Elfen Lied
Mi sono tuffato su questa serie anime, con l'obiettivo di recuperare anche il manga, dopo aver letto un po' di valutazioni in rete e sbirciando anche le numerosissime recensioni presenti sul sito di AC. Ad oggi, nella mia breve "carriera" di spettatore di anime e lettore di manga non mi era ancora capitato di constatare un numero così alto di recensioni per una singola opera... E di conseguenza sarà difficile aggiungere qualche elemento di "originalità" a quanto già espresso dai tanti recensori, se non nell'opinione personale sull'anime.
Per cambiare un po' approccio, inizio con indicare qualche risultanza delle ricerche effettuate in rete sul titolo e sull'opening. "Elfen Lied" tradotto dal tedesco significherebbe "Il canto dell'elfo". Un titolo un po' criptico e metaforico per la trama descritta nella serie. E anche la sigla "Lilium" cantata da Kumiko Noma in lingua latina, in stile canto gregoriano, fa particolarmente effetto visto il testo:
Lilium
Os iusti meditabitur sapientiam
Et lingua eius loquetur iudicium
Beatus vir qui suffert tentationem
Quoniam cum probatus fuerit accipiet coronam vitae
Kyrie, fons bonitatis
Kyrie, Ignis Divine, Eleison
O quam sancta, quam serena, quam benigna
Quam amoena esse virgo creditur
O quam sancta, quam serena, quam benigna
Quam amoena O castitatis lilium
Traduzione:
Giglio
La bocca del giusto esprimerà pensieri di saggezza
e la sua lingua parla con giudizio.
Beato l’uomo che sopporta la tentazione
perché, avendo subito la prova, riceverà la corona della vita.
Signore, fonte di bontà,
Signore, fuoco divino, abbi pietà.
Oh, che santa, che serena, che benevola,
che gradevole è ritenuta la vergine
Oh, che santa, che serena, che benevola,
che gradevole Oh, giglio di castità
Incipit "impegnativo" con un titolo e una sigla che sembra una "preghiera"... con immagini di nudo, più o meno integrale, con immagini ispirate anche alle opere di Gustav Klimt (e non solo) nelle quali sembrano apparire tutti i personaggi femminili in ordine di apparizione: Lucy/Nyu, Yuka, Mayu, Nana. Non sono in grado di fare delle valutazioni critiche delle immagini dell'opening; posso solo pensare che si tratti di rappresentazioni metaforiche dei personaggi in relazione al testo della composizione e alla trama in cui si intrecciano vari temi quali l'amore, la discriminazione, l'odio, la violenza (anche brutale) e forse il primo piano del viso di Lucy che viene rigato dalle lacrime sembra quasi rappresentare la sofferenza e con uno sguardo comunque severo e sembra pieno di rabbia...
Il "giglio" dell'opening ha assunto da diversi secoli un significato legato alla purezza, alla castità, alla nobiltà d'animo, ma quello più comune è associato all'innocenza e al candore. Molto spesso nell'iconografia religiosa è utilizzato in modo simbolico per annunciare o congratularsi per un lieto evento (ad es., L'Arcangelo Gabriele che lo offre in dono alla Madonna per comunicargli la nascita). Inoltre è anche il simbolo non solo di Firenze, ma anche dello scautismo...
Sugli elfi ci sarebbe da scrivere una quantità considerevole di informazioni:"Un elfo è una creatura soprannaturale originatasi dalla mitologia, dal folklore germanico e mitologia norrena. Nelle culture medievali, gli elfi sembrano generalmente essere stati pensati come esseri dotati di poteri magici e di una bellezza soprannaturale, ambivalenti nei confronti della gente comune e capaci di aiutarli o ostacolarli.[...] Gli elfi sono spesso citati nei testi medici che attestano la convinzione comune secondo cui essi potrebbero affliggere gli esseri umani e il bestiame con malattie: apparentemente per lo più con insonnia, dolori interni e disturbi mentali.[...] A causa dell'associazione degli elfi con la malattia, nel ventesimo secolo, la maggior parte degli studiosi immaginava che gli elfi nella tradizione anglosassone fossero esseri piccoli, invisibili, demoniaci, che causavano malattie con le frecce.[...] (Fonte Wikipedia)
E adesso, dopo lo spiegone forse anche un po' (tanto) noioso della sigla e del titolo, ci si chiederà: cosa ha a che fare con quanto narrato nell'anime "Elfen Lied"?
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Inizio con un approccio "oggettivo": la trama racconta della storia di particolari esseri antropomorfi chiamati "Diclonius", ossia apparentemente umani con un unico elemento distintivo: sul loro capo sono presenti delle particolari corna a forma di orecchie di cane o gatto. La loro mutazione è causata da un virus (non è chiaro se creato dall'uomo) che sviluppa in loro molteplici arti invisibili, chiamati vettori, dotati di particolare forza fino ad essere in grado di spostare grandi pesi e uccidere chiunque vogliano anche ad una certa distanza. I vettori sono anche in grado di tramandare il virus e gli umani che lo contraggono daranno alla luce bambine infette (definite "Silpelit" - termine che compare anche nel poema "Elfen lied" " di Eduard Friedrich Mörike).
Lucy, la protagonista dell'anime, è una diclonius e vive da reclusa in isolamento nel laboratorio nel quale sia lei che gli altri vengono costantemente sottoposti a esperimenti che molto spesso sembrano solo torture fine e se stesse e cerca di fuggire, riuscendoci e compiendo una strage. Sebbene ferita alla testa, Lucy raggiunge una spiaggia e viene trovata da una coppia di cugini, Kōta e Yuka e sembra essere un'altra persona perché si comporta in modo buffo e infantile, assumendo l'espressione di una bambina incapace di esprimersi se non con una unica espressione "Nyu"... e da qui deriva il nome con cui viene chiamata da Kota e Yuka. Lucy/Nyu viene così accolta dai due cugini e la portano a vivere con loro. Da qui si dipana la trama con una serie di situazioni in cui si aggiungeranno altri personaggi come Mayu e Nana e anche gli umani del laboratorio che danno la caccia a Lucy.
Tra alti e bassi si sviluppa la storia tra combattimenti, crudeltà, violenza, omicidi/stragi, sentimenti "malati" quasi psicopatici, schizofrenia e bipolarismo come modo di fuga dalla realtà ostile in cui i personaggi vivono, situazioni macabre e strampalate e tante situazioni di sofferenza, dolore fisico e psicologico e meccanismi della "rimozione" dei ricordi e situazioni vissute spiacevoli... Con tantissimo spargimento di sangue, mutilazioni, ecc. il tutto sussumibile nel genere "splatter". E, scoprire che il passato di Kouta, Yuka e Lucy si era già "intrecciato"...
Quello che mi ha colpito (in negativo) è la contrapposizione che si trova nell'anime tra i vari temi (spesso molto "forti" e parecchio "ostici") e il modo in cui l'anime li sviluppa e illustra.
In un episodio a metà serie si affronta la "pedofilia" come giustificazione della fuga di Mayu dalla famiglia in cui il patrigno la molestava: l'anime, in cui non vengono risparmiate scene di nudo integrale anche dove francamente non se ne sente particolarmente bisogno perché non aggiungono molto in senso rafforzativo al senso di quanto si voglia rappresentare, non si fa molti problemi a mostrare le scene in cui Mayu è costretta a spogliarsi davanti al patrigno mostrando anche le pose "gradite" al "maniaco"...
Fine parte contenente spoiler
Essendo un adulto, francamente non mi destabilizza o scandalizza più di tanto... resto un po' perplesso non tanto delle immagini in sé (ma altri potrebbero storcere il naso per la "crudezza" e il realismo in un prodotto che in fondo è un anime visualizzabile anche da ragazzini) quanto della apparente "superficialità" con cui si affronta il tema dando più rilievo all'aspetto più "pruriginoso" e "scioccante" che al percorso a cui si arriva ad una certa situazione di "disagio" e "violenza": l'impressione che ne ho tratto è quella che il tutto sia molto appiattito più sulla rappresentazione che sulla sostanza rendendo i personaggi e la trama molto poco sfaccettati in relazione ai "temi" che affronta (o meglio presume di affrontare) buttando qua e là tanto fanservice che sembra corrispondere più ad una serie di "perversioni" care ad un certo target di pubblico piuttosto che affrontare la psicologia, il disagio interiore che originano i comportamenti dei personaggi (focus più sulle conseguenze che sulle cause) e quando tenta di farlo, il tutto sembra molto semplificato e superficiale...
Se proprio dovessi trovare un unico aggettivo per definire "Elfen Lied" è quello del "profondo e brutale nichilismo" che pervade l'intera opera, con uno stile alla Q. Tarantino di "Pulp fiction" o i vari "Kill Bill": tutto portato all'estremo delle situazioni reali, senza quella poetica rappresentativa tipica dei prodotti orientali in cui molto spesso (e anche troppo) si indugia più sulle "sfumature" dell'anima che non sulla sostanza della realtà.
Di contro, in un contesto rappresentato come "brutale", il tema di fondo dell'anime sembra diventare (in positivo) l'affermazione del proprio modo di essere nel contesto familiare e sociale che sono illustrati nel peggiore dei modi: tutti i sentimenti e le situazioni sono portati all'estremo (sempre agli eccessi in senso positivo o negativo) in una visione pessimistica della società e dell'umanità in generale.
Con questa "weltanschaaung" i personaggi non sembrano evolvere, ma mantenere le proprie convinzioni in una continua lotta omnium contra omnia per l'affermazione e l'inclusione del "diverso" rispetto a ciò che è considerato "normale" ... e dove la normalità è la brutalità, la rabbia, la gelosia, la paura, l’odio ma anche l’amore, sebbene sempre in una visione più viscerale e possessiva e anche erotica piuttosto che agapica e sentimentale...
Anche la continua ostentata nudità "forzata" dei personaggi, diventa una sorta di simbolo di lotta e affermazione della negata inclusione delle Diclonius da parte degli umani nella società: per quanto mostrata sarei portato a pensare che non sia solo mero fanservice, ma spero abbia un riflesso più profondo e intimo, sebbene talvolta inserito in situazioni un po' ecchi come se le Diclonius abbiano comunque istinti e pulsioni del tutto simili a quelli umani...
Stesse considerazioni si possono esprimere nell'infatuazione nel passato della Lucy bambina nei confronti di Kouta, sebbene poi la reazione violenta di Lucy è piuttosto giustificata dalle menzogne e vessazioni di ogni genere cui è stata sottoposta fin dalla più tenera età...
Un'opera in cui il "determinismo" la fa da padrone. Mi riferisco a quella concezione per cui in natura nulla avviene per caso, invece tutto accade secondo rapporti di causa-effetto e quindi per necessità. Associato dunque alla teoria della causalità, sulla quale esso si appoggia, dal punto di vista ontologico, indica il dominio della necessità causale in senso assoluto e nega quindi nel contempo l'esistenza del caso... E alla fine si capisce chiaramente che le Diclonius siano "natural born killers" non tanto per una probabile predisposizione (che si ravvisa soprattutto in Lucy e Mariko, ma quasi assente in Nana) ma soprattutto a causa delle continue e indicibili vessazioni subite a causa della loro "diversità"...
E la sigla di apertura sembra contrastare con questa visione dell'esistenza umana: una nenia malinconica e anche ipnotica ripetuta e richiamata anche negli episodi (vedi il carillon di Kouta tanto amato da Lucy)... come se fosse un appello o preghiera di supplica a qualcuno per lenire la sofferenza e il brutto dell'esistenza umana...
In questo "meltin pot" di temi e richiami metaforici anche a concetti scientifici (Lucy era il nome del primate scoperto da scienziati che rappresenta l'anello di congiunzione tra i primati e l'uomo, ad esempio), arte (le opere d'arte riviste nella sigla d'apertura), gli autori ci trasmettono in una visione profondamente negativa dell'esistenza umana utilizzando situazioni che si immergono nel "peggio" dell'animo umano, "Elfen Lied" sembra una sorta di cruda rappresentazione di una realtà in cui l'umanità da sfogo alla sofferenza interiore... una sorta di "estetica della violenza" che era diventato il vessillo di un capolavoro cinematografico di 50 anni fa: "Arancia Meccanica" di S. Kubrick.
Bastano le citazioni dirette, più o meno erudite, e un po' di nicchia per dare valore ad un'opera di primo acchito eccessiva e forse troppo "veloce" per essere apprezzata nelle sue "sfumature"? Qualche dubbio lo nutrirei anche perché i personaggi, i dialoghi e la trama non si ispirano ad approfondimenti psicologici e sociali di inusitata profondità e complessità...
E a mio modesto avviso è proprio profondo limite di "Elfen lied": trattare in modo un po' "pulp" temi che avrebbero potuto essere meno espliciti e più profondi, soprattutto riguardo al rapporto tra "creatore" e "creato", ossia genitore e figlia, che le diclonius continuano ad anelare come ancora di salvezza e riferimento, a dimostrazione che, nonostante i loro "poteri", sono degli esseri umani a tutti gli effetti.
Lucy, in un dialogo da bambina con i bambini che la bullizzavano di continuo, riassume un po' il senso e il leit motiv della serie: “Quando sei miserabile, cerchi qualcosa di ancor più miserabile di te... quelli che non sono umani, quelli disumani, siete voi!”
Ma era proprio questo lo scopo che "Elfen Lied", versione anime diretta da Mamoru Kanbe e tratta dal manga omonimo di Lynn Okamoto, si erano prefissato di trasmettere agli spettatori? Il finale lascerebbe un barlume di speranza: il perdono...
Per cambiare un po' approccio, inizio con indicare qualche risultanza delle ricerche effettuate in rete sul titolo e sull'opening. "Elfen Lied" tradotto dal tedesco significherebbe "Il canto dell'elfo". Un titolo un po' criptico e metaforico per la trama descritta nella serie. E anche la sigla "Lilium" cantata da Kumiko Noma in lingua latina, in stile canto gregoriano, fa particolarmente effetto visto il testo:
Lilium
Os iusti meditabitur sapientiam
Et lingua eius loquetur iudicium
Beatus vir qui suffert tentationem
Quoniam cum probatus fuerit accipiet coronam vitae
Kyrie, fons bonitatis
Kyrie, Ignis Divine, Eleison
O quam sancta, quam serena, quam benigna
Quam amoena esse virgo creditur
O quam sancta, quam serena, quam benigna
Quam amoena O castitatis lilium
Traduzione:
Giglio
La bocca del giusto esprimerà pensieri di saggezza
e la sua lingua parla con giudizio.
Beato l’uomo che sopporta la tentazione
perché, avendo subito la prova, riceverà la corona della vita.
Signore, fonte di bontà,
Signore, fuoco divino, abbi pietà.
Oh, che santa, che serena, che benevola,
che gradevole è ritenuta la vergine
Oh, che santa, che serena, che benevola,
che gradevole Oh, giglio di castità
Incipit "impegnativo" con un titolo e una sigla che sembra una "preghiera"... con immagini di nudo, più o meno integrale, con immagini ispirate anche alle opere di Gustav Klimt (e non solo) nelle quali sembrano apparire tutti i personaggi femminili in ordine di apparizione: Lucy/Nyu, Yuka, Mayu, Nana. Non sono in grado di fare delle valutazioni critiche delle immagini dell'opening; posso solo pensare che si tratti di rappresentazioni metaforiche dei personaggi in relazione al testo della composizione e alla trama in cui si intrecciano vari temi quali l'amore, la discriminazione, l'odio, la violenza (anche brutale) e forse il primo piano del viso di Lucy che viene rigato dalle lacrime sembra quasi rappresentare la sofferenza e con uno sguardo comunque severo e sembra pieno di rabbia...
Il "giglio" dell'opening ha assunto da diversi secoli un significato legato alla purezza, alla castità, alla nobiltà d'animo, ma quello più comune è associato all'innocenza e al candore. Molto spesso nell'iconografia religiosa è utilizzato in modo simbolico per annunciare o congratularsi per un lieto evento (ad es., L'Arcangelo Gabriele che lo offre in dono alla Madonna per comunicargli la nascita). Inoltre è anche il simbolo non solo di Firenze, ma anche dello scautismo...
Sugli elfi ci sarebbe da scrivere una quantità considerevole di informazioni:"Un elfo è una creatura soprannaturale originatasi dalla mitologia, dal folklore germanico e mitologia norrena. Nelle culture medievali, gli elfi sembrano generalmente essere stati pensati come esseri dotati di poteri magici e di una bellezza soprannaturale, ambivalenti nei confronti della gente comune e capaci di aiutarli o ostacolarli.[...] Gli elfi sono spesso citati nei testi medici che attestano la convinzione comune secondo cui essi potrebbero affliggere gli esseri umani e il bestiame con malattie: apparentemente per lo più con insonnia, dolori interni e disturbi mentali.[...] A causa dell'associazione degli elfi con la malattia, nel ventesimo secolo, la maggior parte degli studiosi immaginava che gli elfi nella tradizione anglosassone fossero esseri piccoli, invisibili, demoniaci, che causavano malattie con le frecce.[...] (Fonte Wikipedia)
E adesso, dopo lo spiegone forse anche un po' (tanto) noioso della sigla e del titolo, ci si chiederà: cosa ha a che fare con quanto narrato nell'anime "Elfen Lied"?
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Inizio con un approccio "oggettivo": la trama racconta della storia di particolari esseri antropomorfi chiamati "Diclonius", ossia apparentemente umani con un unico elemento distintivo: sul loro capo sono presenti delle particolari corna a forma di orecchie di cane o gatto. La loro mutazione è causata da un virus (non è chiaro se creato dall'uomo) che sviluppa in loro molteplici arti invisibili, chiamati vettori, dotati di particolare forza fino ad essere in grado di spostare grandi pesi e uccidere chiunque vogliano anche ad una certa distanza. I vettori sono anche in grado di tramandare il virus e gli umani che lo contraggono daranno alla luce bambine infette (definite "Silpelit" - termine che compare anche nel poema "Elfen lied" " di Eduard Friedrich Mörike).
Lucy, la protagonista dell'anime, è una diclonius e vive da reclusa in isolamento nel laboratorio nel quale sia lei che gli altri vengono costantemente sottoposti a esperimenti che molto spesso sembrano solo torture fine e se stesse e cerca di fuggire, riuscendoci e compiendo una strage. Sebbene ferita alla testa, Lucy raggiunge una spiaggia e viene trovata da una coppia di cugini, Kōta e Yuka e sembra essere un'altra persona perché si comporta in modo buffo e infantile, assumendo l'espressione di una bambina incapace di esprimersi se non con una unica espressione "Nyu"... e da qui deriva il nome con cui viene chiamata da Kota e Yuka. Lucy/Nyu viene così accolta dai due cugini e la portano a vivere con loro. Da qui si dipana la trama con una serie di situazioni in cui si aggiungeranno altri personaggi come Mayu e Nana e anche gli umani del laboratorio che danno la caccia a Lucy.
Tra alti e bassi si sviluppa la storia tra combattimenti, crudeltà, violenza, omicidi/stragi, sentimenti "malati" quasi psicopatici, schizofrenia e bipolarismo come modo di fuga dalla realtà ostile in cui i personaggi vivono, situazioni macabre e strampalate e tante situazioni di sofferenza, dolore fisico e psicologico e meccanismi della "rimozione" dei ricordi e situazioni vissute spiacevoli... Con tantissimo spargimento di sangue, mutilazioni, ecc. il tutto sussumibile nel genere "splatter". E, scoprire che il passato di Kouta, Yuka e Lucy si era già "intrecciato"...
Quello che mi ha colpito (in negativo) è la contrapposizione che si trova nell'anime tra i vari temi (spesso molto "forti" e parecchio "ostici") e il modo in cui l'anime li sviluppa e illustra.
In un episodio a metà serie si affronta la "pedofilia" come giustificazione della fuga di Mayu dalla famiglia in cui il patrigno la molestava: l'anime, in cui non vengono risparmiate scene di nudo integrale anche dove francamente non se ne sente particolarmente bisogno perché non aggiungono molto in senso rafforzativo al senso di quanto si voglia rappresentare, non si fa molti problemi a mostrare le scene in cui Mayu è costretta a spogliarsi davanti al patrigno mostrando anche le pose "gradite" al "maniaco"...
Fine parte contenente spoiler
Essendo un adulto, francamente non mi destabilizza o scandalizza più di tanto... resto un po' perplesso non tanto delle immagini in sé (ma altri potrebbero storcere il naso per la "crudezza" e il realismo in un prodotto che in fondo è un anime visualizzabile anche da ragazzini) quanto della apparente "superficialità" con cui si affronta il tema dando più rilievo all'aspetto più "pruriginoso" e "scioccante" che al percorso a cui si arriva ad una certa situazione di "disagio" e "violenza": l'impressione che ne ho tratto è quella che il tutto sia molto appiattito più sulla rappresentazione che sulla sostanza rendendo i personaggi e la trama molto poco sfaccettati in relazione ai "temi" che affronta (o meglio presume di affrontare) buttando qua e là tanto fanservice che sembra corrispondere più ad una serie di "perversioni" care ad un certo target di pubblico piuttosto che affrontare la psicologia, il disagio interiore che originano i comportamenti dei personaggi (focus più sulle conseguenze che sulle cause) e quando tenta di farlo, il tutto sembra molto semplificato e superficiale...
Se proprio dovessi trovare un unico aggettivo per definire "Elfen Lied" è quello del "profondo e brutale nichilismo" che pervade l'intera opera, con uno stile alla Q. Tarantino di "Pulp fiction" o i vari "Kill Bill": tutto portato all'estremo delle situazioni reali, senza quella poetica rappresentativa tipica dei prodotti orientali in cui molto spesso (e anche troppo) si indugia più sulle "sfumature" dell'anima che non sulla sostanza della realtà.
Di contro, in un contesto rappresentato come "brutale", il tema di fondo dell'anime sembra diventare (in positivo) l'affermazione del proprio modo di essere nel contesto familiare e sociale che sono illustrati nel peggiore dei modi: tutti i sentimenti e le situazioni sono portati all'estremo (sempre agli eccessi in senso positivo o negativo) in una visione pessimistica della società e dell'umanità in generale.
Con questa "weltanschaaung" i personaggi non sembrano evolvere, ma mantenere le proprie convinzioni in una continua lotta omnium contra omnia per l'affermazione e l'inclusione del "diverso" rispetto a ciò che è considerato "normale" ... e dove la normalità è la brutalità, la rabbia, la gelosia, la paura, l’odio ma anche l’amore, sebbene sempre in una visione più viscerale e possessiva e anche erotica piuttosto che agapica e sentimentale...
Anche la continua ostentata nudità "forzata" dei personaggi, diventa una sorta di simbolo di lotta e affermazione della negata inclusione delle Diclonius da parte degli umani nella società: per quanto mostrata sarei portato a pensare che non sia solo mero fanservice, ma spero abbia un riflesso più profondo e intimo, sebbene talvolta inserito in situazioni un po' ecchi come se le Diclonius abbiano comunque istinti e pulsioni del tutto simili a quelli umani...
Stesse considerazioni si possono esprimere nell'infatuazione nel passato della Lucy bambina nei confronti di Kouta, sebbene poi la reazione violenta di Lucy è piuttosto giustificata dalle menzogne e vessazioni di ogni genere cui è stata sottoposta fin dalla più tenera età...
Un'opera in cui il "determinismo" la fa da padrone. Mi riferisco a quella concezione per cui in natura nulla avviene per caso, invece tutto accade secondo rapporti di causa-effetto e quindi per necessità. Associato dunque alla teoria della causalità, sulla quale esso si appoggia, dal punto di vista ontologico, indica il dominio della necessità causale in senso assoluto e nega quindi nel contempo l'esistenza del caso... E alla fine si capisce chiaramente che le Diclonius siano "natural born killers" non tanto per una probabile predisposizione (che si ravvisa soprattutto in Lucy e Mariko, ma quasi assente in Nana) ma soprattutto a causa delle continue e indicibili vessazioni subite a causa della loro "diversità"...
E la sigla di apertura sembra contrastare con questa visione dell'esistenza umana: una nenia malinconica e anche ipnotica ripetuta e richiamata anche negli episodi (vedi il carillon di Kouta tanto amato da Lucy)... come se fosse un appello o preghiera di supplica a qualcuno per lenire la sofferenza e il brutto dell'esistenza umana...
In questo "meltin pot" di temi e richiami metaforici anche a concetti scientifici (Lucy era il nome del primate scoperto da scienziati che rappresenta l'anello di congiunzione tra i primati e l'uomo, ad esempio), arte (le opere d'arte riviste nella sigla d'apertura), gli autori ci trasmettono in una visione profondamente negativa dell'esistenza umana utilizzando situazioni che si immergono nel "peggio" dell'animo umano, "Elfen Lied" sembra una sorta di cruda rappresentazione di una realtà in cui l'umanità da sfogo alla sofferenza interiore... una sorta di "estetica della violenza" che era diventato il vessillo di un capolavoro cinematografico di 50 anni fa: "Arancia Meccanica" di S. Kubrick.
Bastano le citazioni dirette, più o meno erudite, e un po' di nicchia per dare valore ad un'opera di primo acchito eccessiva e forse troppo "veloce" per essere apprezzata nelle sue "sfumature"? Qualche dubbio lo nutrirei anche perché i personaggi, i dialoghi e la trama non si ispirano ad approfondimenti psicologici e sociali di inusitata profondità e complessità...
E a mio modesto avviso è proprio profondo limite di "Elfen lied": trattare in modo un po' "pulp" temi che avrebbero potuto essere meno espliciti e più profondi, soprattutto riguardo al rapporto tra "creatore" e "creato", ossia genitore e figlia, che le diclonius continuano ad anelare come ancora di salvezza e riferimento, a dimostrazione che, nonostante i loro "poteri", sono degli esseri umani a tutti gli effetti.
Lucy, in un dialogo da bambina con i bambini che la bullizzavano di continuo, riassume un po' il senso e il leit motiv della serie: “Quando sei miserabile, cerchi qualcosa di ancor più miserabile di te... quelli che non sono umani, quelli disumani, siete voi!”
Ma era proprio questo lo scopo che "Elfen Lied", versione anime diretta da Mamoru Kanbe e tratta dal manga omonimo di Lynn Okamoto, si erano prefissato di trasmettere agli spettatori? Il finale lascerebbe un barlume di speranza: il perdono...
Questo anime si presenta come paradossale, da un lato è un capolavoro, ma dall'altro è un'animazione con tanti difetti.
Lo si potrebbe considerare un capolavoro per quanto riguarda il lato emotivo, psicologico, filosofico. L'anime infatti è una cruda rappresentazione del dolore in sé, e soprattutto mostra come il male non sia banalmente derivante da una cattiveria naturale, umana e data dalla nascita, ma come si sviluppi nel tempo, dalle esperienze vissute, dalla tragicità della vita cui si deve far fronte. Da tale tema si comprende come veramente anche il male compiuto non possa essere effettivamente giudicato, perché radicato dal dolore profondo vissuto. Perciò l'anime esalta come il confine stesso tra bene e male lentamente si sgretoli, con personaggi crudeli che diventano agli occhi dello spettatore quelli più fragili, che sotto all'odio verso un trattamento completamente ingiusto escluso dal libero arbitrio, nascondono una grande sensibilità a tratti palpitante. Tutto ciò si nota nella forte protagonista femminile, che presenta una doppia personalità, una veramente apprezzabile proprio per riuscire a mostrare i temi appena citati.
Difetti: uno dei più grandi difetti riguarda proprio la protagonista; se da un lato troviamo un personaggio estremamente forte, intelligente, crudo, dall'altro si incorre nel tipico stereotipo giapponese di una rappresentazione femminile completamente misera; misera perché il personaggio diventa completamente ingenuo, incapace di ragionare, risulta perciò una estremizzazione (perché rappresentare la solita ragazzina stupida, che non riesce ad avere nelle sue azioni un briciolo di ragione?).
Altro difetto è l'animazione, non che sia l'aspetto principale di un anime però risulta in questo caso veramente scarsa. L'ultimo difetto potrebbe bensì essere un finale non propriamente adeguato all'atmosfera tragica e di suspense creatasi precedentemente.
Lo si potrebbe considerare un capolavoro per quanto riguarda il lato emotivo, psicologico, filosofico. L'anime infatti è una cruda rappresentazione del dolore in sé, e soprattutto mostra come il male non sia banalmente derivante da una cattiveria naturale, umana e data dalla nascita, ma come si sviluppi nel tempo, dalle esperienze vissute, dalla tragicità della vita cui si deve far fronte. Da tale tema si comprende come veramente anche il male compiuto non possa essere effettivamente giudicato, perché radicato dal dolore profondo vissuto. Perciò l'anime esalta come il confine stesso tra bene e male lentamente si sgretoli, con personaggi crudeli che diventano agli occhi dello spettatore quelli più fragili, che sotto all'odio verso un trattamento completamente ingiusto escluso dal libero arbitrio, nascondono una grande sensibilità a tratti palpitante. Tutto ciò si nota nella forte protagonista femminile, che presenta una doppia personalità, una veramente apprezzabile proprio per riuscire a mostrare i temi appena citati.
Difetti: uno dei più grandi difetti riguarda proprio la protagonista; se da un lato troviamo un personaggio estremamente forte, intelligente, crudo, dall'altro si incorre nel tipico stereotipo giapponese di una rappresentazione femminile completamente misera; misera perché il personaggio diventa completamente ingenuo, incapace di ragionare, risulta perciò una estremizzazione (perché rappresentare la solita ragazzina stupida, che non riesce ad avere nelle sue azioni un briciolo di ragione?).
Altro difetto è l'animazione, non che sia l'aspetto principale di un anime però risulta in questo caso veramente scarsa. L'ultimo difetto potrebbe bensì essere un finale non propriamente adeguato all'atmosfera tragica e di suspense creatasi precedentemente.
Elfen Lied è un anime tratto dall'omonimo manga ad opera del mangaka Lynn Okamoto.
Posso solo in parte dare un voto a questo anime, dato che arriva a circa metà del manga e trascura personaggi o addirittura ne elimina alcuni che invece nell'opera originale ci sono, eccome.
Parlando dell'aspetto grafico, è chiaro che è nettamente superiore al manga, sotto questo punto di vista. Alcune scene in versione animata rendono come quelle cartacee, a volte turbando menti fragili.
Riguardo a questo c'è da dire che l'anime, come il manga, è pieno di scene violente e che possono turbare i più impressionabili. Ma questo, per quel che mi riguarda, è assolutamente un punto a favore, dato che personalmente adoro i manga/anime fatti di violenza, sia fisica che psicologica, li trovo, a mio parere, delle perle.
"Elfen Lied" è un opera coraggiosa, che non si fa problemi ad essere crudo e violento.
Di anime a livello di "Elfen Lied" ne si trovano molto, ma molto pochi.
Disegno: 8
Storia: 9,5
Fedeltà al manga: 7,5
Voto Finale: 8,5
Posso solo in parte dare un voto a questo anime, dato che arriva a circa metà del manga e trascura personaggi o addirittura ne elimina alcuni che invece nell'opera originale ci sono, eccome.
Parlando dell'aspetto grafico, è chiaro che è nettamente superiore al manga, sotto questo punto di vista. Alcune scene in versione animata rendono come quelle cartacee, a volte turbando menti fragili.
Riguardo a questo c'è da dire che l'anime, come il manga, è pieno di scene violente e che possono turbare i più impressionabili. Ma questo, per quel che mi riguarda, è assolutamente un punto a favore, dato che personalmente adoro i manga/anime fatti di violenza, sia fisica che psicologica, li trovo, a mio parere, delle perle.
"Elfen Lied" è un opera coraggiosa, che non si fa problemi ad essere crudo e violento.
Di anime a livello di "Elfen Lied" ne si trovano molto, ma molto pochi.
Disegno: 8
Storia: 9,5
Fedeltà al manga: 7,5
Voto Finale: 8,5
Il giovane Kouta incontra casualmente una strana ragazza che riesce a pronunciare solo la parola "nyuu'" e che, per giunta, ha strane protuberanze ossee sulla testa. Vedendola in palese difficoltà decide di ospitarla a casa sua inconsapevole del fatto che si tratta di "Lucy", una ragazza nata per modificare e cambiare radicalmente la razza umana, capace di uccidere senza remore chiunque in pochi istanti grazie ai suoi super poteri. Lucy durante la fuga dal centro in cui era rinchiusa ha sviluppato una seconda personalità, del tutto differente da quella originale, così adesso appare indifesa e gentile.
Una trama complessa, ben orchestrata attraverso tredici episodi, capace di intrigare e appassionare, a volte crudele, con scene di azione e molto splatter. Nel guardare questo anime bisogna tener conto che oramai ha sedici anni sulle spalle, e disegni e animazioni non sono attualissimi, anche se a mio parere svolgono discretamente il loro compito. A fare da contorno a questa ottima trama ci sono sigle di degna fattura, bellissima soprattutto quella iniziale in latino, appropriata, come tutta la colonna sonora in generale.
A me, insomma, questo "Elfen Lied" è piaciuto molto, soprattutto per i contenuti e la trama, e anche se forse pecca un poco nell'animazione, mi sento di consigliarlo, a patto di non essere troppo avversi a scene cruente e splatter.
Una trama complessa, ben orchestrata attraverso tredici episodi, capace di intrigare e appassionare, a volte crudele, con scene di azione e molto splatter. Nel guardare questo anime bisogna tener conto che oramai ha sedici anni sulle spalle, e disegni e animazioni non sono attualissimi, anche se a mio parere svolgono discretamente il loro compito. A fare da contorno a questa ottima trama ci sono sigle di degna fattura, bellissima soprattutto quella iniziale in latino, appropriata, come tutta la colonna sonora in generale.
A me, insomma, questo "Elfen Lied" è piaciuto molto, soprattutto per i contenuti e la trama, e anche se forse pecca un poco nell'animazione, mi sento di consigliarlo, a patto di non essere troppo avversi a scene cruente e splatter.
Tutto si può dire di questo anime, tranne il fatto che lasci indifferenti. Sicuramente un lavoro di grande impatto sia visivo che emotivo, ma questo non vuol dire automaticamente qualità; ed è appunto la qualità altalenante dei vari episodi la cosa che lascia più interdetti.
Di carne al fuoco (o meglio all'affettatrice) ce n'è veramente tanta; temi che vanno dal concetto di famiglia ai disturbi mentali, passando attraverso la paura del diverso e l'evoluzionismo.
Una tale mole di significati però richiede una gestione attenta e accurata sia della trama che della sceneggiatura. Se la prima convince la seconda invece presenta buchi più o meno grandi lungo tutti i 14 episodi; faccio un esempio relativo solo il primo, per evitare troppi spoiler: come fa la ragazza a trovare paratie di parecchie decine di centimetri di metallo tutte apribili dall'interno?
Un altro punto altalenante è la caratterizzazione dei personaggi.
La protagonista è interessante nel racconto di lei bambina, mentre quanto si dissociano le due personalità (LucyNyu) si arriva quasi al grottesco, e, cosa che veramente odio, la si vede aumentare o diminuire di una decina di centimetri in altezza a seconda del momento. Anche il protagonista Kota non convince del tutto, mentre il direttore del centro ricerche Kurama e l'altra diclonius Nana sono ben caratterizzati. Interessante pure, per la sua evoluzione, il personaggio del mercenario Bando, che però resterà secondario.
Per quello che riguarda le parti più controverse dell'anime.
Splatter è sicuramente splatter (lapalisse) forse anche un pelo troppo, ma: “se non ti piace il caldo stai lontano dalla cucina”.
Per quanto riguarda le continue scene di nudo infantile, secondo me, sono da interpretare più come un rimarcare la fragilità fisica e psicologica di tutte le protagoniste, questo però non giustifica sempre; nel senso che alle volte sono usate con criterio e rafforzano la narrazione, altre volte invece sono veramente gratuite.
Per fare una sintesi l'anime mi è piaciuto a tratti, in un paio di episodi l'ho trovato addirittura avvincente, ma pur riconoscendogli un grande lavoro non mi va di andare oltre la sufficienza.
Di carne al fuoco (o meglio all'affettatrice) ce n'è veramente tanta; temi che vanno dal concetto di famiglia ai disturbi mentali, passando attraverso la paura del diverso e l'evoluzionismo.
Una tale mole di significati però richiede una gestione attenta e accurata sia della trama che della sceneggiatura. Se la prima convince la seconda invece presenta buchi più o meno grandi lungo tutti i 14 episodi; faccio un esempio relativo solo il primo, per evitare troppi spoiler: come fa la ragazza a trovare paratie di parecchie decine di centimetri di metallo tutte apribili dall'interno?
Un altro punto altalenante è la caratterizzazione dei personaggi.
La protagonista è interessante nel racconto di lei bambina, mentre quanto si dissociano le due personalità (LucyNyu) si arriva quasi al grottesco, e, cosa che veramente odio, la si vede aumentare o diminuire di una decina di centimetri in altezza a seconda del momento. Anche il protagonista Kota non convince del tutto, mentre il direttore del centro ricerche Kurama e l'altra diclonius Nana sono ben caratterizzati. Interessante pure, per la sua evoluzione, il personaggio del mercenario Bando, che però resterà secondario.
Per quello che riguarda le parti più controverse dell'anime.
Splatter è sicuramente splatter (lapalisse) forse anche un pelo troppo, ma: “se non ti piace il caldo stai lontano dalla cucina”.
Per quanto riguarda le continue scene di nudo infantile, secondo me, sono da interpretare più come un rimarcare la fragilità fisica e psicologica di tutte le protagoniste, questo però non giustifica sempre; nel senso che alle volte sono usate con criterio e rafforzano la narrazione, altre volte invece sono veramente gratuite.
Per fare una sintesi l'anime mi è piaciuto a tratti, in un paio di episodi l'ho trovato addirittura avvincente, ma pur riconoscendogli un grande lavoro non mi va di andare oltre la sufficienza.
A causa delle grandi critiche ben articolate che quest'anime ha avuto in tutti questi anni, ho posticipato la visione per ben otto anni. Quest'oggi ho deciso di guardarlo, dopo aver visto centinaia di anime, così da potergli dare un parere migliore rispetto a otto anni fa.
Io non capisco la carrellata di critiche negative su quest'opera tanto da dargli l'insufficienza piena.
Cominciamo dal comparto grafico e musicale che ahimè, sarà per gli anni, si può ritenere sì e no decente. Non è questo a dar giudizio ad un anime, potrei citare centinaia di anime con grafica scadente ma che hanno fatto la storia, però sulle musiche avrei un po' da ridire, ho appena finito la serie e non ricordo neanche una ost se non quella del carillon che mi sembra quasi sia l'unica presente.
I personaggi sono decenti, persone normali che però prendono scelte anormali. La protagonista, che sia Lucy o Nyu, penso regga in piedi tutto l'anime, nonostante piena di scene fan service che a me non dispiacciono minimamente, che siano di nudo o di tenerezza dovuta dalla sua seconda personalità.
Molti hanno ritenuto la storia banale. Penso che se questo anime avesse avuto una storia diversa, non lo avrei apprezzato. Non c'è nulla di banale, tralasciando qualche parte inutile messa lì per allungare la puntata, anzi penso che siano state fatte delle scelte a livello di trama davvero ottime, anche per il finale "aperto" che non ti lascia insoddisfatto. In fondo ho cominciato a guardarlo la sera tardi e ho finito col restar sveglio tutta la notte.
Sul finale, mi sono leggermente commosso ma non ho pianto, ed io sono una persona dalla lacrima facile. Penso sia dovuto alla scelta sbagliata delle ost e forse anche dalla grafica poco curata.
Detto questo, quest'opera mi è piaciuta e mi ha preso parecchio, non mi sento di darle un voto eccessivamente alto per via degli evidenti difetti grafici, ma un 8 se lo merita tutto.
Io non capisco la carrellata di critiche negative su quest'opera tanto da dargli l'insufficienza piena.
Cominciamo dal comparto grafico e musicale che ahimè, sarà per gli anni, si può ritenere sì e no decente. Non è questo a dar giudizio ad un anime, potrei citare centinaia di anime con grafica scadente ma che hanno fatto la storia, però sulle musiche avrei un po' da ridire, ho appena finito la serie e non ricordo neanche una ost se non quella del carillon che mi sembra quasi sia l'unica presente.
I personaggi sono decenti, persone normali che però prendono scelte anormali. La protagonista, che sia Lucy o Nyu, penso regga in piedi tutto l'anime, nonostante piena di scene fan service che a me non dispiacciono minimamente, che siano di nudo o di tenerezza dovuta dalla sua seconda personalità.
Molti hanno ritenuto la storia banale. Penso che se questo anime avesse avuto una storia diversa, non lo avrei apprezzato. Non c'è nulla di banale, tralasciando qualche parte inutile messa lì per allungare la puntata, anzi penso che siano state fatte delle scelte a livello di trama davvero ottime, anche per il finale "aperto" che non ti lascia insoddisfatto. In fondo ho cominciato a guardarlo la sera tardi e ho finito col restar sveglio tutta la notte.
Sul finale, mi sono leggermente commosso ma non ho pianto, ed io sono una persona dalla lacrima facile. Penso sia dovuto alla scelta sbagliata delle ost e forse anche dalla grafica poco curata.
Detto questo, quest'opera mi è piaciuta e mi ha preso parecchio, non mi sento di darle un voto eccessivamente alto per via degli evidenti difetti grafici, ma un 8 se lo merita tutto.
Nel 2004 esce un anime di tredici episodi chiamato Elfen Lied (dal tedesco 'canto dell’elfo'), tratto da un omonimo manga di Lynn Okamoto, a cui nel 2005 segue un breve OAV temporalmente collocato poco prima del finale della serie originale.
La protagonista delle vicende è una mutante chiamata Lucy, esponente di una nuova razza di individui dai poteri straordinari, agghiaccianti e incontrollabili chiamati Diclonius. Del suo passato, all'inizio della serie, non si sa nulla. La giovane, dai bei capelli rosa e le caratteristiche corna chiare, scappa da un centro di ricerca, commettendo una strage inaudita ma venendo a sua volta colpita alla testa. Rinvenuta poco più tardi, Lucy ha perso la memoria, sviluppando una personalità esattamente opposta a quella dimostrata poco prima: infantile, ingenua, innocente e gentile: Nyū. Il caso vuole che venga raccolta e accudita da due cugini, Kōta e Yuka. Ma al laboratorio non si sono scordati di lei, e non è la prima volta che i due cugini incontrano Lucy. Che non è l’unica Diclonius al mondo.
L'anime, che non è arrivato in Italia, ha goduto e, in parte, gode in realtà di grande successo in Occidente. È una cosa su cui, più tardi, mi soffermerò, ma neanche troppo. Ne feci una recensione tempo fa, dandogli un voto immeritatamente alto. Adesso, con qualche anime e anno in più, ne posso parlare meglio.
Inizierei a parlare del comparto tecnico. Le animazioni della Arms Corporation, innanzitutto, hanno un merito: essere meglio del manga. Ma hanno un grande difetto: peggio del manga, in tutta onestà, non si poteva fare. Oltre a cadere nell'anonimato, a parte qualche fondale della bella Kamakura, i disegni sono vuoti e senza personalità. Non si sente in un solo frangente un tocco d'autore, originale, anche lontanamente diverso dagli anime dello stesso anno. In altre parole, sul lato grafico, a me caro, siamo nella piattezza e l’anonimato quasi voluti. Con questo non voglio dire sia brutto, ma che non ha personalità, né pregi particolari. Prendete un hentai di vecchia generazione animato da studi giapponesi-coreani misconosciuti e avrete lo stesso accecante risultato. Uniche scene degne di nota sono, beh, le iniziali, in cui Lucy uccide spietatamente mozzando teste, amputando arti e schiacciando crani a militari completamente nuda, a volto coperto.
Della colonna sonora non ricordo neanche un titolo. Siamo, anche qui, nell'anonimato. Sembra quasi che gli autori non abbiano voluto esporsi o mettere coraggio in questo versante, come in altri. Unico pezzo degno di nota secondo me è la sigla, Lilium, dai toni da canto gregoriano e malinconico, il famoso 'canto dell’elfo'. Il video è anche interessante, perché animato dagli splendidi quadri di Gustav Klimt, primi fra tutti Il Bacio e Le tre età della donna. Mi chiedo però se questa cosa abbia un significato. L'estetica è piacevolissima, per carità, ma senza merito per gli autori della serie, visto che i quadri sono riprodotti praticamente così come sono, senza aggiungere nulla. Probabilmente alludono, con gli Alberi della Vita e il misticismo bizantino tipici di Klimt, sia all'evoluzione, sia alla forza dell'amore che tutto unisce. Una considerazione mia; del resto simile citazione, ahimè, non pare avere molto peso per lo sviluppo della vicenda, né influisce sull'anonimo tratto grafico degli episodi. Avrei preferito, a questo punto, un intero anime in stile Art Nouveau con una sigla anonima.
Ah, e il latino viene pronunciato male. Lo so persino io che non l'ho studiato al liceo.
Alla regia troviamo Mamoru Kanbe, di cui sinceramente poco o nulla conosco: mi sembra, a dire la verità, anonimo come il resto. Un semplice nome privo di grandi meriti. Sì, probabilmente la trama non ha lasciato spazio per chissà cosa, ma anche da un soggetto come questo si può tirare fuori, con regia autorale, qualcosa di buono. Peccato. Evidentemente concentrarsi sulle natiche di Lucy è più artisticamente appagante.
E ora vorrei arrivare al lato contenutistico, quello veramente dolente della serie. Sì, perché tutto questo a me, alla fine, poco importa, se la sceneggiatura, la trama e i personaggi sono buoni.
La trama è di grande banalità. Il me stesso quattordicenne rimase all'epoca impressionato, ma oggi non posso dire lo stesso. Non pretendo un saggio filosofico con toni surrealisti New Weird, però uno spunto, o una trama banalotta sfruttata bene. Qui parlo, come per il resto, di considerazioni personali, ma appunto per questo devo specificare il mio metro di giudizio limpidamente. Io, in una storia, qualunque storia, cerco due cose. Emozionarmi: ritrovarmi nei personaggi, stare lì incollato e ripensare dopo giorni a quanto visto. E, seconda cosa, trovare qualcosa che stimoli la mia fantasia. Questo è il punto più importante, in questa sede. Qualcosa che io non potevo pensare, gestire, che mi invogli a fare di meglio. Qualche premessa o conclusione che io non avrei mai, mai e poi mai pensato: qualcosa che mi ispiri e che abbia qualcosa da dire rispetto a quello venuto prima.
È che, per quanto lontanamente allettante come premessa, la trama è un pasticcio di cliché visti in milioni di, non dico anime o manga, ma addirittura fanfiction. Chiunque dotato di un minimo di senso immaginativo potrebbe pensare a una storia del genere: non c'è nulla che stimoli il mio lato emotivo e creativo.
Innanzitutto, l’idea di una 'nuova razza umana' e della lotta evoluzionistica è vecchia almeno quanto l'animazione giapponese, e anche di più. Su questa premessa del 'nuovo tipo' di uomo si sono costruite trame solide, concatenate, magnifiche e serie, senza una sbavatura, esplorando e approfondendo con minuzia ogni campo di indagine, passando dalla tattica militare al realismo psicologico. È vero, nella narrazione, almeno nella grande narrativa, si percorrono tendenzialmente gli stessi temi, ma qui siamo di fronte a un lavoro di un quattordicenne. Sì, ha una sua dignità, per carità, però è più anonimo e spiacevole del character design. Penso che anche un fan particolarmente accanto di questa serie, e prego il buon Dio che non esista, rintraccerebbe, in buona fede, 'influenze', 'ispirazioni'. Che, beh, sono tutta l'opera. Esaminata nel suo scheletro la struttura non regge: evoluzionismo, discriminazione, violenza e follia umana, scienza positivista e alienante, malattie psichiche sono temi che, per quanto triti, possono dire qualcosa. Ma qui siamo di fronte alla pura immaturità concettuale.
Partiamo dai personaggi. Lucy soffre, con una spiegazione semplicistica e banalissima, di disturbo dissociativo di identità. Questo porterebbe a grandi dubbi sulla reale esistenza della coscienza spirituale e di un Io cartesiano unico e monolitico? Porrebbe l'uomo di fronte all'angosciante dubbio di non esistere? A qualche dilemma etico sulla responsabilità personale? Nulla di tutto questo. Questo tema diventa un semplice espediente di quarta categoria per presentare situazioni erotiche trite e ritrite, o per giocare senza ritegno sulla trama, rigirandola a proprio vantaggio e creando dei 'colpi di scena' forzati, al limite del deus ex machina. Primo consiglio a Okamoto: limitare il più possibile il caso in una vicenda narrativa.
Si potrebbe dire lo stesso di Kōta, che soffre di una rimozione nevrotica usata a convenienza, con la scusa delle coincidenze casuali, creando situazioni al limite del ridicolo. Bando, un soldato psicopatico, è un antisociale con manie omicide, ma questo non porta a nessun dilemma etico, riflessione sulla teodicea, sulla bontà o malignità dell'umanità, se non con toni adolescenziali più che abusati e senza anima. Insomma, sulla scia 'i veri mostri sono gli uomini': nulla di male in questo, ma viene esposto, trattato e lasciato lì, giusto per strappare una lacrima o un momento di 'pathos'. Okamoto deve ricordare che, esattamente come nella vita reale, avere un disturbo di personalità non fa di te una persona più profonda o eticamente giustificabile. Usare in maniera superficiale, per quanto in buona fede, i disturbi di personalità è offensivo e poco etico.
Perché Lucy non ha nulla da dire. Non propone, al di là di citazioni sparse e banali all'Eva mitocondriale, al sentitissimo Nietzsche e all'australopiteco omonimo alla protagonista, nessuna riflessione, nessun dilemma, nessuna tensione. Sento anche una vaga vaghissima puzza di maschilismo, perché, al di là del moe spudorato e piatto proposto da ogni Diclonius, i personaggi femminili, per quanto innegabilmente presenti sulla scena, non fanno che ruotare attorno al piattissimo Kōta. Uno dei protagonisti più banali, senza un briciolo di personalità, dubbio, dilemma, peculiarità o agire particolare che io abbia mai visto in un 'seinen'. Il tutto con situazioni harem, neanche a farlo apposta anonime anche quelle, che sembrano fare di tutto pur di strizzare l'occhio al giapponese alienato otaku medio: incesto, lolicon, ecchi di dodicesima mano, la saga delle banalità versate sul piatto d'argento. Bando è il peggiore stereotipo che io abbia incontrato, Mariko è una Diclonius ideata meta-testualmente solo per strappare una lacrimuccia perché sulla sedie a rotelle e figlia del dottore Kurama. Scene che a me, a tempo debito, hanno commosso, e forse potrebbero commuovermi ancora, ma che gridano: “ora piangi!”. Perché servire così piattamente una situazione già di per sé estremamente banale? Forse non si voleva rischiare di rendere almeno bidimensionale una situazione senza ragion d'essere narrativa e tematica.
La sceneggiatura non aiuta. Essa si sofferma inutilmente su scene noiose o al limite del patetico, e, soprattutto, dà spazio negli episodi centrali a un lunghissimo ed estenuante retroscena sul passato di Lucy. Anche qui, presentato piattamente, linearmente, senza suspense, dubbio, mistero. Nulla di nulla.
Una questione a me cara è la componente splatter. Questo credo sia l'elemento che spiega il grande e immeritato successo della serie. Le scene con sangue sono piatte, banali, ridicole: non rispettano l'anatomia, il buon gusto, e non hanno nulla di originale. Se lo spettatore accorto prova fastidio non è per giudizi etici o di stomaco: sono scene gratuite, fini a se stesse, campate in aria. Però è per questo che l'Occidente, alla ricerca di un prodotto solo visivamente diverso dai propri cartoni animati, ha visto in queste gambe amputate un motivo di vanto: l'animazione può essere horror e violenta. Sì, lo può essere. Ma a che pro? Eleggere un prodotto a esempio solo per far vedere ai propri genitori che in un cartone una segretaria può morire decapitata?
Si è ottenuto un po' l'effetto opposto. Non giustifico chi si accanisce acriticamente su questa opera, magari per odio stereotipato verso l'animazione giapponese: ma, proprio per quanto detto, non può essere presa, secondo nessun canone razionale, come metro di giudizio. Il giudizio non deve tenere eccessivamente conto, neanche in una recensione, del parere altrui. Io, razionalmente, dico che è anonima, priva di identità, e tale resta. Mettete insieme gli stereotipi dei survival horror, una ambientazione anonima, personaggi femminili carini carini per gli otaku, tanto sangue, citazioni culturali ben poco intellettuali o ricercate e otterrete 'il canto dell’Elfo'.
Avrei preferito a questo punto scene di sesso esplicito. Finalmente un hentai con una trama. Banale, ma una trama. Sì, se fosse stato un hentai gli avrei messo un voto più alto, ma solo un po': elemosinerebbe persino quello allo spettatore. Ma come seinen, beh, c'è il nulla. Forse il poco che c'è risalta, e a volte inganna anche me. Ma questo, razionalmente, non fa che dar prova della piattezza del resto.
Come ciliegina sulla torta, il finale aperto, o, meglio, inconcludente. Se avesse avuto un seguito l'avrei visto, ma soltanto per sapere se tiravano fuori qualcosa di decente.
Cosa rimane, cosa abbia dato all'animazione giapponese, quali canoni abbia sconvolto e rivoluzionato, o idee originali proposto, questo si può desumere dal mio voto.
La protagonista delle vicende è una mutante chiamata Lucy, esponente di una nuova razza di individui dai poteri straordinari, agghiaccianti e incontrollabili chiamati Diclonius. Del suo passato, all'inizio della serie, non si sa nulla. La giovane, dai bei capelli rosa e le caratteristiche corna chiare, scappa da un centro di ricerca, commettendo una strage inaudita ma venendo a sua volta colpita alla testa. Rinvenuta poco più tardi, Lucy ha perso la memoria, sviluppando una personalità esattamente opposta a quella dimostrata poco prima: infantile, ingenua, innocente e gentile: Nyū. Il caso vuole che venga raccolta e accudita da due cugini, Kōta e Yuka. Ma al laboratorio non si sono scordati di lei, e non è la prima volta che i due cugini incontrano Lucy. Che non è l’unica Diclonius al mondo.
L'anime, che non è arrivato in Italia, ha goduto e, in parte, gode in realtà di grande successo in Occidente. È una cosa su cui, più tardi, mi soffermerò, ma neanche troppo. Ne feci una recensione tempo fa, dandogli un voto immeritatamente alto. Adesso, con qualche anime e anno in più, ne posso parlare meglio.
Inizierei a parlare del comparto tecnico. Le animazioni della Arms Corporation, innanzitutto, hanno un merito: essere meglio del manga. Ma hanno un grande difetto: peggio del manga, in tutta onestà, non si poteva fare. Oltre a cadere nell'anonimato, a parte qualche fondale della bella Kamakura, i disegni sono vuoti e senza personalità. Non si sente in un solo frangente un tocco d'autore, originale, anche lontanamente diverso dagli anime dello stesso anno. In altre parole, sul lato grafico, a me caro, siamo nella piattezza e l’anonimato quasi voluti. Con questo non voglio dire sia brutto, ma che non ha personalità, né pregi particolari. Prendete un hentai di vecchia generazione animato da studi giapponesi-coreani misconosciuti e avrete lo stesso accecante risultato. Uniche scene degne di nota sono, beh, le iniziali, in cui Lucy uccide spietatamente mozzando teste, amputando arti e schiacciando crani a militari completamente nuda, a volto coperto.
Della colonna sonora non ricordo neanche un titolo. Siamo, anche qui, nell'anonimato. Sembra quasi che gli autori non abbiano voluto esporsi o mettere coraggio in questo versante, come in altri. Unico pezzo degno di nota secondo me è la sigla, Lilium, dai toni da canto gregoriano e malinconico, il famoso 'canto dell’elfo'. Il video è anche interessante, perché animato dagli splendidi quadri di Gustav Klimt, primi fra tutti Il Bacio e Le tre età della donna. Mi chiedo però se questa cosa abbia un significato. L'estetica è piacevolissima, per carità, ma senza merito per gli autori della serie, visto che i quadri sono riprodotti praticamente così come sono, senza aggiungere nulla. Probabilmente alludono, con gli Alberi della Vita e il misticismo bizantino tipici di Klimt, sia all'evoluzione, sia alla forza dell'amore che tutto unisce. Una considerazione mia; del resto simile citazione, ahimè, non pare avere molto peso per lo sviluppo della vicenda, né influisce sull'anonimo tratto grafico degli episodi. Avrei preferito, a questo punto, un intero anime in stile Art Nouveau con una sigla anonima.
Ah, e il latino viene pronunciato male. Lo so persino io che non l'ho studiato al liceo.
Alla regia troviamo Mamoru Kanbe, di cui sinceramente poco o nulla conosco: mi sembra, a dire la verità, anonimo come il resto. Un semplice nome privo di grandi meriti. Sì, probabilmente la trama non ha lasciato spazio per chissà cosa, ma anche da un soggetto come questo si può tirare fuori, con regia autorale, qualcosa di buono. Peccato. Evidentemente concentrarsi sulle natiche di Lucy è più artisticamente appagante.
E ora vorrei arrivare al lato contenutistico, quello veramente dolente della serie. Sì, perché tutto questo a me, alla fine, poco importa, se la sceneggiatura, la trama e i personaggi sono buoni.
La trama è di grande banalità. Il me stesso quattordicenne rimase all'epoca impressionato, ma oggi non posso dire lo stesso. Non pretendo un saggio filosofico con toni surrealisti New Weird, però uno spunto, o una trama banalotta sfruttata bene. Qui parlo, come per il resto, di considerazioni personali, ma appunto per questo devo specificare il mio metro di giudizio limpidamente. Io, in una storia, qualunque storia, cerco due cose. Emozionarmi: ritrovarmi nei personaggi, stare lì incollato e ripensare dopo giorni a quanto visto. E, seconda cosa, trovare qualcosa che stimoli la mia fantasia. Questo è il punto più importante, in questa sede. Qualcosa che io non potevo pensare, gestire, che mi invogli a fare di meglio. Qualche premessa o conclusione che io non avrei mai, mai e poi mai pensato: qualcosa che mi ispiri e che abbia qualcosa da dire rispetto a quello venuto prima.
È che, per quanto lontanamente allettante come premessa, la trama è un pasticcio di cliché visti in milioni di, non dico anime o manga, ma addirittura fanfiction. Chiunque dotato di un minimo di senso immaginativo potrebbe pensare a una storia del genere: non c'è nulla che stimoli il mio lato emotivo e creativo.
Innanzitutto, l’idea di una 'nuova razza umana' e della lotta evoluzionistica è vecchia almeno quanto l'animazione giapponese, e anche di più. Su questa premessa del 'nuovo tipo' di uomo si sono costruite trame solide, concatenate, magnifiche e serie, senza una sbavatura, esplorando e approfondendo con minuzia ogni campo di indagine, passando dalla tattica militare al realismo psicologico. È vero, nella narrazione, almeno nella grande narrativa, si percorrono tendenzialmente gli stessi temi, ma qui siamo di fronte a un lavoro di un quattordicenne. Sì, ha una sua dignità, per carità, però è più anonimo e spiacevole del character design. Penso che anche un fan particolarmente accanto di questa serie, e prego il buon Dio che non esista, rintraccerebbe, in buona fede, 'influenze', 'ispirazioni'. Che, beh, sono tutta l'opera. Esaminata nel suo scheletro la struttura non regge: evoluzionismo, discriminazione, violenza e follia umana, scienza positivista e alienante, malattie psichiche sono temi che, per quanto triti, possono dire qualcosa. Ma qui siamo di fronte alla pura immaturità concettuale.
Partiamo dai personaggi. Lucy soffre, con una spiegazione semplicistica e banalissima, di disturbo dissociativo di identità. Questo porterebbe a grandi dubbi sulla reale esistenza della coscienza spirituale e di un Io cartesiano unico e monolitico? Porrebbe l'uomo di fronte all'angosciante dubbio di non esistere? A qualche dilemma etico sulla responsabilità personale? Nulla di tutto questo. Questo tema diventa un semplice espediente di quarta categoria per presentare situazioni erotiche trite e ritrite, o per giocare senza ritegno sulla trama, rigirandola a proprio vantaggio e creando dei 'colpi di scena' forzati, al limite del deus ex machina. Primo consiglio a Okamoto: limitare il più possibile il caso in una vicenda narrativa.
Si potrebbe dire lo stesso di Kōta, che soffre di una rimozione nevrotica usata a convenienza, con la scusa delle coincidenze casuali, creando situazioni al limite del ridicolo. Bando, un soldato psicopatico, è un antisociale con manie omicide, ma questo non porta a nessun dilemma etico, riflessione sulla teodicea, sulla bontà o malignità dell'umanità, se non con toni adolescenziali più che abusati e senza anima. Insomma, sulla scia 'i veri mostri sono gli uomini': nulla di male in questo, ma viene esposto, trattato e lasciato lì, giusto per strappare una lacrima o un momento di 'pathos'. Okamoto deve ricordare che, esattamente come nella vita reale, avere un disturbo di personalità non fa di te una persona più profonda o eticamente giustificabile. Usare in maniera superficiale, per quanto in buona fede, i disturbi di personalità è offensivo e poco etico.
Perché Lucy non ha nulla da dire. Non propone, al di là di citazioni sparse e banali all'Eva mitocondriale, al sentitissimo Nietzsche e all'australopiteco omonimo alla protagonista, nessuna riflessione, nessun dilemma, nessuna tensione. Sento anche una vaga vaghissima puzza di maschilismo, perché, al di là del moe spudorato e piatto proposto da ogni Diclonius, i personaggi femminili, per quanto innegabilmente presenti sulla scena, non fanno che ruotare attorno al piattissimo Kōta. Uno dei protagonisti più banali, senza un briciolo di personalità, dubbio, dilemma, peculiarità o agire particolare che io abbia mai visto in un 'seinen'. Il tutto con situazioni harem, neanche a farlo apposta anonime anche quelle, che sembrano fare di tutto pur di strizzare l'occhio al giapponese alienato otaku medio: incesto, lolicon, ecchi di dodicesima mano, la saga delle banalità versate sul piatto d'argento. Bando è il peggiore stereotipo che io abbia incontrato, Mariko è una Diclonius ideata meta-testualmente solo per strappare una lacrimuccia perché sulla sedie a rotelle e figlia del dottore Kurama. Scene che a me, a tempo debito, hanno commosso, e forse potrebbero commuovermi ancora, ma che gridano: “ora piangi!”. Perché servire così piattamente una situazione già di per sé estremamente banale? Forse non si voleva rischiare di rendere almeno bidimensionale una situazione senza ragion d'essere narrativa e tematica.
La sceneggiatura non aiuta. Essa si sofferma inutilmente su scene noiose o al limite del patetico, e, soprattutto, dà spazio negli episodi centrali a un lunghissimo ed estenuante retroscena sul passato di Lucy. Anche qui, presentato piattamente, linearmente, senza suspense, dubbio, mistero. Nulla di nulla.
Una questione a me cara è la componente splatter. Questo credo sia l'elemento che spiega il grande e immeritato successo della serie. Le scene con sangue sono piatte, banali, ridicole: non rispettano l'anatomia, il buon gusto, e non hanno nulla di originale. Se lo spettatore accorto prova fastidio non è per giudizi etici o di stomaco: sono scene gratuite, fini a se stesse, campate in aria. Però è per questo che l'Occidente, alla ricerca di un prodotto solo visivamente diverso dai propri cartoni animati, ha visto in queste gambe amputate un motivo di vanto: l'animazione può essere horror e violenta. Sì, lo può essere. Ma a che pro? Eleggere un prodotto a esempio solo per far vedere ai propri genitori che in un cartone una segretaria può morire decapitata?
Si è ottenuto un po' l'effetto opposto. Non giustifico chi si accanisce acriticamente su questa opera, magari per odio stereotipato verso l'animazione giapponese: ma, proprio per quanto detto, non può essere presa, secondo nessun canone razionale, come metro di giudizio. Il giudizio non deve tenere eccessivamente conto, neanche in una recensione, del parere altrui. Io, razionalmente, dico che è anonima, priva di identità, e tale resta. Mettete insieme gli stereotipi dei survival horror, una ambientazione anonima, personaggi femminili carini carini per gli otaku, tanto sangue, citazioni culturali ben poco intellettuali o ricercate e otterrete 'il canto dell’Elfo'.
Avrei preferito a questo punto scene di sesso esplicito. Finalmente un hentai con una trama. Banale, ma una trama. Sì, se fosse stato un hentai gli avrei messo un voto più alto, ma solo un po': elemosinerebbe persino quello allo spettatore. Ma come seinen, beh, c'è il nulla. Forse il poco che c'è risalta, e a volte inganna anche me. Ma questo, razionalmente, non fa che dar prova della piattezza del resto.
Come ciliegina sulla torta, il finale aperto, o, meglio, inconcludente. Se avesse avuto un seguito l'avrei visto, ma soltanto per sapere se tiravano fuori qualcosa di decente.
Cosa rimane, cosa abbia dato all'animazione giapponese, quali canoni abbia sconvolto e rivoluzionato, o idee originali proposto, questo si può desumere dal mio voto.
Voglio essere schietto: fare questa recensione mi è costata fatica. TANTA. “E perché mai, devi solo recensire uno degli anime più discussi (e criticati) della rete?!” direbbe l’utente medio (attenzione, non appassionato d’animazione ma usufruitore medio dell’universo nerd, che accanto a videogiochi e libri fantasy/fantascientifici ha visto a stare larghi dieci anime di cui 6-7 suggeriti da youtubers, tra l’altro dalla dubbia onestà intellettuale e competenza), aggiungendo poi “Basta che parli della sessualità, del sangue e di QUELLA scena (non voglio spoilerare) ed è fatta!”. Ebbene, io non la penso così: "Elfen Lied", anime del 2004 tratto dall’omonimo manga di Lynn Okamoto, credo meriti invece di essere trattato a dovere, un po’ perché è da sempre considerato un must watch per i neofiti (che però non sta necessariamente ad indicare un qualcosa di buono, altrimenti perché sempre tra i must watch troviamo anime discreti ma niente più quali "Toradora"?), un po’ perché è molto difficile, ma doveroso, discernere ciò che può esser stato un primo apprezzamento da quella che è effettiva mediocrità (o per alcuni vera e propria immondizia).
La trama di "Elfen Lied" ruota tutta intorno alla bella Lucy, appartenente (o meglio regina) alla razza dei Diclonius, mutanti con aspetto umanoide possessori di “vettori”, feroci braccia telecinetiche in grado di smembrare e fare a pezzi qualsiasi cosa, figuriamoci la carne umana. Proprio per questo i bambini Diclonius, riconoscibili per un simpatico paio di cornini sulla testa, vengono tutti trucidati alla nascita o peggio ancora rinchiusi in crudeli laboratori di ricerca, dove vengono sottoposti ad atroci torture e ad esperimenti da far accapponare la pelle (siamo a livello di crimini di guerra, e non vado oltre). Il primo episodio si apre con Lucy che riesce a fuggire verso il mare, lasciandosi dietro una scia di sangue e risparmiando solo Kurama, direttore del laboratorio di ricerca che ordina immediatamente la cattura della pericolosa mutante. Proprio poco prima di fuggire, Lucy viene colpita alla testa da un proiettile anticarro, sopravvivendo ma subendo una temporanea amnesia a causa del colpo. La giovane poi viene ritrovata sulla spiaggia da due ragazzi, Kota e Yuka, che decidono di chiamarla con la sola parola che riesce a pronunciare, ovvero “Nyu”. Non potendola lasciare sola in quelle condizioni, decidono di ospitarla a casa della seconda in attesa di scoprire qualcosa sul suo passato.
La trama sembra molto interessante, vero? Ebbene, siete degli illusi (proprio come lo sono stato io). Perché, qui lo dico, se "Elfen Lied" fosse stato un film, decidendo di tagliare il 70% delle sequenze inutili che affliggono come una piaga i tredici episodi di questa serie animata, focalizzando il tutto sul passato di Kota-Lucy/Nyu e approfondendo la questione Kurama, il suo passato e il conflitto diclonius (aka mutanti) vs umani, sarebbe oggi ricordato come un buon prodotto di fantascienza. Ma ahimè le cose non sono andate come dovevano andare. Purtroppo nel corso della serie verranno infatti buttati, completamente a caso con dei personaggi ancor più a caso (o meglio inutili), temi pesanti come adozione, vendetta, tortura, incesto, pedofilia, temi così complessi che o si trattano seriamente o tanto vale non affrontarli proprio, perché alla fine il risultato rischia di diventare solo uno: grottesco, ed è quello che alla fine "Elfen Lied" risulta essere. Qualcuno potrebbe persino definirlo fuori luogo e offensivo. Soprassiedo, ma cito doverosamente, la questione fan service, un soft porn così inutile e disgustoso da ottenere solo l’irritazione dei più e abbassare ulteriormente il livello della serie. Alla fine, le uniche parti di trama interessanti risultano essere il primo episodio, il passato di Kota e Lucy, i retroscena di Kurama, il recupero della memoria di Lucy e l’epilogo, in altre parole 5-6 episodi su 13 (a stare larghi). Che spreco di potenziale.
Sui personaggi non mi dilungo, perché alla fine si dividono in due gruppi: inutili e odiosi (in altre parole il 90% del cast, usato solo per il fan service sessuale, o per quello legato alle armi, o solo per del grottesco sensazionalismo), e quelli interessanti, in altre parole Kota, Lucy/Nyu, Kurama e la piccola ma assai pericolosa Mariko, approfonditi invece molto bene.
Il comparto tecnico è scadente, anche per un prodotto del 2004, salvato solo da una limitata quanto bella colonna sonora. Opening ed Ending sono davvero azzeccate, oltre che bellissime, con la prima che si può definire la canzone di Lucy, triste e malinconica, mentre la seconda, spensierata e ingenua, è un vero e proprio riferimento a Nyu.
Concludendo, "Elfen Lied", uno dei miei primi anime, a conti fatti è una delusione: offre spunti interessanti, ma la mancanza di gusto e motivazioni della regia (e dello stesso Lyn Okamoto) finiscono per azzerare un’ottima idea di fondo, trasformando il tutto in un gigantesco caos che grazie a singoli colpi isolati riecheggia in mezzo al lerciume del trash. Eppure non me la sento di sconsigliarlo nella maniera più assoluta, perché quei quattro personaggi di cui finora ho parlato meritano davvero. In altre parole, decidete: se siete masochisti e avete un po’ di shit taste guardatevelo, offendetelo, e apprezzate quelle tre cose in croce fatte davvero bene, altrimenti evitatelo come la peste, soprattutto se siete neofiti, perché potreste trovarvi un domani con la spiacevole sensazione di aver sprecato il vostro tempo.
La trama di "Elfen Lied" ruota tutta intorno alla bella Lucy, appartenente (o meglio regina) alla razza dei Diclonius, mutanti con aspetto umanoide possessori di “vettori”, feroci braccia telecinetiche in grado di smembrare e fare a pezzi qualsiasi cosa, figuriamoci la carne umana. Proprio per questo i bambini Diclonius, riconoscibili per un simpatico paio di cornini sulla testa, vengono tutti trucidati alla nascita o peggio ancora rinchiusi in crudeli laboratori di ricerca, dove vengono sottoposti ad atroci torture e ad esperimenti da far accapponare la pelle (siamo a livello di crimini di guerra, e non vado oltre). Il primo episodio si apre con Lucy che riesce a fuggire verso il mare, lasciandosi dietro una scia di sangue e risparmiando solo Kurama, direttore del laboratorio di ricerca che ordina immediatamente la cattura della pericolosa mutante. Proprio poco prima di fuggire, Lucy viene colpita alla testa da un proiettile anticarro, sopravvivendo ma subendo una temporanea amnesia a causa del colpo. La giovane poi viene ritrovata sulla spiaggia da due ragazzi, Kota e Yuka, che decidono di chiamarla con la sola parola che riesce a pronunciare, ovvero “Nyu”. Non potendola lasciare sola in quelle condizioni, decidono di ospitarla a casa della seconda in attesa di scoprire qualcosa sul suo passato.
La trama sembra molto interessante, vero? Ebbene, siete degli illusi (proprio come lo sono stato io). Perché, qui lo dico, se "Elfen Lied" fosse stato un film, decidendo di tagliare il 70% delle sequenze inutili che affliggono come una piaga i tredici episodi di questa serie animata, focalizzando il tutto sul passato di Kota-Lucy/Nyu e approfondendo la questione Kurama, il suo passato e il conflitto diclonius (aka mutanti) vs umani, sarebbe oggi ricordato come un buon prodotto di fantascienza. Ma ahimè le cose non sono andate come dovevano andare. Purtroppo nel corso della serie verranno infatti buttati, completamente a caso con dei personaggi ancor più a caso (o meglio inutili), temi pesanti come adozione, vendetta, tortura, incesto, pedofilia, temi così complessi che o si trattano seriamente o tanto vale non affrontarli proprio, perché alla fine il risultato rischia di diventare solo uno: grottesco, ed è quello che alla fine "Elfen Lied" risulta essere. Qualcuno potrebbe persino definirlo fuori luogo e offensivo. Soprassiedo, ma cito doverosamente, la questione fan service, un soft porn così inutile e disgustoso da ottenere solo l’irritazione dei più e abbassare ulteriormente il livello della serie. Alla fine, le uniche parti di trama interessanti risultano essere il primo episodio, il passato di Kota e Lucy, i retroscena di Kurama, il recupero della memoria di Lucy e l’epilogo, in altre parole 5-6 episodi su 13 (a stare larghi). Che spreco di potenziale.
Sui personaggi non mi dilungo, perché alla fine si dividono in due gruppi: inutili e odiosi (in altre parole il 90% del cast, usato solo per il fan service sessuale, o per quello legato alle armi, o solo per del grottesco sensazionalismo), e quelli interessanti, in altre parole Kota, Lucy/Nyu, Kurama e la piccola ma assai pericolosa Mariko, approfonditi invece molto bene.
Il comparto tecnico è scadente, anche per un prodotto del 2004, salvato solo da una limitata quanto bella colonna sonora. Opening ed Ending sono davvero azzeccate, oltre che bellissime, con la prima che si può definire la canzone di Lucy, triste e malinconica, mentre la seconda, spensierata e ingenua, è un vero e proprio riferimento a Nyu.
Concludendo, "Elfen Lied", uno dei miei primi anime, a conti fatti è una delusione: offre spunti interessanti, ma la mancanza di gusto e motivazioni della regia (e dello stesso Lyn Okamoto) finiscono per azzerare un’ottima idea di fondo, trasformando il tutto in un gigantesco caos che grazie a singoli colpi isolati riecheggia in mezzo al lerciume del trash. Eppure non me la sento di sconsigliarlo nella maniera più assoluta, perché quei quattro personaggi di cui finora ho parlato meritano davvero. In altre parole, decidete: se siete masochisti e avete un po’ di shit taste guardatevelo, offendetelo, e apprezzate quelle tre cose in croce fatte davvero bene, altrimenti evitatelo come la peste, soprattutto se siete neofiti, perché potreste trovarvi un domani con la spiacevole sensazione di aver sprecato il vostro tempo.
É un anime che si concentra per di più sulla vita di Lucy, che ha un aura malvagia. Già dalla opening si puó commentare che si andrà a vedere un opera profonda e pieno di sentimento, anche se a dirla tutta l'animazione non è ai massimi livelli, ma si vedono per di piú la trama e i luoghi strani e misteriosi che ci sono all'interno dell'anime. Ho avuto modo di vederlo un paio di anni fa, ma è difficile dimenticarlo perchè all'interno ci sono delle scene forti e non sto parlando di nudità, ma di cattiveria a volte giustificata. La cosa che mi ha fatto più piacere vedere è che in quest'opera non ci sono le censure quindi è un bel punto a favore.
Anime godibile, se si vuole vedere un po' di sangue e violenza. E fin qui tutto OK, anzi, perfetto.
Il problema è che l'opera tratta una serie di tematiche molto importanti, per fare un esempio la pedofilia, ma non le approfondisce affatto.
L'ho trovato superficiale sia nel trattare questi temi, sia nelle reazioni dei personaggi, troppo surreali.
Insomma, se vuoi parlare di certi argomenti e lanciare un messaggio, è giusto approfondire la psicologia dei personaggi, far capire perché agiscono in questa maniera e cosa c'è dietro alle loro reazioni. Cosa che secondo me non avviene, o meglio, avviene ma in modo molto blando.
Per me è un 6.
Il problema è che l'opera tratta una serie di tematiche molto importanti, per fare un esempio la pedofilia, ma non le approfondisce affatto.
L'ho trovato superficiale sia nel trattare questi temi, sia nelle reazioni dei personaggi, troppo surreali.
Insomma, se vuoi parlare di certi argomenti e lanciare un messaggio, è giusto approfondire la psicologia dei personaggi, far capire perché agiscono in questa maniera e cosa c'è dietro alle loro reazioni. Cosa che secondo me non avviene, o meglio, avviene ma in modo molto blando.
Per me è un 6.
Assegno un 7 a quest'anime anziché la sufficienza, voto che invece assegno alla controparte cartacea, proprio perché ha avuto la fortuna di essersi distaccata da quest'ultima. O meglio, più che avere una storia alternativa, l'anime ricopre solo metà degli archi narrativi del manga.
Le animazioni, per quanto non siano perfette, sono sicuramente superiori ai disegni inguardabili del manga. L'anime vanta anche musiche molto belle, come la sublime opening "Lilium", che rende quest'anime ancora più romantico e nostalgico.
Riguardo i personaggi, la protagonista mi ha davvero colpito, la sua personalità può assumere le classiche e stereotipate caratteristiche kawaii (che in questo caso non risultano banali, ma sono caratterizzate ad arte), che infondono un'infinita dolcezza e tenerezza, oppure tratti demoniaci e ammalianti che la rendono estremamente affascinante.
La storia non è banale, tutt'altro, almeno per quanto riguarda gli archi di storia narrati nell'anime. Il difetto del manga è infatti quello di rendere parecchio demenziale un racconto fatto con i fiocchi.
Sebbene l'anime non completi veramente la storia, a differenza di tanti altri anime lasciati incompiuti, in "Elfen Lied" questo aspetto non costituisce un vero problema. Sembra che gli autori avessero le idee chiare sin dall'inizio, decidendo di far di "Elfen Lied" un prodotto autoconclusivo e non necessariamente dipendente dalla lettura del manga.
Dirò di più: il finale, nonostante lasci vagamente l'idea di incompiuto, dal mio punto di vista chiude l'opera in maniera perfetta come il manga non ha saputo fare, consolidando ancor di più quell'atmosfera di passione e strazio che pervade tutti i tredici episodi.
Unico caso in cui ho preferito l'anime alla versione cartacea.
Do un sette, cercando di essere neutrale perché non nascondo il mio legame affettivo con "Elfen Lied", essendo stato il mio primo anime.
Le animazioni, per quanto non siano perfette, sono sicuramente superiori ai disegni inguardabili del manga. L'anime vanta anche musiche molto belle, come la sublime opening "Lilium", che rende quest'anime ancora più romantico e nostalgico.
Riguardo i personaggi, la protagonista mi ha davvero colpito, la sua personalità può assumere le classiche e stereotipate caratteristiche kawaii (che in questo caso non risultano banali, ma sono caratterizzate ad arte), che infondono un'infinita dolcezza e tenerezza, oppure tratti demoniaci e ammalianti che la rendono estremamente affascinante.
La storia non è banale, tutt'altro, almeno per quanto riguarda gli archi di storia narrati nell'anime. Il difetto del manga è infatti quello di rendere parecchio demenziale un racconto fatto con i fiocchi.
Sebbene l'anime non completi veramente la storia, a differenza di tanti altri anime lasciati incompiuti, in "Elfen Lied" questo aspetto non costituisce un vero problema. Sembra che gli autori avessero le idee chiare sin dall'inizio, decidendo di far di "Elfen Lied" un prodotto autoconclusivo e non necessariamente dipendente dalla lettura del manga.
Dirò di più: il finale, nonostante lasci vagamente l'idea di incompiuto, dal mio punto di vista chiude l'opera in maniera perfetta come il manga non ha saputo fare, consolidando ancor di più quell'atmosfera di passione e strazio che pervade tutti i tredici episodi.
Unico caso in cui ho preferito l'anime alla versione cartacea.
Do un sette, cercando di essere neutrale perché non nascondo il mio legame affettivo con "Elfen Lied", essendo stato il mio primo anime.
"Elfen Lied" è un anime che ci racconta la storia delle Diclonius, esseri potentissimi in grado di sventrare un essere umano grazie a una ghiandola capace di generare vettori. La più potente della specie, Lucy, riesce ad evadere facendo una strage di coloro che volevano fermarla; viene però colpita in testa e cade in mare. Viene ritrovata e, per il colpo subito, subisce uno sdoppiamento della personalità: da una parte Nyu, docile ragazzina, dall'altra Lucy l'assassina. La trama si sviluppa sulla vita della protagonista, portata da altri personaggi a far uscire fuori le sue personalità. Molto crudo, con continui momenti splatter e amputazioni che possono piacere o no, ha però il suo punto debole nel finale: purtroppo, quando è stato mandato in onda, il manga non era terminato, quindi l'anime dà la sensazione di essere monco alla fine... peccato, l'opera aveva grossissime potenzialità.
Beh, sicuramente "Elfen Lied" è un prodotto che osa, cosa sicuramente positiva, ma è anche un prodotto che vive di estremi. Esageratamente splatter, esageratamente triste, esageratamente fanservice (con un’età esageratamente bassa!); forse un amalgama un po’ più armonioso di questi elementi avrebbe donato di più a una storia che di per sé è davvero buona. Altro aspetto davvero negativo è il finale tronco, con i due cliffhanger assolutamente non spiegati: uno riguardo a Lucy e l'altro riguardo alle vere intenzioni del laboratorio. Trovo invece buono il livello di crudezza, anzi un finale ancor più crudo sarebbe stato in linea con le mie attese.
Elfen Lied è un'anime ispirato al manga di Lynn Okamoto, pubblicato nel 2004 e che ha riscosso un buon successo; tuttavia ho trovato fin troppe lacune rispetto al manga, modifiche e addirittura tagli della trama originale che mi hanno letteralmente buttato giù.
La storia inizia in modo simile al manga, Lucy è la Diclonius più potente che evade da una struttura facendo strage di chiunque la ostacoli, ma una volta fuori riceve un colpo alla testa precipitando dallo scoglio e finendo in mare. La giovane Lucy verrà ritrovata sulla spiaggia di una tranquilla cittadina da una coppia di ragazzini che la soccorrono portandola in casa loro. Il danno prodotto dall'incidente è uno sdoppiamento di personalità, dove da un lato c'è la tenera infantile Nyu e dall'altro la terribile omicida Lucy.
