusi ruoli come barista, ballerina in topless o massaggiatrice a sfondo erotico.
Ma non sono solo gli uomini a cercare compagnia: esistono siti simili rivolti alle donne. Per noleggiare un fidanzato ci si può rivolgere alla RentalKareshi. Se preferite uomini più "stagionati" ed avete un badget più limitato, basta cliccare su OssanRental dove si possono leggere numerosi profili di uomini di mezza età e affittarli per l'equivalente di quasi 10 euro all'ora. La maggior parte di loro si offre di star ad ascoltare le preoccupazioni che affliggono chi li ha contattati.
Si possono anche noleggiare famiglie o amici. Se ad esempio i genitori sono impegnati al lavoro e vogliono che qualcuno si occupi del loro bambino, si può chiamare una "madre" sostitutiva. Oppure, se ti senti in crisi e vuoi mollare quello che stai facendo, puoi affittare un amico che faccia il tifo per te e ti sostenga. O ancora avere compagnia per andare ad un concerto o avere un finto genitore che possa aiutare durante delle scuse formali, magari sul luogo di lavoro. Basta cliccare su SupportOne.
Quindi possiamo affermare che una volta di più la realtà supera la fantasia... E voi? Usereste uno di questi servizi? Ditelo nei commenti!
Fonti consultate:
SoraNews
TokyoGirlsUpdate
Sapevo a grandi linee che in Giappone fosse possibile affittare una persona, ma non ho mai approfondirò la cosa, grazie per l'articolo (che se non sbaglio non è neanche il primo, qui sul sito)
Il punto forse è proprio questo, parlando di una cultura che conosciamo, superficialmente o meno, non siamo comunque abituati ad una tale attività "commerciale" (anche se metto le virgolette, di questo si tratta) o comunque non è la prima informazione che ti esce fuori "gogglando" qua e la...
Comunque, in conclusione, dopo aver letto l'articolo e dopo aver visto l'anime credo che, anche se un po' "bislacca" come cosa sono convinto che ogni monde e paese e alla fine non è che ci sia niente di strano, dal loro punto di vista, quindi... Sicuramente poi si potrebbero alzare millemila questioni e robe varie ma, ripeto, rimane comunque un' "attività commerciale", con tanto di regole, quindi...
Azzardo una stima. Entro stasera arrivi a 45 mi piace.
… so solo che ha bisogno, ma come molti di noi, non so di che cosa.
I giapponesi sono alla frutta. La loro cultura è malata, trasformata in qualcosa di indefinito. Herzog rimase shokkato nel sapere dell'affitto di papà, mamme e quant'altro, tanto che in futuro vorrebbe realizzare un film sull'argomento.
Ci ha già pensato Shunji Iwai con il suo
A Bride for Rip Van Winkle, devastante, che consiglio vivamente.
Una critica feroce al Giappone. Ed uno dei pochi, pochissimi che parlano dei problemi che affliggono la sua terra .
Sopravvaluti il numero di utenti su animeclick che hanno una fidanzata ?
Io dico 50, ma solo perché mi piacciono le cifre tonde!
Soprattutto perché evidenzia una realtà sociale totalmente svuotata di senso se riduce alcuni ad avere come unico possibile coagulante il denaro.
L'idea di comprare un parente o un amico è distopia pura.
Non so se sia peggio questo o il distinguere le persone in base al gruppo sanguigno.
come la barzelletta
Fossero questi i problemi...
Questi sono i problemi, no sta cosetta che da un lato potrebbe anche far sorridere, se ci hanno fatto addirittura un anime non credo la vivano come questo grande problema...
Anche di più!!!
Se dovessi fare una lista di tutte le cose che in Italia sono normalissime e che in altri paesi del mondo neanche un po', non finirei nemmeno fra un anno.
Noto solo ora che è lo stesso "canale"..ma per CINA
Bel canale avevo già visto diversi video a riguardo.
Di altri c'è di interessante il sistema penale per gli stranieri e quello della scuola di lingua. (/forse video già postati)
Pure le fidanzate di Clooney casualmente tutte 2 anni duravano
Non riesco a immaginarmi la cosa: combino un casino sul lavoro e affitto una mamma o un papà fittizi da portarmi dietro mentre mi scuso con il capo/a?
my bad... 47 and still counting ??
Era prevedibile!!!
Non direi che il concetto sia immorale per sé, però ho dei problemi riguardo le espressioni usate.
"Noleggiare" una persona....
Forse in giapponese non suona così spregevole, boh....
