Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
L'ho detto ieri in live e lo ridico anche oggi qui. Siamo in un momento di grande cambiamento e novità per quanto riguarda il nostro settore. Quello che io chiamo Mangaverso, formato da editori, creator, siti di settore, fiere del fumetto e i lettori stessi.
Le cose stanno cambiando da tempo in realtà, dal momento in cui per comunicare gli annunci alcuni editori hanno abbandonato il tavolino e il power point per realizzare dei veri e proprio show ma con piatto forte le novità manga.
I tempi si sono accelerati dalla pandemia in poi, con l'ingresso prepotente delle live, in particolar modo quelle di Twitch. Ciò che era diventata una necessità contingente al periodo di forzata chiusura diventava poi quotidianità e normalità. I creator e realtà come la nostra (inutile negarlo) diventavano ancor di più veicolo potente di propaganda al medium fumetto, in particolare manga. Ora siamo in una fase di ulteriore passaggio, allo step successivo.
Nel nostro piccolo già stasera noi di AnimeClick annunceremo in live un manga molto atteso su richiesta di un editore mentre i creator, già ormai da qualche tempo parte della strategia comunicativa delle Case Editrici, da questo week end potrebbero vedere il loro esponente più rappresentativo e numericamente influente, entrare (vedremo come) nelle decisioni editoriali di un importante editore. Cosa significherà, che cambiamenti apporterà? Lo scopriremo forse anche presto, fatto sta che appunto siamo arrivati nel futuro e niente sarà più come prima
L'ho detto ieri in live e lo ridico anche oggi qui. Siamo in un momento di grande cambiamento e novità per quanto riguarda il nostro settore. Quello che io chiamo Mangaverso, formato da editori, creator, siti di settore, fiere del fumetto e i lettori stessi.
Le cose stanno cambiando da tempo in realtà, dal momento in cui per comunicare gli annunci alcuni editori hanno abbandonato il tavolino e il power point per realizzare dei veri e proprio show ma con piatto forte le novità manga.
I tempi si sono accelerati dalla pandemia in poi, con l'ingresso prepotente delle live, in particolar modo quelle di Twitch. Ciò che era diventata una necessità contingente al periodo di forzata chiusura diventava poi quotidianità e normalità. I creator e realtà come la nostra (inutile negarlo) diventavano ancor di più veicolo potente di propaganda al medium fumetto, in particolare manga. Ora siamo in una fase di ulteriore passaggio, allo step successivo.
Nel nostro piccolo già stasera noi di AnimeClick annunceremo in live un manga molto atteso su richiesta di un editore mentre i creator, già ormai da qualche tempo parte della strategia comunicativa delle Case Editrici, da questo week end potrebbero vedere il loro esponente più rappresentativo e numericamente influente, entrare (vedremo come) nelle decisioni editoriali di un importante editore. Cosa significherà, che cambiamenti apporterà? Lo scopriremo forse anche presto, fatto sta che appunto siamo arrivati nel futuro e niente sarà più come prima
Quindi, fosse per me, invertirei la rotta finché si è in tempo.
Sposo in toto il pensiero: nel passaggio da "mezzo d'informazione" a "veicolo di propaganda" non vedo vantaggi per una comunità di appassionati.
Se è davvero Grand Blue faccio i salti di gioia!🔥
p.s. Spero solo che non l'abbia preso Goen
Se con show in senso ampio si intende tipo mettere sui social un gallo che cammina in una redazione o mettere nella metropolitana dei poster a parete ed altre cose simili per promuovere una nuova uscita, ben vengano. Se invece si intende in senso stretto proprio la comunicazione, del nuovo titolo che esce, con manfrine e moine di 15 minuti prima di arrivare al titolo in questione per me non ci abbiamo guadagnato molto, io almeno non apprezzo.
E' Initial D.
La penso come voi, infatti per me servirebbe sempre chiarezza, mica è un male parlare degli albi ricevuti dagli editori oltre a quelli presi per il proprio gusto personale, se viene fatto con competenza e merito da un appassionato ma ben venga!