Le Diclonius sono una nuova specie umana per via di uno sviluppo di una ghiandola nel loro cervello in grado di usare vettori che sono in grado di smembrare un essere umano dall'interno con una facilità incredibile. Tuttavia per la società sono una minaccia e gli alti ranghi hanno ideato una struttura dove tenerli in prigionia e condurre esperimenti.
Fin qui la trama non presenta lacune, ma durante il proprio sviluppo si notano dei cambiamenti rispetto al manga; mettendomi nei panni di chi non ha letto il manga però, posso dire che comunque la trama ha uno sviluppo che intrattiene benissimo, buoni alti e bassi che regalano emozioni.
I personaggi hanno la loro dose di emotività che trasmettono tramite le loro gesta e tramite gli eventi che oltre ad essere drammatici, sono anche pieni di azione e adrenalina; i protagonisti saranno difficili da digerire all'inizio, in quanto strani e forse un po' forzati negli eventi, ma col tempo dimostreranno che la loro parte nella storia ha un giusto motivo.
Un buon aspetto che coinvolge la trama con i personaggi è la doppia personalità della Diclonius, da un lato la innocente Nyu e dall'altro la sanguinosa Lucy; tutto questo porterà tanta suspense negli episodi, coinvolgendo i personaggi intorno a lei.
Anche qui il comparto tecnico non è riuscito a convincermi, disegni troppo poco accurati, senza dettagli che fanno la differenza; le animazioni sono nella norma anche se il genere splatter esagera un po' con il sangue, piccolo taglio equivale a fiumi di sangue.
Elfen Lied lo si può amare come lo si può odiare, infatti personalmente ho trovato magnifico il manga e per tale motivo mi va bene anche l'anime; se riuscirete a non dare importanza alle molte modifiche apportate, quest'anime sarà per voi magnifico. 7 spaccato.
La storia inizia in modo simile al manga, Lucy è la Diclonius più potente che evade da una struttura facendo strage di chiunque la ostacoli, ma una volta fuori riceve un colpo alla testa precipitando dallo scoglio e finendo in mare. La giovane Lucy verrà ritrovata sulla spiaggia di una tranquilla cittadina da una coppia di ragazzini che la soccorrono portandola in casa loro. Il danno prodotto dall'incidente è uno sdoppiamento di personalità, dove da un lato c'è la tenera infantile Nyu e dall'altro la terribile omicida Lucy.
Le Diclonius sono una nuova specie umana per via di uno sviluppo di una ghiandola nel loro cervello in grado di usare vettori che sono in grado di smembrare un essere umano dall'interno con una facilità incredibile. Tuttavia per la società sono una minaccia e gli alti ranghi hanno ideato una struttura dove tenerli in prigionia e condurre esperimenti.
Fin qui la trama non presenta lacune, ma durante il proprio sviluppo si notano dei cambiamenti rispetto al manga; mettendomi nei panni di chi non ha letto il manga però, posso dire che comunque la trama ha uno sviluppo che intrattiene benissimo, buoni alti e bassi che regalano emozioni.
I personaggi hanno la loro dose di emotività che trasmettono tramite le loro gesta e tramite gli eventi che oltre ad essere drammatici, sono anche pieni di azione e adrenalina; i protagonisti saranno difficili da digerire all'inizio, in quanto strani e forse un po' forzati negli eventi, ma col tempo dimostreranno che la loro parte nella storia ha un giusto motivo.
Un buon aspetto che coinvolge la trama con i personaggi è la doppia personalità della Diclonius, da un lato la innocente Nyu e dall'altro la sanguinosa Lucy; tutto questo porterà tanta suspense negli episodi, coinvolgendo i personaggi intorno a lei.
Anche qui il comparto tecnico non è riuscito a convincermi, disegni troppo poco accurati, senza dettagli che fanno la differenza; le animazioni sono nella norma anche se il genere splatter esagera un po' con il sangue, piccolo taglio equivale a fiumi di sangue.
Elfen Lied lo si può amare come lo si può odiare, infatti personalmente ho trovato magnifico il manga e per tale motivo mi va bene anche l'anime; se riuscirete a non dare importanza alle molte modifiche apportate, quest'anime sarà per voi magnifico. 7 spaccato.
Elfen Lied, la mia piaga.
Di solito, non commento mai un'opera senza essere giunto alla conclusione, perché lo trovo irrispettoso ma, in questo caso, devo assolutamente farlo. Considerando che si tratta di un'opera che dovrebbe affrontare temi piuttosto seri, ci si aspetta qualcosa di più, rispetto ad un normale, altro manga. Eppure, cos'ho visto in questi due episodi?
Una grafica grossolana, con sangue che ricorda quello dei primi Mortal Kombat, per quanto irrealistico. E qui, possiamo pure giustificarlo, perché, per quanto importante possa essere a livello qualitativo, la grafica non fa l'anime. Non ho problemi con sangue, scene di violenza e compagnia, proprio nessuno, quindi lo premetto. Nel corso del primo episodio, ci viene presentata la protagonista, che riesce a fuggire da un laboratorio, dando vita ad una vera e propria carneficina. Di cosa si tratti, lo sapete tutti, quindi non continuo col riassumere la trama. Fatto sta, che questa viene trovata da un duo di cugini, una ragazza ed un ragazzo che, senza la minima esitazione, senza il minimo spavento, senza un tremolio e con una freddezza immane, hanno un'idea geniale: portiamola a casa nostra.
Questi sarebbero personaggi ben caratterizzati? Coerenti? Forse fin ora potrebbe essere preso per dirlo, ma un fattore del genere già mi lascia intendere che, di reazioni umane, ce ne saranno ben poco. Come già detto, in un anime non pretendo il realismo, ma, se si tratta di un'opera che vuole far riflettere, come questa, mi aspetto che ci siano delle reazioni umane, comportamenti giustificati ed altro. Senza, poi, parlare del Fanservice assurdo che viene propinato. Normalmente non mi sarebbe fastidio, ma ditemi il bisogno di spiattellare sulla telecamera il seno della protagonista mentre questa compie, praticamente, una strage, che non emoziona e non provoca alcuna sensazione. La protagonista, inoltre, viene soprannominata 'Nyu' proprio a causa del verso che ripete un continuazione.
Ripeto, continuerò e sono disposto a cambiare il voto, assolutamente, perché forse sono io a sbagliarmi, ma, a seguito di varie esperienze con diverse opere non solo di animazione, ormai credo che la gente voglia soltanto vedere significati nascosti e capolavori dove, ahimè, non esistono. Perché si, se l'andazio sarà questo, il voto rimarrà 1.
Ci aggiorneremo, sperando che riuscirò a finirlo.
Di solito, non commento mai un'opera senza essere giunto alla conclusione, perché lo trovo irrispettoso ma, in questo caso, devo assolutamente farlo. Considerando che si tratta di un'opera che dovrebbe affrontare temi piuttosto seri, ci si aspetta qualcosa di più, rispetto ad un normale, altro manga. Eppure, cos'ho visto in questi due episodi?
Una grafica grossolana, con sangue che ricorda quello dei primi Mortal Kombat, per quanto irrealistico. E qui, possiamo pure giustificarlo, perché, per quanto importante possa essere a livello qualitativo, la grafica non fa l'anime. Non ho problemi con sangue, scene di violenza e compagnia, proprio nessuno, quindi lo premetto. Nel corso del primo episodio, ci viene presentata la protagonista, che riesce a fuggire da un laboratorio, dando vita ad una vera e propria carneficina. Di cosa si tratti, lo sapete tutti, quindi non continuo col riassumere la trama. Fatto sta, che questa viene trovata da un duo di cugini, una ragazza ed un ragazzo che, senza la minima esitazione, senza il minimo spavento, senza un tremolio e con una freddezza immane, hanno un'idea geniale: portiamola a casa nostra.
Questi sarebbero personaggi ben caratterizzati? Coerenti? Forse fin ora potrebbe essere preso per dirlo, ma un fattore del genere già mi lascia intendere che, di reazioni umane, ce ne saranno ben poco. Come già detto, in un anime non pretendo il realismo, ma, se si tratta di un'opera che vuole far riflettere, come questa, mi aspetto che ci siano delle reazioni umane, comportamenti giustificati ed altro. Senza, poi, parlare del Fanservice assurdo che viene propinato. Normalmente non mi sarebbe fastidio, ma ditemi il bisogno di spiattellare sulla telecamera il seno della protagonista mentre questa compie, praticamente, una strage, che non emoziona e non provoca alcuna sensazione. La protagonista, inoltre, viene soprannominata 'Nyu' proprio a causa del verso che ripete un continuazione.
Ripeto, continuerò e sono disposto a cambiare il voto, assolutamente, perché forse sono io a sbagliarmi, ma, a seguito di varie esperienze con diverse opere non solo di animazione, ormai credo che la gente voglia soltanto vedere significati nascosti e capolavori dove, ahimè, non esistono. Perché si, se l'andazio sarà questo, il voto rimarrà 1.
Ci aggiorneremo, sperando che riuscirò a finirlo.
Quanto mi piace spulciare nelle news di animeclick alla ricerca di anime che possano intrigarmi e spingermi alla loro visione. Come avviene spesso, casualmente, ecco leggere il titolo "elfen lied", anime discusso e controverso nel sito, che divide la gente tra chi lo ama e chi lo disprezza. Ricordo bene che, tempo fa, avevo visto una scena su youtube che riguardava l'anime in questione, scena in cui c'era più sangue che altro: ebbene quella scena mi impressionò in quel momento e decisi di stare alla larga da quell'opera perché la ritenevo esageratamente violenta e splatter. Invece stavolta ho deciso di iniziarne la visione, conscio di cosa avrei guardato e desideroso di avere una panoramica personale su questo anime, bello o brutto che fosse.
La storia racconta di Lucy, la protagonista, rinchiusa in un laboratorio segreta che viene torturata e sottoposta a terribili esperimenti a causa dei suoi poteri da mutante e per la sua violenza inaudita. Un giorno riesce a fuggire e sdoppierà la sua personalità, generando Nyu(dolce e infantile) e Lucy(matura, violenta e misantropa).
Inizio subito a scrivere il mio parere sull'argomento splatter, dibattuto da più parti. Io reputo che lo splatter sia presente in molte scene, è inconfutabile questo fatto, tuttavia non è l'elemento principale dell'opera, bensì il contorno che trasmette emozioni più forti del normale, riuscendo dunque nel suo intento iniziale. Cosa intendo con ciò? Lo splatter di Elfen Lied, specialmente in determinate scene, morbose o meno che siano, mette a nudo i sentimenti della protagonista Lucy, ossia la sua sofferenza e la sua rabbia verso il genere umano, che vanno assumendo carattere misantropo in maniera chiara ed evidente. Infatti ci sono momenti inseriti giusto per enfatizzare tutto questo e far comprendere lo spettatore, da un lato cosa prova la protagonista, dall'altro lato la crudeltà dell'uomo che sa essere spietato…ben più di un assassino seriale. Giusto per citarne qualcuno, senza spoilerare: quella del cane, quella di Nana sul lettino col padre e quella che riguarda la sorella di Kouta. Tutte le morti avvengono per mezzo della armi invisibili dei diclonius, le quali consentono di tagliare con facilità la carne umana. Posso perciò affermare che il sangue versato, le mutilazioni, le decapitazione ecc sono un elemento a favore di questo anime, poiché rendono qualcosa di non originalissimo, per certi versi, un insieme di scene drammatiche e ben congeniate. Naturalmente non è un anime per bambini, anzi costoro non devono neanche avvicinarsi alla visione di questa opera perché, oltre ad una violenza disarmante e disturbante, presenta scene e tematiche serie, fin troppo per un bambino che ha bisogno di svagarsi con un'opera animata.
La protagonista, come anticipato, soffre di un disturbo dissociativo della personalità(doppia personalità) che è la vera colonna portante della serie, in quanto nel corso della storia ci sono continui contrasti tra la dolce Nyu- pucciosa e carina come un peluche- e la sanguinaria Lucy. Sono due personaggi in uno, due caratteri opposti facenti parte di una stessa persona che si scambiano spesso di ruolo, movimentando la serie tramite continui colpi di scena. Si nota un vero e proprio percorso introspettivo nella protagonista che, recuperando la memoria, riscopre i motivi che l'hanno portata a diventare quello che è oggi, aprendo la strada ad uno dei messaggi di fondo di Elfen Lied: nessuno nasce malvagio, visto che al contrario di quanto affermano e pensano gli scienziati nella serie, Lucy e le altre diclonius, cioè la specie mutante protagonista dell'anime, non sono cattive dalla nascita ma hanno sviluppato una tendenza omicida a causa del disprezzo, delle violenze fisiche e psicologiche a danno degli essere umani. Io apprezzo notevolmente anche la parte di Nyu, così dolce e pucciosa da sembrare irreale, generando momenti quasi comici in alcuni frangenti…davvero un personaggio ben riuscito, almeno quanto Lucy.
Tra gli altri personaggi cito Mayu, dolce ragazzina vittima di pesanti abusi da parte del padre adottivo, nello specifico pedofilia. Questo è uno dei temi più caldi e controversi della serie che, personalmente, ho apprezzato perché sbattuto in faccia con impatto, senza attese lunghe, del resto come avviene in tutto il resto della serie. Peccato non si approfondisca la tematica nell'anime, a differenza del manga, ma probabilmente bisognava fare i conti con le esigenze di trama. Poi ottimo Bandou, personaggio carismatico sebbene apparentemente sembri una macchietta comica, mentre in pratica lo ritengo una personaggio di spessore, valido e che riesce a donare alla serie un'altra sfaccettatura, quella di una persona desiderosa di affrontare pericoli insormontabili e di spingersi oltre i suoi limiti, pur sapendo che non basterà neanche questo a salvarlo dalla sconfitta. Menzione d'onore anche per Kurama, il sovrintendente, personaggio ben rappresentato con un senso dell'onore forte e un grande senso della famiglia, è vittima di mobbing ma non si scoraggia e persegue i suoi obbiettivi e protegge le persone a lui più care . D'altronde i personaggi di questa serie, non tutti ma buona parte, sono realizzati con attenzione e approfonditi psicologicamente, piano piano, di puntata in puntata, formando un puzzle ben definito e rappresentando le caratterizzazioni di ogni personaggio, specie nei più importanti. La drammaticità è parte essenziale e basilare della serie, commuove in alcune scene e riesce perfettamente a catalizzare lo spettatore nel clima triste della serie, con rari spunti divertenti, e tante riflessioni sulla crudeltà degli esseri umani.
Note dolenti sono: la prima è Yuka, la cugina del co-protagonista Kouta. Lei impersona il personaggio più inutile ai fini della trama: passato felice, nessuna paura particolare, segni particolari assente tranne un amore sconsiderato verso il cugino, fatto che genera una gelosia particolare per le attenzione che Kouta rivolge a Nyu. Anche il protagonista è abbastanza inadeguato sotto il profilo psicologico, eccetto l'interessante disturbo dell'amnesia auto-imposta, causata dallo shock che in passato ha visto la perdita della sorella minore e del padre. A parte questo, l'esito finale del personaggio, ricordatosi tutto, è esageratamente bonario e degno di una commedia da quattro soldi…non la posso accettare e credo che chiunque(o quasi) farebbe lo stesso. Quel gesto nei confronti di Lucy avrebbero potuto evitarlo facilmente(i produttori dell'anime), invece di forzare sul piano emotivo allo scopo di commuovere lo spettatore e regalare una scena romantica.
Il finale della serie è diverso dal manga perché, alla data della messa in onda(2004), il manga era in corso, quindi si è optati per un finale alternativo, non autoconclusivo ma aperto. Onestamente non mi è dispiaciuto, forse è il finale perfetto per quello che si aveva a disposizione e per la tipologia di serie.
Le tematiche affrontate dalla serie sono piene di spessore e senza filtri, anzi vengono proposte con enfasi morbosa ma non per questo fuori luogo. Oltre alle già citate pedofilia e misantropia e mobbing, tema centrale è quello dell'evoluzionismo(e discriminazione) dell'essere umano, della sua specie e dei pericoli che ne scaturiscono da essa. I diclonuis sono esseri diversi dagli umani, oltre che per le armi invisibili, anche per le corna che spuntano dalle loro teste, fatto che rende questi esseri discriminati da tutti gli altri, come notiamo nei flashback di Lucy bambina. Inoltre gli scienziati temono un proliferare di questa specie superiore all'homo sapiens, perciò preferiscono isolare i soggetti nati in questo stato e ucciderne la maggior parte, sin dalla nascita. Qualcosa di orribile ma è cruda realtà, forse l'istinto alla sopravvivenza dell'essere umano che, resosi conto, di non essere più il predatore più forte, reagisce istintivamente, mostrando il lato più malvagio di sé, in barba ai diritti che ogni essere vivente dovrebbe avere. Emblematica, significativa e meravigliosa, a mio parere, è a tal proposito la frase di Lucy "quando si è miserabile, si cerca qualcuno che è ancora più miserabile di te!". Frase d'effetto che permette di riflettere sulla natura umana e sulla malvagità che affligge il mondo. In effetti questo anime non ha la presunzione di considerare Lucy cattiva o buona, lasciando questo compito allo spettatore che, in base al proprio pensiero, sarà libero di valutare i comportamenti, le motivazioni, le cause e tutto quello che ha portato la protagonista a divenire così violenta e sadica. A mio giudizio Lucy è assolutamente condannabile per le crudeli morti che riserva alle persone, anche a coloro che non hanno nessuna colpa del suo stato e del suo triste passato; d'altra parte non si può non chiudere gli occhi dinanzi alla crudeltà dell'uomo, rappresentata in più momenti nel corso della serie, che discrimina Lucy semplicemente a causa di due piccole corna che spuntano dalla testa. E il fatto che siano i bambini a discriminarla in primis , fa sì che si comprenda come il mondo attuale viva di apparenze, di voglia di trovare qualcuno più infelice di te(come afferma Lucy) per offenderlo, insultarlo e discriminarlo, in maniera da te da poterti sentire, poi, felice…
Il comparto tecnico dell'anime è sufficiente, non di più, poiché avrei preferito dei colori più realistici e l'utilizzo di un rosso(per il sangue) meno coloro pastello, dal momento che questo snatura certe scene sanguinose, in cui il sangue scorre copioso. Diciamo che i disegni de personaggi sono carini ma si poteva far di meglio, anzi molto meglio probabilmente, vedasi gli occhi quasi tutti identici.
Per fortuna a compensare il lato tecnico-grafico ci pensa il lato sonoro, davvero inattaccabile e superbo: come non innamorarsi di un opening come Lilium?? La riascolterei decine di volte perché è bellissima, diversa dalle solite sigle a cui siamo abituati. Una composizione in lingua latina stupefacente, carica di malinconia e tristezza, dal testo che mette in contrasto una presunta "Santa" che sarebbe Lucy, a ciò che invece vediamo ad ogni episodio. Semplicemente perfetta. Anche le immagini dell'opening non sono da meno: Gustav Klimt ispira i quadri animati che vedono Lucy-Nyu protagonista in solitario, in tutta la sua bellezza che è messa a nuda, non certo per attrarre il pubblico maschile, bensì per scoprire il lato interiore della ragazza, approfondito nel corso della serie. Peccato invece per la ending, abbastanza deludente, in forte contrasto con la opening, poiché è troppo allegra e non presenta immagini degne di nota, tranne Lucy-Nyu nuda distesa come mamma l'ha fatta. Le musiche che accompagnano l'opera sono eccellenti, basate su Lilium, spesso riadattate in versioni sempre strepitose, ma anche le altre musiche sono intriganti e struggenti quanto basta, in particolare Neji/Heji…superba!
Cosa rimane di quest'opera quindi? Capolavoro o comerccialata di dubbio gusto? Si dice che la verità si trova nel mezzo e , probabilmente, non è una bugia. A me Elfen Lied è piaciuto molto ma comunque non lo ritengo un capolavoro, a causa dei difetti sopracitati e di alcune scelte di trama forzate, tuttavia è un anime che vale la pena di essere visto perché, in base alla propria sensibilità, può piacere tantissimo, non per niente c'è gente che ne è innamorata letteralmente, gente che non biasimo assolutamente, anzi comprendo e ne capisco a pieno le ragioni. Spettacolari caratterizzazioni dei personaggi, coraggio nell'affrontare tematiche scomode e poco utilizzate, diversità di vedute dei personaggi, concetto di bene-male ambiguo e non stereotipato(un po' come Death Note) e altre chicche, consentono di poter attribuire a questa serie un 8 pieno, meritevole di lode nella sua esteriorizzazione schietta, cinica e senza filtri del genere umano...e non solo.
La storia racconta di Lucy, la protagonista, rinchiusa in un laboratorio segreta che viene torturata e sottoposta a terribili esperimenti a causa dei suoi poteri da mutante e per la sua violenza inaudita. Un giorno riesce a fuggire e sdoppierà la sua personalità, generando Nyu(dolce e infantile) e Lucy(matura, violenta e misantropa).
Inizio subito a scrivere il mio parere sull'argomento splatter, dibattuto da più parti. Io reputo che lo splatter sia presente in molte scene, è inconfutabile questo fatto, tuttavia non è l'elemento principale dell'opera, bensì il contorno che trasmette emozioni più forti del normale, riuscendo dunque nel suo intento iniziale. Cosa intendo con ciò? Lo splatter di Elfen Lied, specialmente in determinate scene, morbose o meno che siano, mette a nudo i sentimenti della protagonista Lucy, ossia la sua sofferenza e la sua rabbia verso il genere umano, che vanno assumendo carattere misantropo in maniera chiara ed evidente. Infatti ci sono momenti inseriti giusto per enfatizzare tutto questo e far comprendere lo spettatore, da un lato cosa prova la protagonista, dall'altro lato la crudeltà dell'uomo che sa essere spietato…ben più di un assassino seriale. Giusto per citarne qualcuno, senza spoilerare: quella del cane, quella di Nana sul lettino col padre e quella che riguarda la sorella di Kouta. Tutte le morti avvengono per mezzo della armi invisibili dei diclonius, le quali consentono di tagliare con facilità la carne umana. Posso perciò affermare che il sangue versato, le mutilazioni, le decapitazione ecc sono un elemento a favore di questo anime, poiché rendono qualcosa di non originalissimo, per certi versi, un insieme di scene drammatiche e ben congeniate. Naturalmente non è un anime per bambini, anzi costoro non devono neanche avvicinarsi alla visione di questa opera perché, oltre ad una violenza disarmante e disturbante, presenta scene e tematiche serie, fin troppo per un bambino che ha bisogno di svagarsi con un'opera animata.
La protagonista, come anticipato, soffre di un disturbo dissociativo della personalità(doppia personalità) che è la vera colonna portante della serie, in quanto nel corso della storia ci sono continui contrasti tra la dolce Nyu- pucciosa e carina come un peluche- e la sanguinaria Lucy. Sono due personaggi in uno, due caratteri opposti facenti parte di una stessa persona che si scambiano spesso di ruolo, movimentando la serie tramite continui colpi di scena. Si nota un vero e proprio percorso introspettivo nella protagonista che, recuperando la memoria, riscopre i motivi che l'hanno portata a diventare quello che è oggi, aprendo la strada ad uno dei messaggi di fondo di Elfen Lied: nessuno nasce malvagio, visto che al contrario di quanto affermano e pensano gli scienziati nella serie, Lucy e le altre diclonius, cioè la specie mutante protagonista dell'anime, non sono cattive dalla nascita ma hanno sviluppato una tendenza omicida a causa del disprezzo, delle violenze fisiche e psicologiche a danno degli essere umani. Io apprezzo notevolmente anche la parte di Nyu, così dolce e pucciosa da sembrare irreale, generando momenti quasi comici in alcuni frangenti…davvero un personaggio ben riuscito, almeno quanto Lucy.
Tra gli altri personaggi cito Mayu, dolce ragazzina vittima di pesanti abusi da parte del padre adottivo, nello specifico pedofilia. Questo è uno dei temi più caldi e controversi della serie che, personalmente, ho apprezzato perché sbattuto in faccia con impatto, senza attese lunghe, del resto come avviene in tutto il resto della serie. Peccato non si approfondisca la tematica nell'anime, a differenza del manga, ma probabilmente bisognava fare i conti con le esigenze di trama. Poi ottimo Bandou, personaggio carismatico sebbene apparentemente sembri una macchietta comica, mentre in pratica lo ritengo una personaggio di spessore, valido e che riesce a donare alla serie un'altra sfaccettatura, quella di una persona desiderosa di affrontare pericoli insormontabili e di spingersi oltre i suoi limiti, pur sapendo che non basterà neanche questo a salvarlo dalla sconfitta. Menzione d'onore anche per Kurama, il sovrintendente, personaggio ben rappresentato con un senso dell'onore forte e un grande senso della famiglia, è vittima di mobbing ma non si scoraggia e persegue i suoi obbiettivi e protegge le persone a lui più care . D'altronde i personaggi di questa serie, non tutti ma buona parte, sono realizzati con attenzione e approfonditi psicologicamente, piano piano, di puntata in puntata, formando un puzzle ben definito e rappresentando le caratterizzazioni di ogni personaggio, specie nei più importanti. La drammaticità è parte essenziale e basilare della serie, commuove in alcune scene e riesce perfettamente a catalizzare lo spettatore nel clima triste della serie, con rari spunti divertenti, e tante riflessioni sulla crudeltà degli esseri umani.
Note dolenti sono: la prima è Yuka, la cugina del co-protagonista Kouta. Lei impersona il personaggio più inutile ai fini della trama: passato felice, nessuna paura particolare, segni particolari assente tranne un amore sconsiderato verso il cugino, fatto che genera una gelosia particolare per le attenzione che Kouta rivolge a Nyu. Anche il protagonista è abbastanza inadeguato sotto il profilo psicologico, eccetto l'interessante disturbo dell'amnesia auto-imposta, causata dallo shock che in passato ha visto la perdita della sorella minore e del padre. A parte questo, l'esito finale del personaggio, ricordatosi tutto, è esageratamente bonario e degno di una commedia da quattro soldi…non la posso accettare e credo che chiunque(o quasi) farebbe lo stesso. Quel gesto nei confronti di Lucy avrebbero potuto evitarlo facilmente(i produttori dell'anime), invece di forzare sul piano emotivo allo scopo di commuovere lo spettatore e regalare una scena romantica.
Il finale della serie è diverso dal manga perché, alla data della messa in onda(2004), il manga era in corso, quindi si è optati per un finale alternativo, non autoconclusivo ma aperto. Onestamente non mi è dispiaciuto, forse è il finale perfetto per quello che si aveva a disposizione e per la tipologia di serie.
Le tematiche affrontate dalla serie sono piene di spessore e senza filtri, anzi vengono proposte con enfasi morbosa ma non per questo fuori luogo. Oltre alle già citate pedofilia e misantropia e mobbing, tema centrale è quello dell'evoluzionismo(e discriminazione) dell'essere umano, della sua specie e dei pericoli che ne scaturiscono da essa. I diclonuis sono esseri diversi dagli umani, oltre che per le armi invisibili, anche per le corna che spuntano dalle loro teste, fatto che rende questi esseri discriminati da tutti gli altri, come notiamo nei flashback di Lucy bambina. Inoltre gli scienziati temono un proliferare di questa specie superiore all'homo sapiens, perciò preferiscono isolare i soggetti nati in questo stato e ucciderne la maggior parte, sin dalla nascita. Qualcosa di orribile ma è cruda realtà, forse l'istinto alla sopravvivenza dell'essere umano che, resosi conto, di non essere più il predatore più forte, reagisce istintivamente, mostrando il lato più malvagio di sé, in barba ai diritti che ogni essere vivente dovrebbe avere. Emblematica, significativa e meravigliosa, a mio parere, è a tal proposito la frase di Lucy "quando si è miserabile, si cerca qualcuno che è ancora più miserabile di te!". Frase d'effetto che permette di riflettere sulla natura umana e sulla malvagità che affligge il mondo. In effetti questo anime non ha la presunzione di considerare Lucy cattiva o buona, lasciando questo compito allo spettatore che, in base al proprio pensiero, sarà libero di valutare i comportamenti, le motivazioni, le cause e tutto quello che ha portato la protagonista a divenire così violenta e sadica. A mio giudizio Lucy è assolutamente condannabile per le crudeli morti che riserva alle persone, anche a coloro che non hanno nessuna colpa del suo stato e del suo triste passato; d'altra parte non si può non chiudere gli occhi dinanzi alla crudeltà dell'uomo, rappresentata in più momenti nel corso della serie, che discrimina Lucy semplicemente a causa di due piccole corna che spuntano dalla testa. E il fatto che siano i bambini a discriminarla in primis , fa sì che si comprenda come il mondo attuale viva di apparenze, di voglia di trovare qualcuno più infelice di te(come afferma Lucy) per offenderlo, insultarlo e discriminarlo, in maniera da te da poterti sentire, poi, felice…
Il comparto tecnico dell'anime è sufficiente, non di più, poiché avrei preferito dei colori più realistici e l'utilizzo di un rosso(per il sangue) meno coloro pastello, dal momento che questo snatura certe scene sanguinose, in cui il sangue scorre copioso. Diciamo che i disegni de personaggi sono carini ma si poteva far di meglio, anzi molto meglio probabilmente, vedasi gli occhi quasi tutti identici.
Per fortuna a compensare il lato tecnico-grafico ci pensa il lato sonoro, davvero inattaccabile e superbo: come non innamorarsi di un opening come Lilium?? La riascolterei decine di volte perché è bellissima, diversa dalle solite sigle a cui siamo abituati. Una composizione in lingua latina stupefacente, carica di malinconia e tristezza, dal testo che mette in contrasto una presunta "Santa" che sarebbe Lucy, a ciò che invece vediamo ad ogni episodio. Semplicemente perfetta. Anche le immagini dell'opening non sono da meno: Gustav Klimt ispira i quadri animati che vedono Lucy-Nyu protagonista in solitario, in tutta la sua bellezza che è messa a nuda, non certo per attrarre il pubblico maschile, bensì per scoprire il lato interiore della ragazza, approfondito nel corso della serie. Peccato invece per la ending, abbastanza deludente, in forte contrasto con la opening, poiché è troppo allegra e non presenta immagini degne di nota, tranne Lucy-Nyu nuda distesa come mamma l'ha fatta. Le musiche che accompagnano l'opera sono eccellenti, basate su Lilium, spesso riadattate in versioni sempre strepitose, ma anche le altre musiche sono intriganti e struggenti quanto basta, in particolare Neji/Heji…superba!
Cosa rimane di quest'opera quindi? Capolavoro o comerccialata di dubbio gusto? Si dice che la verità si trova nel mezzo e , probabilmente, non è una bugia. A me Elfen Lied è piaciuto molto ma comunque non lo ritengo un capolavoro, a causa dei difetti sopracitati e di alcune scelte di trama forzate, tuttavia è un anime che vale la pena di essere visto perché, in base alla propria sensibilità, può piacere tantissimo, non per niente c'è gente che ne è innamorata letteralmente, gente che non biasimo assolutamente, anzi comprendo e ne capisco a pieno le ragioni. Spettacolari caratterizzazioni dei personaggi, coraggio nell'affrontare tematiche scomode e poco utilizzate, diversità di vedute dei personaggi, concetto di bene-male ambiguo e non stereotipato(un po' come Death Note) e altre chicche, consentono di poter attribuire a questa serie un 8 pieno, meritevole di lode nella sua esteriorizzazione schietta, cinica e senza filtri del genere umano...e non solo.
Premetto che cercherò in ogni modo di essere imparziale dato che, com'è possibile desumere dal mio avatar, "Elfen Lied" è stato a lungo - e in un certo senso è ancora - il mio anime preferito.
Anime seinen che racchiude in sè innumerevoli generi, perfino i più stridenti come il romantico e lo splatter, Elfen Lied è un anime che ti colpisce, nel bene e nel male. E' curioso notare che raramente fra i recensori di quest'anime si trova qualcuno che lo giudichi "mediocre". Generalmente o lo si ama, o lo si odia.
E io rientro nella prima categoria. Ma partiamo con ordine.
Elfen Lied è un anime del 2004 di tredici episodi. Narra la storia della mutante Lucy, appartenente alla razza diclonius il cui unico scopo è distruggere la razza umana e iniziare una nuova era. Dopo essere fuggita dall'istituto di ricerca in cui era rinchiusa, Lucy batte violentemente la testa, e da quel momento vive in un perenne cambio di personalità: può divenire la tenera ragazzina "Nyu", inerme come una bambina, o tornare lo spietato diclonius di sempre. Viene trovata da una coppia di cugini, Kohta e Yuka, che decidono di portarla nella loro dimora... ma i militari sono già sulle sue tracce....
Questa è la trama sommaria. Ma "Elfen Lied" è molto di più. E' un anime che tratta di temi estremamente pesanti con altrettanta crudezza: il razzismo, l'abuso, la pedofilia. E alla fine non si può esserne indifferenti, come avevo già anticipato. Sia in senso positivo che negativo.
Certo, non posso solo mettere in risalto solo i pregi di quest'opera eliminandone i difetti.
Infatti la maggior parte del mio amore nei suoi confronti è solo legato al bellissimo manga da cui è tratta quest'opera.
Se dovessi trovare uno dei suoi maggiori punti di forza dell'anime di "Elfen Lied" direi che è proprio la capacità di colpire, di non lasciarti indifferente, di riuscire a tenerti col fiato sospeso senza farti mai annoiare... ma anche la caratterizzazione psicologica di Lucy è estremamente affascinante. Noi la vediamo nella sua interezza, riusciamo a entrare nella sua testa per comprenderne i dolori, la solitudine, ma anche il suo egoismo come reazione al male ricevuto.
Tutto questo però, come stavo dicendo, non può sopperire ad alcuni difetti abbastanza evidenti: il più importante è il finale dell'opera. Non farò certo spoiler, ma il finale aperto dell'anime è qualcosa di imbarazzante e credo perfino offensivo nei confronti di chi non ha letto il manga o ne conosce i retroscena. Non tutti sanno infatti che quest'anime veniva prodotto in contemporanea col manga, ma quando i tempi non riuscirono più a coincidere, anche a causa dei dissapori fra il mangaka e il direttore dell'anime, l'anime fu lasciato con un nulla di fatto.
E così decade l'intero comparto psicologico dell'opera, con una storia lasciata a metà, senza i risvolti drammatici e realistici della sua controparte cartacea. Così lo spettatore si ritrova disorientato, deluso, furioso per quanto ha visto.
Per il resto, il comparto tecnico non è nulla di eccezionale, ma almeno le ambientazioni son molto belle.
Mi scuso per il tono altalenante di questa recensione, ma alla fine è proprio l'anime a richiederlo.
Alla fine avrei messo 8 a quest'opera, ma il 9 lo merita tutto solo per l'opening, che a mio dire è una delle più belle mai create. L'idea di unire un canto gregoriano con i quadri di Klimt è a dir poco suggestiva.
In conclusione... consiglio assolutamente quest'opera, che per me poteva essere anche un capolavoro, ma si riduce solo a "un anime davvero bello".
Anime seinen che racchiude in sè innumerevoli generi, perfino i più stridenti come il romantico e lo splatter, Elfen Lied è un anime che ti colpisce, nel bene e nel male. E' curioso notare che raramente fra i recensori di quest'anime si trova qualcuno che lo giudichi "mediocre". Generalmente o lo si ama, o lo si odia.
E io rientro nella prima categoria. Ma partiamo con ordine.
Elfen Lied è un anime del 2004 di tredici episodi. Narra la storia della mutante Lucy, appartenente alla razza diclonius il cui unico scopo è distruggere la razza umana e iniziare una nuova era. Dopo essere fuggita dall'istituto di ricerca in cui era rinchiusa, Lucy batte violentemente la testa, e da quel momento vive in un perenne cambio di personalità: può divenire la tenera ragazzina "Nyu", inerme come una bambina, o tornare lo spietato diclonius di sempre. Viene trovata da una coppia di cugini, Kohta e Yuka, che decidono di portarla nella loro dimora... ma i militari sono già sulle sue tracce....
Questa è la trama sommaria. Ma "Elfen Lied" è molto di più. E' un anime che tratta di temi estremamente pesanti con altrettanta crudezza: il razzismo, l'abuso, la pedofilia. E alla fine non si può esserne indifferenti, come avevo già anticipato. Sia in senso positivo che negativo.
Certo, non posso solo mettere in risalto solo i pregi di quest'opera eliminandone i difetti.
Infatti la maggior parte del mio amore nei suoi confronti è solo legato al bellissimo manga da cui è tratta quest'opera.
Se dovessi trovare uno dei suoi maggiori punti di forza dell'anime di "Elfen Lied" direi che è proprio la capacità di colpire, di non lasciarti indifferente, di riuscire a tenerti col fiato sospeso senza farti mai annoiare... ma anche la caratterizzazione psicologica di Lucy è estremamente affascinante. Noi la vediamo nella sua interezza, riusciamo a entrare nella sua testa per comprenderne i dolori, la solitudine, ma anche il suo egoismo come reazione al male ricevuto.
Tutto questo però, come stavo dicendo, non può sopperire ad alcuni difetti abbastanza evidenti: il più importante è il finale dell'opera. Non farò certo spoiler, ma il finale aperto dell'anime è qualcosa di imbarazzante e credo perfino offensivo nei confronti di chi non ha letto il manga o ne conosce i retroscena. Non tutti sanno infatti che quest'anime veniva prodotto in contemporanea col manga, ma quando i tempi non riuscirono più a coincidere, anche a causa dei dissapori fra il mangaka e il direttore dell'anime, l'anime fu lasciato con un nulla di fatto.
E così decade l'intero comparto psicologico dell'opera, con una storia lasciata a metà, senza i risvolti drammatici e realistici della sua controparte cartacea. Così lo spettatore si ritrova disorientato, deluso, furioso per quanto ha visto.
Per il resto, il comparto tecnico non è nulla di eccezionale, ma almeno le ambientazioni son molto belle.
Mi scuso per il tono altalenante di questa recensione, ma alla fine è proprio l'anime a richiederlo.
Alla fine avrei messo 8 a quest'opera, ma il 9 lo merita tutto solo per l'opening, che a mio dire è una delle più belle mai create. L'idea di unire un canto gregoriano con i quadri di Klimt è a dir poco suggestiva.
In conclusione... consiglio assolutamente quest'opera, che per me poteva essere anche un capolavoro, ma si riduce solo a "un anime davvero bello".
"Elfen Lied", un manga di Lynn Okamoto dal quale è nato anche un anime, classificato come "seinen" a causa della nudità e complessità dei contenuti.
La storia infatti non è molto semplice anche se a prima vista non si direbbe, sia perché è una fabula e quindi gli eventi non seguono un ordine cronologico ma logico, e per questo alcune cose possiamo capirle solo con il tempo e con un po' di riflessioni, ma anche perché "Elfen Lied" è una storia molto profonda.
Subito ci viene mostrata una ragazza, Lucy o Nyuu, che riesce a scappare da un laboratorio dove la stavano analizzando, lasciandosi dietro di sé un fiume di sangue e ferendosi alla testa, perdendo la memoria, e acquisendo una doppia personalità, da una parte una ragazza ingenua e gentile, dall'altra una spietata assassina (da questo i suoi due nomi). Viene soccorsa dal protagonista, Kouta e da una sua amica, che la portano a casa loro, nella città di kamakura, del tutto ignari di ciò che sia veramente la ragazza.
Infatti è vittima di una strana malattia, il Vector, della quale ancora non esiste cura e che è altamente contagiosa, questa malattia fa crescere delle strane corna sulla testa e fa acquisire dei "vettori", lunghi bracci che sono in grado di uccidere un uomo in una frazione di secondo. Infatti questi "poteri" servono proprio per sterminare l'umanità e far spazio a un nuovo genere umano, i Diclonius. Lucy è la prima della sua specie, per questo viene definita come la "regina", dopo aver infettato qualcuno, rinuncia alla sua missione, il motivo non ve lo dico altrimenti vi rovinerei la storia.
Tuttavia questo introduce un sacco di scene splatter inutili, che non mi hanno fatto gradire molto l'anime. La parte sentimentale invece l'ho apprezzata, perché non è la classica storia d'amore dove intorno al protagonista girano un sacco di ragazze che si innamorano di lui. Anche se di ragazze dopo Lucy ne arriveranno a casa di Kouta, tuttavia nessuna si ritroverà lì per caso ma tutte hanno un determinato motivo.
Il comparto tecnico non è dei migliori, il character design è carino anche se poco dettagliato, però gli sfondi non sono dei migliori, così come la colonna sonora della quale ho apprezzato solo la soundtrack principale, "Lilium" che però viene riproposta troppe volte e alla fine viene a noia.
In conclusione "Elfen Lied" è un buon anime, con una storia complicata che ti fa riflettere su molte cose, come il fatto della diversità, infatti dato che le persone infette da queste malattia acquisiscono delle corna sono tutte discriminate e considerate degli animali dalle persone più "normali", certe volte come nel caso di Lucy anche maltrattate facendo diventare degli animali gli assalitori stessi.
Tutto sommato se non fosse per un comparto tecnico scadente e qualche scena di sangue di troppo, questo anime poteva meritarsi un voto più alto.
La storia infatti non è molto semplice anche se a prima vista non si direbbe, sia perché è una fabula e quindi gli eventi non seguono un ordine cronologico ma logico, e per questo alcune cose possiamo capirle solo con il tempo e con un po' di riflessioni, ma anche perché "Elfen Lied" è una storia molto profonda.
Subito ci viene mostrata una ragazza, Lucy o Nyuu, che riesce a scappare da un laboratorio dove la stavano analizzando, lasciandosi dietro di sé un fiume di sangue e ferendosi alla testa, perdendo la memoria, e acquisendo una doppia personalità, da una parte una ragazza ingenua e gentile, dall'altra una spietata assassina (da questo i suoi due nomi). Viene soccorsa dal protagonista, Kouta e da una sua amica, che la portano a casa loro, nella città di kamakura, del tutto ignari di ciò che sia veramente la ragazza.
Infatti è vittima di una strana malattia, il Vector, della quale ancora non esiste cura e che è altamente contagiosa, questa malattia fa crescere delle strane corna sulla testa e fa acquisire dei "vettori", lunghi bracci che sono in grado di uccidere un uomo in una frazione di secondo. Infatti questi "poteri" servono proprio per sterminare l'umanità e far spazio a un nuovo genere umano, i Diclonius. Lucy è la prima della sua specie, per questo viene definita come la "regina", dopo aver infettato qualcuno, rinuncia alla sua missione, il motivo non ve lo dico altrimenti vi rovinerei la storia.
Tuttavia questo introduce un sacco di scene splatter inutili, che non mi hanno fatto gradire molto l'anime. La parte sentimentale invece l'ho apprezzata, perché non è la classica storia d'amore dove intorno al protagonista girano un sacco di ragazze che si innamorano di lui. Anche se di ragazze dopo Lucy ne arriveranno a casa di Kouta, tuttavia nessuna si ritroverà lì per caso ma tutte hanno un determinato motivo.
Il comparto tecnico non è dei migliori, il character design è carino anche se poco dettagliato, però gli sfondi non sono dei migliori, così come la colonna sonora della quale ho apprezzato solo la soundtrack principale, "Lilium" che però viene riproposta troppe volte e alla fine viene a noia.
In conclusione "Elfen Lied" è un buon anime, con una storia complicata che ti fa riflettere su molte cose, come il fatto della diversità, infatti dato che le persone infette da queste malattia acquisiscono delle corna sono tutte discriminate e considerate degli animali dalle persone più "normali", certe volte come nel caso di Lucy anche maltrattate facendo diventare degli animali gli assalitori stessi.
Tutto sommato se non fosse per un comparto tecnico scadente e qualche scena di sangue di troppo, questo anime poteva meritarsi un voto più alto.
Ho guardato questa serie spinto dal continuo sentirne parlare anche tutt'ora nonostante siano passati molti anni dalla sua produzione e devo ammettere che anche se inizialmente, dopo i primi 2 episodi, stavo per abbandonarla, sono rimasto veramente sorpreso dalla sua profondità e sono contento di non essermi interrotto all'inizio.
In un laboratorio segreto vengono studiati i Diclonius, esseri dalle sembianze umane riconoscibili per la presenza di due protuberanze a forma di corna presenti sul cranio; i diclonius sono anche muniti dei cosidetti "vettori", mani invisibili che gli spuntano dalla schiena e che hanno un raggio di diversi metri. Queste braccia sono solitamente quattro, il raggio varia da soggetto a soggetto e sono delle vere e proprie armi in grado di spezzare, mutilare, distruggere un corpo umano in mezzo secondo e di ripare allo stesso tempo il Diclonius stesso da eventuali attacchi. La storia inizia quando il Diclonius Lucy riesce a scappare dal laboratorio dopo avere eliminato con facilità tutte le guardie mandategli contro. La ragazza viene ritrovata su una spiaggia da Kouta e Youka; sbattendo la testa Lucy ha perso la memoria e si è creata una doppia personalità: la prima quella dello spietato Diclonius e una nuova da ragazza innocente e completamente incapace di esprimersi; i due ragazzi completamente ignari della Lucy malvagia decidono di tenerla con loro e accudirla. Quello che succederà dopo è troppo lungo da riassumere, è incredibile come in sole 13 puntate la storia si sia articolata in modo così complesso, riuscendo anche a gestire bene due dimensioni temporali differenti, infatti alcuni episodi sono incentrati sul passato del protagonista, che si rivela essere direttamente collegato con quello di Lucy. Nonostante la complessità, la trama è resa benissimo, in modo chiaro e preciso e non lascia dubbi o incomprensioni di alcun tipo. I personaggi vengono analizzati fin da subito, sono caratterizzati benissimo e risultano essere molto particolari e interessanti, soprattutto Lucy si rivela essere molto più della bestia senza cuore che ci viene presentata all'inizio. Anche Kouta col suo passato difficile ci intratterà non poco e col passare delle puntate saprà farsi apprezzare e conoscere al meglio, rimanendo ben impresso nelle nostre menti. Dal punto di vista grafico/sonoro è un lavoro ben realizzato ma non eccelso, molto particolare la opening suggestiva e inquietante allo stesso tempo.
Il tema trattato principalmente, ovvero quello della paura di ciò che è diverso viene elaborato benissimo e fornisce molti spunti di riflessione importanti; penso sia una tematica su cui vale la pena di riflettere a lungo, mi ha molto colpito. il finale è diverso da quello del manga ma in questo caso mi ha lasciato molto soddisfatto.
In conclusione un'opera profonda, riflessiva e cruda allo stesso tempo; consigliata a tutti.
In un laboratorio segreto vengono studiati i Diclonius, esseri dalle sembianze umane riconoscibili per la presenza di due protuberanze a forma di corna presenti sul cranio; i diclonius sono anche muniti dei cosidetti "vettori", mani invisibili che gli spuntano dalla schiena e che hanno un raggio di diversi metri. Queste braccia sono solitamente quattro, il raggio varia da soggetto a soggetto e sono delle vere e proprie armi in grado di spezzare, mutilare, distruggere un corpo umano in mezzo secondo e di ripare allo stesso tempo il Diclonius stesso da eventuali attacchi. La storia inizia quando il Diclonius Lucy riesce a scappare dal laboratorio dopo avere eliminato con facilità tutte le guardie mandategli contro. La ragazza viene ritrovata su una spiaggia da Kouta e Youka; sbattendo la testa Lucy ha perso la memoria e si è creata una doppia personalità: la prima quella dello spietato Diclonius e una nuova da ragazza innocente e completamente incapace di esprimersi; i due ragazzi completamente ignari della Lucy malvagia decidono di tenerla con loro e accudirla. Quello che succederà dopo è troppo lungo da riassumere, è incredibile come in sole 13 puntate la storia si sia articolata in modo così complesso, riuscendo anche a gestire bene due dimensioni temporali differenti, infatti alcuni episodi sono incentrati sul passato del protagonista, che si rivela essere direttamente collegato con quello di Lucy. Nonostante la complessità, la trama è resa benissimo, in modo chiaro e preciso e non lascia dubbi o incomprensioni di alcun tipo. I personaggi vengono analizzati fin da subito, sono caratterizzati benissimo e risultano essere molto particolari e interessanti, soprattutto Lucy si rivela essere molto più della bestia senza cuore che ci viene presentata all'inizio. Anche Kouta col suo passato difficile ci intratterà non poco e col passare delle puntate saprà farsi apprezzare e conoscere al meglio, rimanendo ben impresso nelle nostre menti. Dal punto di vista grafico/sonoro è un lavoro ben realizzato ma non eccelso, molto particolare la opening suggestiva e inquietante allo stesso tempo.
Il tema trattato principalmente, ovvero quello della paura di ciò che è diverso viene elaborato benissimo e fornisce molti spunti di riflessione importanti; penso sia una tematica su cui vale la pena di riflettere a lungo, mi ha molto colpito. il finale è diverso da quello del manga ma in questo caso mi ha lasciato molto soddisfatto.
In conclusione un'opera profonda, riflessiva e cruda allo stesso tempo; consigliata a tutti.
Ho deciso di recensire questo anime anche se è ormai passato un po' di tempo da quando ho finito di vederlo perché passando sulla scheda delle recensioni di animeclick e vedendo i vari commenti mi è davvero venuta voglia di esporre la mia opinione.
Elfen Lied è una serie di genere splatter e fantascientifico sicuramente valida, nonostante i suoi difetti, che lasciano un po' perplessi. Tra questi difetti abbiamo i personaggi, in quanto alcuni sono davvero ben curati, come Kurama, il direttore generale, o anche come il direttore Kakuzawa, che è ovviamente un personaggio simbolo. Dall'altra parte abbiamo invece personaggi scemi e a mio avviso inutili, ossia Kōta e Yuka. Sono personaggi stereotipati e visti e rivisti. Non fanno altro che riempire il tutto delle loro considerazioni inutili e dei loro comportamenti stupidi e guarda un po', già visti. La trama presenta alcuni buchi e ci sono situazioni che non tornano.
Ma quello che caratterizza anime come Elfen Lied e che li fa entrare nella categoria splatter è senza dubbio lo spargimento di sangue. In questo caso, a differenza di molti splatter che mi è capitato di vedere, il sangue e le membra mozzate non sono buttati giù a caso, ma aiutano a creare un'atmosfera cupa e al limite del tragico che conferisce alla presentazione degli eventi un certo realismo paradossale che colpisce lo spettatore. Si impegna anche a mostrare le varie sfaccettature dell'animo umano, da una parte l'insaziabile sete di potere uccide senza rimorso, dall'altra la forza dell'amore aiuta a superare ogni forma di discriminazione. Non sempre la realizzazione della propria esistenza si raggiunge cercando in ogni modo di prevalere sugli altri.
Questi elementi vengono armonizzati perfettamente dai disegni dallo stile particolare e da una colonna sonora, nello specifico l'opening, che trovo geniale.
Sarà anche vero che una parte del pubblico l'ha apprezzato solo per il quantitativo di corpi smembrati, ma ciò non significa dunque che Elfen Lied è soltanto mutilazione gratuita.
Elfen Lied è una serie di genere splatter e fantascientifico sicuramente valida, nonostante i suoi difetti, che lasciano un po' perplessi. Tra questi difetti abbiamo i personaggi, in quanto alcuni sono davvero ben curati, come Kurama, il direttore generale, o anche come il direttore Kakuzawa, che è ovviamente un personaggio simbolo. Dall'altra parte abbiamo invece personaggi scemi e a mio avviso inutili, ossia Kōta e Yuka. Sono personaggi stereotipati e visti e rivisti. Non fanno altro che riempire il tutto delle loro considerazioni inutili e dei loro comportamenti stupidi e guarda un po', già visti. La trama presenta alcuni buchi e ci sono situazioni che non tornano.
Ma quello che caratterizza anime come Elfen Lied e che li fa entrare nella categoria splatter è senza dubbio lo spargimento di sangue. In questo caso, a differenza di molti splatter che mi è capitato di vedere, il sangue e le membra mozzate non sono buttati giù a caso, ma aiutano a creare un'atmosfera cupa e al limite del tragico che conferisce alla presentazione degli eventi un certo realismo paradossale che colpisce lo spettatore. Si impegna anche a mostrare le varie sfaccettature dell'animo umano, da una parte l'insaziabile sete di potere uccide senza rimorso, dall'altra la forza dell'amore aiuta a superare ogni forma di discriminazione. Non sempre la realizzazione della propria esistenza si raggiunge cercando in ogni modo di prevalere sugli altri.
Questi elementi vengono armonizzati perfettamente dai disegni dallo stile particolare e da una colonna sonora, nello specifico l'opening, che trovo geniale.
Sarà anche vero che una parte del pubblico l'ha apprezzato solo per il quantitativo di corpi smembrati, ma ciò non significa dunque che Elfen Lied è soltanto mutilazione gratuita.
Elfen lied è un anime che ha fatto parlare molto di se, e che è tutt'ora fonte di discussione. E' sconvolgente il fatto che venga elogiato e ritenuto un capolavoro per i suoi "messaggi", le sue "tematiche" e la sua "profondità", quando non trasmette nulla di nulla tranne rabbia per l'aver perso tempo a guardare 13 puntate di vuotume.
La storia racconta di lucy, una mutante denominata "diclonius", fuggita dal laboratorio che faceva ricerche su di lei, che viene accolta in una famiglia di umani e che deve vivere in una società che rifiuta completamente i rapporti con ciò che è "diverso".
Il motivo per cui ho dato "1" a quest'anime, oltre al fatto che non c'è la possibilità di dare "0", è perché la sua fantastica opening gli fa guadagnare questo punto.
Partendo con i suoi difetti troviamo in primis un apparato tecnico imbarazzante: animazioni pessime, legnose, disegni orripilanti, ok stiamo parlando di un anime del 2004, ma se mi ponete davanti uno splatter, i disegni che riguardano questa componente devono essere fatti bene… In Elfen lied non si ha uno splatter fatto bene, e sfido chiunque a dire il contrario.
Se proprio non dobbiamo giudicare un anime anche dal suo apparato tecnico(potremmo passarci sopra, se ci trovassimo davanti un vero capolavoro…non è questo il caso) possiamo parlare dei personaggi, delle tematiche e dei messaggi banali e mal trasmessi che si trovano in quest'opera.
Partendo dei personaggi abbiamo dei personaggi che sono falsamente caratterizzati, mi spiego meglio: per giustificare il comportamento di un personaggio bisognerebbe caratterizzarlo per farci conoscere il suo passato, farci capire cosa ha passato e fare in modo che lo spettatore possa giustificarne(in questo caso)il comportamento, qui avviene, ma in maniera superficiale. Tutti i traumi che i personaggi hanno subito non vengono utilizzati per creare situazioni differenti dal tipico "vi ammazzo tutti perché non mi accettate", vengono semplicemente buttati nel corso degli episodi per forzare qualche emozione allo spettatore e per cercare di sconvolgerlo, impressionarlo con eventi già visti e banali.
Abbiamo anche una parte sentimentale nell'anime caratterizzata da fantastiche scene di nudo, reazioni e comportamenti stupidi e clichè da normale anime sentimentale che non fanno né ridere né piangere.
Abbiamo quindi una storia caratterizzata da clichè e stereotipi, cosa dovrebbe rendere questo anime un capolavoro? Le tematiche?
Cosa ci vuole buttare dentro ancora questo anime? Beh, filosofia, razzismo, l'errore di giudicare dalle apparenze…Davvero?! Davvero un anime che erra in tutto ciò che fa pretende, con qualche scena cruenta e stupida, di trasmettere dei messaggi che riguardano queste tematiche? Il problema è che ci riesce, molte persone si sono fatte impressionare e lo hanno ritenuto eccellente perché utilizza questa componente cruenta, composta da violenza gratuita dovuta a reazioni e comportamenti insensati, per trasmettere dei messaggi. Non bastano delle ragazzine fatte a pezzi, o dei bambini sbudellati per trasmettere emozioni.
Citando una di queste scene di violenza gratuita SPOILER
La parte i cui i bambini uccidono il cane…cioè, vi rendete conto che dei bambini sono "costretti" dalla sceneggiatura ad uccidere un cane, solo per far arrabbiare la protagonista e farla apparire maggiormente traumatizzata dal suo passato? Cioè, stiamo parlando di bambini che uccidono un cane. Ovviamente in risposta a questo vengono tutti uccisi, ma passiamoci su, tanto hanno ucciso un cane, i mostri sono loro, lei non ha fatto nulla di male.
Insomma un anime da evitare, pretende di trasmettere tanto con filosofia insignificante e violenza gratuita.
Assolutamente sconsigliato
La storia racconta di lucy, una mutante denominata "diclonius", fuggita dal laboratorio che faceva ricerche su di lei, che viene accolta in una famiglia di umani e che deve vivere in una società che rifiuta completamente i rapporti con ciò che è "diverso".
Il motivo per cui ho dato "1" a quest'anime, oltre al fatto che non c'è la possibilità di dare "0", è perché la sua fantastica opening gli fa guadagnare questo punto.
Partendo con i suoi difetti troviamo in primis un apparato tecnico imbarazzante: animazioni pessime, legnose, disegni orripilanti, ok stiamo parlando di un anime del 2004, ma se mi ponete davanti uno splatter, i disegni che riguardano questa componente devono essere fatti bene… In Elfen lied non si ha uno splatter fatto bene, e sfido chiunque a dire il contrario.
Se proprio non dobbiamo giudicare un anime anche dal suo apparato tecnico(potremmo passarci sopra, se ci trovassimo davanti un vero capolavoro…non è questo il caso) possiamo parlare dei personaggi, delle tematiche e dei messaggi banali e mal trasmessi che si trovano in quest'opera.
Partendo dei personaggi abbiamo dei personaggi che sono falsamente caratterizzati, mi spiego meglio: per giustificare il comportamento di un personaggio bisognerebbe caratterizzarlo per farci conoscere il suo passato, farci capire cosa ha passato e fare in modo che lo spettatore possa giustificarne(in questo caso)il comportamento, qui avviene, ma in maniera superficiale. Tutti i traumi che i personaggi hanno subito non vengono utilizzati per creare situazioni differenti dal tipico "vi ammazzo tutti perché non mi accettate", vengono semplicemente buttati nel corso degli episodi per forzare qualche emozione allo spettatore e per cercare di sconvolgerlo, impressionarlo con eventi già visti e banali.
Abbiamo anche una parte sentimentale nell'anime caratterizzata da fantastiche scene di nudo, reazioni e comportamenti stupidi e clichè da normale anime sentimentale che non fanno né ridere né piangere.
Abbiamo quindi una storia caratterizzata da clichè e stereotipi, cosa dovrebbe rendere questo anime un capolavoro? Le tematiche?
Cosa ci vuole buttare dentro ancora questo anime? Beh, filosofia, razzismo, l'errore di giudicare dalle apparenze…Davvero?! Davvero un anime che erra in tutto ciò che fa pretende, con qualche scena cruenta e stupida, di trasmettere dei messaggi che riguardano queste tematiche? Il problema è che ci riesce, molte persone si sono fatte impressionare e lo hanno ritenuto eccellente perché utilizza questa componente cruenta, composta da violenza gratuita dovuta a reazioni e comportamenti insensati, per trasmettere dei messaggi. Non bastano delle ragazzine fatte a pezzi, o dei bambini sbudellati per trasmettere emozioni.
Citando una di queste scene di violenza gratuita SPOILER
La parte i cui i bambini uccidono il cane…cioè, vi rendete conto che dei bambini sono "costretti" dalla sceneggiatura ad uccidere un cane, solo per far arrabbiare la protagonista e farla apparire maggiormente traumatizzata dal suo passato? Cioè, stiamo parlando di bambini che uccidono un cane. Ovviamente in risposta a questo vengono tutti uccisi, ma passiamoci su, tanto hanno ucciso un cane, i mostri sono loro, lei non ha fatto nulla di male.
Insomma un anime da evitare, pretende di trasmettere tanto con filosofia insignificante e violenza gratuita.
Assolutamente sconsigliato
Parlare di Lynn Okamoto non è mai cosa facile, a causa dell'estrema divisività che crea con le sue opere, piuttosto spiazzanti e controverse. A maggior ragione lo è riguardo all'opera che lo ha reso famoso in tutto il mondo, ossia Elfen Lied. Un'opera shockante, triste, malinconica, piena di tematiche correlate al mondo dell'evoluzionismo e alle scienze psicologiche.
Elfen Lied è un'opera della stagione estiva 2004 composta da 14 episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2001.
Trama: Nel mondo esistono delle creature artificiali mutanti denominate "diclonius". Questi esseri (principalmente di sesso femminile) sono distinguibili dal resto degli esseri umani per la presenza di un paio di protuberanze a forma di corna sul cranio e per la facoltà di richiamare una specie di arti invisibili denominati "vettori". I diclonius sono stati creati in un laboratorio della città di Kamakura, in Giappone. Per fuggire alla morte, i diclonius sono costretti a trascorrere la loro esistenza chiusi nei laboratori, poiché risultano letali per la razza umana, all'interno di questi laboratori, sono costantemente sottoposti a torture e ad esperimenti atroci, i quali esasperano la loro violenza. Lucy è una diclonius e riesce a fuggire dal laboratorio, causando una carneficina. La ragazza viene ritrovata in una spiaggia da due ragazzi, tuttavia sembra aver rimosso la sua precedente personalità. Ora appare come un'innocua fanciulla incapace di esprimersi. Ribatezzata col nome di Nyu (poiché è capace di pronunciare solamente quel verso), la ragazza vivrà una nuova vita insieme alla coppia di cugini. Le forze militari continuano nella loro ricerca della diclonius scomparsa, costringendo più volte "Nyu" a tornare ad essere la spietata "Lucy", perpetuando la sua scia di massacri. Riuscirà la ragazza a trovare una via d'espiazione e a poter condurre una vita serena?
Grafica: l'opera è del 2004 e vanno valutati i limiti tecnologici dell'epoca. Contrastante l'effetto visivo, tra ambientazioni aperte dalle tinte acquerellate e i laboratori, freddi, nitidi, lucenti. Le animazioni risultano valide, discretamente fluide. Il character design è molto fedele al manga.
Sonoro: splendido. L'opening, "Lilium", con la sua visione delle opere di Gustav Klimt, è entrata di diritto tra le musiche più famose della storia dell'animazione. Delicata, sublime, poetica. L'ending è un contrasto netto, più moderno, aggressivo nonostante la voce addolcita della cantante. Gli OST sono bellissimi, e gli effetti sonori sono crudelmente autentici. Doppiaggio impeccabile.
Personaggi: ciò che ha reso Elfen Lied famoso nel mondo riguarda il comparto dei personaggi, più che la presenza di crudele violenza. La loro caratterizzazione quasi maniacale, con enormi approfondimenti introspettivi e psicologici, li ha resi inconfondibili. La crescita nonostante le crudeli avversità e la grande interazione sono componenti caratteristiche.
Sceneggiatura: l'opera si dipana in 14 episodi mostrando una gestione temporale principalmente focalizzata verso il presente, sebbene risultino abbondanti i rimandi al passato e ai vari flashback. Il ritmo spesso è lento, talvolta angoscioso, per poi accelerare quando subentrano le scene d'azione. Queste ultime sono abbondanti, quasi onnipresenti, la violenza, la crudeltà e la morte sono sovrabbondanti. È presente un discreto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono all'altezza dell'opera.
Finale: il finale è troncato rispetto al manga. Eppure, se per un istante si considera l'opera come a sé stante, il finale risulterebbe delicato e commovente. La comparsa dei titoli di coda enfatizza tale emozione, come se quelle agonie patite dovessero giungere ad una conclusione solamente ipotetica.
In sintesi: nonostante risulti un'opera inferiore al manga (con 14 episodi non è stato fisicamente possibile narrare i fatti presenti nei 12 volumi dell'opera originale), l'anime di Elfen Lied è un ottimo prodotto, abbondantemente degno della sua fama, capace di saper suscitare grandi emozioni, tra cui la commozione. L'opera è consigliata a chi ricerca una storia toccante e non teme le numerose scene di violenza.
Elfen Lied è un'opera della stagione estiva 2004 composta da 14 episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2001.
Trama: Nel mondo esistono delle creature artificiali mutanti denominate "diclonius". Questi esseri (principalmente di sesso femminile) sono distinguibili dal resto degli esseri umani per la presenza di un paio di protuberanze a forma di corna sul cranio e per la facoltà di richiamare una specie di arti invisibili denominati "vettori". I diclonius sono stati creati in un laboratorio della città di Kamakura, in Giappone. Per fuggire alla morte, i diclonius sono costretti a trascorrere la loro esistenza chiusi nei laboratori, poiché risultano letali per la razza umana, all'interno di questi laboratori, sono costantemente sottoposti a torture e ad esperimenti atroci, i quali esasperano la loro violenza. Lucy è una diclonius e riesce a fuggire dal laboratorio, causando una carneficina. La ragazza viene ritrovata in una spiaggia da due ragazzi, tuttavia sembra aver rimosso la sua precedente personalità. Ora appare come un'innocua fanciulla incapace di esprimersi. Ribatezzata col nome di Nyu (poiché è capace di pronunciare solamente quel verso), la ragazza vivrà una nuova vita insieme alla coppia di cugini. Le forze militari continuano nella loro ricerca della diclonius scomparsa, costringendo più volte "Nyu" a tornare ad essere la spietata "Lucy", perpetuando la sua scia di massacri. Riuscirà la ragazza a trovare una via d'espiazione e a poter condurre una vita serena?
Grafica: l'opera è del 2004 e vanno valutati i limiti tecnologici dell'epoca. Contrastante l'effetto visivo, tra ambientazioni aperte dalle tinte acquerellate e i laboratori, freddi, nitidi, lucenti. Le animazioni risultano valide, discretamente fluide. Il character design è molto fedele al manga.
Sonoro: splendido. L'opening, "Lilium", con la sua visione delle opere di Gustav Klimt, è entrata di diritto tra le musiche più famose della storia dell'animazione. Delicata, sublime, poetica. L'ending è un contrasto netto, più moderno, aggressivo nonostante la voce addolcita della cantante. Gli OST sono bellissimi, e gli effetti sonori sono crudelmente autentici. Doppiaggio impeccabile.
Personaggi: ciò che ha reso Elfen Lied famoso nel mondo riguarda il comparto dei personaggi, più che la presenza di crudele violenza. La loro caratterizzazione quasi maniacale, con enormi approfondimenti introspettivi e psicologici, li ha resi inconfondibili. La crescita nonostante le crudeli avversità e la grande interazione sono componenti caratteristiche.
Sceneggiatura: l'opera si dipana in 14 episodi mostrando una gestione temporale principalmente focalizzata verso il presente, sebbene risultino abbondanti i rimandi al passato e ai vari flashback. Il ritmo spesso è lento, talvolta angoscioso, per poi accelerare quando subentrano le scene d'azione. Queste ultime sono abbondanti, quasi onnipresenti, la violenza, la crudeltà e la morte sono sovrabbondanti. È presente un discreto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono all'altezza dell'opera.
Finale: il finale è troncato rispetto al manga. Eppure, se per un istante si considera l'opera come a sé stante, il finale risulterebbe delicato e commovente. La comparsa dei titoli di coda enfatizza tale emozione, come se quelle agonie patite dovessero giungere ad una conclusione solamente ipotetica.
In sintesi: nonostante risulti un'opera inferiore al manga (con 14 episodi non è stato fisicamente possibile narrare i fatti presenti nei 12 volumi dell'opera originale), l'anime di Elfen Lied è un ottimo prodotto, abbondantemente degno della sua fama, capace di saper suscitare grandi emozioni, tra cui la commozione. L'opera è consigliata a chi ricerca una storia toccante e non teme le numerose scene di violenza.
Sui disegni non posso dare un giudizio tecnico, ma solo un parere personale: brutti. Assolutamente piatti e poco caratterizzati, non si vede nessun tipo di tentativo di dare una personalizzazione al disegno. I personaggi sono tutti uguali, se stessimo parlando di un film sosterrei che l'attore è sempre lo stesso con l'ausilio di una quantità infinita di parrucche, i Diclonii in particolare si distinguono solo per la lunghezza dei capelli. Inoltre il disegno va a influire negativamente sulle scene splatter: esse risultano assolutamente poco comunicative, non basta far schizzare sangue ovunque a casaccio per torcere lo stomaco allo spettatore, ma importa anche la realizzazione della scena.
L'idea di una nuova specie simile all'uomo in studio in un laboratorio e con potenzialmente pericolosa per vita umana di per sé mi interessava ma viene trattata male. L'idea è quella di presentare uno scenario disastroso e agghiacciante, in cui l'umanità rischia uno sterminio certo che va ostacolato. In realtà l'anime si riduce a pochi e inutilmente violenti squartamenti ad opera di 2 o 3 ragazzine con corna/orecchie da gatto e capelli rosa e nessuna vera conclusione sull'effettivo futuro del mondo o almeno del centro di ricerca sui Diclonii.
Per le prime 7-8 puntate non succede grossomodo niente, con il flashback sul passato Lucy abbiamo una botta di vita e qualcosa che finalmente possa suscitare almeno un po' di curiosità.
I tentativi di inserire elementi ecchi e romantici falliscono.
Yuka è innamorata da sempre di Kouta, il quale non se la fila per mezzo anime e poi improvvisamente a metà della serie ricambia un suo bacio, per poi tornare a sbavare dietro alla Diclonius, persino dopo che ha scoperto che è l'artefice dello sterminio della sua famiglia.
[FINE SPOILER]
Perfino per un'inguaribile romantica come me è impossibile prendere seriamente un qualunque rapporto sentimentale.
La venatura di ecchi la trovo abbastanza fastidiosa: va benissimo scegliere di fare un anime ecchi, diverso è prendere un anime con una manciata di ragazzine e tirar fuori una tetta o inserire una palpata a casaccio.
Inoltre anche la trama principale poggia su colonne traballanti, tipo la doppia personalità di Lucy.
L'elemento dell'amnesia sarà anche banale, ma se usato cum grano salis per quel che mi riguarda è un espediente che può funzionare. Ma siamo di fronte ad un abuso scellerato di tale espediente. La protagonista passa da una personalità all'altra apparentemente senza motivo e in modo assolutamente casuale; ma ciò non accade solo in una prima parte della serie, ma per tutta la sua durata, fino all'esasperazione dello spettatore. In tutto ciò Kouta non ha nemmeno il più piccolo sentore o sospetto di avere a che fare con una pazza psicopatica, nonostante gli indizi tipo agenti che la cercano e cadaveri mutilati in ogni dove.
Da un certo punto in poi dell'anime si cerca di giustificare l'implacabile violenza delle Diclonii con l'inserimento di passati oscuri e maltrattamenti in età in infantile. Al di là del fatto che sia o meno un buon espediente narrativo, esso va completamente in contraddizione con la presentazione iniziale di questa razza, vale a dire violenta per natura e per istinto e fisicamente adatta a uccidere.
I "cattivi" sono pessimi. Kukuzawa, capo del centro di ricerca, o qualunque altra cosa sia, che si occupa dei Diclonii è inutilmente sadico e crudele, e lo stesso discorso vale per l'inutile soldato che viene lanciato dietro a Lucy. L'unica sfaccettatura interessante, ma prevedibile, della crudeltà di Kukuzawa è il vero motivo per cui ha fondato tale centro di ricerca, ufficialmente volto all'eliminazione dei Diclonii. Tuttavia questo spunto di trama finisce nel cesso, visto che non ne viene fatto alcun utilizzo i fini della trama, ma è solo un pallido tentativo di fare un colpo di scena. Parlando poi dei bambini nel flashback di Lucy, io non credo che si possa davvero arrivare a un tale grado di cattiveria gratuita.
Nota positiva invece per il supervisore Kurama e per la sua storia: unico personaggio con un passato davvero interessante e le cui azioni hanno motivazioni radicate nel suo passato e nella sua storia.
L'idea di una nuova specie simile all'uomo in studio in un laboratorio e con potenzialmente pericolosa per vita umana di per sé mi interessava ma viene trattata male. L'idea è quella di presentare uno scenario disastroso e agghiacciante, in cui l'umanità rischia uno sterminio certo che va ostacolato. In realtà l'anime si riduce a pochi e inutilmente violenti squartamenti ad opera di 2 o 3 ragazzine con corna/orecchie da gatto e capelli rosa e nessuna vera conclusione sull'effettivo futuro del mondo o almeno del centro di ricerca sui Diclonii.
Per le prime 7-8 puntate non succede grossomodo niente, con il flashback sul passato Lucy abbiamo una botta di vita e qualcosa che finalmente possa suscitare almeno un po' di curiosità.
I tentativi di inserire elementi ecchi e romantici falliscono.
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
Yuka è innamorata da sempre di Kouta, il quale non se la fila per mezzo anime e poi improvvisamente a metà della serie ricambia un suo bacio, per poi tornare a sbavare dietro alla Diclonius, persino dopo che ha scoperto che è l'artefice dello sterminio della sua famiglia.
[FINE SPOILER]
Perfino per un'inguaribile romantica come me è impossibile prendere seriamente un qualunque rapporto sentimentale.
La venatura di ecchi la trovo abbastanza fastidiosa: va benissimo scegliere di fare un anime ecchi, diverso è prendere un anime con una manciata di ragazzine e tirar fuori una tetta o inserire una palpata a casaccio.
Inoltre anche la trama principale poggia su colonne traballanti, tipo la doppia personalità di Lucy.
L'elemento dell'amnesia sarà anche banale, ma se usato cum grano salis per quel che mi riguarda è un espediente che può funzionare. Ma siamo di fronte ad un abuso scellerato di tale espediente. La protagonista passa da una personalità all'altra apparentemente senza motivo e in modo assolutamente casuale; ma ciò non accade solo in una prima parte della serie, ma per tutta la sua durata, fino all'esasperazione dello spettatore. In tutto ciò Kouta non ha nemmeno il più piccolo sentore o sospetto di avere a che fare con una pazza psicopatica, nonostante gli indizi tipo agenti che la cercano e cadaveri mutilati in ogni dove.
Da un certo punto in poi dell'anime si cerca di giustificare l'implacabile violenza delle Diclonii con l'inserimento di passati oscuri e maltrattamenti in età in infantile. Al di là del fatto che sia o meno un buon espediente narrativo, esso va completamente in contraddizione con la presentazione iniziale di questa razza, vale a dire violenta per natura e per istinto e fisicamente adatta a uccidere.
I "cattivi" sono pessimi. Kukuzawa, capo del centro di ricerca, o qualunque altra cosa sia, che si occupa dei Diclonii è inutilmente sadico e crudele, e lo stesso discorso vale per l'inutile soldato che viene lanciato dietro a Lucy. L'unica sfaccettatura interessante, ma prevedibile, della crudeltà di Kukuzawa è il vero motivo per cui ha fondato tale centro di ricerca, ufficialmente volto all'eliminazione dei Diclonii. Tuttavia questo spunto di trama finisce nel cesso, visto che non ne viene fatto alcun utilizzo i fini della trama, ma è solo un pallido tentativo di fare un colpo di scena. Parlando poi dei bambini nel flashback di Lucy, io non credo che si possa davvero arrivare a un tale grado di cattiveria gratuita.
Nota positiva invece per il supervisore Kurama e per la sua storia: unico personaggio con un passato davvero interessante e le cui azioni hanno motivazioni radicate nel suo passato e nella sua storia.
Elfen Lied: Pubblicità-progresso contro la violenza verso gli animali.
Elfen lied ( anime) uscito nel 2004 in tredici episodi grazie allo studio Arms, è la storia di una giovane Diclonius, mutante dall'aspetto umano, di nome Lucy.
Dopo essere fuggita da un laboratorio sotterraneo giapponese e aver ucciso un numero enorme di guardie con i suoi vettori, ossia lunghe braccia trasparenti in grado di attraversare oggetti o solidificarsi, viene colpita da un proiettile alla testa. Ciò porterà ad uno sdoppiamento della personalità della ragazza e al crearsi di due personaggi: Lucy, sanguinaria e spietata e Nyu, dolce e innocente.
In seguito alla perdita della memoria, viene ritrovata con la personalità di Nyu da Kota e Yuka che la porteranno a Villa Kaede, ristorante-villa in cui abiterà fino al ritorno della memoria.
Prima di tutto: l'anime è basato sul manga si Lynn Okamoto e per quanto riguarda la grafica, la differenza è abissale. Chiara e limpida.
Tutti i Diclonius sono delle apparentemente dolci ragazze dai capelli rosa e con le corna e il loro aspetto ricorda molto la ragazza-kitsune che crea un contrasto con la violenza delle scene di combattimento. L'effetto, però, è stupendo. Inoltre gran parte delle scene ecchi del manga sono state tolte, lasciandone due o tre in modo da non risultare troppo irritanti.
Oltre a Lucy, i personaggi principali sono: Kota, Yuka, Mayu, Nana, Mariko, Bando e il direttore Kurama. Questi sono legati da un elemento: un tragico evento nel passato causato da Lucy.
Kota, il solito ragazzo senza personalità caratteristico degli anime ecchi la cui famiglia è stata sterminata dallo stesso diclonius che ospita; Yuka, irritantissima ma sempre più caratterizzata del protagonista; Mayu, giovane ragazzina maltrattata dal padre, completamente inutile il cui unico compito è quello di far giungere il soldato Bando alla villa; Bando, soldato del reparto speciale mandato a catturare Lucy che viene mutilato da lei; Nana e Mariko, gli altri due diclonius che hanno lo stesso compito di Bando e che verranno similmente mutilate. La prima però è molto legata al direttore e non ha l'istinto omicida dell'altra. Mariko, invece, è la diclonius più potente: per questo nel suo corpo sono state inserite delle bombe. Si scoprirà in seguito che lei è la vera figlia di Kurama.
La musica dell'opening, Lilium, è molto suggestiva. Il testo è in latino ma se uno vede la traduzione, si nota quanto le parole non c'entrino molto con l'anime. E lo stesso vale per i quadri di Klimt.
Il doppiaggio che ho seguito è quello giapponese. É migliore rispetto a quello inglese: si percepiscono di più gli stati d'animo dei personaggi ed è molto più credibile. La voce di Lucy nella versione inglese sembra dover sottolineare la sua cattiveria (anche quando ha solo 6-7 anni) e la voce di Yuka, almeno secondo me, è veramente insopportabile.
A me l'anime è piaciuto moltissimo per la trama, i personaggi e la musica. Gli unici difetti sono: 1- la mancanza di un vero finale, 2- la propaganda di quanto l'umanità sia malvagia, ripetendo fino allo sfinimento quante volte Nana e Mariko siano state torturate con esperimenti "malvaaaaagi", ignorando il fatto che Lucy ha ucciso senza motivo moltissimi umani, 3- la pubblicità-progresso contro la violenza verso gli animali che approverei ( sul serio, amo gli animali) se non fosse uno spunto per uccidere persone. Riflettendoci, Lucy comincia a sterminare l'umanità solo perchè all'orfanotrofio dov'era da piccola, dei bambini hanno ucciso un cane! Mi sembra un pochino esagerato, no?
Elfen lied ( anime) uscito nel 2004 in tredici episodi grazie allo studio Arms, è la storia di una giovane Diclonius, mutante dall'aspetto umano, di nome Lucy.
Dopo essere fuggita da un laboratorio sotterraneo giapponese e aver ucciso un numero enorme di guardie con i suoi vettori, ossia lunghe braccia trasparenti in grado di attraversare oggetti o solidificarsi, viene colpita da un proiettile alla testa. Ciò porterà ad uno sdoppiamento della personalità della ragazza e al crearsi di due personaggi: Lucy, sanguinaria e spietata e Nyu, dolce e innocente.
In seguito alla perdita della memoria, viene ritrovata con la personalità di Nyu da Kota e Yuka che la porteranno a Villa Kaede, ristorante-villa in cui abiterà fino al ritorno della memoria.
Prima di tutto: l'anime è basato sul manga si Lynn Okamoto e per quanto riguarda la grafica, la differenza è abissale. Chiara e limpida.
Tutti i Diclonius sono delle apparentemente dolci ragazze dai capelli rosa e con le corna e il loro aspetto ricorda molto la ragazza-kitsune che crea un contrasto con la violenza delle scene di combattimento. L'effetto, però, è stupendo. Inoltre gran parte delle scene ecchi del manga sono state tolte, lasciandone due o tre in modo da non risultare troppo irritanti.
Oltre a Lucy, i personaggi principali sono: Kota, Yuka, Mayu, Nana, Mariko, Bando e il direttore Kurama. Questi sono legati da un elemento: un tragico evento nel passato causato da Lucy.
Kota, il solito ragazzo senza personalità caratteristico degli anime ecchi la cui famiglia è stata sterminata dallo stesso diclonius che ospita; Yuka, irritantissima ma sempre più caratterizzata del protagonista; Mayu, giovane ragazzina maltrattata dal padre, completamente inutile il cui unico compito è quello di far giungere il soldato Bando alla villa; Bando, soldato del reparto speciale mandato a catturare Lucy che viene mutilato da lei; Nana e Mariko, gli altri due diclonius che hanno lo stesso compito di Bando e che verranno similmente mutilate. La prima però è molto legata al direttore e non ha l'istinto omicida dell'altra. Mariko, invece, è la diclonius più potente: per questo nel suo corpo sono state inserite delle bombe. Si scoprirà in seguito che lei è la vera figlia di Kurama.
La musica dell'opening, Lilium, è molto suggestiva. Il testo è in latino ma se uno vede la traduzione, si nota quanto le parole non c'entrino molto con l'anime. E lo stesso vale per i quadri di Klimt.
Il doppiaggio che ho seguito è quello giapponese. É migliore rispetto a quello inglese: si percepiscono di più gli stati d'animo dei personaggi ed è molto più credibile. La voce di Lucy nella versione inglese sembra dover sottolineare la sua cattiveria (anche quando ha solo 6-7 anni) e la voce di Yuka, almeno secondo me, è veramente insopportabile.
A me l'anime è piaciuto moltissimo per la trama, i personaggi e la musica. Gli unici difetti sono: 1- la mancanza di un vero finale, 2- la propaganda di quanto l'umanità sia malvagia, ripetendo fino allo sfinimento quante volte Nana e Mariko siano state torturate con esperimenti "malvaaaaagi", ignorando il fatto che Lucy ha ucciso senza motivo moltissimi umani, 3- la pubblicità-progresso contro la violenza verso gli animali che approverei ( sul serio, amo gli animali) se non fosse uno spunto per uccidere persone. Riflettendoci, Lucy comincia a sterminare l'umanità solo perchè all'orfanotrofio dov'era da piccola, dei bambini hanno ucciso un cane! Mi sembra un pochino esagerato, no?
