Anche il fumettista Roberto Recchioni si è espresso in merito: "C’è stato sicuramente uno sbaglio da parte dell’organizzazione e me ne dispiaccio moltissimo, perché l’anno scorso mi sembrava che si fosse creato un ponte costruttivo.
Ma, forse, si può ancora riparare".
Vi ricordiamo, inoltre, che i firmatari di questo messaggio si stano organizzando per aprire un bookshop alternativo a Lucca.
Lucca Comics & Games è ancora la casa della Self Area?
Un gruppo di 29 etichette indipendenti decidono di non partecipare all’edizione di quest’anno di Lucca Comics & Games.
Organizzare un festival internazionale richiede progettualità e mesi di lavoro, farlo in un momento in cui il mondo sta affrontando una pandemia è certamente un’impresa complessa e ambiziosa. L’eventualità che grandi sforzi organizzativi possano portare a un nulla di fatto, com’è già successo nel 2020, è una spada di Damocle che pende sulla testa di chiunque tenti di progettare cultura in questi anni.
Consapevoli di tutto questo ma, allo stesso tempo, profondamente delusi dalla proposta ricevuta da Lucca Crea dopo un’interminabile attesa, i collettivi di autoproduzione si sono organizzati e hanno deciso di non aderire alla proposta di quest’anno. Siamo convinti che a questo punto sia necessario capire se la Self Area rientri ancora nel progetto culturale di Lucca Comics and Games.
In attesa di aprire un dialogo costruttivo per gli anni a venire, hanno deciso di non partecipare alla Self Area le etichette: Amianto Comics, Attaccapanni Press, BandaBendata, BlackBoard Autoproduzioni, Cabin Boy Studio, Collettivo Canederli, Collettivo Interiors, Collettivo Nowhere, Cthulhu Chronicles, Cyrano Comics, Diamond Dogs, Donuts Comics, Ehm Autoproduzioni, Formula Magica, Gli Ultracani, Incubo alla Balena, Inuit Editions, La Tana Autoproduzioni, Lök Zine, Macondo, MalEdizioni, Mammaiuto, PollinArt-Kepler, Potpourri Comics, Purpurea Noxa, Slowcomix, Storie Brute, Tenaga Comics, Wanderer Autoproduzioni. Si uniscono alle nostre intenzioni anche i fumettisti: Federica D’Angella, Flavia Biondi, Giulia Adragna, Ivan Lodi, Jessica Marino, Lorenza De Luca, Marta Zaccarini.
Il percorso che ci ha portato a questa sofferta decisione è stato lungo e faticoso. Il 23 luglio, quando le iscrizioni a Lucca 2021 sono state aperte agli editori, la Self Area non compariva fra le possibili opzioni per un espositore. Alle realtà che hanno chiesto informazioni a riguardo è stato comunicato che sarebbero stati aggiornati a inizio settembre, cioè quando l’iscrizione per l’area editori si sarebbe chiusa. A inizio settembre nessuna novità, bisogna aspettare ancora.
All’annuncio della conferenza stampa del 21 settembre ancora non si conoscevano costi, dimensione e posizione della Self Area. Poche ore prima della conferenza ci è stato comunicato via mail “quest'anno come saprai stiamo lavorando per un Festival rivisto nelle forma ma non nella sostanza, che possa permettere di rappresentare le varie anime dei nostri settori di riferimento come il fumetto indipendente. Abbiamo finalizzato nei giorni scorsi il quadro complessivo degli spazi, di cui daremo notizia nella conferenza stampa di oggi. Finalizzati questi aspetti, torneremo da voi nelle prossime ore con una proposta precisa e coerente con il resto dell'offerta festivaliera, sperando che trovi il vostro interesse.”
Durante la conferenza stampa la Self Area è stata citata soltanto in seguito a una domanda diretta del giornalista Ettore Gabrielli di Lo Spazio Bianco durante il question time; se non fosse stato per questo intervento non sarebbe stata nemmeno nominata. Non essere citati nella conferenza stampa di un festival grande e complesso come Lucca Comics and Games significa essere marginali rispetto alla programmazione e di conseguenza invisibili ai giornalisti e ai visitatori.