Certamente non mi faccio colpire dalle raccomandazioni del Roberto Da Crema di turno XD
No Initial D lo annunceranno alla Games Week con i vari influencer, invece oggi alle 19:30 sul canale twitch di Animeclick ci sarà un annuncio di un manga molto atteso e sui social come foto hanno pubblicato 2 ragazzi che si tuffano in mare, palese che sia Grand Blue
Infatti, questo è un grosso problema, come si fa a parlar male di qualcosa che ci viene donato soprattutto se si spera di mantenere buoni rapporti (che sia un manga, un libro una figure). Mi sono sempre chiesta quando arriva il punto di rottura in cui chi recensisce non è più credibile e quando è che noi lettori ce ne possiamo rendere conto (prima di essere fregati ben bene).
Che sia chiaro non mi sto riferendo ad Animeclick è che nel tempo mi è capitato di abbandonare tanti blog che recensivano libri perché erano diventati completamente inaffidabili.
Per quanto riguarda Dario credo sia J-pop che deve supplicare per una collab e non il contrario
Per questo ho parlato di chiarezza, una ben definita distinzione tra recensione e promozione non farebbe male e rafforzerebbe il 'rispetto' reciproco. Capisco anche che ho una certa età e gradisco più i contenuti alle influenze, i più giovani potrebbero essere interessati magari ad altri aspetti 🤭
Scusate l'ignoranza ma con quella foto come fa ad essere Grand Blue?
EDIT: Leggendo i commenti ho capito che sono due annunci differenti. Mi fa piacere per chi attendeva con ansia questo manga.
Sarò senz'altro uno di quelli che prenderà il manga =D
Se poi con il manga (ammesso si tratti di questo) ridoppiano l anime ( solo i primi 12 episodi furono doppiati) e lo concludono
Una vergogna davvero
Il fenomeno "Ashita no Joe" nato grazie all'influencer citato, e spentosi poco dopo la nuova edizione, non lo dimentico.
Non nego esistano molteplici benefici di queste collaborazioni e ben vengano , in fondo è marketing. D'altro canto , come è già stato scritto da altri utenti, il limite tra un AD ed una promozione disinteressata di un opera diventa assai labile.
Io credo che la grande minoranza vorrebbe gli annunci vecchio stile con il pdf che scorre e un semplice elencare i titoli e i dati
Oppure no? Dite pure
Posso dire che da cosa ho visto chi segue questi eventi, ovvero gli appassionati a cui sarebbero rivolti, poco tollera certi show da baraccone, i pdf erano concisi e andavano al punto senza tanti fronzoli e, soprattutto, senza far perdere del tempo a chi è collegato per la sostanza.
Poi oh magari sono io ma anche uno come Cavazzoni che è sempre dell'ambiente non mi pare abbia mai invitato sul palco maghi o chicchessia twitcher/youtuber di sorta e casualmente sull'impostazione della presentazione credo di non aver mai visto un commento negativo, mi steri della fede probabilmente
non è il come, è il perché
Ma io infatti non credo che lo provochi
ma leggetevi i manga senza star li a dover analizzare bolle e effetti del mercato
anche gli hobby riuscite a farli diventare noiosi
se non vi piacciono le presentazioni barocche basta non seguire il tutto e comprare solo se interessati
come del resto fa la maggior parte dei lettori
Una volta non ti saresti neanche collegato comodamente da casa per vedere qualcosa che soltanto pochi potevano vedere dal vivo..e ti dovevi accontentare dell'articolo su AnimeClick (anche se tempestivo).
I tempi cambiano...fermo restando che l'articolo su animeclick per non perdere tempo lo troverai sempre.
Secondo me non è questo il punto. Le critiche e gli haters ecc. non sono affatto i nemici degli editori. L'unico nemico di una casa editrice è... il silenzio. L'editore non si deve preoccupare della caciara, ma dell'assenza di essa perché è un segnale molto preoccupante e significa che rischia di essere ignorato totalmente.