Cooooomunque, un piccolo dettaglio!
L'articolo fa menzione della possibilità di "noleggiare" anche fidanzati (maschi) di certe età. E per i maschi che preferiscono le donne di una certa età, invece? ?
Di tutto in tutto, la trovo un po' triste come cosa, però anche molto conveniente. Avessi riscontrato questo tema ai tempi dell'università, avrei portato alle lezioni delle discussioni un tema molto interessante.
Per non parlare di una moglie.........
Magari sarò io a sbagliare, e quindi bisogna appoggiare e sperare dunque che certe associazioni arrivino pure da noi.
Ok, adesso non tr... più.
Ah, ma è vero, già non lo faccio, chissene!
Non vedo perché proiettare un tabù di una società prettamente cattolica su una società che non lo è (o almeno non lo è per la gran parte).
Il Giappone va osservato e giudicato con occhio distaccato da quelli che sono i valori che il cattolicesimo ha instillato nel nostro essere, altrimenti il risultato è quello di non essere obiettivi e di esprimere un giudizio prettamente soggettivo o culturale che dir si voglia.
Ah, ed io ero ragazzo trent'anni fa.
Io ci vivo lì, e guardando coi miei occhi certe pratiche, se permetti posso avere delle preoccupazioni, conoscendo la loro cultura e studiandola da oltre 30 anni. Associata ad altre pratiche, puoi farti un'idea su dove sta andando il mondo, almeno lì.
Credimi , la loro cultura è ben diversa da questi scempio. Questi sono problemi di una società rigida, ossessionata dall'estetica, che sopprime rapporti, sentimenti, libertà, ecc ecc. reali, e appoggia quella fittizia, recitata, artificiale.
Ripeto, secondo voi perché ci stanno 12000 suicidi all'anno?
... Illustraci queste "altre pratiche" (che mi aspetto siano almeno paragonabili a questa "storiella"), che stanno portando il mondo alla rovina, su!
"Certe pratiche", neanche stessimo parlando di sfruttamento di persone o cose... Scusami (e poi concludo), le donne delle pulizie, gli architetti, i commercialisti e chi più ne ha più ne metta non offrono un servizio per un corrispettivo in denaro???
Parlare con qualcuno, pulire la casa di qualcuno, fare il 730 a qualcuno, non è pur sempre una prestazione lavorativa???
Mi indignerei di più se fossero cose ""illegali""... E ci siamo capiti, non per questa cosetta, quanto strana e innaturale (qui da noi) possa essere interpretata o percepita.
E dai su!!!
Siamo realisti...
Mi sembra una giusta analisi. A cui io aggiungerei ipercompetitività, discriminazione di genere, annullamento dei rapporti umani.
Conseguenze? Tra le tante... Calo della popolazione, suicidi, estremizzazione e idealizzazione della sessualità e nascita di perversioni, formalità eccessiva a scapito di un sano confronto con gli altri.
Ora... Non voglio essere frainteso. Adoro il Giappone ed anzi alcuni loro modi di fare basati sulla piccola gestualità e le cose non dette mi piacciono e mi rispecchiano nel mio modo di fare naturale. Però......... Dovrebbero riflettere un po' sulla piega sbagliata che sta prendendo questo modo di fare.
Beh, di immorale non c'è nulla, nessuno è costretto a fare qualcosa contro la propria volontà, né clienti né "prestatrici d'opera". La ragazza del video, tra l'altro, è tanto carina quanto professionale.
Resta lo specchio di un disagio sociale, quel senso di inadeguatezza (per mancanza di tempo, per la pressione psicologica, per lo stress...) nello sviluppare relazioni (non solo amorose), e di aver la necessità di cercarne un surrogato per rispondere alle aspettative di una società sempre più rigida e crudele.
C'entra. Anche e soprattutto in maniera inconscia.
Una società cattolica ha valori di fondo diversi da una società scintoista, per cui se vuoi dare un giudizio obiettivo su qualcosa che è parte di una società diversa dalla tua devi innanzitutto distaccarlo da tutti i condizionamenti dovuti a una morale religiosa diversa da quella della società che stai giudicando. E non è semplice.
Intendiamoci, non è una critica al cattolicesimo.
Credo di saperne qualcosa anche io. Magari non da trent'anni, ma da qualcuno di meno.
Ovviamente non ho la pretesa di saperne più di te, visto che non ti conosco nemmeno.
Occhio però a distinguere la loro cultura tradizionale dai valori che sono indotti dal fatto di essere nati e cresciuti in quella cultura.