Premessa: ho iniziato la visione di questo anime con un pò di scetticismo poichè mi sono basato su alcune recensioni che lo etichettano come banale, privo di originalità, realizzato, disegnato e animato male e c'è perfino chi lo accusa della caduta dell'impero romano e dell'olocausto... Mah, l'obiettivo della mia recensione sarà quello di smentire le critiche cercando di essere obiettivo, per quanto sia possibile, anche se i gusti sono soggettivi e rispetto chi, diversamente da me, non ha apprezzato questa serie.
Trama: voto 9
Kota e Yuka, due "amici" d'infanzia separati da un misterioso incidente, si ritrovano dopo anni, ignari però che qualcosa di totalmente anomalo sta per abbattersi sulla loro vita "normale": si tratta di una misteriosa ragazza con le corna che i due soccorrono sulla spiaggia. Il passato di questa figura è avvolto nel mistero poichè la ragazza stessa ha perso la memoria e non riesce a dire niente di diverso da "Nyu". I due ragazzi decidono di accogliere Nyu a casa di Kota, che sarà il centro della narrazione e accoglierà altri personaggi, tutti in fuga da qualcosa/qualcuno.
La trama parte con lo scopo di lasciare intuire allo spettatore molte cose che verranno chiarite in seguito suscitando una certa suspance, su tutte il misterioso legame che lega il passato di Nyu a quello di Kota, la doppia personalità della ragazza che la porta a passare da momenti di innocua innocenza quasi infantile (Nyu) a momenti di follia omicida (Lucy), le origini e l'identità delle ragazze con le corna (i Diclonius) e i loro misteriosi poteri, lo scopo degli scienziati che le tengono prigioniere e le costringono a subire brutali esperimenti, la storia del misterioso Kurama.
Tematiche: voto 10
Il dualismo: una parola che racchiude in sè la sintesi, l'essenza, di questa serie: la normalità della vita di due studenti che si incrocia con l'anormalità dei Diclonius e delle menti che vogliono sfruttare i loro poteri. L'innocenza di Nyu e la follia (a parer mio giustificata) di Lucy, la profonda ma mai smielata dolcezza dei momenti d'infanzia e d'amore e i crudi e brutali spargimenti di sangue, la vita vissuta con gioia ed entusiasmo dai ragazzi e la morte, tematica ricorrente in ogni episodio, con tutte le riflessioni a cui essa spinge.
Mostri o prodotti della società?
Spesso, alla luce di una cattiva azione, si tende a colpevolizzare e a condannare trascurando però quanto possa esserci dietro; qualcuno potrebbe forse biasimare Lucy, che dalla gente ha ricevuto solo odio senza avere nessuna colpa se non quella di essere diversa, per le sue azioni? Qualcuno si è mai chiesto cosa avrebbe fatto se avesse avuto il potere di vendicare tutti gli abusi subiti?! Qualcuno forse pensa che una bambina possa sopportare il peso di tutti questi macigni sulle sue spalle?! Qualcuno ha il coraggio di dire che sia Lucy ad essere malata e non tutto ciò che la circonda?! A voi l'onere del giudizio.
Romanticismo e spaltter: La serie a parer mio riesce ad essere spinta ma non volgare, romantica ma non smielata; la violenza, presente in ogni episodio, è sempre motivata e non c'è una sola goccia di sangue che venga versata senza motivo (non intendo dire che esistano giustificazioni per uccidere ma solo sottolineare la differenza fra i cattivi di E.L. che uccidono a causa delle troppe sofferenze subite che li spingono a vedere un nemico in ogni essere umano e molti antagonisti di altre serie che uccidono senza motivo).
Banale? Non credo che le riflessioni a cui E.L. mi ha spinto siano banali.. forse si tratta solo di essere sensibili agli stimoli che la serie offre, farsi un bagno di umiltà e riflettere su alcune cose invece di puntare il dito e muovere critiche assurde.
Sound: 10
La colonna sonora di E.L. è un autentico capolavoro, degna "copertina" della serie. Le altre colonne sonore non sono all'altezza? l'opening basta e avanza.. In fin dei conti stiamo parlando di una serie di 13 episodi e non credo che abbia bisogno di una pila sconfinata di musiche mozzafiato.
Altre Critiche: per quanto riguarda le critiche sul disegno e sulla realizzazione tecnica le ritengo opinabili: non credo che questi punti siano eccellenti ma neanche tanto scadenti da compromettere una serie davvero eccellente in tutto e per tutto com E.L. Non vi piace lo splatter? nessuno vi costringe a vedere anime di questo genere! ricordatevi però che le serie animate come i film non si possono catalogare tutte in un unico genere e abbiate dunque rispetto di chi ha gusti diversi dai vostri sentendovi comunque liberi di guardare Doraemon, Guru Guru, i Pokemon e chi più ne ha più ne metta.
Spero di aver rimosso ogni pregiudizio e di aver spinto quanta più gente possibile alla visione di quello che per me è un capolavoro romantico e splatter allo stesso tempo, una serie che offre un'infinità di spunti in soli 13 episodi rendendoli tutti godibili ed emozionanti.
Trama: voto 9
Kota e Yuka, due "amici" d'infanzia separati da un misterioso incidente, si ritrovano dopo anni, ignari però che qualcosa di totalmente anomalo sta per abbattersi sulla loro vita "normale": si tratta di una misteriosa ragazza con le corna che i due soccorrono sulla spiaggia. Il passato di questa figura è avvolto nel mistero poichè la ragazza stessa ha perso la memoria e non riesce a dire niente di diverso da "Nyu". I due ragazzi decidono di accogliere Nyu a casa di Kota, che sarà il centro della narrazione e accoglierà altri personaggi, tutti in fuga da qualcosa/qualcuno.
La trama parte con lo scopo di lasciare intuire allo spettatore molte cose che verranno chiarite in seguito suscitando una certa suspance, su tutte il misterioso legame che lega il passato di Nyu a quello di Kota, la doppia personalità della ragazza che la porta a passare da momenti di innocua innocenza quasi infantile (Nyu) a momenti di follia omicida (Lucy), le origini e l'identità delle ragazze con le corna (i Diclonius) e i loro misteriosi poteri, lo scopo degli scienziati che le tengono prigioniere e le costringono a subire brutali esperimenti, la storia del misterioso Kurama.
Tematiche: voto 10
Il dualismo: una parola che racchiude in sè la sintesi, l'essenza, di questa serie: la normalità della vita di due studenti che si incrocia con l'anormalità dei Diclonius e delle menti che vogliono sfruttare i loro poteri. L'innocenza di Nyu e la follia (a parer mio giustificata) di Lucy, la profonda ma mai smielata dolcezza dei momenti d'infanzia e d'amore e i crudi e brutali spargimenti di sangue, la vita vissuta con gioia ed entusiasmo dai ragazzi e la morte, tematica ricorrente in ogni episodio, con tutte le riflessioni a cui essa spinge.
Mostri o prodotti della società?
Spesso, alla luce di una cattiva azione, si tende a colpevolizzare e a condannare trascurando però quanto possa esserci dietro; qualcuno potrebbe forse biasimare Lucy, che dalla gente ha ricevuto solo odio senza avere nessuna colpa se non quella di essere diversa, per le sue azioni? Qualcuno si è mai chiesto cosa avrebbe fatto se avesse avuto il potere di vendicare tutti gli abusi subiti?! Qualcuno forse pensa che una bambina possa sopportare il peso di tutti questi macigni sulle sue spalle?! Qualcuno ha il coraggio di dire che sia Lucy ad essere malata e non tutto ciò che la circonda?! A voi l'onere del giudizio.
Romanticismo e spaltter: La serie a parer mio riesce ad essere spinta ma non volgare, romantica ma non smielata; la violenza, presente in ogni episodio, è sempre motivata e non c'è una sola goccia di sangue che venga versata senza motivo (non intendo dire che esistano giustificazioni per uccidere ma solo sottolineare la differenza fra i cattivi di E.L. che uccidono a causa delle troppe sofferenze subite che li spingono a vedere un nemico in ogni essere umano e molti antagonisti di altre serie che uccidono senza motivo).
Banale? Non credo che le riflessioni a cui E.L. mi ha spinto siano banali.. forse si tratta solo di essere sensibili agli stimoli che la serie offre, farsi un bagno di umiltà e riflettere su alcune cose invece di puntare il dito e muovere critiche assurde.
Sound: 10
La colonna sonora di E.L. è un autentico capolavoro, degna "copertina" della serie. Le altre colonne sonore non sono all'altezza? l'opening basta e avanza.. In fin dei conti stiamo parlando di una serie di 13 episodi e non credo che abbia bisogno di una pila sconfinata di musiche mozzafiato.
Altre Critiche: per quanto riguarda le critiche sul disegno e sulla realizzazione tecnica le ritengo opinabili: non credo che questi punti siano eccellenti ma neanche tanto scadenti da compromettere una serie davvero eccellente in tutto e per tutto com E.L. Non vi piace lo splatter? nessuno vi costringe a vedere anime di questo genere! ricordatevi però che le serie animate come i film non si possono catalogare tutte in un unico genere e abbiate dunque rispetto di chi ha gusti diversi dai vostri sentendovi comunque liberi di guardare Doraemon, Guru Guru, i Pokemon e chi più ne ha più ne metta.
Spero di aver rimosso ogni pregiudizio e di aver spinto quanta più gente possibile alla visione di quello che per me è un capolavoro romantico e splatter allo stesso tempo, una serie che offre un'infinità di spunti in soli 13 episodi rendendoli tutti godibili ed emozionanti.
Anime del 2004, visto già una volta ormai sette o otto anni fa, mi è recentemente capitato di rivederlo, anche spinto dai commenti entusiasti di un fidato amico. Ai tempi della prima visione non mi piacque particolarmente, anche per i miei gusti acerbi di sbarbatello mi sembrò abbastanza una cavolata, povera e scadente sotto ogni punto di vista. Cosa ho trovato riguardandola otto anni ed una laurea in cinema dopo?
Ho trovato una trama che parte con alcuni spunti interessanti: una ragazza nata con delle vere e proprie corna che le donano particolari poteri telecinetici, scappa dal centro di ricerca dov'era stata rinchiusa per essere utilizzata come cavia, ma nella fuga viene ferita alla testa e riporta un'amnesia pressoché totale. Soccorsa da un ragazzo ed una ragazza, i due la "adotteranno" e le daranno un nome, cercando allo stesso tempo di tenerla al riparo dai suoi aguzzini e dalla sua vecchia personalità che col tempo riaffiora sempre più dall'amnesia.
Ora, nulla di particolarmente originale, ma c'erano diversi elementi che potevano essere sviluppati in modo interessante, come il tema del diverso, del malvagio, della scienza, della scoperta della sessualità, del rapporto uomo/donna... temi che vengono appena abbozzati prima di venire divorati da una cascata di melassa. A partire dalla opening di turno (che scomoda Klimt nel vano tentativo di creare un'ibridazione molto pop, che il pop va di moda), la visione di tutto mi è parsa stentata, faticosa e fastidiosa, senza per altro capirne il motivo. Solo a serie conclusa, ho avuto l'illuminazione: nulla di quello che vediamo è originale, profondo, emozionante o semplicemente ben realizzato.
"Elfen Lied" cerca di fondere due generi normalmente abbastanza distanti (o perlomeno all'epoca era così) quali la commedia sentimentale e lo splatter. Ora, sebbene ci possano essere pareri discordanti, in realtà entrambi i generi si possono sposare bene insieme, nelle due accezioni che possiamo attribuirgli: l'amore tragico e tormentato ben si sposa con tinte gotiche cupe, sangue e morte "sofferta" (la recente orda di clonazzi di twilight dimostra bene che funziona), così come la commedia che mai si prende sul serio va a braccetto con lo splatter umoristico e dissacratore (alla "L'alba dei morti dementi"). Il risultato tuttavia è un pastone indistinto e zoppicante in cui i personaggi abbozzati sia psicologicamente che graficamente compiono azioni totalmente fuori contesto e difficilmente mostreranno le turbe mentali derivanti dal passato di cui gli autori ci hanno informato. In certi casi arti mutilati e violenze sessuali, così sentite dal personaggio in un episodio, verranno al massimo riutilizzati qualche puntata dopo per una gag agghiacciante e mai più tirati fuori, polverizzando qualsiasi tentativo di creare una psicologia coerente dei personaggi.
E parliamo un attimo dei cosiddetti personaggi: come già detto, mancano del tutto di una trattazione psicologica, che li rende più burattini comandati da qualche "vettore" che non agenti drammaturgici. Fastidiosi, macchiette, banali, con il classico "triangolo-non-triangolo" dei drammoni adolescenziali, sono del tutto dimenticabili, figure di passaggio nel veloce treno dell'animazione giapponese; inoltre un harem che già all'epoca sapeva insopportabilmente di stantio provoca rabbia per le situazioni trite e ritrite del genere, viste in miliardi di anime successivi e precedenti.
Parliamo dei disegni quindi. Scialbi e piatti, sono del tutto privi di qualsivoglia caratterizzazione delle figure umane non fosse per i capelli (tranne i principali, gli altri sembrano tutti fatti con lo stampino), per non parlare degli sfondi, che sembrano essere stati incollati sotto da un altro anime preso a 120p da Youtube, in bassissima risoluzione. Le animazioni sono spesso del tutto inesistenti, soppiantate da scene statiche che dovrebbero generare ansia/tensione/angoscia, ma che provocano solo noia, noia abissale, tanto che si fa fatica a raggiungere la fine della puntata.
Cosa ho trovato quindi in "Elfen Lied"? Ho trovato un anime con una storia d'amore stantia condita da tanto sangue per attirare anche i maschietti, in cui nulla a mio avviso è salvabile: non la storia, non i personaggi, non le situazioni, la comicità o lo splatter, manco la tanto decantata "ibridazione dei generi". E' il classico anime ingiustamente ed abnormemente sopravvalutato, confezionato (male) apposta per i bimbetti che vogliono fare il salto dagli shoen/shojo ai seinen credendo che questa immondizia sia meglio di "Dragon Ball". Perché mettere sangue a fiotti e storie di violenza sessuale, senza che questo cambi minimamente l'approccio dei personaggi alle situazioni, non è fare un anime/manga adulto, ma far leva sull'idea che sia adulto per vendere.
Immondo, evitatelo come la peste, se non vi volete male.
Ho trovato una trama che parte con alcuni spunti interessanti: una ragazza nata con delle vere e proprie corna che le donano particolari poteri telecinetici, scappa dal centro di ricerca dov'era stata rinchiusa per essere utilizzata come cavia, ma nella fuga viene ferita alla testa e riporta un'amnesia pressoché totale. Soccorsa da un ragazzo ed una ragazza, i due la "adotteranno" e le daranno un nome, cercando allo stesso tempo di tenerla al riparo dai suoi aguzzini e dalla sua vecchia personalità che col tempo riaffiora sempre più dall'amnesia.
Ora, nulla di particolarmente originale, ma c'erano diversi elementi che potevano essere sviluppati in modo interessante, come il tema del diverso, del malvagio, della scienza, della scoperta della sessualità, del rapporto uomo/donna... temi che vengono appena abbozzati prima di venire divorati da una cascata di melassa. A partire dalla opening di turno (che scomoda Klimt nel vano tentativo di creare un'ibridazione molto pop, che il pop va di moda), la visione di tutto mi è parsa stentata, faticosa e fastidiosa, senza per altro capirne il motivo. Solo a serie conclusa, ho avuto l'illuminazione: nulla di quello che vediamo è originale, profondo, emozionante o semplicemente ben realizzato.
"Elfen Lied" cerca di fondere due generi normalmente abbastanza distanti (o perlomeno all'epoca era così) quali la commedia sentimentale e lo splatter. Ora, sebbene ci possano essere pareri discordanti, in realtà entrambi i generi si possono sposare bene insieme, nelle due accezioni che possiamo attribuirgli: l'amore tragico e tormentato ben si sposa con tinte gotiche cupe, sangue e morte "sofferta" (la recente orda di clonazzi di twilight dimostra bene che funziona), così come la commedia che mai si prende sul serio va a braccetto con lo splatter umoristico e dissacratore (alla "L'alba dei morti dementi"). Il risultato tuttavia è un pastone indistinto e zoppicante in cui i personaggi abbozzati sia psicologicamente che graficamente compiono azioni totalmente fuori contesto e difficilmente mostreranno le turbe mentali derivanti dal passato di cui gli autori ci hanno informato. In certi casi arti mutilati e violenze sessuali, così sentite dal personaggio in un episodio, verranno al massimo riutilizzati qualche puntata dopo per una gag agghiacciante e mai più tirati fuori, polverizzando qualsiasi tentativo di creare una psicologia coerente dei personaggi.
E parliamo un attimo dei cosiddetti personaggi: come già detto, mancano del tutto di una trattazione psicologica, che li rende più burattini comandati da qualche "vettore" che non agenti drammaturgici. Fastidiosi, macchiette, banali, con il classico "triangolo-non-triangolo" dei drammoni adolescenziali, sono del tutto dimenticabili, figure di passaggio nel veloce treno dell'animazione giapponese; inoltre un harem che già all'epoca sapeva insopportabilmente di stantio provoca rabbia per le situazioni trite e ritrite del genere, viste in miliardi di anime successivi e precedenti.
Parliamo dei disegni quindi. Scialbi e piatti, sono del tutto privi di qualsivoglia caratterizzazione delle figure umane non fosse per i capelli (tranne i principali, gli altri sembrano tutti fatti con lo stampino), per non parlare degli sfondi, che sembrano essere stati incollati sotto da un altro anime preso a 120p da Youtube, in bassissima risoluzione. Le animazioni sono spesso del tutto inesistenti, soppiantate da scene statiche che dovrebbero generare ansia/tensione/angoscia, ma che provocano solo noia, noia abissale, tanto che si fa fatica a raggiungere la fine della puntata.
Cosa ho trovato quindi in "Elfen Lied"? Ho trovato un anime con una storia d'amore stantia condita da tanto sangue per attirare anche i maschietti, in cui nulla a mio avviso è salvabile: non la storia, non i personaggi, non le situazioni, la comicità o lo splatter, manco la tanto decantata "ibridazione dei generi". E' il classico anime ingiustamente ed abnormemente sopravvalutato, confezionato (male) apposta per i bimbetti che vogliono fare il salto dagli shoen/shojo ai seinen credendo che questa immondizia sia meglio di "Dragon Ball". Perché mettere sangue a fiotti e storie di violenza sessuale, senza che questo cambi minimamente l'approccio dei personaggi alle situazioni, non è fare un anime/manga adulto, ma far leva sull'idea che sia adulto per vendere.
Immondo, evitatelo come la peste, se non vi volete male.
Che dire, questa serie animata mi ha letteralmente fatta innamorare. Un'opera che non può essere definita con semplici appellativi, perchè in fondo Elfen Lied è niente, ma al tempo stesso è tutto. Niente in quanto non può essere categorizzato, non può definirsi uno splatter, nè uno shojo, nè un ecchi, perchè Elfen Lied, come ho già detto, è tutto, nel senso che è al tempo stesso uno dei migliori shojo, uno dei migliori splatter, uno dei migliori ecchi.
E' un concentrato di crudeltà, di romanticismo, di pathos, ed è proprio questo eclettismo che lo connota a renderlo così incredibilmente originale!
A dispetto di molti anime sentimentali, quest'opera tratta di un amore dannato, un sentimento tanto profondo quanto oscuro, perchè dietro il forte legame che si instaura fin da subito tra Kota e Lucy (i due protagonisti della serie) si nasconde un terribile retroscena, un passato che per diversi anni è rimasto sepolto sottoterra, per poi riemergere all'improvviso in tutta la sua drammaticità e tragicità.
La opening è la migliore che abbia mai ascoltato, un canto gregoriano che, con le sue note malinconiche, trasmette perfettamente allo spettatore le emozioni evocate dalla visione di questo gioiello del mondo animato.
L'unico motivo per il quale non ho dato 10 come voto è la delusione che ho provato nel momento in cui ho visto il finale, dal momento che non ho mai amato le conclusioni per così dire "incerte". In ogni caso è un anime che, nel bene o nel male, non può suscitare indifferenza, anche se magari non è apprezzato da tutti. Lo consiglio vivamente a chi cerca una serie che sia in grado di provocare un forte coinvolgimento emotivo, nonché agli estimatori del genere "drammatico".
Buona visione!
E' un concentrato di crudeltà, di romanticismo, di pathos, ed è proprio questo eclettismo che lo connota a renderlo così incredibilmente originale!
A dispetto di molti anime sentimentali, quest'opera tratta di un amore dannato, un sentimento tanto profondo quanto oscuro, perchè dietro il forte legame che si instaura fin da subito tra Kota e Lucy (i due protagonisti della serie) si nasconde un terribile retroscena, un passato che per diversi anni è rimasto sepolto sottoterra, per poi riemergere all'improvviso in tutta la sua drammaticità e tragicità.
La opening è la migliore che abbia mai ascoltato, un canto gregoriano che, con le sue note malinconiche, trasmette perfettamente allo spettatore le emozioni evocate dalla visione di questo gioiello del mondo animato.
L'unico motivo per il quale non ho dato 10 come voto è la delusione che ho provato nel momento in cui ho visto il finale, dal momento che non ho mai amato le conclusioni per così dire "incerte". In ogni caso è un anime che, nel bene o nel male, non può suscitare indifferenza, anche se magari non è apprezzato da tutti. Lo consiglio vivamente a chi cerca una serie che sia in grado di provocare un forte coinvolgimento emotivo, nonché agli estimatori del genere "drammatico".
Buona visione!
Cominciamo subito con il mettere in chiaro una cosa: stiamo parlando di uno splatter, quindi non ci sia sorpresa nel trovarsi di fronte mutilazioni, sangue a tutto spiano e via dicendo. Indi per cui se si è sensibili a questo genere di visioni, è opportuno fare a meno di guardare questa serie.
Fatta questa premessa (necessaria perché mi è capitato di sentire opinioni negative da parte di persone a cui non piacevano gli "spargimenti di sangue eccessivi e talvolta privi di motivazione" -ma caspita, fate a meno di guardarlo no?), vediamo di analizzare l'opera in questione.
Trama: "Elfen Lied", come tantissimi altre serie animate, trae la sua fonte primaria da un manga omonimo di successo. Ecco, io non lo ho letto (e francamente non apprezzo particolarmente quanti non possono fare a meno di confrontare anime e manga di una stessa opera), però penso di poter dire senza timore di essere smentito che chi ha prodotto la serie televisiva ha sicuramente operato parecchi tagli qua e là, in maniera eccessiva. Diversi aspetti della vicenda sono solo accennati, e diverse cose che sarebbe stato molto interessante approfondire (anche alcune domande secondo me legittime di chi è davanti allo schermo) vengono messe da parte frettolosamente. Ci sono tanti spunti belli (come per esempio la tematica del diverso), ma 13 episodi sono troppo pochi secondo me per sfruttare il potenziale di questa storia, che è sprecato in discreta parte. Secondo me c'era materiale sufficiente per farne almeno una ventina abbondante. Riassumendo: tanto potenziale, ma non sfruttato, per cui cui su questo punto assegno un 6 (il minimo passabile).
Finale: risente di quanto detto sopra, l'impressione che ho avuto è che, non sapendo come far finire tutto con il 13esimo episodio, si è troncato alcune questioni, si è sorvolato su altre e ci si è affidati ad un finale semi-aperto. Ci sono finali aperti bellissimi, vuoi perché ti lasciano in un'atmosfera sognante, vuoi perché dopo una storia drammatica lasci finalmente intendere una futuro di speranza ecc... ma qui non abbiamo nulla di ciò, proprio in virtù di ciò che rimane senza soluzione. Se con la trama avevamo comunque una sufficienza, qui no: 4.
Personaggi: la psicologia dei personaggi presenti si può suddividere in due categorie. Da un lato abbiamo personalità ciniche e quasi insensatamente cattive/aggressive, dall'altro (proprio l'estremo opposto) sentimentalismi, bisogno di coccole, affetto e via dicendo. Addirittura, in alcuni personaggi troviamo entrambe. Indubbiamente l'estremizzazione è interessante, e guardando "Elfen Lied" si capisce da subito che se si vuole avere a che fare con reazioni "realistiche" si è sbagliato serie. Qualcuno ha tacciato questo di trovata commerciale (e come dare torto), ma secondo me in questo caso ci sta: si tratta di una storia di eccessi, quindi ok, per stavolta mi va bene. (PS. però alla fine il personaggio che mi è piaciuto di più era quello più "normale", ovvero la cugina...). Assegno un 6 complessivo ai personaggi (sarebbe potuto essere di più se il comportamento di alcuni non fosse stato praticamente inspiegabile).
Grafica: le scene dei vari massacri, devo dire, sono fatte discretamente bene, macello totale. Il livello dei disegni, per il resto, è nella media. Non eccezionale, ma non ho nulla da ridire in merito, 8.
Sonoro: l'opening mi è piaciuta molto, originale e d'effetto, e da sola risolleva tutto il resto, che sarebbe comunque nella media. Qui do un 9.
Globalmente siamo tra il 6 e il 7, con un comparto tecnico che alza decisamente la media a fronte di scelte secondo me sbagliate per quanto riguarda lo sviluppo della trama.
Probabilmente leggendo il manga correlato si può riuscire a colmare i vuoti che sono lasciati nella storia, riuscendo anche a godersi di più il tutto. Tuttavia qui non sto recensendo il manga e l'anime insieme, ma solo il secondo, e quindi non tengo volutamente conto di questo aspetto, che potrebbe alzare il giudizio complessivo.
Se recensirò anche il manga, gli attribuirò volentieri il mezzo punto che tolgo qui.
Fatta questa premessa (necessaria perché mi è capitato di sentire opinioni negative da parte di persone a cui non piacevano gli "spargimenti di sangue eccessivi e talvolta privi di motivazione" -ma caspita, fate a meno di guardarlo no?), vediamo di analizzare l'opera in questione.
Trama: "Elfen Lied", come tantissimi altre serie animate, trae la sua fonte primaria da un manga omonimo di successo. Ecco, io non lo ho letto (e francamente non apprezzo particolarmente quanti non possono fare a meno di confrontare anime e manga di una stessa opera), però penso di poter dire senza timore di essere smentito che chi ha prodotto la serie televisiva ha sicuramente operato parecchi tagli qua e là, in maniera eccessiva. Diversi aspetti della vicenda sono solo accennati, e diverse cose che sarebbe stato molto interessante approfondire (anche alcune domande secondo me legittime di chi è davanti allo schermo) vengono messe da parte frettolosamente. Ci sono tanti spunti belli (come per esempio la tematica del diverso), ma 13 episodi sono troppo pochi secondo me per sfruttare il potenziale di questa storia, che è sprecato in discreta parte. Secondo me c'era materiale sufficiente per farne almeno una ventina abbondante. Riassumendo: tanto potenziale, ma non sfruttato, per cui cui su questo punto assegno un 6 (il minimo passabile).
Finale: risente di quanto detto sopra, l'impressione che ho avuto è che, non sapendo come far finire tutto con il 13esimo episodio, si è troncato alcune questioni, si è sorvolato su altre e ci si è affidati ad un finale semi-aperto. Ci sono finali aperti bellissimi, vuoi perché ti lasciano in un'atmosfera sognante, vuoi perché dopo una storia drammatica lasci finalmente intendere una futuro di speranza ecc... ma qui non abbiamo nulla di ciò, proprio in virtù di ciò che rimane senza soluzione. Se con la trama avevamo comunque una sufficienza, qui no: 4.
Personaggi: la psicologia dei personaggi presenti si può suddividere in due categorie. Da un lato abbiamo personalità ciniche e quasi insensatamente cattive/aggressive, dall'altro (proprio l'estremo opposto) sentimentalismi, bisogno di coccole, affetto e via dicendo. Addirittura, in alcuni personaggi troviamo entrambe. Indubbiamente l'estremizzazione è interessante, e guardando "Elfen Lied" si capisce da subito che se si vuole avere a che fare con reazioni "realistiche" si è sbagliato serie. Qualcuno ha tacciato questo di trovata commerciale (e come dare torto), ma secondo me in questo caso ci sta: si tratta di una storia di eccessi, quindi ok, per stavolta mi va bene. (PS. però alla fine il personaggio che mi è piaciuto di più era quello più "normale", ovvero la cugina...). Assegno un 6 complessivo ai personaggi (sarebbe potuto essere di più se il comportamento di alcuni non fosse stato praticamente inspiegabile).
Grafica: le scene dei vari massacri, devo dire, sono fatte discretamente bene, macello totale. Il livello dei disegni, per il resto, è nella media. Non eccezionale, ma non ho nulla da ridire in merito, 8.
Sonoro: l'opening mi è piaciuta molto, originale e d'effetto, e da sola risolleva tutto il resto, che sarebbe comunque nella media. Qui do un 9.
Globalmente siamo tra il 6 e il 7, con un comparto tecnico che alza decisamente la media a fronte di scelte secondo me sbagliate per quanto riguarda lo sviluppo della trama.
Probabilmente leggendo il manga correlato si può riuscire a colmare i vuoti che sono lasciati nella storia, riuscendo anche a godersi di più il tutto. Tuttavia qui non sto recensendo il manga e l'anime insieme, ma solo il secondo, e quindi non tengo volutamente conto di questo aspetto, che potrebbe alzare il giudizio complessivo.
Se recensirò anche il manga, gli attribuirò volentieri il mezzo punto che tolgo qui.
Avendo letto anche il manga, non posso non confrontare la versione cartacea di Elfen Lied con la frettolosa versione animata che ha scatenato liti interminabili tra haters e fans (basta scorrere le recensioni per capire di cosa sto parlando).
Dare a Elfen Lied un voto altissimo o bassissimo è un'esagerazione, in quanto questo anime è comunque un buon strumento di intrattenimento che offre buoni spunti di trama con animazione e musiche che raggiungono pienamente la sufficienza.
Si vede che comunque il prodotto è stato realizzato frettolosamente e malamente, in quanto nel manga le situazioni che nell'anime sono lasciate irrisolte o troncate (come ad esempio la psicologia della ragazzina violentata dal patrigno, cosa succede all'organizzazione che tiene prigionieri i Diclonius ecc.) vengono sviscerate per bene.
Questa cosa era già successa nel caso di "Narutaru", un altro manga di ottimo livello violentissimo (ma ancora più cattivo e psicologico di Elfen Lied) del quale era stato realizzato un corrispettivo anime di 13 episodi monco e senza un finale decente solamente per attingere guadagni dalla fama del manga.
Abbiamo quindi di fronte un prodotto creato per far soldi con un basso budget sfruttando la fama del manga, che nonostante abbia dei pessimi disegni, è comunque di buon livello. Tuttavia il comparto tecnico dell'anime (a parte la ridicola CG) non è poi così schifoso come molti haters sostengono, ma neanche così eccelso. Consiglio quindi la visione, ma il manga è tutta un'altra cosa.
Dare a Elfen Lied un voto altissimo o bassissimo è un'esagerazione, in quanto questo anime è comunque un buon strumento di intrattenimento che offre buoni spunti di trama con animazione e musiche che raggiungono pienamente la sufficienza.
Si vede che comunque il prodotto è stato realizzato frettolosamente e malamente, in quanto nel manga le situazioni che nell'anime sono lasciate irrisolte o troncate (come ad esempio la psicologia della ragazzina violentata dal patrigno, cosa succede all'organizzazione che tiene prigionieri i Diclonius ecc.) vengono sviscerate per bene.
Questa cosa era già successa nel caso di "Narutaru", un altro manga di ottimo livello violentissimo (ma ancora più cattivo e psicologico di Elfen Lied) del quale era stato realizzato un corrispettivo anime di 13 episodi monco e senza un finale decente solamente per attingere guadagni dalla fama del manga.
Abbiamo quindi di fronte un prodotto creato per far soldi con un basso budget sfruttando la fama del manga, che nonostante abbia dei pessimi disegni, è comunque di buon livello. Tuttavia il comparto tecnico dell'anime (a parte la ridicola CG) non è poi così schifoso come molti haters sostengono, ma neanche così eccelso. Consiglio quindi la visione, ma il manga è tutta un'altra cosa.
Guardato dopo un bel po' di tempo che me lo avevano consigliato. Ero un po' restia per via delle scene splatter di cui è caratterizzata la serie. Beh, invece, fin dalla prima puntata, sono rimasta molto coinvolta e colpita dalla storia e in tre giorni ho finito la serie. Okay, ci sono scene piuttosto cruente che per i deboli di stomaco non sono adatte (io digerisco tutto, ma non è che ne vado matta, ecco), ma ci sono anche tanti momenti così dolci, drammatici, pieni di sentimenti. Mi sono innamorata di tutti i personaggi, davvero ben caratterizzati, non puoi fare a meno di affezionarti a loro, anche a Nana, che all'inizio può essere davvero irritante, ma poi con l'andare avanti della serie non puoi fare altro che volerle bene.
Ho amato la protagonista, Lucy, nella sua versione "cattiva", il suo sguardo è meraviglioso, penetrante e ha una voce stupenda, ma non ho potuto fare a meno che affezionarmi anche all'altra sua personalità, Nyu, così tenera e infantile.
Beh, insomma, sebbene ci siano elementi un po' troppo splatter (ma è questione di gusti) e qualche ecchi di troppo (anche qui questione di gusti!) ho amato davvero molto quest'anime.
Ho amato la protagonista, Lucy, nella sua versione "cattiva", il suo sguardo è meraviglioso, penetrante e ha una voce stupenda, ma non ho potuto fare a meno che affezionarmi anche all'altra sua personalità, Nyu, così tenera e infantile.
Beh, insomma, sebbene ci siano elementi un po' troppo splatter (ma è questione di gusti) e qualche ecchi di troppo (anche qui questione di gusti!) ho amato davvero molto quest'anime.
<b>Contiene spoiler!</b>
Sento spopolare, attraverso Facebook e altri siti web, una voce che parla di un nuovo anime pazzesco di nome Elfen Lied, un anime che ho cominciato a seguire con un'accesa curiosità e che ho finito pensando: " Ma chi me l'ha fatto fare di perdere 3 giorni della mia vita per seguirlo?"
La prima cosa che non mi è piaciuta è stata la grafica, mi sembrava quasi di rivedere quegli anime anni '70, persino Lady Oscar graficamente è fatto meglio.
Poi anche se non sono mai stata una grande fan del genere splatter, in fondo non mi è mai dispiaciuto, ma se voi siete dei grandi appassionati allora non vi annoierete affatto dato che ogni minuto ci sono carcasse in putrefazione in mezzo ad una pozza di sangue, cosa che in tutta sincerità mi ha un po' disgustato.
La serie parte con uno spargimento di sangue in una specie di laboratorio protetto e sorvegliato dove uno strano essere comincia uno spargimento di sangue nonostante gli inutili tentativi di fermarlo e che infine, venendo ferito alla testa, perderà la memoria cadendo in mare. All'improvviso ci ritroviamo in uno scenario totalmente diverso, un ragazzo e una ragazza che camminano su una spiaggia tranquilla, che all'improvviso si ritrovano questa ragazza nuda e ferita alla testa emergere dall'acqua senza che sappia parlare e con due corna spuntare tra i capelli. Nemmeno il tempo di godersi la pace che ha acquistato l'opera che la creatura in questione ricomincia a mostrare la sua crudeltà e spietatezza, con ulteriore comparse di esseri della sua specie e piccoli colpi di scena accompagnati da flashback che ci faranno capire meglio le vicende passate della protagonista.
Il continuo sbalzo tra il carattere pacifico e crudele della protagonista si porta dietro tutte le vicende della trama dove la pace della storia dipende dallo stato d'animo della ragazza, cosa per il quale stavo a dir poco uscendo pazza, un contrasto troppo netto questo tra pace e guerra che si è prolungato per tutti e 13 gli episodi e che davvero non mi ha dato pietà.
Insomma, per concludere direi che come serie non mi è piaciuta per niente, da ogni punto di vista, ho messo 3 giusto perchè i disegni non sono fatti dai bambini dell'asilo e l'opening era piacevole sia da ascoltare che da vedere.
Sento spopolare, attraverso Facebook e altri siti web, una voce che parla di un nuovo anime pazzesco di nome Elfen Lied, un anime che ho cominciato a seguire con un'accesa curiosità e che ho finito pensando: " Ma chi me l'ha fatto fare di perdere 3 giorni della mia vita per seguirlo?"
La prima cosa che non mi è piaciuta è stata la grafica, mi sembrava quasi di rivedere quegli anime anni '70, persino Lady Oscar graficamente è fatto meglio.
Poi anche se non sono mai stata una grande fan del genere splatter, in fondo non mi è mai dispiaciuto, ma se voi siete dei grandi appassionati allora non vi annoierete affatto dato che ogni minuto ci sono carcasse in putrefazione in mezzo ad una pozza di sangue, cosa che in tutta sincerità mi ha un po' disgustato.
La serie parte con uno spargimento di sangue in una specie di laboratorio protetto e sorvegliato dove uno strano essere comincia uno spargimento di sangue nonostante gli inutili tentativi di fermarlo e che infine, venendo ferito alla testa, perderà la memoria cadendo in mare. All'improvviso ci ritroviamo in uno scenario totalmente diverso, un ragazzo e una ragazza che camminano su una spiaggia tranquilla, che all'improvviso si ritrovano questa ragazza nuda e ferita alla testa emergere dall'acqua senza che sappia parlare e con due corna spuntare tra i capelli. Nemmeno il tempo di godersi la pace che ha acquistato l'opera che la creatura in questione ricomincia a mostrare la sua crudeltà e spietatezza, con ulteriore comparse di esseri della sua specie e piccoli colpi di scena accompagnati da flashback che ci faranno capire meglio le vicende passate della protagonista.
Il continuo sbalzo tra il carattere pacifico e crudele della protagonista si porta dietro tutte le vicende della trama dove la pace della storia dipende dallo stato d'animo della ragazza, cosa per il quale stavo a dir poco uscendo pazza, un contrasto troppo netto questo tra pace e guerra che si è prolungato per tutti e 13 gli episodi e che davvero non mi ha dato pietà.
Insomma, per concludere direi che come serie non mi è piaciuta per niente, da ogni punto di vista, ho messo 3 giusto perchè i disegni non sono fatti dai bambini dell'asilo e l'opening era piacevole sia da ascoltare che da vedere.
"Elfen Lied": anime appassionante, per niente sopravvalutato. Ho apprezzato quasi tutto, la storia dei personaggi, i colpi di scena, i cambiamenti, i flashback.
Peccato per alcuni difetti. Per esempio una cosa che non concepisco sono gli attacchi di gelosia della cugina di Kouta, Yuka. Il suo personaggio mi ha fatto imbestialire, sembrava quasi che tutti i problemi del mondo li avesse lei.
Kouta, poi, sembra sottomesso e il suo carattere non è affatto incisivo, nonostante sia uno dei protagonisti.
Al contrario, ho amato il carattere di Lucy (potrei quasi dire di non disprezzare il rosa grazie a lei), tutte le sue sofferenze, i cambiamenti; la forza e il coraggio di Mayu, e anche l'amore di Nana per suo "padre".
Il nudo era inevitabile in alcune scene, ma evitabile in altre.
La fine non mi è piaciuta parecchio. <b>
I finali tristi rimangono più impressi dei finali come questo, che ti inculcano speranze inutili.
Peccato per alcuni difetti. Per esempio una cosa che non concepisco sono gli attacchi di gelosia della cugina di Kouta, Yuka. Il suo personaggio mi ha fatto imbestialire, sembrava quasi che tutti i problemi del mondo li avesse lei.
Kouta, poi, sembra sottomesso e il suo carattere non è affatto incisivo, nonostante sia uno dei protagonisti.
Al contrario, ho amato il carattere di Lucy (potrei quasi dire di non disprezzare il rosa grazie a lei), tutte le sue sofferenze, i cambiamenti; la forza e il coraggio di Mayu, e anche l'amore di Nana per suo "padre".
Il nudo era inevitabile in alcune scene, ma evitabile in altre.
La fine non mi è piaciuta parecchio. <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> Avrei preferito di gran lunga avere la certezza della morte di Lucy.I finali tristi rimangono più impressi dei finali come questo, che ti inculcano speranze inutili.
"Elfen lied" è un anime alquanto controverso. La storia si apre con una scena decisamente splatter: la mutante diclonius Lucy fugge dal laboratorio scientifico in cui era prigioniera e oggetto di sperimentazioni, seminando morte e terrore attorno a sé grazie alle sue terribili capacità distruttive che le consentono, attraverso speciali braccia invisibili, di uccidere facilmente anche a distanza. Dunque: sangue a gogò, svisceramenti, arti, teste strappate e così via; a ciò si aggiunge un pizzico di fan-service, dato che la ragazza è completamente nuda.
Durante la fuga Lucy viene ferita alla testa e soccorsa da un ignaro ragazzo, Kouta, del quale lei pare fidarsi immediatamente, complice anche un brusco cambiamento della sua personalità, che la porta a una sorta di amnesia - che si rivelerà poi essere in realtà uno sdoppiamento di personalità: Lucy non ricorda di aver ucciso tante persone, ma oltre a ciò non sa nemmeno più andare al bagno da sola o vestirsi da sola e per giunta pare non comprendere il linguaggio umano, tanto che per esprimersi dice soltanto "Nyu", nome con cui viene perciò ribattezzata da Kouta e da Yuka, la cugina sua coetanea che abita con lui.
Dunque ci troviamo di fronte a un horror, a un harem manga? A una storia sentimentale, dato che Yuka ama Kouta? A una storia di fantascienza, considerando la lotta di fondo fra mutanti e razza umana? In realtà "Elfen lied" è un po' tutto questo, ma io lo definirei soprattutto una storia altamente drammatica, al di là delle varie stragi che vi abbondano, per via delle storie personali di protagonisti e comprimari, che portano in vari punti anche a commuovere.
Chi è il vero mostro? Nemmeno questo trova una semplice risposta, perché se Lucy ha fatto ciò che ha fatto non sono da meno gli scienziati che sottopongono lei e i suoi simili alle più crudeli sperimentazioni, per non parlare di coloro che l'hanno da sempre emarginata e disprezzata solo perché "diversa"...
Una storia che al di là di tutto fa riflettere, soprattutto sulla prepotenza dell'uomo, che troppo spesso si autodefinisce essere superiore a tutti gli altri e perciò sfrutta tale orgoglio per prendersi il diritto di tiranneggiare a suo piacimento sulle altre creature, tenerle in vita se possono servire ai suoi scopi (denaro? Potere?) o in alternativa maltrattarle e/o disprezzarle; e mentre il manga è sminuito da disegni non certo eccelsi, non ha tale difetto l'anime, il cui character design a me è piaciuto molto.
Molto bella e particolare è anche l'opening "Lilium", composta in latino da Kayo Konishi e Yukio Kondō, in modo da essere simile a un canto gregoriano e inserita anche nel corso degli eventi narrati.
Peccato solo per il finale posticcio, dato che l'anime fu realizzato prima della fine del manga. Non certo adatto agli stomaci delicati, ma senz'altro un'opera degna di nota.
Voto finale 9.
Durante la fuga Lucy viene ferita alla testa e soccorsa da un ignaro ragazzo, Kouta, del quale lei pare fidarsi immediatamente, complice anche un brusco cambiamento della sua personalità, che la porta a una sorta di amnesia - che si rivelerà poi essere in realtà uno sdoppiamento di personalità: Lucy non ricorda di aver ucciso tante persone, ma oltre a ciò non sa nemmeno più andare al bagno da sola o vestirsi da sola e per giunta pare non comprendere il linguaggio umano, tanto che per esprimersi dice soltanto "Nyu", nome con cui viene perciò ribattezzata da Kouta e da Yuka, la cugina sua coetanea che abita con lui.
Dunque ci troviamo di fronte a un horror, a un harem manga? A una storia sentimentale, dato che Yuka ama Kouta? A una storia di fantascienza, considerando la lotta di fondo fra mutanti e razza umana? In realtà "Elfen lied" è un po' tutto questo, ma io lo definirei soprattutto una storia altamente drammatica, al di là delle varie stragi che vi abbondano, per via delle storie personali di protagonisti e comprimari, che portano in vari punti anche a commuovere.
Chi è il vero mostro? Nemmeno questo trova una semplice risposta, perché se Lucy ha fatto ciò che ha fatto non sono da meno gli scienziati che sottopongono lei e i suoi simili alle più crudeli sperimentazioni, per non parlare di coloro che l'hanno da sempre emarginata e disprezzata solo perché "diversa"...
Una storia che al di là di tutto fa riflettere, soprattutto sulla prepotenza dell'uomo, che troppo spesso si autodefinisce essere superiore a tutti gli altri e perciò sfrutta tale orgoglio per prendersi il diritto di tiranneggiare a suo piacimento sulle altre creature, tenerle in vita se possono servire ai suoi scopi (denaro? Potere?) o in alternativa maltrattarle e/o disprezzarle; e mentre il manga è sminuito da disegni non certo eccelsi, non ha tale difetto l'anime, il cui character design a me è piaciuto molto.
Molto bella e particolare è anche l'opening "Lilium", composta in latino da Kayo Konishi e Yukio Kondō, in modo da essere simile a un canto gregoriano e inserita anche nel corso degli eventi narrati.
Peccato solo per il finale posticcio, dato che l'anime fu realizzato prima della fine del manga. Non certo adatto agli stomaci delicati, ma senz'altro un'opera degna di nota.
Voto finale 9.
<b>Attenzione! Possibili spoiler sulla trama</b>
"Elfen Lied" è un anime giapponese prodotto fra il 2003 e il 2004 sotto supervisione e regia di Mamoru Kanbe, già noto per aver diretto la produzione di "Card Captor Sakura - Pesca la tua carta Sakura". L'anime è completamente basato sul manga omonimo, edito fra il 2002 e il 2005, dell'autrice Rin Okatomo, precedentemente collaboratrice anche per il franchising giapponese Bandai. "Elfen Lied" è una serie televisiva composta di 13 episodi e un OAV a parte, che per i suoi temi e contenuti (come il nudo e la violenza) è stato classificato seinen.
Pur essendo un prodotto ormai quasi vecchio di 10 anni, "Elfen Lied" è riuscito a farsi strada fra moltissimi altri lavori, diventando un titolo noto più o meno ad appassionati del genere e non. A testimonianza di questo, anche se abbiamo dovuto aspettare anni, già da ottobre 2012 anche noi Italiani possiamo finalmente acquistare il manga in versione originale in tutte le fumetterie, grazie alla Panini, che capendo il valore del prodotto l'ha lanciato sul mercato al modico prezzo di 6,50 €.
Comunque, parliamo un po' del titolo vero e proprio. "Elfen Lied" è un anime raro o forse unico nel suo genere. La storia gira intorno alla giovane Lucy, una mutante della razza umana detta "diclonus", ovvero un essere dotato fin dalla nascita di un certo numero di braccia invisibili chiamate vettori, che può sfruttare a suo piacimento potendo controllarle proprio come gli altri arti. La storia inizia proprio con la fuga di Lucy dal laboratorio in cui per anni e anni era stata rinchiusa, con la certezza di essere un diclonus, data la presenza delle piccole corna caratteristiche di questi mutanti, sulla sua testa. La creatura sfrutta l'incompetenza delle guardie per riuscire finalmente a fuggire dalla sua gabbia, lasciando dietro di sé una scia di cadaveri maciullati e sventrati grazie proprio agli invisibili vettori dalla forza inimmaginabile. Ma proprio quando la ragazza pensa di essere libera viene ferita alla testa da un colpo di pistola che distrugge la sua maschera utilizzata per controllarne i sensi, ma le causa anche una perdita della memoria che sfocerà in uno sdoppiamento di personalità. Viene trovata sulla spiaggia da due giovani cugini, Kota e Yuuka, che decideranno di prendesi cura di lei. Kota però ha come la sensazione di non trovarsi per la prima volta faccia a faccia con questa ragazza senza memoria, e presto si renderà contro che quella faccia dolce che riesce solo a dire "Nyyyu" porta in sé il più terribile dei segreti. Comunque Lucy non è l'unico mutante diclonus conosciuto sulla Terra, e nel corso del manga vedremo l'apparire di Nana, diclonus di età sconosciuta e completamente sottomesso ai ricercatori, e Mariko, figlia di uno dei ricercatori del centro, e con un numero di vettori maggiore rispetto agli alti esemplari.
L'anime, comunque, dall'episodio 1 al 11 segue perfettamente la trama del manga, mentre successivamente prende un andamento diverso e presenta un finale alternativo, a causa del fatto che la produzione dell'anime ebbe inizio ben un anno e mezzo prima della fine del manga, mancando infatti anche di alcuni personaggi presenti nell'opera cartacea. Come dicevo all'inizio, "Elfen Lied" non è un manga/anime qualsiasi da analizzare, per la sua ricchezza di tematiche e per il fatto che tocca moltissimi generi. Se spogliato infatti dello splatter dei combattimenti e degli elementi fantastici che ruotano attorno alla figura dei mutanti, "Elfen Lied" si riduce a un classico anime harem in cui il ragazzo impacciato e sbadato della situazione si ritrova la casa piena di belle ragazze, tutte invaghite o perdutamente innamorate di lui. All'aspetto harem si va a sommare uno strascico drammatico che caratterizza il clima di ogni episodio: si passerà dalla semplice cotta più o meno non ricambiata di Yuuko al passato fatto di abusi fisici e pedofilia della piccola Mayu, scappata di casa e nullatenente fino all'incontro con Kota. Al dramma dei "buoni" si aggiungono i drammi degli antagonisti (che poi si possono definire tali fino a un certo punto): un ricercatore che perde sua moglie a causa di un parto che darà alla luce proprio una mutante diclonus, la piccola Nana che ormai sottomessa subisce abusi e torture giustificate come esperimenti scientifici, e la piccola Mariko, figlia proprio del ricercatore Kurama, che dopo essere stata rinchiusa fin dalla nascita massacra chiunque si trovi sulla sua strada alla ricerca del padre. Ed è proprio qui, da questo clima di drammatica disperazione che nasce l'elemento splatter dell'anime. Se queste creature diclonus si ritrovano a essere fin dalla nascita considerate abomini da tenere rinchiusi e maltrattati, cresceranno con un senso di disprezzo verso il genere umano che è più che una giustificazione alla loro sete di sangue. I vettori infatti non nascono come un'arma di distruzione e omicidio, ma bensì come nuovi arti evoluti, che diventeranno però alla fine l'unica arma in grado di difendere le mutanti. Lucy più di tutti, poi, è purtroppo un essere ancora diverso rispetto alle altre diclonus: questa specie nasce a causa di un virus che è trasmesso dal padre al momento del concepimento e che farà nascere esclusivamente bambine diclonus sterili, le Silpelit, che crescono rapidamente quanto i vettori. Lucy invece è considerata, come per esempio negli insetti, una "regina", ovvero colei che cresce come un'umana e può procreare come un essere umano normale. Da qui la sua importanza, perché tenendola sotto controllo potrebbe essere usata come macchina di produzione di diclonus che, controllati, diverrebbero armi di distruzione. I diclonus però sono anche maschi, e il direttore del progetto, esso stesso mutante, ne è la prova. Insomma, tutti questi singoli elementi, sommati insieme e affiancati da scene di sangue e violenza gratuita, di cui spesso sono vittima dei bambini, creano le basi per lo sviluppo della storia dei diclonus. Ma tralasciando un attimo la trama, vorrei passare a un analisi un po' più precisa della grafica dell'anime. Realizzato in stile anime shoujo, esso vede l'uso di colori sgargianti, quindi non delicati, come il rosa quasi fucsia dei capelli di Lucy e compagnia, e questo ci dà già la conferma che le scene non saranno affatto diminuite di violenza o drammaticità. Lucy risulta, nei suoi momenti di lucidità, il perfetto ritratto di un'efferata assassina, ma diventa quasi irriconoscibile nei panni di Nyuu, tutto grazie semplicemente alle faccine dolci e agli occhioni della sua seconda personalità.
Troviamo quindi uno stacco vero e proprio, che quasi ci mette davanti a due personaggi. Queste "corna" d'osso, che sembrano quasi delle orecchiette di gatto, invece di renderle temibili, le rendono quasi carine e amorevoli, e il fatto che queste diclonus siano quasi tutte bimbe o comunque abbiano sembianze infantili rendono ancora di più lo strappo che prova lo spettatore quando si ritrova a vedere tenere bambine dall'aria delicata e quasi dolce che si trasformano in beste e feriscono, venendo ferite a loro volta. Prendiamo ad esempio il caso di Nana, favorita del signor Kurama, che lei stessa considera suo padre: essa desidera solo essere amata e benvoluta dal padre, ed esprime il desiderio di avere "il fiocco che ha addosso" lo scienziato, usando poi la cravatta come cerchietto per capelli. Da qui ne viene fuori un personaggio tenero, ma poche scene dopo la ritroviamo a voler uccidere a tutti i costi Lucy e la vediamo piano piano perdere le dita, gli arti e ritrovarsi completamente mutilata, in una sequenza animata che non risparmia nulla allo spettatore.
Insomma, quest'anime si basa sulla dualità: bambine dall'aspetto tenero che fanno a pezzi esseri umani, il killer che va alla ricerca della diclonus Lucy che viene salvato dalla diclonus Nana, gli abusi sui mutanti rispecchiano gli abusi sessuali e la pedofilia nei confronti di Mayu, ragazzina qualunque, una Lucy divisa fra una personalità tenera e totalmente indifesa, e la sua reale mente che ricorda di continuo i maltrattamenti subiti, i suoi primi omicidi, e la contraddizione più grande di tutte: Kota che si ritrova a vivere, ospitare e probabilmente amare l'assassina della sua sorellina e di suo padre.
Questo è un anime, insomma, di domande su cosa sia l'amicizia, su fin dove può arrivare l'amore genitoriale e non, su quanto davvero la scienza non abbia più freni né paletti anche se a farne le spese sono delle vite, su cosa realmente sia giusto o sbagliato. Di risposte "Elfen Lied" non ne dà, perché dopotutto è solo un anime, ma dà comunque un sacco di spunti e di domande su temi che non sono così lontani da noi: non vivremo nell'epoca degli esperimenti sui diclonus, ma viviamo in quella delle sperimentazioni su feti umani, animali e traffico di esseri umani. "Elfen Lied" è veramente un titolo che secondo me merita tantissimo, sotto tutti i punti di vista appena toccati e anche se non si è estimatori del genere splatter/drammatico. Do un 8 all'opera semplicemente perché avrei gradito un finale un po' meno aperto e perché gli spunti medico-fantascientifici erano buoni ma sono stati sviluppati pochissimo e sprecati.
In conclusione consiglio a tutti di provare a guardare quest'anime, o comunque a leggerne la sua versione cartacea (che però comunque è diversa), perché è un'opera che al contrario di molte altre ha più di un valido motivo per essere considerata così ineguagliabile.
"Elfen Lied" è un anime giapponese prodotto fra il 2003 e il 2004 sotto supervisione e regia di Mamoru Kanbe, già noto per aver diretto la produzione di "Card Captor Sakura - Pesca la tua carta Sakura". L'anime è completamente basato sul manga omonimo, edito fra il 2002 e il 2005, dell'autrice Rin Okatomo, precedentemente collaboratrice anche per il franchising giapponese Bandai. "Elfen Lied" è una serie televisiva composta di 13 episodi e un OAV a parte, che per i suoi temi e contenuti (come il nudo e la violenza) è stato classificato seinen.
Pur essendo un prodotto ormai quasi vecchio di 10 anni, "Elfen Lied" è riuscito a farsi strada fra moltissimi altri lavori, diventando un titolo noto più o meno ad appassionati del genere e non. A testimonianza di questo, anche se abbiamo dovuto aspettare anni, già da ottobre 2012 anche noi Italiani possiamo finalmente acquistare il manga in versione originale in tutte le fumetterie, grazie alla Panini, che capendo il valore del prodotto l'ha lanciato sul mercato al modico prezzo di 6,50 €.
Comunque, parliamo un po' del titolo vero e proprio. "Elfen Lied" è un anime raro o forse unico nel suo genere. La storia gira intorno alla giovane Lucy, una mutante della razza umana detta "diclonus", ovvero un essere dotato fin dalla nascita di un certo numero di braccia invisibili chiamate vettori, che può sfruttare a suo piacimento potendo controllarle proprio come gli altri arti. La storia inizia proprio con la fuga di Lucy dal laboratorio in cui per anni e anni era stata rinchiusa, con la certezza di essere un diclonus, data la presenza delle piccole corna caratteristiche di questi mutanti, sulla sua testa. La creatura sfrutta l'incompetenza delle guardie per riuscire finalmente a fuggire dalla sua gabbia, lasciando dietro di sé una scia di cadaveri maciullati e sventrati grazie proprio agli invisibili vettori dalla forza inimmaginabile. Ma proprio quando la ragazza pensa di essere libera viene ferita alla testa da un colpo di pistola che distrugge la sua maschera utilizzata per controllarne i sensi, ma le causa anche una perdita della memoria che sfocerà in uno sdoppiamento di personalità. Viene trovata sulla spiaggia da due giovani cugini, Kota e Yuuka, che decideranno di prendesi cura di lei. Kota però ha come la sensazione di non trovarsi per la prima volta faccia a faccia con questa ragazza senza memoria, e presto si renderà contro che quella faccia dolce che riesce solo a dire "Nyyyu" porta in sé il più terribile dei segreti. Comunque Lucy non è l'unico mutante diclonus conosciuto sulla Terra, e nel corso del manga vedremo l'apparire di Nana, diclonus di età sconosciuta e completamente sottomesso ai ricercatori, e Mariko, figlia di uno dei ricercatori del centro, e con un numero di vettori maggiore rispetto agli alti esemplari.
L'anime, comunque, dall'episodio 1 al 11 segue perfettamente la trama del manga, mentre successivamente prende un andamento diverso e presenta un finale alternativo, a causa del fatto che la produzione dell'anime ebbe inizio ben un anno e mezzo prima della fine del manga, mancando infatti anche di alcuni personaggi presenti nell'opera cartacea. Come dicevo all'inizio, "Elfen Lied" non è un manga/anime qualsiasi da analizzare, per la sua ricchezza di tematiche e per il fatto che tocca moltissimi generi. Se spogliato infatti dello splatter dei combattimenti e degli elementi fantastici che ruotano attorno alla figura dei mutanti, "Elfen Lied" si riduce a un classico anime harem in cui il ragazzo impacciato e sbadato della situazione si ritrova la casa piena di belle ragazze, tutte invaghite o perdutamente innamorate di lui. All'aspetto harem si va a sommare uno strascico drammatico che caratterizza il clima di ogni episodio: si passerà dalla semplice cotta più o meno non ricambiata di Yuuko al passato fatto di abusi fisici e pedofilia della piccola Mayu, scappata di casa e nullatenente fino all'incontro con Kota. Al dramma dei "buoni" si aggiungono i drammi degli antagonisti (che poi si possono definire tali fino a un certo punto): un ricercatore che perde sua moglie a causa di un parto che darà alla luce proprio una mutante diclonus, la piccola Nana che ormai sottomessa subisce abusi e torture giustificate come esperimenti scientifici, e la piccola Mariko, figlia proprio del ricercatore Kurama, che dopo essere stata rinchiusa fin dalla nascita massacra chiunque si trovi sulla sua strada alla ricerca del padre. Ed è proprio qui, da questo clima di drammatica disperazione che nasce l'elemento splatter dell'anime. Se queste creature diclonus si ritrovano a essere fin dalla nascita considerate abomini da tenere rinchiusi e maltrattati, cresceranno con un senso di disprezzo verso il genere umano che è più che una giustificazione alla loro sete di sangue. I vettori infatti non nascono come un'arma di distruzione e omicidio, ma bensì come nuovi arti evoluti, che diventeranno però alla fine l'unica arma in grado di difendere le mutanti. Lucy più di tutti, poi, è purtroppo un essere ancora diverso rispetto alle altre diclonus: questa specie nasce a causa di un virus che è trasmesso dal padre al momento del concepimento e che farà nascere esclusivamente bambine diclonus sterili, le Silpelit, che crescono rapidamente quanto i vettori. Lucy invece è considerata, come per esempio negli insetti, una "regina", ovvero colei che cresce come un'umana e può procreare come un essere umano normale. Da qui la sua importanza, perché tenendola sotto controllo potrebbe essere usata come macchina di produzione di diclonus che, controllati, diverrebbero armi di distruzione. I diclonus però sono anche maschi, e il direttore del progetto, esso stesso mutante, ne è la prova. Insomma, tutti questi singoli elementi, sommati insieme e affiancati da scene di sangue e violenza gratuita, di cui spesso sono vittima dei bambini, creano le basi per lo sviluppo della storia dei diclonus. Ma tralasciando un attimo la trama, vorrei passare a un analisi un po' più precisa della grafica dell'anime. Realizzato in stile anime shoujo, esso vede l'uso di colori sgargianti, quindi non delicati, come il rosa quasi fucsia dei capelli di Lucy e compagnia, e questo ci dà già la conferma che le scene non saranno affatto diminuite di violenza o drammaticità. Lucy risulta, nei suoi momenti di lucidità, il perfetto ritratto di un'efferata assassina, ma diventa quasi irriconoscibile nei panni di Nyuu, tutto grazie semplicemente alle faccine dolci e agli occhioni della sua seconda personalità.
Troviamo quindi uno stacco vero e proprio, che quasi ci mette davanti a due personaggi. Queste "corna" d'osso, che sembrano quasi delle orecchiette di gatto, invece di renderle temibili, le rendono quasi carine e amorevoli, e il fatto che queste diclonus siano quasi tutte bimbe o comunque abbiano sembianze infantili rendono ancora di più lo strappo che prova lo spettatore quando si ritrova a vedere tenere bambine dall'aria delicata e quasi dolce che si trasformano in beste e feriscono, venendo ferite a loro volta. Prendiamo ad esempio il caso di Nana, favorita del signor Kurama, che lei stessa considera suo padre: essa desidera solo essere amata e benvoluta dal padre, ed esprime il desiderio di avere "il fiocco che ha addosso" lo scienziato, usando poi la cravatta come cerchietto per capelli. Da qui ne viene fuori un personaggio tenero, ma poche scene dopo la ritroviamo a voler uccidere a tutti i costi Lucy e la vediamo piano piano perdere le dita, gli arti e ritrovarsi completamente mutilata, in una sequenza animata che non risparmia nulla allo spettatore.
Insomma, quest'anime si basa sulla dualità: bambine dall'aspetto tenero che fanno a pezzi esseri umani, il killer che va alla ricerca della diclonus Lucy che viene salvato dalla diclonus Nana, gli abusi sui mutanti rispecchiano gli abusi sessuali e la pedofilia nei confronti di Mayu, ragazzina qualunque, una Lucy divisa fra una personalità tenera e totalmente indifesa, e la sua reale mente che ricorda di continuo i maltrattamenti subiti, i suoi primi omicidi, e la contraddizione più grande di tutte: Kota che si ritrova a vivere, ospitare e probabilmente amare l'assassina della sua sorellina e di suo padre.
Questo è un anime, insomma, di domande su cosa sia l'amicizia, su fin dove può arrivare l'amore genitoriale e non, su quanto davvero la scienza non abbia più freni né paletti anche se a farne le spese sono delle vite, su cosa realmente sia giusto o sbagliato. Di risposte "Elfen Lied" non ne dà, perché dopotutto è solo un anime, ma dà comunque un sacco di spunti e di domande su temi che non sono così lontani da noi: non vivremo nell'epoca degli esperimenti sui diclonus, ma viviamo in quella delle sperimentazioni su feti umani, animali e traffico di esseri umani. "Elfen Lied" è veramente un titolo che secondo me merita tantissimo, sotto tutti i punti di vista appena toccati e anche se non si è estimatori del genere splatter/drammatico. Do un 8 all'opera semplicemente perché avrei gradito un finale un po' meno aperto e perché gli spunti medico-fantascientifici erano buoni ma sono stati sviluppati pochissimo e sprecati.
In conclusione consiglio a tutti di provare a guardare quest'anime, o comunque a leggerne la sua versione cartacea (che però comunque è diversa), perché è un'opera che al contrario di molte altre ha più di un valido motivo per essere considerata così ineguagliabile.
Eccoci di fornte a "Elfen Lied", per alcuni un capolavoro per altri una delle serie più sopravvalutate mai viste. Io invece questa serie l'ho apprezzata parecchio; certo, la qualità del disegno e delle animazioni non sono splendide, le musiche, se escludiamo il capolavoro "Lilium", sono praticamente non pervenute, ma per il resto non ho nulla da dire contro.
Molti sicuramente si saranno soffermati su due aspetti di quest'opera: le scene splatter e le scene ecchi presenti in grande quantità. Ma di queste non voglio parlare perché dipendono principalmente dal gusto di ogni persona; preferirei invece soffermarmi un attimo sull'elemento che dovrebbe essere il più importante dell'opera, ovvero i temi che vengono trattati nella storia. Questi temi sono molti, ma praticamente la maggior parte, per esempio la pedofilia, sono trattati in modo veloce e spero ciò sia successo a causa del numero limitato di episodi che sono stati fatti. Quindi passiamo al tema principale di tutta la serie, ovvero la discriminazione fra persone, infatti tutto nasce dal "diclonius regina", che abbandonata dai genitori, viene presa in giro da tutti i bambini dell'orfanotrofio perché ha due corna che le spuntano dalla testa e quindi è etichettata come "non umana" e dopo molti eventi spiacevoli, dove praticamente gli unici che l'avevano accettata com'era "spariscono", ella si ritrova chiusa in un laboratorio perché considerata pericolo per l'umanità, anche se la maggior parte delle azioni cattive che ha fatto sono solo la somma di quello che ha subito nella sua vita. Più avanti nasceranno altri diclonius e per motivi scientifici verranno o soppressi o rinchiusi fin dalla nascita in laboratori dove subiranno degli esperimenti/torture per capire la loro vera origine. E da qui si capirà che in questa serie non c'è realmente un cattivo principale peggiore della mentalità chiusa della maggior parte delle persone.
Gli unici personaggi ben riusciti dal mio punto di vista sono Nana, Kurama e la protagonista principale Lucy. Non capisco comunque chi si lamenta di alcuni comportamenti assurdi dei personaggi; l'unico comportamento che non capisco è quello di Mayu, che per essere una vittima di pedofilia mi sembra fin troppo normale.
Mi fermo qua, so che probabilmente con questa recensione non ho detto nulla, ma penso che una visione di "Elfen Lied" sia una cosa consigliata a tutti. Certo non darò più di sette e certamente se avessi già letto il manga probabilmente il voto sarebbe ancora più basso, ma è una serie che scorre veloce e anche gradevole da vedere tirando le somme.
Molti sicuramente si saranno soffermati su due aspetti di quest'opera: le scene splatter e le scene ecchi presenti in grande quantità. Ma di queste non voglio parlare perché dipendono principalmente dal gusto di ogni persona; preferirei invece soffermarmi un attimo sull'elemento che dovrebbe essere il più importante dell'opera, ovvero i temi che vengono trattati nella storia. Questi temi sono molti, ma praticamente la maggior parte, per esempio la pedofilia, sono trattati in modo veloce e spero ciò sia successo a causa del numero limitato di episodi che sono stati fatti. Quindi passiamo al tema principale di tutta la serie, ovvero la discriminazione fra persone, infatti tutto nasce dal "diclonius regina", che abbandonata dai genitori, viene presa in giro da tutti i bambini dell'orfanotrofio perché ha due corna che le spuntano dalla testa e quindi è etichettata come "non umana" e dopo molti eventi spiacevoli, dove praticamente gli unici che l'avevano accettata com'era "spariscono", ella si ritrova chiusa in un laboratorio perché considerata pericolo per l'umanità, anche se la maggior parte delle azioni cattive che ha fatto sono solo la somma di quello che ha subito nella sua vita. Più avanti nasceranno altri diclonius e per motivi scientifici verranno o soppressi o rinchiusi fin dalla nascita in laboratori dove subiranno degli esperimenti/torture per capire la loro vera origine. E da qui si capirà che in questa serie non c'è realmente un cattivo principale peggiore della mentalità chiusa della maggior parte delle persone.
Gli unici personaggi ben riusciti dal mio punto di vista sono Nana, Kurama e la protagonista principale Lucy. Non capisco comunque chi si lamenta di alcuni comportamenti assurdi dei personaggi; l'unico comportamento che non capisco è quello di Mayu, che per essere una vittima di pedofilia mi sembra fin troppo normale.
Mi fermo qua, so che probabilmente con questa recensione non ho detto nulla, ma penso che una visione di "Elfen Lied" sia una cosa consigliata a tutti. Certo non darò più di sette e certamente se avessi già letto il manga probabilmente il voto sarebbe ancora più basso, ma è una serie che scorre veloce e anche gradevole da vedere tirando le somme.
Appena finito di vedere l'ultimo episodio mi sono bloccato e mi sono ritrovato a fissare lo schermo. Che dire, quest'anime è surreale, non saprei definirlo in nessun altro modo. In quest'anime è concentrato tanto in pochi episodi. Sono accennate tantissime tematiche e la conclusione ti lascia una strana sensazione allo stomaco. Alla fine di tutto, quello che segna di più non è la crudezza dei disegni, ma le sensazioni che ti trasmettono i personaggi. Per me è impossibile attribuire un voto a quello che ho visto, sarebbe davvero riduttivo quantificare quest'opera, ho dato un voto solo perché non potevo fare altrimenti. Guardare "Elfen Lied" mi ha dato tanto su cui riflettere. A prescindere dai gusti consiglio di guardalo. Da vedere con impegno e tutto d'un fiato, merita davvero. P.S.: la conclusione è... Davvero, non saprei definirla, dipende dalle riflessioni che farete.
"Elfen Lied" è un anime di 13 episodi tratto dall'omonimo manga (pubblicato sul famoso Weekly Shounen Jump) di Lynn Okamoto, mangaka divenuto famoso soprattutto per questo prodotto. La storia ruota attorno a Lucy, mutante dalle inclinazioni omicide che, fuggita dal laboratorio in cui è stata reclusa, cerca di inserirsi in una famiglia "normale"… Fino a che il suo traumatico passato, adombrato da una mai più provvidenziale amnesia, non viene a galla.
Non avete idea dello sforzo che ho fatto per stendere un'introduzione decente per la recensione.
Ho deciso di esprimere un giudizio solo a seguito della visione dell'ultimo episodio, in modo tale da averne il pieno diritto. Adesso posso dire senza la minima riserva che si è trattata di una grande e grossa perdita di tempo. A parte le idee di base, l'opening e la prima scena (tutto ciò che è iniziale, insomma) è tutto cestinabile. Dalla trama alla realizzazione tecnica, alla sceneggiatura, alla caratterizzazione dei personaggi. Una vera schifezza, con la "s" maiuscola.
Sembra che l'autore abbia preso tante belle cose e le abbia mescolate insieme, tutte in un unico calderone (il tema fantascientifico dell'umanità in evoluzione, la discriminazione, il trauma infantile, il peccato, il rimpianto, l'amore), e abbia ottenuto nientepopodimeno che... No, non posso dire questa parola o rischio la censura. Gli ingredienti di per sé erano buoni, ma l'autore li ha mescolati nel senso sbagliato, li ha aggiunti con le tempistiche sbagliate e nelle quantità sbagliate.
Tutti i personaggi, inoltre, sembrano falsi. Non trasmettono nulla. Come ho già accennato, le idee di base sono buone, ma mal gestite. Anche quelle che riguardano Lucy. L'amnesia è un pretesto per creare delle situazioni al limite della forzatura. Perfino la cosiddetta "scena del cane" è falsissima, artificiosa, costruita. Non sto dicendo che non debba esserlo - tutte le scene di tutti i film/anime/manga/telefilm sono per forza "costruite" -, ma in "Elfen Lied" è evidente. Non mi ha trasmesso nulla. Apatia totale.
Avete presente quello che succede durante gli spettacoli in vista, teatrali o televisivi, dove la macchina da presa non inquadra il tizio che ogni tanto appare con un cartello con su scritto "applauso"? Bene. L'autore è il tizio. Io sono il pubblico.
Deludente, ridicolo, sprecato, non so come si faccia a gridare al capolavoro di fronte a un prodotto scadente (anche graficamente) come questo.
Gli assegno un 3, e non un 2, soltanto grazie all'opening in latino e alla primissima sequenza. E perché 2 è il foglio consegnato in bianco. Qui qualche soldo ce l'hanno speso, e io di solito non spendo parole sul nulla.
Non avete idea dello sforzo che ho fatto per stendere un'introduzione decente per la recensione.
Ho deciso di esprimere un giudizio solo a seguito della visione dell'ultimo episodio, in modo tale da averne il pieno diritto. Adesso posso dire senza la minima riserva che si è trattata di una grande e grossa perdita di tempo. A parte le idee di base, l'opening e la prima scena (tutto ciò che è iniziale, insomma) è tutto cestinabile. Dalla trama alla realizzazione tecnica, alla sceneggiatura, alla caratterizzazione dei personaggi. Una vera schifezza, con la "s" maiuscola.
Sembra che l'autore abbia preso tante belle cose e le abbia mescolate insieme, tutte in un unico calderone (il tema fantascientifico dell'umanità in evoluzione, la discriminazione, il trauma infantile, il peccato, il rimpianto, l'amore), e abbia ottenuto nientepopodimeno che... No, non posso dire questa parola o rischio la censura. Gli ingredienti di per sé erano buoni, ma l'autore li ha mescolati nel senso sbagliato, li ha aggiunti con le tempistiche sbagliate e nelle quantità sbagliate.
Tutti i personaggi, inoltre, sembrano falsi. Non trasmettono nulla. Come ho già accennato, le idee di base sono buone, ma mal gestite. Anche quelle che riguardano Lucy. L'amnesia è un pretesto per creare delle situazioni al limite della forzatura. Perfino la cosiddetta "scena del cane" è falsissima, artificiosa, costruita. Non sto dicendo che non debba esserlo - tutte le scene di tutti i film/anime/manga/telefilm sono per forza "costruite" -, ma in "Elfen Lied" è evidente. Non mi ha trasmesso nulla. Apatia totale.
Avete presente quello che succede durante gli spettacoli in vista, teatrali o televisivi, dove la macchina da presa non inquadra il tizio che ogni tanto appare con un cartello con su scritto "applauso"? Bene. L'autore è il tizio. Io sono il pubblico.
Deludente, ridicolo, sprecato, non so come si faccia a gridare al capolavoro di fronte a un prodotto scadente (anche graficamente) come questo.
Gli assegno un 3, e non un 2, soltanto grazie all'opening in latino e alla primissima sequenza. E perché 2 è il foglio consegnato in bianco. Qui qualche soldo ce l'hanno speso, e io di solito non spendo parole sul nulla.
Forse questa serie meritava anche un po' di piu, ma non essendoci i mezzi voti penso che 8 sia il punteggio migliore.
A differenza di molti, che lo definiscono uno "splatter stupendo", di "Elfen Lied" la cosa che mi ha colpito è stata la trama e la parte che definirei "psicologica" dell'anime.
Anche se non direttamente vengono trattati molti temi legati all'infanzia-adolescenza: un esempio evidente è Mayu, che dopo aver subito le violenze del padre è stata abbandonata a se stessa e "adottata" dal protagonista. Qui la trama, penso, sia un po' troppo superficiale sul tema del riuscire a ottenere l'affidamento di un bambino, ma magari in Giappone le leggi sono diverse dalle nostre.
Quello che invece non ha particolarmente influenzato il mio giudizio, anzi per diverso tempo mi ha tenuto alla larga da quest'anime, è la componente splatter. Nonostante stia bene accostata agli argomenti trattati, non la userei mai come metro di giudizio, cosa che invece hanno fatto molti: preciso, non sto dicendo che è sbagliato, dico solo che per me è da considerarsi un elemento secondario.
A differenza di molti, che lo definiscono uno "splatter stupendo", di "Elfen Lied" la cosa che mi ha colpito è stata la trama e la parte che definirei "psicologica" dell'anime.
Anche se non direttamente vengono trattati molti temi legati all'infanzia-adolescenza: un esempio evidente è Mayu, che dopo aver subito le violenze del padre è stata abbandonata a se stessa e "adottata" dal protagonista. Qui la trama, penso, sia un po' troppo superficiale sul tema del riuscire a ottenere l'affidamento di un bambino, ma magari in Giappone le leggi sono diverse dalle nostre.
Quello che invece non ha particolarmente influenzato il mio giudizio, anzi per diverso tempo mi ha tenuto alla larga da quest'anime, è la componente splatter. Nonostante stia bene accostata agli argomenti trattati, non la userei mai come metro di giudizio, cosa che invece hanno fatto molti: preciso, non sto dicendo che è sbagliato, dico solo che per me è da considerarsi un elemento secondario.
Quest'anime mi è piaciuto tantissimo, devo dire che per me è un capolavoro e vedendo pure le altre recensioni piace a un sacco di gente. Comunque è un bel mix di sbudellamenti ecchi e splatter e anche drammatico e sentimentale. Peccato che sono solo 13 episodi più un altro episodio riempitivo. Ve lo consiglio se vi piace il genere. Non so perché certi hanno messo 3 su 10 come voto: secondo me è troppo poco. Vabbe', sono gusti. Comunque per me il voto è 10, se lo è meritato pienamente, quest'nime.
Mi ha molto incuriosito il modo in cui una buona fetta di recensioni e di pareri sia fortemente a favore dell'anime "Elfen Lied" mentre una nutrita schiera sia fortemente irritata dall'anime. Ebbene dopo averlo visto posso dire di essere rimasto colpito positivamente dall'anime. Ovviamente do un 8 pieno perché moltissime sono le opere animate di maggior spessore in tutti i campi (tematiche, caratterizzazione personaggi, grafica, trama, ecc.).
"Elfen Lied" a mio parere ha come punto di forza sicuramente l'ideazione della trama e lo svolgimento della stessa, nonostante qualche intoppo narrativo. Inoltre è molto molto azzeccata l'idea di una differente razza rispetto agli uomini per dare interessanti spunti su razzismo, emarginazione, sofferenza, gelosia. Tutte queste tematiche poi vengono estremizzate per calcare ancora di più la mano sui tratti narrativi e contenutistici principali dell'anime. Questo estremismo però è un coltello a doppia lama perché alcune volte rallenta e rende artificiosa la trama che in sé è piuttosto scorrevole.
Per quanto riguarda i personaggi, non acquisiscono un loro proprio spessore psicologico e secondo me l'autore lo fa apposta perché, per esempio, vedo meglio caratterizzato il supervisore Kurama rispetto ai protagonisti e questo credo sia un effetto voluto per dare maggiore attenzioni alle azioni dei personaggi, alle loro scelte, al loro trascorso, per farci noi stessi un'idea.
La trama è un punto di forza, basta leggere su qualsiasi sito le linee generali per incuriosirsi; inoltre lega abbastanza bene il genere puramente splatter con l'ecchi e il romanticismo e, mentre in altri anime questo risultato si è dimostrato controproducente, in "Elfen Lied" invece non risulta per niente forzato o pesante. Una parolina giusto su alcune scene di drammaticità gratuita che secondo me potevano essere evitate: va benissimo che un anime sia drammatico, va benissimo che ci sia sofferenza, va benissimo che la gente si commuova ma, sinceramente, qui le lacrime sono state utilizzate troppo, personaggi che piangono quando soffrono, quando sono tristi, quando sono felici, quando sono sovrappensiero, quando dormono. Io sinceramente avrei dato più valore al "versare lacrime".
La grafica sostanzialmente è buona, non eccellente, ma all'altezza dell'anime che sicuramente puntava ad altro; devo dire però che le scene splatter non erano fatte per nulla male. Infine sicuramente vincente è il finale strappalacrime e il numero abbastanza esiguo di puntante (in tutto 13) perché, dobbiamo dirlo, ce ne sono di anime dispersivi pieni di filler e di tempi morti mentre questo non è uno di quelli.
Concludo quindi elogiando quest'anime che ha saputo, a mio avviso, conciliare la drammaticità fisica e mentale con il sentimentalismo senza sembrare forzato o paradossale e mi unisco alla schiera delle persone che consiglierebbero la visione di questo seinen agli amanti degli anime a 360° perché non prende molto tempo, sinceramente fa riflettere su tematiche forti, ha una bella trama, ha delle belle musiche di sottofondo e difficilmente vedremo altri anime che conciliano così bene i generi splatter, ecchi, sentimentale e drammatico.
"Elfen Lied" a mio parere ha come punto di forza sicuramente l'ideazione della trama e lo svolgimento della stessa, nonostante qualche intoppo narrativo. Inoltre è molto molto azzeccata l'idea di una differente razza rispetto agli uomini per dare interessanti spunti su razzismo, emarginazione, sofferenza, gelosia. Tutte queste tematiche poi vengono estremizzate per calcare ancora di più la mano sui tratti narrativi e contenutistici principali dell'anime. Questo estremismo però è un coltello a doppia lama perché alcune volte rallenta e rende artificiosa la trama che in sé è piuttosto scorrevole.
Per quanto riguarda i personaggi, non acquisiscono un loro proprio spessore psicologico e secondo me l'autore lo fa apposta perché, per esempio, vedo meglio caratterizzato il supervisore Kurama rispetto ai protagonisti e questo credo sia un effetto voluto per dare maggiore attenzioni alle azioni dei personaggi, alle loro scelte, al loro trascorso, per farci noi stessi un'idea.
La trama è un punto di forza, basta leggere su qualsiasi sito le linee generali per incuriosirsi; inoltre lega abbastanza bene il genere puramente splatter con l'ecchi e il romanticismo e, mentre in altri anime questo risultato si è dimostrato controproducente, in "Elfen Lied" invece non risulta per niente forzato o pesante. Una parolina giusto su alcune scene di drammaticità gratuita che secondo me potevano essere evitate: va benissimo che un anime sia drammatico, va benissimo che ci sia sofferenza, va benissimo che la gente si commuova ma, sinceramente, qui le lacrime sono state utilizzate troppo, personaggi che piangono quando soffrono, quando sono tristi, quando sono felici, quando sono sovrappensiero, quando dormono. Io sinceramente avrei dato più valore al "versare lacrime".
La grafica sostanzialmente è buona, non eccellente, ma all'altezza dell'anime che sicuramente puntava ad altro; devo dire però che le scene splatter non erano fatte per nulla male. Infine sicuramente vincente è il finale strappalacrime e il numero abbastanza esiguo di puntante (in tutto 13) perché, dobbiamo dirlo, ce ne sono di anime dispersivi pieni di filler e di tempi morti mentre questo non è uno di quelli.