RIP per te, Bruh.
Sia chiaro perchè mi spiacerebbe venire frainteso, le mie non sono assolutamente critiche a voi dello staff che anzi fate e avete fatto in questi anni fin troppo per questo medium anche quando in Italia non se lo cagava ancora nessuno. Detto questo certi atteggiamenti degli editori nell'ultimo periodo mi stanno facendo storcere particolarmente il naso, sicuro per colpa e merito dell'ondata di "casual" che si sono riversati in questo mondo post covid ho visto una rincorsa sfrenata al nuovo pubblico con scelte a mio avviso particolarmente discutibili in termini di effettiva presentazione dei prodotti (qui cito per dirne una il sempreverde mago di star comics) e dall'altra il dare importanza a figure che prima nascevano come divulgatori per passione ora diventati cassa di risonanza per l'azienda di turno il cui consiglio e guida all'acquisto è per forza minato da queste collaborazioni. Personalmente vedo qualcosa di sbagliato in un editore che, seppur nascente e piccolino, annuncia sul canale di tizio x su twitch titoli importanti della sua proposta di debutto o ancora editore y che segue twitcher z per lanciarsi su titoli dai molteplici numeri, io ad esempio Dario lo rispetto ma molto del suo pubblico non è davvero legato a questo medium e non vorrei vedano un interesse della fanbase dove in realtà non c'è solo per seguire il personaggio di turno, poi sicuro si saranno fatti i loro calcoli e le mie sono supposizioni infondate.
Riassumendo la filippica comunque la comunicazione odierna mi sembra stia dimenticandosi un po' di chi ci è sempre stato in favore di questa nuova wave di persone che potrebbero mollare tutto nel momento in cui la moda sarà passata
Tempo al tempo, gli editori si accorgeranno delle scelte fatte e delle conseguenze che porteranno. Puntare sul boom degli ultimi 2 anni saturando il mercato e indirizzando il marketing al pubblico che cavalca la moda passeggera porterà sicuramente grandi profitti, il punto è il futuro; e considerando tutte le serie che stanno portando (una quantità smisurata), la recessione, i costi dei volumi sempre più elevati..sicuramente mette al muro i consumatori..in primis chi lo fa per moda, taglia subito l’hobby, in tronco, dovendo scegliere dove spendere (potere di acquisto sempre più ridotto che va di pari passo con gli aumenti), e in secondo luogo pone a una selezione accurata delle poche serie da seguire per l’appassionato medio. Ad esempio io qualche anno fa provavo un po’ di tutto, seguivo persino Star Wars, Marvel, DC, comics americani come the walking dead ecc..nell’ultimo periodo (2 anni) mi son dovuto molto regolare, tagliare parecchio, scegliere attentamente l’opera che valeva davvero la pena comprare, non provo nemmeno più il primo volume di un qualcosa se non sono ben informato. La paura e quasi certezza è che la grandissima scelta ora sfocerà in una moltitudine di serie ‘’non di punta’’ con prezzi aumentati a livelli incredibili (come fa Planet per alcuni titoli) o addirittura interrotte, e andrà per forza così per molte serie invendute
Se posso umilmente esprimere la mia opinione da due centesimi……credo che in questi ultimi anni l’editoria manga italiana e tutto ciò che gli gira attorno (chiamiamolo “mangaverso”, o come volete voi) sta raggiungendo livelli bassissimi di credibilità, non tanto sulle proposte editoriali in sé, quanto proprio per l’approccio verso il pubblico, intermedialità e anche per una questione “d’immagine”.