Il concubinaggio esiste da secoli in Giappone e non è mai stato considerato un problema. Così come per secoli alle donne non era concesso di lamentarsi dell'infedeltà del proprio uomo, mentre non valeva il contrario. E anche la libertà sessuale è vista in maniera nettamente diversa da come la vediamo noi.
Non stupisce che tutto ciò si sia evoluto in tal senso e, anzi, perlomeno sulla carta, ovvio che le eccezioni esistano sempre, tale pratica di noleggio non presuppone nulla di sessuale, quindi non la trovo così scandalosa.
Trovo molto più scandaloso un italiano sposato che va in chiesa di giorno e a prostitute di notte, francamente.
Pertanto l'esistenza di una tale pratica in Giappone non è lei in se stessa il problema; il vero problema, come anche tu sottolinei, è in realtà la causa che ha portato allo sviluppo di tale pratiche, ovvero il malessere di fondo che attanaglia la società nipponica.
Ma c'è da dire che, legate a questo problema di fondo, esistono pratiche decisamente meno innocue di questa.
This ^
C'è da dire che, a detta di un amico giapponese, il senso di inadeguatezza non è un fatto culturale, ma un retaggio della seconda guerra mondiale.
Non aprite se non seguite il manga di Rent-a-girlfriend.
Io la religione la toglierei, anche perchè non credo che crescere nel buddismo/shintoismo porti ad affittare ragazze, madri, papà o quant'altro ...
Se dici di scandalizzarti per un italiano che va in chiesa la mattina e la notte a prostitute, allora sei tu a guardare le cose da occidentale, con i parametri con cui sei cresciuto. Comunque ... io penso non si tratti di orientamento religioso né di luogo di nascita. I sentimenti, la sincerità, hanno un linguaggio universale. Dovrebbe appartenere a tutti, perchè naturale. E non essere venduto!
Dunque: mi è capitato di assistere ad un matrimonio dove gli invitati per metà erano noleggiati! Già scrivere questo mi si attorciglia lo stomaco, trovo una frase che mai in vita mia avrei anche pensato. Però, lasciamo la mia opinione. Erano tutti felici, scherzavano come se si conoscessero da anni, ridevano, applaudivano. Leggevano lettere. E piangevano! Oh DIo mio, piangevano.
Ora, tutta questa recita, non so in quale parte del mondo è "normale". E' vero che anche da noi 100 anni fa si noleggiavano le signore che piangevano dietro ai funerali. Ma da noi si parla di usanze di paesi, in paesini, pratiche che sono scomparse. Pratiche di un lontano passato. Qui si parla di OSAKA, 2020.
Non solo, aggiungi quelle associazioni che ti affittano una mamma, un papà, o una famiglia. Le accompagnatrici, o quelle che versano le bevande alle riunioni/meeting di gente importante vestite non certo da cameriere. Quei negozietti dove entri, paghi, e ti abbracciano. 30 euro per assere abbracciato un'ora.
O ancora dove puoi giocare come un bimbo con la ragazza scelta da te. Ragazzi che si sposano con personaggi virtuali. Gente che si compra bambole altezza uomo e conducono una vita matrimoniale. E poi, alcuni Pub/discoteche/locali vari hanno un doppio pavimento, cioè pavimento trasparente: c'è un entrata nascosta dove si paga profumatamente e si entra al di sotto del locale, per potersi "gustare" tutte le ragazze con la gonna che ballano/bevono di sopra. Anni fa ne chiusero molti.
CHi frequenta gruppi ed associazioni che curano la depressione, i disagi sociali, la solitudine e tante altre cosucce che la società giapponese crea, non viene visto bene e a sua volta lo mantengono segreto. Sarebbe una vergogna insostenibile se lo scoprissero.
Potrei continuare.
Ora, deduci tu se tutto ciò è normale. Non pensare che siano rari casi. E non pensare che siano diversi. Hanno tutti un'unica derivazione.
Negli primi anni 90, programmi come Target, Non solo moda ecc. molte volte parlavano di curiosità provenienti dal Giappone. Io registravo tutto e ancora, da qualche parte, devo averlo un documentario dove mostrava negozi a Tokyo ed in altre parti del Giappone che vendevano la saliva delle ragazze con foto annesse, mutande e mutandine sporche di feci, di urina, di mestruo, peli pubici, unghie e quant'altro. La cosa sconvolgente era che vendevano! PEr me, a 15/16 anni, era una stranezza, sorridevo, ma ero anche conscio che qualcosa non andava. Bisognava approfondire.