Concludo quindi elogiando quest'anime che ha saputo, a mio avviso, conciliare la drammaticità fisica e mentale con il sentimentalismo senza sembrare forzato o paradossale e mi unisco alla schiera delle persone che consiglierebbero la visione di questo seinen agli amanti degli anime a 360° perché non prende molto tempo, sinceramente fa riflettere su tematiche forti, ha una bella trama, ha delle belle musiche di sottofondo e difficilmente vedremo altri anime che conciliano così bene i generi splatter, ecchi, sentimentale e drammatico.
Non c'è che dire 'Elfen Lied' è un anime che un appassionato non può non guardare. E non perché è mainstream, ma per quello che lascia e che ci mostra.
<b>Potrebbe esserci qualche spoiler da ora in poi.</b>
La storia ruota intorno a un diclonius (un essere con delle corna) di nome Lucy. La prima scena dell'anime ci mostra come questa ragazza mentre compie un genocidio in un laboratorio, in un modo un po' particolare, riesce a scappare. Kouta, il protagonista della serie, la ritrova svenuta nella spiaggia. Lucy però ha perso la memoria e non sa neanche parlare. Per tanto Kouta se ne prende cura insieme a sua cugina. Però gli scienziati del laboratorio non vedono l'ora di rimettere le mani addosso a Lucy.
La trama abbastanza semplice renderebbe lineare la storia se non fosse che l'autore ha pensato di unire due generi completamente opposti: ecchi e drammatico/violenza. Questo ci porta all'intreccio di storie con forti tematiche (come l'abuso, la violenza, la solitudine, il dolore) con situazioni più leggere che rendono le puntate scorrevoli. E' questo il grande colpo di genio che rende quest'opera completa, un seinen che rappresenta una vita di un personaggio "qualunque" (niente spoiler però si può dire che proprio qualunque non è) che si ritrova a dovere gestire delle situazioni difficili.
I personaggi hanno una caratterizzazione fantastica. Il bipolarismo Nyu/Lucy è sicuramente l'originalità dell'opera. Non è quel bipolarismo tipico dei personaggi seinen, o di quelli shounen, tipo "Ranma", ovviamente va preso con le pinze questo paragone. Nyu sicuramente non ha i problemi di Lucy. Ha pensato bene di eliminarli e di rinchiuderli. Decide di partire da 0 però necessita ancora di Lucy perché solo lei è capace di usare i vettori, solo lei è intelligente, solo lei sa parlare. Che dire Nyu è stupenda.
Oltre a lei, da analizzare sicuramente abbiamo Mayu. Che dire, sembra quasi un cliché, la ragazzina violentata. Ma lei ha la forza di reagire e scappare di casa. Non è come Sankarea dell'anime "Sankarea", che subisce e finché non interviene il protagonista sta in silenzio. Lei scappa. Decide di andare a vivere da sola e si accontenta delle croste di pane. Non chiede neanche di essere aiutata. Sa la sua condizione e nonostante la ribellione iniziale l'accetta e ha voglia di vivere. Mi piace tantissimo il suo personaggio è l'emblema di come uno non si deve mai arrendere perché, prima o poi, secondo me le situazioni si risolvono.
Ho solo parlato di due personaggi (e neanche al completo) e già il quadro della caratterizzazione è complesso. La cosa bella è che, a parte Yuka, tutti i personaggi hanno una storia complessa che li porta a un certo comportamento e ci permette di avere un messaggio finale dalla loro situazione.
Il mio voto comunque è 9. Purtroppo nonostante l'originalità ha un grosso problema: il disegno e la parte tecnica. Certe volte sembra quasi un anime del 1980. Nel 2004 si ci aspetta grandi cose, ricordo sempre FMA prima serie, è del 2003 e lì il disegno è fantastico. Sembra quasi che allo studio non importi la parte tecnica e si concentri maggiormente sulla storia. Un vero peccato perché non raggiunge l'eccellenza per pochissimo.
Spero comunque che chi abbia dato un voto tanto negativo abbia tenuto in considerazione tutti questi fatti che sono intrecciati in modo eccellente. "Elfen Lied" è una serie consigliata. Sicuramente è un seinen particolare con alcuni sbocchi sentimentali e "hot" certe volte. Ma è un must da vedere!
<b>Potrebbe esserci qualche spoiler da ora in poi.</b>
La storia ruota intorno a un diclonius (un essere con delle corna) di nome Lucy. La prima scena dell'anime ci mostra come questa ragazza mentre compie un genocidio in un laboratorio, in un modo un po' particolare, riesce a scappare. Kouta, il protagonista della serie, la ritrova svenuta nella spiaggia. Lucy però ha perso la memoria e non sa neanche parlare. Per tanto Kouta se ne prende cura insieme a sua cugina. Però gli scienziati del laboratorio non vedono l'ora di rimettere le mani addosso a Lucy.
La trama abbastanza semplice renderebbe lineare la storia se non fosse che l'autore ha pensato di unire due generi completamente opposti: ecchi e drammatico/violenza. Questo ci porta all'intreccio di storie con forti tematiche (come l'abuso, la violenza, la solitudine, il dolore) con situazioni più leggere che rendono le puntate scorrevoli. E' questo il grande colpo di genio che rende quest'opera completa, un seinen che rappresenta una vita di un personaggio "qualunque" (niente spoiler però si può dire che proprio qualunque non è) che si ritrova a dovere gestire delle situazioni difficili.
I personaggi hanno una caratterizzazione fantastica. Il bipolarismo Nyu/Lucy è sicuramente l'originalità dell'opera. Non è quel bipolarismo tipico dei personaggi seinen, o di quelli shounen, tipo "Ranma", ovviamente va preso con le pinze questo paragone. Nyu sicuramente non ha i problemi di Lucy. Ha pensato bene di eliminarli e di rinchiuderli. Decide di partire da 0 però necessita ancora di Lucy perché solo lei è capace di usare i vettori, solo lei è intelligente, solo lei sa parlare. Che dire Nyu è stupenda.
Oltre a lei, da analizzare sicuramente abbiamo Mayu. Che dire, sembra quasi un cliché, la ragazzina violentata. Ma lei ha la forza di reagire e scappare di casa. Non è come Sankarea dell'anime "Sankarea", che subisce e finché non interviene il protagonista sta in silenzio. Lei scappa. Decide di andare a vivere da sola e si accontenta delle croste di pane. Non chiede neanche di essere aiutata. Sa la sua condizione e nonostante la ribellione iniziale l'accetta e ha voglia di vivere. Mi piace tantissimo il suo personaggio è l'emblema di come uno non si deve mai arrendere perché, prima o poi, secondo me le situazioni si risolvono.
Ho solo parlato di due personaggi (e neanche al completo) e già il quadro della caratterizzazione è complesso. La cosa bella è che, a parte Yuka, tutti i personaggi hanno una storia complessa che li porta a un certo comportamento e ci permette di avere un messaggio finale dalla loro situazione.
Il mio voto comunque è 9. Purtroppo nonostante l'originalità ha un grosso problema: il disegno e la parte tecnica. Certe volte sembra quasi un anime del 1980. Nel 2004 si ci aspetta grandi cose, ricordo sempre FMA prima serie, è del 2003 e lì il disegno è fantastico. Sembra quasi che allo studio non importi la parte tecnica e si concentri maggiormente sulla storia. Un vero peccato perché non raggiunge l'eccellenza per pochissimo.
Spero comunque che chi abbia dato un voto tanto negativo abbia tenuto in considerazione tutti questi fatti che sono intrecciati in modo eccellente. "Elfen Lied" è una serie consigliata. Sicuramente è un seinen particolare con alcuni sbocchi sentimentali e "hot" certe volte. Ma è un must da vedere!
L'anime si apre in un laboratorio, da cui una ragazza con una maschera riesce a fuggire attraverso un grande spargimento di sangue. Prima di gettarsi in mare e trovare così la libertà viene però ferita alla testa, perdendo così la sua memoria e la sua capacità di linguaggio. Quando verrà salvata dai cugini Kouta e Yuka, sarà in grado di dire solo "Nyuu" e così i due la chiameranno con questo nome (un po' come Chii di "Chobits"). Nyuu si rivelerà una ragazza dolce e ingenua ma verrà a galla piano piano la sua vera identità: Lucy, il pericoloso diclonius omicida in fuga.
Sinceramente quest'anime mi ha sorpreso. Ne avevo già sentito parlare ma avevo sempre rinunciato alla sua visione per paura che fosse solo uno splatter violento senza una buona trama. Come mi sbagliavo: in due giorni me lo sono visto tutto e l'ho trovato così bello che a fine visione sono rimasta dispiaciuta dalla mancanza di un sequel per avere più chiarimenti sul finale.
Attraverso la violenza vengono mostrate tematiche molto attuali come la discriminazione, i traumi d'infanzia, la diversità, il non essere accettati. I diclonius, visti come mostri dal genere umano sono l'ovvio risultato della violenza continua da loro subita e quindi sono comprensibili le loro azioni e il loro modo di pensare. Lucy ne è la prova più evidente: la sua storia ci viene presentata attraverso numerosi flashback. Il tutto è accompagnato da una splendida colonna sonora: Lilium, composta da Kayo Konishi e Yukio Kondo.
Bellissima anche la grafica dell'opening dove troviamo una reinterpretazione dei quadri di Gustav Klimt in chiave elfen-liediana accompagnati da Lilium cantata in latino. E anche l'ending mi sembra azzeccata: in fondo vi è anche un intreccio amoroso.
Per i contenuti molto forti mi sento di sconsigliare l'anime a chi non è pronto per questo genere e soprattutto a chi non è disposto a una profonda riflessione. Unica pecca? Il personaggio di Yuka è davvero esagerato a mio avviso, ma comunque non toglie il bel 10 che voglio dare a quest'opera.
Sinceramente quest'anime mi ha sorpreso. Ne avevo già sentito parlare ma avevo sempre rinunciato alla sua visione per paura che fosse solo uno splatter violento senza una buona trama. Come mi sbagliavo: in due giorni me lo sono visto tutto e l'ho trovato così bello che a fine visione sono rimasta dispiaciuta dalla mancanza di un sequel per avere più chiarimenti sul finale.
Attraverso la violenza vengono mostrate tematiche molto attuali come la discriminazione, i traumi d'infanzia, la diversità, il non essere accettati. I diclonius, visti come mostri dal genere umano sono l'ovvio risultato della violenza continua da loro subita e quindi sono comprensibili le loro azioni e il loro modo di pensare. Lucy ne è la prova più evidente: la sua storia ci viene presentata attraverso numerosi flashback. Il tutto è accompagnato da una splendida colonna sonora: Lilium, composta da Kayo Konishi e Yukio Kondo.
Bellissima anche la grafica dell'opening dove troviamo una reinterpretazione dei quadri di Gustav Klimt in chiave elfen-liediana accompagnati da Lilium cantata in latino. E anche l'ending mi sembra azzeccata: in fondo vi è anche un intreccio amoroso.
Per i contenuti molto forti mi sento di sconsigliare l'anime a chi non è pronto per questo genere e soprattutto a chi non è disposto a una profonda riflessione. Unica pecca? Il personaggio di Yuka è davvero esagerato a mio avviso, ma comunque non toglie il bel 10 che voglio dare a quest'opera.
Mi piacerebbe proprio trovare qualcuno che si è visto quest'anime senza esserne colpito. Non intendo dire che piace a tutti, anzi; intendo che chi se lo è visto è difficile lo dimentichi.
Accenno alla trama: Lucy è una diclonius, sorta di mutanti, ai quali crescono delle protuberanze del cranio simili a corna, dotandoli di un potere non comune: hanno come delle braccia invisibili che gli escono dalla schiena, dette "vettori", i cui numero, lunghezza e forza cambiano da esemplare a esemplare. Il problema è che tali diclonius non sono in grado di riprodursi, e siccome sono anche in grado d'infettare gli umani normali vengono rinchiusi in un laboratorio dove vengono studiati in modi non del tutto dolci. Lucy riesce però a scappare, e il disperato tentativo di un cecchino di impedirglielo riesce solamente a farla cadere in mare facendole perdere la memoria.
Viene ritrovata e "adottata" in seguito dalla coppia di protagonisti, Kota e Yuka, cugini, che la chiameranno "Nyu", in quanto è l'unico suono che riesce a emettere. Loro non lo sanno, ma non è la prima volta che si incontrano.
I militari non possono starsene però con le mani in mano, e cercano così di ricatturare Nyu, la quale è però capace, in casi di pericolo, di tornare Lucy.
La vera storia di 'Elfen Lied' secondo me è costituita dal flashback, ovvero dove si spiega il passato di Lucy e Kota, o almeno il pezzo che mi ha colpito di più è questo. Lucy veniva spesso schernita in quanto diversa per via delle corna: quando credeva finalmente di avere trovato un'amica, viene delusa e controlla per la prima volta il suo potere, facendo una strage. L'unico di cui riesce a fidarsi (fino a un certo punto) è proprio Kota, che conosce subito dopo.
Ciò che rimane impresso però sono le scene di violenza. Non avevo mai visto nessuno splatter, e devo dire che, boia, questo si che ti tiene incollato allo schermo. Come ho già detto, è qualcosa che non passa facilmente una volta che la si è vista, che piaccia o no: non terrorizzatevi, alla fine sono disegni, e purtroppo o per fortuna non sono troppo realistici. Infatti, se devo trovare una pecca, oltre che al finale (escludendo ovviamente la scena del treno) direi che consiste proprio nel senso di vecchio che danno i disegni. Ma 'Elfen Lied' non è che sia nuovo, quindi, beh, non c'è neanche troppo da criticare.
Infine, mi è piaciuta molto l'opening in latino, crea la giusta atmosfera.
PS: La prima volta che ho provato a vederlo non ho resistito un episodio, ho visto due tette e ho subito pensato male, poi ho visto, beh, teste mozzate, spine dorsali, eccetera. Consiglio quest'anime se non siete proprio novizi, non dico aver visto 39530 anime, ma almeno qualcuno: diciamo che non è proprio adatto per iniziare.
Accenno alla trama: Lucy è una diclonius, sorta di mutanti, ai quali crescono delle protuberanze del cranio simili a corna, dotandoli di un potere non comune: hanno come delle braccia invisibili che gli escono dalla schiena, dette "vettori", i cui numero, lunghezza e forza cambiano da esemplare a esemplare. Il problema è che tali diclonius non sono in grado di riprodursi, e siccome sono anche in grado d'infettare gli umani normali vengono rinchiusi in un laboratorio dove vengono studiati in modi non del tutto dolci. Lucy riesce però a scappare, e il disperato tentativo di un cecchino di impedirglielo riesce solamente a farla cadere in mare facendole perdere la memoria.
Viene ritrovata e "adottata" in seguito dalla coppia di protagonisti, Kota e Yuka, cugini, che la chiameranno "Nyu", in quanto è l'unico suono che riesce a emettere. Loro non lo sanno, ma non è la prima volta che si incontrano.
I militari non possono starsene però con le mani in mano, e cercano così di ricatturare Nyu, la quale è però capace, in casi di pericolo, di tornare Lucy.
La vera storia di 'Elfen Lied' secondo me è costituita dal flashback, ovvero dove si spiega il passato di Lucy e Kota, o almeno il pezzo che mi ha colpito di più è questo. Lucy veniva spesso schernita in quanto diversa per via delle corna: quando credeva finalmente di avere trovato un'amica, viene delusa e controlla per la prima volta il suo potere, facendo una strage. L'unico di cui riesce a fidarsi (fino a un certo punto) è proprio Kota, che conosce subito dopo.
Ciò che rimane impresso però sono le scene di violenza. Non avevo mai visto nessuno splatter, e devo dire che, boia, questo si che ti tiene incollato allo schermo. Come ho già detto, è qualcosa che non passa facilmente una volta che la si è vista, che piaccia o no: non terrorizzatevi, alla fine sono disegni, e purtroppo o per fortuna non sono troppo realistici. Infatti, se devo trovare una pecca, oltre che al finale (escludendo ovviamente la scena del treno) direi che consiste proprio nel senso di vecchio che danno i disegni. Ma 'Elfen Lied' non è che sia nuovo, quindi, beh, non c'è neanche troppo da criticare.
Infine, mi è piaciuta molto l'opening in latino, crea la giusta atmosfera.
PS: La prima volta che ho provato a vederlo non ho resistito un episodio, ho visto due tette e ho subito pensato male, poi ho visto, beh, teste mozzate, spine dorsali, eccetera. Consiglio quest'anime se non siete proprio novizi, non dico aver visto 39530 anime, ma almeno qualcuno: diciamo che non è proprio adatto per iniziare.
Trovo "Elfen Lied" originale e ben sviluppato. Non mancano le scene di sangue, come non mancano quelle commoventi. E' un anime capace di mostrare la crudeltà del mondo con occhi innocenti. La trama riguarda le vicende di un normale ragazzo, alcune amiche, e misteriose creature nate per uccidere il genere umano, i cui passati si scoprono intrecciati e legati da nodi indissolubili. Riguardo all'opening è stata fatta una scelta che potrebbe essere definita curiosa: una fine melodia in latino, che si amalgama benissimo con la trama, schiacciando ogni posizione inizialmente scettica riguardo alla bizzarra scelta. Purtroppo da me la serie avrà solo un 7, sebbene fossi indeciso sul 7 o 8, per via della storia che rimane incompleta rispetto a quella del manga.
"Elfen Lied" è sicuramente un prodotto che fa discutere. Premettendo che ha un'opening meravigliosa, forse la migliore che abbia mai ascoltando.
Passiamo alla critica vera e propria: quando fai uno splatter con una tematica per metà adulta (razzismo/abuso minorile/violenza psicologica) per metà fanservice è chiaro posizionarsi al centro del ciclone. Ma "Elfen Lied" non è questo, anzi, riesce a convincere nonostante faccia di tutto per farsi criticare. Il pregio più importante sta nel personaggio molto struggente e credibile della protagonista, Lucy/Nyu, che ha dovuto sopportare le violenze fisiche e psicologiche degli esseri umani.
<b>SPOILER</b>
"The ones who aren't human... the ones who aren't people... are actually YOU".
La sua storia ci accompagna, svelandoci con calma un passato difficile, che ci emoziona e ci sorprende nel corso delle 13 puntate. Impossibile, dunque, non comprendere lo sdoppiamento della personalità della protagonista, che si alterna (con troppa furbizia) negli episodi. Ma sia per Nyu sia per Lucy è difficile non essere innamorati della stessa persona, portando all'amore una definizione corretta e profonda, che porterà poi Kouta ad affrontare nell'ultima puntata una verità dimenticata e catastrofica con giusta irrazionalità e logicità.
"Elfen Lied" è esternamente tutto quello che si può odiare in un anime, però poi, con uno sguardo più attento, possiamo dimenticarci del fanservice e goderci un anime che mescola molti sentimenti umani in un'opera che difficilmente passa inosservata. L'unica pecca sta nelle sub-storie sviluppate male e soprattutto lasciate inconcluse.
E' difficile dare un voto preciso per quest'anime, vorrei decidere con l'irrazionalità di Kouta e dare 10 a un'opera che comunque presenta difetti, ma purtroppo non sono ancora innamorato e non posso comprendere, mi limito a dare un 9 perché ha qualcosa in più di altri anime magari più precisi; purtroppo, ancora non riesco a capire cosa.
Passiamo alla critica vera e propria: quando fai uno splatter con una tematica per metà adulta (razzismo/abuso minorile/violenza psicologica) per metà fanservice è chiaro posizionarsi al centro del ciclone. Ma "Elfen Lied" non è questo, anzi, riesce a convincere nonostante faccia di tutto per farsi criticare. Il pregio più importante sta nel personaggio molto struggente e credibile della protagonista, Lucy/Nyu, che ha dovuto sopportare le violenze fisiche e psicologiche degli esseri umani.
<b>SPOILER</b>
"The ones who aren't human... the ones who aren't people... are actually YOU".
La sua storia ci accompagna, svelandoci con calma un passato difficile, che ci emoziona e ci sorprende nel corso delle 13 puntate. Impossibile, dunque, non comprendere lo sdoppiamento della personalità della protagonista, che si alterna (con troppa furbizia) negli episodi. Ma sia per Nyu sia per Lucy è difficile non essere innamorati della stessa persona, portando all'amore una definizione corretta e profonda, che porterà poi Kouta ad affrontare nell'ultima puntata una verità dimenticata e catastrofica con giusta irrazionalità e logicità.
"Elfen Lied" è esternamente tutto quello che si può odiare in un anime, però poi, con uno sguardo più attento, possiamo dimenticarci del fanservice e goderci un anime che mescola molti sentimenti umani in un'opera che difficilmente passa inosservata. L'unica pecca sta nelle sub-storie sviluppate male e soprattutto lasciate inconcluse.
E' difficile dare un voto preciso per quest'anime, vorrei decidere con l'irrazionalità di Kouta e dare 10 a un'opera che comunque presenta difetti, ma purtroppo non sono ancora innamorato e non posso comprendere, mi limito a dare un 9 perché ha qualcosa in più di altri anime magari più precisi; purtroppo, ancora non riesco a capire cosa.
Ci sono serie che per le loro tematiche e le scelte registiche possono avere ben poche sfumature di gradimento in chi le guarda da spettatore ed "Elfen Lied" ne è l'esempio lampante; adorato o disprezzato, non ci sono mezze misure per questo titolo tratto dal manga, datato 2002, di Lynn Okamoto, portato sugli schermi nipponici nell'estate del 2004 dallo studio Arms. Io francamente , pur cercando di mantenere la massima oggettività faccio parte di quelli che proprio non sono riusciti ad apprezzare la drammatica storia della mutante diclonius Lucy, che scappa dal laboratorio in cui era rinchiusa (tra mille torture) seminando morte e disperazione al suo passaggio per poi incontrare casualmente il suo unico amore di gioventù, sdoppiarsi di personalità e divenire una timida e scollacciata demente.
Un horror a forti tinte "gore", un seinen maturo e psicologico, "Elfen Lied" ha numerose etichette, ma purtroppo io non ci ho visto nulla se non un abbozzo, un tentativo di volere creare un qualcosa d'innovativo per ricadere però nel facile, nel già visto, nell'autocompiacimento morboso di una categoria di spettatori senza cercare veramente di andare oltre i confini piuttosto marcati di un mercato, quello horror splatter, che ha comunque sempre un discreto successo. Un peccato perché, anche se le idee messe in campo non erano certamente nuove ( il concetto di mutazione come forma evolutiva è stata la pietra angolare della saga degli "X-Men" ad esempio), con meno forzature e soprattutto molto ma molto meno sangue, questa serie non sarebbe stata di sicuro male. L'esagerazione, le efferate mattanze di persone nelle maniere più disparate - decapitazioni, scoppi, esplosioni - e la morbosa cura del particolare grottesco rendono davvero il tutto fuori dalle righe, senza menzionare l'altro piatto forte offerto allo spettatore, il fanservice onnipresente, l'ecchi esasperato e alcune volte fuori luogo ai limiti del ridicolo. Questo alla fine è il succo di "Elfen lied", con buona pace della maturità nell'affrontare alcuni temi delicati come la pedofilia, l'accettazione della differenza, l'ossessione odierna del profitto personale; temi che, è vero, sono accennati ma che spariscono nella baraonda sanguinolenta senza la cui presenza pare non potersi chiudere nessuna puntata.
L'introspezione psicologica dei personaggi denota anch'essa evidenti pecche, il comportamento dei diclonius soprattutto sono davvero sconclusionati passando da belve assetate di sangue a innocenti collegiali con lo stesso tempo che impiega un battito di ciglia, e non tutte hanno la scusa dello sdoppiamento di personalità. L'aspetto tecnico in quanto a delusione non è da meno della trama, sembra di vedere un prodotto destinato ai bambini, animazioni mediocri e chara design piuttosto anonimo e piatto, che lascia lo spettatore non poco senza parole se si pensa all'anno di produzione: il 2004!
E il tanto osannato romanticismo miscelato all'orrore, Eros e Thanatos in salsa anime horror? Anche questo elemento risulta davvero forzato, messo lì solo per creare un'adeguata parentesi tra le varie stragi perpetrate dai diclonius, non si riesce infatti a capire il comportamento e i sentimenti ondivaghi del personaggio maschile Kouta, che anche dopo aver scoperto i particolari agghiaccianti del suo passato continua a palpitare dietro a Lucy, senza scordarsi di fare gli occhi dolci alla sempre innamorata cugina sfigata.
"Elfen Lied" è una serie quindi che risente parecchio degli anni passati e che sicuramente all'epoca ha destato scalpore essendo tra i primi esponenti di un genere che poi raggiungerà la sua maturità con opere come "Higurashi no Naku Koro Ni", e come tale forse andrebbe preso ma, in virtù di quanto ho detto e nonostante un finale neanche troppo male anche se davvero un po' frettoloso, non posso che dargli una valutazione negativa, indirizzando un eventuale spettatore verso produzioni più recenti realizzate notevolmente meglio sotto tutti gli aspetti.
Un horror a forti tinte "gore", un seinen maturo e psicologico, "Elfen Lied" ha numerose etichette, ma purtroppo io non ci ho visto nulla se non un abbozzo, un tentativo di volere creare un qualcosa d'innovativo per ricadere però nel facile, nel già visto, nell'autocompiacimento morboso di una categoria di spettatori senza cercare veramente di andare oltre i confini piuttosto marcati di un mercato, quello horror splatter, che ha comunque sempre un discreto successo. Un peccato perché, anche se le idee messe in campo non erano certamente nuove ( il concetto di mutazione come forma evolutiva è stata la pietra angolare della saga degli "X-Men" ad esempio), con meno forzature e soprattutto molto ma molto meno sangue, questa serie non sarebbe stata di sicuro male. L'esagerazione, le efferate mattanze di persone nelle maniere più disparate - decapitazioni, scoppi, esplosioni - e la morbosa cura del particolare grottesco rendono davvero il tutto fuori dalle righe, senza menzionare l'altro piatto forte offerto allo spettatore, il fanservice onnipresente, l'ecchi esasperato e alcune volte fuori luogo ai limiti del ridicolo. Questo alla fine è il succo di "Elfen lied", con buona pace della maturità nell'affrontare alcuni temi delicati come la pedofilia, l'accettazione della differenza, l'ossessione odierna del profitto personale; temi che, è vero, sono accennati ma che spariscono nella baraonda sanguinolenta senza la cui presenza pare non potersi chiudere nessuna puntata.
L'introspezione psicologica dei personaggi denota anch'essa evidenti pecche, il comportamento dei diclonius soprattutto sono davvero sconclusionati passando da belve assetate di sangue a innocenti collegiali con lo stesso tempo che impiega un battito di ciglia, e non tutte hanno la scusa dello sdoppiamento di personalità. L'aspetto tecnico in quanto a delusione non è da meno della trama, sembra di vedere un prodotto destinato ai bambini, animazioni mediocri e chara design piuttosto anonimo e piatto, che lascia lo spettatore non poco senza parole se si pensa all'anno di produzione: il 2004!
E il tanto osannato romanticismo miscelato all'orrore, Eros e Thanatos in salsa anime horror? Anche questo elemento risulta davvero forzato, messo lì solo per creare un'adeguata parentesi tra le varie stragi perpetrate dai diclonius, non si riesce infatti a capire il comportamento e i sentimenti ondivaghi del personaggio maschile Kouta, che anche dopo aver scoperto i particolari agghiaccianti del suo passato continua a palpitare dietro a Lucy, senza scordarsi di fare gli occhi dolci alla sempre innamorata cugina sfigata.
"Elfen Lied" è una serie quindi che risente parecchio degli anni passati e che sicuramente all'epoca ha destato scalpore essendo tra i primi esponenti di un genere che poi raggiungerà la sua maturità con opere come "Higurashi no Naku Koro Ni", e come tale forse andrebbe preso ma, in virtù di quanto ho detto e nonostante un finale neanche troppo male anche se davvero un po' frettoloso, non posso che dargli una valutazione negativa, indirizzando un eventuale spettatore verso produzioni più recenti realizzate notevolmente meglio sotto tutti gli aspetti.
"Elfen Lied" tecnicamente non sta messo proprio bene. Magari benino, così così, con punte verso il basso e poi risalite. Nemmeno medio, più sul mediocre. Magari le luci, ecco, quelle si salvano, tramonti, notti, le ore della giornata, le atmosfere plumbee o quelle riempite dai neon, l'illuminazione ambientale ci mette del suo e tutto sommato funziona meglio del resto. Il resto, appunto, funziona come le fasi lunari, qualche picco luminoso, poi il rimanente tempo disegni e animazioni stanno abbastanza claudicanti, se mi si passa la metafora. Che poi il design dei personaggi piaccia o meno è un altro par di maniche. E io penso che su questo punto ci sia da ragionare un po' quindi me lo tengo per dopo. E sorvolo sulla computer grafica, una risata e via pare la soluzione migliore per liquidarla.
Ora fatto salvo ciò c'è comunque da dire che la storia pure lei si arrabatta non poco. A volte sembra ci abbia messo mano Dickens. Tutti personaggi con drammoni alle spalle, soprusi, shock assortiti, tristezza come se piovesse. Un indice di sfiga pazzesco. Quando si apre 'sta porta la ridicolaggine aspetta dall'altra parte, con buona pace di chi mena panzane di stampo socio-psicologico su quanto siano profondi i contenuti, sui messaggi morali di "Elfen Lied". E la xenofobia, il razzismo, l'origine del male, i bambini abusati, Hitler con le corna da diclonius sotto i baffi, cazzi e mazzi. No.
"Elfen Lied" parla di un ragazzetto scemo, delle ragazzette più sceme di lui che gli ruotano attorno, e di una di queste che è affetta da personalità multipla e la sua faccia cattiva è cattiva assai. E con questa gran dama sanguinaria qui siamo arrivati al punto della situazione. Cioè che Elfen Lied è uno splatter, la qual cosa è sempre un bene. E chi dice il contrario è un frignone o una femmina, o entrambi. Il sangue a secchiate, i corpi trinciati, la violenza perché sì. Go Nagai c'ha costruito una carriera con 'sta roba ed è un grande, dopo c'è stato poco e niente e poi è arrivato "Elfen Lied". Ben venga, dico io. Sia benedetto l'horror truculento, l'estetizzazione della carneficina e del sadismo. È viscerale, le donnette non lo possono capire. Loro inveiscono e/o si disgustano. Poverine, sono il sesso debole, vanno compatite. E i maschi che inveiscono e/o si disgustano sotto sotto sono donnette anche loro.
Il senso dello splatter sono proprio le mutilazioni e lo schifo, le modalità con cui vanno riversati a dosi immani alternate da intermezzi di sano nulla. Il ritmo di erogazione dei due momenti è tutto, il primo va sparato a cascata per poco, il secondo va lasciato sgocciolare finché non si pacificano gli animi prima della prossima scarica. Arsi e catarsi dice chi se la tira. Bene, si tratta esattamente di quello. "Elfen Lied" ne è capace, si gioca quei due-tre momenti di brutalità massiccia a puntata in mezzo a un harem che più piatto non si può. Il resto è contorno, le psicologie dei personaggi, la trama, i sentimenti ecc. sono solo fregnacce buone per gli intellettualoidi. Un splatter che si rispetti non se n'è mai fatto nulla. Basta qualche protagonista con un po' di carisma e l'occhione torbido di Lucy va benissimo allo scopo.
C'è poi qualcos'altro dietro la facciata, o dentro, dipende da dove e come la si guardi. C'entrano Lucy e c'entra il suo chara, insomma mi riallaccio alla nota che avevo lasciato sul vago righe addietro. I personaggi moe. Tette adolescenziali, carne giovane, vocalizzazione pucci pucci, faccette paffutelle, nudi innocenti. Ci aggiungo pure le orecchiette da gatto, come mettere una SP3 allo Zip della Piaggio, ti diventa una mezza CBR. Lucy versione Nyu ha tutto questo, very extra moe. Lucy versione macelleria spacca il tabarén anche a un plotone di neo-nazi equipaggiato per la Terza Guerra Mondiale. L'altra faccia del moe, la vendetta del moe che scorre potente sulle fiumare di sangue di "Elfen Lied". Li mandiamo all'aria gli stereotipi della fanciulla moe graziosa e indifesa, Lucy quando le girano avvia la mattanza del maschio/macho. Doppio dileggio, del maschilismo che impone/adora il moe e dello stesso moe. Mica male. Considerando anche che il moe ai tempi non era ancora la viral moda che tira oggigiorno. L'harem è lo specchietto per le allodole per distrarre dal femminismo feroce che sfascia tutto come Walk dei Pantera. Le tette di Lucy sono palle grosse così traslate di posizione. Ma chi ha gli occhi piccoli vede le cose piccole, o quelle che non esistono perché si vergogna di riconoscere la propria sindrome della talpa o dell'altolocato sorcione da biblioteca alla Geronimo Stilton. C'è poco da fare.
Ora fatto salvo ciò c'è comunque da dire che la storia pure lei si arrabatta non poco. A volte sembra ci abbia messo mano Dickens. Tutti personaggi con drammoni alle spalle, soprusi, shock assortiti, tristezza come se piovesse. Un indice di sfiga pazzesco. Quando si apre 'sta porta la ridicolaggine aspetta dall'altra parte, con buona pace di chi mena panzane di stampo socio-psicologico su quanto siano profondi i contenuti, sui messaggi morali di "Elfen Lied". E la xenofobia, il razzismo, l'origine del male, i bambini abusati, Hitler con le corna da diclonius sotto i baffi, cazzi e mazzi. No.
"Elfen Lied" parla di un ragazzetto scemo, delle ragazzette più sceme di lui che gli ruotano attorno, e di una di queste che è affetta da personalità multipla e la sua faccia cattiva è cattiva assai. E con questa gran dama sanguinaria qui siamo arrivati al punto della situazione. Cioè che Elfen Lied è uno splatter, la qual cosa è sempre un bene. E chi dice il contrario è un frignone o una femmina, o entrambi. Il sangue a secchiate, i corpi trinciati, la violenza perché sì. Go Nagai c'ha costruito una carriera con 'sta roba ed è un grande, dopo c'è stato poco e niente e poi è arrivato "Elfen Lied". Ben venga, dico io. Sia benedetto l'horror truculento, l'estetizzazione della carneficina e del sadismo. È viscerale, le donnette non lo possono capire. Loro inveiscono e/o si disgustano. Poverine, sono il sesso debole, vanno compatite. E i maschi che inveiscono e/o si disgustano sotto sotto sono donnette anche loro.
Il senso dello splatter sono proprio le mutilazioni e lo schifo, le modalità con cui vanno riversati a dosi immani alternate da intermezzi di sano nulla. Il ritmo di erogazione dei due momenti è tutto, il primo va sparato a cascata per poco, il secondo va lasciato sgocciolare finché non si pacificano gli animi prima della prossima scarica. Arsi e catarsi dice chi se la tira. Bene, si tratta esattamente di quello. "Elfen Lied" ne è capace, si gioca quei due-tre momenti di brutalità massiccia a puntata in mezzo a un harem che più piatto non si può. Il resto è contorno, le psicologie dei personaggi, la trama, i sentimenti ecc. sono solo fregnacce buone per gli intellettualoidi. Un splatter che si rispetti non se n'è mai fatto nulla. Basta qualche protagonista con un po' di carisma e l'occhione torbido di Lucy va benissimo allo scopo.
C'è poi qualcos'altro dietro la facciata, o dentro, dipende da dove e come la si guardi. C'entrano Lucy e c'entra il suo chara, insomma mi riallaccio alla nota che avevo lasciato sul vago righe addietro. I personaggi moe. Tette adolescenziali, carne giovane, vocalizzazione pucci pucci, faccette paffutelle, nudi innocenti. Ci aggiungo pure le orecchiette da gatto, come mettere una SP3 allo Zip della Piaggio, ti diventa una mezza CBR. Lucy versione Nyu ha tutto questo, very extra moe. Lucy versione macelleria spacca il tabarén anche a un plotone di neo-nazi equipaggiato per la Terza Guerra Mondiale. L'altra faccia del moe, la vendetta del moe che scorre potente sulle fiumare di sangue di "Elfen Lied". Li mandiamo all'aria gli stereotipi della fanciulla moe graziosa e indifesa, Lucy quando le girano avvia la mattanza del maschio/macho. Doppio dileggio, del maschilismo che impone/adora il moe e dello stesso moe. Mica male. Considerando anche che il moe ai tempi non era ancora la viral moda che tira oggigiorno. L'harem è lo specchietto per le allodole per distrarre dal femminismo feroce che sfascia tutto come Walk dei Pantera. Le tette di Lucy sono palle grosse così traslate di posizione. Ma chi ha gli occhi piccoli vede le cose piccole, o quelle che non esistono perché si vergogna di riconoscere la propria sindrome della talpa o dell'altolocato sorcione da biblioteca alla Geronimo Stilton. C'è poco da fare.
"Elfen Lied" è una serie d'impatto che unisce violenza e dolcezza a contenuti complessi. Racchiude in sé l'innocenza del male (i diclonius) e la crudeltà del bene (gli umani). In particolare mette in luce come il mostro sia un prodotto generato dal rifiuto sociale. Mostra come la violenza non possa che essere un semplice prodotto originato dall'ambiente più che appartenente ad un DNA. Quest'opera non merita il 10 per come presenta i suoi contenuti - a parte la musica e la bellissima Lucy/Nyu di cui ci si può infatuare -, né per la qualità della trama, piuttosto scarna, o per i suoi personaggi, talvolta patetici. Merita invece questo voto per il fatto che colpisce emozionando, ma poi lentamente ci rimane dentro dandoci una giusta prospettiva di quanto noi siamo disumani. O almeno io l'ho guardato con questa prospettiva e l'ho apprezzato molto.
Chi vede solo lo splatter, o tratta quest'anime da quel punto di vista, o lo sminuisce per la quantità di artifici commerciali, lo sta guardando semplicemente nel modo sbagliato. O almeno in un modo in cui non si può apprezzare. In fondo l'uso di banalità e scene che colpiscono serve solo per fare scalpore.
Chi vede solo lo splatter, o tratta quest'anime da quel punto di vista, o lo sminuisce per la quantità di artifici commerciali, lo sta guardando semplicemente nel modo sbagliato. O almeno in un modo in cui non si può apprezzare. In fondo l'uso di banalità e scene che colpiscono serve solo per fare scalpore.
Premessa: non conosco il manga di Lynn Okamoto, per cui la mia analisi verterà unicamente sull'anime a esso relativo. Sono dunque gradite segnalazioni, correzioni e approfondimenti in merito alle differenze tra i due media.
Analizzare questo titolo mi mette in grandissima difficoltà; per la prima volta non riesco a giustificare il suo successo fra gli 'animofili'. Ogni approccio al relativismo è inutile, di fronte a una serie a mio avviso brutta e disonesta come Elfen Lied. Brutta, perché non c'è una cosa che obiettivamente fili nella fabula e nella messa in scena della stessa; disonesta in quanto specula sulla buona fede di utenti sensibili a certi argomenti, vela di denuncia e desiderio di rivalsa scene che sono solamente erotiche e splatter.
L'incipit di Elfen Lied non è tra i più originali: il tema del mostro che si ribella ai suoi creatori è un topos della narrativa post-"Frankenstein". Sappiamo bene però che ciò che rende un'opera di qualità è l'ottica entro cui s'inquadra un tema noto. Non è il caso di quest'opera, il cui intreccio è stato gestito, a mio avviso, meravigliosamente male. Cito per maggior chiarezza un proverbio italiano: "Tre cose sono inconfutabili: storia, logica e necessità". Questi tre parametri sono carenti, a tratti assenti, nello script dell'anime in questione. Sarebbe pedante e improduttivo elencare tutte le contraddizioni in cui la trama inciampa; mi limiterò a citare una tra le più eclatanti.
Spoiler!
In uno degli episodi centrali il diclonius Nana, abbandonata al proprio destino, s'imbatte in un soldato di nome Bando. L'uomo la aggredisce senza apparente ragione e Nana nell'ordine procede a: subire insulti e pallottole in segno di obbedienza al padre, andare di matto e rispondere alle provocazioni, tornare in sé prima di fare danni, chiedere un'alleanza alla persona che, cinque minuti prima, ha tentato di ucciderla, dimenticarsene per il resto della serie.
Spoiler
I personaggi sono divisi nettamente in tre categorie: buoni, cattivi e diclonii. Nei primi si ascrivono i vari Kohta, Yuka, Miyu per l'assoluta passività con cui reagiscono alle disgrazie, senza che esse riescano a macchiare il loro improbo comportamento. I secondi sono quasi interamente rappresentati dall'esercito e dagli scienziati in quanto fautori di azioni riprovevoli. I terzi fanno razza a parte, oltre che per le neko-corna e i vettori, per la facilità con cui cambiano bandiera innumerevoli volte nel corso del singolo episodio. Tra questi il caso emblematico è ovviamente Lucy, la protagonista: si spendono molte scene forti e divagazioni sul suo passato per giustificare le sue azioni criminali, ma il prodotto di un sì atroce destino è un personaggio a due sole facce, che per metà tempo miagola come una beota nella più bassa incarnazione del termine moe, e per l'altra metà taglia decine di innocenti come i tonni di una nota pubblicità. Il pretesto che si è scelto affinché il diclonius mutasse personalità, l'amnesia, viene applicato sul modello dei cartoni animati di Hanna&Barbera e pertanto mi provoca ilarità, piuttosto che pena.
Non posso fare a meno di enunciare quel che ha suscitato in me la massima indignazione, e con ciò una valutazione così severa: la morbosità con cui si palesano le violenze e le mutilazioni. Questo ossessivo indugiare della telecamera sull'arto mozzato, sul sangue versato, sulle nudità femminili farà la felicità dei cultori del gore, ma a me è parso di pessimo gusto, considerato che il merito riconosciuto a Elfen Lied è la denuncia di ogni tipo di discriminazione e violenza. L'anime affronta (per usare un eufemismo) tematiche attualissime e pesanti e metterle alla berlina così, senza un minimo di censura, senza ricorrere a un'allegoria, è pura crudeltà nei confronti di chi ha subìto simili esperienze.
Sarò sincera: approfondendo la visione di Elfen Lied ho riscontrato tanto sadismo e un malcelato maschilismo. Le donne rappresentate o sono mostruose psicopatiche, o sgradevoli colleghe di lavoro, o angeli del focolare. Le poche scene in cui non vengono torturate o stuprate, guarda caso, le vediamo devote alle faccende domestiche, chine a servire l'uomo-padrone di turno in quelli che sono squallidissimi siparietti da harem. Gli uomini esclusi dal "cerchio magico" Kouhta-Kakuzawa-Kurama sono semplice carne da macello senza arte né parte, pertanto non possono essere oggetto di alcuna analisi.
Elfen Lied non si salva neanche sul fronte delle animazioni, indegne dell'anno di produzione, il 2004. Le scene splatter sono grossolane e non tengono minimamente conto dell'anatomia umana, i figuranti sembrano semmai gavettoni pieni di aranciata rossa. I colori sono pochi, miseri, piatti, non mutano secondo l'illuminazione riflessa, la pelle ha uno sgradevole effetto plastica. Le musiche, almeno loro, sono gradevoli e riescono nell'obiettivo di enfatizzare i presunti momenti di pathos: su tutte spicca, naturalmente, la toccante "Lilum", che si attesta a essere l'unico merito dell'anime.
Mi è stato chiesto perché mi sia ostinata a vedere Elfen Lied non una, ma ben due volte. Sono convinta che certe produzioni abbiano un effetto catartico: dopo avere visto l'abisso qualsiasi altro anime mi apparirà diverso e migliore.
Analizzare questo titolo mi mette in grandissima difficoltà; per la prima volta non riesco a giustificare il suo successo fra gli 'animofili'. Ogni approccio al relativismo è inutile, di fronte a una serie a mio avviso brutta e disonesta come Elfen Lied. Brutta, perché non c'è una cosa che obiettivamente fili nella fabula e nella messa in scena della stessa; disonesta in quanto specula sulla buona fede di utenti sensibili a certi argomenti, vela di denuncia e desiderio di rivalsa scene che sono solamente erotiche e splatter.
L'incipit di Elfen Lied non è tra i più originali: il tema del mostro che si ribella ai suoi creatori è un topos della narrativa post-"Frankenstein". Sappiamo bene però che ciò che rende un'opera di qualità è l'ottica entro cui s'inquadra un tema noto. Non è il caso di quest'opera, il cui intreccio è stato gestito, a mio avviso, meravigliosamente male. Cito per maggior chiarezza un proverbio italiano: "Tre cose sono inconfutabili: storia, logica e necessità". Questi tre parametri sono carenti, a tratti assenti, nello script dell'anime in questione. Sarebbe pedante e improduttivo elencare tutte le contraddizioni in cui la trama inciampa; mi limiterò a citare una tra le più eclatanti.
Spoiler!
In uno degli episodi centrali il diclonius Nana, abbandonata al proprio destino, s'imbatte in un soldato di nome Bando. L'uomo la aggredisce senza apparente ragione e Nana nell'ordine procede a: subire insulti e pallottole in segno di obbedienza al padre, andare di matto e rispondere alle provocazioni, tornare in sé prima di fare danni, chiedere un'alleanza alla persona che, cinque minuti prima, ha tentato di ucciderla, dimenticarsene per il resto della serie.
Spoiler
I personaggi sono divisi nettamente in tre categorie: buoni, cattivi e diclonii. Nei primi si ascrivono i vari Kohta, Yuka, Miyu per l'assoluta passività con cui reagiscono alle disgrazie, senza che esse riescano a macchiare il loro improbo comportamento. I secondi sono quasi interamente rappresentati dall'esercito e dagli scienziati in quanto fautori di azioni riprovevoli. I terzi fanno razza a parte, oltre che per le neko-corna e i vettori, per la facilità con cui cambiano bandiera innumerevoli volte nel corso del singolo episodio. Tra questi il caso emblematico è ovviamente Lucy, la protagonista: si spendono molte scene forti e divagazioni sul suo passato per giustificare le sue azioni criminali, ma il prodotto di un sì atroce destino è un personaggio a due sole facce, che per metà tempo miagola come una beota nella più bassa incarnazione del termine moe, e per l'altra metà taglia decine di innocenti come i tonni di una nota pubblicità. Il pretesto che si è scelto affinché il diclonius mutasse personalità, l'amnesia, viene applicato sul modello dei cartoni animati di Hanna&Barbera e pertanto mi provoca ilarità, piuttosto che pena.
Non posso fare a meno di enunciare quel che ha suscitato in me la massima indignazione, e con ciò una valutazione così severa: la morbosità con cui si palesano le violenze e le mutilazioni. Questo ossessivo indugiare della telecamera sull'arto mozzato, sul sangue versato, sulle nudità femminili farà la felicità dei cultori del gore, ma a me è parso di pessimo gusto, considerato che il merito riconosciuto a Elfen Lied è la denuncia di ogni tipo di discriminazione e violenza. L'anime affronta (per usare un eufemismo) tematiche attualissime e pesanti e metterle alla berlina così, senza un minimo di censura, senza ricorrere a un'allegoria, è pura crudeltà nei confronti di chi ha subìto simili esperienze.
Sarò sincera: approfondendo la visione di Elfen Lied ho riscontrato tanto sadismo e un malcelato maschilismo. Le donne rappresentate o sono mostruose psicopatiche, o sgradevoli colleghe di lavoro, o angeli del focolare. Le poche scene in cui non vengono torturate o stuprate, guarda caso, le vediamo devote alle faccende domestiche, chine a servire l'uomo-padrone di turno in quelli che sono squallidissimi siparietti da harem. Gli uomini esclusi dal "cerchio magico" Kouhta-Kakuzawa-Kurama sono semplice carne da macello senza arte né parte, pertanto non possono essere oggetto di alcuna analisi.
Elfen Lied non si salva neanche sul fronte delle animazioni, indegne dell'anno di produzione, il 2004. Le scene splatter sono grossolane e non tengono minimamente conto dell'anatomia umana, i figuranti sembrano semmai gavettoni pieni di aranciata rossa. I colori sono pochi, miseri, piatti, non mutano secondo l'illuminazione riflessa, la pelle ha uno sgradevole effetto plastica. Le musiche, almeno loro, sono gradevoli e riescono nell'obiettivo di enfatizzare i presunti momenti di pathos: su tutte spicca, naturalmente, la toccante "Lilum", che si attesta a essere l'unico merito dell'anime.
Mi è stato chiesto perché mi sia ostinata a vedere Elfen Lied non una, ma ben due volte. Sono convinta che certe produzioni abbiano un effetto catartico: dopo avere visto l'abisso qualsiasi altro anime mi apparirà diverso e migliore.
"Elfen Lied" è un anime che si apre con Lilium, una delle opening che mi ha più impressionato in positivo, con quel canto gregoriano in lingua latina che tanto ispira bene lo spettatore che già si aspetta grandi risvolti da questa trama. "O quam sancta, quam serena, quam benigna, quam amoena... o castitatis lilium" ovvero "O quanto sei santa, quanto serena, o giglio di purezza". Termina la sigla iniziale per dare via all'anime e, ogni volta che sentivo tali parole accompagnare la psicologia mal riuscita della protagonista, mi sorgeva dentro una gran desolazione perché delle volte si trovano begli accompagnatori a cattive persone, e questo ne è un caso assoluto. "Elfen Lied" è un'opera che pretende di sembrare adulta quando sembra non essere pervenuta alcuna idea concreta nel farlo diventare.
Lucy/Nyu è una diclonius ovvero un essere dotato di due corna sulla testa e di vettori, ovvero delle mani trasparenti aggiuntive. Questi individui sono dotati di una forza sopra la media e posseggono una personalità che li spinge a sterminare il genere umano senza pietà, con i metodi più brutali, come un qualsiasi splatter ovviamente 'necessita'. Lucy era detenuta in un laboratorio ma un giorno misteriosamente riesce a fuggire dopo una lunga battaglia con le guardie e, dopo avere lasciato una lunga striscia di sangue dietro di sé, cade in mare, finendo poi sulla riva incosciente, dove verrà ritrovata da due ragazzi, Kota e Yuka. I due, che sono cugini, decidono di trovarle dimora perché la Lucy sanguinaria, dopo la fuga, sembra avere perso la memoria tanto da parlare e comportarsi come un infante che non è in grado neanche di parlare. Da qui si creeranno quelle poche scene che possiamo definire "comiche", ma che di più volgari non si può, tutto per innalzare l'ecchi che secondo me era inadatto per una serie che vuole affrontare risvolti così delicati. Perché inserire la scena di Lucy nuda mentre viene vestita da un uomo che sembra metterla in posizioni sessuali? Perché inserire 'incidenti' nel quale la palpa? Perché quando si combatte, prima ancora degli organi, si punta ai vestiti per fare rimare i protagonisti nudi? Perché farci vedere Lucy che fa il bagno e palpa le amiche? E nonostante ciò dovrei ritenerlo serio? Ma anche no! Però preciso, non lo avrei ritenuto serio ugualmente perché la caratterizzazione psicologica viene a mancare come la memoria di Lucy, forse anche gli stessi ideatori hanno preso una botta.
Lucy vuole venirci incontro come appunto un giglio di purezza, macchiato da una volontà in realtà non sua fatta di crudeli eventi che l'hanno devastata sin da piccola (sto nel vago per non spoilerare). Utilizzare due volti di lei che poi infine si fondono chiedendo perdono, ma in realtà la sete di sangue si può fermare così semplicemente? Può un essere nato per sterminare innamorarsi così, e mettere da parte gli istinti? Penso proprio di no, ed ecco che Lucy diventa metà gatto (quando non ricorda nulla) e metà odiosa psicopatica senza logica alcuna, che non lotta più per quello che inizialmente riteneva giusto (punire chi lo merita) ma solo per bagnare le scene di scarlatto sangue. Kota è il tipico maschio arrapato, e va bene che sei l'unico uomo in un mare di donne, ma la frivolezza con cui passa tra Lucy/Nya e la cugina è allarmante. Non sa spiegare i suoi sentimenti perché probabilmente è quel caso volgarmente descritto come "organi genitali nel cervello". Palpa una, poi dice di amare l'altra, poi va e dice di amare l'altra ancora ma finisce per baciare quella a cui prima aveva palpato un seno e poi... no aspetta! Diciamo che con la cugina e con Lucy ha fatto tutto a incrocio, neanche separatamente, perciò ci si confonde. Fatto sta che tra Lucy e Yuka non correrà buon sangue, e ci credo. Peccato che sono così caratterizzazione male che si trasformeranno in straccetti per le fantasie malate del loro amato, che ogni tanto usa la scusa del trauma subìto da ragazzo per farsi perdonare.
Kota da piccolo ha visto morire sia il padre sia la sorella, ma non ricorda nulla di quel giorno per via del trauma in sé. Ok, di solito è il contrario, il trauma ti accompagna una vita intera, tanto che non avrai mai una vita pienamente serena come la sua - anche se si dice abbia fatto un anno rinchiuso a farsi curare per questo orrore visto.
Ecco cos'è la psicologia mancata di "Elfen Lied", gli autori hanno messo il seme e si sono dimenticati d'innaffiare, così creando sì situazioni intense ma senza le radici salde. Si parla anche di molestie sessuali, che dalla persona in questione vengono affrontate con forza (una ragazza di 12 anni, eh) fuori dalle righe, in più quando trova casa non ci pensa neanche più, fa il bagno con le altre e si fa pure toccare senza problemi, insomma i traumi tutti volati via in quest'opera, meglio inserire due ragazze nude che si fanno il bagno e giocano.
La trama, in sé, è complesso giudicarla senza infierire sugli spoiler tanto odiati, ma anch'essa l'ho trovata incoerente, e per riassumere tutto ciò vi lascio una frase. Se, l'opera, l'avete già vista, leggetela e trovatene il significato - ma penso sarà semplice -; se dovete ancora visionarla, fatelo e poi tornate a leggerla: "Voi sapreste amare la persona a cui avete sterminato la famiglia? Voi sapreste amare la persona che vi ha ucciso la famiglia senza motivo? Voi, dopo aver chiesto alla persona che vi ama di uccidervi nel caso diveniste dei mostri assassini, non porgerete la vostra testa quando capirete che state mettendo a rischio la sua stessa vita? Non trovate che non farlo sia una grossa incongruenza di pensieri?".
Infine il lato tecnico di quest'opera. Il chara design mi ha fatto ridere. E' così pessimo che, seriamente, ho riso per non piangere. Ma che differenza vi è tra maschi e femmine? Tutti sono disegnati con lo stampino, persino gli occhi non mutano tra i sessi, ma solo la lunghezza della mascella. Kota sembra una donna con i capelli corti e le spalle grosse, i capelli sono rigidi e senza forme definite, i fondali sono così banalmente spogli da sembrare il disegno di un bambino alle elementari, l'unica cosa che si salva è il corpo femminile aggraziato e fortunatamente non irrealmente prosperoso come nella maggior parte degli anime di questo genere. Delle musiche ho già parlato, l'opening compone tutto alla perfezione anche se per il resto scarseggia, non vi è musica all'interno della narrazione che così appare un po' troppo anonima.
Insomma per terminare: opera che poteva essere davvero il capolavoro di nicchia che tutti acclamano se si fosse messo da parte il puro lato commerciale, perché sì questa è un'opera facilona travestita da complessa, psicologica - in realtà non pervenuta. Do questo voto alto nonostante le critiche perché l'opening è stata un colpo di genio purtroppo non sfruttato a dovere e l'idea mi piaceva, era accattivante. Però è stata presa con poco coraggio e soprattutto riflessione.
Lucy/Nyu è una diclonius ovvero un essere dotato di due corna sulla testa e di vettori, ovvero delle mani trasparenti aggiuntive. Questi individui sono dotati di una forza sopra la media e posseggono una personalità che li spinge a sterminare il genere umano senza pietà, con i metodi più brutali, come un qualsiasi splatter ovviamente 'necessita'. Lucy era detenuta in un laboratorio ma un giorno misteriosamente riesce a fuggire dopo una lunga battaglia con le guardie e, dopo avere lasciato una lunga striscia di sangue dietro di sé, cade in mare, finendo poi sulla riva incosciente, dove verrà ritrovata da due ragazzi, Kota e Yuka. I due, che sono cugini, decidono di trovarle dimora perché la Lucy sanguinaria, dopo la fuga, sembra avere perso la memoria tanto da parlare e comportarsi come un infante che non è in grado neanche di parlare. Da qui si creeranno quelle poche scene che possiamo definire "comiche", ma che di più volgari non si può, tutto per innalzare l'ecchi che secondo me era inadatto per una serie che vuole affrontare risvolti così delicati. Perché inserire la scena di Lucy nuda mentre viene vestita da un uomo che sembra metterla in posizioni sessuali? Perché inserire 'incidenti' nel quale la palpa? Perché quando si combatte, prima ancora degli organi, si punta ai vestiti per fare rimare i protagonisti nudi? Perché farci vedere Lucy che fa il bagno e palpa le amiche? E nonostante ciò dovrei ritenerlo serio? Ma anche no! Però preciso, non lo avrei ritenuto serio ugualmente perché la caratterizzazione psicologica viene a mancare come la memoria di Lucy, forse anche gli stessi ideatori hanno preso una botta.
Lucy vuole venirci incontro come appunto un giglio di purezza, macchiato da una volontà in realtà non sua fatta di crudeli eventi che l'hanno devastata sin da piccola (sto nel vago per non spoilerare). Utilizzare due volti di lei che poi infine si fondono chiedendo perdono, ma in realtà la sete di sangue si può fermare così semplicemente? Può un essere nato per sterminare innamorarsi così, e mettere da parte gli istinti? Penso proprio di no, ed ecco che Lucy diventa metà gatto (quando non ricorda nulla) e metà odiosa psicopatica senza logica alcuna, che non lotta più per quello che inizialmente riteneva giusto (punire chi lo merita) ma solo per bagnare le scene di scarlatto sangue. Kota è il tipico maschio arrapato, e va bene che sei l'unico uomo in un mare di donne, ma la frivolezza con cui passa tra Lucy/Nya e la cugina è allarmante. Non sa spiegare i suoi sentimenti perché probabilmente è quel caso volgarmente descritto come "organi genitali nel cervello". Palpa una, poi dice di amare l'altra, poi va e dice di amare l'altra ancora ma finisce per baciare quella a cui prima aveva palpato un seno e poi... no aspetta! Diciamo che con la cugina e con Lucy ha fatto tutto a incrocio, neanche separatamente, perciò ci si confonde. Fatto sta che tra Lucy e Yuka non correrà buon sangue, e ci credo. Peccato che sono così caratterizzazione male che si trasformeranno in straccetti per le fantasie malate del loro amato, che ogni tanto usa la scusa del trauma subìto da ragazzo per farsi perdonare.
Kota da piccolo ha visto morire sia il padre sia la sorella, ma non ricorda nulla di quel giorno per via del trauma in sé. Ok, di solito è il contrario, il trauma ti accompagna una vita intera, tanto che non avrai mai una vita pienamente serena come la sua - anche se si dice abbia fatto un anno rinchiuso a farsi curare per questo orrore visto.
Ecco cos'è la psicologia mancata di "Elfen Lied", gli autori hanno messo il seme e si sono dimenticati d'innaffiare, così creando sì situazioni intense ma senza le radici salde. Si parla anche di molestie sessuali, che dalla persona in questione vengono affrontate con forza (una ragazza di 12 anni, eh) fuori dalle righe, in più quando trova casa non ci pensa neanche più, fa il bagno con le altre e si fa pure toccare senza problemi, insomma i traumi tutti volati via in quest'opera, meglio inserire due ragazze nude che si fanno il bagno e giocano.
La trama, in sé, è complesso giudicarla senza infierire sugli spoiler tanto odiati, ma anch'essa l'ho trovata incoerente, e per riassumere tutto ciò vi lascio una frase. Se, l'opera, l'avete già vista, leggetela e trovatene il significato - ma penso sarà semplice -; se dovete ancora visionarla, fatelo e poi tornate a leggerla: "Voi sapreste amare la persona a cui avete sterminato la famiglia? Voi sapreste amare la persona che vi ha ucciso la famiglia senza motivo? Voi, dopo aver chiesto alla persona che vi ama di uccidervi nel caso diveniste dei mostri assassini, non porgerete la vostra testa quando capirete che state mettendo a rischio la sua stessa vita? Non trovate che non farlo sia una grossa incongruenza di pensieri?".
Infine il lato tecnico di quest'opera. Il chara design mi ha fatto ridere. E' così pessimo che, seriamente, ho riso per non piangere. Ma che differenza vi è tra maschi e femmine? Tutti sono disegnati con lo stampino, persino gli occhi non mutano tra i sessi, ma solo la lunghezza della mascella. Kota sembra una donna con i capelli corti e le spalle grosse, i capelli sono rigidi e senza forme definite, i fondali sono così banalmente spogli da sembrare il disegno di un bambino alle elementari, l'unica cosa che si salva è il corpo femminile aggraziato e fortunatamente non irrealmente prosperoso come nella maggior parte degli anime di questo genere. Delle musiche ho già parlato, l'opening compone tutto alla perfezione anche se per il resto scarseggia, non vi è musica all'interno della narrazione che così appare un po' troppo anonima.
Insomma per terminare: opera che poteva essere davvero il capolavoro di nicchia che tutti acclamano se si fosse messo da parte il puro lato commerciale, perché sì questa è un'opera facilona travestita da complessa, psicologica - in realtà non pervenuta. Do questo voto alto nonostante le critiche perché l'opening è stata un colpo di genio purtroppo non sfruttato a dovere e l'idea mi piaceva, era accattivante. Però è stata presa con poco coraggio e soprattutto riflessione.
"Elfen Lied". Un nome, una leggenda.
Ok scusatemi mi sentivo troppo figa a dirlo.
Ho sentito parlare così tanto di quest'anime che ho deciso anch'io di vederlo. E di recensirlo. Di certo non mi ha lasciato indifferente.
La trama ruota intorno ai diclonius, esseri mutanti molto simili agli esseri umani ma con due strane corna sul capo e dotati di fortissimi arti invisibili chiamati "vettori". Essendo pericolosi per la normale razza umana, i bambini diclonius vengono uccisi alla nascita o rinchiusi in laboratori di ricerca, sottoposti a terribili torture e a esperimenti estremamente violenti. Una di loro, Lucy, riesce però a fuggire verso il mare, massacrando qualunque persona le si pari innanzi. Viene ritrovata sulla spiaggia da due ragazzi in un completo stato di amnesia e personalità doppia, causati da un colpo sparatole in testa durante la fuga. La giovane Diclonius si ritrova con una personalità completamente diversa e i due ragazzi decidono di chiamarla con la sola parola che lei riesce a pronunciare, ovvero "Nyu". Non potendola lasciare sola in quelle condizioni, la portano a casa in attesa di scoprire qualcosa sul suo passato.
Scusatemi ragazzi, ma non ho avuto l'energia sufficiente per riassumere la trama con parole mie, dunque devo ringraziare Wikipedia.
La trama a mio parere è originalissima, tuttavia nell'anime, a volte, si perde un po' a causa delle (troppe) scene splatter. Non fraintendetemi, nonostante sia una ragazza amo lo splatter poiché credo che, quando sia ben dosato, sia in grado di coinvolgere ancora di più lo spettatore e di fargli provare emozioni forti, che scene tranquille non riuscirebbero a trasmettere. Però c'è un però. In quest'anime lo splatter è infatti esagerato ed è accompagnato da un nauseante, inutile fanservice. Ho letto la recensione di Tacchan, e mi trovo d'accordo con lui sulla scena in cui Nana, un diclonius, viene mostrata orribilmente mutilata su un lettino d'ospedale, veramente eccessiva.
Non voglio tuttavia banalizzare quest'anime, poiché nel caso di "Elfen Lied" non si parla solo di splatter, sparatorie e ragazzine nude. Tutti questi elementi sono infatti mescolati in modo tale da creare qualcosa di nuovo, in grado di colpire lo spettatore, che non può rimanere indifferente di fronte a certe tematiche.
Il personaggio che più ho apprezzato è stata Mayu, giovane ragazzina fuggita di casa a causa delle ripetute molestie sessuali da parte del patrigno.
L'introspezione psicologica dei vari personaggi è molto approfondita, cosa che ho apprezzato tantissimo, e, nonostante Kota e Yuka siano un tantino stereotipati e piatti, non ho avuto nulla da ridire sul carattere degli altri personaggi.
I disegni sono tutto sommato abbastanza belli, tuttavia, considerando che questa serie è relativamente recente, si poteva fare di più. In molte scene la grafica è scadente e non molto curata, e credo che questo non sia il massimo per un anime che, a parer mio, avrebbe potuto eccellere su questo aspetto.
Il finale è degno della serie, nonostante lasci alcuni dubbi in sospeso che, a parer mio, sarebbe stato meglio chiarire, tuttavia capisco che 13 episodi siano davvero pochi.
La colonna sonora è splendida: vi è un utilizzo massiccio dell'opening, che viene riproposta in più occasioni, in particolare nei momenti di maggiore tensione emotiva e psicologica. Tutto ciò è comprensibile: l'opening è infatti meravigliosa, molto commovente, accostata alle immagini dei quadri di Klimt lascia veramente qualcosa dentro.
In conclusione assegno un bel 8 a quest'anime, che presenta innumerevoli difetti, ma che è capace di colpire nel segno grazie alle innumerevoli tematiche affrontate splendidamente: discriminazione, abusi, rancore, affetto, e molte altre. In fondo chi di noi non si è mai sentito come un diclonius almeno una volta nella vita? Diverso, solo, triste. Ed è proprio questa tristezza che, nonostante tutto, è in grado di farci capire cosa voglia dire essere umani. Si può infatti essere umani, a prescindere dalla propria natura, semplicemente provando dei sentimenti, ed è questo che "Elfen Lied" vuole farci capire.
Ok scusatemi mi sentivo troppo figa a dirlo.
Ho sentito parlare così tanto di quest'anime che ho deciso anch'io di vederlo. E di recensirlo. Di certo non mi ha lasciato indifferente.
La trama ruota intorno ai diclonius, esseri mutanti molto simili agli esseri umani ma con due strane corna sul capo e dotati di fortissimi arti invisibili chiamati "vettori". Essendo pericolosi per la normale razza umana, i bambini diclonius vengono uccisi alla nascita o rinchiusi in laboratori di ricerca, sottoposti a terribili torture e a esperimenti estremamente violenti. Una di loro, Lucy, riesce però a fuggire verso il mare, massacrando qualunque persona le si pari innanzi. Viene ritrovata sulla spiaggia da due ragazzi in un completo stato di amnesia e personalità doppia, causati da un colpo sparatole in testa durante la fuga. La giovane Diclonius si ritrova con una personalità completamente diversa e i due ragazzi decidono di chiamarla con la sola parola che lei riesce a pronunciare, ovvero "Nyu". Non potendola lasciare sola in quelle condizioni, la portano a casa in attesa di scoprire qualcosa sul suo passato.
Scusatemi ragazzi, ma non ho avuto l'energia sufficiente per riassumere la trama con parole mie, dunque devo ringraziare Wikipedia.
La trama a mio parere è originalissima, tuttavia nell'anime, a volte, si perde un po' a causa delle (troppe) scene splatter. Non fraintendetemi, nonostante sia una ragazza amo lo splatter poiché credo che, quando sia ben dosato, sia in grado di coinvolgere ancora di più lo spettatore e di fargli provare emozioni forti, che scene tranquille non riuscirebbero a trasmettere. Però c'è un però. In quest'anime lo splatter è infatti esagerato ed è accompagnato da un nauseante, inutile fanservice. Ho letto la recensione di Tacchan, e mi trovo d'accordo con lui sulla scena in cui Nana, un diclonius, viene mostrata orribilmente mutilata su un lettino d'ospedale, veramente eccessiva.
Non voglio tuttavia banalizzare quest'anime, poiché nel caso di "Elfen Lied" non si parla solo di splatter, sparatorie e ragazzine nude. Tutti questi elementi sono infatti mescolati in modo tale da creare qualcosa di nuovo, in grado di colpire lo spettatore, che non può rimanere indifferente di fronte a certe tematiche.
Il personaggio che più ho apprezzato è stata Mayu, giovane ragazzina fuggita di casa a causa delle ripetute molestie sessuali da parte del patrigno.
L'introspezione psicologica dei vari personaggi è molto approfondita, cosa che ho apprezzato tantissimo, e, nonostante Kota e Yuka siano un tantino stereotipati e piatti, non ho avuto nulla da ridire sul carattere degli altri personaggi.
I disegni sono tutto sommato abbastanza belli, tuttavia, considerando che questa serie è relativamente recente, si poteva fare di più. In molte scene la grafica è scadente e non molto curata, e credo che questo non sia il massimo per un anime che, a parer mio, avrebbe potuto eccellere su questo aspetto.
Il finale è degno della serie, nonostante lasci alcuni dubbi in sospeso che, a parer mio, sarebbe stato meglio chiarire, tuttavia capisco che 13 episodi siano davvero pochi.
La colonna sonora è splendida: vi è un utilizzo massiccio dell'opening, che viene riproposta in più occasioni, in particolare nei momenti di maggiore tensione emotiva e psicologica. Tutto ciò è comprensibile: l'opening è infatti meravigliosa, molto commovente, accostata alle immagini dei quadri di Klimt lascia veramente qualcosa dentro.
In conclusione assegno un bel 8 a quest'anime, che presenta innumerevoli difetti, ma che è capace di colpire nel segno grazie alle innumerevoli tematiche affrontate splendidamente: discriminazione, abusi, rancore, affetto, e molte altre. In fondo chi di noi non si è mai sentito come un diclonius almeno una volta nella vita? Diverso, solo, triste. Ed è proprio questa tristezza che, nonostante tutto, è in grado di farci capire cosa voglia dire essere umani. Si può infatti essere umani, a prescindere dalla propria natura, semplicemente provando dei sentimenti, ed è questo che "Elfen Lied" vuole farci capire.
Scoprii quest'anime per caso, cercando nel forum qualche nuovo anime da guardare: sono stato piacevolmente colpito da questo.
Come al solito, vado per gradi.
Grafica: la grafica, secondo me, non presenta punte di spicco o particolari negativi. Il disegno, lo trovo pulito, non troppo ripetitivo (magari usare qualche maschio fra i dicloton imprigionati sarebbe stato meglio, invece di farli essere tutti femmine), non penso di avere altro da dire.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: la storia racconta della presenza tra le persone di queste creature, i Diclonius, puntualmente recluse, uccise e usate per esperimenti, che sono state create (per caso? Per un piano del boss pazzoide di turno? Non si sa) per uccidere gli uomini e prendere il sopravvento. In mezzo a questa sovra-storia vi è poi quella del protagonista, un ragazzo che viene da un episodio violentissimo. Un diclonius, poi rivelatosi sua amichetta, gli uccide sorellina e padre. Lui la ritrova ma non la riconosce causa amnesia selettiva, la porta quindi a casa per aiutarla. Da qui si sviluppa una storia in parte già vista e in parte leggermente innovativa: abbiamo il classico harem in cui un maschio è "conteso" fra più donne, anche se in questo caso non abbiamo poi tante ragazze, difatti solo la diclonius, Nyu o Lucy, e la sua vecchia amica d'infanzia, Yuka, sono effettivamente attratte da lui, mentre le altre due ragazze dell'harem sono solo riconoscenti, ma non interessate. Parlo di Nana o n°7, un'altra Diclonius, e di Mayu, una quattordicenne scappata da casa per gli abusi sessuali che riceveva.
Dentro queste storie è da notare la mia preferita, quella dello scienziato che si pente di tutto il male che ha fatto, anche per la propria figlia, sempre un Diclonius, e alla fine muore, non senza fare provare un senso d'intensa tenerezza per l'amore che prova verso la figlia (un'assassina mostruosa) e per la perdita di uno dei pochi validi personaggi.
Che dire della storia? Per il mio personale giudizio ha molti particolari innovativi, difatti, al contrario di quanto letto in altre recensioni, non reputo l'harem simile a quelli di altri anime, basti vedere "Ranma 1/2" o "Lamù", dove vi è un interesse da parte di molte ragazze per il protagonista, o viceversa, e non solo un paio. Senza contare l'elemento splatter che trovo piacevole nei limiti in cui viene usato, cioè contro persone innocenti e militari, ma non animali, se non seguito da una vendetta "giusta". Le scene ecchi non penso possano creare problemi, sono poche e "divertenti", limitate comunque ai primi episodi, fatto salvo l'episodio dell'abuso di Mayu, triste e non divertente. Il finale è fin troppo aperto pur se ben congegnato: non si capisce che fine faccia o come continui il piano del boss cattivo, che si scopre avere anche lui le corna, né se Nyu sia ancora viva o meno.
Personaggi: i personaggi sono ben descritti secondo me, ben delineati nella storia, anche se un piccolo appunto ci sarebbe: la casualità o destino, non mi sono mai piaciuti negli anime. Casualmente questo ragazzo va a trovare chi anni prima gli aveva ucciso la famiglia, casualmente la prende in casa, casualmente va nell'università dove insegna il figlio del boss cattivo, che casualmente trova Lucy, ecc. Insomma, l'idea è buona, ma tutto questo ritrovarsi penso penalizzi. Anche Nyu/Lucy mi perde un po' quando passa da assassina fredda a persona con sentimenti smettendo o quasi di uccidere a caso.
Ottimo il personaggio di Nana, anche se mi perde diventando un po' banale quando entra a fare parte della "casa", passando da tenera/bambinesca a svampitella/leggera. Poche parole per descrivere il mio personaggio preferito, Kurama, uno scienziato triste ma sempre serio, che ama profondamente la sua figlia naturale così come quella "acquisita", fantastico.
Considerazioni finali: "Elfen Lied" è un buon anime, peccato per la brevità e per alcuni "scivoloni", come la leggerezza con cui si tratta la tematica psicologica del trauma, la mancanza effettiva di interesse sessuale (in genere è luogo comune giapponese, il sesso c'è, è quasi un desiderio, ma nella pratica il protagonista non ha nemmeno il coraggio di guardare i genitali di Nyu) e la mancanza quasi assoluta di un finale. E' consigliato a chi si vuole godere un po' di splatter.
Come al solito, vado per gradi.
Grafica: la grafica, secondo me, non presenta punte di spicco o particolari negativi. Il disegno, lo trovo pulito, non troppo ripetitivo (magari usare qualche maschio fra i dicloton imprigionati sarebbe stato meglio, invece di farli essere tutti femmine), non penso di avere altro da dire.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: la storia racconta della presenza tra le persone di queste creature, i Diclonius, puntualmente recluse, uccise e usate per esperimenti, che sono state create (per caso? Per un piano del boss pazzoide di turno? Non si sa) per uccidere gli uomini e prendere il sopravvento. In mezzo a questa sovra-storia vi è poi quella del protagonista, un ragazzo che viene da un episodio violentissimo. Un diclonius, poi rivelatosi sua amichetta, gli uccide sorellina e padre. Lui la ritrova ma non la riconosce causa amnesia selettiva, la porta quindi a casa per aiutarla. Da qui si sviluppa una storia in parte già vista e in parte leggermente innovativa: abbiamo il classico harem in cui un maschio è "conteso" fra più donne, anche se in questo caso non abbiamo poi tante ragazze, difatti solo la diclonius, Nyu o Lucy, e la sua vecchia amica d'infanzia, Yuka, sono effettivamente attratte da lui, mentre le altre due ragazze dell'harem sono solo riconoscenti, ma non interessate. Parlo di Nana o n°7, un'altra Diclonius, e di Mayu, una quattordicenne scappata da casa per gli abusi sessuali che riceveva.
Dentro queste storie è da notare la mia preferita, quella dello scienziato che si pente di tutto il male che ha fatto, anche per la propria figlia, sempre un Diclonius, e alla fine muore, non senza fare provare un senso d'intensa tenerezza per l'amore che prova verso la figlia (un'assassina mostruosa) e per la perdita di uno dei pochi validi personaggi.
Che dire della storia? Per il mio personale giudizio ha molti particolari innovativi, difatti, al contrario di quanto letto in altre recensioni, non reputo l'harem simile a quelli di altri anime, basti vedere "Ranma 1/2" o "Lamù", dove vi è un interesse da parte di molte ragazze per il protagonista, o viceversa, e non solo un paio. Senza contare l'elemento splatter che trovo piacevole nei limiti in cui viene usato, cioè contro persone innocenti e militari, ma non animali, se non seguito da una vendetta "giusta". Le scene ecchi non penso possano creare problemi, sono poche e "divertenti", limitate comunque ai primi episodi, fatto salvo l'episodio dell'abuso di Mayu, triste e non divertente. Il finale è fin troppo aperto pur se ben congegnato: non si capisce che fine faccia o come continui il piano del boss cattivo, che si scopre avere anche lui le corna, né se Nyu sia ancora viva o meno.
Personaggi: i personaggi sono ben descritti secondo me, ben delineati nella storia, anche se un piccolo appunto ci sarebbe: la casualità o destino, non mi sono mai piaciuti negli anime. Casualmente questo ragazzo va a trovare chi anni prima gli aveva ucciso la famiglia, casualmente la prende in casa, casualmente va nell'università dove insegna il figlio del boss cattivo, che casualmente trova Lucy, ecc. Insomma, l'idea è buona, ma tutto questo ritrovarsi penso penalizzi. Anche Nyu/Lucy mi perde un po' quando passa da assassina fredda a persona con sentimenti smettendo o quasi di uccidere a caso.
Ottimo il personaggio di Nana, anche se mi perde diventando un po' banale quando entra a fare parte della "casa", passando da tenera/bambinesca a svampitella/leggera. Poche parole per descrivere il mio personaggio preferito, Kurama, uno scienziato triste ma sempre serio, che ama profondamente la sua figlia naturale così come quella "acquisita", fantastico.
Considerazioni finali: "Elfen Lied" è un buon anime, peccato per la brevità e per alcuni "scivoloni", come la leggerezza con cui si tratta la tematica psicologica del trauma, la mancanza effettiva di interesse sessuale (in genere è luogo comune giapponese, il sesso c'è, è quasi un desiderio, ma nella pratica il protagonista non ha nemmeno il coraggio di guardare i genitali di Nyu) e la mancanza quasi assoluta di un finale. E' consigliato a chi si vuole godere un po' di splatter.
"Elfen Lied" è un anime avvincente, particolare, crudo e violento, ma decisamente d'impatto. Sono amante del genere splatter, ma ammetto che, "Elfen Lied", lo scoprii per puro caso, vedendone alcune immagini in giro per il web, che mi convinsero a guardarlo. Non c'è che dire, la protagonista viene descritta come un essere senza cuore, che tuttavia alla fine riesce a confessare i suoi errori e a chiedere perdono. Non ha avuto sicuramente una vita facile e l'odio che prova nei confronti di chi l'ha rinchiusa è evidente in ogni singolo episodio. Non c'è dubbio inoltre che l'anime sia arrivato a toccare temi scottanti come le violenze sui minori da parte di un famigliare.
Tuttavia mi sento di promuovere quest'anime a pieni voti, in quanto mi ha tenuta con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, senza mai annoiarmi, ma credo che la storia sia troppo breve. Gli autori avrebbero potuto sicuramente creare più episodi, o per lo meno ideare una seconda serie, dato che il fumetto è assai più lungo e pieno di avvenimenti.
Tuttavia mi sento di promuovere quest'anime a pieni voti, in quanto mi ha tenuta con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, senza mai annoiarmi, ma credo che la storia sia troppo breve. Gli autori avrebbero potuto sicuramente creare più episodi, o per lo meno ideare una seconda serie, dato che il fumetto è assai più lungo e pieno di avvenimenti.
"Chi troppo vuole nulla stringe", recita il proverbio, e se fossi nei panni di coloro che hanno curato questa trasposizione animata dell'opera di Lynn Okamoto me lo terrei per detto. Nell'ambizioso tentativo di coniugare harem, splatter e fantascienza, gli autori hanno infatti finito per perdere di vista il quadro d'insieme, leggerezza che ha portato alla realizzazione di un prodotto dal pressapochismo a dir poco desolante. Se qualcuno mi chiedesse di rispondere alla domanda "Cos'è andato storto?" impiegando il minor numero di parole possibile, probabilmente mi limiterei a un lapidario "Più o meno tutto".
A seguito di una mutazione genetica alcuni esseri umani hanno sviluppato la facoltà di manipolare la materia per mezzo dei cosiddetti vettori, veri e propri arti aggiuntivi invisibili a occhio nudo. Si contraddistinguono inoltre per la loro propensione all'omicidio e per delle protuberanze simili a corna che presentano ai lati della testa. Più interessata ai poteri dei Diclonii - nome attribuito agli individui infetti - piuttosto che a fare luce sulla tara che li affligge, la comunità scientifica li sottopone a crudeli esperimenti atti a testarne le effettive capacità.
Lucy, giovane Diclonius bella e pericolosa, non è la più potente della sua razza, ma ha qualcosa che gli altri mutanti non hanno: la capacità di procreare. Fuggita dal laboratorio nel quale era tenuta prigioniera, un incidente fa sì che se ne perdano le tracce.
Il giorno dopo due ragazzi, Kouta e sua cugina Yuka, trovano sulla spiaggia di Kamakura una misteriosa fanciulla senza memoria. Tutto fa pensare che si tratti di Lucy, ma la spietata assassina si comporta ora come una bambina indifesa. Kouta, generoso per natura, l'accoglie in casa propria nonostante le rimostranze di Yuka, ma cosa succederà quando la ragazza comincerà a ricordare il suo passato?
L'anime cerca di darsi un tono fin dal primo episodio, ma tra corpi che si tagliano con un grissino e fiumi di sangue di un improbabile color magenta esso assume ben presto dei connotati grotteschi, instillando nello spettatore il seguente dubbio: forse che l'opera sia destinata a mantenersi su questi livelli fino alla fine? Niente affatto: complice una sceneggiatura tutt'altro che brillante, egli può scegliere tra una vasta gamma di emozioni che vanno dal disgusto al tiepido interesse.
La resa psicologica dei personaggi risente inevitabilmente delle pecche della trama. Kouta non risulta per nulla incisivo a dispetto del suo ruolo da deuteragonista, in quanto vittima delle fisime di Yuka - altro personaggio non pervenuto - e delle proprie debolezze. Quanto può essere labile il confine tra bontà e stupidità? Molto, a giudicare da certe sue azioni.
Lucy è caratterizzata meglio, ma il suo continuo oscillare tra tsundere e yandere, seppur quasi interamente circoscritto agli episodi dedicati alla sua infanzia, vanifica gli sforzi fatti per dare un senso al suo conflitto interiore - nulla di eccezionale, a dire la verità, ma comunque al di sopra degli standard introspettivi della serie. Quanto al suo alter ego, la candida e voluttuosa Nyu, viene spontaneo domandarsi se esista soltanto per dare il tormento al suo... suscettibile salvatore.
