Sono state svelate alcune novità su Senpai is an Otokonoko, adattamento animato del manga di Pom. Assieme a una key visual, sono stati presentati i primi componenti del cast e dello staff della serie, prevista per il debutto nel corso del 2024, nel contenitore noitaminA di Fuji TV e anche su Crunchyroll.
Faranno parte del cast:
Shinsuke Yanagi (Bottom-Tier Character Tomozaki 2nd Stage) dirige l'anime per project No.9, e Shōto Shinkai cura il character design. Yoriko Tomita (My Dress-Up Darling) è responsabile della series composition, mentre Yukari Hashimoto (Kakushigoto) compone le musiche.
Pom ha iniziato a pubblicare il suo manga nel 2019 sul servizio web LINE Manga, mentre i volumi sono editi da Ichijinsha. Senpai wa otokonoko si è classificato primo, nel 2022, nel sondaggio dell'AnimeJapan sui manga che il pubblico avrebbe voluto vedere animati.
Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork
Pagina Twitter @painoko_anime
Makoto Hanaoka è uno studente del secondo anno delle superiori che, nonostante la disapprovazione di sua madre, si veste come una ragazza. Un giorno, Makoto riceve una confessione da parte una studentessa del primo anno di nome Saki Aoi, che lo aveva scambiato per una ragazza. Tuttavia, nonostante la scoperta del suo genere, Saki rimane interessata al suo senpai. Tra l'aperta ed energica Saki e il suo amico d'infanzia Ryuji, il mondo di Makoto diventa più leggero, dandogli la forza di seguire i suoi interessi e sopportare il peso delle aspettative riposte su di lui.
Faranno parte del cast:
- Shūichirō Umeda nel ruolo di Makoto Hanaoka;
- Akira Sekine nel ruolo di Saki Aoi;
- Yūma Uchida nel ruolo di Ryūji Taiga.
Shinsuke Yanagi (Bottom-Tier Character Tomozaki 2nd Stage) dirige l'anime per project No.9, e Shōto Shinkai cura il character design. Yoriko Tomita (My Dress-Up Darling) è responsabile della series composition, mentre Yukari Hashimoto (Kakushigoto) compone le musiche.
Pom ha iniziato a pubblicare il suo manga nel 2019 sul servizio web LINE Manga, mentre i volumi sono editi da Ichijinsha. Senpai wa otokonoko si è classificato primo, nel 2022, nel sondaggio dell'AnimeJapan sui manga che il pubblico avrebbe voluto vedere animati.
Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork
Pagina Twitter @painoko_anime
Spero di riuscire a vedere di piu' prima che inizi, per capire se possa fare per me.
Il taglio è molto simile a Kubo Won't Let me Be Invisible; commedia scolastica dove i sentimenti sono sullo sfondo e le dinamiche dolci e da iyashikei sono il focus.
Rispetto a Kubo qua c'è anche la componente おとこのこ e Ryuuji che crea il triangolo amoroso da commedia romantica classica.
Da grande fan del genere, penso che sia piacevole come una granita a luglio ma che dimentichi nel giro di un paio di giorni; è troppo di nicchia per attirare pubblico che non sia già fan di tematiche queer e per chi è fan di tematiche queer è troppo superficiale per avere peso nel discorso.
Lo guarderò perché sono curiosa di capire perché han deciso di animarlo.
Quindi... è una specie commedia romantica yaoi a tema cross-dressing, tipo "Love Stage" solo meno "spinta"?
È una commedia romantica classica nel senso letterale: è indirizzata a un pubblico maschile e c'è una contendente favorita dalla narrazione.
Saki è la vera protagonista della storia, di Makoto non abbiamo che scorci del passato e poco del presente, almeno fin dove ho letto.
Saki si introduce dicendo "di non essersi mai invaghita così tanto di qualcunə" e quando Makoto dice "guarda che sono un ragazzo", lei risponde "ah, quindi c'è una versione uomo e una donna di te? Che figata spaziale!"