Perfino Kitano decenni fa parlò di una società informe, senza identità, perversa. Era preoccupato dell'assenza di umanità in Giappone, dando la colpa anche all'occidentalizzazione.
Pio D'emilia racconta che ciò che lo stato dice, i giapponesi eseguono come le formiche. Schiavizzati da un ritmo inumano, annullamento della propria identità per un bene più grande. Rapporti sociali zero. Perchè è li che va a finire tutto questo discorso ed è lì che iniziano tutte le derivazioni del caso.
Comunque, CREDO, che @Messer_Azzone con "cattolicesimo" intendesse il modo di pensare, la mentalità portata dalla società in se (siamo uno stato cattolico, anche se "ufficiosamente")... Non il cattolicesimo in quanto culto...
Come ci si aspetta da un esperto trentennale della cultura nipponica.
Sei parente di T***i, per caso?
No. Forse non hai capito il concetto. Mi scandalizza in quanto trovo ipocrita il fatto che lo faccia poiché quei valori dovrebbe averli lui.
Qui cadiamo nel buonismo più becero, però. Anche la lussuria fa parte della sfera dei sentimenti, ti ricordo. Così come l'eccitazione sessuale.
Come le pie donne che piangono a comando nei funerali in Italia, intendi?
Appunto. Ma non le vedo così passate come credi tu.
A Hollywood. E se sta bene a chi li affitta, non vedo il problema. È come se affittassi un saltimbanco per deliziare gli ospiti al mio matrimonio. Quindi?
E fanno del male a qualcuno, forse? Probabilmente solo a chi paga per queste pratiche.
Poi mi pare che alle fiere del fumetto girassero persone che danno abbracci gratis... È scandaloso pure quello?
E appunto li hanno chiusi perché illegali. Affittare una ragazza perché si finga la tua fidanzata non lo è.
Questo rientra nel malessere generale di cui parlavo sopra.
E non è quello che ho detto io?
Ma da qui a scandalizzarsi per una cosa che non fa male a nessuno, ce ne passa. Il problema sta nel superare questo limite: pedofilia, molestie, distruzione della sfera privata di persone famose, e molto altro. Prima condanniamo questo, poi se il malessere di fondo sarà migliorato anche le pratiche più innocue spariranno da sole.
Ah, beh, se la tua conoscenza della cultura nipponica è basata sui servizi giornalistici italiani sul Giappone, stiamo freschi...
Bella scusa. Fosse colpa dell'occidentalizzazione le avremmo anche qui.
Altro giornalista risaputamente affidabilissimo.
Esatto. Non era così difficile da capire.
Alla fine l'ignorante sono io, oltre a leggere, guardare, ascoltare ignoranti come me.
Avete ragione. Chi affitta una ragazza è felicissimo. Sta bene. Non ha alcun tipo di problema anzi, dovrebbero estendersi in tutto il mondo visto che non fanno male a nessuno.
Chiudo.
Interessante. Sarebbe bello approfondire quanto l'umiliazione della sconfitta abbia influito nell'amplificare questo disagio, e in che misura le nuove generazioni ancora ne risentano.
O se non si tratti anche di un retaggio culturale a più lungo raggio (esattamente come la cultura cristiana ha influenzato la mentalità occidentale).
Mai detto questo.
Semplicemente ho affermato che se le tue fonti sono i "giornalisti" italiani, stiamo freschi. Leggiti piuttosto Fosco Maraini che magari impari qualcosa di meglio.
Mai detto questo.
Chi affitta una ragazza ha sicuramente un malessere.
Ma è meglio che affitti una ragazza legalmente piuttosto di stuprarne una per strada.
Il problema, ribadisco, è il malessere in se stesso; non il palliativo, se innocuo.
Magari possiamo sollecitare Zel a far scrivere qualcosa a riguardo all'amico comune Takeshi, visto che è stato lui a dirmelo.
Dici che non sono ignorante ma poi mi consigli "letture" per poter imparare qualcosa di meglio!
Io ti dico che i giornalisti italiani sono si, per buona parte, gentaglia, ma c'è una minoranza che fa il suo lavoro, bene, da poter essere presi e issati a differenza del giornalismo giapponese che è inqualificabile. Trovami una trasmissione, una, che parli dei problemi del Giappone. Intendo quei 7/10 canali in chiaro che la maggior parte guarda. Poi ne riparliamo.