L'espediente dello sdoppiamento di personalità dovrebbe servire per dare allo spettatore un'idea dell'entità dei danni psicologici subiti dai Diclonii, ma quest'ultimo obiettivo viene centrato con più efficacia da Nana, l'unica della sua specie a non aver mai ucciso nessuno, e da Mariko, i cui poteri costituiscono la sua unica valvola di sfogo. Peccato però che lo spazio riservato all'approfondimento di queste tematiche sia nettamente inferiore rispetto a quello dedicato alla glorificazione delle grazie di Lucy/Nyu.
Ma le occasioni sprecate non finiscono qui: vuoi perché all'epoca il manga era ancora in corso, vuoi per volere e/o necessità dello sceneggiatore Takao Yoshioka, alcuni dei personaggi più interessanti del manga sono stati ridimensionati o del tutto eliminati. Tra questi ultimi spiccano l'Uomo Sconosciuto e Nozomi, una kohai di Yuka a cui si deve il titolo dell'opera. Stendiamo infine un velo pietoso sulla figura di Mayu, il cui passato costellato di abusi, al contrario di quanto accade nel manga, non trova riscontro alcuno nel suo modo di comportarsi, con un conseguente calo di credibilità del suo personaggio.
Il comparto tecnico riserva altre delusioni, a partire dal character design perennemente in bilico tra l'anonimato e il bambinesco. Completano il quadro una regia tutt'altro che ispirata e delle animazioni mediocri.
La colonna sonora è nella norma, così come il doppiaggio, ma non sono rimasta molto soddisfatta dalla performance di Sanae Kobayashi nel ruolo di Lucy; al contrario, quella della sua collega a stelle e strisce Kira Vincent-Davis mi è sembrata più appropriata e puntuale.
L'opening "Lilium", impreziosita da una sequenza di elaborate rivisitazioni dei quadri di Gustav Klimt, risulta gradevole nonostante il latino maccheronico e titubante della sua interprete, mentre la sigla di chiusura, "Be your girl", mi è sembrata un po' fuori luogo a causa delle sue tonalità rock.
Voto finale: 5. Non c'è nulla di male in un po' di fanservice ben contestualizzato, ma quando esso distoglie prepotentemente l'attenzione dai contenuti di un'opera c'è di che indispettirsi, soprattutto se quest'ultima è ricca di potenziale. Va da sé, tuttavia, che per salvare "Elfen Lied" dall'insufficienza ci sarebbe voluto uno sforzo ben più consistente che quello di astenersi dal mostrare ettari di inutile pelle nuda.
A seguito di una mutazione genetica alcuni esseri umani hanno sviluppato la facoltà di manipolare la materia per mezzo dei cosiddetti vettori, veri e propri arti aggiuntivi invisibili a occhio nudo. Si contraddistinguono inoltre per la loro propensione all'omicidio e per delle protuberanze simili a corna che presentano ai lati della testa. Più interessata ai poteri dei Diclonii - nome attribuito agli individui infetti - piuttosto che a fare luce sulla tara che li affligge, la comunità scientifica li sottopone a crudeli esperimenti atti a testarne le effettive capacità.
Lucy, giovane Diclonius bella e pericolosa, non è la più potente della sua razza, ma ha qualcosa che gli altri mutanti non hanno: la capacità di procreare. Fuggita dal laboratorio nel quale era tenuta prigioniera, un incidente fa sì che se ne perdano le tracce.
Il giorno dopo due ragazzi, Kouta e sua cugina Yuka, trovano sulla spiaggia di Kamakura una misteriosa fanciulla senza memoria. Tutto fa pensare che si tratti di Lucy, ma la spietata assassina si comporta ora come una bambina indifesa. Kouta, generoso per natura, l'accoglie in casa propria nonostante le rimostranze di Yuka, ma cosa succederà quando la ragazza comincerà a ricordare il suo passato?
L'anime cerca di darsi un tono fin dal primo episodio, ma tra corpi che si tagliano con un grissino e fiumi di sangue di un improbabile color magenta esso assume ben presto dei connotati grotteschi, instillando nello spettatore il seguente dubbio: forse che l'opera sia destinata a mantenersi su questi livelli fino alla fine? Niente affatto: complice una sceneggiatura tutt'altro che brillante, egli può scegliere tra una vasta gamma di emozioni che vanno dal disgusto al tiepido interesse.
La resa psicologica dei personaggi risente inevitabilmente delle pecche della trama. Kouta non risulta per nulla incisivo a dispetto del suo ruolo da deuteragonista, in quanto vittima delle fisime di Yuka - altro personaggio non pervenuto - e delle proprie debolezze. Quanto può essere labile il confine tra bontà e stupidità? Molto, a giudicare da certe sue azioni.
Lucy è caratterizzata meglio, ma il suo continuo oscillare tra tsundere e yandere, seppur quasi interamente circoscritto agli episodi dedicati alla sua infanzia, vanifica gli sforzi fatti per dare un senso al suo conflitto interiore - nulla di eccezionale, a dire la verità, ma comunque al di sopra degli standard introspettivi della serie. Quanto al suo alter ego, la candida e voluttuosa Nyu, viene spontaneo domandarsi se esista soltanto per dare il tormento al suo... suscettibile salvatore.
L'espediente dello sdoppiamento di personalità dovrebbe servire per dare allo spettatore un'idea dell'entità dei danni psicologici subiti dai Diclonii, ma quest'ultimo obiettivo viene centrato con più efficacia da Nana, l'unica della sua specie a non aver mai ucciso nessuno, e da Mariko, i cui poteri costituiscono la sua unica valvola di sfogo. Peccato però che lo spazio riservato all'approfondimento di queste tematiche sia nettamente inferiore rispetto a quello dedicato alla glorificazione delle grazie di Lucy/Nyu.
Ma le occasioni sprecate non finiscono qui: vuoi perché all'epoca il manga era ancora in corso, vuoi per volere e/o necessità dello sceneggiatore Takao Yoshioka, alcuni dei personaggi più interessanti del manga sono stati ridimensionati o del tutto eliminati. Tra questi ultimi spiccano l'Uomo Sconosciuto e Nozomi, una kohai di Yuka a cui si deve il titolo dell'opera. Stendiamo infine un velo pietoso sulla figura di Mayu, il cui passato costellato di abusi, al contrario di quanto accade nel manga, non trova riscontro alcuno nel suo modo di comportarsi, con un conseguente calo di credibilità del suo personaggio.
Il comparto tecnico riserva altre delusioni, a partire dal character design perennemente in bilico tra l'anonimato e il bambinesco. Completano il quadro una regia tutt'altro che ispirata e delle animazioni mediocri.
La colonna sonora è nella norma, così come il doppiaggio, ma non sono rimasta molto soddisfatta dalla performance di Sanae Kobayashi nel ruolo di Lucy; al contrario, quella della sua collega a stelle e strisce Kira Vincent-Davis mi è sembrata più appropriata e puntuale.
L'opening "Lilium", impreziosita da una sequenza di elaborate rivisitazioni dei quadri di Gustav Klimt, risulta gradevole nonostante il latino maccheronico e titubante della sua interprete, mentre la sigla di chiusura, "Be your girl", mi è sembrata un po' fuori luogo a causa delle sue tonalità rock.
Voto finale: 5. Non c'è nulla di male in un po' di fanservice ben contestualizzato, ma quando esso distoglie prepotentemente l'attenzione dai contenuti di un'opera c'è di che indispettirsi, soprattutto se quest'ultima è ricca di potenziale. Va da sé, tuttavia, che per salvare "Elfen Lied" dall'insufficienza ci sarebbe voluto uno sforzo ben più consistente che quello di astenersi dal mostrare ettari di inutile pelle nuda.
Anch'io come molti altri ho visto questa serie dopo gli apprezzamenti sentiti, e anch'io mi trovo a classificare quest'anime come uno "degli anime più sopravvalutati" degli ultimi tempi.
Le idee c'erano, ma ci si è tessuta sopra una trama sviluppata nel modo peggiore, con situazioni e personaggi dal carattere fin troppo forzato e surreale. Per quanto riguarda il punto di vista psicologico dei soggetti con "turbe", come è già stato detto, tali soggetti potevano essere spunto per un qualcosa di più, mentre invece sono stati lasciati e rivelati così, alla meno peggio, così come le reazioni dei personaggi in funzione a essi. Il design non è proprio da buttare, ma non è proprio il massimo, e via dicendo. 'Elfen Lied' è stato davvero molto deludente.
Quoto in toto jane_lane.
Le idee c'erano, ma ci si è tessuta sopra una trama sviluppata nel modo peggiore, con situazioni e personaggi dal carattere fin troppo forzato e surreale. Per quanto riguarda il punto di vista psicologico dei soggetti con "turbe", come è già stato detto, tali soggetti potevano essere spunto per un qualcosa di più, mentre invece sono stati lasciati e rivelati così, alla meno peggio, così come le reazioni dei personaggi in funzione a essi. Il design non è proprio da buttare, ma non è proprio il massimo, e via dicendo. 'Elfen Lied' è stato davvero molto deludente.
Quoto in toto jane_lane.
I Diclonius sono degli esseri estremamente particolari, mutazioni antropomorfe della razza umana dotate di strane corna nonché della capacità di operare interazioni con la materia circostante attraverso degli arti invisibili denominati "vettori", la cui forza risulta essere a dir poco spaventosa. Da sempre gli esponenti di tale razza sono considerati dagli scienziati incaricati di studiarli, una grossa minaccia per l'umanità, soprattutto a causa della loro indole estremamente aggressiva, cosa questa che nel tempo ha portato alla decisione di applicare delle severissime norme restrittive nei loro confronti. Nello specifico i soggetti infetti sono reclusi sin dalla nascita in un istituto su un'isola in modo da non potere avere alcun tipo di contatto con l'esterno.
La storia inizia quando una delle esemplari di Diclonius più pericolose (l'unica tra l'altro con la capacità di riprodursi), ovvero una ragazza di nome Lucy, riesce a evadere dalla sua cella d'isolamento e raggiungere il mare. Cosa accadrà alla giovane, ferita gravemente da un proiettile alla testa e ormai priva di ricordi?
Nonostante la sua ormai veneranda età (la serie fu trasmessa nel "lontano" 2004), 'Elfen Lied' può considerarsi a pieno titolo uno dei classici che non dovrebbero mai mancare nella "watched list" di ogni appassionato di anime che si rispetti, non tanto magari per la qualità assoluta dell'opera - che come vedrete a mio parere non va oltre un seppur onesto 7 e mezzo -, quanto per l'originalità delle idee e dell'ambientazione proposte, capaci di miscelare in modo tutt'altro che banale l'elemento romantico e l'atmosfera cupa di uno splatter.
È proprio quest'ultimo elemento tra tutti forse quello più appariscente agli occhi dello spettatore, complice una lunga sequenza di apertura che vede Lucy aprirsi la strada verso la libertà a suon di sbudellamenti, ma che a conti fatti si rivela, pur ripetendosi a intervalli regolari nei vari combattimenti affrontati dalla Diclonoius durante la sua fuga, nient'altro che una minima componente dell'anime stesso, soprattutto se confrontato con l'interessantissima componente narrativa, che vede i protagonisti confrontarsi spesso con i propri problemi ancor prima che con la realtà circostante - è il caso di Lucy, la quale si troverà più volte a dover cercare di frenare i suoi istinti omicidi.
I dialoghi in definitiva sono ben curati, sebbene non sempre all'altezza del compito, così come il tessuto narrativo basato sull'interazione di un buon numero di personaggi, anch'essi a volte convincenti, a volte meno. Buono è finale, magari non toccante come ci si potrebbe immaginare visto il genere, ma di sicuro effetto.
Sul versante tecnico, 'Elfen Lied', come già detto in precedenza, paga purtroppo in parte il passare degli anni sia in termini di visualizzazione grafica "spiccia" (i colori e i disegni appaiono spesso un po' troppo approssimativi, specie durante le scene di natura splatter) sia di animazioni. Diciamo che l'effetto non è poi troppo brutto da vedere - soprattutto se magari avete visto 'Higurashi no naku koro ni', molto più indietro come tecnica grafica -, ma non si può dare punteggio pieno.
Le musiche sono molto delicate e orecchiabili, perfettamente in tono con l'atmosfera, eccetto forse l'opening, un po' troppo fuori dai canoni della serie, sebbene di sicuro impatto visivo.
Voto: 7 e mezzo - Bella serie, che merita soprattutto per la qualità della storia raccontata e delle soluzioni proposte. Da tenere in considerazione senza ombra di dubbio.
La storia inizia quando una delle esemplari di Diclonius più pericolose (l'unica tra l'altro con la capacità di riprodursi), ovvero una ragazza di nome Lucy, riesce a evadere dalla sua cella d'isolamento e raggiungere il mare. Cosa accadrà alla giovane, ferita gravemente da un proiettile alla testa e ormai priva di ricordi?
Nonostante la sua ormai veneranda età (la serie fu trasmessa nel "lontano" 2004), 'Elfen Lied' può considerarsi a pieno titolo uno dei classici che non dovrebbero mai mancare nella "watched list" di ogni appassionato di anime che si rispetti, non tanto magari per la qualità assoluta dell'opera - che come vedrete a mio parere non va oltre un seppur onesto 7 e mezzo -, quanto per l'originalità delle idee e dell'ambientazione proposte, capaci di miscelare in modo tutt'altro che banale l'elemento romantico e l'atmosfera cupa di uno splatter.
È proprio quest'ultimo elemento tra tutti forse quello più appariscente agli occhi dello spettatore, complice una lunga sequenza di apertura che vede Lucy aprirsi la strada verso la libertà a suon di sbudellamenti, ma che a conti fatti si rivela, pur ripetendosi a intervalli regolari nei vari combattimenti affrontati dalla Diclonoius durante la sua fuga, nient'altro che una minima componente dell'anime stesso, soprattutto se confrontato con l'interessantissima componente narrativa, che vede i protagonisti confrontarsi spesso con i propri problemi ancor prima che con la realtà circostante - è il caso di Lucy, la quale si troverà più volte a dover cercare di frenare i suoi istinti omicidi.
I dialoghi in definitiva sono ben curati, sebbene non sempre all'altezza del compito, così come il tessuto narrativo basato sull'interazione di un buon numero di personaggi, anch'essi a volte convincenti, a volte meno. Buono è finale, magari non toccante come ci si potrebbe immaginare visto il genere, ma di sicuro effetto.
Sul versante tecnico, 'Elfen Lied', come già detto in precedenza, paga purtroppo in parte il passare degli anni sia in termini di visualizzazione grafica "spiccia" (i colori e i disegni appaiono spesso un po' troppo approssimativi, specie durante le scene di natura splatter) sia di animazioni. Diciamo che l'effetto non è poi troppo brutto da vedere - soprattutto se magari avete visto 'Higurashi no naku koro ni', molto più indietro come tecnica grafica -, ma non si può dare punteggio pieno.
Le musiche sono molto delicate e orecchiabili, perfettamente in tono con l'atmosfera, eccetto forse l'opening, un po' troppo fuori dai canoni della serie, sebbene di sicuro impatto visivo.
Voto: 7 e mezzo - Bella serie, che merita soprattutto per la qualità della storia raccontata e delle soluzioni proposte. Da tenere in considerazione senza ombra di dubbio.
'Elfen Lied' (pronunciato come si scrive, alla tedesca), è un anime incentrato sul mistero. O che almeno vorrebbe esserlo. E' pertanto difficile descrivere la trama. Il primo episodio si apre con una sequenza molto splatter: uno strano essere con un casco in testa inizia a uccidere dei malcapitati all'interno di un laboratorio. L'essere cerca di fuggire, ma precipita in mare a seguito di uno sparo e finisce su una spiaggia. Verrà trovato da Kota e Yuka, due giovani cugini che si prenderanno cura di lei. Ma chi è questo strano essere dalle sembianze femminili? Chi sono gli uomini che la attaccavano? E che fine hanno fatto i genitori di Kota? Si scoprirà tutto (o quasi) durante il corso della serie.
L'anime parte molto bene, ma si perde strada facendo. Il ritmo, dapprima incalzante, si fa sempre più statico. Non c'è più quella suspense iniziale e anche i "misteri" inimmaginabili non sono poi così inimmaginabili. E ci si rende conto di come, se in un'opera basata sul mistero il mistero è poco "misterioso", allora è un buco nell'acqua. Si aggiunga un finale estremamente aperto - non faccio spoiler, tranquilli.
Anche i personaggi sono caratterizzati male, a mio avviso. L'analisi psicologica è molto superficiale, nonostante le potenzialità che i protagonisti mostrano sono, da questo punto di vista, ottime. Anche quando si fa luce sul passato di Lucy, per esempio, non si scava poi così a fondo. La diclonius resta una sorte di stereotipo, di simbolo classico dell'antieroe byroniano (solo donna).
Invece, sono abbastanza divertenti i riferimenti ecchi, che fanno un po' 'Ranma 1/2' (molto alla lontana, intendiamoci) e lo splatter è costruito molto bene. Onore al merito da questo punto di vista.
Non ho apprezzato nemmeno particolarmente le musiche e i disegni. L'opening e l'ending vorrebbero essere auliche, ma mal si conciliano con un'opera che non è poi così magistrale come la sigla suggerirebbe. I disegni invece li ho trovati un po' grezzi, con un character design che alle volte risulta primitivo anche per l'epoca. Lo stesso dicasi per la grafica in generale.
Nel complesso l'opera è senza infamia né lode. Ha aspetti certamente positivi - uno su tutti: riesce a mischiare la gravità del giallo drammatico con la comicità ecchi - e non è da buttare. Le do una sufficienza, ma la consiglio perché da quel che vedo questo giudizio è abbastanza in controtendenza: potrebbe piacervi molto.
L'anime parte molto bene, ma si perde strada facendo. Il ritmo, dapprima incalzante, si fa sempre più statico. Non c'è più quella suspense iniziale e anche i "misteri" inimmaginabili non sono poi così inimmaginabili. E ci si rende conto di come, se in un'opera basata sul mistero il mistero è poco "misterioso", allora è un buco nell'acqua. Si aggiunga un finale estremamente aperto - non faccio spoiler, tranquilli.
Anche i personaggi sono caratterizzati male, a mio avviso. L'analisi psicologica è molto superficiale, nonostante le potenzialità che i protagonisti mostrano sono, da questo punto di vista, ottime. Anche quando si fa luce sul passato di Lucy, per esempio, non si scava poi così a fondo. La diclonius resta una sorte di stereotipo, di simbolo classico dell'antieroe byroniano (solo donna).
Invece, sono abbastanza divertenti i riferimenti ecchi, che fanno un po' 'Ranma 1/2' (molto alla lontana, intendiamoci) e lo splatter è costruito molto bene. Onore al merito da questo punto di vista.
Non ho apprezzato nemmeno particolarmente le musiche e i disegni. L'opening e l'ending vorrebbero essere auliche, ma mal si conciliano con un'opera che non è poi così magistrale come la sigla suggerirebbe. I disegni invece li ho trovati un po' grezzi, con un character design che alle volte risulta primitivo anche per l'epoca. Lo stesso dicasi per la grafica in generale.
Nel complesso l'opera è senza infamia né lode. Ha aspetti certamente positivi - uno su tutti: riesce a mischiare la gravità del giallo drammatico con la comicità ecchi - e non è da buttare. Le do una sufficienza, ma la consiglio perché da quel che vedo questo giudizio è abbastanza in controtendenza: potrebbe piacervi molto.
Credo che 'Elfen Lied' sia in assoluto uno dei migliori anime che ho mai visto. Sebbene sia catalogato come Splatter, questo elemento non pesa minimamente sul contesto generale. Per questo motivo non giudicate a priori quest'anime come succede spesso leggendo i generi. Trovo i disegni belli per l'anno di produzione e anche la colonna sonora è spettacolare. L'opening in latino dà un tocco di classe e "Lilium" è indimenticabile come canzone.
La storia, molto ben curata e ricca di colpi di scena, vi farà ridere e piangere (soprattutto piangere) per tutta la durata dell'anime. L'elemento drammatico è assolutamente predominante sia nel comportamento degli umani nei confronti dei diclonius, sia nel modo in cui questi ultimi sfogano il proprio dolore su vittime innocenti. Il finale è a dir poco commovente e con quella nota incognita che lascia sperare lo spettatore. Harem ed ecchi sono elementi marginali ai fini della storia e assolutamente non la appesantiscono con inutili episodi di puro fanservice.
Tredici episodi possono sembrare pochi ma è sorprendente tutto quello che gli autori sono riusciti a condensarvi dentro, rendendoli assolutamente sufficienti persino per una storia così ricca e articolata, Peccato solo che non ci sia un sequel, è uno dei pochi anime in cui lo avrei desiderato giusto per avere qualche chiarimento in più sul finale.
In linea di massima sento di poter dare tranquillamente il massimo dei voti a quest'anime poiché a mio avviso non difetta di niente. Se avete tempo e voglia di seguire una storia impegnativa ve lo consiglio assolutamente.
La storia, molto ben curata e ricca di colpi di scena, vi farà ridere e piangere (soprattutto piangere) per tutta la durata dell'anime. L'elemento drammatico è assolutamente predominante sia nel comportamento degli umani nei confronti dei diclonius, sia nel modo in cui questi ultimi sfogano il proprio dolore su vittime innocenti. Il finale è a dir poco commovente e con quella nota incognita che lascia sperare lo spettatore. Harem ed ecchi sono elementi marginali ai fini della storia e assolutamente non la appesantiscono con inutili episodi di puro fanservice.
Tredici episodi possono sembrare pochi ma è sorprendente tutto quello che gli autori sono riusciti a condensarvi dentro, rendendoli assolutamente sufficienti persino per una storia così ricca e articolata, Peccato solo che non ci sia un sequel, è uno dei pochi anime in cui lo avrei desiderato giusto per avere qualche chiarimento in più sul finale.
In linea di massima sento di poter dare tranquillamente il massimo dei voti a quest'anime poiché a mio avviso non difetta di niente. Se avete tempo e voglia di seguire una storia impegnativa ve lo consiglio assolutamente.
In molti dicono che 'Elfen Lied' sia un'opera sopravvalutata e gli danno 1, altri dicono che sia il contrario e gli danno 10, io penso che sia un buon anime e gli do 7. Solitamente quando si pensa a 'Elfen lied' viene in mente la parte splatter dell'anime, parte sicuramente rilevante ma non la principale. Infatti 'Elfen Lied' prima di essere uno dei più grandi splatter degli ultimi anni è un opera davvero drammatica, dove la storia inizia in maniera drammatica e si conclude ancora peggio. Adesso vediamo un po la trama.
La storia ruota attorno a Lucy, una diclonius (mutante) con poteri devastanti che scappa da un laboratorio e viene trovata su una spiaggia della città di Kamakura in completo stato di amnesia da due ragazzi che poi si riveleranno essere anch'essi dei protagonisti. I militari non possono lasciare che un pericolo per la popolazione come Lucy giri tranquillamente fra la gente e per questo faranno di tutto per catturarla. Con il passare del tempo verranno fuori altre relazioni tra i protagonisti e i colpi di scena di certo non mancheranno.
'Elfen Lied' inizia sicuramente in una maniera forte, infatti già dal primo episodio si può notare la violenza che per molti caratterizza quest'anime, violenza che a parer mio viene presto sostituita da un altro tipo di violenza, quella psicologica, che si farà sentire sempre di più con il passare delle puntate.
I disegni per quanto vecchiotti non mi sembrano così male come leggo in altre recensioni, anzi sono molto meglio questi disegni che altri di anime più recenti. I personaggi sono pochi e quindi anche se gli episodi sono solamente 13 si ha tutto il tempo per introdurli bene nella storia e caratterizzarli al meglio e questa è un'importante nota positiva poiché di solito negli anime brevi i personaggi vengono fatti alla meno peggio.
Un'altra cosa che indica la profonda drammaticità di quest'anime è l'opening, Lilium, un canto gregoriano di una tristezza infinita e nel video vengono rappresentati numerosi accenni alla Bibbia.
In conclusione il mio voto non è stato superiore al 7 solamente per il finale, il quale ma ha lasciato con migliaia di dubbi che potevano essere levati solo da una seconda serie che purtroppo non è mai stata fatta.
Vi consiglio vivamente di vedere quest'anime, può piacere o meno ma va visto.
Kyoraku
La storia ruota attorno a Lucy, una diclonius (mutante) con poteri devastanti che scappa da un laboratorio e viene trovata su una spiaggia della città di Kamakura in completo stato di amnesia da due ragazzi che poi si riveleranno essere anch'essi dei protagonisti. I militari non possono lasciare che un pericolo per la popolazione come Lucy giri tranquillamente fra la gente e per questo faranno di tutto per catturarla. Con il passare del tempo verranno fuori altre relazioni tra i protagonisti e i colpi di scena di certo non mancheranno.
'Elfen Lied' inizia sicuramente in una maniera forte, infatti già dal primo episodio si può notare la violenza che per molti caratterizza quest'anime, violenza che a parer mio viene presto sostituita da un altro tipo di violenza, quella psicologica, che si farà sentire sempre di più con il passare delle puntate.
I disegni per quanto vecchiotti non mi sembrano così male come leggo in altre recensioni, anzi sono molto meglio questi disegni che altri di anime più recenti. I personaggi sono pochi e quindi anche se gli episodi sono solamente 13 si ha tutto il tempo per introdurli bene nella storia e caratterizzarli al meglio e questa è un'importante nota positiva poiché di solito negli anime brevi i personaggi vengono fatti alla meno peggio.
Un'altra cosa che indica la profonda drammaticità di quest'anime è l'opening, Lilium, un canto gregoriano di una tristezza infinita e nel video vengono rappresentati numerosi accenni alla Bibbia.
In conclusione il mio voto non è stato superiore al 7 solamente per il finale, il quale ma ha lasciato con migliaia di dubbi che potevano essere levati solo da una seconda serie che purtroppo non è mai stata fatta.
Vi consiglio vivamente di vedere quest'anime, può piacere o meno ma va visto.
Kyoraku
Dopo aver letto numerose recensioni entusiaste e svariati commenti favorevoli, mi sono accostato a quest'anime con grandi aspettative, nella speranza di godere di un buon prodotto. La delusione, terminata la visione, è stata cocente.
Partiamo dai disegni e dalle animazioni: scialbi e piuttosto anonimi i primi, decisamente nella norma, se non peggio, le seconde; mi è sembrato di tornare indietro di quindici anni, ai tempi in cui guardavo "Bubblegum Crisis" (i cui disegni, perlomeno, avevano un certo appeal).
Qualità che peggiora drasticamente nelle ultime puntate (budget finito?), in cui si riciclano largamente scene degli episodi precedenti, mascherate con l'artificio registico piuttosto banale dei flashback e dei ricordi dei protagonisti.
Ma è sulla trama che vorrei dilungarmi un pochino: se, inizialmente, la fuga di un Diclonius, essere misterioso dotato di poteri sovrumani, dalla base in cui era rinchiuso, la sua perdita di memoria e il suo incontro con Kouta, un ragazzo apparentemente estraneo alla vicenda, potevano essere il punto di partenza per una storia intrigante, il resto dell'anime si rivela, purtroppo, confusionario e raffazzonato. Se a tutto ciò aggiungiamo la piatta caratterizzazione dei personaggi, ci ritroviamo fra le mani una serie che non decolla, in cui il pathos, tranne in rari momenti, latita.
L'"innovativo" mix di generi (che, sono convinto, nella mente degli autori dovesse essere il punto di forza di "Elfen Lied") si rivela un flop: le abbondanti scene splatter sono ridondanti e ripetitive e, tra l'altro, non realizzate granché bene, mentre le altrettanto numerose scene di nudo (c'è più fanservice che in un anime ecchi!) appaiono francamente non necessarie né funzionali al racconto. Meno scontata di quanto invece era lecito supporre la parte harem, con i particolari rapporti che si vengono a creare tra i vari personaggi all'interno della casa che li ospita; certamente non innovativa, ma gradevole.
Al contrario, ho trovato oltremodo irritante la decisione di inserire nella parte centrale dell'anime una serie di puntate incentrate sui ricordi dei protagonisti, scelta registica che appesantisce e rallenta tremendamente lo svolgimento dei fatti narrati. E in questo frangente, il passato di Mayu, un tema delicato e spinoso, viene trattato con fastidiosa superficialità, caratteristica che, ahimè, aleggia sovrana un po' su tutti gli spunti proposti.
Il finale è volutamente aperto (anche perché il manga da cui è stato tratto "Elfen Lied" non era ancora terminato ai tempi della produzione della serie animata), ma fallisce nel coinvolgere emotivamente lo spettatore, che si trova di fronte a spiegazioni abbozzate e, tutto sommato, pure contraddittorie.
Da salvare c'è sicuramente la musica, con la stupenda opening cantata in latino e la più rockettara "Be Your Girl", canzone che accompagna i titoli di coda; una nota positiva si rivela pure l'OAV, che si inserisce dopo la decima puntata: niente di trascendentale, intendiamoci, tuttavia un piacevole intermezzo.
In definitiva, "Elfen Lied" è, a mio parere, un anime destinato a finire rapidamente nell'oblio (così come il manga da cui è tratto, non certo migliore), da vedere solo se si ama il genere.
"Quale genere?", direte voi. Bella domanda!
Partiamo dai disegni e dalle animazioni: scialbi e piuttosto anonimi i primi, decisamente nella norma, se non peggio, le seconde; mi è sembrato di tornare indietro di quindici anni, ai tempi in cui guardavo "Bubblegum Crisis" (i cui disegni, perlomeno, avevano un certo appeal).
Qualità che peggiora drasticamente nelle ultime puntate (budget finito?), in cui si riciclano largamente scene degli episodi precedenti, mascherate con l'artificio registico piuttosto banale dei flashback e dei ricordi dei protagonisti.
Ma è sulla trama che vorrei dilungarmi un pochino: se, inizialmente, la fuga di un Diclonius, essere misterioso dotato di poteri sovrumani, dalla base in cui era rinchiuso, la sua perdita di memoria e il suo incontro con Kouta, un ragazzo apparentemente estraneo alla vicenda, potevano essere il punto di partenza per una storia intrigante, il resto dell'anime si rivela, purtroppo, confusionario e raffazzonato. Se a tutto ciò aggiungiamo la piatta caratterizzazione dei personaggi, ci ritroviamo fra le mani una serie che non decolla, in cui il pathos, tranne in rari momenti, latita.
L'"innovativo" mix di generi (che, sono convinto, nella mente degli autori dovesse essere il punto di forza di "Elfen Lied") si rivela un flop: le abbondanti scene splatter sono ridondanti e ripetitive e, tra l'altro, non realizzate granché bene, mentre le altrettanto numerose scene di nudo (c'è più fanservice che in un anime ecchi!) appaiono francamente non necessarie né funzionali al racconto. Meno scontata di quanto invece era lecito supporre la parte harem, con i particolari rapporti che si vengono a creare tra i vari personaggi all'interno della casa che li ospita; certamente non innovativa, ma gradevole.
Al contrario, ho trovato oltremodo irritante la decisione di inserire nella parte centrale dell'anime una serie di puntate incentrate sui ricordi dei protagonisti, scelta registica che appesantisce e rallenta tremendamente lo svolgimento dei fatti narrati. E in questo frangente, il passato di Mayu, un tema delicato e spinoso, viene trattato con fastidiosa superficialità, caratteristica che, ahimè, aleggia sovrana un po' su tutti gli spunti proposti.
Il finale è volutamente aperto (anche perché il manga da cui è stato tratto "Elfen Lied" non era ancora terminato ai tempi della produzione della serie animata), ma fallisce nel coinvolgere emotivamente lo spettatore, che si trova di fronte a spiegazioni abbozzate e, tutto sommato, pure contraddittorie.
Da salvare c'è sicuramente la musica, con la stupenda opening cantata in latino e la più rockettara "Be Your Girl", canzone che accompagna i titoli di coda; una nota positiva si rivela pure l'OAV, che si inserisce dopo la decima puntata: niente di trascendentale, intendiamoci, tuttavia un piacevole intermezzo.
In definitiva, "Elfen Lied" è, a mio parere, un anime destinato a finire rapidamente nell'oblio (così come il manga da cui è tratto, non certo migliore), da vedere solo se si ama il genere.
"Quale genere?", direte voi. Bella domanda!
Quest'anime mi è stato consigliato da una mia amica che, di horror e thriller, se ne intende molto e così l'ho seguito. Sinceramente non so ancora se quest'anime mi abbia dato una buona o cattiva impressione, molti dicono che questo è il genere di anime che o ti piace tantissimo, o che odi (come è successo alla mia amica), io invece sono proprio a metà, perché ci sono cose che mi sono piaciute mentre altre un po' di meno. Poi ricordo che praticamente lo guardai tutto d'un fiato, lo finii in un giorno.
Una cosa che mi ha colpito positivamente è la sigla: "Lilium" è davvero bellissima, soprattutto come opening la trovo perfetta per 'Elfen Lied'. La suddetta sigla poi è accompagnata da un ramake, diciamo, di alcuni quadri del famoso pittore austriaco Gustav Klimt. Ramake perché al posto dei personaggi originali dei quadri ci sono i protagonisti, soprattutto Lucy è ripresa nelle stesse posizioni dei personaggi femminili di quadri come "Il Bacio". Poi vedere queste immagini accompagnate dalla musica "Lilium" dà all'opening un effetto favoloso, vi consiglio di guardarla.
I disegni dell'anime non sono male, anche se rispetto al genere sono un po' troppo pucciosi, specialmente quando Lucy cambia personalità perde tutta la sua credibilità, ma alla fine sono piacevoli da vedere. Invece riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, beh, potevano fare di meglio gli autori, secondo me. Per esempio il carattere della protagonista è particolare, ma niente di nuovo, la doppia personalità è interessante, in fondo, ovviamente senza calcolare il fatto che il cambiamento di carattere si ritorce anche con il QI di Lucy. Infatti quando diventa "buona" ha la stessa intelligenza di un albero, mentre quando diventa una spietata assassina - che si ricorda perfino come si fa a parlare, wow! - è più intrigante.
Il secondo protagonista, quello maschile, è messo lì soltanto per fare la bella statuina, non ha un briciolo di personalità, è il cosiddetto ragazzo senza spina dorsale (e senza senso). Penso che la cugina Yuka, che tral'altro lo ama e non chiedetemi perché, è molto più mascolina di lui, lui non sembra nemmeno gay, ma nemmeno etero. Comunque anche quest'ultima non ha molto senso nella serie, cioè è come il cugino.
Le uniche che ritengo degne sono Nana, una ragazza Diclonius, e Mayu, una bambina che veniva stuprata dal padrigno.
Ecco, riguardo ai temi, penserete che 'Elfen Lied' tratti temi profondi quali molestie fisiche e psicologiche contro le minorenni, o comunque persone vittime di abusi sessuali. Beh, tratta di questi argomenti sì e no in due o tre episodi e poi basta, la bambina dopo pochi giorni si comporta come se le avessero cancellato la memoria, come se non avesse subito nessun trauma continuando la sua vita felice insieme agli altri.
Un tema che invece mi ha colpito è quello fantascientifico, la razza mutante che si diversifica dalle altre e che è un pericolo per l'umanità. Sotto questo aspetto si salva, sarà che sono appassionata di fantascienza.
Quest'anime dovrebbe essere horror, ma a me non ha fatto tanta paura, è semplicemente ricco di sangue, teste e arti mozzati a random, morti a non finire e altre cose di questo tipo, niente di spaventoso, perciò se volete qualcosa che vi metta i brividi non ve lo consiglio. Invece lo consiglio a coloro che appunto amano la fantascienza.
La sufficienza gliela do per l'opening che ritengo fantastica, ma se non ci fosse stata lei il voto sarebbe 5, credo, dato che i personaggi sono banali e i temi dovevano essere affrontati in modo più analitico.
Una cosa che mi ha colpito positivamente è la sigla: "Lilium" è davvero bellissima, soprattutto come opening la trovo perfetta per 'Elfen Lied'. La suddetta sigla poi è accompagnata da un ramake, diciamo, di alcuni quadri del famoso pittore austriaco Gustav Klimt. Ramake perché al posto dei personaggi originali dei quadri ci sono i protagonisti, soprattutto Lucy è ripresa nelle stesse posizioni dei personaggi femminili di quadri come "Il Bacio". Poi vedere queste immagini accompagnate dalla musica "Lilium" dà all'opening un effetto favoloso, vi consiglio di guardarla.
I disegni dell'anime non sono male, anche se rispetto al genere sono un po' troppo pucciosi, specialmente quando Lucy cambia personalità perde tutta la sua credibilità, ma alla fine sono piacevoli da vedere. Invece riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, beh, potevano fare di meglio gli autori, secondo me. Per esempio il carattere della protagonista è particolare, ma niente di nuovo, la doppia personalità è interessante, in fondo, ovviamente senza calcolare il fatto che il cambiamento di carattere si ritorce anche con il QI di Lucy. Infatti quando diventa "buona" ha la stessa intelligenza di un albero, mentre quando diventa una spietata assassina - che si ricorda perfino come si fa a parlare, wow! - è più intrigante.
Il secondo protagonista, quello maschile, è messo lì soltanto per fare la bella statuina, non ha un briciolo di personalità, è il cosiddetto ragazzo senza spina dorsale (e senza senso). Penso che la cugina Yuka, che tral'altro lo ama e non chiedetemi perché, è molto più mascolina di lui, lui non sembra nemmeno gay, ma nemmeno etero. Comunque anche quest'ultima non ha molto senso nella serie, cioè è come il cugino.
Le uniche che ritengo degne sono Nana, una ragazza Diclonius, e Mayu, una bambina che veniva stuprata dal padrigno.
Ecco, riguardo ai temi, penserete che 'Elfen Lied' tratti temi profondi quali molestie fisiche e psicologiche contro le minorenni, o comunque persone vittime di abusi sessuali. Beh, tratta di questi argomenti sì e no in due o tre episodi e poi basta, la bambina dopo pochi giorni si comporta come se le avessero cancellato la memoria, come se non avesse subito nessun trauma continuando la sua vita felice insieme agli altri.
Un tema che invece mi ha colpito è quello fantascientifico, la razza mutante che si diversifica dalle altre e che è un pericolo per l'umanità. Sotto questo aspetto si salva, sarà che sono appassionata di fantascienza.
Quest'anime dovrebbe essere horror, ma a me non ha fatto tanta paura, è semplicemente ricco di sangue, teste e arti mozzati a random, morti a non finire e altre cose di questo tipo, niente di spaventoso, perciò se volete qualcosa che vi metta i brividi non ve lo consiglio. Invece lo consiglio a coloro che appunto amano la fantascienza.
La sufficienza gliela do per l'opening che ritengo fantastica, ma se non ci fosse stata lei il voto sarebbe 5, credo, dato che i personaggi sono banali e i temi dovevano essere affrontati in modo più analitico.
'Elfen Lied' tenta di coniugare il genere fantascientifico-splatter con i classici elementi ecchi da harem, e secondo me ci riesce abbastanza bene. Chiariamo subito, nonostante il titolo questa serie non c'entra un bel niente con gli elfi. La protagonista femminile è una Diclonius, un essere umano geneticamente modificato che nasce con occhi e capelli rosa, delle piccole corna in testa e incredibili poteri psico-cinetici. Interessante vedere come il character design dei personaggi femminili, decisamente moe e kawaii, contrasti in modo stridente con una storia cupa, drammatica e violenta.
Però non è tutto oro quel che luccica, e infatti Elfen Lied ha degli evidenti difetti. Innanzitutto, le scene fanservice. Per fortuna non fanno danni, ma se non ci fossero sarebbe meglio, perché dall'altra parte ci sono scene che sono un pugno nello stomaco. E poi le scene splatter sono davvero esagerate, irrealistiche e di conseguenza inutili. Le tematiche di fondo sono molto interessanti, peccato non siano approfondite a sufficienza, e alcuni elementi restano poco chiari.
L'anime è un esperimento riuscito a metà, quindi, ma che a mio parere merita la visione. Oltre alla serie tv c'è anche un OAV che si colloca tra l'ep.10 e l'11, ma è abbastanza inutile. Impressionante è il cambio di chara delle''due versioni'' della protagonista, tutta kawaii quando è in 'modalità Nyu', mentre in 'modalità Lucy' il tratto si fa improvvisamente più maturo e inquietante. Infine, è degna di nota la opening, 'Lilium' - curiosamente cantata in latino, e in cui i protagonisti sono ritratti insieme alle opere del pittore Gustav Klimt -, splendida e struggente, che si intona alla perfezione con l'atmosfera triste e angosciante di 'Elfen Lied'.
Però non è tutto oro quel che luccica, e infatti Elfen Lied ha degli evidenti difetti. Innanzitutto, le scene fanservice. Per fortuna non fanno danni, ma se non ci fossero sarebbe meglio, perché dall'altra parte ci sono scene che sono un pugno nello stomaco. E poi le scene splatter sono davvero esagerate, irrealistiche e di conseguenza inutili. Le tematiche di fondo sono molto interessanti, peccato non siano approfondite a sufficienza, e alcuni elementi restano poco chiari.
L'anime è un esperimento riuscito a metà, quindi, ma che a mio parere merita la visione. Oltre alla serie tv c'è anche un OAV che si colloca tra l'ep.10 e l'11, ma è abbastanza inutile. Impressionante è il cambio di chara delle''due versioni'' della protagonista, tutta kawaii quando è in 'modalità Nyu', mentre in 'modalità Lucy' il tratto si fa improvvisamente più maturo e inquietante. Infine, è degna di nota la opening, 'Lilium' - curiosamente cantata in latino, e in cui i protagonisti sono ritratti insieme alle opere del pittore Gustav Klimt -, splendida e struggente, che si intona alla perfezione con l'atmosfera triste e angosciante di 'Elfen Lied'.
Non dirò che "Elfen Lied" è un anime sopravvalutato, poiché lo hanno già affermato molte persone prima di me. "Elfen Lied" a mio avviso di straordinario ha solamente la colonna sonora, perché è veramente bellissima, una delle più belle che io abbia mai ascoltato.
I personaggi, a esclusione di Nana e Mayu (che tutto sommato mi hanno colpita positivamente), sono molto banali, poco profondi e poco caratterizzati. A mio parere, un personaggio che si rispetti per esistere dovrebbe apparire simile a un essere umano: benché "Elfen Lied" sia un anime di stampo drammatico, condito di sangue a sazietà e di una buona dose di splatter che sfocia nel ridicolo, esso rimane comunque un prodotto assai scadente dove i personaggi, spesso, si muovono e operano senza cognizione di causa. Il protagonista è l'emblema della deficienza, nonché contornato da una flotta di esseri di sesso femminili e da gag stupide e inutili che fanno apparire "Elfen Lied" come un harem tinto di rosso porpora.
I personaggi hanno le spessore emotivo pari a un foglio di carta velina: per me sono insulsi, profondamente insulsi, stereotipati e banalissimi. Banali esattamente quanto la trama generale di "Elfen Lied" che non possiede nemmeno uno spicchio di innovazione o un barlume di originalità.
Abbiamo gli scienziati, i loro esperimenti che vanno contro la natura e contro l'uomo, e dei serial killer in gonnella che mietono vittime a destra e a manca. Sangue che schizza sulle pareti, corpi straziati, e sentimentalismo condito di zucchero a velo.
Secondo me è un pessimo anime dal punto di vista dell'originalità (che non c'è), della trama insulsa, dei personaggi totalmente privi di spessore: non consiglio "Elfen Lied" per tutto ciò che ho detto, ma ci tengo a precisare che l'ho trovato anche terribilmente noioso.
I personaggi, a esclusione di Nana e Mayu (che tutto sommato mi hanno colpita positivamente), sono molto banali, poco profondi e poco caratterizzati. A mio parere, un personaggio che si rispetti per esistere dovrebbe apparire simile a un essere umano: benché "Elfen Lied" sia un anime di stampo drammatico, condito di sangue a sazietà e di una buona dose di splatter che sfocia nel ridicolo, esso rimane comunque un prodotto assai scadente dove i personaggi, spesso, si muovono e operano senza cognizione di causa. Il protagonista è l'emblema della deficienza, nonché contornato da una flotta di esseri di sesso femminili e da gag stupide e inutili che fanno apparire "Elfen Lied" come un harem tinto di rosso porpora.
I personaggi hanno le spessore emotivo pari a un foglio di carta velina: per me sono insulsi, profondamente insulsi, stereotipati e banalissimi. Banali esattamente quanto la trama generale di "Elfen Lied" che non possiede nemmeno uno spicchio di innovazione o un barlume di originalità.
Abbiamo gli scienziati, i loro esperimenti che vanno contro la natura e contro l'uomo, e dei serial killer in gonnella che mietono vittime a destra e a manca. Sangue che schizza sulle pareti, corpi straziati, e sentimentalismo condito di zucchero a velo.
Secondo me è un pessimo anime dal punto di vista dell'originalità (che non c'è), della trama insulsa, dei personaggi totalmente privi di spessore: non consiglio "Elfen Lied" per tutto ciò che ho detto, ma ci tengo a precisare che l'ho trovato anche terribilmente noioso.
'Elfen Lied' tratta della storia di strani esseri chiamati diclonius del tutto simili agli umani eccetto che per un paio di corna e per l'abilità di utilizzare dei "vettori", cioè delle specie di braccia invisibili molto potenti. I diclonius sono esseri che vengono studiati in appositi centri di ricerca e vengono soppressi in quanto potenzialmente mortali per tutta la razza umana. La storia dell'anime si sviluppa con questo sotto-testo analizzando le vicende di due cugini che si ritrovano dopo molto tempo e del loro rapporto con un diclonius che sfugge dal laboratorio. In seguito si aggiungeranno altri personaggi.
La storia è incentrata principalmente sul rapporto tra i diclonius e il genere umano ma vero protagonista è il triangolo amoroso tra i due cugini e il diclonius fuggito dal laboratorio, gli altri personaggi che si uniranno successivamente nell'anime lo renderanno caratteristico per alcuni punti del genere harem. Sono presenti scene e intermezzi crudi e molto realistici, non manca di certo lo splatter anche se il realismo spesso per quanto riguarda le azioni dei personaggi lascia un po' a desiderare e tende a esasperarsi in alcuni punti (nota per quelli che l'hanno già visto, ad esempio la scena del cane). L'idea in fondo del cartone è originale ma sviluppata male in alcuni punti.
La storia in sé spesso risulta complicata e nell'anime a mio avviso si lascia un po' troppo alla fantasia e all'immaginazione, in particolar modo nel finale. L'intreccio è spesso complicato da flashback a spezzoni che vengono ripresi a più puntate e che si scioglieranno completamente solo alla fine dell'anime. I colpi di scena non mancano e di certo la storia non annoia.
La caratterizzazione principale dell'anime è sicuramente splatter e d'azione, ma il sentimento che lega i vari personaggi ogni tanto porta a situazioni più proprie dei generi sentimentale ed ecchi, soprattutto per quanto riguarda scene di parziale nudo. L'anime lascia comunque spazio all'analisi di temi più seri - ad esempio la pedofilia - anche se questi rimangono sicuramente in secondo piano e più che offrire uno spunto di riflessione allo spettatore servono a creare un'atmosfera ancora più cupa e gravosa. L'eccessiva violenza di alcune scene esce dal contesto della serie in alcuni punti e pare più una trovata per fare parlare di sé che non qualcosa fine allo sviluppo della vicenda.
I personaggi si presentano in maniera classica, i diclonius non si discostano particolarmente dai tipici esseri sovrannaturali che si trovano in altri anime. I rapporti psicologici dei personaggi sono sempre visti in contrapposizione tra il bene e il male e la lotta tra queste due forze porta anche a sdoppiamenti di personalità degli stessi personaggi, ad esempio Lucy. Alcuni dialoghi risultano a mio parere fuori luogo e si hanno alcune situazioni che passano di palo in frasca senza un nesso preciso, senza apparenti collegamenti logici.
Temi che ricorrono in tutti i personaggi e che li caratterizzano sono la discriminazione, la solitudine e il dolore, i quali portano a reazioni diverse considerando i diclonius o gli umani.
Lucy come personaggio è quello che mi è piaciuto di meno, presenta troppe incongruenze e troppo cambi di personalità che avvengono a comando a volte giusto per potere sviare una situazione difficoltosa o per crearne una artificiosamente.
L'unico personaggio un po' diverso dagli schemi è il killer dell'associazione che, a differenza dei soliti killer che si vedono negli anime, è meno forte di quanto sembra e non può niente contro i diclonius.
Mi è capitato a volte di trovare delle prospettive un po' strane e non coerenti con l'ambientazione ma forse è stata una mia impressione, i fondali sono curati e i disegni dei personaggi sembrano troppo schematici e semplicistici.
I colori sono scuri e poco sfumati e si ha l'utilizzo della computer grafica in particolare per quanto riguarda il disegno dei "vettori" dei diclonius.
Le musiche sono molto belle, in particolare la sigla di apertura che viene usata in maniera anche massiccia all'interno della serie, in scene particolarmente drammatiche o cariche di pathos.
Il finale a mio avviso lascia troppo all'immaginazione e rispetto al manga non rende assolutamente merito allo sviluppo della storia, sembra un po' buttato lì e troncato a metà.
In conclusione, 'Elfen Lied' è un bell'anime, peccato per il finale, mi ha lasciato un po' perplesso perché poteva essere ripreso quello del manga che a mio avviso rende meglio. La storia nel complesso è abbastanza originale e la serie merita una visione dato che dura solo 13 puntate.
La storia è incentrata principalmente sul rapporto tra i diclonius e il genere umano ma vero protagonista è il triangolo amoroso tra i due cugini e il diclonius fuggito dal laboratorio, gli altri personaggi che si uniranno successivamente nell'anime lo renderanno caratteristico per alcuni punti del genere harem. Sono presenti scene e intermezzi crudi e molto realistici, non manca di certo lo splatter anche se il realismo spesso per quanto riguarda le azioni dei personaggi lascia un po' a desiderare e tende a esasperarsi in alcuni punti (nota per quelli che l'hanno già visto, ad esempio la scena del cane). L'idea in fondo del cartone è originale ma sviluppata male in alcuni punti.
La storia in sé spesso risulta complicata e nell'anime a mio avviso si lascia un po' troppo alla fantasia e all'immaginazione, in particolar modo nel finale. L'intreccio è spesso complicato da flashback a spezzoni che vengono ripresi a più puntate e che si scioglieranno completamente solo alla fine dell'anime. I colpi di scena non mancano e di certo la storia non annoia.
La caratterizzazione principale dell'anime è sicuramente splatter e d'azione, ma il sentimento che lega i vari personaggi ogni tanto porta a situazioni più proprie dei generi sentimentale ed ecchi, soprattutto per quanto riguarda scene di parziale nudo. L'anime lascia comunque spazio all'analisi di temi più seri - ad esempio la pedofilia - anche se questi rimangono sicuramente in secondo piano e più che offrire uno spunto di riflessione allo spettatore servono a creare un'atmosfera ancora più cupa e gravosa. L'eccessiva violenza di alcune scene esce dal contesto della serie in alcuni punti e pare più una trovata per fare parlare di sé che non qualcosa fine allo sviluppo della vicenda.
I personaggi si presentano in maniera classica, i diclonius non si discostano particolarmente dai tipici esseri sovrannaturali che si trovano in altri anime. I rapporti psicologici dei personaggi sono sempre visti in contrapposizione tra il bene e il male e la lotta tra queste due forze porta anche a sdoppiamenti di personalità degli stessi personaggi, ad esempio Lucy. Alcuni dialoghi risultano a mio parere fuori luogo e si hanno alcune situazioni che passano di palo in frasca senza un nesso preciso, senza apparenti collegamenti logici.
Temi che ricorrono in tutti i personaggi e che li caratterizzano sono la discriminazione, la solitudine e il dolore, i quali portano a reazioni diverse considerando i diclonius o gli umani.
Lucy come personaggio è quello che mi è piaciuto di meno, presenta troppe incongruenze e troppo cambi di personalità che avvengono a comando a volte giusto per potere sviare una situazione difficoltosa o per crearne una artificiosamente.
L'unico personaggio un po' diverso dagli schemi è il killer dell'associazione che, a differenza dei soliti killer che si vedono negli anime, è meno forte di quanto sembra e non può niente contro i diclonius.
Mi è capitato a volte di trovare delle prospettive un po' strane e non coerenti con l'ambientazione ma forse è stata una mia impressione, i fondali sono curati e i disegni dei personaggi sembrano troppo schematici e semplicistici.
I colori sono scuri e poco sfumati e si ha l'utilizzo della computer grafica in particolare per quanto riguarda il disegno dei "vettori" dei diclonius.
Le musiche sono molto belle, in particolare la sigla di apertura che viene usata in maniera anche massiccia all'interno della serie, in scene particolarmente drammatiche o cariche di pathos.
Il finale a mio avviso lascia troppo all'immaginazione e rispetto al manga non rende assolutamente merito allo sviluppo della storia, sembra un po' buttato lì e troncato a metà.
In conclusione, 'Elfen Lied' è un bell'anime, peccato per il finale, mi ha lasciato un po' perplesso perché poteva essere ripreso quello del manga che a mio avviso rende meglio. La storia nel complesso è abbastanza originale e la serie merita una visione dato che dura solo 13 puntate.
Alcuni dicono che 'Elfen Lied' sia un anime sopravvalutato, invece la ritengo davvero una grande opera, ma non è adatta a tutti: se cercate il classico splatter fine a se stesso, allora cercate altrove.
La violenza di 'Elfen Lied' non si misura con i litri di sangue, ma con la pressione psicologica, le persone più semplici vedono solo sangue e teste mozzate, ma questa non è una storia per persone semplici, bensì un dipinto capace di evocare immagini tanto spaventose quanto belle.
La grafica non è il massimo, ma fa il suo dovere, mentre le musiche malinconiche e tristi si adattano perfettamente alla narrazione.
Una storia sentimentale, piena di violenza, dolore e frustrazione: questo è 'Elfen Lied', un anime maturo per persone che non si accontentano dello splatter.
La violenza di 'Elfen Lied' non si misura con i litri di sangue, ma con la pressione psicologica, le persone più semplici vedono solo sangue e teste mozzate, ma questa non è una storia per persone semplici, bensì un dipinto capace di evocare immagini tanto spaventose quanto belle.
La grafica non è il massimo, ma fa il suo dovere, mentre le musiche malinconiche e tristi si adattano perfettamente alla narrazione.
Una storia sentimentale, piena di violenza, dolore e frustrazione: questo è 'Elfen Lied', un anime maturo per persone che non si accontentano dello splatter.
"Elfen Lied" è sicuramente un anime appassionante per vari motivi che ora mi appresto a spiegare: la trama è molto originale e coinvolgente soprattutto perché non è facile imbattersi in un anime, possiamo dire , di genere horror-splatter misto all ecchi, e per dirla tutta, almeno secondo me, è una vera accoppiata vincente. E anzi per mia esperienza è stata l'unica. Inoltre il fattore psicologico dei personaggi è molto ben sviluppato anche se in alcuni tratti non molto chiaro, infatti lascia un po' di confusione il comportamento che Kouta, il protagonista, assume nei confronti delle due ragazze che sono innamorate di lui, la cugina e Lucy, anche se è vero che questa confusione in fondo fa spesso parte degli anime di genere ecchi.
I conclusione posso definirmi pienamente soddisfatto di avere visto quest'anime e lo consiglio vivamente. Non gli assegno un punteggio di 10 solo perché devo ammettere che i disegni non sono assolutamente dei migliori e anche perché mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
I conclusione posso definirmi pienamente soddisfatto di avere visto quest'anime e lo consiglio vivamente. Non gli assegno un punteggio di 10 solo perché devo ammettere che i disegni non sono assolutamente dei migliori e anche perché mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
"Elfen Lied" è a tutti gli effetti un punto di convergenza fra vari generi totalmente differenti, che s'incontrano per dare vita a una serie di tredici episodi dai contenuti così profondi e sfaccettati da sorprendere, addirittura stordire e senz'altro commuovere. Quest'opera si presenta sin dalle prime battute con un impatto devastante, avvalendosi di scene splatter davvero cruente, palesi e senza mezzi termini, indirizzando il tutto su una falsa riga fra l'horror e il sovrannaturale, per poi virare verso contenuti più tenui e complicati come amore, amicizia e addirittura razzismo, mentre la trama viene tessuta da uno sparuto quanto eterogeneo gruppo di protagonisti in modo lento ma costante, in previsione di un finale permeato da un climax di rara intensità emotiva.
Che "Elfen Lied" (dal tedesco "canzone elfica") sia un vero e proprio pugno nello stomaco non v'è alcun dubbio, ma etichettarlo come un prodotto pretestuoso atto a sfoderare un perverso fanservice fra scene che sfiorano l'erotico e sfruttano l'impatto visivo dello splatter è un gravissimo errore. Gli sceneggiatori di quest'opera non adoperano vie traverse per raggiungere un target di mercato, tutt'altro; ogni elemento è parte integrante della vicenda e perfettamente contestualizzato, comprensibile e più chiaro col senno di poi, una volta terminata la visione di tutti gli episodi. Le situazioni imbarazzanti, le scene cruente e i momenti ilari hanno l'inequivocabile compito d'immortalare la vicenda, di sensibilizzare lo spettatore avvicinandolo alle emozioni dei protagonisti e di rendere più vero, tangibile e realistico il mondo in cui essi sono immersi. Come in "Berserk" di Kentaro Miura, niente è lasciato al caso o all'immaginazione, tutto è mostrato nudo e crudo, nonostante a visione terminata rimangano alcuni punti oscuri sul passato e su certe sfaccettature caratteriali di taluni personaggi.
A rendere ancora più emozionante questo racconto al confine fra fantascienza ed esoterismo, s'intreccia una dolcissima storia d'amore tanto straziante quanto tenera, una delle più sensibili e colme di sentimento mai viste in una serie animata, che ricorda lo sconfinato e impossibile amore fra la Bella e la Bestia.
"Elfen Lied" esalta con lapalissiana chiarezza l'odio, la rabbia rancorosa e il risentimento di chi viene trattato come diverso perché fuori dai canoni che definiscono "normale" un individuo capace d'inserirsi nella società da cui è circondato, un netto e inaspettato punto di vista dagli occhi dell'emarginato, osteggiato e allontanato dalla gente che lo rifugge. Ogni elemento introspettivo si tinge di sofferto realismo e riesce a fare scivolare in secondo piano con silenziosa naturalezza la violenza e lo "splatter" che avevano tenuto banco sin dalle prime battute, offuscandoli grazie alle discrete dosi di drammaticità e di emozionante profondità che si respirano a pieni polmoni man mano che ci si avvicina al finale.
Artisticamente e tecnicamente parlando, siamo di fronte a un lavoro di media levatura, dal character design rotondeggiante, un "kawaii" appena accennato, dalle tinte unite e dalle ombreggiature nette ed essenziali ai fini di ciò che gli autori intendono trasmettere al pubblico. Anche le animazioni risultano discrete e coerenti a ciò che il canovaccio propone, soprattutto nelle scene scabrose dove splatter o nudità hanno un impatto notevole sullo spettatore e contribuiscono ampiamente a suscitare quelle emozioni che gli sceneggiatori avevano calcolato. Ancor più interessante e originale la sigla iniziale, una sorta di rivisitazione dei quadri più noti di Gustav Klimt dove la protagonista si veste di paillette dorate e posa come le donne ritratte dal grande pittore austriaco, accompagnata da una lirica in latino molto suggestiva quanto sgrammaticata.
A conti fatti, "Elfen Lied" è una serie prettamente indirizzata a un pubblico adulto, che riesce a far riflettere a causa dei suoi contenuti provocatori, ma proprio per tali contenuti riesce a denunciare senza mezzi termini problemi esistenziali che da sempre affliggono la nostra società o tingono di luci e ombre l'animo di ognuno di noi. Vi si trovano sentimenti che proviamo almeno una volta nel nostro arco vitale, ma che non comprendiamo appieno quando risiedono nel cuore altrui fino a che non ci sfiorano personalmente.
Che "Elfen Lied" (dal tedesco "canzone elfica") sia un vero e proprio pugno nello stomaco non v'è alcun dubbio, ma etichettarlo come un prodotto pretestuoso atto a sfoderare un perverso fanservice fra scene che sfiorano l'erotico e sfruttano l'impatto visivo dello splatter è un gravissimo errore. Gli sceneggiatori di quest'opera non adoperano vie traverse per raggiungere un target di mercato, tutt'altro; ogni elemento è parte integrante della vicenda e perfettamente contestualizzato, comprensibile e più chiaro col senno di poi, una volta terminata la visione di tutti gli episodi. Le situazioni imbarazzanti, le scene cruente e i momenti ilari hanno l'inequivocabile compito d'immortalare la vicenda, di sensibilizzare lo spettatore avvicinandolo alle emozioni dei protagonisti e di rendere più vero, tangibile e realistico il mondo in cui essi sono immersi. Come in "Berserk" di Kentaro Miura, niente è lasciato al caso o all'immaginazione, tutto è mostrato nudo e crudo, nonostante a visione terminata rimangano alcuni punti oscuri sul passato e su certe sfaccettature caratteriali di taluni personaggi.
A rendere ancora più emozionante questo racconto al confine fra fantascienza ed esoterismo, s'intreccia una dolcissima storia d'amore tanto straziante quanto tenera, una delle più sensibili e colme di sentimento mai viste in una serie animata, che ricorda lo sconfinato e impossibile amore fra la Bella e la Bestia.
"Elfen Lied" esalta con lapalissiana chiarezza l'odio, la rabbia rancorosa e il risentimento di chi viene trattato come diverso perché fuori dai canoni che definiscono "normale" un individuo capace d'inserirsi nella società da cui è circondato, un netto e inaspettato punto di vista dagli occhi dell'emarginato, osteggiato e allontanato dalla gente che lo rifugge. Ogni elemento introspettivo si tinge di sofferto realismo e riesce a fare scivolare in secondo piano con silenziosa naturalezza la violenza e lo "splatter" che avevano tenuto banco sin dalle prime battute, offuscandoli grazie alle discrete dosi di drammaticità e di emozionante profondità che si respirano a pieni polmoni man mano che ci si avvicina al finale.
Artisticamente e tecnicamente parlando, siamo di fronte a un lavoro di media levatura, dal character design rotondeggiante, un "kawaii" appena accennato, dalle tinte unite e dalle ombreggiature nette ed essenziali ai fini di ciò che gli autori intendono trasmettere al pubblico. Anche le animazioni risultano discrete e coerenti a ciò che il canovaccio propone, soprattutto nelle scene scabrose dove splatter o nudità hanno un impatto notevole sullo spettatore e contribuiscono ampiamente a suscitare quelle emozioni che gli sceneggiatori avevano calcolato. Ancor più interessante e originale la sigla iniziale, una sorta di rivisitazione dei quadri più noti di Gustav Klimt dove la protagonista si veste di paillette dorate e posa come le donne ritratte dal grande pittore austriaco, accompagnata da una lirica in latino molto suggestiva quanto sgrammaticata.
A conti fatti, "Elfen Lied" è una serie prettamente indirizzata a un pubblico adulto, che riesce a far riflettere a causa dei suoi contenuti provocatori, ma proprio per tali contenuti riesce a denunciare senza mezzi termini problemi esistenziali che da sempre affliggono la nostra società o tingono di luci e ombre l'animo di ognuno di noi. Vi si trovano sentimenti che proviamo almeno una volta nel nostro arco vitale, ma che non comprendiamo appieno quando risiedono nel cuore altrui fino a che non ci sfiorano personalmente.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Ho iniziato a vedere quest'anime sperando di vedere qualcosa d'azione splatter, ora mi rendo conto di trovarmi davanti a una vera e propria poesia dall'inizio alla fine. Mi ha sempre commosso dall'incomprensione dei "diclonius" verso i drammi familiari sparsi in tutta la serie, dai ricordi ritrovati di Kouta alla gelosia di Mayu nei confronti di Nyu e Lucy, che mi ricorda tanto Lucy in "The sky" dei Beatles e dal contesto della serie si potrebbe dire che potrebbe essere una citazione, ma ripeto potrebbe.
Gli sbalzi d'umore sono quasi tipici di quest'anime, partendo da Nyu che diventa Lucy, finendo al soldato tanto rude, ma che tiene con tutto il cuore alle spiagge inquinate.
Trovo la grafica molto bella e i lineamenti sono semplici senza troppi dettagli, gli schizzi di sangue sono fatti molto bene e le scene cruente tendono a non censurare nulla, persino corpi di bambine tagliati in due con un piccola parte della spina dorsale che esce fuori dal corpo mutilato. La storia è abbastanza complicata e alcune scene sono molto lente e poco fluide, un po' alla Gantz, ma gli avvenimenti ti tengono così sulle spine o così in ansia che non ci si fa caso.
Comunque, a parte questi spoiler parliamo della storia. "Elfen lied" parla di alcuni "esseri umani " propensi a uccidere e a sterminare gli uomini, ma ciò non è assolutamente vero, perché tutti gli esseri protagonisti della storia hanno avuto traumi come non avere mai conosciuto i loro genitori, e il loro lato "malvagio" prende il sopravvento. Questi esseri sono tutti ragazze con i capelli rosa e due piccole corna e hanno almeno quattro affilate braccia invisibile che controllano da dietro la schiena e queste braccia nascondono un "lato oscuro", che come ho già detto prende il sopravvento.
Comunque la storia inizia quando una di loro, Lucy, sfugge da un laboratorio segreto comandato da un pazzo e si aggira per la città, ma senza fare vittime poiché un potente colpo alla testa le ha fatto perdere la memoria e lei si trasforma in Nyu. Nyu è il nome che le verrà affidato perché per la maggior parte dell'anime sa solo dire questa parola e poco a poco impara a parlare. Lucy-Nyu incontra un ragazzo di nome Kouta e lui inizia ad accudirla assieme a sua cugina Mayu. Da qui la storia inizia a prendere la sua piaga drammatica e il puzzle inizia a comporsi con i suoi misteri e la sua drammaticità.
"Elfen Lied" secondo me è un anime imperdibile, commovente e affascinante allo stesso tempo. All'inizio mi aveva dato una brutta impressione per le animazioni che non erano un granché, ma già dal terzo episodio mi resi conto che per me non erano necessarie perché la poesia di quest'opera sta tutta negli avvenimenti, gli scontri potevano anche esser messi da parte. Al contrario di quanto si possa credere io non credo che la trama principale sia quella di una ragazzo circondato da gnocche in calore, ma credo che la situazione, non solo di Kouta , ma di tutti, esprime quasi costantemente un dramma irrimediabilmente impresso nei ricordi del passato, dove c'è solo sofferenza e morte oppure avvenimenti come il ritrovamento da parte del padre disperato di una figlia che chiede soltanto amore. Detto tutto ciò l'anime riesce comunque a dare messaggi di speranza come alla fine, dove qualcuno torna a casa.
Ho iniziato a vedere quest'anime sperando di vedere qualcosa d'azione splatter, ora mi rendo conto di trovarmi davanti a una vera e propria poesia dall'inizio alla fine. Mi ha sempre commosso dall'incomprensione dei "diclonius" verso i drammi familiari sparsi in tutta la serie, dai ricordi ritrovati di Kouta alla gelosia di Mayu nei confronti di Nyu e Lucy, che mi ricorda tanto Lucy in "The sky" dei Beatles e dal contesto della serie si potrebbe dire che potrebbe essere una citazione, ma ripeto potrebbe.
Gli sbalzi d'umore sono quasi tipici di quest'anime, partendo da Nyu che diventa Lucy, finendo al soldato tanto rude, ma che tiene con tutto il cuore alle spiagge inquinate.
Trovo la grafica molto bella e i lineamenti sono semplici senza troppi dettagli, gli schizzi di sangue sono fatti molto bene e le scene cruente tendono a non censurare nulla, persino corpi di bambine tagliati in due con un piccola parte della spina dorsale che esce fuori dal corpo mutilato. La storia è abbastanza complicata e alcune scene sono molto lente e poco fluide, un po' alla Gantz, ma gli avvenimenti ti tengono così sulle spine o così in ansia che non ci si fa caso.
Comunque, a parte questi spoiler parliamo della storia. "Elfen lied" parla di alcuni "esseri umani " propensi a uccidere e a sterminare gli uomini, ma ciò non è assolutamente vero, perché tutti gli esseri protagonisti della storia hanno avuto traumi come non avere mai conosciuto i loro genitori, e il loro lato "malvagio" prende il sopravvento. Questi esseri sono tutti ragazze con i capelli rosa e due piccole corna e hanno almeno quattro affilate braccia invisibile che controllano da dietro la schiena e queste braccia nascondono un "lato oscuro", che come ho già detto prende il sopravvento.
Comunque la storia inizia quando una di loro, Lucy, sfugge da un laboratorio segreto comandato da un pazzo e si aggira per la città, ma senza fare vittime poiché un potente colpo alla testa le ha fatto perdere la memoria e lei si trasforma in Nyu. Nyu è il nome che le verrà affidato perché per la maggior parte dell'anime sa solo dire questa parola e poco a poco impara a parlare. Lucy-Nyu incontra un ragazzo di nome Kouta e lui inizia ad accudirla assieme a sua cugina Mayu. Da qui la storia inizia a prendere la sua piaga drammatica e il puzzle inizia a comporsi con i suoi misteri e la sua drammaticità.
"Elfen Lied" secondo me è un anime imperdibile, commovente e affascinante allo stesso tempo. All'inizio mi aveva dato una brutta impressione per le animazioni che non erano un granché, ma già dal terzo episodio mi resi conto che per me non erano necessarie perché la poesia di quest'opera sta tutta negli avvenimenti, gli scontri potevano anche esser messi da parte. Al contrario di quanto si possa credere io non credo che la trama principale sia quella di una ragazzo circondato da gnocche in calore, ma credo che la situazione, non solo di Kouta , ma di tutti, esprime quasi costantemente un dramma irrimediabilmente impresso nei ricordi del passato, dove c'è solo sofferenza e morte oppure avvenimenti come il ritrovamento da parte del padre disperato di una figlia che chiede soltanto amore. Detto tutto ciò l'anime riesce comunque a dare messaggi di speranza come alla fine, dove qualcuno torna a casa.
"Elfen Lied" è un anime altamente violento, nulla contro gli splatter, sono un genere come un altro (anche se sicuramente più audace di quello della commedia per tutta la famiglia), ma qui si raggiungono veramente livelli impensabili, quindi è da sconsigliare a quelli impressionabili. La trama in sé è molto interessante: narra di queste creature chiamate diclonius, che pare siano esseri pericolosi che hanno l'unico scopo nella vita di distruggere l'umanità, ma si sa, spesso il pregiudizio ci porta a giudizi errati.
Nyu è una diclonius, scappata dal laboratorio dove era tenuta prigioniera inizia una terribile fuga provocando un assurdo spargimento di sangue fino a che arriva in una spiaggia trasportata dal mare e qui incontrerà Kouta, un ragazzo che ha perso la memoria a causa di un trauma (la perdita della sorellina e del padre), e Yuka, la cugina di Kouta. Qui, si inizierà a capire la vera natura dei diclonius, apparentemente esseri pericolosi, in realtà semplici vittime del pregiudizio umano che li vede come dei mostri e li costringe così a reagire in maniera violenta.
Nonostante la trama interessante, i disegni, né bellissimi né bruttissimi, e l'ottima colonna sonora, alcune cose non mi hanno convinto. Innanzitutto l'adozione di Mayu, una quattordicenne scappata di casa: da un lato do atto che chiunque proverebbe tenerezza per una come Mayu, che da piccola subiva continui abusi da parte del patrigno e veniva persino rimproverata dalla madre che le diceva che era lei quella di troppo in casa; però, pietà e tenerezza a parte, bisogna essere un poco realistici, anche in una storia di fantasia. Si suppone che Kouta e Yuka siano ragazzi tra i 18 e i 20 più o meno e Mayu è una quattordicenne, ma allora com'è possibile che Kouta e Yuka possano adottarla, eh? Ma poi non ho capito perché proprio adottarla, non potevano rimanere solo amici? E comunque la storia di Mayu è così triste da sembrare forzata.
Un'altra cosa, Kouta e Yuka sono studenti universitari, come fanno a permettersi di tenere in casa Mayu e Nyuu? Non si capisce nemmeno se hanno un lavoro.
Devo proprio dirlo, certe trovate sono fin troppo buoniste e irreali. A parte questo, anche il finale è un po' incompleto, ma non voglio fare spoiler, voglio lasciarvi giudicare.
Nyu è una diclonius, scappata dal laboratorio dove era tenuta prigioniera inizia una terribile fuga provocando un assurdo spargimento di sangue fino a che arriva in una spiaggia trasportata dal mare e qui incontrerà Kouta, un ragazzo che ha perso la memoria a causa di un trauma (la perdita della sorellina e del padre), e Yuka, la cugina di Kouta. Qui, si inizierà a capire la vera natura dei diclonius, apparentemente esseri pericolosi, in realtà semplici vittime del pregiudizio umano che li vede come dei mostri e li costringe così a reagire in maniera violenta.
Nonostante la trama interessante, i disegni, né bellissimi né bruttissimi, e l'ottima colonna sonora, alcune cose non mi hanno convinto. Innanzitutto l'adozione di Mayu, una quattordicenne scappata di casa: da un lato do atto che chiunque proverebbe tenerezza per una come Mayu, che da piccola subiva continui abusi da parte del patrigno e veniva persino rimproverata dalla madre che le diceva che era lei quella di troppo in casa; però, pietà e tenerezza a parte, bisogna essere un poco realistici, anche in una storia di fantasia. Si suppone che Kouta e Yuka siano ragazzi tra i 18 e i 20 più o meno e Mayu è una quattordicenne, ma allora com'è possibile che Kouta e Yuka possano adottarla, eh? Ma poi non ho capito perché proprio adottarla, non potevano rimanere solo amici? E comunque la storia di Mayu è così triste da sembrare forzata.
Un'altra cosa, Kouta e Yuka sono studenti universitari, come fanno a permettersi di tenere in casa Mayu e Nyuu? Non si capisce nemmeno se hanno un lavoro.
Devo proprio dirlo, certe trovate sono fin troppo buoniste e irreali. A parte questo, anche il finale è un po' incompleto, ma non voglio fare spoiler, voglio lasciarvi giudicare.
Come al solito non ho alcun interesse nel conformarmi alle tendenze generali nell'ambito del gusto degli anime e quindi non avrò alcuna remore nell'esprimere le mie sentenze.
“Elfen Lied” è con ottime probabilità il titolo più sopravvalutato della storia dell'animazione nipponica. Mai trovai una discrepanza tanto notevole tra le mie aspettative e ciò che effettivamente ricevetti. E' probabilmente la totale delusione di queste mie aspettative il motivo del mio profondo astio verso questa serie nonché ciò che mi spinge a scrivere questa invettiva, che chiaramente non ha nessuna intenzione di cercare di raggiungere un qualche minimo livello di oggettività.
Guardai l'anime in questione data la fama imperante che lo circondava e perché ero alla ricerca di una buona serie tragica, cosa tanto difficile da trovare data la generale ostilità del pubblico verso questo genere e quindi il primo titolo candidato a essere la risposta della moderna animazione al genere tragico fu proprio “Elfen Lied”.
Sebbene non possa ritenermi un vero esperto di teatro, gli elementi portanti del genere tragico sono, oltre alla forte drammaticità della vicenda narrata e al finale poco lieto, una serie di personaggi dalla forte caratterizzazione psicologica, spesso tormentati e spinti a profonde riflessioni sul proprio essere e su altre tematiche altrettanto elevate. Il tutto chiaramente all'interno del realismo maggiormente ottenibile.
Ora, appare evidente che fosse anche l'intento dei realizzatori della serie quello di caratterizzare la stessa con una forte impronta tragica, tuttavia il loro fallimento è stato totale e il fatto che tale risultato sia frutto di un'opera intenzionale aggrava ancora di più la posizione dello staff e, se mi viene permesso, mi sento di doverli accusare d'incompetenza.
L'evento che esemplifica massimamente la leggerezza con cui è stata realizzata l'opera nonché la profonda mancanza di originalità del tutto è rappresentato dal cliché portante di tutti gli eventi che compongono la trama, ossia l'alternante perdita di memoria di Lucy.
Penso che, se usato bene, questo espediente potesse risultare ai limiti della banalità già nelle serie degli anni '70. Consideriamo inoltre che nella serie in questione non viene neanche utilizzato con grande maestria.
Per ciò che concerne la trama non mi dilungherò, data la linearità del tutto e la non particolare originalità del soggetto, il quale, per altro, è gestito splendidamente male. Si consideri solo che tutti i generi da cui questa serie attinge vengono proposti nella maniera più banale e piena di luoghi comuni possibile e gli stessi vengono fra loro amalgamati malamente.
Il lato sentimentale sfocia alle volte nei tipici cliché della commediola sentimentale anni '80, che mal si presta a essere inserita nella serie, con le tipiche scene imbarazzanti di un goffo protagonista dalla scarsa percettività.
Il lato psicologico dei personaggi stessi è la nota di maggiore demerito dell'intera opera: ci troviamo con dei protagonisti dagli interessanti trascorsi, costituiti da profondi turbamenti e violenze psicologiche notevoli (se non fisiche), che tuttavia, se potevano invece essere uno spunto per dei caratteri tormentati e conflittuali, vengono risolti in maniere totalmente contrarie ai normali schemi logici e pulsionali umani, basti pensare alla facilità con cui molti protagonisti estirpano vite, diamine! Nemmeno il peggior dittatore moderno ha mai ucciso così a cuor leggero.
Il tema della morte e della possibilità di donare la stessa è infatti trattato con leggerezza, la stessa leggerezza con cui viene versato il sangue di innumerevoli personaggi (e con cui viene pure colorato, ma questo è un aspetto tecnico).
La componente tragica è, come già detto, inconsistente e forzatamente introdotta in diverse occasioni, risultando così in una chiara forzatura della trama e della componente psicologica dei protagonisti.
Infine abbiamo una produzione contenutisticamente povera, che ha solo la presunzione di essere profonda e perciò non mi dilungherò su di un argomento tanto misero.
L'aspetto registico firma un'ennesima nota dolente negli annali della storia dell'animazione: si ha una narrazione pessima, gestita veramente male, con un enorme scompenso di tempi che provoca una dilatazione insopportabile nell'avanzamento dell'intreccio e un altrettanto esteso numero di tempi morti.
Tale lentezza non è tuttavia compensata da un'equivalente tensione né dall'incalzare degli eventi, come invece viene eseguito da artisti di grande livello che con tali espedienti sopperiscono alla lentezza delle proprie opere - si vedano ad esempio le opere di Mamoru Oshii, le quali sono certamente più lente di “Elfen Lied”, ma che tuttavia non annoiano mai lo spettatore tanto sono magistralmente eseguite -, cosicché il risultato sia una pesante noia che attanaglia lo spettatore (fossi anche solo io in tutto il mondo) sin dai primi episodi. L'evidenza sperimentale di ciò è data dal fatto che ho impiegato parecchi mesi a vedere l'intera serie, una quantità di tempo inverosimilmente esagerata per una serie tanto breve, ma tanta era l'insofferenza procuratami.
Se da un punto di vista del soggetto, della regia e della sceneggiatura nonché di tutta la realizzazione contenutistica l'anime risulta incredibilmente povero e trascurato, nemmeno l'aspetto tecnico lo salva, anzi ne è causa di maggior demerito. Non si può infatti affermare che gli autori abbiano realizzato una serie che puntasse sull'aspetto grafico essendo in realtà contenutisticamente vuota - come invece si può affermare per la maggior parte delle produzioni attuali, vedi l'eloquentissimo caso dei “Rebuild of Evangelion” - perché ci troviamo dinnanzi ad un'opera tecnicamente scadente, dal disegno particolarmente scontato e privo di originalità. Si badi bene che non critico il chara, sebbene non sia stato di mio gradimento, né il contrasto tra disegno e tematiche affrontate, d'altronde in “Higurashi no Naku Koro ni” è stato portata all'estremo limite la discrepanza tra disegno e soggetto, cosa che reputo un'ulteriore nota di merito a una serie secondo me già molto ben realizzata.
In Elfen Lied troviamo il tipicissimo disegno orientale di bassa lega, dai colori piatti e dagli scenari anonimi, il tutto condito con animazioni mancanti di una qualsivoglia fluidità. E poi il sangue. In uno splatter, sebbene io sia totalmente disinteressato a tale genere, ci si aspetta che sia curato perlomeno l'aspetto grafico, specialmente per ciò che riguarda la violenza fisica e il sangue: delle chiazze uniformi dalla colorazione perfettamente omogenea e dalla dubbia viscosità, ecco cosa ne è dell'abbondante fluido rosso dalla misteriosa natura che popola buona parte degli episodi.
Tuttavia, in fin dei conti, i realizzatori hanno ottenuto ciò che desideravano: senza nessun impegno degno di lode hanno messo malamente insieme un po' di elementi che non erano stati proposti spesso al pubblico, se non singolarmente, e hanno ottenuto una serie che di sfuggita potrebbe apparire profonda, tale da catturare l'attenzione del grande pubblico e fare fruttare cospicue somme senza aver prodotto alcunché di meritevole di tale attenzione.
Posso così affermare che “Elfen Lied” sia stata un'ottima trovata commerciale e una delle serie che più ho detestato e che vivamente sconsiglio a chiunque. Non è mio costume sconsigliare la visione stessa di una serie, poiché anche quelle che reputo essere quasi oggettivamente scadenti sono comunque fonte di miglioramento per la propria capacità critica, tuttavia per questo titolo farò un'eccezione, essendo la più totale vacuità ciò che si appresta a guardare con la visione di quest'opera.
“Elfen Lied” è con ottime probabilità il titolo più sopravvalutato della storia dell'animazione nipponica. Mai trovai una discrepanza tanto notevole tra le mie aspettative e ciò che effettivamente ricevetti. E' probabilmente la totale delusione di queste mie aspettative il motivo del mio profondo astio verso questa serie nonché ciò che mi spinge a scrivere questa invettiva, che chiaramente non ha nessuna intenzione di cercare di raggiungere un qualche minimo livello di oggettività.
Guardai l'anime in questione data la fama imperante che lo circondava e perché ero alla ricerca di una buona serie tragica, cosa tanto difficile da trovare data la generale ostilità del pubblico verso questo genere e quindi il primo titolo candidato a essere la risposta della moderna animazione al genere tragico fu proprio “Elfen Lied”.
Sebbene non possa ritenermi un vero esperto di teatro, gli elementi portanti del genere tragico sono, oltre alla forte drammaticità della vicenda narrata e al finale poco lieto, una serie di personaggi dalla forte caratterizzazione psicologica, spesso tormentati e spinti a profonde riflessioni sul proprio essere e su altre tematiche altrettanto elevate. Il tutto chiaramente all'interno del realismo maggiormente ottenibile.