Come accennato da altri, l’impressione che ho io è che, complice forse l’euforia generale dell’ambiente (data dal fatto che ora i manga vendono poiché diventati di colpo “di moda”), sia venuto fuori un guazzabuglio generale su quella che invece dovrebbe essere la corretta spartizione dei “ruoli”: l’editore DEVE fare l’editore, chi riporta un’informazione DEVE riportare un’informazione, chi vende il prodotto DEVE vendere il prodotto e chi recensisce DEVE recensirlo……E FINE.
Fondamentalmente è questo il punto, ovvero gente che arriva a mettere il becco in questioni che non gli competono direttamente, quasi a voler mettere due piedi in una scarpa ed essere contemporaneamente “l’editore che pubblica” e “il lettore che critica” (o viceversa).
Poi ovvio, non dev’esserci per forza un’imposizione formale, non sto dicendo che proprio non devono esserci interazioni tra le parti (per esempio anche il responsabile editoriale X è un appassionato come tutti noi, ovviamente), ma nemmeno questa continua “interferenza”, che per me è decisamente troppo sbilanciata dall’altra parte.
In tutto questo poi, io sto cominciando a farmi un’idea del perché gli editori hanno optato sempre più per mettere in soffitta “la presentazioncina in PowerPoint” a vantaggio della “live da BIG VIÙS su Twitch”………
E non è tanto un discorso di immediatezza, nuovo linguaggio comunicativo, parlare di più ai gggggiovani o quel che è, quanto più di mero protagonismo personale.
Si fanno dirette streaming pensate come live-show con spettacolini, aneddoti secondari (ed in fondo inutili), con interventi di creator, saltimbanchi, influencer e sedicenti tali che arrivano a discutere di scelte editoriali non perché abbiano davvero una qualifica o un ruolo specifico per farlo ma solo perchè diventati “famosi” sul web dall’oggi al domani, al punto da poter pilotare le scelte (???) e i gusti (!!!) del pubblico che li segue…
E paradossalmente tutto sto “teatrino” finisce per mettere in secondo piano (e quasi oscurare) quello che invece davvero dovrebbe essere il fulcro di tutta questa passione……
I M-A-N-G-A.
Ormai non è più importante sapere cosa viene pubblicato o perché, è più importante sentire ciò che ne pensa TizioCaio91, mostrare in video la sua “reaction”, il feedback e i meme postati dai follower al riguardo……ed ecco che quella che dovrebbe essere la tua passione della vita si trasforma niente più che in un pretesto, un “orpello” utile solo a darti una notorietà di riflesso e farti godere di quei cinque minuti di autocompiacimento che genera il solo parlarne e “mostrarsi” appassionato……
Posso dirlo?
Personalmente, tutto ciò mi fa veramente tanta, ma tanta TRISTEZZA.
Avevo in parte già espresso perplessità simili alcuni mesi fa, ma sono stato zittito da un perentorio “Sei in malafede, restatene al tuo posto”………e okay, allora seguirò il consiglio e farò così.
Quando gli editori annunciano qualcosa (e pazienza se non lo vengo a sapere 0,3 secondi dopo “in direttaLaIvEe” ma solo il giorno dopo o il mese successivo, dato che non cambia proprio nulla) faccio le mie personali considerazioni non influenzate da altri e poi proverò IN PRIMA PERSONA se il manga XYZ è meritevole di attenzione oppure no, senza bisogno di intermediari che mi dicano cosa devo pensare e farmi piacere come se non potessi saperlo da solo.
Sarò uno degli ultimi rimasti al mondo a fare così ma chissene, mi terrò i miei bei paraocchi se questo mi consente di mantenere un mio pensiero critico individuale
Ottimo……adesso che lo so, e visto che si parla di Initial D e di macchine, vado a costruirmi una DeLorean con Flusso Canalizzatore annesso per tornare al 1955
(si scherza eh……ma neanche così tanto).
Adesso chiamatemi pure nostalgico, arretrato, boomer, hater……quello che volete, etichettatemi pure come vi pare; non mi interessa, ho semplicemente espresso il mio punto di vista sulla questione.