Dopo un’ulteriore lunga attesa, nonostante quanto dichiarato nella mail del 21 settembre, a meno di un mese dall’inizio del festival (in data 1 ottobre) ci è stato comunicato che la Self Area avrebbe potuto trovare posto in “un padiglione retrostante il Palazzetto dello Sport, uno dei punti principali della fiera di quest’anno e casa originale del fumetto a Lucca Comics”.
Fuori quindi dalle mura cittadine, lontana dal cuore pulsante del festival, dalla stazione dei treni, ma soprattutto lontana dall’editoria del fumetto, ovvero ciò che siamo anche noi a livello fattuale. La diversa collocazione delle aree Self ed editori non solo spezza il pubblico dei lettori di fumetti, ma rende complicati gli spostamenti per i molti autori della Self che collaborano anche con editori all’interno delle mura.
In un’ottica di collaborazione costruttiva, nel corso di questi mesi sono state fatte da alcuni di noi diverse proposte: una mostra collettiva di quattro realtà storiche dell’autoproduzione, la costituzione di un’area collettiva all’interno dei padiglioni tradizionali, l’organizzazione totalmente a carico nostro di un campfire delle autoproduzioni, con una scaletta di presentazioni ed eventi sia in presenza che online. Nessuna di queste proposte ha ricevuto riscontro da parte degli organizzatori. Piuttosto, abbiamo riscontrato un atteggiamento evasivo, dovuto anche alla mancanza di un vero referente che si confronti con Self Area in tempi accettabili o che rendano possibile organizzarsi.
A ciò si aggiunga che il prezzo è rimasto invariato rispetto al 2019, nonostante siano stati messi in vendita un quinto dei biglietti normalmente emessi nelle ultime edizioni. Avremo quindi gli stessi costi a fronte di un quinto dei visitatori e un posto defilato.
L’assenza di comunicazione in conferenza stampa, la posizione fortemente periferica della Self Area, la poca attenzione rivolta nella comunicazione ai collettivi e i tempi strettissimi per organizzarsi (trovare alloggio, preparare i materiali per gli stand, organizzare gli spostamenti) ci hanno portato quindi a chiederci se la Self Area fosse ancora d’interesse per Lucca Comics & Games. Per tutti questi motivi pensiamo che una delle scelte migliori quest'anno sia non partecipare a Lucca Comics.
Per le piccole realtà indipendenti Lucca è un momento centrale nel corso dell’anno: si incontrano lettori affezionati e se ne conoscono di nuovi, economicamente rappresenta un’entrata che permette di sviluppare nuove idee e nuovi progetti. Rinunciare a Lucca significa una possibilità in meno per incontrarci e confrontarci, ma anche una mancata entrata economica. Non è quindi una decisione presa a cuor leggero.
Pensiamo che la Self Area dovrebbe rappresentare uno spazio di sperimentazione ed esplorazione del fumetto, inoltre è il luogo dove molti autori che adesso pubblicano per editori di rilievo sono cresciuti e hanno incontrato i loro primi lettori. L’autoproduzione non può e non deve essere una medaglia di latta da appuntarsi sulla giacca, non può e non deve essere decorativa, l’autoproduzione richiede dignità e attenzione. Da anni chiediamo una Self Area capace di accogliere la creatività e la competenza delle realtà che la popolano, con mostre dedicate, segnalata adeguatamente nella comunicazione e con una casa stabile e dignitosa. Una Self che possa essere luogo di scambio e crescita per tutti.
Ci auguriamo si possa immaginare per il futuro un percorso condiviso con l’organizzazione di Lucca Comics & Games, come auspicato lo scorso anno durante il Talk “Chi fa da sé - Lucca Changes 2020”, per progettare una Self Area che sia vera espressione del fumetto indipendente italiano emergente. Un primo passo è stato fatto proprio lo scorso anno, grazie allo nascita del negozio online della Self Area. È stato un passo importante ma non può essere l’unico. Continueremo a proporre nuove idee alla ricerca di un dialogo proficuo, con l’intento di rendere questa nostra assenza un tempo di riflessione utile per far germogliare la Self del futuro.