Ora, appare evidente che fosse anche l'intento dei realizzatori della serie quello di caratterizzare la stessa con una forte impronta tragica, tuttavia il loro fallimento è stato totale e il fatto che tale risultato sia frutto di un'opera intenzionale aggrava ancora di più la posizione dello staff e, se mi viene permesso, mi sento di doverli accusare d'incompetenza.
L'evento che esemplifica massimamente la leggerezza con cui è stata realizzata l'opera nonché la profonda mancanza di originalità del tutto è rappresentato dal cliché portante di tutti gli eventi che compongono la trama, ossia l'alternante perdita di memoria di Lucy.
Penso che, se usato bene, questo espediente potesse risultare ai limiti della banalità già nelle serie degli anni '70. Consideriamo inoltre che nella serie in questione non viene neanche utilizzato con grande maestria.
Per ciò che concerne la trama non mi dilungherò, data la linearità del tutto e la non particolare originalità del soggetto, il quale, per altro, è gestito splendidamente male. Si consideri solo che tutti i generi da cui questa serie attinge vengono proposti nella maniera più banale e piena di luoghi comuni possibile e gli stessi vengono fra loro amalgamati malamente.
Il lato sentimentale sfocia alle volte nei tipici cliché della commediola sentimentale anni '80, che mal si presta a essere inserita nella serie, con le tipiche scene imbarazzanti di un goffo protagonista dalla scarsa percettività.
Il lato psicologico dei personaggi stessi è la nota di maggiore demerito dell'intera opera: ci troviamo con dei protagonisti dagli interessanti trascorsi, costituiti da profondi turbamenti e violenze psicologiche notevoli (se non fisiche), che tuttavia, se potevano invece essere uno spunto per dei caratteri tormentati e conflittuali, vengono risolti in maniere totalmente contrarie ai normali schemi logici e pulsionali umani, basti pensare alla facilità con cui molti protagonisti estirpano vite, diamine! Nemmeno il peggior dittatore moderno ha mai ucciso così a cuor leggero.
Il tema della morte e della possibilità di donare la stessa è infatti trattato con leggerezza, la stessa leggerezza con cui viene versato il sangue di innumerevoli personaggi (e con cui viene pure colorato, ma questo è un aspetto tecnico).
La componente tragica è, come già detto, inconsistente e forzatamente introdotta in diverse occasioni, risultando così in una chiara forzatura della trama e della componente psicologica dei protagonisti.
Infine abbiamo una produzione contenutisticamente povera, che ha solo la presunzione di essere profonda e perciò non mi dilungherò su di un argomento tanto misero.
L'aspetto registico firma un'ennesima nota dolente negli annali della storia dell'animazione: si ha una narrazione pessima, gestita veramente male, con un enorme scompenso di tempi che provoca una dilatazione insopportabile nell'avanzamento dell'intreccio e un altrettanto esteso numero di tempi morti.
Tale lentezza non è tuttavia compensata da un'equivalente tensione né dall'incalzare degli eventi, come invece viene eseguito da artisti di grande livello che con tali espedienti sopperiscono alla lentezza delle proprie opere - si vedano ad esempio le opere di Mamoru Oshii, le quali sono certamente più lente di “Elfen Lied”, ma che tuttavia non annoiano mai lo spettatore tanto sono magistralmente eseguite -, cosicché il risultato sia una pesante noia che attanaglia lo spettatore (fossi anche solo io in tutto il mondo) sin dai primi episodi. L'evidenza sperimentale di ciò è data dal fatto che ho impiegato parecchi mesi a vedere l'intera serie, una quantità di tempo inverosimilmente esagerata per una serie tanto breve, ma tanta era l'insofferenza procuratami.
Se da un punto di vista del soggetto, della regia e della sceneggiatura nonché di tutta la realizzazione contenutistica l'anime risulta incredibilmente povero e trascurato, nemmeno l'aspetto tecnico lo salva, anzi ne è causa di maggior demerito. Non si può infatti affermare che gli autori abbiano realizzato una serie che puntasse sull'aspetto grafico essendo in realtà contenutisticamente vuota - come invece si può affermare per la maggior parte delle produzioni attuali, vedi l'eloquentissimo caso dei “Rebuild of Evangelion” - perché ci troviamo dinnanzi ad un'opera tecnicamente scadente, dal disegno particolarmente scontato e privo di originalità. Si badi bene che non critico il chara, sebbene non sia stato di mio gradimento, né il contrasto tra disegno e tematiche affrontate, d'altronde in “Higurashi no Naku Koro ni” è stato portata all'estremo limite la discrepanza tra disegno e soggetto, cosa che reputo un'ulteriore nota di merito a una serie secondo me già molto ben realizzata.
In Elfen Lied troviamo il tipicissimo disegno orientale di bassa lega, dai colori piatti e dagli scenari anonimi, il tutto condito con animazioni mancanti di una qualsivoglia fluidità. E poi il sangue. In uno splatter, sebbene io sia totalmente disinteressato a tale genere, ci si aspetta che sia curato perlomeno l'aspetto grafico, specialmente per ciò che riguarda la violenza fisica e il sangue: delle chiazze uniformi dalla colorazione perfettamente omogenea e dalla dubbia viscosità, ecco cosa ne è dell'abbondante fluido rosso dalla misteriosa natura che popola buona parte degli episodi.
Tuttavia, in fin dei conti, i realizzatori hanno ottenuto ciò che desideravano: senza nessun impegno degno di lode hanno messo malamente insieme un po' di elementi che non erano stati proposti spesso al pubblico, se non singolarmente, e hanno ottenuto una serie che di sfuggita potrebbe apparire profonda, tale da catturare l'attenzione del grande pubblico e fare fruttare cospicue somme senza aver prodotto alcunché di meritevole di tale attenzione.
Posso così affermare che “Elfen Lied” sia stata un'ottima trovata commerciale e una delle serie che più ho detestato e che vivamente sconsiglio a chiunque. Non è mio costume sconsigliare la visione stessa di una serie, poiché anche quelle che reputo essere quasi oggettivamente scadenti sono comunque fonte di miglioramento per la propria capacità critica, tuttavia per questo titolo farò un'eccezione, essendo la più totale vacuità ciò che si appresta a guardare con la visione di quest'opera.
Si dice che i Diclonius siano esseri selezionati da Dio con il fine di distruggere il genere umano, possiedono due corna ed hanno particolari poteri fisici e psichici. A causa di questi poteri sono stati catturati e rinchiusi in laboratori dal governo, che ne ha ucciso la maggior parte, e ne ha lasciati in vita alcuni per i propri esperimenti.
Lucy, una di loro, cerca di fuggire uccidendo brutalmente molte guardie, ma, quando sta per allontanarsi dal laboratorio, viene colpita alla testa e cade in mare; tuttavia riesce a sopravvivere e quando arriva alla deriva su una spiaggia viene trovata da due ragazzi, Kouta e Yuka, che cercano di aiutarla. Ma facendo attenzione si può notare che la Lucy che stanno aiutando non è più quella dei primi dieci minuti di questo Elfen Lied.
E' difficile inquadrare questa serie, poiché è una combinazione di più generi: horror, harem, commedia e fantascienza uniti un po' alla buona, ma che danno un buon risultato finale. Di sicuro però è tra quelle più violente che abbia mai visto, sangue e nudità in abbondanza, ed è proprio ciò la maggior causa di critiche per la serie.
Già dalla bella sigla iniziale s'intuisce che stiamo per vedere qualcosa di particolarmente cupo o addirittura inquietante, oppure misterioso. E infatti così è, in 13 episodi vediamo di tutto e di più, e non sempre tutto ciò è piacevole.
Comunque la storia scorre abbastanza fluida fino alla fine, dove vi è secondo me il più grande errore della serie, cioè il finale aperto. Altre particolarità negative che ho notato sono la mancanza di reazioni umane adeguate a determinati casi, e il falso buonismo della maggior parte dei personaggi.
Per il resto la parte tecnica è poco sopra la sufficienza, passino i disegni e le colorazioni, ma l'animazione a volte, e proprio quando dovrebbe essere bella fluida, è abbastanza scarsa e disturbante.
Insomma il parere finale è sì positivo, ma cosciente del fatto che il lavoro poteva essere sviluppato molto meglio, a partire proprio dallo sviluppo tecnico, e poi si poteva continuare il prodotto sino alla fine del manga (mentre ricordo che si ferma ad un certo punto).
Consiglio la visione ai forti di stomaco, anche se è stato già detto da molti è meglio ripeterlo.
Lucy, una di loro, cerca di fuggire uccidendo brutalmente molte guardie, ma, quando sta per allontanarsi dal laboratorio, viene colpita alla testa e cade in mare; tuttavia riesce a sopravvivere e quando arriva alla deriva su una spiaggia viene trovata da due ragazzi, Kouta e Yuka, che cercano di aiutarla. Ma facendo attenzione si può notare che la Lucy che stanno aiutando non è più quella dei primi dieci minuti di questo Elfen Lied.
E' difficile inquadrare questa serie, poiché è una combinazione di più generi: horror, harem, commedia e fantascienza uniti un po' alla buona, ma che danno un buon risultato finale. Di sicuro però è tra quelle più violente che abbia mai visto, sangue e nudità in abbondanza, ed è proprio ciò la maggior causa di critiche per la serie.
Già dalla bella sigla iniziale s'intuisce che stiamo per vedere qualcosa di particolarmente cupo o addirittura inquietante, oppure misterioso. E infatti così è, in 13 episodi vediamo di tutto e di più, e non sempre tutto ciò è piacevole.
Comunque la storia scorre abbastanza fluida fino alla fine, dove vi è secondo me il più grande errore della serie, cioè il finale aperto. Altre particolarità negative che ho notato sono la mancanza di reazioni umane adeguate a determinati casi, e il falso buonismo della maggior parte dei personaggi.
Per il resto la parte tecnica è poco sopra la sufficienza, passino i disegni e le colorazioni, ma l'animazione a volte, e proprio quando dovrebbe essere bella fluida, è abbastanza scarsa e disturbante.
Insomma il parere finale è sì positivo, ma cosciente del fatto che il lavoro poteva essere sviluppato molto meglio, a partire proprio dallo sviluppo tecnico, e poi si poteva continuare il prodotto sino alla fine del manga (mentre ricordo che si ferma ad un certo punto).
Consiglio la visione ai forti di stomaco, anche se è stato già detto da molti è meglio ripeterlo.
Elfen Lied è un'opera di indubbio valore, una storia intrigante e cruenta che solo verso il finale mostra qua e là qualche lieve "scivolata" di buonismo e banalità.
Il protagonista semi-principale è Kouta, un ragazzetto che ha dimenticato il suo shoccante passato antecedente la morte della sorellina del padre, avvenuta in quello che lui riesce a ricordare unicamente come un semplice incidente ferroviario.
Poi c'è Lucy (o Nyu che dir si voglia), una ragazzina dalla doppia personalità, un essere vivente nato al solo scopo di eliminare la razza umana, una sorta di esperimento genetico, un mutante con poteri "psichici" potentissimi. Apparentemente si presenta come una ragazzina normalissima a parte due piccole cornine appena visibili sul suo capo. In realtà si tratta di una macchina di morte, potentissima e priva della benché minima pietà. Perlomeno finché resta con la personalità di Lucy. Con la sua seconda personalità (Nyu) appare come una fanciulla senza memoria, incapace di esprimersi a parole, indifesa, dolce e assolutamente spontanea.
Kouta e Lucy hanno un passato e un destino che in qualche modo li accomuna. A fare da contorno tanti altri personaggi secondo me molto ben caratterizzati.
In Elfen Lied troverete scene crudelissime e violentissime, sangue che scorre a fiumi e vite umane bruciate come se niente fosse, tuttavia è tutto finalizzato all'ottima caratterizzazione dei soggetti. Non parlerei affatto di violenza gratuita in questo caso.
E' un peccato che l'anime duri solo 13 puntate: gli spunti per procedere ben oltre, ma senza il minimo rischio di appesantire l'opera, ci sarebbero stati senz'altro.
Fatto sta che ad anime concluso ho subito cominciato a sentire la mancanza dei protagonisti e dell'originalissima soundtrack. Degna di nota in particolar modo la sigla di apertura, cantata in Latino e con parole profonde, provenienti da diversi passi biblici.
Il protagonista semi-principale è Kouta, un ragazzetto che ha dimenticato il suo shoccante passato antecedente la morte della sorellina del padre, avvenuta in quello che lui riesce a ricordare unicamente come un semplice incidente ferroviario.
Poi c'è Lucy (o Nyu che dir si voglia), una ragazzina dalla doppia personalità, un essere vivente nato al solo scopo di eliminare la razza umana, una sorta di esperimento genetico, un mutante con poteri "psichici" potentissimi. Apparentemente si presenta come una ragazzina normalissima a parte due piccole cornine appena visibili sul suo capo. In realtà si tratta di una macchina di morte, potentissima e priva della benché minima pietà. Perlomeno finché resta con la personalità di Lucy. Con la sua seconda personalità (Nyu) appare come una fanciulla senza memoria, incapace di esprimersi a parole, indifesa, dolce e assolutamente spontanea.
Kouta e Lucy hanno un passato e un destino che in qualche modo li accomuna. A fare da contorno tanti altri personaggi secondo me molto ben caratterizzati.
In Elfen Lied troverete scene crudelissime e violentissime, sangue che scorre a fiumi e vite umane bruciate come se niente fosse, tuttavia è tutto finalizzato all'ottima caratterizzazione dei soggetti. Non parlerei affatto di violenza gratuita in questo caso.
E' un peccato che l'anime duri solo 13 puntate: gli spunti per procedere ben oltre, ma senza il minimo rischio di appesantire l'opera, ci sarebbero stati senz'altro.
Fatto sta che ad anime concluso ho subito cominciato a sentire la mancanza dei protagonisti e dell'originalissima soundtrack. Degna di nota in particolar modo la sigla di apertura, cantata in Latino e con parole profonde, provenienti da diversi passi biblici.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Allora, ho dato una letta anche io alle recensioni e devo dire che mi trovo d'accordo con molte persone che hanno dato voti alti a questo che trovo uno stupendo anime. Inizialmente anche io sono rimasta colpita dalla violenza delle scene, ma poi piano piano mi sono abituata e ho iniziato a comprendere le ragioni di questa violenza. Prendiamo ad esempio Lucy. Vi chiederete, come ho fatto io, per quale motivo ha fatto tutte quelle stragi? Diciamo che la strage che fa in laboratorio per scappare non mi è servita per considerare Lucy un mostro, in fondo veniva utilizzata come cavia. Diciamo che i miei dubbi nei confronti del suo comportamento mi sono nati quando ha martoriato la povera Nana, allora sì mi è passato per la mente che fosse davvero un mostro. Pochi episodi dopo però mi sono dovuta ricredere perché si scopre il motivo della sua crudeltà: fin da piccola non è mai stata accettata perché diversa e ed è sempre stata trattata male. Quindi ho finalmente capito il motivo di tutta la sua rabbia repressa.
Elfen Lied è un anime che devo dire mi è piaciuto davvero tanto nonostante io non fossi un amante di generi così violenti. Soprattutto mi ha fatto molto riflettere la frase di Lucy "Quando si è miserabile, si cerca qualcuno che sia ancora più miserabile di sé stessi. Quelli che non sono umani.. quelli disumani.. siete voi!". Questo mi ha fatto davvero capire che se solo Lucy fosse stata accettata per quello che era, ossia un umano con le corna, il suo lato malvagio forse non si sarebbe neppure risvegliato..lei è diventata così per colpa di quelle persone che tendono a discriminare tutto ciò che è diverso. Il non accettare il diverso ha fatto sì che la malvagità si risvegliasse nel suo cuore. Ok, che alcune stragi si potevano evitare, come l'uccisione della sorellina di Kouta oppure la violenta mutilazione di Nana. Però il suo odio è nato a causa degli altri esseri umani che non l'hanno accettata.
Elfen Lied è un anime in grado di lasciare davvero il segno o quanto meno a me lo ha lasciato. Sicuramente è un anime che consiglio di vedere, a meno che non siate eccessivamente sensibili perché la violenza non è solo fisica ma anche psicologica.
Allora, ho dato una letta anche io alle recensioni e devo dire che mi trovo d'accordo con molte persone che hanno dato voti alti a questo che trovo uno stupendo anime. Inizialmente anche io sono rimasta colpita dalla violenza delle scene, ma poi piano piano mi sono abituata e ho iniziato a comprendere le ragioni di questa violenza. Prendiamo ad esempio Lucy. Vi chiederete, come ho fatto io, per quale motivo ha fatto tutte quelle stragi? Diciamo che la strage che fa in laboratorio per scappare non mi è servita per considerare Lucy un mostro, in fondo veniva utilizzata come cavia. Diciamo che i miei dubbi nei confronti del suo comportamento mi sono nati quando ha martoriato la povera Nana, allora sì mi è passato per la mente che fosse davvero un mostro. Pochi episodi dopo però mi sono dovuta ricredere perché si scopre il motivo della sua crudeltà: fin da piccola non è mai stata accettata perché diversa e ed è sempre stata trattata male. Quindi ho finalmente capito il motivo di tutta la sua rabbia repressa.
Elfen Lied è un anime che devo dire mi è piaciuto davvero tanto nonostante io non fossi un amante di generi così violenti. Soprattutto mi ha fatto molto riflettere la frase di Lucy "Quando si è miserabile, si cerca qualcuno che sia ancora più miserabile di sé stessi. Quelli che non sono umani.. quelli disumani.. siete voi!". Questo mi ha fatto davvero capire che se solo Lucy fosse stata accettata per quello che era, ossia un umano con le corna, il suo lato malvagio forse non si sarebbe neppure risvegliato..lei è diventata così per colpa di quelle persone che tendono a discriminare tutto ciò che è diverso. Il non accettare il diverso ha fatto sì che la malvagità si risvegliasse nel suo cuore. Ok, che alcune stragi si potevano evitare, come l'uccisione della sorellina di Kouta oppure la violenta mutilazione di Nana. Però il suo odio è nato a causa degli altri esseri umani che non l'hanno accettata.
Elfen Lied è un anime in grado di lasciare davvero il segno o quanto meno a me lo ha lasciato. Sicuramente è un anime che consiglio di vedere, a meno che non siate eccessivamente sensibili perché la violenza non è solo fisica ma anche psicologica.
Appena finito di vedere Elfen Lied, devo dire di averlo gradito, purtroppo 13 episodi sono pochi per sviluppare appieno la trama. La sigla di apertura è un'opera d'arte. E' una serie che va vista, io personalmente ora mi andrò a leggere il fumetto, che sicuramente prende una piega diversa in confronto all'anime e spiegherà meglio alcune cose, portando avanti la storia. Trovo Elfen Lied un prodotto ottimo, che coinvolge lo spettatore nel suo mondo e lo porta a immedesimarsi nei personaggi, scatenando delle emozioni nei loro confronti.
Trovo che quest'anime sia tra quelli considerati troppo bene. Il manga, non l'ho letto, quindi la recensione si basa unicamente sulla versione animata.
La storia, prende effettivamente fin dal primo episodio, e con esso sorgono le prime domande: l'unico modo che gli autori hanno trovato per creare un'atmosfera horror è stato mostrare sangue che sgorga a volontà? Il tutto mischiato a un angelica e diabolica protagonista che si scoprirà avere l'hobby di girare mezza o completamente nuda?
Gli eventi proseguono poi senza lasciarti prendere fiato, e spingendoti a proseguire la visione. Però, tutto è troppo tragico. Ho trovato assai poco realistico che, fino alla fine, tutto vada male; nemmeno Shakespeare era arrivato a tanto.
In 13 episodi si è tentato poi di condensare troppi temi pesanti, che necessiterebbero più spazio: violenza fisica, sessuale, traumi infantili, razzismo, insomma, un'esagerazione dietro l'altra, con uno splatter che sembra messo apposta per attirare fans e fare sentire "fighi e forti" quelli che lo guardano.
Se siete fan dell'horror vi consiglio qualcos'altro. Se siete amanti dell'ecchi pure. Assolutamente se lo siete degli shoujo. Assolutamente anche se lo siete della fantascienza, che è tra i temi sviluppati peggio.
La storia, prende effettivamente fin dal primo episodio, e con esso sorgono le prime domande: l'unico modo che gli autori hanno trovato per creare un'atmosfera horror è stato mostrare sangue che sgorga a volontà? Il tutto mischiato a un angelica e diabolica protagonista che si scoprirà avere l'hobby di girare mezza o completamente nuda?
Gli eventi proseguono poi senza lasciarti prendere fiato, e spingendoti a proseguire la visione. Però, tutto è troppo tragico. Ho trovato assai poco realistico che, fino alla fine, tutto vada male; nemmeno Shakespeare era arrivato a tanto.
In 13 episodi si è tentato poi di condensare troppi temi pesanti, che necessiterebbero più spazio: violenza fisica, sessuale, traumi infantili, razzismo, insomma, un'esagerazione dietro l'altra, con uno splatter che sembra messo apposta per attirare fans e fare sentire "fighi e forti" quelli che lo guardano.
Se siete fan dell'horror vi consiglio qualcos'altro. Se siete amanti dell'ecchi pure. Assolutamente se lo siete degli shoujo. Assolutamente anche se lo siete della fantascienza, che è tra i temi sviluppati peggio.
Elfen Lied è un anime dello studio Genco creato dal regista Mamoru Kanbe partendo dallo spunto del relativo manga di Lynn Okamoto. L'anime è stato trasmesso in Giappone, tra il Luglio e l'Ottobre del 2004, dalla rete televisiva TV Tokyo e conta 13 episodi.
La trama parte dalla storia dei diclonius, una razza mutante. Le persone appartenenti a questa razza hanno due piccole corna sulla testa e sono dotati di due o più braccia invisibili, chiamate "vettori".
I diclonius, essendo molto pericolosi per l'uomo, data la loro forza, o vengono uccisi subito dopo la nascita oppure vengono rinchiusi in specializzati laboratori di ricerca e qui subiscono moltissime torture e sono costretti a subire esperimenti molto, molto violenti. Lucy, una diclonius rinchiusa in un laboratorio, riesce a fuggire gettandosi in mare e uccidendo qualsiasi persone trovi durante il suo percorso.
Il giorno successivo, Kōta, studente universitario, e Yuka, cugina di Kota e innamorata di lui fin da quando era bambina, trovano la ragazza che, sulla spiaggia in un totale stato di amnesia, riesce a pronunciare solo la parola Nyu.
Lucy, infatti, soffre anche di personalità doppia provocatale da un proiettile prima della sua fuga.
Così i due ragazzi, non potendola lasciare sola la portano nella loro casa e da questo punto in poi, si alterneranno e si incroceranno le varie storie e i vari ricordi che riaffiorano sia in Lucy sia in Kota.
Do 9 alla storia, che riesce a mischiare in modo davvero eccellente horror e fantascienza, con una classica commedia sentimentale, creando un qualcosa di completamente bello e innovativo.
Do 9 all'animazione: disegni davvero ottimi, personaggi direi quasi "classici" degli anime parlando di quest'ultimo periodo e ambientazioni molto ben costruite e dettagliate.
Ma ritengo da 2 la conclusione, perché sul più bello l'anime finisce lasciandoti senza una reale conclusione della storia
Il mio voto globale è 7.
Consiglio a chiunque quest'anime anche se, come ho detto precedentemente, manca la conclusione e quindi è bene leggere il manga, dopo avere visto l'anime, se si è curiosi di vederne la fine.
Sconsigliato a chi non ama scene crude e molto, molto violente.
La trama parte dalla storia dei diclonius, una razza mutante. Le persone appartenenti a questa razza hanno due piccole corna sulla testa e sono dotati di due o più braccia invisibili, chiamate "vettori".
I diclonius, essendo molto pericolosi per l'uomo, data la loro forza, o vengono uccisi subito dopo la nascita oppure vengono rinchiusi in specializzati laboratori di ricerca e qui subiscono moltissime torture e sono costretti a subire esperimenti molto, molto violenti. Lucy, una diclonius rinchiusa in un laboratorio, riesce a fuggire gettandosi in mare e uccidendo qualsiasi persone trovi durante il suo percorso.
Il giorno successivo, Kōta, studente universitario, e Yuka, cugina di Kota e innamorata di lui fin da quando era bambina, trovano la ragazza che, sulla spiaggia in un totale stato di amnesia, riesce a pronunciare solo la parola Nyu.
Lucy, infatti, soffre anche di personalità doppia provocatale da un proiettile prima della sua fuga.
Così i due ragazzi, non potendola lasciare sola la portano nella loro casa e da questo punto in poi, si alterneranno e si incroceranno le varie storie e i vari ricordi che riaffiorano sia in Lucy sia in Kota.
Do 9 alla storia, che riesce a mischiare in modo davvero eccellente horror e fantascienza, con una classica commedia sentimentale, creando un qualcosa di completamente bello e innovativo.
Do 9 all'animazione: disegni davvero ottimi, personaggi direi quasi "classici" degli anime parlando di quest'ultimo periodo e ambientazioni molto ben costruite e dettagliate.
Ma ritengo da 2 la conclusione, perché sul più bello l'anime finisce lasciandoti senza una reale conclusione della storia
Il mio voto globale è 7.
Consiglio a chiunque quest'anime anche se, come ho detto precedentemente, manca la conclusione e quindi è bene leggere il manga, dopo avere visto l'anime, se si è curiosi di vederne la fine.
Sconsigliato a chi non ama scene crude e molto, molto violente.
A proposito di "Elfen Lied" si sente chiacchierare di frequente, basta poco per accorgersene, qualche giro per la rete in siti di appassionati già ci concede di captare commenti entusiasti un po' ovunque, spesso viene dipinto dai più come un capolavoro inusitato, un'opera sommamente tragica e profondissima, dai risvolti psicologici notevoli. Insomma, sono sentenze piuttosto fuorvianti quelle di chi afferma che questa sia una serie di nicchia o comunque per pochi. "Elfen Lied" si rivela invece, palesemente, come uno dei titoli più apprezzati degli ultimi tempi, tanto da avere torme di proseliti che, in ogni dove, ne tessono immeritate lodi con canti e cori solenni. Si può dunque capire con quale stato d'animo mi accinsi alla visione di tale "capolavoro".
Ebbene, mai le mie aspettative furono tradite e disilluse come in questo frangente, perché "Elfen Lied" è probabilmente uno dei peggiori anime che abbia visto, e non lo affermo né con leggerezza né con intenti di polemica, ma semplicemente come sincera constatazione. Quest'opera si rivela sotto diversi profili l'ennesima serie costruita a puntino per piacere a un pubblico allocco.
Ma veniamo al dunque, cosa non ho apprezzato di "Elfen Lied" tanto da averlo in orrore? In tutta sincerità sarebbe più agevole e celere dire cosa io abbia apprezzato: nulla. Non c'è un singolo fattore, dalla realizzazione tecnica ai contenuti, che io riesca a salvare, cosa che accade davvero raramente.
Apriamo la nostra invettiva, poiché di questo si tratta più che di una recensione, a cominciare dalla realizzazione grafica: arduo scovare character design più anonimo di questo, mi domando chi abbiano incaricato per tale compito, forse un branco di babbuini avrebbe ottenuto un risultato migliore e più originale.
L'animazione è abbastanza buona, nonostante non sia a livello per tutti gli episodi, ma sono la regia e la sceneggiatura a essere a mio avviso i punti dolenti. Si assiste a vere e proprie cadute di stile, esempio su tutti il misero espediente narrativo dell'amnesia. Per non parlare del modo in cui è gestito il susseguirsi degli avvenimenti, con dilatazioni temporali eccessive e numerosi tempi morti. Inoltre, con tutta probabilità il discorso più intelligente che viene proferito è quello della protagonista quando dice: "Nyu". Per il resto ci si imbatte in assai ridicole e pretenziose dissertazioni pseudo-filosofico/psicologico/morali piuttosto scialbe, ma del resto si sa: stiamo attenti alla furia omicida dei bambini, perché hanno manie da serial killer. Non capiti mai che uno di loro ci accoltelli alla schiena mentre dormiamo. L'elemento splatter, per di più, è eseguito con estrema incompetenza, mostrando un sangue tutto omogeneo che sprizza a fontanelle anche dal più piccolo taglio o poro sulla pelle.
Il lato peggiore e più deprimente è, come probabilemnte si è già intuito, quello contenutistico: viene imbastita una succosa messinscena colma di violenza, che per carità, a me non dà certo fastidio, ma è totalmente ingiustificata e inizia, si sviluppa e conclude tramite l'apporto di coincidenze piuttosto forzose già fin dai suoi esordi. La definizione psicologica dei personaggi, oltretutto, è a mio avviso mal gestita, scade infatti in patetici cliché da avanspettacolo, a volte sfidando pericolosamente il principio di non contraddizione. Ciò che tuttavia mi sorprende è il fatto che ci si era industriati perfino a elaborare dei trascorsi corposi, anche interessanti e tormentati, per buona parte dei comprimari, ma si finisce con il gettare tutto alle ortiche. Le psicologie dei personaggi si risolvono in modi a dir poco ridicoli e patetici, del tipo: "sai, io sono cattiva perché ho sofferto tanto da bambina" per poi spingersi poco oltre. Dirò di più, spesso il trauma infantile, che come minimo dovrebbe avere distrutto la vita e compromesso la psiche a quasi tutti i personaggi, magicamente scompare, o perché v'è pronta l'amnesia che va e viene a seconda di come gli comoda al regista (per quanto riguarda la protagonista) o per l'avvento delle parti da allegra famigliola-harem, o per ragioni misteriose a me ignote che chiameremo: "mano di Dio".
Mi si consenta di affermare che la "condicio sine qua non" per potere parlare di profondità di un personaggio, oltre che un buon background (che qui parrebbe non mancare), è che il personaggio stesso sia coerente e che pensi e agisca di conseguenza. Ma in "Elfen Lied" la logica umana pare non esistere, esistono solo bambine che per un qualche trauma infantile si sentono legittimate a uccidere chiunque capiti loro a tiro, con una leggerezza oltremodo inusitata. Invece che essere tale topos il punto focale del loro dilemma, ci si sposta verso lidi cremisi di sangue, un mattatoio crudele ed eccessivo. Quasi nessun personaggio si pone mai dei dubbi, tutto scorre nel sangue e nell'isteria ingiustificata, difficilmente mi è capitato di assistere a una trattazione così superficiale di un tema, almeno non in un anime che voglia definirsi serio e tragico. Riflessione sul razzismo? Riflessione sulla violenza? No, tutto viene brutalmente buttato in faccia in modo da colpire, stremare, affrangere lo spettatore, ma nulla viene sviscerato davvero o a fondo.
Un altro fattore a parer mio deprecabile è come si sia cercato di fondere due generi, quello sentimentale e l'horror/splatter, prendendo gli aspetti peggiori e più banali di entrambi. Si è riusciti infatti, molto brillantemente, a riproporre quasi tutti i clichè e i luoghi comuni tipici di tali generi. Sul versante sentimentale troviamo le solite banalità, tipiche del peggior harem di tutti i tempi, con le scenette in cui lui è goffo, o ha la febbre et similia, attorniato da stormi di ragazzine che alla fine gli si affezionano perché è di buon cuore. Per non parlare del fanservice che, in più di una occasione, viene esibito senza ritegno alcuno. Il lato splatter, come già affermato sopra, è esagerato e ampiamente ingiustificato, per non dire mal realizzato.
Il cliché a mio avviso maggiormente patetico è quello relativo alla memoria di Nyu, che va e viene a seconda di come fa comodo per creare del pathos che altrimenti non si sarebbe riusciti a evocare. Una trovata davvero astuta, complimenti per l'impegno profuso sulla sceneggiatura, nemmeno io sarei riuscito a proporre qualcosa di così banale. Per l'intera durata della serie ho come avuto l'impressione che tutto fosse artificioso, le scene forti è lapalissiano che siano orchestrate con l'unico fine di far impressione, di voler commuovere, di sorprendere, senza il minimo approfondimento.
La mia "recensione" termina con un consiglio a chi apprezza la buona animazione: non perdete tempo con serie di questo genere e dedicatevi a qualcosa di veramente interessante.
Ebbene, mai le mie aspettative furono tradite e disilluse come in questo frangente, perché "Elfen Lied" è probabilmente uno dei peggiori anime che abbia visto, e non lo affermo né con leggerezza né con intenti di polemica, ma semplicemente come sincera constatazione. Quest'opera si rivela sotto diversi profili l'ennesima serie costruita a puntino per piacere a un pubblico allocco.
Ma veniamo al dunque, cosa non ho apprezzato di "Elfen Lied" tanto da averlo in orrore? In tutta sincerità sarebbe più agevole e celere dire cosa io abbia apprezzato: nulla. Non c'è un singolo fattore, dalla realizzazione tecnica ai contenuti, che io riesca a salvare, cosa che accade davvero raramente.
Apriamo la nostra invettiva, poiché di questo si tratta più che di una recensione, a cominciare dalla realizzazione grafica: arduo scovare character design più anonimo di questo, mi domando chi abbiano incaricato per tale compito, forse un branco di babbuini avrebbe ottenuto un risultato migliore e più originale.
L'animazione è abbastanza buona, nonostante non sia a livello per tutti gli episodi, ma sono la regia e la sceneggiatura a essere a mio avviso i punti dolenti. Si assiste a vere e proprie cadute di stile, esempio su tutti il misero espediente narrativo dell'amnesia. Per non parlare del modo in cui è gestito il susseguirsi degli avvenimenti, con dilatazioni temporali eccessive e numerosi tempi morti. Inoltre, con tutta probabilità il discorso più intelligente che viene proferito è quello della protagonista quando dice: "Nyu". Per il resto ci si imbatte in assai ridicole e pretenziose dissertazioni pseudo-filosofico/psicologico/morali piuttosto scialbe, ma del resto si sa: stiamo attenti alla furia omicida dei bambini, perché hanno manie da serial killer. Non capiti mai che uno di loro ci accoltelli alla schiena mentre dormiamo. L'elemento splatter, per di più, è eseguito con estrema incompetenza, mostrando un sangue tutto omogeneo che sprizza a fontanelle anche dal più piccolo taglio o poro sulla pelle.
Il lato peggiore e più deprimente è, come probabilemnte si è già intuito, quello contenutistico: viene imbastita una succosa messinscena colma di violenza, che per carità, a me non dà certo fastidio, ma è totalmente ingiustificata e inizia, si sviluppa e conclude tramite l'apporto di coincidenze piuttosto forzose già fin dai suoi esordi. La definizione psicologica dei personaggi, oltretutto, è a mio avviso mal gestita, scade infatti in patetici cliché da avanspettacolo, a volte sfidando pericolosamente il principio di non contraddizione. Ciò che tuttavia mi sorprende è il fatto che ci si era industriati perfino a elaborare dei trascorsi corposi, anche interessanti e tormentati, per buona parte dei comprimari, ma si finisce con il gettare tutto alle ortiche. Le psicologie dei personaggi si risolvono in modi a dir poco ridicoli e patetici, del tipo: "sai, io sono cattiva perché ho sofferto tanto da bambina" per poi spingersi poco oltre. Dirò di più, spesso il trauma infantile, che come minimo dovrebbe avere distrutto la vita e compromesso la psiche a quasi tutti i personaggi, magicamente scompare, o perché v'è pronta l'amnesia che va e viene a seconda di come gli comoda al regista (per quanto riguarda la protagonista) o per l'avvento delle parti da allegra famigliola-harem, o per ragioni misteriose a me ignote che chiameremo: "mano di Dio".
Mi si consenta di affermare che la "condicio sine qua non" per potere parlare di profondità di un personaggio, oltre che un buon background (che qui parrebbe non mancare), è che il personaggio stesso sia coerente e che pensi e agisca di conseguenza. Ma in "Elfen Lied" la logica umana pare non esistere, esistono solo bambine che per un qualche trauma infantile si sentono legittimate a uccidere chiunque capiti loro a tiro, con una leggerezza oltremodo inusitata. Invece che essere tale topos il punto focale del loro dilemma, ci si sposta verso lidi cremisi di sangue, un mattatoio crudele ed eccessivo. Quasi nessun personaggio si pone mai dei dubbi, tutto scorre nel sangue e nell'isteria ingiustificata, difficilmente mi è capitato di assistere a una trattazione così superficiale di un tema, almeno non in un anime che voglia definirsi serio e tragico. Riflessione sul razzismo? Riflessione sulla violenza? No, tutto viene brutalmente buttato in faccia in modo da colpire, stremare, affrangere lo spettatore, ma nulla viene sviscerato davvero o a fondo.
Un altro fattore a parer mio deprecabile è come si sia cercato di fondere due generi, quello sentimentale e l'horror/splatter, prendendo gli aspetti peggiori e più banali di entrambi. Si è riusciti infatti, molto brillantemente, a riproporre quasi tutti i clichè e i luoghi comuni tipici di tali generi. Sul versante sentimentale troviamo le solite banalità, tipiche del peggior harem di tutti i tempi, con le scenette in cui lui è goffo, o ha la febbre et similia, attorniato da stormi di ragazzine che alla fine gli si affezionano perché è di buon cuore. Per non parlare del fanservice che, in più di una occasione, viene esibito senza ritegno alcuno. Il lato splatter, come già affermato sopra, è esagerato e ampiamente ingiustificato, per non dire mal realizzato.
Il cliché a mio avviso maggiormente patetico è quello relativo alla memoria di Nyu, che va e viene a seconda di come fa comodo per creare del pathos che altrimenti non si sarebbe riusciti a evocare. Una trovata davvero astuta, complimenti per l'impegno profuso sulla sceneggiatura, nemmeno io sarei riuscito a proporre qualcosa di così banale. Per l'intera durata della serie ho come avuto l'impressione che tutto fosse artificioso, le scene forti è lapalissiano che siano orchestrate con l'unico fine di far impressione, di voler commuovere, di sorprendere, senza il minimo approfondimento.
La mia "recensione" termina con un consiglio a chi apprezza la buona animazione: non perdete tempo con serie di questo genere e dedicatevi a qualcosa di veramente interessante.
Che dire, non sono più riuscita a trovare un anime e un manga che valessero tanto come questo. Anche se l'animazione mostra solo 13 episodi più un OAV, sono rimasta molto colpita da Elfen Lied, fin dalla prima puntata. Ha una "storia d'amore" intrecciata a scene splatter e violente, che, a una a cui piacciono molto gli anime "movimentati", può fare veramente una bella impressione. La storia di Lucy è tutt'altro che rose e fiori, in particolar modo quand'era ancora bambina, e non ci sono censure o tagli di scene troppo cruenti, una cosa che io apprezzo molto.
Voto dell'anime, 10, perché mi ha stupito da subito e lo considero uno dei migliori.
Voto dell'anime, 10, perché mi ha stupito da subito e lo considero uno dei migliori.
Ritengo Elfen Lied un ottimo anime che sa fondere molto bene scene splatter a altri momenti più riflessivi e drammatici.
Parto con il dire che mi è dispiaciuto fossero solo 13 puntate perché alla fine mi ha molto appassionato.
Un punto di merito se lo merita la sigla molto bella che si discosta dai canoni normali delle opening.
I disegni sono abbastanza belli, non sono dei capolavori ma sono comunque ben fatti, la colonna sonora riprende sempre il tema dell'opening trasformandone il ritmo a seconda dell'occasione.
<b>Attenzione! Parte contenente spoiler!</b>
Le scene splatter non mancano, i combattimenti sono belli, ma la cosa migliore è il fatto che l'anime fa anche riflettere, infatti tra umani e diclonius si crea una certa forma di razzismo (basti vedere la povera Lucy da bambina) solo per il loro aspetto fisico. Le scene dell'infanzia di Lucy sono emblematiche: i bambini la prendono in giro per le corna e la definiscono mostro salvo poi accanirsi con una crudeltà terribile sul povero cagnolino - io avrei ammazzato di botte quel bambino che ha ammazzato il cane, sembrava un mostro nel corpo di un ragazzino.
Concludendo, consiglio quest'anime a tutti a meno che non soffriate un po' la vista del sangue perché qua, quando scorre, scorre a volontà.
Parto con il dire che mi è dispiaciuto fossero solo 13 puntate perché alla fine mi ha molto appassionato.
Un punto di merito se lo merita la sigla molto bella che si discosta dai canoni normali delle opening.
I disegni sono abbastanza belli, non sono dei capolavori ma sono comunque ben fatti, la colonna sonora riprende sempre il tema dell'opening trasformandone il ritmo a seconda dell'occasione.
<b>Attenzione! Parte contenente spoiler!</b>
Le scene splatter non mancano, i combattimenti sono belli, ma la cosa migliore è il fatto che l'anime fa anche riflettere, infatti tra umani e diclonius si crea una certa forma di razzismo (basti vedere la povera Lucy da bambina) solo per il loro aspetto fisico. Le scene dell'infanzia di Lucy sono emblematiche: i bambini la prendono in giro per le corna e la definiscono mostro salvo poi accanirsi con una crudeltà terribile sul povero cagnolino - io avrei ammazzato di botte quel bambino che ha ammazzato il cane, sembrava un mostro nel corpo di un ragazzino.
Concludendo, consiglio quest'anime a tutti a meno che non soffriate un po' la vista del sangue perché qua, quando scorre, scorre a volontà.
Quest'anime è riuscito a farmi commuovere e secondo me è veramente stupendo. La trama è diversa da quelle di molti anime che ho visto, per me è stata un'assoluta novità. Notevole è anche la voce della doppiatrice giapponese data a Lucy: è profonda e malinconica come il personaggio.
Per quanto riguarda la trama, ho visto che se n'è scritto abbastanza, quindi l'unico appunto che posso fare e di dire di vedere tutti e tredici gli episodi incluso l'OAV. In realtà alla conclusione del tredicesimo episodio sono rimasta di stucco e ho pensato "Per fortuna c'è il seguito", invece l'OAV è un po' come un dietro le quinte, presentando vicende che i personaggi hanno fatto mentre la storia dell'anime proseguiva.
Per me Elfen Lied è bellissimo: vedetelo.
Per quanto riguarda la trama, ho visto che se n'è scritto abbastanza, quindi l'unico appunto che posso fare e di dire di vedere tutti e tredici gli episodi incluso l'OAV. In realtà alla conclusione del tredicesimo episodio sono rimasta di stucco e ho pensato "Per fortuna c'è il seguito", invece l'OAV è un po' come un dietro le quinte, presentando vicende che i personaggi hanno fatto mentre la storia dell'anime proseguiva.
Per me Elfen Lied è bellissimo: vedetelo.
Ciò che mi ha colpito di quest'anime è stata senza dubbio la prima scena, così violenta e cupa, mi ha subito fatto venire voglia di continuare a vederlo. Devo però dire che il seguito della storia mi ha un po' deluso. Molti dicono che sia violento, ma personalmente a me non è sembrato così aggressivo. Sarà che quando penso alla violenza mi vengono in mente i genocidi che sono avvenuti nella storia dell'umanità, e penso alle forme di tortura, ai gulag, ai lagher, per questo un anime o un manga non mi sembra mai così tanto violento.
Quest'anime affronta comunque delle tematiche importanti e sicuramente non adatte a un pubblico infantile, come l' abuso, le torture, la violenza, appunto. Nell'insieme si vede con piacere e un bel 8 non glielo toglie nessuno, ma personalmente non mi è piaciuto tanto il modo in cui Myu si comporta nei confronti del protagonista, poiché è troppo infantile. A mio parere gli autori avrebbero potuto caratterizzarlo meglio, e sarebbe potuto venire fuori un personaggio davvero misterioso.
Comunque sia, Elfen Lied non lo consiglio alle perosone che si definiscono "sensibili", in quanto potrebbero rimanerne traumatizzate, ma è adatto a delle persone che desiderano ragionare su dei temi specifici e complicati, che purtroppo sono all'ordine del giorno e di cui si parla ancora poco.
Quest'anime affronta comunque delle tematiche importanti e sicuramente non adatte a un pubblico infantile, come l' abuso, le torture, la violenza, appunto. Nell'insieme si vede con piacere e un bel 8 non glielo toglie nessuno, ma personalmente non mi è piaciuto tanto il modo in cui Myu si comporta nei confronti del protagonista, poiché è troppo infantile. A mio parere gli autori avrebbero potuto caratterizzarlo meglio, e sarebbe potuto venire fuori un personaggio davvero misterioso.
Comunque sia, Elfen Lied non lo consiglio alle perosone che si definiscono "sensibili", in quanto potrebbero rimanerne traumatizzate, ma è adatto a delle persone che desiderano ragionare su dei temi specifici e complicati, che purtroppo sono all'ordine del giorno e di cui si parla ancora poco.
Elfen Lied è un anime decisamente particolare e scioccante, non adatto alle persone facilmente impressionabili. Fin da subito mette tutte le carte in tavola, ovvero una quantità spropositata di maciullamenti, con conseguenti schizzi di sangue in ogni direzione, e una notevole dose di scene di nudo.
La primissima inquadratura del primo episodio è proprio un braccio mozzato; e da chi viene mozzato? Da una donna dal corpo scultoreo completamente nuda a cui un numero notevole di guardie continua a sparare, ma inutilmente, perché a quanto pare possiede una specie di barriera che blocca tutti i proiettili. Naturalmente nessuna di quelle persone rimarrà in vita, ma sarà trucidata nel peggiore dei modi possibili.
La prima metà del primo episodio non è altro che il festival della violenza più bieca, e man mano che si andrà avanti con le puntate ci saranno spesso mutilazioni di ogni tipo; insomma allo spettatore non viene risparmiato proprio nulla (l’unica scena che non si vede direttamente è quando a un tenero cagnolino viene spaccata la testa con un vaso).
Tuttavia se si ha lo stomaco un po’ forte e si riesce a capire che in fondo è solo un anime, tutto questo splatter è innocuo. Certo, bisogna farci l’abitudine, ma è importante dire che non è messo lì fine a se stesso.
La scena che mi ha colpito di più non è stata uno degli innumerevoli bagni di sangue, che dopo un po’ fanno addirittura ridere tanto sono esagerati, bensì quella in cui il nuovo compagno di una donna fa spogliare e mettere a pecora la figlia tredicenne di lei.
E’ appena accennato, ma l’argomento pedofilia è trattato, e anche se si vede solo in una scena, il segno lo lascia, eccome.
Ecco quindi il maggior pregio di questa serie: la capacità d'impressionare in maniera indelebile lo spettatore con scene crude, dirette ed estremamente esplicite.
L’incredibile violenza che la protagonista Lucy scarica su chi le sta intorno è dovuta al modo in cui è stata sempre trattata: lei è diversa, è questo il suo unico peccato; l’avere due corni in testa ha fatto sì che fosse sempre denigrata e odiata dalle altre persone sin da quando era bambina. Ecco quindi spiegato il motivo per cui è spesso nuda: per mostrare che è fragile e “normale” come tutte le altre persone.
Ha accumulato odio su odio e, siccome oltre ad avere le corna ha anche un tremendo potere sovrannaturale, lo sfrutta per vendicarsi di chi le ha fatto del male.
La tematica fondamentale di tutta la serie è quindi l’accettazione del diverso, nonché la capacità di perdonare e di rinunciare alla vendetta.
Ma Lucy non è solo una pazza sanguinaria; ha sviluppato infatti una seconda personalità completamente diversa: è estremamente carina e pucciosa, e non fa altro che ripetere “nyu”, verso che potrebbe sembrare il miagolio di un gatto. Tra l’altro le sue corna ricordano decisamente due orecchie feline.
Quando è in quello stato dà spesso luogo a scene comiche in quanto non capisce una parola del linguaggio umano, e in più finisce quasi sempre per essere nuda in parte o integralmente.
C’è quindi un netto contrasto tra le scene estremamente serie e splatterose in cui compare Lucy, e quelle comiche e spensierate in cui compare Nyu assieme ai vari Kouta, Yuka e Mayu. Questi continui e a volte repentini salti dalla “tragedia” alla “commedia” sono un altro degli elementi meglio riusciti.
Gli altri personaggi sono analizzati abbastanza bene psicologicamente: Kouta e Yuka e il loro rapporto di amori e gelosie, Mayu e il terribile passato di violenza che si porta dietro, Nana e la devozione totale a suo padre, Bando e la sua mania omicida, Kurama che deve uccidere la sua stessa figlia…
Una delle cose meglio riuscite di tutte è la sigla iniziale Lilium, che funge anche da colonna sonora principale: è cantata in latino - anche se alcune parole sono pronunciate male - e mostra dei quadri di Klimt su cui appaiono i vari personaggi.
Il maggiore difetto di Elfen Lied è la brevità: per quanto non ci siano inutili perdite di tempo, 13 episodi più un OAV (a mio avviso alquanto inutile) non bastano affatto ad analizzare nel dettaglio ogni personaggio e il suo passato. Ma al di là del finale aperto, la cosa più grave è che moltissimi spunti interessanti sono stati lasciati cadere nel vuoto. Insomma alla fine ci si ritrova con un insieme di situazioni commoventi, ma la storia principale è stata troncata di netto proprio come gli arti delle numerosissime vittime di Lucy.
Un vero peccato.
La primissima inquadratura del primo episodio è proprio un braccio mozzato; e da chi viene mozzato? Da una donna dal corpo scultoreo completamente nuda a cui un numero notevole di guardie continua a sparare, ma inutilmente, perché a quanto pare possiede una specie di barriera che blocca tutti i proiettili. Naturalmente nessuna di quelle persone rimarrà in vita, ma sarà trucidata nel peggiore dei modi possibili.
La prima metà del primo episodio non è altro che il festival della violenza più bieca, e man mano che si andrà avanti con le puntate ci saranno spesso mutilazioni di ogni tipo; insomma allo spettatore non viene risparmiato proprio nulla (l’unica scena che non si vede direttamente è quando a un tenero cagnolino viene spaccata la testa con un vaso).
Tuttavia se si ha lo stomaco un po’ forte e si riesce a capire che in fondo è solo un anime, tutto questo splatter è innocuo. Certo, bisogna farci l’abitudine, ma è importante dire che non è messo lì fine a se stesso.
La scena che mi ha colpito di più non è stata uno degli innumerevoli bagni di sangue, che dopo un po’ fanno addirittura ridere tanto sono esagerati, bensì quella in cui il nuovo compagno di una donna fa spogliare e mettere a pecora la figlia tredicenne di lei.
E’ appena accennato, ma l’argomento pedofilia è trattato, e anche se si vede solo in una scena, il segno lo lascia, eccome.
Ecco quindi il maggior pregio di questa serie: la capacità d'impressionare in maniera indelebile lo spettatore con scene crude, dirette ed estremamente esplicite.
L’incredibile violenza che la protagonista Lucy scarica su chi le sta intorno è dovuta al modo in cui è stata sempre trattata: lei è diversa, è questo il suo unico peccato; l’avere due corni in testa ha fatto sì che fosse sempre denigrata e odiata dalle altre persone sin da quando era bambina. Ecco quindi spiegato il motivo per cui è spesso nuda: per mostrare che è fragile e “normale” come tutte le altre persone.
Ha accumulato odio su odio e, siccome oltre ad avere le corna ha anche un tremendo potere sovrannaturale, lo sfrutta per vendicarsi di chi le ha fatto del male.
La tematica fondamentale di tutta la serie è quindi l’accettazione del diverso, nonché la capacità di perdonare e di rinunciare alla vendetta.
Ma Lucy non è solo una pazza sanguinaria; ha sviluppato infatti una seconda personalità completamente diversa: è estremamente carina e pucciosa, e non fa altro che ripetere “nyu”, verso che potrebbe sembrare il miagolio di un gatto. Tra l’altro le sue corna ricordano decisamente due orecchie feline.
Quando è in quello stato dà spesso luogo a scene comiche in quanto non capisce una parola del linguaggio umano, e in più finisce quasi sempre per essere nuda in parte o integralmente.
C’è quindi un netto contrasto tra le scene estremamente serie e splatterose in cui compare Lucy, e quelle comiche e spensierate in cui compare Nyu assieme ai vari Kouta, Yuka e Mayu. Questi continui e a volte repentini salti dalla “tragedia” alla “commedia” sono un altro degli elementi meglio riusciti.
Gli altri personaggi sono analizzati abbastanza bene psicologicamente: Kouta e Yuka e il loro rapporto di amori e gelosie, Mayu e il terribile passato di violenza che si porta dietro, Nana e la devozione totale a suo padre, Bando e la sua mania omicida, Kurama che deve uccidere la sua stessa figlia…
Una delle cose meglio riuscite di tutte è la sigla iniziale Lilium, che funge anche da colonna sonora principale: è cantata in latino - anche se alcune parole sono pronunciate male - e mostra dei quadri di Klimt su cui appaiono i vari personaggi.
Il maggiore difetto di Elfen Lied è la brevità: per quanto non ci siano inutili perdite di tempo, 13 episodi più un OAV (a mio avviso alquanto inutile) non bastano affatto ad analizzare nel dettaglio ogni personaggio e il suo passato. Ma al di là del finale aperto, la cosa più grave è che moltissimi spunti interessanti sono stati lasciati cadere nel vuoto. Insomma alla fine ci si ritrova con un insieme di situazioni commoventi, ma la storia principale è stata troncata di netto proprio come gli arti delle numerosissime vittime di Lucy.
Un vero peccato.
La maggior parte dei commenti che ho letto hanno ridotto la discussione su questa serie a un banalissimo splatter sì - splatter no. E' indubbio che il sangue qui scorre a litri, teste, gambe e braccia mozzate sono più o meno ovunque ma, come ho già scritto altrove, l'era dei puffi è, almeno per me, finita da un pezzo. Allo stesso tempo devo dire di non trovare l'elemento splatter particolarmente gradevole o divertente e, in genere, non attira la mia attenzione. Ma il problema sta, ancora una volta, sul metro che vogliamo utilizzare per giudicare il mondo degli anime in generale. Opere per bambini? Opere dedicate ad adolescenti in cerca di sogni? O opere destinate ad un pubblico adulto? A mio avviso, come nel cinema esistono diversi generi ed è giusto che anche il mondo degli anime ne abbia, così come in effetti accade ormai da tempo. Sarà poi la sensibilità di ognuno a scegliere quello che più gli aggrada, così come al cinema si sceglie un film d'azione piuttosto che un film comico o viceversa senza per questo tacciare a priori per schifezza tutto il resto.
Elfen Lied indubbiamente unisce lo splatter al genere fantascientifico; ma all'atto di scrivere questa recensione, pur essendo passate diverse settimane dalla sua visione, sono rimasto stupito da come la cosa abbia avuto tanta rilevanza nella discussione. Il motivo è semplice: quello che m'è restato come ricordo di questa serie non è né il sangue, né la violenza, né nient'altro del genere. E' rimasta l'immagine del modo in cui molti uomini trattano ciò che ritengono diverso, e come allo stesso tempo altri riescano ad accettarlo senza riserve. Ed è rimasta la scena finale sulla grande scalinata, che infonde un sentimento di rimpianto ma allo stesso tempo di pace. Bello, molto bello.
Avevo deciso di dare soltanto 9 a questa serie, in quanto alcune imperfezioni nella trama sono abbastanza palesi, però il punto in più va alla colonna sonora assolutamente geniale.
Elfen Lied indubbiamente unisce lo splatter al genere fantascientifico; ma all'atto di scrivere questa recensione, pur essendo passate diverse settimane dalla sua visione, sono rimasto stupito da come la cosa abbia avuto tanta rilevanza nella discussione. Il motivo è semplice: quello che m'è restato come ricordo di questa serie non è né il sangue, né la violenza, né nient'altro del genere. E' rimasta l'immagine del modo in cui molti uomini trattano ciò che ritengono diverso, e come allo stesso tempo altri riescano ad accettarlo senza riserve. Ed è rimasta la scena finale sulla grande scalinata, che infonde un sentimento di rimpianto ma allo stesso tempo di pace. Bello, molto bello.
Avevo deciso di dare soltanto 9 a questa serie, in quanto alcune imperfezioni nella trama sono abbastanza palesi, però il punto in più va alla colonna sonora assolutamente geniale.
Elfen Lied posso considerarlo come uno degli anime che mi ha fatto emozionare di più, nonostante il primo impatto, ma penso che ciò valga per chiunque l'abbia visto. Malgrado sia molto cruento e mi abbia fatto storcere il naso, la successione degli eventi, evolvendosi, migliora il nostro rapporto con l'anime fino a farci appassionare e ad amarlo. I personaggi secondari penso che non siano molto ben realizzati, insomma, si poteva fare qualcosa di più, ma la protagonista Lucy/Nyu è caratterizzata in modo superbo, soprattutto Lucy, sia nel disegno sia nel carattere, tanto da renderla il mio personaggio femminile preferito in assoluto. Stupende ho trovato le colonne sonore, e secondo me è bellissima la sigla iniziale.
Che dire di più, guardatelo tutto, e non fatevi intimorire dalle scene violente, perché davvero ne vale la pena vederlo.
Che dire di più, guardatelo tutto, e non fatevi intimorire dalle scene violente, perché davvero ne vale la pena vederlo.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Lirico.
Non c'è che dire. Una storia che mischia una fantascienza un po' alla NGE, temi attuali come la violenza, la discriminazione e l'abuso della scienza, e lo splatter.
Alla base di tutto c'è una storia molto triste: la morte di un piccolo cucciolo di cane, amato dalla protagonista, assassinato da dei piccoli delinquenti, tutto a causa delle "corna" che la protagonista si trova ad avere. E così comincia la spirale di sangue.
Ma fortunatamente non tutto viene per nuocere. Un bambino, disinteressato alla discriminazione, decide di diventare amico della protagonista: giocano, si divertono prima che lui parta. Ma, alla sua partenza, un evento particolare porta nella spirale di sangue anche il suddetto bambino.
Tutto ciò è solo il flashback, perché la storia vera e propria è nel futuro, rispetto a questi avvenimenti.
La fine è aperta e speranzosa. Scommetto che tutti, alla fine, sperano la stessa cosa.
Lirico.
Non c'è che dire. Una storia che mischia una fantascienza un po' alla NGE, temi attuali come la violenza, la discriminazione e l'abuso della scienza, e lo splatter.
Alla base di tutto c'è una storia molto triste: la morte di un piccolo cucciolo di cane, amato dalla protagonista, assassinato da dei piccoli delinquenti, tutto a causa delle "corna" che la protagonista si trova ad avere. E così comincia la spirale di sangue.
Ma fortunatamente non tutto viene per nuocere. Un bambino, disinteressato alla discriminazione, decide di diventare amico della protagonista: giocano, si divertono prima che lui parta. Ma, alla sua partenza, un evento particolare porta nella spirale di sangue anche il suddetto bambino.
Tutto ciò è solo il flashback, perché la storia vera e propria è nel futuro, rispetto a questi avvenimenti.
La fine è aperta e speranzosa. Scommetto che tutti, alla fine, sperano la stessa cosa.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
Elfen Lied è stato il primo anime a mostrarmi quel senso di freddezza e indifferenza davanti alla morte di un essere vivente, soprattutto considerando il modo di farlo. Agghiaccianti sono le scene di decapitazione e di mutilazioni anche di "innocenti" fanciulle.
L'anime promette bene sin dall'inizio, con una sigla cantata in latino! E' fondamentale per enfatizzare la bellezza di un giglio bianco ma irrimediabilmente sporco di sangue. Il diclonius, essere umano mutante dotato di armi dette "vettori", dimostra senz'altro una forza fuori dal normale sulla quale si potrebbe puntare in un eventuale conflitto. Gli scienziati che li testano senza pietà lo sanno bene e pertanto rinchiudono questi esseri in enormi "casseforti" al fine di proteggersi da eventuali ripercussioni.
Uno in particolare , Lucy, è dotato di un'enorme potere distruttivo. La stessa inoltre soffre di sdoppiamento della personalità: la malvagia Lucy e la tenera indifesa Myu. essa conquisterà il cuore di Kota, ancora una volta. Proprio così, Lucy era la ragazza che Kota amava che improvvisamente sparì. Un'ombra mostruosa nasconde dentro sé il ragazzo, ovvero la morte brutale della sorella e del padre. Esattamente come in passato, Lucy/Myu ferirà il ragazzo spargendo sangue e sparendo, forse questa volta per sempre. Non lo sapremo mai.
Elfen Lied è intrigante e violento, ma allo stesso tempo ricco di emozioni e di umanità. Kota accoglie chiunque sia in difficoltà e la sua bontà riesce in qualche modo a controllare l'ora di Lucy, insegnandole l'affetto verso gli altri. Purtroppo come capita spesso la violenza prevalga sulle buone intenzioni e tenere a bada i propri istinti non è affatto facile.
Elfen Lied è stato il primo anime a mostrarmi quel senso di freddezza e indifferenza davanti alla morte di un essere vivente, soprattutto considerando il modo di farlo. Agghiaccianti sono le scene di decapitazione e di mutilazioni anche di "innocenti" fanciulle.
L'anime promette bene sin dall'inizio, con una sigla cantata in latino! E' fondamentale per enfatizzare la bellezza di un giglio bianco ma irrimediabilmente sporco di sangue. Il diclonius, essere umano mutante dotato di armi dette "vettori", dimostra senz'altro una forza fuori dal normale sulla quale si potrebbe puntare in un eventuale conflitto. Gli scienziati che li testano senza pietà lo sanno bene e pertanto rinchiudono questi esseri in enormi "casseforti" al fine di proteggersi da eventuali ripercussioni.
Uno in particolare , Lucy, è dotato di un'enorme potere distruttivo. La stessa inoltre soffre di sdoppiamento della personalità: la malvagia Lucy e la tenera indifesa Myu. essa conquisterà il cuore di Kota, ancora una volta. Proprio così, Lucy era la ragazza che Kota amava che improvvisamente sparì. Un'ombra mostruosa nasconde dentro sé il ragazzo, ovvero la morte brutale della sorella e del padre. Esattamente come in passato, Lucy/Myu ferirà il ragazzo spargendo sangue e sparendo, forse questa volta per sempre. Non lo sapremo mai.
Elfen Lied è intrigante e violento, ma allo stesso tempo ricco di emozioni e di umanità. Kota accoglie chiunque sia in difficoltà e la sua bontà riesce in qualche modo a controllare l'ora di Lucy, insegnandole l'affetto verso gli altri. Purtroppo come capita spesso la violenza prevalga sulle buone intenzioni e tenere a bada i propri istinti non è affatto facile.
<b>Elfen Lied</b> è sicuramente un prodotto in grado di farsi notare, anche se il modo e le tematiche che utilizza per emergere possono far discutere.
Levando gli elementi di cui parleremo <b>Elfen Lied</b> altro non è che una classica commedia sentimentale/drammatica, genere che prevede un ragazzo più o meno sfortunato/imbranato che vive da solo e che vede la sua casa invasa da almeno 3-4 ragazze.
Eppure l'inizio è ben diverso, una sequenza splatter dove ci sono una trentina di morti, molti dei quali uccisi in modo molto sanguinolento e violento. La seconda parte del 1° episodio cambia radicalmente registro, abbandonando le sequenze cruente e introducendo il protagonista maschile.
Ma la pausa è breve, anche se la parte principale è quella relazionale, soprattutto negli episodi centrali, dove vengono man mano introdotti i vari personaggi, tutti con alle spalle un passato triste.
Accurata è la presenza di questi due aspetti, uno sentimentale e uno splatter, c'è da discutere sul motivo della loro introduzione. Ne ho parlato più volte e ne sono uscite diverse teorie.
Alcuni affermano che così facendo si rompono gli schemi: un elemento di rottura contro il perbenismo e la valanga di finti buoni sentimenti che pervadono la maggior parte delle produzioni. Mostrando il lato più crudo delle cose, calcando anche la mano all'occorrenza, <b>Elfen Lied</b> arriva direttamente allo spettatore senza gli artifici generalmente usati per addolcire la realtà.
Personalmente la penso diversamente: le sequenze esageratamente violente o inutilmente crudeli (tipo mostrare non solo il taglio delle braccia e delle gambe a una ragazzina, ma farla anche vedere sul lettino del laboratorio a mo' di tronchetto con le mutilazioni in bella vista mentre dà l'addio a suo padre...) sono prima di tutto una trovata di tipo commerciale, e in secondo luogo una scorciatoia per coinvolgere lo spettatore.
Quella che vi propongo è la mia visione, ci sono altri anime di tipo sentimentale/drammatico che usano sequenze di eventi drammatici per rinnovare l'interesse dello spettatore e strappargli qualche lacrima. Non è un genere che amo, sono convinto che un titolo possa raccontare una storia drammatica in modo efficace senza spiattellarti gli eventi tragici in faccia. Ma ripeto, non essendo un estimatore del genere sono di certo un po' di parte.
Elfen Lied non fa che portare all'estremo il fenomeno presentando le cose in modo ancor più diretto, con una crudezza direi quasi senza precedenti, tanto da sbordare nel genere splatter. Questa scelta sicuramente troverà diversi estimatori... e infatti, è il titolo più recensito del sito e da molti è considerato un vero e proprio capolavoro (<a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?scelta=2&titolo=Elfen%20Lied&CodAnime=401">leggete</a> le recensioni utente di AnimeClick).
Chi ha ragione?
Probabilmente entrambi, Elfen Lied è un opera che va assolutamente assaggiata. Bastano due episodi, saranno sufficienti per capire se l'amerete o se l'odierete.
Faccio fatica a capire il fervore di tanti nei confronti di chi ha dato un voto negativo: il titolo è particolare, è normale che possa non piacere. Vero che ritengo un 3 un voto ingiusto, ma anche un 10 lo trovo altrettanto sbilanciato. Se dovessi esprimermi a numeri, a <b>Elfen Lied</b> darei un 7.
Un paio di cose ancora. Troverete elementi di fantascienza, tra l'altro interessanti. Peccato che tutto venga lasciato solo abbozzato e non venga spiegato quasi nulla. Sono presenti inoltre alcune scene di nudo, ma niente comunque che vi sconvolgerà. Anzi, in genere, tra le frequenti scene splatter si notano a malapena.
Trama: In un laboratorio segreto un soggetto altamente pericoloso riesce a liberarsi e a fuggire, compiendo durante questa operazione una vera e propria strage. Fortunatamente viene colpito e ferito alla testa, perdendo almeno in parte la memoria.
Arriva su una spiaggia e viene soccorso dal protagonista e una sua amica d'infanzia. Loro si trovano infatti davanti una ragazza ferita alla testa e nuda, non in grado di parlare e con delle strane protuberanze al posto delle orecchie. Sembra essere totalmente indifesa e si comporta ingenuamente come una bambina, ma quando vengono per riprenderla recupera per un attimo la sua personalità e mostra a tutti le proprie forza, crudeltà e pericolosità.
Pian piano ne arriveranno altre come lei e si noterà come tutti i personaggi abbiano un passato drammatico in comunque.
Ma non sarà pericoloso tenere una simile bomba a orologeria in casa propria? E se il protagonista scoprisse la vera natura della sua inquilina?
Levando gli elementi di cui parleremo <b>Elfen Lied</b> altro non è che una classica commedia sentimentale/drammatica, genere che prevede un ragazzo più o meno sfortunato/imbranato che vive da solo e che vede la sua casa invasa da almeno 3-4 ragazze.
Eppure l'inizio è ben diverso, una sequenza splatter dove ci sono una trentina di morti, molti dei quali uccisi in modo molto sanguinolento e violento. La seconda parte del 1° episodio cambia radicalmente registro, abbandonando le sequenze cruente e introducendo il protagonista maschile.
Ma la pausa è breve, anche se la parte principale è quella relazionale, soprattutto negli episodi centrali, dove vengono man mano introdotti i vari personaggi, tutti con alle spalle un passato triste.
Accurata è la presenza di questi due aspetti, uno sentimentale e uno splatter, c'è da discutere sul motivo della loro introduzione. Ne ho parlato più volte e ne sono uscite diverse teorie.
Alcuni affermano che così facendo si rompono gli schemi: un elemento di rottura contro il perbenismo e la valanga di finti buoni sentimenti che pervadono la maggior parte delle produzioni. Mostrando il lato più crudo delle cose, calcando anche la mano all'occorrenza, <b>Elfen Lied</b> arriva direttamente allo spettatore senza gli artifici generalmente usati per addolcire la realtà.
Personalmente la penso diversamente: le sequenze esageratamente violente o inutilmente crudeli (tipo mostrare non solo il taglio delle braccia e delle gambe a una ragazzina, ma farla anche vedere sul lettino del laboratorio a mo' di tronchetto con le mutilazioni in bella vista mentre dà l'addio a suo padre...) sono prima di tutto una trovata di tipo commerciale, e in secondo luogo una scorciatoia per coinvolgere lo spettatore.
Quella che vi propongo è la mia visione, ci sono altri anime di tipo sentimentale/drammatico che usano sequenze di eventi drammatici per rinnovare l'interesse dello spettatore e strappargli qualche lacrima. Non è un genere che amo, sono convinto che un titolo possa raccontare una storia drammatica in modo efficace senza spiattellarti gli eventi tragici in faccia. Ma ripeto, non essendo un estimatore del genere sono di certo un po' di parte.
Elfen Lied non fa che portare all'estremo il fenomeno presentando le cose in modo ancor più diretto, con una crudezza direi quasi senza precedenti, tanto da sbordare nel genere splatter. Questa scelta sicuramente troverà diversi estimatori... e infatti, è il titolo più recensito del sito e da molti è considerato un vero e proprio capolavoro (<a href="http://animeclick.nipogames.com/anime.php?scelta=2&titolo=Elfen%20Lied&CodAnime=401">leggete</a> le recensioni utente di AnimeClick).
Chi ha ragione?
Probabilmente entrambi, Elfen Lied è un opera che va assolutamente assaggiata. Bastano due episodi, saranno sufficienti per capire se l'amerete o se l'odierete.
Faccio fatica a capire il fervore di tanti nei confronti di chi ha dato un voto negativo: il titolo è particolare, è normale che possa non piacere. Vero che ritengo un 3 un voto ingiusto, ma anche un 10 lo trovo altrettanto sbilanciato. Se dovessi esprimermi a numeri, a <b>Elfen Lied</b> darei un 7.
Un paio di cose ancora. Troverete elementi di fantascienza, tra l'altro interessanti. Peccato che tutto venga lasciato solo abbozzato e non venga spiegato quasi nulla. Sono presenti inoltre alcune scene di nudo, ma niente comunque che vi sconvolgerà. Anzi, in genere, tra le frequenti scene splatter si notano a malapena.
Trama: In un laboratorio segreto un soggetto altamente pericoloso riesce a liberarsi e a fuggire, compiendo durante questa operazione una vera e propria strage. Fortunatamente viene colpito e ferito alla testa, perdendo almeno in parte la memoria.
Arriva su una spiaggia e viene soccorso dal protagonista e una sua amica d'infanzia. Loro si trovano infatti davanti una ragazza ferita alla testa e nuda, non in grado di parlare e con delle strane protuberanze al posto delle orecchie. Sembra essere totalmente indifesa e si comporta ingenuamente come una bambina, ma quando vengono per riprenderla recupera per un attimo la sua personalità e mostra a tutti le proprie forza, crudeltà e pericolosità.
Pian piano ne arriveranno altre come lei e si noterà come tutti i personaggi abbiano un passato drammatico in comunque.
Ma non sarà pericoloso tenere una simile bomba a orologeria in casa propria? E se il protagonista scoprisse la vera natura della sua inquilina?
<b>[ATTENZIONE! PROBABILI SPOILER!]</b>
Se trovate una ragazza in una spiaggia, sui 17 anni, nuda, con i capelli rosa, con delle specie di "corna" sulla testa, che non sa parlare e non sa badare a se stessa, cosa fate? Sicuramente non quello che fanno i protagonisti di Elfen Lied.
Nyu, il nome dato alla pink haired prima descritta, viene appunto ospitata dal protagonista Kouta, e non mancheranno scene molto ecchi, ma di un ecchi molto spinto. Ma possiamo lasciare i due liberi di copulare insieme? No, assolutamente, ed ecco che arriva la cugina con un affetto al limite dell'incestuoso a mettersi in mezzo.
Finito qua? Ma va'! Nyu soffre di personalità plurima, ogni tanto prende in prestito gli occhi da Reby di Black Lagoon e combina qualche strage grazie ai vettori, braccia invisibili tipiche della sua razza. Ah, non l'avevo detto? Nyu è una mutante (Diclonius), solo che a differenza dei suoi simili può riprodursi. Eh già, ne esistono altri.
Molte cose possono sembrare stereotipate, molte cose possono sembrare bizzarre e molte altre puro fanservice. No, non sembrano: sono. Elfen Lied è bello per questo, un connubio di splatter ed ecchi alla massima potenza. Se posso permettermi un parallelismo, la storia come Nyu ha due "facce": una molto adulta e seria, dove vengono trattati argomenti crudi che non badano a sesso ed età, un'altra più "slice of life", ma con dei personaggi poco verosimili, situazioni non molto realistiche e personalità odiose - che trovano apoteosi nelle attanti di sesso femminile. Questo mix in principio potrà rendere il tutto molto surreale, ma è proprio grazie a ciò che quest'anime ha una sua identità così precisa e particolare.
Elfen Lied è senz'altro un anime particolare e originale, ha un comparto tecnico più che sufficiente, e le scene "splatter" ne guadagnano molto. Il comparto audio invece non è molto variegato, l'opening viene sfumata e utilizzata come OST, e viene anche utilizzata come elemento narrativo. Le vicende si susseguono spesso senza una metà precisa, ma il tutto si risolve nel finale, dove oltre a vari colpi di scena tutti i personaggi e le storie vengono intrecciati per dare la parola fine alla storia. I personaggi sono ben caratterizzati, sebbene in 13 episodi non si possano approfondire certi personaggi secondari che, seppure non vengano dimenticati nel finale, hanno pochi episodi da vantare nel loro curriculum, esempio perfetto ne è l'ultimo Diclonius.
Concludendo, il prodotto è confezionato ad arte, e si conclude con un finale soddisfacente ma palesemente sbrigativo; nonostante ciò niente viene lasciato al caso, o quasi, e tutto torna allo spettatore.
PS: Esiste un OAV della serie, collocato dopo l'arrivo di Nana in famiglia; ovviamente essendo un OAV non accade nulla che stravolga la time-line principale, ma contiene delle simpatiche scenette comiche e degli approfondimenti della storia, come la cattura di Lucy. Tecnicamente non si differenzia da un normale episodio.
Se trovate una ragazza in una spiaggia, sui 17 anni, nuda, con i capelli rosa, con delle specie di "corna" sulla testa, che non sa parlare e non sa badare a se stessa, cosa fate? Sicuramente non quello che fanno i protagonisti di Elfen Lied.
Nyu, il nome dato alla pink haired prima descritta, viene appunto ospitata dal protagonista Kouta, e non mancheranno scene molto ecchi, ma di un ecchi molto spinto. Ma possiamo lasciare i due liberi di copulare insieme? No, assolutamente, ed ecco che arriva la cugina con un affetto al limite dell'incestuoso a mettersi in mezzo.
Finito qua? Ma va'! Nyu soffre di personalità plurima, ogni tanto prende in prestito gli occhi da Reby di Black Lagoon e combina qualche strage grazie ai vettori, braccia invisibili tipiche della sua razza. Ah, non l'avevo detto? Nyu è una mutante (Diclonius), solo che a differenza dei suoi simili può riprodursi. Eh già, ne esistono altri.
Molte cose possono sembrare stereotipate, molte cose possono sembrare bizzarre e molte altre puro fanservice. No, non sembrano: sono. Elfen Lied è bello per questo, un connubio di splatter ed ecchi alla massima potenza. Se posso permettermi un parallelismo, la storia come Nyu ha due "facce": una molto adulta e seria, dove vengono trattati argomenti crudi che non badano a sesso ed età, un'altra più "slice of life", ma con dei personaggi poco verosimili, situazioni non molto realistiche e personalità odiose - che trovano apoteosi nelle attanti di sesso femminile. Questo mix in principio potrà rendere il tutto molto surreale, ma è proprio grazie a ciò che quest'anime ha una sua identità così precisa e particolare.
Elfen Lied è senz'altro un anime particolare e originale, ha un comparto tecnico più che sufficiente, e le scene "splatter" ne guadagnano molto. Il comparto audio invece non è molto variegato, l'opening viene sfumata e utilizzata come OST, e viene anche utilizzata come elemento narrativo. Le vicende si susseguono spesso senza una metà precisa, ma il tutto si risolve nel finale, dove oltre a vari colpi di scena tutti i personaggi e le storie vengono intrecciati per dare la parola fine alla storia. I personaggi sono ben caratterizzati, sebbene in 13 episodi non si possano approfondire certi personaggi secondari che, seppure non vengano dimenticati nel finale, hanno pochi episodi da vantare nel loro curriculum, esempio perfetto ne è l'ultimo Diclonius.
Concludendo, il prodotto è confezionato ad arte, e si conclude con un finale soddisfacente ma palesemente sbrigativo; nonostante ciò niente viene lasciato al caso, o quasi, e tutto torna allo spettatore.
PS: Esiste un OAV della serie, collocato dopo l'arrivo di Nana in famiglia; ovviamente essendo un OAV non accade nulla che stravolga la time-line principale, ma contiene delle simpatiche scenette comiche e degli approfondimenti della storia, come la cattura di Lucy. Tecnicamente non si differenzia da un normale episodio.
Elfen Lied, un anime che fino a poco tempo fa era in cima alle classifiche degli anime più recensiti, un anime che a detta di molti o lo si ama o lo si odia; personalmente non sono d' accordo con questa opinione, perché ciò che mi ha lasciato Elfen Lied non è nient'altro che indifferenza.
La trama ha uno degli inizi più bruschi che abbia mai visto, infatti per i primi 5 minuti si tratta di un susseguirsi di scene splatter di una cattiveria impressionante, cambiando poi completamente genere in maniera altrettanto brusca.
La storia narra di Lucy, una Diclonyus, una sorta di evoluzione degli esseri umani, capace, grazie a delle braccia invisibili chiamate vettori, di manipolare qualsiasi cosa nel suo raggio d' azione. Scappata dal centro di ricerca in cui era segregata perde però la memoria e si ritrova a vagare alla cieca nel mondo esterno, dove incontrerà Kouta, un giovane che ha perso la sorella molti anni prima e che la accoglierà in casa sua, senza sapere però il rischio che corre a tenere una simile arma vicino a sé.
La trama, seppur non risulti particolarmente originale, scorre via in maniera piacevole, con qualche buon colpo di scena e in modo veloce, anzi, troppo veloce.
Questo è uno dei punti deboli più evidenti di Elfen Lied, ovvero l'inspiegabile fretta degli autori nel finire l'anime, che con un ritmo più contenuto e con qualche (molte) spiegazione in più avrebbe sicuramente avuto una valutazione più alta.
I temi trattati inoltre, seppur molto forti, a causa proprio di questa velocità nel trattarli e nel liquidarli non riescono a prendere appieno lo spettatore, che in alcuni casi potrebbe restare completamente indifferente.
La caratterizzazione dei personaggi è invece molto buona sia nei protagonisti che nei personaggi secondari, eccetto qualche rara eccezione.
Passando all'aspetto tecnico, le animazioni sono soltanto buone, mentre il character design risulta un po' troppo "morbido" per un anime di questa violenza; buona invece la colorazione.
Finiamo con il fiore all'occhiello dell'anime, ovvero la colonna sonora. Infatti essa risulta di grande atmosfera e trasmette il senso di malinconia di cui l'anime è saturo in maniera eccellente; l' opening "Lilium", poi, vale un voto in più già da sola.
In definitiva Elfen Lied è, a mio parere un' anime troppo brusco nel suo svolgersi per arrivare a 8, complice anche un character design poco azzeccato; ma una colonna sonora eccellente e un'ottima caratterizzazione gli permettono di arrivare fino a una valutazione discreta, ma nulla di più.
PAGELLA FINALE
DISEGNO: 7
TRAMA: 7
SONORO: 9.5
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8
GLOBALE: 7.5
La trama ha uno degli inizi più bruschi che abbia mai visto, infatti per i primi 5 minuti si tratta di un susseguirsi di scene splatter di una cattiveria impressionante, cambiando poi completamente genere in maniera altrettanto brusca.
La storia narra di Lucy, una Diclonyus, una sorta di evoluzione degli esseri umani, capace, grazie a delle braccia invisibili chiamate vettori, di manipolare qualsiasi cosa nel suo raggio d' azione. Scappata dal centro di ricerca in cui era segregata perde però la memoria e si ritrova a vagare alla cieca nel mondo esterno, dove incontrerà Kouta, un giovane che ha perso la sorella molti anni prima e che la accoglierà in casa sua, senza sapere però il rischio che corre a tenere una simile arma vicino a sé.
La trama, seppur non risulti particolarmente originale, scorre via in maniera piacevole, con qualche buon colpo di scena e in modo veloce, anzi, troppo veloce.
Questo è uno dei punti deboli più evidenti di Elfen Lied, ovvero l'inspiegabile fretta degli autori nel finire l'anime, che con un ritmo più contenuto e con qualche (molte) spiegazione in più avrebbe sicuramente avuto una valutazione più alta.
I temi trattati inoltre, seppur molto forti, a causa proprio di questa velocità nel trattarli e nel liquidarli non riescono a prendere appieno lo spettatore, che in alcuni casi potrebbe restare completamente indifferente.
La caratterizzazione dei personaggi è invece molto buona sia nei protagonisti che nei personaggi secondari, eccetto qualche rara eccezione.
Passando all'aspetto tecnico, le animazioni sono soltanto buone, mentre il character design risulta un po' troppo "morbido" per un anime di questa violenza; buona invece la colorazione.
Finiamo con il fiore all'occhiello dell'anime, ovvero la colonna sonora. Infatti essa risulta di grande atmosfera e trasmette il senso di malinconia di cui l'anime è saturo in maniera eccellente; l' opening "Lilium", poi, vale un voto in più già da sola.
In definitiva Elfen Lied è, a mio parere un' anime troppo brusco nel suo svolgersi per arrivare a 8, complice anche un character design poco azzeccato; ma una colonna sonora eccellente e un'ottima caratterizzazione gli permettono di arrivare fino a una valutazione discreta, ma nulla di più.
PAGELLA FINALE
DISEGNO: 7
TRAMA: 7
SONORO: 9.5
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 8
GLOBALE: 7.5
Ho snobbato quest'anime per un pezzo, avendolo inquadrato come un'opera banale tra lo splatter e l'ecchi. Mi sbagliavo totalmente! Ho deciso di guardarlo dopo avere visto per caso la sigla iniziale su Youtube e avere assolutamente apprezzato l'idea di utilizzare i quadri di Klimt come "fondale" e una melodia dolcissima in stile canti Gregoriani. L'anime mi ha preso subito. Ho ammirato la scena iniziale in stile noir/horror in cui la protagonista canticchia la sua nenia inquietante mentre fa a pezzi i suoi carcerieri.