In sintesi quello che vorrei è meno protagonismo e spettacolini inutili, più umiltà da parte di tutti e più risalto ai manga in sé (suona assurdo perfino a me dover dire una cosa del genere).
Questo è il mio pensiero, poi ognuno la pensi pure come meglio crede.
Sicuramente raccatterrano qualche lettore in più tra il pubblico dell'influencer in questione, ma lo fanno svendendo il prodotto.
Prima o poi questo teatrino finirà, questa gente dovrà trovarsi un lavoro vero, e gli editori dovranno tornare a rivolgersi ai lettori con serietà, senza affidarsi a youtubers e influencer che si venderebbero pure la madre per fare views.
E che vuol dire?
Cos'é, prima che nascesse internet non esisteva la libertà di parola?
Le informazioni non circolavano lo stesso?
E, se permetti, anche se la tua obiezione riguardasse esclusivamente l'universo manga/anime e affini....beh no, gli editori avevano le caselle postali apposta per ricevere domande e suggerimenti, e i nuovi manga erano pubblicizzati direttamente negli albi stessi (che avevano un calendario con le uscite del mese).
Questo per dire, tra l'altro, che non c'era nemmeno bisogno di intermediari, dato che le case editrici gestivano la pubblicità e il contatto col pubblico già direttamente da sole.
Ma comunque ok, A PRESCINDERE da tutto ciò.
Indietro non si torna e va bene, il mercato è in evoluzione, sì.....
POSSO trovare non di mio gradimento alcune (parecchie) scelte discutibili di questo processo?
Tipo, per l'appunto, un progressivo disinteresse per il prodotto in sé (che dovrebbe essere preponderante invece, assurdo nell'assurdo) a scapito di chiacchiere da bar, like a profusione, sedicenti esperti che parlano senza un minimo di qualifica effettiva e chi più ne ha più ne metta?
Ironic, se hai scritto questa replica perché il mio intervento ti ha dato fastidio e ti sei sentito punto nel vivo mi spiace, ma è un problema tuo.
Abbiamo appena detto che esiste la libertà di parola, se no la prossima volta dimmi direttamente cosa vuoi sentirti dire....
Per chiudere (perché ho di meglio da fare) torno a ribadire quanto scritto sopra: ognuno può fare il simpaticone/conoscitore/espertone quanto vuole, io per approcciarmi e valutare un manga (ma non solo) utilizzo il "vecchio" metodo, senza intervento di terze parti......la MIA opinione.
Probabilmente per la società di oggi sarò forse un "normie"....ma pazienza, mica si può stare simpatici a tutti *AMMICCHEtte*
Non necessariamente il futuro è progresso e se si chiede un parere e c'è chi si mostra contrario è anche egli stesso parte di coloro che possono plasmare il futuro. Non vorrei che passasse il messaggio che ci sia una sola direzione possibile e chi vi si oppone non accetta un cambiamento necessario. Non c'è niente di necessario.
Se poi vogliamo tornare ai tempi di quando internet era diverso, c'era del positivo anche lì che poi si è perso: si discuteva approfonditamente sui forum dove oggi invece ci sono informazione e commenti da social media e dove il tenore è radicalmente diverso. Non lo vedo un miglioramento sotto tutti i punti di vista.
La comunicazione degli editori era pessima allora come oggi, e non è un caso che si spinga adesso ad un certo tipo di pubblicità che risulta molto comoda ed economica da un lato, ma che non aggiunge nulla dall'altro.
Credo che se si vuole davvero fare seriamente qualcosa per la corretta divulgazione di manga e anime, la prima cosa sarebbe sottrarsi a questa commistione di mezzi di comunicazione dove i ruoli si confondono e dove viene a mancare il controllo e la verifica reciproca delle altre parti in causa che già oggi non è certo in buone condizioni. E da chi fruisce dell'informazione non supportare realtà che operano in questo modo.