E quindi si taglia una scena di costruzione drammatica con un cambio di direzione verso un approccio molto leggero.
Yaoi? Non direi, Ryuuji viene introdotto come "ah, è solo un tuo amico d'infanzia" alla seconda tavola.
Crossdressing? Makoto mi pare più il solito mappazzone giapponese dove si mischia l'essere una persona trans, l'essere una persona omosessuale e il volersi vestire non conforme.
In realtà volersi vestire non conforme non significa essere una persona omosessuale o essere una persona trans.
Come essere una persona omosessuale non significa essere una persona trans; possono coesistere eh ma non sono automatismi.
Questo si ricollega a ciò che ho detto sull'essere un prodotto editoriale troppo superficiale per chi è dentro certi ambienti.
In ultimo no, non è come love stage; i sentimenti sono sullo sfondo.
Ah cheppalle, c'avevo sperato un pochino...
Sai: ho un debole per i personaggi trap e le commedie romantiche yaoi a tema (sì lo so: faccio schifo 😜).
Pazienza, se è divertente allora guarderò lo stesso.
PS Si potrebbe evitare di usare la "ə", per favore? Mi da fastidio...
Premetto: non sono fan della "ə", non mi piace come soluzione linguistica e faccio fatica a leggerla. Tuttavia @Sanpog l'ha usata corettamente per spiegare dei concetti in cui effettivamente serviva.
La lingua italiana è limitata su certi aspetti. Le soluzioni attuali, come la "ə", non sono comode ma talvolta necessarie.
Dandoti il merito di averlo chiesto 'per favore', mi introduco maleducatamente a gamba tesa per rispondere io: @Sanpog è liberə di esprimersi come vuole, fastidiosa o meno che sia la "ə". Specialmente dato il tema dell'articolo e il discorso che stava facendo Sanpog.
A questo si aggiunge il fatto che spesso si rivelino pretesti per trame di altro genere, nella quale questa componente "queer" non viene trattata con serietà e voglia di introdurre il lettore davvero a una tematica o a un problema.
E allora? Chi se ne frega se l'ha usata correttamente o meno, perchè pure io a casa mia o con i miei amici uso dei modi o dei termini per esprimermi specifici che, per quanto possano essere usati correttamente, al di fuori della mia vita privata se usati in pubblico urterebbero la sensibilità di qualcuno, perciò evito di farlo.
È una questione di rispetto, oltre che di educazione, perchè in tal caso pure io se parlassi con te o con qualcun'altro, seguendo il principio del "sono libero di esprimermi come mi pare", potrei mandarti a quel paese, essere maleducato o usare termini offensivi e fregarmene di aver urtato la tua sensibilità.
Tutto quello che ho fatto è stato chiederle gentilmente di non usare la "ə" quando parla con me perchè mi da fastidio, non le ho detto di no usarla più con chiunque altro, quindi qual'è il problema?
Se non vuoi contribuire all'argomento della conversazione allora stai zitto e pensa agli affari tuoi invece di fare il moralista leccaculo che nessuno te l'ha chiesto, grazie.
Ahah vedo che l'educazione è sparita velocemente.
Invece sempre restando su un tono di cortesia: ad ogni rispettosa richiesta si può rispondere rispettosamente di no, perché nei limiti di 'non si sta insultando nessuno' si è liberi di esprimersi come si ritiene più adeguato al contesto.
Indipercui: "per favore potresti non usare xx con me?"
"No, perché non è un termine offensivo e quindi intendo usarlo."
Poi più contributo ad una conversazione su concetti relativi al genere che un commento su come specialmente in questo contesto l'uso della "ə" sia legittimo, non saprei che altro dire.
Forse potrei commentare l'uso della parola" trap" e di quanto sia ritenuta offensiva associata a certi temi. Lo ritieni più contributivo?
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