Ho visto tutte le puntate in due notti. C'è un mix perfetto di mistero, sentimenti, demenzialità, e violenza. Soprattutto il sentimento è molto intenso e drammatico: una tragedia rimossa dalla mente, la sofferenza di chi si sente diverso e rifiutato, di chi ama e non è corrisposto. Sarà che in quel momento ero psicologicamente vulnerabile, sarà per la melodia commovente, ma l'ultima puntata davanti all'apoteosi del sentimento ho pianto come un bambino.
Ho visto tutte le puntate in due notti. C'è un mix perfetto di mistero, sentimenti, demenzialità, e violenza. Soprattutto il sentimento è molto intenso e drammatico: una tragedia rimossa dalla mente, la sofferenza di chi si sente diverso e rifiutato, di chi ama e non è corrisposto. Sarà che in quel momento ero psicologicamente vulnerabile, sarà per la melodia commovente, ma l'ultima puntata davanti all'apoteosi del sentimento ho pianto come un bambino.
A una prima occhiata quest'anime potrebbe sembrare il solito splatter, creato per stupire il pubblico con spargimenti di sangue vari, ma ogni cosa, anche la più piccola, in quest'anime ha un significato profondo. La trama, infatti, nasconde il messaggio della solitudine, del rifiuto, della paura del diverso, dell'odio e, allo stesso tempo, della speranza, dell'amore e della fiducia. Viene mostrato quando dolore inutile porta la discriminazione, provocata dalla paura nei confronti di chi è diverso, di chi non si conosce. Ovvero i Diclonius, semplicemente degli umani nati con corna e la capacità, però, di far apparire dei 'vettori', delle braccia aggiuntive e invisibili; per questo vengono sterminati e chiusi in un laboratorio, usati come cavie, trattati come oggetti, solo perchè diversi, considerati una minaccia per l'umanità. Fra questi, il personaggio di Lucy, che arriva a impazzire e uccidere tutti per non soffrire, dopo aver subito tormenti e umiliazioni per la sua diversità; il personaggio di Mariko, chiuso per anni in una stanza sigillata, per lo stesso motivo, e corrotto ormai dall'odio, capace, ormai, di provare gioia solo nel vedere la sofferenza e la morte altrui; e il personaggio di Nana, che, nel momento in cui stava per impazzire anche lei, decidendo di uccidere tutti, non riuscendo a comprendere il perchè dovesse essere odiata per non essere 'normale', si trova davanti persone che le hanno saputo dimostrare affetto, avendo in questo modo avuto un'altra possibilità.
Non è difficile accorgersi che il messaggio dell'anime sia quanto male faccia essere allontanati da tutti senza motivo, quanto dannosa sia la discriminazione, e quanto, una volta che dentro la tua mente tu non vedi più delle persone diverse, ma dei nemici, degli esseri inferiori, disgustosi, diventi banale e insignificante pure il dolore che gli fai provare. La banalità del male è la ragione per cui l'autore ha preferito usare il genere splatter, senza mascherare la realtà.
A mio parere questo è un anime molto profondo e niente è esagerato; la psicologia dei personaggi è azzeccata e realistica. Basta togliere i Diclonius per rendersi conto sia che ciò che accade in quest'anime potrebbe accadere (e talvolta è accaduto) a tante persone, sia di quanto ormai ci stiamo abituando a tener lontane le persone che, perché non sono come noi, consideriamo cattive e pericolose, o ridicole, personaggi buffi, "soggetti", neppure esseri umani più, quasi, neppure esseri viventi. Basti pensare non solo alle discriminazioni nei confronti dei neri o degli immigrati, ma anche, ad esempio, alle persone grasse, o brutte, o basse. Basta non rientrare nella norma per perdere il diritto di vivere felici? Questo chiede l'anime. Io gli do come voto 10, ed è il voto di una persona che studia psicologia.
Non è difficile accorgersi che il messaggio dell'anime sia quanto male faccia essere allontanati da tutti senza motivo, quanto dannosa sia la discriminazione, e quanto, una volta che dentro la tua mente tu non vedi più delle persone diverse, ma dei nemici, degli esseri inferiori, disgustosi, diventi banale e insignificante pure il dolore che gli fai provare. La banalità del male è la ragione per cui l'autore ha preferito usare il genere splatter, senza mascherare la realtà.
A mio parere questo è un anime molto profondo e niente è esagerato; la psicologia dei personaggi è azzeccata e realistica. Basta togliere i Diclonius per rendersi conto sia che ciò che accade in quest'anime potrebbe accadere (e talvolta è accaduto) a tante persone, sia di quanto ormai ci stiamo abituando a tener lontane le persone che, perché non sono come noi, consideriamo cattive e pericolose, o ridicole, personaggi buffi, "soggetti", neppure esseri umani più, quasi, neppure esseri viventi. Basti pensare non solo alle discriminazioni nei confronti dei neri o degli immigrati, ma anche, ad esempio, alle persone grasse, o brutte, o basse. Basta non rientrare nella norma per perdere il diritto di vivere felici? Questo chiede l'anime. Io gli do come voto 10, ed è il voto di una persona che studia psicologia.
Senza alcun dubbio uno dei miei anime preferiti: è stato proprio Elfen Lied ad accendere la mia passione per il mondo degli anime. Un vero e proprio capolavoro, capace di suscitare fortissime emozioni grazie a una storia veramente travolgente accompagnata da una colonna sonora semplicemente straordinaria.
La trama è incentrata su Kouta, un ragazzo apparentemente normale ma con un passato molto doloroso, e su Lucy, una giovane "diclonius" evasa da un laboratorio segreto e trovata in seguito, sulla riva del mare, nuda, ferita e apparentemente molto confusa, proprio dal nostro Kouta, che passava di lì accompagnato da sua cugina.
I temi trattati in quest'anime sono, a mio avviso, per un pubblico adulto, visto che vanno dall'odio tra specie differenti (e spesso questo dipende solo dal fatto che l'uomo per natura tende ad aver paura di tutto ciò che è differente e che non riesce a comprendere) alle amnesie auto-imposte, per non affrontare eventi o situazioni vissute orribili, fino ad arrivare ai disturbi mentali e della personalità. Personalmente ritengo che quest'anime, visto con la giusta mentalità, possa anche insegnare qualcosa sul mondo in cui ci troviamo.
Devo ammettere che mi ha colpito veramente molto la questione dell'orologio, sul quale ho dato una mia personale interpretazione che ha trovato riscontri anche su alcuni forum che discutevano appunto del suddetto oggetto e del suo significato.
Gli episodi totali che compongono Elfen Lied sono 13, ma e stato rilasciato anche un'OAV che cronologicamente va collocato tra l'episodio 11 e il 12, e anche se non è essenziale per la storia in sé, fornisce qualche dettaglio, in particolare sul passato di Lucy, per comprendere meglio gli eventi, quindi il mio consiglio è di guardare l'OAV dopo l'episodio 11 per poi riprendere con la normale visione della serie.
Concludendo, non posso fare a meno di consigliare la visione di questo stupendo anime a tutti, fatta eccezione forse per quelli molto impressionabili da sangue, torture ecc. (che comunque non sono niente di così esagerato) e per un pubblico troppo giovane. 10 pieno.
La trama è incentrata su Kouta, un ragazzo apparentemente normale ma con un passato molto doloroso, e su Lucy, una giovane "diclonius" evasa da un laboratorio segreto e trovata in seguito, sulla riva del mare, nuda, ferita e apparentemente molto confusa, proprio dal nostro Kouta, che passava di lì accompagnato da sua cugina.
I temi trattati in quest'anime sono, a mio avviso, per un pubblico adulto, visto che vanno dall'odio tra specie differenti (e spesso questo dipende solo dal fatto che l'uomo per natura tende ad aver paura di tutto ciò che è differente e che non riesce a comprendere) alle amnesie auto-imposte, per non affrontare eventi o situazioni vissute orribili, fino ad arrivare ai disturbi mentali e della personalità. Personalmente ritengo che quest'anime, visto con la giusta mentalità, possa anche insegnare qualcosa sul mondo in cui ci troviamo.
Devo ammettere che mi ha colpito veramente molto la questione dell'orologio, sul quale ho dato una mia personale interpretazione che ha trovato riscontri anche su alcuni forum che discutevano appunto del suddetto oggetto e del suo significato.
Gli episodi totali che compongono Elfen Lied sono 13, ma e stato rilasciato anche un'OAV che cronologicamente va collocato tra l'episodio 11 e il 12, e anche se non è essenziale per la storia in sé, fornisce qualche dettaglio, in particolare sul passato di Lucy, per comprendere meglio gli eventi, quindi il mio consiglio è di guardare l'OAV dopo l'episodio 11 per poi riprendere con la normale visione della serie.
Concludendo, non posso fare a meno di consigliare la visione di questo stupendo anime a tutti, fatta eccezione forse per quelli molto impressionabili da sangue, torture ecc. (che comunque non sono niente di così esagerato) e per un pubblico troppo giovane. 10 pieno.
Strano, un anime davvero molto strano...
Riscrivo la recensione ora che mi sono registrata e devo dire che nel frattempo non ho provato il desiderio di rivedere nessuna scena di quest'anime. Non mi sono piaciuti i protagonisti, sopratutto Kouta, non mi è piaciuta la volgarità sommessa di molte scene, né il sangue buttato lì per caso, a volte senza motivo.
La sigla d'inizio è una versione moderna dei canti gregoriani che personalmente ho apprezzato molto, anche se è stata usata per fare da sottofondo ad alcuni scopiazzamenti dei quadri di Gustav Klimt, usati come elemento figurativo.
Ancora non mi è piaciuto il tratto di un disegno "infantile" (sarebbe stato più appropriato un tratto "duro") per una trama tanto violenta (anche se devo dire che si adatta bene ai momenti comici) e le voci stridule dei personaggi femminili. Personalmente l'ho trovato un mix incongruente di elementi immiscibili.
Riscrivo la recensione ora che mi sono registrata e devo dire che nel frattempo non ho provato il desiderio di rivedere nessuna scena di quest'anime. Non mi sono piaciuti i protagonisti, sopratutto Kouta, non mi è piaciuta la volgarità sommessa di molte scene, né il sangue buttato lì per caso, a volte senza motivo.
La sigla d'inizio è una versione moderna dei canti gregoriani che personalmente ho apprezzato molto, anche se è stata usata per fare da sottofondo ad alcuni scopiazzamenti dei quadri di Gustav Klimt, usati come elemento figurativo.
Ancora non mi è piaciuto il tratto di un disegno "infantile" (sarebbe stato più appropriato un tratto "duro") per una trama tanto violenta (anche se devo dire che si adatta bene ai momenti comici) e le voci stridule dei personaggi femminili. Personalmente l'ho trovato un mix incongruente di elementi immiscibili.
Elfen Lied è un anime assai controverso. Basta una veloce scorsa delle recensioni fin qui scritte (tra l'altro, moltissime) per rendersi conto che, tendenzialmente, questa serie induce valutazioni estreme: o la si ama o la si odia.
In effetti, le critiche non sono certo del tutto infondate, anzi. Anche io ho trovato alcune scelte della regia e della sceneggiatura assai discutibili.
Intendiamoci, di anime impregnati di violenza ne ho visti anch'io, e sicuramente ancora ne vedrò in futuro. Ma in altri lavori c'era un limite invisibile, ma invalicabile, che era rappresentato dallo scopo che gli autori si prefiggevano di raggiungere al fine della trama.
Qui la violenza pare avere senso solo se esaurita in se stessa, più che essere funzionale a un intreccio narrativo ben preciso; certe scene paiono essere improntate all'autocompiacimento degli autori, che buttano in pasto allo spettatore situazioni, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, che definire “forti” è un eufemismo. In particolare pare esserci un chiaro tentativo da parte degli autori di solleticare la morbosità del pubblico con un approccio, appunto, morboso. Il tutto condito da una generosa dose di fanservice (inutile, aggiungerei, dato il tipo di anime).
Se lo scopo è in parte riuscito, non si può però dire che questo sia un obiettivo condivisibile, almeno non da parte mia.
In effetti, le critiche non sono certo del tutto infondate, anzi. Anche io ho trovato alcune scelte della regia e della sceneggiatura assai discutibili.
Intendiamoci, di anime impregnati di violenza ne ho visti anch'io, e sicuramente ancora ne vedrò in futuro. Ma in altri lavori c'era un limite invisibile, ma invalicabile, che era rappresentato dallo scopo che gli autori si prefiggevano di raggiungere al fine della trama.
Qui la violenza pare avere senso solo se esaurita in se stessa, più che essere funzionale a un intreccio narrativo ben preciso; certe scene paiono essere improntate all'autocompiacimento degli autori, che buttano in pasto allo spettatore situazioni, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, che definire “forti” è un eufemismo. In particolare pare esserci un chiaro tentativo da parte degli autori di solleticare la morbosità del pubblico con un approccio, appunto, morboso. Il tutto condito da una generosa dose di fanservice (inutile, aggiungerei, dato il tipo di anime).
Se lo scopo è in parte riuscito, non si può però dire che questo sia un obiettivo condivisibile, almeno non da parte mia.
Drammatico, splatter e disturbato sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente pensando a Elfen Lied: di certo non è un anime per tutti, bensì vuole un pubblico che sappia guardare oltre le apparenze (dalla prima puntata potrebbe far storcere il naso a molti), ma se lo si guarda fino alla fine non si può rimanere impassibili.
E' riuscito a farmi commuovere, mantiene un ritmo sempre uguale alternando scene cruente con litri di sangue a scene più drammatiche, a volte buffe oppure romantiche; i disegni sono stupendi, perfetti per una serie che dura tredici puntate, non ho notato cali di qualità nel disegno e anche se non si tratta di un anime pieno di scontri questi vengono trattati come si deve.
Di certo ha degli alti e bassi con scene surreali (dato che si sviluppa intorno a questi "Diclonius", una razza creata in laboratorio che ha poteri telecinetici), ma per fortuna gli autori non si sono concentrati sul dominio del mondo o amenità simili, bensì sulla vita di un ragazzo, Kouta, che ha subito un grandissimo trauma da piccolo, dimenticando tutto, e che nel corso della serie riscoprirà ogni cosa. Ci sono anche altri personaggi con una loro storia, tutti più o meno legati e tutti trattati nello stesso modo, quindi non ci sono comparse inutili.
Le musiche sono tra le più belle mai sentite, soprattutto l'intro è davvero magnifica, mentre gli altri brani della OST tendono a essere principalmente cupi e tetri, adatti alla maggior parte delle scene dell'anime.
Insomma, è un anime ricco che per via del modo in cui vuole raccontare la sua storia può non piacere ad alcuni, ma per me rimane in cima all'Olimpo dei migliori anime mai creati.
E' riuscito a farmi commuovere, mantiene un ritmo sempre uguale alternando scene cruente con litri di sangue a scene più drammatiche, a volte buffe oppure romantiche; i disegni sono stupendi, perfetti per una serie che dura tredici puntate, non ho notato cali di qualità nel disegno e anche se non si tratta di un anime pieno di scontri questi vengono trattati come si deve.
Di certo ha degli alti e bassi con scene surreali (dato che si sviluppa intorno a questi "Diclonius", una razza creata in laboratorio che ha poteri telecinetici), ma per fortuna gli autori non si sono concentrati sul dominio del mondo o amenità simili, bensì sulla vita di un ragazzo, Kouta, che ha subito un grandissimo trauma da piccolo, dimenticando tutto, e che nel corso della serie riscoprirà ogni cosa. Ci sono anche altri personaggi con una loro storia, tutti più o meno legati e tutti trattati nello stesso modo, quindi non ci sono comparse inutili.
Le musiche sono tra le più belle mai sentite, soprattutto l'intro è davvero magnifica, mentre gli altri brani della OST tendono a essere principalmente cupi e tetri, adatti alla maggior parte delle scene dell'anime.
Insomma, è un anime ricco che per via del modo in cui vuole raccontare la sua storia può non piacere ad alcuni, ma per me rimane in cima all'Olimpo dei migliori anime mai creati.
E' stata la serie che mi ha commosso maggiormente... vedendola mi ha trasmesso un turbine di emozioni, e soprattutto nella parte finale mi sono cadute addirittura le lacrime. La trama ti prende subito dalla prima puntata, che risulta molto violenta, un po' ecchi e d'azione; forse anche per questo ho apprezzato questo titolo, per le sue scene crude da puro "Seinen". La bellissima Lucy, che all'inizio a causa della doppia personalità non riesce a dire altro che "NYU", ti fa subito affezionare al suo carattere da pura e innocente ragazza. Viene ritrovata completamente nuda su una spiaggia da una giovane "coppia" che subito si presta a darle aiuto e affetto, vista l'impossibilità di "Nyu" nel fare praticamente nulla da sola. Il bello viene quando la parte malvagia inizia a riaffiorare, sopratutto per la sua diversità rispetto ai comuni esseri umani, avendo a disposizione degli arti invisibili e retrattili in grado di spezzare a metà una persona.
La storia si sviluppa molto bene e dalla metà in poi si ha un flash-back che ripercorre la vita della piccola Lucy e ti fa capire il motivo della sua crudeltà con le persone. Durante la parte finale si ha un ritorno al presente con dei colpi di scena davvero bellissimi e soprattutto molto commoventi.
I designi sono belli, sopratutto i fondali sono qualcosa di meraviglioso, e una cosa che mi ha molto colpito è stata la ricostruzione di un posto realmente esistente in Giappone in tutti i suoi particolari, dalla spiaggia alle vie del paese, fino al "palazzo" dove vivono i protagonisti.
Le colonne sonore sono anch'esse molto belle e messe nei punti giusti, tanto da farti avere spesso i lucciconi agli occhi! Anche la caratterizzazione dei personaggi è ben curata, benché vi siano solo 13 episodi.
Concludendo un bel 9 se lo becca tutto. Assolutamente da vedere! Lo sconsiglio ai più piccoli per le scene crude e violente.
La storia si sviluppa molto bene e dalla metà in poi si ha un flash-back che ripercorre la vita della piccola Lucy e ti fa capire il motivo della sua crudeltà con le persone. Durante la parte finale si ha un ritorno al presente con dei colpi di scena davvero bellissimi e soprattutto molto commoventi.
I designi sono belli, sopratutto i fondali sono qualcosa di meraviglioso, e una cosa che mi ha molto colpito è stata la ricostruzione di un posto realmente esistente in Giappone in tutti i suoi particolari, dalla spiaggia alle vie del paese, fino al "palazzo" dove vivono i protagonisti.
Le colonne sonore sono anch'esse molto belle e messe nei punti giusti, tanto da farti avere spesso i lucciconi agli occhi! Anche la caratterizzazione dei personaggi è ben curata, benché vi siano solo 13 episodi.
Concludendo un bel 9 se lo becca tutto. Assolutamente da vedere! Lo sconsiglio ai più piccoli per le scene crude e violente.
Opening superba, veramente fantastica, per il resto questo anime mi ha completamente deluso (e a come vedo dalle altre recensioni, non sono l'unico).
Elfen Lied è un anime privo di originalità.
La realizzazione grafica è indescrivibile, infatti, si alternano parti in cui i personaggi sono ben definiti e altre dove sembrano bambini di cinque anni.
Quest'anime è anche famoso per essere un fantastico splatter, ricco di violenza cruda e spargimenti di sangue: beh, secondo me proprio fantastico non è: le scene infatti non sono poi così ricche di violenza cruda, allo stato puro, basti guardare il sangue che sembra quasi succo caramellato, oppure i corpi che sembrano fatti di gomma.
Però sono solo tredici episodi e per fortuna non si è spinto oltre.
Elfen Lied è un anime privo di originalità.
La realizzazione grafica è indescrivibile, infatti, si alternano parti in cui i personaggi sono ben definiti e altre dove sembrano bambini di cinque anni.
Quest'anime è anche famoso per essere un fantastico splatter, ricco di violenza cruda e spargimenti di sangue: beh, secondo me proprio fantastico non è: le scene infatti non sono poi così ricche di violenza cruda, allo stato puro, basti guardare il sangue che sembra quasi succo caramellato, oppure i corpi che sembrano fatti di gomma.
Però sono solo tredici episodi e per fortuna non si è spinto oltre.
Vedo che Elfen Lied è l'anime più recensito e quindi più discusso di Animeclick: beh, mentre stavo pensando di scrivere questa recensione ho capito subito il perché.
Uno dei principali motivi credo che sia la presenza (giusta o sbagliata, appunto discussa) della violenza e di scene ecchi, secondo molti sproporzionate e destinate esclusivamente al fanservice, mentre secondo altri sono presenti nella giusta quantità, senza eccedere quindi.
La storia parte e continua molto bene, tanto che un episodio tira l'altro obbligandovi a proseguire e a concludere la visione dell'anime che però, purtroppo, vi lascerà con un amaro in bocca che più amaro di così non si può: viene dato un finale esclusivamente alla "parte sentimentale" (da questo punto di vista bisogna però ammettere che si tratta di un gran bel finale) della serie, trascurando completamente tutto il resto della storia.
Lucy come personaggio è uno dei più interessanti di sempre, ed è sviluppata e caratterizzata benissimo, così come i suoi flashback, la storia passata e i cambiamenti psicologici (spesso letteralmente).
Peccato che gli altri protagonisti siano talmente insignificanti e scialbi da apparire alquanto irreali e "animati", tanto che spesso sembrano dei robot.
Oddio, se devo essere sincero non ricordo affatto la colonna sonora, ma l'ending è bellissima - la opening un po' meno -, anche se la canzone in latino potevano risparmiarsela benissimo, visto che non c'entra proprio un'H con i temi della serie.
Comunque, le tematiche sono molto ben sviluppate e stimolano la ragione su problemi riguardanti il razzismo, la superficialità e i pregiudizi, ed è questo forse il tratto più affascinante di Elfen Lied. E' davvero uno degli anime che mi ha appassionato e divertito di più, un vero peccato per il finale, si poteva fare molto di più.
Per chi non lo sapesse la storia dell'anime continua dal numero 6 del manga, che purtroppo non è stato pubblicato in Italia dove sono reperibili solo le scan tradotte.
Considerando che il manga avrà un finale e con la sua conclusione si potrebbe creare una seconda serie all'anime, credo che il giudizio complessivo possa anche arrivare a 10.
P.S.
Non adatto ai deboli di cuore.
Uno dei principali motivi credo che sia la presenza (giusta o sbagliata, appunto discussa) della violenza e di scene ecchi, secondo molti sproporzionate e destinate esclusivamente al fanservice, mentre secondo altri sono presenti nella giusta quantità, senza eccedere quindi.
La storia parte e continua molto bene, tanto che un episodio tira l'altro obbligandovi a proseguire e a concludere la visione dell'anime che però, purtroppo, vi lascerà con un amaro in bocca che più amaro di così non si può: viene dato un finale esclusivamente alla "parte sentimentale" (da questo punto di vista bisogna però ammettere che si tratta di un gran bel finale) della serie, trascurando completamente tutto il resto della storia.
Lucy come personaggio è uno dei più interessanti di sempre, ed è sviluppata e caratterizzata benissimo, così come i suoi flashback, la storia passata e i cambiamenti psicologici (spesso letteralmente).
Peccato che gli altri protagonisti siano talmente insignificanti e scialbi da apparire alquanto irreali e "animati", tanto che spesso sembrano dei robot.
Oddio, se devo essere sincero non ricordo affatto la colonna sonora, ma l'ending è bellissima - la opening un po' meno -, anche se la canzone in latino potevano risparmiarsela benissimo, visto che non c'entra proprio un'H con i temi della serie.
Comunque, le tematiche sono molto ben sviluppate e stimolano la ragione su problemi riguardanti il razzismo, la superficialità e i pregiudizi, ed è questo forse il tratto più affascinante di Elfen Lied. E' davvero uno degli anime che mi ha appassionato e divertito di più, un vero peccato per il finale, si poteva fare molto di più.
Per chi non lo sapesse la storia dell'anime continua dal numero 6 del manga, che purtroppo non è stato pubblicato in Italia dove sono reperibili solo le scan tradotte.
Considerando che il manga avrà un finale e con la sua conclusione si potrebbe creare una seconda serie all'anime, credo che il giudizio complessivo possa anche arrivare a 10.
P.S.
Non adatto ai deboli di cuore.
Quando avevo appena incominciato a guardare questa serie, non ho potuto trattenermi dallo storcere il naso di fronte alla violenza presente quasi in ogni episodio.
Eppure, continuando a guardarlo, è diventato uno dei miei anime preferiti.
E’ un opera che a parte avere una buona grafica,
uno stile già visto in molti anime ma allo stesso modo interessante, presenta temi duri ma importanti, in quanto reali.
Esprime benissimo l’emarginazione della protagonista, la sua rabbia verso il mondo e il fatto di essere “diversa”.
E con questo posso affermare che la violenza presente in questa serie non è quasi mai gratuita, per ciò non lo si può definire splatter, a parere mio.
Elfen Lied è uno di quei pochi anime nati per far riflettere, per prendere coscienza di alcuni fatti, che, come già detto, vediamo di continuo nella vita, e non solo il caso di Lucy.
Il bello della serie è che per l’appunto ogni personaggio ha il suo oscuro passato, e le azioni che compiono sono solo la conseguenza di ciò, per cui rende bene il concetto di “umanità”, ovvero che non esistono buoni e cattivi (come vediamo spesso in molti altri anime)ma semplicemente ogni individuo ha i suoi pregi e difetti. Voglio finire la recensione elogiando la sigla, che considero un opera d’arte, e consigliando vivamente questo anime.
Eppure, continuando a guardarlo, è diventato uno dei miei anime preferiti.
E’ un opera che a parte avere una buona grafica,
uno stile già visto in molti anime ma allo stesso modo interessante, presenta temi duri ma importanti, in quanto reali.
Esprime benissimo l’emarginazione della protagonista, la sua rabbia verso il mondo e il fatto di essere “diversa”.
E con questo posso affermare che la violenza presente in questa serie non è quasi mai gratuita, per ciò non lo si può definire splatter, a parere mio.
Elfen Lied è uno di quei pochi anime nati per far riflettere, per prendere coscienza di alcuni fatti, che, come già detto, vediamo di continuo nella vita, e non solo il caso di Lucy.
Il bello della serie è che per l’appunto ogni personaggio ha il suo oscuro passato, e le azioni che compiono sono solo la conseguenza di ciò, per cui rende bene il concetto di “umanità”, ovvero che non esistono buoni e cattivi (come vediamo spesso in molti altri anime)ma semplicemente ogni individuo ha i suoi pregi e difetti. Voglio finire la recensione elogiando la sigla, che considero un opera d’arte, e consigliando vivamente questo anime.
Nonostante la comicità di alcune situazioni venutesi a creare durante il corso dell'anime, mi sento in dovere di sconsigliare la visione di questo cartone ad un pubblico giovane se non addirittura non maggiorenne. Difatti non è affatto un pensiero utopico quello di esser proiettati in scenari dove fiumi di sangue si intrecciano con raffigurazioni di nudo. Ma fermi, non pensate che questi siano dei validi fattori per reputare questo toon di poco spessore. Esso difatti si basa, più di molti altri suoi simili, all’introspezione psicologia dei vari personaggi piuttosto che all'azione in esso celata. La dura vita dei Diclonius, protagonisti primari della serie, ed i numerosi torti da loro subiti li fanno apparire più umani delle stesse persone che li circondano. Difatti si viene catapultati in uno scenario a noi così familiare ma a volte pure così sconosciuto. E’ il mondo. Seppur ricco di fantasia come nel caso di questo cartone è il nostro mondo lo scenario primario. Così pieno di indifferenza, violenza gratuita e xenofobia dedito a rendere questi esseri, normalmente pacifici, degli assassini violenti e spietati. Per quanto riguarda le vicende trattate, in certi casi purtroppo non si è andati in fondo alle tematiche proposte lasciandole così prive di un adeguato, e quanto meno necessario, approfondimento o comunque di una relativa spiegazione. Guardando l’anime si prova una sensazione di confusione degna di ogni Seinen che si rispetti, caratterizzata da un veloce susseguirsi di scene violente e macabre a scene assolutamente spensierate, in certi casi fuori luogo ma che comunque rompono quella che potrebbe divenire una soffocante monotonia. La storia splendida e distintamente intricata non può non affascinare riuscendo dunque a vivere dei momenti emozionanti e toccanti. Posso dunque sostenere che se non chiuderete un occhio sui difetti sopra citati finirete per disprezzare l’intera opera.
Eccomi a recensire il classico anime che, o ti piace, o non ti piace, non può esistere una via di mezzo.
In fin dei conti non è altro che una classica commedia sentimentale con riscontri drammatici dovuti sopratutto al passato dei personaggi, tutti nascondono un passato molto triste.
Come ogni harem che si rispetti la casa del protagonista si riempie delle solite 3-4 bellezze sia umane che non, il seguito lo lascio vedere a voi.
Posso garantire che basta vedere le prime puntate per capire cos'è veramente questo prodotto, vi sono scene splatter degne del miglior Tarantino, intervallate di colpo da momenti di assoluta demenzialità o assoluto sentimentalismo. Che sia quest'alternare di sentimenti ed emozione che mi ha fatto innamorare di quest'anime?
Un'altra caratteristica di quest'anime è che arriva direttamente al punto, non usa mezzi termini per addolcire la verità, è nudo e crudo.
Nel corso dell'anime ci sono certe volte delle forzature, più che altro si eccede nella drammaticità del passato di alcuni personaggi e certe scelte di questi ultimi mi sono risultate incomprensibili, vanno al di fuori di qualsiasi logica.
Per quanto riguarda i disegni, li reputo ben fatti, la colonna sonora è struggente, le sigle si sposano perfettamente con l'anime e la sua storia.
Se ben ci penso l'unico punto davvero a sfavore della serie è l'esiguità delle puntate, 13 sono forse poche, molte cose vengono solo abbozzate e in parte, ma solo in parte, spiegate nell'oav.
La fine mi ha quasi soddisfatto, dico quasi perchè mi risulta che nel manga si è conclusa, nell'anime... non ve lo dico, conviene vederlo! Ah dimenticavo! In questo anime, o almeno in alcune sue parti, il fan-service è estremo, direi totale, non è eccessivo ovviamente, però a chi non piace per niente almeno sa che c'è!
Buona visione
In fin dei conti non è altro che una classica commedia sentimentale con riscontri drammatici dovuti sopratutto al passato dei personaggi, tutti nascondono un passato molto triste.
Come ogni harem che si rispetti la casa del protagonista si riempie delle solite 3-4 bellezze sia umane che non, il seguito lo lascio vedere a voi.
Posso garantire che basta vedere le prime puntate per capire cos'è veramente questo prodotto, vi sono scene splatter degne del miglior Tarantino, intervallate di colpo da momenti di assoluta demenzialità o assoluto sentimentalismo. Che sia quest'alternare di sentimenti ed emozione che mi ha fatto innamorare di quest'anime?
Un'altra caratteristica di quest'anime è che arriva direttamente al punto, non usa mezzi termini per addolcire la verità, è nudo e crudo.
Nel corso dell'anime ci sono certe volte delle forzature, più che altro si eccede nella drammaticità del passato di alcuni personaggi e certe scelte di questi ultimi mi sono risultate incomprensibili, vanno al di fuori di qualsiasi logica.
Per quanto riguarda i disegni, li reputo ben fatti, la colonna sonora è struggente, le sigle si sposano perfettamente con l'anime e la sua storia.
Se ben ci penso l'unico punto davvero a sfavore della serie è l'esiguità delle puntate, 13 sono forse poche, molte cose vengono solo abbozzate e in parte, ma solo in parte, spiegate nell'oav.
La fine mi ha quasi soddisfatto, dico quasi perchè mi risulta che nel manga si è conclusa, nell'anime... non ve lo dico, conviene vederlo! Ah dimenticavo! In questo anime, o almeno in alcune sue parti, il fan-service è estremo, direi totale, non è eccessivo ovviamente, però a chi non piace per niente almeno sa che c'è!
Buona visione
Anime carino, poco di più forse.
Avrei sì da dire pro e contro, ma li hanno già elencati e ampiamente esposti i co-commentatori. ;)
La trama è buona, ma poco sviluppata.
I personaggi iper-traumatizzati possono anche essere azzeccati, ma per lo più li ho graditi poco. ^^ Soprattutto perché... okay, si tratta di un anime corto, ma in poche puntate si può riassumere di tutto su tutti i personaggi. Avrei preferito una maggiore trattazione psicologica, tirando le somme.
Le tematiche sarebbero belle, ma sono un po' mandate a quel paese da una scia di banalizzazione di fondo, (in realtà a mio parere non troppo marcata), ma assai evidente in alcuni punti.
Non ho preso di mira questo anime né come bellissimo, né come bruttissimo, lo giudico una via di mezzo; al di sopra della sufficienza giusto perché tutto sommato mi è piaciuto, anche se non mi ha commosso, e mi è parso assai pretenzioso.
Banale l'animazione/character design, ma decente nel complesso.
Bella sigla iniziale, ma preannuncia troppo, rispetto a ciò che tratta.
L'eccesso di fanservice (violento e carnale) sarebbe accettabile, dato che pur se un po' "scarto" è un seinen, se almeno fosse stato inserito REALMENTE nelle tematiche.
Perché metto 6: come ho già detto, mi è piaciuto, nonostante lo stuolo di difetti.
Consiglio la visione (eccetto ai DEBOLISSIMI di stomaco; perché sì, bisogna essere veramente deboli di stomaco per lasciarsi impressionare da così poco: suvvia, violento era violento, ma mica così realistico da impressionare :D)
Avrei sì da dire pro e contro, ma li hanno già elencati e ampiamente esposti i co-commentatori. ;)
La trama è buona, ma poco sviluppata.
I personaggi iper-traumatizzati possono anche essere azzeccati, ma per lo più li ho graditi poco. ^^ Soprattutto perché... okay, si tratta di un anime corto, ma in poche puntate si può riassumere di tutto su tutti i personaggi. Avrei preferito una maggiore trattazione psicologica, tirando le somme.
Le tematiche sarebbero belle, ma sono un po' mandate a quel paese da una scia di banalizzazione di fondo, (in realtà a mio parere non troppo marcata), ma assai evidente in alcuni punti.
Non ho preso di mira questo anime né come bellissimo, né come bruttissimo, lo giudico una via di mezzo; al di sopra della sufficienza giusto perché tutto sommato mi è piaciuto, anche se non mi ha commosso, e mi è parso assai pretenzioso.
Banale l'animazione/character design, ma decente nel complesso.
Bella sigla iniziale, ma preannuncia troppo, rispetto a ciò che tratta.
L'eccesso di fanservice (violento e carnale) sarebbe accettabile, dato che pur se un po' "scarto" è un seinen, se almeno fosse stato inserito REALMENTE nelle tematiche.
Perché metto 6: come ho già detto, mi è piaciuto, nonostante lo stuolo di difetti.
Consiglio la visione (eccetto ai DEBOLISSIMI di stomaco; perché sì, bisogna essere veramente deboli di stomaco per lasciarsi impressionare da così poco: suvvia, violento era violento, ma mica così realistico da impressionare :D)
Elfen lied è la serie più bella che abbia mai visto in vita mia e, credetemi, ne ho viste veramente tante.
E' un anime che può essere riassunto in una sola parola: emozione. La trama è assolutamente fantastica, così come la caratterizzazione dei personaggi. Già la sigla iniziale colpisce nel profondo, sia per suoni che per immagini.
Elfen Lied è una storia ricca di umanità, nell'accezione più ampia del termine; contiene sia il meglio che il peggio di quella creatura chiamata essere umano, mostrando questi lati con eccezionale grazia.
Il suo messaggio, per chi ha visto tutta la serie, è chiaro: se è vero che solitudine, rabbia, tristezza e dolore fanno parte della vita, solo l'amore, il calore di una mano tesa e compagnia di chi ci è caro possono equilibrare e addirittura sorpassare questi lati della nostra esistenza.
Ne consiglio caldamente la visione a tutti, anche a chi non riesce ad apprezzarlo (eresia! .-p).
E' un anime che può essere riassunto in una sola parola: emozione. La trama è assolutamente fantastica, così come la caratterizzazione dei personaggi. Già la sigla iniziale colpisce nel profondo, sia per suoni che per immagini.
Elfen Lied è una storia ricca di umanità, nell'accezione più ampia del termine; contiene sia il meglio che il peggio di quella creatura chiamata essere umano, mostrando questi lati con eccezionale grazia.
Il suo messaggio, per chi ha visto tutta la serie, è chiaro: se è vero che solitudine, rabbia, tristezza e dolore fanno parte della vita, solo l'amore, il calore di una mano tesa e compagnia di chi ci è caro possono equilibrare e addirittura sorpassare questi lati della nostra esistenza.
Ne consiglio caldamente la visione a tutti, anche a chi non riesce ad apprezzarlo (eresia! .-p).
Io non so dov'è tutta sta bellezza. La trama tiene poco, quel che c'è di soprannaturale cerca di essere spiegato rendendolo troppo semplice. Inoltre ci sono troppe situazioni assurde... L'ho visto perché non avevo altro. Ah, e comunque solo poche scene sono davvero splatter. Per il resto è una specie di triangolo amoroso...
Do 6 perché le scene sono splatter davvero!
Do 6 perché le scene sono splatter davvero!
Vado fuori dal coro di osannatori ma proprio non riesco a dargli più della sufficienza come votazione, e tra l'altro confesso che è un sei politico.
Dunque la storia parte davvero bene, ma cade a pezzi quasi subito: la pericolosissima Lucy con doppia personalità finisce a casa del protagonista buon samaritano che è lo stereotipo dello stolto/babbeo medio, non si pone domande ed è sempre e comunque disposto al perdono. L'anime orbita intorno ad un mix malbilanciato di amicia-amore-attrazione e di ideali vari ed eventuali che però poggiano sul nulla, tranne nel caso di Nana che ha una sua storia per avere il carattere che ha e il suo rapporto con "papà" è veramente toccante, oserei dire commovente; ed è proprio per la caratterizzazione di questo personaggio che mi spingo alla sufficienza.
I disegni non sono male effettivamente e l'idea di fondo può intrigare. Che dire se si è annoiati sa senza dubbio intrattenere, per quanto poi lasci un po' straniti.
Dunque la storia parte davvero bene, ma cade a pezzi quasi subito: la pericolosissima Lucy con doppia personalità finisce a casa del protagonista buon samaritano che è lo stereotipo dello stolto/babbeo medio, non si pone domande ed è sempre e comunque disposto al perdono. L'anime orbita intorno ad un mix malbilanciato di amicia-amore-attrazione e di ideali vari ed eventuali che però poggiano sul nulla, tranne nel caso di Nana che ha una sua storia per avere il carattere che ha e il suo rapporto con "papà" è veramente toccante, oserei dire commovente; ed è proprio per la caratterizzazione di questo personaggio che mi spingo alla sufficienza.
I disegni non sono male effettivamente e l'idea di fondo può intrigare. Che dire se si è annoiati sa senza dubbio intrattenere, per quanto poi lasci un po' straniti.
anime inaspettatamente coinvolgente, questa è la mia opinione dopo aver visto questo anime. cominciato a vadere questo anime si può avere l'impressione di guardare uno dei soliti anime horror semplicemente pieni di sangue, ma alla fine si scopre che è un buon mix di valori come l'amicizia , la famiglia e il dolore che accompagna inevitabilmente le persone. oltre a questi ci si può immedesimare nei personaggi e riconoscere desideri quali la ricerca di una famiglia, di una casa e di un posto pacifico, la confusione dell'essere diversi e la stranezza dell'essere umano. i disegni sono molto gradevo anche se non corati nei dettagli. Opening ed Ending gradevoli, doppiaggi discreti come il fansub. un anime interessante perchè racchiude diverse cose insieme e proprio per questo a volte può apparire troppo " gonfiato " ma nonostante tutto gradevole da vedere. consigliato a tutti coloro che amano l'orror misto al sentimento =)
Secondo me un ottimo anime anche se il finale lascia soprattutto la curiosità di quello che possa essere successo a Lucy (leggere il manga spiega molte cose in più,ci sono più personaggi ma il finale non cambia), le scene di nudo integrale o meno che siano a mio avviso non danno un idea di fanservice, ma spiegano meglio molti aspetti della psicologia dei personaggi (abusi, perdita di memoria, studi assurdi su esseri umani).l
Anime ben strutturato anche se il finale lascerebbe molti sbocchi per una seconda serie realmente conclusiva (o quasi), fanservice utile solo a chi vuole guardare le ragazze della serie, ma irrilevante seguendo seriamente la serie (come detto in altre recensioni a quanto vedo).
Anime ben strutturato anche se il finale lascerebbe molti sbocchi per una seconda serie realmente conclusiva (o quasi), fanservice utile solo a chi vuole guardare le ragazze della serie, ma irrilevante seguendo seriamente la serie (come detto in altre recensioni a quanto vedo).
Tutti hanno parlato bene di questo anime ma devo dire che a me non è piaciuto moltissimo. La trama è un po confusa, la grafica e i colori sono mediocri e ci sono troppe scene violente piene di sangue, seguite da scene di personaggi nudi ecc. I personaggi principali non mi hanno colpita affatto, anzi, sono stata colpita da alcuni personaggi secondari per la loro storia e per il loro comportamento. Il finale non è uno dei migliori e mi ha lasciata un pò delusa. Mi aspettavo di più da questo anime... Voto 6.
L'opera di Lynn Okamoto è probabilmente una di quelle che più ha fatto scalpore negli ultimi anni, tra i tanti appassionati di animazione. Adorato da molti, denigrato da altrettanti, Elfen Lied si è fatto ben conoscere e rimarrà nell'immaginario collettivo per molto tempo. Ma effettivamente, quest'anime è un capolavoro, o soltanto un fuoco di paglia?
A mio avviso, nessuno dei due.
Sicuramente i pareri degli appassionati discordano a causa di due elementi senza dubbio intrascurabili: l'eccessiva presenza di scene di nudo, e l'altrettanta abbondanza di violenza, sia fisica che psicologica. I favorevoli ritengono tali componenti necessari affinché l'opera presenti un aspetto maturo e un'atmosfera adulta; i contrari denunciano la freddezza degli sviluppatori apportata nella sceneggiatura, allestita su palcoscenici il più delle volte impregnati di sangue, a discapito degli spettatori più sensibili.
A mio parere, le situazioni ecchi o splatter non sono mai state un problema e non dovrebbero mai compromettere la figura di un anime, ma bisogna pur dire che, per come sono stati impiegate nella serie, fanno storcere il naso, ma non solo per una questione di cinismo o insensibilità, bensì per una vera mancanza di stile (sì alla violenza, ma con classe!).
Col tempo si arriva ad avvertire una vera e propria indigestione di simili circostanze, inoltre la trama stessa va sempre più scemando accusando totale mancanza di fantasia, per giunta incentrata più sui legami tra i personaggi che sulla storia stessa (il finale aperto poi, lo trovo abbastanza pretestuoso).
La sceneggiatura tuttavia non è soltanto colma di sangue, ma presenta varie scene comiche ed altrettanti momenti psicologici. In effetti la trama è ben ideata e abbastanza intrigante, ma di certo non eccelle in innovazione, anche se la presenza di flashback e l'intreccio degli eventi apportano lo spessore narrativo che merita, almeno inizialmente, come ho specificato prima.
Le tematiche affrontate sono varie e di relativa importanza: l'evoluzione e gli attriti che possono nascere tra i membri di due specie differenti, lo sdoppiamento di personalità, le patologie e i disturbi della psiche umana ecc.
Tali argomenti si sviluppano grazie allo sviluppo, molto curato, delle varie situazioni personali e dell'intreccio dei rapporti tra i protagonisti.
Riguardo proprio ai personaggi, devo ammettere che quelli secondari sono stati resi molto meglio dei protagonisti e la stessa cosa vale per le loro storie personali, avvicendate alla grande.
Insomma, per quel che concerne trama e sceneggiatura, il titolo in questione non è certamente da ignorare, nonostante la qualità altalenante e, ripeto, non certo originale, delle situazioni.
Ma veniamo all'aspetto tecnico: purtroppo si tratta del maggiore motivo per il quale rimarrò coi piedi per terra al momento della valutazione.
Sono rimasto abbastanza sconcertato, direi, dalla resa visiva complessiva: i personaggi sono disegnati alla buona, mostrano dei tratti visti e rivisti, non emanano il minimo carisma; i fondali sono quanto di più pietoso abbia potuto vedere in un anime che sia considerato da molti opera di culto imperdibile...mi dispiace contraddirli, ma i grandi capolavori vengono realizzati con un minimo di fatica e impegno mostrata almeno nella realizzazione degli scenari, faccenda a quanto pare del tutto trascurata dagli sviluppatori. Vogliamo poi parlare delle animazioni? Legnose, ridotte all'osso, di seconda categoria...riescono spesso a cadere nel ridicolo proprio in quelle scene di gratuita violenza durante il quale si dovrebbe rimanere allibiti (io invece il più delle volte ho riso); la colorazione non se la passa meglio, visto che appare abbastanza poco realistica (il sangue sembra proprio succo di pomodoro...sarà un provvedimento in difesa dei più sensibili?).
La superficialità riscontrata a livello visivo è distante anni luce da ciò che invece si può ascoltare: la colonna sonora è molto bella, toccante, suggestiva e malinconica, del resto anche la sigla d'apertura (che poi sarà il tema principale, "Lilium") ci mette il suo (simile ad un canto Gregoriano, con riferimenti biblici).
Concludendo, posso affermare che secondo me Elfen Lied è un prodotto apprezzabile da chi preferisce atmosfere insolitamente mature o "brutali", ma effettivamente è un'opera abbastanza sopravvalutata, giacché i temi trattati, nonostante appaiano rilevanti all'occhio dell' "appassionato medio", sono presenti in molti altri lavori antecedenti, in aggiunta la realizzazione risulta al di sotto della media, quindi il mio giudizio personale mi trattiene dal regalare valutazioni superficialmente alte.
A mio avviso, nessuno dei due.
Sicuramente i pareri degli appassionati discordano a causa di due elementi senza dubbio intrascurabili: l'eccessiva presenza di scene di nudo, e l'altrettanta abbondanza di violenza, sia fisica che psicologica. I favorevoli ritengono tali componenti necessari affinché l'opera presenti un aspetto maturo e un'atmosfera adulta; i contrari denunciano la freddezza degli sviluppatori apportata nella sceneggiatura, allestita su palcoscenici il più delle volte impregnati di sangue, a discapito degli spettatori più sensibili.
A mio parere, le situazioni ecchi o splatter non sono mai state un problema e non dovrebbero mai compromettere la figura di un anime, ma bisogna pur dire che, per come sono stati impiegate nella serie, fanno storcere il naso, ma non solo per una questione di cinismo o insensibilità, bensì per una vera mancanza di stile (sì alla violenza, ma con classe!).
Col tempo si arriva ad avvertire una vera e propria indigestione di simili circostanze, inoltre la trama stessa va sempre più scemando accusando totale mancanza di fantasia, per giunta incentrata più sui legami tra i personaggi che sulla storia stessa (il finale aperto poi, lo trovo abbastanza pretestuoso).
La sceneggiatura tuttavia non è soltanto colma di sangue, ma presenta varie scene comiche ed altrettanti momenti psicologici. In effetti la trama è ben ideata e abbastanza intrigante, ma di certo non eccelle in innovazione, anche se la presenza di flashback e l'intreccio degli eventi apportano lo spessore narrativo che merita, almeno inizialmente, come ho specificato prima.
Le tematiche affrontate sono varie e di relativa importanza: l'evoluzione e gli attriti che possono nascere tra i membri di due specie differenti, lo sdoppiamento di personalità, le patologie e i disturbi della psiche umana ecc.
Tali argomenti si sviluppano grazie allo sviluppo, molto curato, delle varie situazioni personali e dell'intreccio dei rapporti tra i protagonisti.
Riguardo proprio ai personaggi, devo ammettere che quelli secondari sono stati resi molto meglio dei protagonisti e la stessa cosa vale per le loro storie personali, avvicendate alla grande.
Insomma, per quel che concerne trama e sceneggiatura, il titolo in questione non è certamente da ignorare, nonostante la qualità altalenante e, ripeto, non certo originale, delle situazioni.
Ma veniamo all'aspetto tecnico: purtroppo si tratta del maggiore motivo per il quale rimarrò coi piedi per terra al momento della valutazione.
Sono rimasto abbastanza sconcertato, direi, dalla resa visiva complessiva: i personaggi sono disegnati alla buona, mostrano dei tratti visti e rivisti, non emanano il minimo carisma; i fondali sono quanto di più pietoso abbia potuto vedere in un anime che sia considerato da molti opera di culto imperdibile...mi dispiace contraddirli, ma i grandi capolavori vengono realizzati con un minimo di fatica e impegno mostrata almeno nella realizzazione degli scenari, faccenda a quanto pare del tutto trascurata dagli sviluppatori. Vogliamo poi parlare delle animazioni? Legnose, ridotte all'osso, di seconda categoria...riescono spesso a cadere nel ridicolo proprio in quelle scene di gratuita violenza durante il quale si dovrebbe rimanere allibiti (io invece il più delle volte ho riso); la colorazione non se la passa meglio, visto che appare abbastanza poco realistica (il sangue sembra proprio succo di pomodoro...sarà un provvedimento in difesa dei più sensibili?).
La superficialità riscontrata a livello visivo è distante anni luce da ciò che invece si può ascoltare: la colonna sonora è molto bella, toccante, suggestiva e malinconica, del resto anche la sigla d'apertura (che poi sarà il tema principale, "Lilium") ci mette il suo (simile ad un canto Gregoriano, con riferimenti biblici).
Concludendo, posso affermare che secondo me Elfen Lied è un prodotto apprezzabile da chi preferisce atmosfere insolitamente mature o "brutali", ma effettivamente è un'opera abbastanza sopravvalutata, giacché i temi trattati, nonostante appaiano rilevanti all'occhio dell' "appassionato medio", sono presenti in molti altri lavori antecedenti, in aggiunta la realizzazione risulta al di sotto della media, quindi il mio giudizio personale mi trattiene dal regalare valutazioni superficialmente alte.
La trama è decisamente poco originale e in generale l'anime è più mirato a accentuare i contenuti splatter/sadici o gli aspetti comico/sentimentali che a sviluppare una vera storia. Sembra più un elemento per giustificare e tessere insieme questi ultimi.
L'anime non mi ha particolarmente emozionato, si fan notare però in particolare la sequenza di introduzione con le rivisitazioni dei quadri di Gustav Klimt fatte con i personaggi del anime e l'accompagnamento musicale che sembrano veramente staccarsi dal resto della produzione in quanto a qualità e cura.
Consigliato a chi piace lo splatter.
L'anime non mi ha particolarmente emozionato, si fan notare però in particolare la sequenza di introduzione con le rivisitazioni dei quadri di Gustav Klimt fatte con i personaggi del anime e l'accompagnamento musicale che sembrano veramente staccarsi dal resto della produzione in quanto a qualità e cura.
Consigliato a chi piace lo splatter.
Cosa dire su quest'anime. Uno che non ne capisce niente direbbe solo che è un "cartone animato" con tanto sangue (che di certo non manca). A me però è piaciuto tantissimo perchè il tema centrale non è la violenza, ma è il perchè di tanta efferatezza. Ogni episodio ti tiene incollato allo schermo e i colpi di scena sono moltissimi. Personalmente mi ero promesso di vedere una puntata al giorno. Risultato: in tre giorni l'avevo imparato a memoria. La grafica è notevole e la storia è ben mixata con momenti drammatici e d'azione, a momenti di vero umorismo. Non potevo non dare il massimo.
PS: Deboli di cuore state a casa a guardare i puffi.
PS: Deboli di cuore state a casa a guardare i puffi.
Elfend Lied è uno dei migliori anime che io abbia mai visto! letto la trama non pensavo fosse granché ma subito dopo avere visto la 1° puntata ne ero già innamorato. E' un anime che al suo interno rinchiude amore, tristezza, dolore, gioia, felicità e come nella vita anche la morte. E' un anime perfetto e a me come ho già fatto capire è piaciuto moltissimo, mi ha fatto commuovere, lo consiglio a tutti perchè nonostante le parti agghiaccianti e fredde è uno degli anime più completi che conosca.
(l'opening fantastica, scelta perfettamente e anche le immagini che la seguono, mi sono innamorato anche di essa)
Un 10 meritatissimo.
(l'opening fantastica, scelta perfettamente e anche le immagini che la seguono, mi sono innamorato anche di essa)
Un 10 meritatissimo.
In un laboratorio segreto un soggetto altamente pericolo riesce a liberarsi e fuggire, compiendo durante questa operazione una vera e propria strage. Fortunatamente viene colpito e ferito alla testa, perdendo almeno in parte la memoria.
Arriva su una spiaggia e viene soccorsa dal protagonista e una sua amica d'infanzia. Si trovano infatti davanti una ragazza ferita alla testa e nuda, non in grado di parlare e con delle strane protuberanze al posto delle orecchie. Sembra essere totalmente indifesa e si comporta ingenuamente come una bambina... ma quando vengono per riprenderla recupera per un attimo la sua personalità e mostra a tutti la propria forza, crudeltà e pericolosità.
Pian piano ne arriveranno altre come lei e si noterà come tutti i personaggi abbiano un passato drammatico in comunque.
Ma non sarà pericoloso tenere una simile bomba ad orologeria in casa propria? E se il protagonista scoprisse la vera natura della sua inquilina?
Arriva su una spiaggia e viene soccorsa dal protagonista e una sua amica d'infanzia. Si trovano infatti davanti una ragazza ferita alla testa e nuda, non in grado di parlare e con delle strane protuberanze al posto delle orecchie. Sembra essere totalmente indifesa e si comporta ingenuamente come una bambina... ma quando vengono per riprenderla recupera per un attimo la sua personalità e mostra a tutti la propria forza, crudeltà e pericolosità.
Pian piano ne arriveranno altre come lei e si noterà come tutti i personaggi abbiano un passato drammatico in comunque.
Ma non sarà pericoloso tenere una simile bomba ad orologeria in casa propria? E se il protagonista scoprisse la vera natura della sua inquilina?
Che dire.. ho aspettato molto a vedere quest'anime, forse per il character che non mi piaceva molto, forse per i commenti altalenanti.
Alla fine ho fatto fatica a finirlo, l'ho trovato decisamente noioso e fanservice in maniera esagerata.
La storia non è molto originale, le lacune nell'intreccio piuttosto evidenti, e si è spinto moltissimo sulla violenza e sulle tette (si, proprio loro).
Si è cercato di dare un'aria profonda all'opera, ad iniziare dalla sigla che scimmiotta Hayez e Klimt, anche questo fanservice gratuitissimo e piuttosto fuori luogo...
Anche il tentativo di rendere cupi i personaggi, di giocare tra il bene e il male, lascia il tempo che trova...
Non mi piace fare spoiler e nemmeno leggerli, quindi non lo farò, tenete conto comunque che questo è un anime che stimola le corde delle sensibilità tipicamente adolescenziali, potrebbe piacere agli under 18, ma per gente più grandicella sarebbe essenzialmente noioso e banalotto.
Personalmente non lo consiglio affatto.
Alla fine ho fatto fatica a finirlo, l'ho trovato decisamente noioso e fanservice in maniera esagerata.
La storia non è molto originale, le lacune nell'intreccio piuttosto evidenti, e si è spinto moltissimo sulla violenza e sulle tette (si, proprio loro).
Si è cercato di dare un'aria profonda all'opera, ad iniziare dalla sigla che scimmiotta Hayez e Klimt, anche questo fanservice gratuitissimo e piuttosto fuori luogo...
Anche il tentativo di rendere cupi i personaggi, di giocare tra il bene e il male, lascia il tempo che trova...
Non mi piace fare spoiler e nemmeno leggerli, quindi non lo farò, tenete conto comunque che questo è un anime che stimola le corde delle sensibilità tipicamente adolescenziali, potrebbe piacere agli under 18, ma per gente più grandicella sarebbe essenzialmente noioso e banalotto.
Personalmente non lo consiglio affatto.
Se volete provare emozioni forti, questo è l'anime giusto per voi. Il suo maggior pregio è di riuscire ad alternare senza forzature le scene più macabre con quelle più dolci in un modo da ricordare davvero, come qualcuno ha scritto qui sotto, una tragedia greca.
Ma riattiviamo un attimo il lato sinistro del cervello e andiamo ad analizzare i non pochi difetti:
1) I personaggi sono fisicamente troppo simili tra loro: ho dovuto riguardarmi daccapo un'intera puntata solo per aver scoperto troppo tardi che quella che credevo essere Nana era in realtà Lucy da piccola!
2) Alcuni comportamenti sono a dir poco improbabili (vedi la bambina che va a soccorrere il soldato con i braccini spezzati come fosse una cosa di tutti i giorni)
3) Più che "violenta", questa serie è "iniqua", nel senso che la violenza a volte è troppa, altre volte è troppo poca (se confrontata con gli standard della serie, ovviamente): pensiamo ad esempio al modo orrendo in cui viene ridotta Nana; voi non lo avreste fatto a quei monelli che avevano ucciso il cane (i quali invece muoiono in mezzo secondo) anziché che a una povera ragazzina che non ha mai fatto niente di male?
Per finire, sarebbe un 6 ma alzo leggermente il voto perchè il finale è bellissimo e lascia soddisfatti, mentre la opening è una vera opera d'arte.
Ma riattiviamo un attimo il lato sinistro del cervello e andiamo ad analizzare i non pochi difetti:
1) I personaggi sono fisicamente troppo simili tra loro: ho dovuto riguardarmi daccapo un'intera puntata solo per aver scoperto troppo tardi che quella che credevo essere Nana era in realtà Lucy da piccola!
2) Alcuni comportamenti sono a dir poco improbabili (vedi la bambina che va a soccorrere il soldato con i braccini spezzati come fosse una cosa di tutti i giorni)
3) Più che "violenta", questa serie è "iniqua", nel senso che la violenza a volte è troppa, altre volte è troppo poca (se confrontata con gli standard della serie, ovviamente): pensiamo ad esempio al modo orrendo in cui viene ridotta Nana; voi non lo avreste fatto a quei monelli che avevano ucciso il cane (i quali invece muoiono in mezzo secondo) anziché che a una povera ragazzina che non ha mai fatto niente di male?
Per finire, sarebbe un 6 ma alzo leggermente il voto perchè il finale è bellissimo e lascia soddisfatti, mentre la opening è una vera opera d'arte.
<b>Tolti riferimenti ad altre recensioni.</b>
Che c'è di bello? I personaggi, soprattutto il protagonista, sono semplicemente ridicoli! La storia va bè non ne parliamo, è quasi inesistente.
Ma poi mi chiedo: dove si è visto uno che bacia la ragazza che non solo ha ucciso sua sorella e suo padre davanti a lui, ma anche moltissime altre persone? Quale mente malata lo farebbe? E questo è uno dei tanti esempi delle situazioni ridicole di cui parlavo. In finale io non lo consiglio a nessuno.
Che c'è di bello? I personaggi, soprattutto il protagonista, sono semplicemente ridicoli! La storia va bè non ne parliamo, è quasi inesistente.
Ma poi mi chiedo: dove si è visto uno che bacia la ragazza che non solo ha ucciso sua sorella e suo padre davanti a lui, ma anche moltissime altre persone? Quale mente malata lo farebbe? E questo è uno dei tanti esempi delle situazioni ridicole di cui parlavo. In finale io non lo consiglio a nessuno.
Elfen Lied è un anime di 13 episodi realizzato dallo studio Genco e tratto dall’omonimo manga di Lynn Okamoto. Ai 13 episodi di base è possibile aggiungerne un altro, presente solo nella versione dvd, in cui viene approfondito il passato di Lucy.
La storia vede al centro la figura dei Diclonius, degli esseri umani mutanti dotati di un potere incredibile tale da renderli estremamente pericolosi e allo stesso tempo delle armi perfette. L’inizio coincide con la fuga di Lucy, una diclonius, dal laboratorio ove è rinchiusa, e in seguito con il suo ritrovamento sulla spiaggia da parte di un ragazzo di nome Kouta, che, insieme alla cugina Yuka, decide di prendersi cura di quella che a prima vista sembra essere solo una ragazza sperduta neanche in grado di parlare. Se dovessi indicare un tema di base direi che esso potrebbe coincidere in generale con la “crudeltà”, ovvero la “violenza”, e le varie forma in cui essa si manifesta, a partire dal trattamento riservato ai diclonius, sul presupposto di trovarsi di fronte ad esseri crudeli e violenti e quindi recependo quell’idea di repulsione del diverso spesso usata nell’animazione giapponese, per finire con la storia della piccola Mayu, con un tema che purtroppo si presenta spesso di attualità.
L’anime non si può definire un capolavoro quanto a grafica, spesso difatti le scene sono approssimate e in generale pur risultando piacevole da vedere è ben lontano dal livello riscontrabile in altri anime di quel periodo. I personaggi sono molto curati a livello di personalità e in fondo questo è pienamente in linea con la profondità dei temi affrontati.
Fino a questo momento, salvo l’appunto sulla grafica, non avrei nulla da eccepire sulla grande qualità dell’anime, se non che un difetto esiste e personalmente mi ha molto infastidito, sebbene la violenza sia alla base della trama spesso, anzi troppo spesso, l’autore si lascia andare per il puro gusto di vedere corpi squartati e arti volanti, se la cosa risultasse confinata allo stretto necessario andrebbe benissimo poiché si rivela un mezzo indispensabile al fine di comprendere a pieno la trama, ma quando si va oltre, come in questo caso, ci si trova di fronte ad uno splatter qualunque, genere che odio.
In conclusione a me è piaciuto, e senza il discorso sugli squartamenti l’avrei ritenuto ottimo, ad ogni modo vale la pena vederlo perché la trama è molto bella e profonda, certo bisogna prepararsi psicologicamente ad assistere a quello che tipicamente viene definito come un bagno di sangue.
La storia vede al centro la figura dei Diclonius, degli esseri umani mutanti dotati di un potere incredibile tale da renderli estremamente pericolosi e allo stesso tempo delle armi perfette. L’inizio coincide con la fuga di Lucy, una diclonius, dal laboratorio ove è rinchiusa, e in seguito con il suo ritrovamento sulla spiaggia da parte di un ragazzo di nome Kouta, che, insieme alla cugina Yuka, decide di prendersi cura di quella che a prima vista sembra essere solo una ragazza sperduta neanche in grado di parlare. Se dovessi indicare un tema di base direi che esso potrebbe coincidere in generale con la “crudeltà”, ovvero la “violenza”, e le varie forma in cui essa si manifesta, a partire dal trattamento riservato ai diclonius, sul presupposto di trovarsi di fronte ad esseri crudeli e violenti e quindi recependo quell’idea di repulsione del diverso spesso usata nell’animazione giapponese, per finire con la storia della piccola Mayu, con un tema che purtroppo si presenta spesso di attualità.
L’anime non si può definire un capolavoro quanto a grafica, spesso difatti le scene sono approssimate e in generale pur risultando piacevole da vedere è ben lontano dal livello riscontrabile in altri anime di quel periodo. I personaggi sono molto curati a livello di personalità e in fondo questo è pienamente in linea con la profondità dei temi affrontati.
Fino a questo momento, salvo l’appunto sulla grafica, non avrei nulla da eccepire sulla grande qualità dell’anime, se non che un difetto esiste e personalmente mi ha molto infastidito, sebbene la violenza sia alla base della trama spesso, anzi troppo spesso, l’autore si lascia andare per il puro gusto di vedere corpi squartati e arti volanti, se la cosa risultasse confinata allo stretto necessario andrebbe benissimo poiché si rivela un mezzo indispensabile al fine di comprendere a pieno la trama, ma quando si va oltre, come in questo caso, ci si trova di fronte ad uno splatter qualunque, genere che odio.
In conclusione a me è piaciuto, e senza il discorso sugli squartamenti l’avrei ritenuto ottimo, ad ogni modo vale la pena vederlo perché la trama è molto bella e profonda, certo bisogna prepararsi psicologicamente ad assistere a quello che tipicamente viene definito come un bagno di sangue.
Salve, è la prima volta che recensisco un anime, ma di certo non è il primo che vedo...
La sigla iniziale è un opera d'arte in tutto e per tutto... Mentre l'anime è stato una completa delusione...
I disegni sono fatti molto bene, i colori sono ok si potrebbe anche dire che è un quasi anime perfetto, la storia è interessante è con delle possibilità ma...
e c'è un ma... A parer mio è troppo raccapricciante, troppo macabro e violento... I sentimenti ci sono e si vedono, ma sono offuscati dall'odio e dalla violenza...
Non sono riuscita a finirlo è il primo che lascio a metà... E per chi come me trova le decapitazioni, le asportazioni di braccia, gambe e teste troppo per loro, non dovrebbero vedere Elfen Lied...
La sigla iniziale è un opera d'arte in tutto e per tutto... Mentre l'anime è stato una completa delusione...
I disegni sono fatti molto bene, i colori sono ok si potrebbe anche dire che è un quasi anime perfetto, la storia è interessante è con delle possibilità ma...
e c'è un ma... A parer mio è troppo raccapricciante, troppo macabro e violento... I sentimenti ci sono e si vedono, ma sono offuscati dall'odio e dalla violenza...
Non sono riuscita a finirlo è il primo che lascio a metà... E per chi come me trova le decapitazioni, le asportazioni di braccia, gambe e teste troppo per loro, non dovrebbero vedere Elfen Lied...
Bellissimo anime... E non solo per le qualità della produzione, sicuramente altissima, ma per le tematiche ed il modo di affrontarle... Specialmente considerando il numero comunque basso di episodi... Ma c'è anche da riflettere che forse con un numero di episodi maggiore avrebbe potuto finire per perdere un po' del suo fascino e del suo pathos... Tematiche forti, musiche splendide e una caratterizzazione dei personaggi che proiettano di forza questa serie nel paradiso dell'animazione giapponese... Guardatelo, non ve ne pentirete sicuramente!!
Non so come ma questo anime era sfuggito al mio voto...
Ho visto molti molti 9 e 10 e ne sono felice, perchè è un anime che merita molto a mio avviso. Non nego che il suo modo di porsi così "crudo" faccia pensare ad uno splatter gratuito, ma secondo me non è così.
L'introspezione del personaggio è resa benissimo e la narrazione è scorrevole e riesce a far si che l'attenzione dello spettatore non cali, un grosso punto di forza a mio avviso.
Il tema fantascientifico trattato forse non è tra i più inediti ma di sicuro l'anime merita di essere visto, considerando anche la drammaticità della questione e dei sentimenti di "cavie da laboratorio", l'amore padre/figlia l'amore tra fratello e sorella ecc ecc.
Tecnicamente parlando l'anime vanta una splendida colonna sonora ed una sigla iniziale delle più toccanti che io abbia mai visto (per me la scenografia e la colonna sonora sono importantissime in un anime, in quanto differenziano un prodotto come l'anime dai più "semplici" manga, visto che la sceneggiatura può essere spesso la stessa).
Il disegno è curato, le animazioni discrete, i combattimenti buoni, insomma un 8 pieno meritatissimo, anche se pensavo ad un 9 però in effetti i pochi episodi non insieme a qualche difettuccio che ho trovato qua e la non raggiungono tale voto, ciò nonostante mi è piaciuto moltissimo e lo rivedrei una seconda volta (di solito non rivedo anime sotto il mio 9)
alla prossima ;)
koji_77
Ho visto molti molti 9 e 10 e ne sono felice, perchè è un anime che merita molto a mio avviso. Non nego che il suo modo di porsi così "crudo" faccia pensare ad uno splatter gratuito, ma secondo me non è così.
L'introspezione del personaggio è resa benissimo e la narrazione è scorrevole e riesce a far si che l'attenzione dello spettatore non cali, un grosso punto di forza a mio avviso.
Il tema fantascientifico trattato forse non è tra i più inediti ma di sicuro l'anime merita di essere visto, considerando anche la drammaticità della questione e dei sentimenti di "cavie da laboratorio", l'amore padre/figlia l'amore tra fratello e sorella ecc ecc.
Tecnicamente parlando l'anime vanta una splendida colonna sonora ed una sigla iniziale delle più toccanti che io abbia mai visto (per me la scenografia e la colonna sonora sono importantissime in un anime, in quanto differenziano un prodotto come l'anime dai più "semplici" manga, visto che la sceneggiatura può essere spesso la stessa).
Il disegno è curato, le animazioni discrete, i combattimenti buoni, insomma un 8 pieno meritatissimo, anche se pensavo ad un 9 però in effetti i pochi episodi non insieme a qualche difettuccio che ho trovato qua e la non raggiungono tale voto, ciò nonostante mi è piaciuto moltissimo e lo rivedrei una seconda volta (di solito non rivedo anime sotto il mio 9)
alla prossima ;)
koji_77
<b>Tolti riferimenti ad altre recensioni.</b>
La storia inizia davvero molto bene, intrigante e particolare, con scene violente in netto contrasto con altre più leggere e quasi comiche. Anche il character design va a cozzare pesantemente coi temi trattati: dove il primo è morbido e senza troppe pretese il secondo è adulto e richiede parecchia concentrazione. Probabilmente per i primi episodi il voto sarebbe stato più alto ma trovo anche io che con il dispiegarsi della trama e in ultimo il finale abbassi di parecchio il suddetto. Il finale lo definirei davvero insensato, senza un filo logico con la storia e va a spiegare poco e niente di tutto quello che viene narrato nel corso degli episodi precedenti.
I personaggi sono relativamente pochi ma nessuno di questi può definirsi degno di nota: il protagonista maschile è inutile come poco altro mentre Lucy/Nyu avrebbe potuto dare molto di più se avessero trattato meglio lo sviluppo del personaggio... ok per la parte violenta (anche se...) ma perchè l'altra è così infantile? E da dove arriva il Nyu? Giusto per le cornina che la avvicinano ad un gatto perchè altra spiegazione non c'è.
Degli altri personaggi si sarebbe anche potuto fare a meno, forse con l'unica eccezione per Il soldato psicopatico che qualcosa ha dato alla trama.
Nota Bene: il voto 6 è dovuto anche alla splendida sigla iniziale, che ho trovato oltre che ben fatta, anche in linea con la serie stessa.
In definitiva penso possa anche essere visto, ma di certo non con aspettative da 10 perchè l'unico risultato sarebbe quello di rimanerne delusi.
La storia inizia davvero molto bene, intrigante e particolare, con scene violente in netto contrasto con altre più leggere e quasi comiche. Anche il character design va a cozzare pesantemente coi temi trattati: dove il primo è morbido e senza troppe pretese il secondo è adulto e richiede parecchia concentrazione. Probabilmente per i primi episodi il voto sarebbe stato più alto ma trovo anche io che con il dispiegarsi della trama e in ultimo il finale abbassi di parecchio il suddetto. Il finale lo definirei davvero insensato, senza un filo logico con la storia e va a spiegare poco e niente di tutto quello che viene narrato nel corso degli episodi precedenti.
I personaggi sono relativamente pochi ma nessuno di questi può definirsi degno di nota: il protagonista maschile è inutile come poco altro mentre Lucy/Nyu avrebbe potuto dare molto di più se avessero trattato meglio lo sviluppo del personaggio... ok per la parte violenta (anche se...) ma perchè l'altra è così infantile? E da dove arriva il Nyu? Giusto per le cornina che la avvicinano ad un gatto perchè altra spiegazione non c'è.
Degli altri personaggi si sarebbe anche potuto fare a meno, forse con l'unica eccezione per Il soldato psicopatico che qualcosa ha dato alla trama.
Nota Bene: il voto 6 è dovuto anche alla splendida sigla iniziale, che ho trovato oltre che ben fatta, anche in linea con la serie stessa.
In definitiva penso possa anche essere visto, ma di certo non con aspettative da 10 perchè l'unico risultato sarebbe quello di rimanerne delusi.
Elfen Lied è un anime spettacolare! Io l'ho iniziato a vedere senza aver letto la trama... per questo sono rimasto "sorpreso" dalla prima parte della prima puntata... subito dopo la trama ha iniziato a intrigarmi e sono rimasto colpito da come ti prende!
I personaggi hanno una espressività superiore ai normali personaggi anime. La trama mi è piaciuta moltissimo con colpi di scena molto apprezzati, qualche scena di violenza e nudo(assolutamente non-scandalizzante) ci vogliono per dare più carattere ai personaggi e per spostare l'anime a un livello più alto rispetto gli altri anime. Unico contro è la durata di solo 13 puntate (si poteva arrivare tranquillamente a 20 :-s) e il finale (per me) troppo affrettato (potevano allungarlo...) ma comunque ottimo!
VOTO 10
I personaggi hanno una espressività superiore ai normali personaggi anime. La trama mi è piaciuta moltissimo con colpi di scena molto apprezzati, qualche scena di violenza e nudo(assolutamente non-scandalizzante) ci vogliono per dare più carattere ai personaggi e per spostare l'anime a un livello più alto rispetto gli altri anime. Unico contro è la durata di solo 13 puntate (si poteva arrivare tranquillamente a 20 :-s) e il finale (per me) troppo affrettato (potevano allungarlo...) ma comunque ottimo!
VOTO 10
Elfen Lied è un anime sconvolgentemente bello.
Ti fa rimanere incollato allo schermo fino alla fine, e l'unica pecca è il finale aperto, a differenza del manga, che non fa ben capire come finisca la storia.
Il disegno è molto carino (anche se si poteva fare di meglio), le musiche azzeccatissime, la caratterizzazione dei personaggi molto accurata e approfondita.
Temo che le mie parole non riescano a rendere giustizia alla bellezza della serie, quindi l'unica cosa che posso ancora dire è: non perdetelo assolutamente! Nyu!!
Ti fa rimanere incollato allo schermo fino alla fine, e l'unica pecca è il finale aperto, a differenza del manga, che non fa ben capire come finisca la storia.
Il disegno è molto carino (anche se si poteva fare di meglio), le musiche azzeccatissime, la caratterizzazione dei personaggi molto accurata e approfondita.
Temo che le mie parole non riescano a rendere giustizia alla bellezza della serie, quindi l'unica cosa che posso ancora dire è: non perdetelo assolutamente! Nyu!!
Premessa: ho scritto 14 perché ho visto sia le puntate che l'OAV. XD
Allora... appena mi parlarono del numero di puntate, essendo abituato a storie molto più lunghe, ci rimasi anche maluccio: Solo 13, più un OAV?
Partii anche con il piede sbagliato, l'impressione che mi fece fu pessima: sangue ovunque, la protagonista senza veli ogni cinque minuti, e così via...
Ma con il passare del tempo, invece, finii con l'aumentare l'interesse, e non riuscii a smettere di vederlo: il numero di puntate non è molto grande, ma perché viene descritto il minimo indispensabile, senza perdersi in discorsi ed eventi inutili, come purtroppo è solito fare in molti altri anime, solo per allungare la serie.
No, qui si passa subito "al nocciolo della questione", la trama è ben fatta, e il finale è da tanto di cappelli: erano anni che non singhiozzavo come quando lessi la parole "Fine" anche qui ç__ç
Insomma, un anime con i controfiocchi. Magari non adatto ad un pubblico per tutte le età, ma veramente ben fatto.
Allora... appena mi parlarono del numero di puntate, essendo abituato a storie molto più lunghe, ci rimasi anche maluccio: Solo 13, più un OAV?
Partii anche con il piede sbagliato, l'impressione che mi fece fu pessima: sangue ovunque, la protagonista senza veli ogni cinque minuti, e così via...
Ma con il passare del tempo, invece, finii con l'aumentare l'interesse, e non riuscii a smettere di vederlo: il numero di puntate non è molto grande, ma perché viene descritto il minimo indispensabile, senza perdersi in discorsi ed eventi inutili, come purtroppo è solito fare in molti altri anime, solo per allungare la serie.
No, qui si passa subito "al nocciolo della questione", la trama è ben fatta, e il finale è da tanto di cappelli: erano anni che non singhiozzavo come quando lessi la parole "Fine" anche qui ç__ç
Insomma, un anime con i controfiocchi. Magari non adatto ad un pubblico per tutte le età, ma veramente ben fatto.
Fan-ta-sti-co! Elfen Lied è anime davvero fantastico, che mi ha trasmesso moltissime emozioni. L'animazione è curata, e la colonna sonora è eccellente (la opening mi fa sbavare). Sebbene la trama non sia pura innovazione si sviluppa in maniera convincente e mozzafiato. Verrete stupiti dalla semplicità con cui quest'anime vi regala immagini estremamente tristi e crudeli e in un secondo momento dolci e appassionanti, quasi voglia prendervi in giro. Da vedere assolutamente!
Elfen Lied (エルフェンリート) è un bell'anime. Mi è piaciuto molto, la trama, le musiche, i personaggi sono davvero molto belli e ben fatti. Il disegno è bello,non eccelso ma fatto bene. Nella serie sono presenti molte scene di violenza (sia fisica che psicologica), pedofilia, nudo (niente che vi sconvolgerà state tranquilli XD) e amnesia auto imposta. Per questi motivi la serie non è consigliata ad un pubblico impressionabile. Anche a me una scena mi ha lasciato piuttosto spiazzato, la scena dell'uccisione del cane. Gli episodi non sono molti, solo 13 quindi il tutto scorre molto veloce e in ogni puntata si assiste ad una rivelazione o un colpo di scena. Vi spiego la trama:
I Diclonius sono degli esseri mutanti che possiedono delle lunghe braccia invisibili chiamati Vettori. Una di loro, Lucy, riesce a fuggire dal laboratorio compiendo una strage. Mentre fugge viene colpita alla testa e poi si ritrova completamente nuda sulla spiaggia. Viene ritrovata da Kouta che la porta a casa sua. Ma non sa che Lucy è ricercata e questo porterà ad una lotta tra Umani e Diclonius. Chi vincerà?
La sigla iniziale intitolata Lilium è davvero ottima. I personaggi vengono rappresentati nei quadri del pittore Gustav Klimt.
Pagella:
Trama:8 L'ho trovata fin da subito molto interessante
Personaggi:8 Ben caratterizzati essendo solo 13 episodi
Colonna sonora: Ottima anche se sono sempre le stesse musiche che però vengono messe nei punti giusti e che riescono a creare tensione in alcune scene.
Disegni:7 1/2 I disegni sono ben fatti ma non sono eccelsi.
In conclusione Elfen Lied è un anime davvero ben fatto,una sorpresa che mi sento di dover consigliare a tutti eccetto alle persone facilmente impressionabili per i motivi citati sopra o a chi è poco gradita la violenza o la vista del sangue XD.
I Diclonius sono degli esseri mutanti che possiedono delle lunghe braccia invisibili chiamati Vettori. Una di loro, Lucy, riesce a fuggire dal laboratorio compiendo una strage. Mentre fugge viene colpita alla testa e poi si ritrova completamente nuda sulla spiaggia. Viene ritrovata da Kouta che la porta a casa sua. Ma non sa che Lucy è ricercata e questo porterà ad una lotta tra Umani e Diclonius. Chi vincerà?
La sigla iniziale intitolata Lilium è davvero ottima. I personaggi vengono rappresentati nei quadri del pittore Gustav Klimt.
Pagella:
Trama:8 L'ho trovata fin da subito molto interessante
Personaggi:8 Ben caratterizzati essendo solo 13 episodi
Colonna sonora: Ottima anche se sono sempre le stesse musiche che però vengono messe nei punti giusti e che riescono a creare tensione in alcune scene.
Disegni:7 1/2 I disegni sono ben fatti ma non sono eccelsi.
In conclusione Elfen Lied è un anime davvero ben fatto,una sorpresa che mi sento di dover consigliare a tutti eccetto alle persone facilmente impressionabili per i motivi citati sopra o a chi è poco gradita la violenza o la vista del sangue XD.
Che dire, dopo aver visto Elfen lied è diventato uno dei miei anime preferiti ^_^.
La storia è triste ma molto bella, però, cosa che caratterizza questo anime è che ha molte scene crude,violente e splatter, quindi se non amate l'eccessiva violenza non fa per voi. Se invece non ci sono problemi per la violenza allora cercate di vederlo o reperirvi gli episodi assolutamente perché merita ;). L'unica cosa che non mi ha tanto convinto è una parte del finale lasciata un pò all'immaginazione dello spettatore, ma escludendo questo il resto mi è piaciuto parecchio.
VOTO 9
La storia è triste ma molto bella, però, cosa che caratterizza questo anime è che ha molte scene crude,violente e splatter, quindi se non amate l'eccessiva violenza non fa per voi. Se invece non ci sono problemi per la violenza allora cercate di vederlo o reperirvi gli episodi assolutamente perché merita ;). L'unica cosa che non mi ha tanto convinto è una parte del finale lasciata un pò all'immaginazione dello spettatore, ma escludendo questo il resto mi è piaciuto parecchio.
VOTO 9
Indubbiamente molto bello e ben curato, pecca però nel finale che sembra un po' "tirato via" e non spiega totalmente alcune cose, in ogni caso la caratterizzazione dei personaggi fa dimenticare facilmente questo lieve difetto; la dualità di Lucy è resa magnificamente così come il suo dramma personale: mostro o vittima di una società discriminante? Una perla nel mondo degli anime da vedere tutta d'un fiato.
Elfen Lied parte molto bene... sequenze shockanti che lasciano lo spettatore di sasso, una storia che si preannuncia ricca di mistero e dramma, una protagonista intrigante... le premesse ci sono tutte... peccato che tutto il resto sfumi nelle puntate successive. La principale debolezza di questo anime è secondo me, il fatto che termini troppo presto. Tutto è narrato troppo di fretta, senza lasciare il giusto spazio ai personaggi secondari, dei quali si potrebbe benissimo fare a meno... inoltre pessimo il protagonista, noioso e piatto. Ultimo appunto: finale terribile, affrettato e sconclusionato. Un'occasione sprecata.
Forse l'anime più bello che abbia mai visto. Un anime per un pubblico di un certo livello.
Certo non è adatto per chi si ferma alle prime apparenze e vedo solo i nudi e la violenza, né per chi è fermo ai banali classici della lotta o dei mecha giapponesi. Qui abbiamo una sigla che è un'opera d'arte, abbiamo un miscuglio sapiente di risate, orrore, sentimento e raccapriccio. Non badate alle stupide critiche che circolano, guardatelo! E se avete un po di intelligenza e di sensibilità ne rimarrete entusiasti e all'ultima puntata piangerete come me.