Ho citato Pio D'emilia perchè non è certo un Togni o altri youtuber da quattro soldi. E siccome quel giornalista, come Kitano, come Tsukamoto, Miyazaki, Takahahta e tanti altri (per restare in tema di anime/cinema) dicono le stesse cose, ed io, che prima da esterno ascoltavo e non mi pronunciavo, ho scoperto vivendo in prima persona che sono vere e mi trovano d'accordo. Non c'è bisogno di scomodare Mishima, Dazai o Fosco Maraini, che per la cronaca ho letto qualcosa. E quindi? E poi? QUesto mi fa diventare acculturato? Fa cambiare la mia opinione?
Da quello che ricordo in un articolo raccontava della perdita d'identità di una nazione con tutte le derivazioni del caso. E poi la sua visione era di anni dove il Giappone era totalmente diverso da quello attuale.
E' un bene leggere ma io commento, in questo caso, quello che vedo e vivo. Le mie esperienze. Tu cosa dici? In tanti post e seghettature non ho letto nulla di tuo né esperienze personali. Facile decomporre e dare una risposta a tutto, posso farlo anche io ma non è una questione personale. Osservando da vicino, poi, vedo più cattolicesimo nei giapponesi che da noi, e a sua volta vedo più shinto/buddismo in Italia che nei giapponesi.
Meglio affittare una ragazza che stuprarla .... e poi dici a me dei luoghi comuni, queste frasi sono facili, scorciatoie per far bella figura.
Chi affitta una ragazza ha sicuramente un malessere.
Ma quindi, alla fine, stiamo dicendo la stessa cosa?!
Perché, tu i libri li consigli solo agli ignoranti?
E vuoi forse negare che un libro di Maraini sia meglio di un servizio di Report?
Che la TV giapponese sia trash è risaputo, così come che il governo nipponico preferisca nascondere le cose invece di raccontarle per come sono.
Ma non vedo cosa c'entri questo con una fidanzata in affitto.
Che se ha detto davvero quella cosa che tu affermi, è esattamente come il governo giapponese. Ovvero gli fa comodo nascondersi dietro a un dito dando la colpa alla società occidentale (che di problemi ne ha tanti, ma qua non c'entra), quando il problema è come il Giappone ha interpretato in fusione con la propria cultura la società occidentale.
Non me ne frega niente di cambiare la tua opinione, quanto di sostenere la mia.
L'identità culturale tradizionale il Giappone l'ha persa in parte con l'era Meiji e molto di più dopo la seconda guerra mondiale, non l'altro ieri.
O credi davvero che i giapponesi prima della seconda guerra mondiale si profondessero continuamente e copiosamente in inchini e "sumimasen" come fanno ora?
In tanti post e seghettature non ho letto nessuna tua risposta ai miei argomenti.
E non vedo perché dovrei raccontarti le mie esperienze, non intendo cadere nel tuo tranello di mettersi a fare gara a chi ce l'ha più grosso.
Ah, quindi lo stupro è un luogo comune? Buono a sapersi.
In parte sì, ma io cerco di concentrarmi sui problemi veri del Giappone, non sul tizio che affitta una ragazza perché finga di essere la sua fidanzata.
Continuiamo ad andare fuori tema...
P.S. Kitano, per la cronaca, ha detto quelle cose in una lunga intervista al festival di Cannes (o era una mostra dei suoi quadri a Parigi) circa 20 anni fa, il suo era un discorso/ragionamento lungo che non sto qui a riportare ma in breve si, le ha dette eccome, parlando che un tempo i giovani bevevano tè, oggi li vedi nei "bar" a bere caffè americano, che il progresso selvaggio, l'americanismo estremo, l'apertura all'occidente senza filtri, mischiato alla loro cultura ancora legata a certe tradizioni abbia creato una gioventù irriconoscibile.
Ti faccio presente che Kitano, e tantissimi autori/scrittori/fotografi/filosofi, non parlano affatto di certi argomenti nelle tv giapponesi, o nei giornali ma una volta fuori dal loro paese si aprono a dichiarazioni pesanti.
E anche qui si possono intuire tante cose...
questo mi ricorda un film di Jackie Chan, dove Sammo Hung, che interpretava un adulto con la personalità di un bambino, veniva usato dagli altri bambini come sostituto genitore, facendolo finire in un mare di guai ,ogni volta!
il film non l'ho visto ma posso immaginare gli esiti nefasti !!
Sì, va beh, infatti mo la smetto.
Contro il bigottismo non c'è speranza.
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