Nel momento in cui devi avere dei legami e interessi comuni per reggere l'attività, e sostanzialmente rimanere in buoni rapporti, diventa difficile svolgere un ruolo imparziale, e anche di antagonisti quando serve, e quindi verificare affermazioni o avere memoria storica. Se mi fai un annuncio esclusivo su una piattaforma, è inevitabile che quella piattaforma perda credibilità.
Chi è interessato all'informazione ne riceve per forza di cose una compromessa da questi altri interessi.
Quindi, a mio parere, ci si può evolvere anche in altre direzioni che abbiano realmente l'obiettivo di diffondere ed informare i fan/consumatori.
Non è propriamente progresso o futuro, sono cose che si facevano centinaia di anni fa, semplicemente in maniera diversa.
Tutto è figlio di un qualcosa di malsano, di un qualcosa che si percepisce in maniera errata tanto da pensare che sia la realtà. I numeri lo dimostrano, ma torturandoli vi diranno quello che vogliono (si è una citazione sempre appropriata questa).
Di cosa parliamo? Del come è stata presentata "un qualcosa" in passato e di come verrà presentata in futuro?
Stiamo parlando di prezzi, di conformità dell'originale, di qualunque cosa impatta in qualche modo "quel qualcosa"?
(La risposta sarebbe "no" la mia è "spero di no")
Internet esiste con tutte le sue infinite possibilità, quello che si dovrebbe creare ora è il dialogo.
Su questo assolutamente d'accordo.
Alla fine contano comunque solo le opere.
Non è necessario seguire le presentazioni, le conferenze, gli spettacolini, come non è necessario seguire le "recensioni" (fatte bene o male) di influencer, millantati content creator e nemmeno di presunti esperti.
Ci sono tanti modi per informarsi, anche semplicemente "leggiucchiando", e alla fine si compra sempre PER IL NOSTRO GUSTO PERSONALE, non per quello che dicono gli altri (tutti gli altri).
Che poi qualcuno compri per riempire le librerie.... beh è cosa vecchia, succede da decenni con i libri non a fumetti e il mondo è ancora qui vivo e vegeto.
Può darsi.
Ma può essere un ottimo modo per vendere, ed è questa la principale funzione di queste operazioni.
La comunicazione è finalizzata alla commercializzazione non alla "diffusione della cultura" in senso generale.
Se uno vuole ancora il listone degli annunci basta che aspetta 10 minuti dopo la live di turno e ci sono già tutti su Animeclick o su Mangas corner.
Se uno vuole vedersi una presentazione infiocchettata con magari aneddoti (per alcuni giudicati inutili) o curiosità si vede la diretta.
Voglio dire, ieri nei 2 annunci hentai di Ishi Publishing da cavernadiplatone la live è durata quasi 2 ore ed è stato super interessante perchè hanno fatto tutto un lunghissimo discorso sulla storia di tali manga nel nostro paese con info e aneddoti. Fosse stata alla vecchia, via 2 power point e tanti saluti.
Detto questo, possono tranquillamente anche trasformare le presentazioni in show a pagamento a teatro XD Tanto appunto personalmente non mi cambia niente.
Da un lato capisco il dispiacere di chi non apprezza il fatto che alcuni influencer vengano trattati come santoni da case editrici e dai loro fan, però ragazzi mi viene da dirvi una cosa: ma a voi (noi) alla fine cosa cambia? Nulla. Se qualcuno è felice di spendere molti soldi basandosi sulle opinioni di questi personaggi è una scelta loro, e trovandosi poi eventualmente davanti titoli che in realtà non gli interessano capiranno che seguire sempre ciecamente con zero senso critico i consigli del tuo streamer-idolo senza battere ciglio, può non essere la cosa più furba del mondo.
Pure io a quindici, sedici anni provavo cose basandomi sui consigli di gente random nei forum. Questa è la stessa situazione ma in versione iper-spettacolarizzata (e con gente che di quei consigli ne fa un lavoro, motivo per cui suddetti suggerimenti non sono più economicamente disinteressati, ma è il segreto di Pulcinella e spero per il loro bene che, passato il liceo, la maggior parte dei fan dell'influencer medio se ne renda conto).