Quando si ha il coltello dalla parte del manico.Per fortuna ci son realta' che si "ribellano " e cercan di far sentire la loro voce.
Fanno benissimo a protestare, soprattutto per i modi.
Perché i disagi fisici si possono pure capire e abbozzare se c'è onestà e chiarezza nella comunicazione, e rispetto dalla controparte.
https://www.youtube.com/watch?v=KFiR-M0_WRQ&ab_channel=Multiplayer.it
Quello che dici e' palesemente FALSO.Di chi pensi siano le strutture gia' pronte come il Palazzetto sport(dove ci saranno i collezionisti e fumetti),la Fiera di Lucca(dove c'e' JapanTown),e altre strutture permanenti?Del Comune di Lucca,che coproprietario di LuccaCrea.
La pandemia in questo caso c'entra poco, la Self Area è stata messa sempre più ai margini della fiera, in strutture lontane e anguste, non segnalata da mappe e cartelli e del tutto ignorata dai canali di comunicazione ufficiale. Siamo partiti dalla bella e centrale -per quanto fredda- chiesa dei Servi e siamo finiti in un tendone sotto le mura in mezzo al fango e alla pioggia. Ovviamente il prezzo di affitto dello stand è rimasto invariato nelle sue molte centinaia di euro, per un tavolo e due sedie sotto un tendone di plastica -spesso da dividere tra la decina di membri di un collettivo. Le vendite dei volumi, che ricordo autoprodotti, e l'organizzazione sono andate in calando fino alla barzelletta riportata qua sopra, dopo le belle promesse di anno scorso. Se al pubblico e alla commissione dietro Lucca Comics and Games le autoproduzioni non interessano, basta dirlo una volta per tutte e ci risparmiamo un ingente investimento di tempo , soldi e salute.
Scusate l'amarezza ma sono inc***ata nera.
Perché non c'è stato l'interesse, ovviamente.
A tutto c'è una soluzione, basta volerlo.
Si vede che per loro non è lucrativa come altre aree, sia a livello economico che d'immagine. Peccato perché è sempre molto frequentata (almeno quando ci sono andata io).
Comunque rimane la totale mancanza di rispetto.
Speriamo nell'anno prossimo...
Tutto normale, a Lucca vince chi ha più soldi, e quindi viene trattato meglio.... certo che quest'anno con il forfait delle grandi case, potevano fare una Lucca diversa.....
Comunque molti venditori di fumetti per essere comunque a Lucca ma non avere a che fare con l'organizzazione, affittavano i Temporary Shop.... con la deriva speculativa che poi ne è derivata.....
La scelta è comprensibile, ma sono certo che il prossimo anno ci sarà modo di sanare questa frattura che credo non faccia bene nè alla manifestazione, nè ovviamente agli autori. Autori che comprendo, alla fine è un lavoro fatto per passione e spesso in perdita, per cui aggravarlo di potenziali meno vendite e uno stesso costo, non è sostenibile. Essendo spostati così esternamente e con minori potenziali clienti, se avessi davveroc reduto nel valore aggiunto che possano dare, probabilmente li avrei fati pagare una cifra che copra la parte assicurativa e poco altro. Evidentemente, l'organizzazione non li ha considerati così importanti per questa edizione di mezzo tra pandemia e normalità.
è tutto a pagamento. Di free non ci sarà nulla
https://www.frizzifrizzi.it/2021/10/07/lucca-comics-games-risponde-alle-29-realta-che-hanno-deciso-di-disertare-la-self-area-del-festival/?fbclid=IwAR1v8wURXZgdFZcKE9GVFSciaFz9pZcJUnd64rYoO4BZcM903pcuOyhrcu4
Io ho finito i commenti, lascio a voi.
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