Io son stata fortunata, mi sono goduta l'ingresso nel mondo dei manga quando era tutto meno impostato come un circo, c'era meno caos generale e soprattutto iniziative che ricordo con tanto affetto come la posta a fine volume, con le risposte degli editor alle nostre letterine. Non cambierei questi ricordi con quello che c'è oggi nemmeno per sbaglio, ma ehi, a ognuno il suo.
Secondo me non c'è nessun problema.
Ma non è il caso di farla più grande di com'è.
Parlare di rivoluzione del mondo dei manga in italia è un tantinello roboante, anche per chi essendoci dentro deve vendere e vendersi.
A me sembra normali evoluzioni del mondo, e di sicuro non legare ad uno specifico prodotto o categoria di prodotti.
Anzi l'editoria a fumetti italiana forse è tra le ultimi arrivate.
Non è tanto quello il problema, non tutti leggono i capitoli in anteprima su internet e per farsi un'idea tocca comprare e vedere come si ci trova, una presentazione dovrebbe appunto fare quello, presentare il prodotto, ci ritroviamo invece chiacchere da trattoria, influencer random X e Y che tessono lodi di manga che manco avran sentito fino a 5 minuti prima e minuti su minuti dietro il pupazzetto di sta ceppa che invece potevano essere spesi per approfondimenti interessanti. Certo poi ognuno deve farsi la propria opinione sull'opera ma il lavoro dell'editore dovrebbe essere venderlo il prodotto non riderci sopra....
L'unica cosa che non apprezzo minimamente è quando un editore si mette a fare una qualsiasi live in cui si sa che si debba annunciare qualcosa e quindi per non far finire il tutto in 10 minuti ci si mette a fare dei voli pindarici incredibili per perdere tempo.
Diciamo anche che nel mondo dei manga la cosa è un pelo più strutturata almeno, dalla parte anime ok che ci siete voi, ma dynit dovrebbe incominciare a gestire anche da sola certi eventi senza che ci debba essere qualcuno di terzo che fa una live con il telefonino e Yamato dovrebbe passare oltre Facebook e sfruttare almeno il loro canale YouTube.
A me sinceramente lo spettacolo non interessa, la televisione non la guardo più da tempo e non ho intenzione di guardarne il surrogato internettiano del mangaverso. Mi dispiace solo che sembrano essere rimasti in pochi gli interessati all'approfondimento, alla storia e alla critica seria. Pochi a volerne leggere e ancora pochi a scriverne, ma la colpa non è degli influencer. I danni che fanno gli influencer sono ben altri, vedasi quelli che su youtube o su twitch spacchettano decine e decine di copie dell'orripilante lotteria delle variant organizzata da Panini per Togen Anki, non solo contribuendo in prima persona a sostenere un'iniziativa del genere (che fa male soprattutto all'ambiente ma non solo) ma anche a sdoganare davanti a centinaia di ragazzini e non questa idea di consumismo e spreco senza coscienza. Ma direi che questo è un altro discorso...
Colpa anche del secondo mercato che si è creato e su cui forse bisognerebbe non fare troppa pubblicità.
Una volta i libri usati valevano meno della metà del loro valore iniziale.
Oggi tra Variant ed edizioni normali basta qualche anno perchè tutto diventi di collezionismo per grande gioia di chi compra e rivende poi a prezzo maggiorato.
Vai a dire ad un ragazzino che ci puoi fare 300 euro con una edizione che ne vale 5-7...
Sono d'accordissimo, le due cose sono legate e si alimentano a vicenda purtroppo (e nel mezzo ci sono anche altri fattori immagino).
Indubbiamente comunque content creator del calibro di Dario Moccia hanno ormai un potere smisurato nelle loro mani, capace di influenzare moltissime persone (specie giovani).
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