Certo non è adatto per chi si ferma alle prime apparenze e vedo solo i nudi e la violenza, né per chi è fermo ai banali classici della lotta o dei mecha giapponesi. Qui abbiamo una sigla che è un'opera d'arte, abbiamo un miscuglio sapiente di risate, orrore, sentimento e raccapriccio. Non badate alle stupide critiche che circolano, guardatelo! E se avete un po di intelligenza e di sensibilità ne rimarrete entusiasti e all'ultima puntata piangerete come me.
Ne ho sentito sempre parlare ed infine ho deciso di darci un'occhiata...
che dire?
Le prime impressioni che ho avuto guardando la prima puntata sono state terribilmente negative, impressioni che elencherò e motiverò di seguito:
- comparto grafico vagamente passabile: se la trama pretende di essere cupa, adulta, impegnata e quant'altro, si dovrebbe adottare uno stile di rappresentazione utile a comunicare queste caratteristiche a primo acchito, invece le animazioni sono scadenti tanto da risultare limitate e macchinose in alcuni casi o eccessive e grottesche in altri (per chi non lo sapesse, l'aggettivo grottesco indica un'esasperazione inverosimile che porta qualcosa da apparire tanto esagerata da risultare contemporaneamente comica e disgustosa), la colorazione è incredibilmente scarsa ed assolutamente in contrasto con il resto dell'opera. I colori eccessivamente accesi e luminosi vanno poi ad aggiungersi ad un colorito del sangue tra i più finti mai visti (dai, non scherziamo, il sangue non è color ketchup), lo stile di disegno non brilla per originalità o qualità.
-"splatter & ecchi": la violenza che è presente in gran parte delle scene dimostra solo la natura commerciale dell'opera. La violenza peggiore non è quella che si vede esplicitamente, bensì quella che si immagina. In "Elfen Lied", invece, gli arti mozzati volano in abbondanza in tutte le direzioni arrivando a paradossi assurdi come moncherini che non sanguinano pur di rendere visibile la sezione del muscolo e dell'osso tranciata. Semplicemente patetico. Per quanto riguarda il nudo, si riconferma la vena commerciale del tutto. Un seno scoperto e qualche scenetta leggermente spinta faranno sicuramente presa sul pubblico, ma non aggiungono assolutamente nulla alla storia.
- personaggi stereotipatissimi. Terribili. Visti e rivisti, triti e ritriti. Insomma la solita roba. Il solito ragazzetto scemo che non ha un minimo di esperienza di vita sociale, la solita migliore amica e/o parente che stravede per lui ma lui non se ne rende conto, la tipica ragazza imbranata che volente o nolente finisce per farsi palpare da lui che pare schifato (?) etc...
-base della trama riciclata. La storiella della cavia da esperimento che perde la memoria e viene trovata sfortunatamente da persone che potrebbero tranquillamente vivere la loro vita è un espediente narrativo talmente tanto usato da diventare stomachevole.
Da tutto questo, si dovrebbe presumere che il mio voto sia un 2 o peggio, invece, ammetto che, con il passare delle puntate, l'intreccio narrativo e l'approfondimento dei vari personaggi riesce a spingere lo spettatore a seguire la serie, incalzandolo in un discreto crescendo di rivelazioni e di svolte, senza però riuscire ad eclissare i difetti precedentemente elencati.
Per questo il mio voto momentaneo è un 6, avendo visto solo 4 episodi. Continuerò a vederlo senza dubbio per constatare se la tanto blasonata prosecuzione e fine sono all'altezza del numero di voti positivi.
che dire?
Le prime impressioni che ho avuto guardando la prima puntata sono state terribilmente negative, impressioni che elencherò e motiverò di seguito:
- comparto grafico vagamente passabile: se la trama pretende di essere cupa, adulta, impegnata e quant'altro, si dovrebbe adottare uno stile di rappresentazione utile a comunicare queste caratteristiche a primo acchito, invece le animazioni sono scadenti tanto da risultare limitate e macchinose in alcuni casi o eccessive e grottesche in altri (per chi non lo sapesse, l'aggettivo grottesco indica un'esasperazione inverosimile che porta qualcosa da apparire tanto esagerata da risultare contemporaneamente comica e disgustosa), la colorazione è incredibilmente scarsa ed assolutamente in contrasto con il resto dell'opera. I colori eccessivamente accesi e luminosi vanno poi ad aggiungersi ad un colorito del sangue tra i più finti mai visti (dai, non scherziamo, il sangue non è color ketchup), lo stile di disegno non brilla per originalità o qualità.
-"splatter & ecchi": la violenza che è presente in gran parte delle scene dimostra solo la natura commerciale dell'opera. La violenza peggiore non è quella che si vede esplicitamente, bensì quella che si immagina. In "Elfen Lied", invece, gli arti mozzati volano in abbondanza in tutte le direzioni arrivando a paradossi assurdi come moncherini che non sanguinano pur di rendere visibile la sezione del muscolo e dell'osso tranciata. Semplicemente patetico. Per quanto riguarda il nudo, si riconferma la vena commerciale del tutto. Un seno scoperto e qualche scenetta leggermente spinta faranno sicuramente presa sul pubblico, ma non aggiungono assolutamente nulla alla storia.
- personaggi stereotipatissimi. Terribili. Visti e rivisti, triti e ritriti. Insomma la solita roba. Il solito ragazzetto scemo che non ha un minimo di esperienza di vita sociale, la solita migliore amica e/o parente che stravede per lui ma lui non se ne rende conto, la tipica ragazza imbranata che volente o nolente finisce per farsi palpare da lui che pare schifato (?) etc...
-base della trama riciclata. La storiella della cavia da esperimento che perde la memoria e viene trovata sfortunatamente da persone che potrebbero tranquillamente vivere la loro vita è un espediente narrativo talmente tanto usato da diventare stomachevole.
Da tutto questo, si dovrebbe presumere che il mio voto sia un 2 o peggio, invece, ammetto che, con il passare delle puntate, l'intreccio narrativo e l'approfondimento dei vari personaggi riesce a spingere lo spettatore a seguire la serie, incalzandolo in un discreto crescendo di rivelazioni e di svolte, senza però riuscire ad eclissare i difetti precedentemente elencati.
Per questo il mio voto momentaneo è un 6, avendo visto solo 4 episodi. Continuerò a vederlo senza dubbio per constatare se la tanto blasonata prosecuzione e fine sono all'altezza del numero di voti positivi.
Credo si tratti di un titolo totalmente sopravvalutato.
Animazione, disegni e personaggi sono parecchio scarsi. Cioè, quando la tipa fa a pezzi la gente e resta il collo con il midollo spinale visibile la definizione giusta per la scena era ridicolo/disgustoso. C'era così poco realismo nei vari arti massacrati che non faceva manco paura.
E onestamente la trama non mi pare nemmeno granché originale (a parte tutto il resto, quando ho sentito di 'sta tizia venuta dal nulla che pronuncia solo Nyu e per questo viene chiamata così, m'è venuta in mente Chii di Chobits... Hanno pure le stesse orecchie/antenne! E sappiate che mi sono accertata del fatto che Chobits è precedente ad Elfen lied - che tra l'altro, significa che non possiamo nemmeno dire "beh, all'epoca erano ancora arretrati" per giustificare l'animazione scarsa).
E oltre a non essere originale non è neanche bella, ma a me la violenza gratuita a solo scopo di impressionare il pubblico non è mai piaciuta, quindi non fa testo. ù_ù
Ah, i bei tempi in cui l'horror era un horror elegante, intellettuale e spaventoso, e non questo splatter-trash che sta contaminando il genere.
Animazione, disegni e personaggi sono parecchio scarsi. Cioè, quando la tipa fa a pezzi la gente e resta il collo con il midollo spinale visibile la definizione giusta per la scena era ridicolo/disgustoso. C'era così poco realismo nei vari arti massacrati che non faceva manco paura.
E onestamente la trama non mi pare nemmeno granché originale (a parte tutto il resto, quando ho sentito di 'sta tizia venuta dal nulla che pronuncia solo Nyu e per questo viene chiamata così, m'è venuta in mente Chii di Chobits... Hanno pure le stesse orecchie/antenne! E sappiate che mi sono accertata del fatto che Chobits è precedente ad Elfen lied - che tra l'altro, significa che non possiamo nemmeno dire "beh, all'epoca erano ancora arretrati" per giustificare l'animazione scarsa).
E oltre a non essere originale non è neanche bella, ma a me la violenza gratuita a solo scopo di impressionare il pubblico non è mai piaciuta, quindi non fa testo. ù_ù
Ah, i bei tempi in cui l'horror era un horror elegante, intellettuale e spaventoso, e non questo splatter-trash che sta contaminando il genere.
Che dire, forse l'anime più bello che abbia mai visto, e credetemi di anime ne ho visti parecchi ormai. Disegni ben fatti, piacevoli, con tratti morbidi. Musiche a dir poco eccezionali (chi non s'innamorerebbe sin da subito dell'opening "Lilium"?). La trama? Semplicemente fantastica, ben intrecciata con flashback nelle ultime puntate che finalmente fanno chiarezza alle tante domande che non si possono far a meno di porsi. Si, forse la violenza spesso dilaga in questo capolavoro, ma ritengo che sia essenziale per il contrasto che si pone tra le scene tragiche a quelle dolci e rilassanti, con un alternarsi che veramente ti fa quasi toccare le sensazioni dei protagonisti. Il mio unico dispiacere sono le 13 puntate, un po' poche per un esempio di perfezione come Elfen Lied... Però ve lo consiglio, guardatelo perché non ve ne pentirete.
Non si può certo parlarne completamente male,ne ho visti di peggio, ma non si può nemmeno definirlo un capolavoro assoluto.
Forse molti confondono i veri sentimenti con le scene troppo violente o troppo scontate.
La storia è sicuramente profonda, ma presenta alcuni errori troppo gravi. La scena del bambino che uccide il cane(assolutamente TROPPO esagerata), il protagonista che si innamora dell'assassina della propria famiglia senza inspiegabile motivo o la memoria che ritorna, ma quando sembrava riaffiorare, sparisce pure un ricordo recente (in quel punto ha rasentato il ridicolo). Come nota positiva c'è sicuramente la parte psicologica che, anche se gestita un po' grossolanamente, fa comunque riflettere.
Come voto gli do un 6-, una sufficienza tirata.
Forse molti confondono i veri sentimenti con le scene troppo violente o troppo scontate.
La storia è sicuramente profonda, ma presenta alcuni errori troppo gravi. La scena del bambino che uccide il cane(assolutamente TROPPO esagerata), il protagonista che si innamora dell'assassina della propria famiglia senza inspiegabile motivo o la memoria che ritorna, ma quando sembrava riaffiorare, sparisce pure un ricordo recente (in quel punto ha rasentato il ridicolo). Come nota positiva c'è sicuramente la parte psicologica che, anche se gestita un po' grossolanamente, fa comunque riflettere.
Come voto gli do un 6-, una sufficienza tirata.
Lo so che ho gia recensito ma avrei da dire delle cose che mie ero lasciata indietro. Innanzitutto scusate per i miei innumerevoli errori di digitatura. E in secondo luogo avrei da fare un paio di avvertimenti. Alcuni hanno detto che Elfen Lied è solo un miscuglio di violenza gratuita con nudi e scene grottesche.
1 Violenza si ma non gratuita. O quanto meno è quello che penso io. Riflettete "degli esseri mutanti sentono nella testa delle voci che li spingono ad uccidere" la base di tutto è la morte e la violenza che incarna questi esseri (anche se mi da fastidio definirli così dato che dal mio punto di vista sono solo persone) se non ci fosse la violenza non avrebbe senso guardare Elfen Lied. La violenza è anche alla base psicologica dell'anime che ti tiene attaccata allo schermo. Senza contare che ultimamente l'occulto/splatter è un genere molto amato dal pubblico. Insomma si è recensito per dar voce ai propri gusti personali e non alla qualità dell'anime.
2 Nudi. Per i 14 anni in su più o meno e gia qui bisognerebbe aver detto tutto. Inoltre in un anime del genere fa bene ridere ogni tanto con situazioni imbarazzanti e/o stupide. Se poi non vi piacciono pazienza almeno vi sarete visti una Lucy/Nyu senza biancheria (parlo per i maschi visto che a me non importa un fico secco de erano nude o meno ma mi hanno fatto ridere)
3 Non so cosa si intenda per grottesco. Suppongo qualcosa senza senso di duro e superficiale. Se è così vi sbagliate di grosso perchè è raro se non impossibile trovare un anime con un profilo psicologico del genere e una perfetta riproduzione dei traumi infantili. Alcuni hanno poi commentato del fatto che Mayu quando ha visto Bando senza un braccio non sia scappata urlando come una ragazzina visto che ha solo 13 anni. Voi sareste scappati e avreste lasciato un uomo a morire dissanguato? non credo a meno che non siate dei vigliacchi. Magari è strano il fatto che lei si sia messa a parlare con tanta naturalezza ma che poi lo abbia aiutato è un comportamento da lodare e non da disprezzare non credete?
4 Animazione e espressioni. Non osate dire che non sono niente di speciale. Le espressioni sono perfette e mi danno sensazioni miste a paura e ansia. Non credo sia mai capitato nulla del genere.
5 Troppi punti lasciati in sospeso. Ma santo iddio volete andare a vedervi l' OAV o no?? è fatto apposta e spiega molte cose. Se poi non avete voglia bè non lamentatevi.
6 Scopiazzato da Chobits????? questa è proprio bella. Si è vero che Nyu ha le caratteristiche di Chii ma è solo quello cavolo. Anche Dears è un pò il ritratto di Chobits ma nessuno se ne è mai lamentato così. Poi con tutte le copie che ci sono in giro (es Mewmew) non lamentiamoci se prendono un particolare di un personaggio gia esistente e lo mettono in un altro. Non muore mica nessuno.
Cito una recensione. Chi considera Dragon Ball il miglior prodotto nipponico non potrà MAI e dico MAI apprezzare Elfen Lied. Bisogna essere profondi per apprezzare questo anime e temo che a esserlo siano veramente in pochi. Per chi ha saputo apprezzarlo "Complimenti perchè non è facile ma è bello"
P.S. A morti i ragazzini che hanno ucciso il cagnolino di Lucy (e infatti...hihihi)
1 Violenza si ma non gratuita. O quanto meno è quello che penso io. Riflettete "degli esseri mutanti sentono nella testa delle voci che li spingono ad uccidere" la base di tutto è la morte e la violenza che incarna questi esseri (anche se mi da fastidio definirli così dato che dal mio punto di vista sono solo persone) se non ci fosse la violenza non avrebbe senso guardare Elfen Lied. La violenza è anche alla base psicologica dell'anime che ti tiene attaccata allo schermo. Senza contare che ultimamente l'occulto/splatter è un genere molto amato dal pubblico. Insomma si è recensito per dar voce ai propri gusti personali e non alla qualità dell'anime.
2 Nudi. Per i 14 anni in su più o meno e gia qui bisognerebbe aver detto tutto. Inoltre in un anime del genere fa bene ridere ogni tanto con situazioni imbarazzanti e/o stupide. Se poi non vi piacciono pazienza almeno vi sarete visti una Lucy/Nyu senza biancheria (parlo per i maschi visto che a me non importa un fico secco de erano nude o meno ma mi hanno fatto ridere)
3 Non so cosa si intenda per grottesco. Suppongo qualcosa senza senso di duro e superficiale. Se è così vi sbagliate di grosso perchè è raro se non impossibile trovare un anime con un profilo psicologico del genere e una perfetta riproduzione dei traumi infantili. Alcuni hanno poi commentato del fatto che Mayu quando ha visto Bando senza un braccio non sia scappata urlando come una ragazzina visto che ha solo 13 anni. Voi sareste scappati e avreste lasciato un uomo a morire dissanguato? non credo a meno che non siate dei vigliacchi. Magari è strano il fatto che lei si sia messa a parlare con tanta naturalezza ma che poi lo abbia aiutato è un comportamento da lodare e non da disprezzare non credete?
4 Animazione e espressioni. Non osate dire che non sono niente di speciale. Le espressioni sono perfette e mi danno sensazioni miste a paura e ansia. Non credo sia mai capitato nulla del genere.
5 Troppi punti lasciati in sospeso. Ma santo iddio volete andare a vedervi l' OAV o no?? è fatto apposta e spiega molte cose. Se poi non avete voglia bè non lamentatevi.
6 Scopiazzato da Chobits????? questa è proprio bella. Si è vero che Nyu ha le caratteristiche di Chii ma è solo quello cavolo. Anche Dears è un pò il ritratto di Chobits ma nessuno se ne è mai lamentato così. Poi con tutte le copie che ci sono in giro (es Mewmew) non lamentiamoci se prendono un particolare di un personaggio gia esistente e lo mettono in un altro. Non muore mica nessuno.
Cito una recensione. Chi considera Dragon Ball il miglior prodotto nipponico non potrà MAI e dico MAI apprezzare Elfen Lied. Bisogna essere profondi per apprezzare questo anime e temo che a esserlo siano veramente in pochi. Per chi ha saputo apprezzarlo "Complimenti perchè non è facile ma è bello"
P.S. A morti i ragazzini che hanno ucciso il cagnolino di Lucy (e infatti...hihihi)
Ho visto i primi 6 episodi e devo ammettere che non riesco a capire se mi piace o no, ma ci sono momenti in cui mi sembra proprio una boiata.
Visto che la commentano tutti dico anch'io la mia sulla sigla iniziale... PRETENZIOSA: le immagini sono stupende, la musica carina ma il testo in latino pronunciato pure male potevano risparmiarselo... o almeno lavorarci un po' di più.
Il design dei personaggi è assolutamente privo di originalità e anche il repertorio di espressioni è parecchio scarso. Riconosco però che Nyu da cattiva non è niente male.
Anche le scene di nudo ficcate così a caso potevano risparmiarsele a mio avviso... ah io mi aggiungo alla categoria dei filo-splatter-tecno-apocalittici.
Non so, mi sembra molto scopiazzato da Chobits almeno per tutta la parte nonviolenta della trama.
Concludendo: per me non ne vale la pena.
Visto che la commentano tutti dico anch'io la mia sulla sigla iniziale... PRETENZIOSA: le immagini sono stupende, la musica carina ma il testo in latino pronunciato pure male potevano risparmiarselo... o almeno lavorarci un po' di più.
Il design dei personaggi è assolutamente privo di originalità e anche il repertorio di espressioni è parecchio scarso. Riconosco però che Nyu da cattiva non è niente male.
Anche le scene di nudo ficcate così a caso potevano risparmiarsele a mio avviso... ah io mi aggiungo alla categoria dei filo-splatter-tecno-apocalittici.
Non so, mi sembra molto scopiazzato da Chobits almeno per tutta la parte nonviolenta della trama.
Concludendo: per me non ne vale la pena.
Ottimo anime, con uno sfondo psicologico da far venire i brividi, grafica piacevole e situazioni originali.
All'inizio ero rimasta sbalordita dall'estrema violenza, ma questo rimane parte dell'anime, rendendolo ancora più fantastico che ci crediate o no.
La protagonista, Nyu o Lucy possiede due personalità causatele dal suo bruttissimo passato, un personaggio piacevole, non grandioso ma comunque "da 7".
L'unico difetto di questo anime sono i pochi episodi, solo 13.
Per le sigle nulla da dire, grandiosa l'opening con un non che di grottesco, l'ending si discosta molto dalla prima, ma rimae piacevole.
Lo consiglio a tutti, o almeno non alle persone sensibili perchè quest'anime MERITA!
All'inizio ero rimasta sbalordita dall'estrema violenza, ma questo rimane parte dell'anime, rendendolo ancora più fantastico che ci crediate o no.
La protagonista, Nyu o Lucy possiede due personalità causatele dal suo bruttissimo passato, un personaggio piacevole, non grandioso ma comunque "da 7".
L'unico difetto di questo anime sono i pochi episodi, solo 13.
Per le sigle nulla da dire, grandiosa l'opening con un non che di grottesco, l'ending si discosta molto dalla prima, ma rimae piacevole.
Lo consiglio a tutti, o almeno non alle persone sensibili perchè quest'anime MERITA!
Ultimamente mi è stato consigliato questo anime, inizialmente non ne capivo il motivo visto che è un anime violentissimo, poi l'ho visto tutto.
Premetto che chiunque sia turbato eccessivamente da quello che vede non dovrebbe assolutamente guardarlo (specie se minorenne): il regista non ha lesinato di dipingere le scene nella maniera più cruda possibile (anche se mai sadica) inserendoci anche tantissimo sangue in pieno stile giapponese, oltre a qualche scena di nudo (non spinto e generalmente non gratuito).
E allora cosa può esserci di apprezzabile in questa serie? Questa è, a mio avviso, una serie che tocca il cuore. Nel mondo di Elfen Lied convivono due "realtà" parallele, una violentissima dove le persone guardano solo a se stesse e arrivano ad avere vene di profondo sadismo verso il prossimo ed un'altra dove invece prevalgono i buoni sentimenti capaci di superare qualsiasi affronto e di perdonare qualsiasi torto. Queste due "realtà" sono come due vortici che tentano di attirare dalla loro parte tutte le persone che incontrano modificandole profondamente. Su questa tematica si svolge tutto il filo della storia, su questa tematica si svolgono le storie dei protagonisti.
Questa storia sa muovere a compassione e toccare i sentimenti più profondi degli spettatori, inoltre a mio avviso può insegnare molto a noi che così spesso ci dimentichiamo del perdono; l'amore, a lungo andare, genera amore e l'odio genera odio, noi dobbiamo solo decidere quale strada intraprendere.
Una nota particolare se la merita la sigla di apertura con la canzone "lilium" (un canto scritto e musicato da Kayo Konishi e Yukio Kon che si sono sforzati di imitare lo stile del canto gregoriano con ottimi risultati) unita alle immagini di alcuni quadri di Klimt riadattati con la figura della protagonista.
Un vero capolavoro.
[ATTENZIONE D'ORA IN AVANTI SVELERO' PARTE DELLA TRAMA E DEI COLPI DI SCENA DELL'OPERA]
Per chi ha già visto l'opera volevo solo indicare alcuni particolari notevolmente in relazione con quanto descritto sopra:
Kouta: è l'esempio maggiore di quanto sia potente il perdono e l'amore, nonostante la sua disgrazia riesce ad aiutare tutti e porta dopo tanto tempo un po'di luce nel cuore di Lucy.
Bando: è il soldato speciale che vive nella violenza e si diverte con essa, la sua ostinazione malvagia e il suo odio verso tutto e tutti non possono che portarlo all'autodistruzione.
Lucy/Nyu: il suo stesso sdoppiamento della personalità la porta ad essere emblematica del mondo in cui è costruita l'opera. Tuttavia anche la versione malvagia (Lucy) sia all'inizio (cronologico) che alla fine viene avvicinata alla luce dal buon cuore di Kouta, cuore che verrà premiato con il suo tentativo finale di sacrificarsi per evitare che i suoi nuovi amici corrano ancora dei rischi. E' sicuramente il personaggio più in equilibrio sui due mondi.
Parenti, compagni di Lucy: se Kouta idealmente è il campione del bene questi sono l'opposto, con la loro violenza gratuita e il loro sadismo trasformano Lucy in un'assassina spietata che si autoconvince di avere l'unico compito di sterminare l'uomo. Rappresentano l'odio che una volta avviato continua ad espandersi fino all'arrivo di un campione del bene (in questo caso Kouta che con la sua rinuncia a vendicare la sorella spezza la catena d'odio, rendendo Lucy in grado di sacrificare la sua vita per il bene degli altri, anche se non ancora totalmente guadagnata al bene).
Mi fermo qui tanto ormai ho fornito abbastanza esempi, il modo in cui si trasforma una brava persona in un mostro è molto realistico e dovrebbe farci riflettere, specie quando nascondiamo le nostre debolezze emarginando gli altri.
Votazione 10+
<a href="http://biancofulmine.myblog.it/archive/2008/09/12/elfen-lied.html">http://biancofulmine.myblog.it/archive/2008/09/12/elfen-lied.html</a>
Un saluto a tutti.
Premetto che chiunque sia turbato eccessivamente da quello che vede non dovrebbe assolutamente guardarlo (specie se minorenne): il regista non ha lesinato di dipingere le scene nella maniera più cruda possibile (anche se mai sadica) inserendoci anche tantissimo sangue in pieno stile giapponese, oltre a qualche scena di nudo (non spinto e generalmente non gratuito).
E allora cosa può esserci di apprezzabile in questa serie? Questa è, a mio avviso, una serie che tocca il cuore. Nel mondo di Elfen Lied convivono due "realtà" parallele, una violentissima dove le persone guardano solo a se stesse e arrivano ad avere vene di profondo sadismo verso il prossimo ed un'altra dove invece prevalgono i buoni sentimenti capaci di superare qualsiasi affronto e di perdonare qualsiasi torto. Queste due "realtà" sono come due vortici che tentano di attirare dalla loro parte tutte le persone che incontrano modificandole profondamente. Su questa tematica si svolge tutto il filo della storia, su questa tematica si svolgono le storie dei protagonisti.
Questa storia sa muovere a compassione e toccare i sentimenti più profondi degli spettatori, inoltre a mio avviso può insegnare molto a noi che così spesso ci dimentichiamo del perdono; l'amore, a lungo andare, genera amore e l'odio genera odio, noi dobbiamo solo decidere quale strada intraprendere.
Una nota particolare se la merita la sigla di apertura con la canzone "lilium" (un canto scritto e musicato da Kayo Konishi e Yukio Kon che si sono sforzati di imitare lo stile del canto gregoriano con ottimi risultati) unita alle immagini di alcuni quadri di Klimt riadattati con la figura della protagonista.
Un vero capolavoro.
[ATTENZIONE D'ORA IN AVANTI SVELERO' PARTE DELLA TRAMA E DEI COLPI DI SCENA DELL'OPERA]
Per chi ha già visto l'opera volevo solo indicare alcuni particolari notevolmente in relazione con quanto descritto sopra:
Kouta: è l'esempio maggiore di quanto sia potente il perdono e l'amore, nonostante la sua disgrazia riesce ad aiutare tutti e porta dopo tanto tempo un po'di luce nel cuore di Lucy.
Bando: è il soldato speciale che vive nella violenza e si diverte con essa, la sua ostinazione malvagia e il suo odio verso tutto e tutti non possono che portarlo all'autodistruzione.
Lucy/Nyu: il suo stesso sdoppiamento della personalità la porta ad essere emblematica del mondo in cui è costruita l'opera. Tuttavia anche la versione malvagia (Lucy) sia all'inizio (cronologico) che alla fine viene avvicinata alla luce dal buon cuore di Kouta, cuore che verrà premiato con il suo tentativo finale di sacrificarsi per evitare che i suoi nuovi amici corrano ancora dei rischi. E' sicuramente il personaggio più in equilibrio sui due mondi.
Parenti, compagni di Lucy: se Kouta idealmente è il campione del bene questi sono l'opposto, con la loro violenza gratuita e il loro sadismo trasformano Lucy in un'assassina spietata che si autoconvince di avere l'unico compito di sterminare l'uomo. Rappresentano l'odio che una volta avviato continua ad espandersi fino all'arrivo di un campione del bene (in questo caso Kouta che con la sua rinuncia a vendicare la sorella spezza la catena d'odio, rendendo Lucy in grado di sacrificare la sua vita per il bene degli altri, anche se non ancora totalmente guadagnata al bene).
Mi fermo qui tanto ormai ho fornito abbastanza esempi, il modo in cui si trasforma una brava persona in un mostro è molto realistico e dovrebbe farci riflettere, specie quando nascondiamo le nostre debolezze emarginando gli altri.
Votazione 10+
<a href="http://biancofulmine.myblog.it/archive/2008/09/12/elfen-lied.html">http://biancofulmine.myblog.it/archive/2008/09/12/elfen-lied.html</a>
Un saluto a tutti.
Credo che Elfen Lied sia la serie più assurdamente sopravvalutata della storia dell’animazione.
Come probabilmente è accaduto alla maggior parte di coloro che mi hanno preceduto nella visione, ad incuriosirmi è stata proprio l'incredibile popolarità di questo titolo: lodi sperticate ovunque, rarissimi detrattori che oltretutto vengono accusati di superficialità o peggio, insomma, quando così tanta gente grida convinta al capolavoro è più che naturale aspettarsi un prodotto di valore, anche se, a pensarci bene, avrei dovuto insospettirmi nel vedere un'opera definita "di nicchia", "un pugno nello stomaco adatto a pochi" venire incensata da un pubblico di qualunque sesso ed età.
E infatti non solo non è nulla di memorabile, ma è al contrario un lavoro scadente sotto qualunque aspetto, a partire da quelli puramente tecnici. Direi anzi che è la perfetta antitesi di un capolavoro: non è originale o coinvolgente, non è emozionante né profondo, è solo l’ennesima serie commerciale costruita (e secondo me neppure bene!) per far parlare di sé in modo da attirare quanti più spettatori possibili, ma che nonostante questo pretende pure di nobilitarsi fingendo (e sottolineo: fingendo) che il suo scopo sia trattare argomenti di una certa rilevanza.
Cominciamo col dire che la realizzazione tecnica è alquanto scadente. Il character design è assolutamente da bocciare, non perché troppo infantile e "pupazzoso" per le situazioni proposte, ma perché davvero scialbo, poco dettagliato e privo di originalità. I fondali sono ancor più miserabili, le animazioni vanno dal "passabile" al "non pervenute", mentre la colonna sonora può contare sullo splendido main theme "Lilium", brano davvero ispirato e che per questo ci viene riproposto in tutte le salse, a cominciare dalla celeberrima opening, mentre per il resto... Ohibò, non ricordo nemmeno una nota delle restanti musiche!
La mediocrità tecnica comunque è solo un'aggravante, e non la causa principale del mio voto; avrei chiuso uno, o anche tutti e due gli occhi sulle carenze della realizzazione se mi fossi davvero trovata davanti al capolavoro che in tanti acclamano, il problema è che questa serie è insoddisfacente soprattutto nei suoi contenuti.
Come è già stato più volte detto, EL, sfruttando la doppia personalità della sua protagonista, vuole mischiare due generi molto distanti ma molto amati dal pubblico - il sentimentale e l’horror/splatter -, e questa non era certo un’idea stupida, peccato sia stata sviluppata nel modo meno intelligente e coraggioso possibile: tutto si limita a una mera riproposizione dei più triti stereotipi di entrambi i generi.
La parte sentimentale non è che un tipico harem in cui un mentecatto di buon cuore si ritrova a convivere con svariate ragazze, ed è basato interamente su luoghi comuni sia per quanto riguarda gag ed equivoci che per le relazioni che si instaureranno tra i coinquilini. L’unico aspetto diverso dal solito è che i personaggi sono caratterizzati - oltre che dall'assenza di personalità e da un quoziente intellettivo ampiamente sotto la media - dal fatto di essere dei pluri-traumatizzati, tuttavia le violenze che hanno subito (o che subiranno) non vengono mai utilizzate per creare delle psicologie interessanti; te le sbattono in faccia nel (vano) tentativo di impressionare, poi o vengono “dimenticate” - magari grazie a un’amnesia di comodo o, più spesso, perché semplicemente lasciate da parte dalla sceneggiatura senza farne rimanere traccia nella psiche dei protagonisti (evidentemente torture, mutilazioni o abusi sessuali sono esperienze che possono essere facilmente metabolizzate!) - oppure danno origine a scontati comportamenti del tipo “io odio e ammazzo tutti, ma è perché ho sofferto tanto”.
La parte splatter non si dimostra certo più innovativa: i soliti scienziatoni disposti a dimenticare l'etica in nome della ricerca si dedicano agli esperimenti su una razza mutante, poi una cavia scappa e per farla secca le mandano contro cecchini impediti, plotoni di soldati destinati al macello (io mi chiedo: se tutti sanno che Lucy deflette i proiettili, o almeno dovrebbero averlo intuito dopo averle inutilmente svuotato addosso millemila caricatori, perché continuano ad affrontarla armati di inutili pistole e mitra invece che con dei bei fucili anticarro? Scusate la lunga digressione, ma quando mi annoio finisco col pensare a cose del genere!), un militare sadico e violento (uno dei personaggi più inutili e dementi della serie), infine le sue stesse simili, altrettanto aggressive, traumatizzate e tendenti al nudismo. Il tutto inframmezzato dalle comparsate di qualche esimio pensatore che, nel tentativo di conferire spessore a quello che altro non è se non un tipico scenario da B-movie, ci delizia con un po' di filosofia spiccia o parlando a casaccio di evoluzione. Ok, non si pretende chissà cosa da uno splatter, ma si possono trovare videogiochi di terza categoria con trame migliori.
Dunque questa vicenda, di per sé, non presenta alcun elemento che si possa definire davvero originale (a casa mia stereotipo + stereotipo = due stereotipi), tuttavia la serie poteva benissimo salvarsi accostando le due "trame" in modo efficace e convincente. E invece, come si amalgamano le due "anime" di questo anime? Semplice, non si amalgamano! O meglio, ci provano, ma con risultati tragicomici: incongruenze, forzature, comportamenti e reazioni psicologiche inverosimili, gente che per esigenze di copione deve passare per idiota… La sceneggiatura deve averla scritta un ubriaco, ed è soprattutto questo a fregare EL.
Durante la visione ho avuto costantemente una brutta sensazione di artificiosità, tutto ciò che avrebbe dovuto colpirmi, nel bene o nel male, non mi ha provocato la minima emozione. Molte scene, palesemente costruite a tavolino per estorcere lacrime e orrore, sono buttate dentro così malamente che mancavano solo dei sottotitoli con scritto ”Tò, impressionati!”, “E ora commuoviti!”; sono così sfacciatamente finte che è impossibile prenderle sul serio, e questo vale soprattutto per quelle più violente, in cui si calca la mano per suscitare forti reazioni emotive tanto da farle risultare delle pacchianate ridicole, che non potrebbero mai sconvolgere né scandalizzare nessuno. Insomma, la sceneggiatura, invece di valorizzare il potenziale (che c’era!) e rendere meno visibili e fastidiosi i difetti, fa l’esatto contrario, dando un sostanzioso contributo alla rovina dell’anime.
L’insufficienza è d’obbligo, ma, di nuovo, non avrei infierito così tanto nella valutazione se questa serie avesse avuto l'umiltà di mostrarsi per quello che è (dopotutto è logico che una commercialata usi tutti i mezzi possibili per attirare l’attenzione, questa lo fa malamente, ma vabbè…): c’è un altro fattore che mi ha irritato parecchio, facendomi abbassare il voto.
Secondo molti questa serie conterrebbe temi importantissimi, trattati così bene da far dimenticare anche i vari problemi di trama e sceneggiatura. Non sono affatto d’accordo.
Già trovo assurdo che questa montagna di difetti animati pretenda anche di farti la morale, ma per me si è verificato l’esatto contrario, EL ha chiamato in causa tantissime tematiche per darsi un tono, per fingere spessore, ma alla fine non ne ha trattata nessuna con serietà: tutto si limita a qualche scena enfatica o blabla retorico su solitudine e discriminazione già visti in tantissimi anime (anche per ragazzini), roba di una superficialità imbarazzante. Alcune poi non le chiamerei neanche "tematiche": una tematica va sviscerata, non basta inserire una scena di dieci secondi in cui una ragazzina subisce un abuso per affermare che si è affrontato il tema della pedofilia! Oltretutto, la tizia in questione mostra delle conseguenze psicologiche verosimili solo nel flashback della suddetta scena e nei 30 secondi successivi, nel resto della serie vive come se niente fosse, anzi, a volte ha pure dei comportamenti insensati considerando quello che le è successo!
Ritorniamo sempre allo stesso discorso: cose buttate dentro malamente per far leva sull’emotività dello spettatore.
In definitiva: una commercialata che ha cercato di essere furba, ma che alla fine risulta essere solo una presuntuosa pacchianata trash, in cui l’unica cosa degna di nota (e non necessariamente in senso positivo!) è la sigla iniziale. Ovviamente è solo il mio parere, ce ne sono cento e rotti che dicono il contrario, però se alla fine vi troverete d’accordo con me non dite che non ve l’avevo detto! ;)
Come probabilmente è accaduto alla maggior parte di coloro che mi hanno preceduto nella visione, ad incuriosirmi è stata proprio l'incredibile popolarità di questo titolo: lodi sperticate ovunque, rarissimi detrattori che oltretutto vengono accusati di superficialità o peggio, insomma, quando così tanta gente grida convinta al capolavoro è più che naturale aspettarsi un prodotto di valore, anche se, a pensarci bene, avrei dovuto insospettirmi nel vedere un'opera definita "di nicchia", "un pugno nello stomaco adatto a pochi" venire incensata da un pubblico di qualunque sesso ed età.
E infatti non solo non è nulla di memorabile, ma è al contrario un lavoro scadente sotto qualunque aspetto, a partire da quelli puramente tecnici. Direi anzi che è la perfetta antitesi di un capolavoro: non è originale o coinvolgente, non è emozionante né profondo, è solo l’ennesima serie commerciale costruita (e secondo me neppure bene!) per far parlare di sé in modo da attirare quanti più spettatori possibili, ma che nonostante questo pretende pure di nobilitarsi fingendo (e sottolineo: fingendo) che il suo scopo sia trattare argomenti di una certa rilevanza.
Cominciamo col dire che la realizzazione tecnica è alquanto scadente. Il character design è assolutamente da bocciare, non perché troppo infantile e "pupazzoso" per le situazioni proposte, ma perché davvero scialbo, poco dettagliato e privo di originalità. I fondali sono ancor più miserabili, le animazioni vanno dal "passabile" al "non pervenute", mentre la colonna sonora può contare sullo splendido main theme "Lilium", brano davvero ispirato e che per questo ci viene riproposto in tutte le salse, a cominciare dalla celeberrima opening, mentre per il resto... Ohibò, non ricordo nemmeno una nota delle restanti musiche!
La mediocrità tecnica comunque è solo un'aggravante, e non la causa principale del mio voto; avrei chiuso uno, o anche tutti e due gli occhi sulle carenze della realizzazione se mi fossi davvero trovata davanti al capolavoro che in tanti acclamano, il problema è che questa serie è insoddisfacente soprattutto nei suoi contenuti.
Come è già stato più volte detto, EL, sfruttando la doppia personalità della sua protagonista, vuole mischiare due generi molto distanti ma molto amati dal pubblico - il sentimentale e l’horror/splatter -, e questa non era certo un’idea stupida, peccato sia stata sviluppata nel modo meno intelligente e coraggioso possibile: tutto si limita a una mera riproposizione dei più triti stereotipi di entrambi i generi.
La parte sentimentale non è che un tipico harem in cui un mentecatto di buon cuore si ritrova a convivere con svariate ragazze, ed è basato interamente su luoghi comuni sia per quanto riguarda gag ed equivoci che per le relazioni che si instaureranno tra i coinquilini. L’unico aspetto diverso dal solito è che i personaggi sono caratterizzati - oltre che dall'assenza di personalità e da un quoziente intellettivo ampiamente sotto la media - dal fatto di essere dei pluri-traumatizzati, tuttavia le violenze che hanno subito (o che subiranno) non vengono mai utilizzate per creare delle psicologie interessanti; te le sbattono in faccia nel (vano) tentativo di impressionare, poi o vengono “dimenticate” - magari grazie a un’amnesia di comodo o, più spesso, perché semplicemente lasciate da parte dalla sceneggiatura senza farne rimanere traccia nella psiche dei protagonisti (evidentemente torture, mutilazioni o abusi sessuali sono esperienze che possono essere facilmente metabolizzate!) - oppure danno origine a scontati comportamenti del tipo “io odio e ammazzo tutti, ma è perché ho sofferto tanto”.
La parte splatter non si dimostra certo più innovativa: i soliti scienziatoni disposti a dimenticare l'etica in nome della ricerca si dedicano agli esperimenti su una razza mutante, poi una cavia scappa e per farla secca le mandano contro cecchini impediti, plotoni di soldati destinati al macello (io mi chiedo: se tutti sanno che Lucy deflette i proiettili, o almeno dovrebbero averlo intuito dopo averle inutilmente svuotato addosso millemila caricatori, perché continuano ad affrontarla armati di inutili pistole e mitra invece che con dei bei fucili anticarro? Scusate la lunga digressione, ma quando mi annoio finisco col pensare a cose del genere!), un militare sadico e violento (uno dei personaggi più inutili e dementi della serie), infine le sue stesse simili, altrettanto aggressive, traumatizzate e tendenti al nudismo. Il tutto inframmezzato dalle comparsate di qualche esimio pensatore che, nel tentativo di conferire spessore a quello che altro non è se non un tipico scenario da B-movie, ci delizia con un po' di filosofia spiccia o parlando a casaccio di evoluzione. Ok, non si pretende chissà cosa da uno splatter, ma si possono trovare videogiochi di terza categoria con trame migliori.
Dunque questa vicenda, di per sé, non presenta alcun elemento che si possa definire davvero originale (a casa mia stereotipo + stereotipo = due stereotipi), tuttavia la serie poteva benissimo salvarsi accostando le due "trame" in modo efficace e convincente. E invece, come si amalgamano le due "anime" di questo anime? Semplice, non si amalgamano! O meglio, ci provano, ma con risultati tragicomici: incongruenze, forzature, comportamenti e reazioni psicologiche inverosimili, gente che per esigenze di copione deve passare per idiota… La sceneggiatura deve averla scritta un ubriaco, ed è soprattutto questo a fregare EL.
Durante la visione ho avuto costantemente una brutta sensazione di artificiosità, tutto ciò che avrebbe dovuto colpirmi, nel bene o nel male, non mi ha provocato la minima emozione. Molte scene, palesemente costruite a tavolino per estorcere lacrime e orrore, sono buttate dentro così malamente che mancavano solo dei sottotitoli con scritto ”Tò, impressionati!”, “E ora commuoviti!”; sono così sfacciatamente finte che è impossibile prenderle sul serio, e questo vale soprattutto per quelle più violente, in cui si calca la mano per suscitare forti reazioni emotive tanto da farle risultare delle pacchianate ridicole, che non potrebbero mai sconvolgere né scandalizzare nessuno. Insomma, la sceneggiatura, invece di valorizzare il potenziale (che c’era!) e rendere meno visibili e fastidiosi i difetti, fa l’esatto contrario, dando un sostanzioso contributo alla rovina dell’anime.
L’insufficienza è d’obbligo, ma, di nuovo, non avrei infierito così tanto nella valutazione se questa serie avesse avuto l'umiltà di mostrarsi per quello che è (dopotutto è logico che una commercialata usi tutti i mezzi possibili per attirare l’attenzione, questa lo fa malamente, ma vabbè…): c’è un altro fattore che mi ha irritato parecchio, facendomi abbassare il voto.
Secondo molti questa serie conterrebbe temi importantissimi, trattati così bene da far dimenticare anche i vari problemi di trama e sceneggiatura. Non sono affatto d’accordo.
Già trovo assurdo che questa montagna di difetti animati pretenda anche di farti la morale, ma per me si è verificato l’esatto contrario, EL ha chiamato in causa tantissime tematiche per darsi un tono, per fingere spessore, ma alla fine non ne ha trattata nessuna con serietà: tutto si limita a qualche scena enfatica o blabla retorico su solitudine e discriminazione già visti in tantissimi anime (anche per ragazzini), roba di una superficialità imbarazzante. Alcune poi non le chiamerei neanche "tematiche": una tematica va sviscerata, non basta inserire una scena di dieci secondi in cui una ragazzina subisce un abuso per affermare che si è affrontato il tema della pedofilia! Oltretutto, la tizia in questione mostra delle conseguenze psicologiche verosimili solo nel flashback della suddetta scena e nei 30 secondi successivi, nel resto della serie vive come se niente fosse, anzi, a volte ha pure dei comportamenti insensati considerando quello che le è successo!
Ritorniamo sempre allo stesso discorso: cose buttate dentro malamente per far leva sull’emotività dello spettatore.
In definitiva: una commercialata che ha cercato di essere furba, ma che alla fine risulta essere solo una presuntuosa pacchianata trash, in cui l’unica cosa degna di nota (e non necessariamente in senso positivo!) è la sigla iniziale. Ovviamente è solo il mio parere, ce ne sono cento e rotti che dicono il contrario, però se alla fine vi troverete d’accordo con me non dite che non ve l’avevo detto! ;)
Esagerato. In tutto.
Violento (a volte anche in modo gratuito), divertente, romantico ed intenso.
Non c'è un episodio in cui la trama non progredisce, in cui un tassello non venga aggiunto al mosaico della trama.
Potrà far storcere il naso a coloro che amano gli anime innocenti (modello Miyazaki) per il cinismo presente in alcuni punti.
Ma forse sono proprio tutte queste emozioni portate all'estremo a rendere memorabile quest'anime.
Una serie che un minuto prima ti sconvolge per la sua crudezza, un minuto dopo ti fa ridere per qualche gag per finire a farti tenerezza con la piccola Nyu indifesa e dolcissima.
E ci scappa pure qualche lacrimuccia.
Finalmente un anime per adulti con i controfiocchi, anche per le tematiche trattate.
Unica pecca è l'oav, che non aggiunge nulla alla trama, ma si colloca a metà della storia narrata nella serie.
Violento (a volte anche in modo gratuito), divertente, romantico ed intenso.
Non c'è un episodio in cui la trama non progredisce, in cui un tassello non venga aggiunto al mosaico della trama.
Potrà far storcere il naso a coloro che amano gli anime innocenti (modello Miyazaki) per il cinismo presente in alcuni punti.
Ma forse sono proprio tutte queste emozioni portate all'estremo a rendere memorabile quest'anime.
Una serie che un minuto prima ti sconvolge per la sua crudezza, un minuto dopo ti fa ridere per qualche gag per finire a farti tenerezza con la piccola Nyu indifesa e dolcissima.
E ci scappa pure qualche lacrimuccia.
Finalmente un anime per adulti con i controfiocchi, anche per le tematiche trattate.
Unica pecca è l'oav, che non aggiunge nulla alla trama, ma si colloca a metà della storia narrata nella serie.
L'anime e uno dei più belli degli ultimi tempi, e sopratutto prende tematiche molto forti, come razzismo e violenze sui minori. Ogn'una delle vostre opinioni si ferma sull'aspetto splatter del titolo, tralasciando completamente le varie tematiche dietro a tale violenza, vedete la scena del cagnolino massacrato dai bambini, perchè per semplice dispetto ne fanno un gioco per provocare una bimba differente da loro.
La domanda da porsi non e' l 'anime e troppo violento? Ma al posto suo voi che avreste fatto?
Secondo aspetto splendido di quest'anime, e' come sempre il rapporto di amicizia che lega i protagonisti, aspetto ricorrente in tutti gli anime, che qui viene sottolineato dal passato non felice dei personaggi, vedi l amicizia di Nana e di Mayiu. L'unica critica vera che si può fare a quest'anime e la totale inutilità di Kouta, che a parte essere il fidanzatino di turno non fa altro, personalmente lo trovo irritante e ingenuo, un personaggio cosi non e assolutamente all'altezza di quest'anime come la totale trasparenza dell'altro personaggio (principale) Yuka che non fa altro che piangere. Musica della sigla fantastica colori perfetti regia buona anche se il tempo che passa non e ben definito sembrano passare pochi giorni, ma la trama ti fa intendere che invece passano settimane, comunque ottimo titolo da vedere.
La domanda da porsi non e' l 'anime e troppo violento? Ma al posto suo voi che avreste fatto?
Secondo aspetto splendido di quest'anime, e' come sempre il rapporto di amicizia che lega i protagonisti, aspetto ricorrente in tutti gli anime, che qui viene sottolineato dal passato non felice dei personaggi, vedi l amicizia di Nana e di Mayiu. L'unica critica vera che si può fare a quest'anime e la totale inutilità di Kouta, che a parte essere il fidanzatino di turno non fa altro, personalmente lo trovo irritante e ingenuo, un personaggio cosi non e assolutamente all'altezza di quest'anime come la totale trasparenza dell'altro personaggio (principale) Yuka che non fa altro che piangere. Musica della sigla fantastica colori perfetti regia buona anche se il tempo che passa non e ben definito sembrano passare pochi giorni, ma la trama ti fa intendere che invece passano settimane, comunque ottimo titolo da vedere.
Un anime che potete odiare o amare, ma è difficile ignorarlo. La animazione è molto bella, quasi eccessivamente "morbida" e delicata, ma forse è una scelta voluta, perché questa apparenza tanto rassicurante dei personaggi contrasta in modo sconcertante con la violenza e crudeltà della storia.
Violenza e crudeltà gratuite? Trovata commerciale di dubbioso gusto? Tentativo patetico di attirare un pubblico con tendenze sadiche? Può anche darsi e allora? Non si può sempre pretendere che tutti gli anime siano dei capolavori assoluti, con messaggi profondi, pieni di verità, giustizia, amore, ecc...
Di questo anime posso dire semplicemente che alla fine, qualsiasi fosse il suo scopo, anche quello di vendersi (anche gli animatori devono guadagnare la loro pagnotta!) con me ha funzionato, l’ho visto praticamente tutti gli episodi in tre o quattro giorni, perché non riuscivo a staccarmi, a tratti mi ha fatto sorridere, altre volte mi ha commosso, la fine mi ha fatto versare qualche lacrimuccia e in conclusione non mi sono pentita di averlo guardato.
Violenza e crudeltà gratuite? Trovata commerciale di dubbioso gusto? Tentativo patetico di attirare un pubblico con tendenze sadiche? Può anche darsi e allora? Non si può sempre pretendere che tutti gli anime siano dei capolavori assoluti, con messaggi profondi, pieni di verità, giustizia, amore, ecc...
Di questo anime posso dire semplicemente che alla fine, qualsiasi fosse il suo scopo, anche quello di vendersi (anche gli animatori devono guadagnare la loro pagnotta!) con me ha funzionato, l’ho visto praticamente tutti gli episodi in tre o quattro giorni, perché non riuscivo a staccarmi, a tratti mi ha fatto sorridere, altre volte mi ha commosso, la fine mi ha fatto versare qualche lacrimuccia e in conclusione non mi sono pentita di averlo guardato.
Un anime che avevo scartato con una sicurezza pressoché apodittica, ma che non ho potuto esimermi dal vederlo visto le innumerevoli recensioni (il piu' recensito di Animeclick). Dovevo fidarmi del mio istinto, ed invece ho buttato 12 ore del mio tempo libero alle ortiche. La realizzazione tecnica rientra nella norma, senza stupire né affascinare. La trama, oltre a non brillare certo per originalita', è un continuo passaggio da scene estremamente ciniche, violente e disgustose a scene notevolmente leziose, stucchevoli e affettate. Ma che cosa sta accadendo ad alcuni mangaka ed al alcuni sceneggiatori giapponesi? Perché trovano appagamento professionale nel vedere e nel far vedere queste ragazzine (in alcuni casi bambine) stuprate, sodomizzate, smembrate(devo dire che ultimamente i giapponesi si sono fissati in modo morboso ed incomprensibile con le amputazioni di ogni genere), violentate fisicamente, mentalmente e spiritualmente, sepolte vive e crocifisse? Ma non preoccupatevi, questi signori non disdegnano le pari opportunita' ed eccole trasportate dall'altra parte della barricata, trasformandole in spietate assassine. E' un vero peccato accontentarsi e, nello stesso tempo, inquinare il proprio animo con questa spazzatura, visto gli innumerevoli capolavori in circolazione. Sono profondamente angosciato nel sapere che alcune persone si divertono o si compiacciono nel vedere questo tipo di opere, che sarebbe meglio rimanessero in Giappone. L'unica cosa degna di nota, sia graficamente che musicalmente, è l'opening.
La storia di per sè è originale e ben sviluppata. Tuttavia ho trovato i disegni un po' troppo convenzionali e banali, ad eccezione forse di quello della protagonista femminile Lucy. Tuttavia è molto apprezzabile l'investigazione profonda dietro ogni personaggio, la cura del fattore psicologico, l'attenzione alla cruda realtà delle cose. Il mio voto sarebbe stato più alto se non fosse per il modo in cui è stata sviluppata la trama: alcuni punti morti forse un po' noiosi, alcune cose surreali (ad esempio il fatto che Kouta vada all'ospedale per ogni minima cosa, oppure che Yuka, Kouta e tutti gli altri vivano in una casa molto grande e bella e non si sa bene come tirino avanti, cosa facciano, come facciano a gestire la casa e andare all'università, e riuscire a sostenere tutte le spese, ecc). Tuttavia un buon anime, che si merita al più presto un doppiaggio e una messa in onda italiana... sarà chiedere troppo?
Ho visto tutti gli episodi di questa serie, più quello speciale (che e' un pò incomprensibile) e devo dire che mi e' davvero piaciuta.
C'e' tanta violenza, ma ci sono anche tanti sentimenti e qualche scena di humor per spezzare un pò la tristezza e la tensione che si creano durante la visione. Quindi il mio voto e' pieno.
A mio parere, la cosa più cruda e difficile da digerire, non e' tanto la violenza, o le scene di gambe tagliate o corpi mutilati, ma il fatto che questi personaggi femminilli, chiamati mostri, siano tutte bambine.
La stessa protagonista non deve avere più di sedici anni.
Non che sia una novità, negli anime giapponesi trovare bambini con tremendi trascorsi alle spalle, sia di sesso che di violenza, ma qui veramente ci sono andati giù pesi.
Mayu ne e' un buon esempio.
Comunque, tutto sommato posso dire che e' una bellissima serie, per tutti coloro che amano l'azione, la violenza, lo splatter, e le dolcissime ragazzine dai grandi occhioni luccicanti.
C'e' tanta violenza, ma ci sono anche tanti sentimenti e qualche scena di humor per spezzare un pò la tristezza e la tensione che si creano durante la visione. Quindi il mio voto e' pieno.
A mio parere, la cosa più cruda e difficile da digerire, non e' tanto la violenza, o le scene di gambe tagliate o corpi mutilati, ma il fatto che questi personaggi femminilli, chiamati mostri, siano tutte bambine.
La stessa protagonista non deve avere più di sedici anni.
Non che sia una novità, negli anime giapponesi trovare bambini con tremendi trascorsi alle spalle, sia di sesso che di violenza, ma qui veramente ci sono andati giù pesi.
Mayu ne e' un buon esempio.
Comunque, tutto sommato posso dire che e' una bellissima serie, per tutti coloro che amano l'azione, la violenza, lo splatter, e le dolcissime ragazzine dai grandi occhioni luccicanti.
Di anime ne ho visti parecchi e Elfen Lied è sicuramente tra i miei preferiti. Un'anime che colpisce per tanti motivi. L'introduzione è subito molto signiicativa e fa capire come questo anime sia anche pieno di scene splatter, ma in Elfen Lied c'è molto più di questo. E' in grado di emozionare e coinvolgere lo spettatore. E' commovente, parecchio forte e anche con qualche siparietto comico che aiuta a smorzarne la tensione. La parte sentimentale e relazionale dei vari personaggi ben si alterna con tutto queso. Ai protagonisti ci si affeziona e alla storia, per quanto possa apparire banale ci si affeziona. Altra nota positiva le musiche che io adoro. Un anime che consiglio a tutti purché non facilmente impressionabili.
Per la serie "gli anime che non vedremo mai in Italia, ma nemmeno alle 3 di notte su MTV", recensiamo oggi Elfen Lied, titolo dalle molte pretese e dalle poche puntate (appena 13). Il prodotto si presenta bene: un'ottima sigla, una veste grafica di tutto rispetto, elementi studiati a tavolino per colpire un'ampia fascia di utenti (dai 14 anni in su, poi dipende se avete lo stomaco forte). Eppure, il problema di fondo è proprio questo. Potrebbe essere anche un titolo gradevole, se non fosse per le stuole di otaku che imperversano per la rete glorificando questo prodotto, gridando al miracolo. Tutto ciò come se non fossero evidenti i riferimenti (per usare un eufemismo) a decine di altri anime che emergono prepotentemente tanto nell'aspetto sentimentale quanto in quello esageratamente splatter nel quale inevitabilmente scivolano le puntate. Si diceva di un prodotto studiato a tavolino e infatti: cosa vogliono i ragazzi? La risposta è... violenza, meglio ancora se gratuita. Ed ecco dunque teste che volano, braccia mozzate, fiumi di sangue. E per le ragazze? Ancora più semplice... turbe amorose da fare invidia alle "situazioni di lui e di lei" con il classico adolescente di buon animo che piace a qualunque essere di genere femminile con cui entra in contatto (poco importa che sia la cugina con cui non parla da anni o la metà buona della protagonista che opportunamente non parla ma in compenso mostra tutte le sue "grazie" ad ogni inquadratura). Già, per essere sicuri di non lasciar scappare nemmeno uno spettatore si è pensato bene di inserire fanservice in quantità industriale. Insomma, personaggi stereotipati con turbe mentali inserite pretestuosamente e mai sviluppate del tutto e situazioni trite e ritrite. Unica nota positiva la sigla iniziale, veramente notevole e (almeno questa) originale anche se contribuisce solo ad accrescere la delusione.
Non esistono parole per descrivere ciò che l'avere visto anime ha provocato in me. Seguo anime da una vita, ma mai nessuno prima aveva saputo generare in me un simile turbinio di pensieri in soli 13 episodi. Penso che CAPOLAVORO non sia un' aggettivo sufficiente a descrivere questa produzione. La trama, anche se meno sviluppata rispetto al manga è capace di catturare lo spettatore fin da subito grazie alla sua profondità e al magistrale intreccio di situazioni che sfrutta al meglio la ridotta durata dell'anime (che forse è la sua unica, vera pecca). Già dalla sigla iniziale si capisce che ci si trova davanti ad un'opera diversa dal solito, che esula dagli schemi canonici dell' animazione nipponica; una carrellata di quadri di gustav klimt con rivisitazioni in stile anime accompagnati da una colonna sonora in stile gregoriano che fonde assieme i dipinti dell'introduzione. La colonna sonora viene usata magistralmente nello svolgersi dell'opera, calibrata in maniera equa in tutte le situazioni presentando una complessità e completezza con pochi pari nel panormama odierno. Nel decorrere degli eventi narrati ci si scopre affezionati ai personaggi presenti, con momenti commoventi (nelle scene finali stavo per mettermi a piangere) alternati a siparietti comici ben orchestrati che spezzano la suspance nei momenti meno movimentati della storia. Le scene di nudo sono ben dosate, un poco eccessive ma mai volgari, a volte necessarie per comprendere appieno gli orrori che ci vengono narrati nella storia. Lo splatter è presente, ma per un tipo di opera simile è imprescindibile quanto la profondità dei personaggi, per chiunque avrebbe preferito vedere lucy combattere il nemico con la sua "spada della luce dell' arcobaleno" col suo gruppetto di amiche pseudo-adolescenti rimando alla visione di anime come le mew-mew o sailor moon, piuttosto che ad opere mature come queste. Detto tutto ciò, consiglio l'opera a qualunque amante degli anime con abbastanza testa da capire e gustarsi un'opera di simile profondità, completamente in grado di stravolgere il vostro modo di vedere alcune cose.
Niente di più penoso i miei occhi videro mai.
Ho raggiunto gli ultimi episodi con uno sforzo tremendo.
Tra una risata e l'altra mi mettevo le mani tra i capelli per tutte le scene grottescamente illogiche e come qualcuno ha già detto 'paradossali'.
Storia sconclusionata, inutile e falsamente filosofica, personaggi soporiferi e idioti ai limiti delle capacità umane, fan service a go go.
Sigla iniziale che vuol far sembrare questo anime un'opera d'arte che poi si rivelerà in tutto quello che è realmente: un buco nell'acqua (acqua di palude).
Guardatelo se volete farvi quattro risate con gli amici appasionati di stupidate.
Dal canto mio, ho perso solo tempo.
Ho raggiunto gli ultimi episodi con uno sforzo tremendo.
Tra una risata e l'altra mi mettevo le mani tra i capelli per tutte le scene grottescamente illogiche e come qualcuno ha già detto 'paradossali'.
Storia sconclusionata, inutile e falsamente filosofica, personaggi soporiferi e idioti ai limiti delle capacità umane, fan service a go go.
Sigla iniziale che vuol far sembrare questo anime un'opera d'arte che poi si rivelerà in tutto quello che è realmente: un buco nell'acqua (acqua di palude).
Guardatelo se volete farvi quattro risate con gli amici appasionati di stupidate.
Dal canto mio, ho perso solo tempo.
Non capisco tutto l'entusiasmo dietro ad Elfen Lied. L'unica cosa che ho trovato davvero ottima nell'anime era la colonna sonora, il resto è semplicemente comico. Il fanservice (tette e culi ogni 2 inquadrature) e la violenza eccessiva sono francamente la parte "meno peggio" di tutta la serie, visto che il resto dell'anime si dilunga in tragedie varie e teorie randomiche sull'evoluzione dell'uomo e riflessioni sul razzismo che NON PORTANO AD ALCUN PUNTO in tutta la serie, ma sono infilate a caso negli episodi solo per dare una parvenza di profondità ed intelligenza, cose che ovviamente mancano alla serie.
Diclonius: un NON-umano piu umano della stessa umanità. Una storia di emarginazione, rabbia, odio, amore, segreti, ricordi cancellati che un attimo tornano alla mente, gelosia, cattiveria, fiducia, tradimento, innocenza. Non basta un solo aggettivo per descrivere il tema centrale di questo splendido e coinvolgente cartone. Le prime scene ti spingono a guardarlo, il resto ti RAPISCE. I personaggi hanno tutti aria familiare e gli intrecci che si susseguono lungo il corso della storia appassionano sempre di piu fino alla fine. Ma la fine?? c'è una fine?? ..l'unico neo di questo splendido anime è l'inesistenza di una seconda serie, ma sperare non ha mai ucciso nessuno.. mentre anch'io aspetto che esca il proseguio auguro a tutti voi una BUONA VISIONE!!!
Lo si può amare o odiare, ma dubito che un anime del genere possa lasciare indifferenti. Presenta forti contrasti (non per nulla la protagonista ha una doppia personalità), eppure la violenza e le frequenti scene di nudo non mi sono mai sembrate "eccessive", "volgari" e via discorrendo. Io, inoltre, l'ho trovato profondamente commovente. Inizialmente è difficile seguire la storia, e molte cose nell'anime vengono omesse (e il manga in Italia non è uscito), eppure, se piace, piace dal primo momento. A cominciare dall'opening.
Anime coinvolgente sin dalla prima puntata e fino alla fine, capace di suscitare forti emozioni in qualsiasi punto di ogni qualsiasi puntata, spesso m'è venuta in testa la frase: "ora sì che può succedere di tutto". L'evoluzione della storia è terribile: tratti di indicibile sdolcinatezza si alternano a crudeltà efferate, questi sono i due volti del cartone, come 2 sono le personalità della protagonista Lucy. Purtroppo dura solo 13 episodi, tutti pienamente godibili, e un finale mezzo aperto che lascia aperto lo spazio per una probabile seconda serie.
1) Non sono uno a cui piace il sangue, ne tantomeno il gore (>.<)!! 2) Questo anime è magnifico!! Mi è piaciuta tantissimo la trama che coinvolge ed appassiona, il character design, chiaramente, la musica (è particolarmente conosciuta la sigla di Elfen Lied) ed il modo in cui vengono trattati gli argomenti! La realtà è che non dovete farvi influenzare dalla forma dell'anime, da sangue e Co., perché coltone il cuore serio e sereno ne sarete conquistati lasciando totalmente perdere le scene che potrebbero disturbarvi.
Oltre tutto la regia c'è^^ e si fa vedere, l'ardire nel parlare dell'emarginazione, della violenza, della solitudine in maniera originale e sentita sono gli aspetti che maggiormente considererei!
Il voto lo vedete sopra ;) Perché non vedere anche Elfen Lied?
Oltre tutto la regia c'è^^ e si fa vedere, l'ardire nel parlare dell'emarginazione, della violenza, della solitudine in maniera originale e sentita sono gli aspetti che maggiormente considererei!
Il voto lo vedete sopra ;) Perché non vedere anche Elfen Lied?
Bè direi che ci siamo no? Può destare perplessità, ma devo ammettere che vengono spazzate quasi immediatamente via dal procedere della storia. Coinvolge a manetta tanto che si aspetta sempre una puntata successiva, anche all'ultima però. La violenza c'è tutta ed è condita anche da ingredienti "sfiziosi" come crudeltà (in abbondanza) tristezza, pazzia, gentilezza, odio e amicizia. Insomma l'obiettivo di raggiungere l'eccesso in tutto quello che ci può essere in un anime riesce in pieno. Assolutamente da non perdere!
Un 9, da me poi ^^... anche se datato (mi pare EL sia del 2004), un anime controverso che divide generalmente le persone... c'e' chi lo definisce un capolavoro, chi invece non lo può vedere. Io ho appena finito di rivederlo e vi scrivo queste 2 righe da "vecchiotto" appassionato di anime... Elfen Lied a tratti mi ha suscitato le emozioni di aver riletto Video Girl Ai (non so se vi rendo l'idea) e mi ha coinvolto come la prima volta che vidi Evangelion... non sto a dirvi della trama, gustatevela dal primo al tredicesimo episodio... Elfen Lied è uno di quei piccoli capolavori che sanno toccare nel profondo, se guardati con occhio critico ed appassionato. Buona visione, altamente consigliato.
La tematica principale trattata in Elfen Lied è l'evoluzione e gli attriti che possono nascere tra i membri di due specie differenti. Gli scienziati infatti attribuiscono ai Diclonius una malvagità naturale, contenuta nei loro geni, che in realtà è da attribuirsi agli abusi che queste creature sono costrette a subire sin dalla nascita per via della loro diversità nell' apparenza. E' un aspetto molto curato anche lo svilupparsi delle varie situazioni personali e l'intrecciarsi dei rapporti tra i protagonisti.
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Non ne ho visto molti anime, ma secondo me Elfen Lied e il migliore. All'inizio sono stato attratto dalla violenza del primo episodio, ma dopo poco mi sono innamorato anche di tutto il resto e non riuscivo più a smettere di vederlo. Quando e arrivato alla fine mi sono commosso e mi sono venuti i lacrimoni agli occhi, anche per il mistero che gli autori hanno lasciato alla conclusione della saga facendo sognare chi ha seguito gli episodi su possibili colpi di scena e finali alternativi.
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Non ne ho visto molti anime, ma secondo me Elfen Lied e il migliore. All'inizio sono stato attratto dalla violenza del primo episodio, ma dopo poco mi sono innamorato anche di tutto il resto e non riuscivo più a smettere di vederlo. Quando e arrivato alla fine mi sono commosso e mi sono venuti i lacrimoni agli occhi, anche per il mistero che gli autori hanno lasciato alla conclusione della saga facendo sognare chi ha seguito gli episodi su possibili colpi di scena e finali alternativi.
Scegliendo un aggettivo: impressionante. E' stato scritto che fra i manga e gli anime Maison Ikkoku è la storia d' amore perfetta, in quanto non si limita a mettere in scena le relazioni sentimentali fra i personaggi ma fa si che il senso dell'amore permei ogni sequenza, smuovendo in prima persona il cuore dello spettatore. Elfen Lied, si pone nello stesso modo riguardo alla paura del dolore, fisico e psicologico e alla pietà umana. Le creature su cui la storia è incentrata, nel loro essere al tempo stesso una innocenza ripetutamente violata e, all' improvviso, carnefici brutali, sono fra i personaggi più spaventosi e al tempo stesso commoventi mai apparsi. E' vero, le scene di violenza sono compiaciute ma è un compiacimento che, coinvolgendo lo stesso spettatore e incuriosendolo all' inizio, lo mette poi di fronte alla sua stessa violenza interiore, spingendolo a odiarla( a me accadde col finale dell'episodio "lonely souls" di Twin Peaks") Quanto alla relazione fra i due protagonisti, il lato "commedia" della vicenda, conta poco come amore fra uomo e donna (in quel senso è abortita sul nascere), ma come storia di amicizia e parziale riconciliazione oltre l'orrore.
Non riesco a capire cosa la gente trova di bello in questo anime.
Proprio mi sfugge. Ho visto i 13 episodi più l'OAV e sono rimasto senza parole! Ma non per le scene di nudo e di splatter, quelle ne ho visto in abbondanza da quando ho imparato a respirare. Nel contesto dell'anime sono plausibili e logiche le scene splatter, non faccio spoiler, ma chi ha visto l'anime sarà d'accordo. Ma la cosa che mi ha dato veramente fastidio sono certi comportamenti di alcuni personaggi che culminano nel paradosso e nel ridicolo!!!
C'è stato per esempio un recensore più sopra che si domandava com'è che una ragazzina di 13 anni vedendo uno con il braccio staccato non sia svenuta dalla paura o per lo meno fuggita, perdonatemi, ma siamo [...]? Oppure un'altra scena-chiave che purtroppo per evitare spoiler non posso dire, ma che è proprio nel più ridicolo dei ridicoli possibili, è assurda!! Mah...
I personaggi mancano di personalità, di carisma, i richiami ad altri anime sono agli occhi di tutti, pessimo doppiaggio, pessima caratterizzazione, storia? Quasi inesistente! Situazioni al limite del paradosso, comportamenti dei personaggi al limite del no-sense: sono tutti bambolotti che stanno naufragando in questa gran commercialata che si chiama Elfen Lied. Comunque non me la sento proprio di sconsigliare la visione di questo anime. Anzi, consiglio di vederlo e di vederlo tutto, chi sono io per sconsigliare la visione di un anime?
Non do 1 perchè l'unica cosa, anzi le uniche cose che mi sono piaciute sono i disegni dei personaggi (le ambientazioni fanno cagare) e la sigla iniziale. In fine, se l'anime fosse stato più lungo e alcune tematiche affrontate in modo SERIO e non paradossale, probabilmente poteva essere un anime decente.
Proprio mi sfugge. Ho visto i 13 episodi più l'OAV e sono rimasto senza parole! Ma non per le scene di nudo e di splatter, quelle ne ho visto in abbondanza da quando ho imparato a respirare. Nel contesto dell'anime sono plausibili e logiche le scene splatter, non faccio spoiler, ma chi ha visto l'anime sarà d'accordo. Ma la cosa che mi ha dato veramente fastidio sono certi comportamenti di alcuni personaggi che culminano nel paradosso e nel ridicolo!!!
C'è stato per esempio un recensore più sopra che si domandava com'è che una ragazzina di 13 anni vedendo uno con il braccio staccato non sia svenuta dalla paura o per lo meno fuggita, perdonatemi, ma siamo [...]? Oppure un'altra scena-chiave che purtroppo per evitare spoiler non posso dire, ma che è proprio nel più ridicolo dei ridicoli possibili, è assurda!! Mah...
I personaggi mancano di personalità, di carisma, i richiami ad altri anime sono agli occhi di tutti, pessimo doppiaggio, pessima caratterizzazione, storia? Quasi inesistente! Situazioni al limite del paradosso, comportamenti dei personaggi al limite del no-sense: sono tutti bambolotti che stanno naufragando in questa gran commercialata che si chiama Elfen Lied. Comunque non me la sento proprio di sconsigliare la visione di questo anime. Anzi, consiglio di vederlo e di vederlo tutto, chi sono io per sconsigliare la visione di un anime?
Non do 1 perchè l'unica cosa, anzi le uniche cose che mi sono piaciute sono i disegni dei personaggi (le ambientazioni fanno cagare) e la sigla iniziale. In fine, se l'anime fosse stato più lungo e alcune tematiche affrontate in modo SERIO e non paradossale, probabilmente poteva essere un anime decente.
Fra le recensioni che ho fatto il voto 10 compare molto raramente, questo a ribadire come del resto già ampiamente detto che l'anime in questione è un vero e proprio capolavoro: nel suo genere non credo esista, fra ciò che ho attualmente visto, qualcosa di paragonabile a esso. In quanto:
1) La trama , basata sull' evoluzione psicologica dei personaggi durante i periodi presi in considerazione della loro vita, è eccelsa.
2) la musica, a mio parere unica in grado di rendere lo spessore dell'opera, è distribuita in modo eccezionale nelle varie parti della storia
3) Il finale dell'opera,a differenza del 99% degli altri anime, è stupendo, non potrebbe esistere qualcosa di più centrato alla trama.
Quindi, detto ciò, lo consiglio a chiunque cerchi in modo non superficiale una storia romantica elaborata in modo perfetto.
Ultima nota: le scene di violenza e di nudo non sono altro che un espediente per far aumentare la tensione, resa magistralmente, dei momenti più toccanti dell'opera, quindi non sono da considerarsi il centro del della vicenda, ma qualcosa di necessario al fine di costruire un capolavoro.
1) La trama , basata sull' evoluzione psicologica dei personaggi durante i periodi presi in considerazione della loro vita, è eccelsa.
2) la musica, a mio parere unica in grado di rendere lo spessore dell'opera, è distribuita in modo eccezionale nelle varie parti della storia
3) Il finale dell'opera,a differenza del 99% degli altri anime, è stupendo, non potrebbe esistere qualcosa di più centrato alla trama.
Quindi, detto ciò, lo consiglio a chiunque cerchi in modo non superficiale una storia romantica elaborata in modo perfetto.
Ultima nota: le scene di violenza e di nudo non sono altro che un espediente per far aumentare la tensione, resa magistralmente, dei momenti più toccanti dell'opera, quindi non sono da considerarsi il centro del della vicenda, ma qualcosa di necessario al fine di costruire un capolavoro.
bello, veramente bello; l' inizio attira l' attenzione con scene splatter e di nudo che fanno pensare solo ad una trovata commerciale..ma ci stanno bene e fanno il loro lavoro impedendoti di staccarti dal video.
Poi mentre prosegue la trama vengono affrontate tematiche sociali interessanti che fanno riflettere quali l' emarginazione e addirittura la pedofilia ma la tematica principale è l' amore.
Poi la trama diventa davvero coinvolgente ed è un peccato k il tutto sia stato compresso solo in 13 puntate, infatti ne è stata fatta anche una di completamento che, come storia, si dovrebbe collocare circa a metà della undicesima.
Per capirlo completamente andrebbe guardato 2 volte perché le storie che si intrecciano diventano un po' difficili da seguire: solo alla fine si riescono a mettere insieme tutti i pezzi...
Davvero un bel anime che ti fa ridere, riflettere, ti coinvolge, c'è dentro tutto insomma;-)
Ve lo consiglio caldamente!!
Poi mentre prosegue la trama vengono affrontate tematiche sociali interessanti che fanno riflettere quali l' emarginazione e addirittura la pedofilia ma la tematica principale è l' amore.
Poi la trama diventa davvero coinvolgente ed è un peccato k il tutto sia stato compresso solo in 13 puntate, infatti ne è stata fatta anche una di completamento che, come storia, si dovrebbe collocare circa a metà della undicesima.
Per capirlo completamente andrebbe guardato 2 volte perché le storie che si intrecciano diventano un po' difficili da seguire: solo alla fine si riescono a mettere insieme tutti i pezzi...
Davvero un bel anime che ti fa ridere, riflettere, ti coinvolge, c'è dentro tutto insomma;-)
Ve lo consiglio caldamente!!
Facile consigliarvi se guardare o meno questa serie: basta vedere la prima puntata, e capirete se fa al caso vostro!
Sigla: quadri di Gustav Klimt rivisitati in sfondo ad un (bel) cantato da camera ottocentesco.
Incipit: C'è una ragazza nuda, legata in una struttura di super massima sicurezza, tanto che lo stesso volto è nascosto da una specie di maschera metallica. Si libera, non si sa come, e i militari che la sorvegliano esplodono LETTERALMENTE. Avanza incerta. Mentre intuisci che questa prigioniera ha la capacità di muovere la materia che la circonda alla stessa velocità dei propri pensieri, lei fa fuori nelle maniere più splatter un'altra cinquantina di militari.
Ecco, se un inizio del genere vi intriga, guarderete tutta la serie, come ho fatto io.
Perchè solo 7 allora? Perchè è un prodotto spudoratamente commerciale, incentrato sul classico binomio sesso/violenza, o meglio ancora splatter/lolite. E se adoro lo splatter, le lolite dei cartoni giapponesi proprio non le sopporto, se fossi una ragazza penso che m'indignerei. Però l'animazione è buona, la trama intrigante e, soprattutto, nonostante i difetti sopra citati, mi sono letteralmente divorato gli episodi uno dietro all'altro. E ad un buon prodotto commerciale un 7 non lo si può negare!!!
Sigla: quadri di Gustav Klimt rivisitati in sfondo ad un (bel) cantato da camera ottocentesco.
Incipit: C'è una ragazza nuda, legata in una struttura di super massima sicurezza, tanto che lo stesso volto è nascosto da una specie di maschera metallica. Si libera, non si sa come, e i militari che la sorvegliano esplodono LETTERALMENTE. Avanza incerta. Mentre intuisci che questa prigioniera ha la capacità di muovere la materia che la circonda alla stessa velocità dei propri pensieri, lei fa fuori nelle maniere più splatter un'altra cinquantina di militari.
Ecco, se un inizio del genere vi intriga, guarderete tutta la serie, come ho fatto io.
Perchè solo 7 allora? Perchè è un prodotto spudoratamente commerciale, incentrato sul classico binomio sesso/violenza, o meglio ancora splatter/lolite. E se adoro lo splatter, le lolite dei cartoni giapponesi proprio non le sopporto, se fossi una ragazza penso che m'indignerei. Però l'animazione è buona, la trama intrigante e, soprattutto, nonostante i difetti sopra citati, mi sono letteralmente divorato gli episodi uno dietro all'altro. E ad un buon prodotto commerciale un 7 non lo si può negare!!!
Dunque, ho letto un po' dei commenti lasciati su questo anime, e devo dire che c'e' ne sono di infantili in ambedue i casi, come e' stato gia' detto questo anime non e' adatto a tutti, in quanto oltre alla violenza delle scene e alle parti di ecchi (nudo) affronta una serie di tematiche socialmente importanti non comprensibili da persone che in anime ricercano niente di piu' che una storia da seguire.
Per questo ritengo che questo manga meriti un voto sul 9, quasi 10, per l'ottimo design dei personaggi, una decente caratterizzazione, belle musiche, e ripeto soprattutto per i contenuti altamente riflessivi che impone!
P.S. nella sigla alcuni hanno scritto che e' un "scopiazzatura" delle opere di Gustav Klimt in quanto la sigla presenta un fusione tra immagini dei personaggi e le vere opere di Gustav Klimt!
Un ottimo anime che consiglio a tutti. Attenzione perché molti argomenti sono trattai in modo molto crudo, non per bambini.
Per questo ritengo che questo manga meriti un voto sul 9, quasi 10, per l'ottimo design dei personaggi, una decente caratterizzazione, belle musiche, e ripeto soprattutto per i contenuti altamente riflessivi che impone!
P.S. nella sigla alcuni hanno scritto che e' un "scopiazzatura" delle opere di Gustav Klimt in quanto la sigla presenta un fusione tra immagini dei personaggi e le vere opere di Gustav Klimt!
Un ottimo anime che consiglio a tutti. Attenzione perché molti argomenti sono trattai in modo molto crudo, non per bambini.
Senza alcun'ombra di dubbio questo è un anime incredibile. A parte il disegno un pò troppo "accademico" la trama è veramente I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E! Si intreccia in maniera perfetta e ti fa rimanere in tiro fino all'ultima puntata. Non ci sono forzature, la trama va come deve andare senza "mozzature" ne particolari censure( alcune scene sono ultra-splatter, troppo esagerate forse). Elfen Lied è uno degli anime più belli che abbia mai visto, ne vale la pena solo per la storia, fidatevi di me, e per la sigla di apertura in latino (anche se pronunciata male in alcuni tratti). Da notare soprattutto l'introspezione dei personaggi e come l'autore abbia curato nel dettaglio ogni stato d'animo, ogni tipologia di carattere dei personaggi. Assolutamente da 10.
Non sono un opinionista ne un critico d'arte e non darò neanche un voto ufficiale (mi attengo ad un 6), ma penso che come ogni altro anime anche Elfen vada visto nella sua interezza ossia un mezzo d'informazione che ci comunica un qualcosa.
Parto dal presupposto che per me hanno ragione tutti sia chi ha dato 3 sia chi 10.
Primo perchè tutti i manga o anime hanno chiari riferimenti ad opere d'arte o filosofiche e quant'altro quindi non mi scandalizzo più di tanto.
Secondo mi piace vedere come molti autori diano una loro interpretazione dei sentimenti umani e di... insomma tutte le tematiche che cingono l'uomo da varie ere.
Che altro dire commenti tecnici sulla storia, tematiche e disegno:
beh a parte qualche personaggio molto poco caratterizzato, la storia non è poi cosi male, le tematiche brutali e splatter nonchè pedofile andavano affrontate anche meglio, ma essendo un manga e un anime come mezzo d'informazione non le ha poi introdotte cosi male, altrimenti sarebbe dovuto essere lungo 106 episodi e 60 tankobon.
Come altri manga non mi metterò a discutere sul perché altrimenti dovrei criticare i miei preferiti Berserk, Vagabond l'immortele ecc.. e molti altri ;D che anche loro hanno delle pecche ma non è questo il luogo.
Comunque come inizio non c'è male vorrei vedere il manga, ma ancora non leggo il katakana e i kanji :D Dai tutto sommato non è male...
Parto dal presupposto che per me hanno ragione tutti sia chi ha dato 3 sia chi 10.
Primo perchè tutti i manga o anime hanno chiari riferimenti ad opere d'arte o filosofiche e quant'altro quindi non mi scandalizzo più di tanto.
Secondo mi piace vedere come molti autori diano una loro interpretazione dei sentimenti umani e di... insomma tutte le tematiche che cingono l'uomo da varie ere.
Che altro dire commenti tecnici sulla storia, tematiche e disegno:
beh a parte qualche personaggio molto poco caratterizzato, la storia non è poi cosi male, le tematiche brutali e splatter nonchè pedofile andavano affrontate anche meglio, ma essendo un manga e un anime come mezzo d'informazione non le ha poi introdotte cosi male, altrimenti sarebbe dovuto essere lungo 106 episodi e 60 tankobon.
Come altri manga non mi metterò a discutere sul perché altrimenti dovrei criticare i miei preferiti Berserk, Vagabond l'immortele ecc.. e molti altri ;D che anche loro hanno delle pecche ma non è questo il luogo.
Comunque come inizio non c'è male vorrei vedere il manga, ma ancora non leggo il katakana e i kanji :D Dai tutto sommato non è male...
Odiosamente bello. Si perchè Elfen Lied sa catturare l'attenzione dello spettatore in maniera(forse) discutibile, trattando tematiche importanti e psicologicamente difficili come lo sdoppiamento della personalità, l'amnesia, gli abusi, la pedofilia, per raccontare una storia di avversione(giustificata?) verso la razza dei Diclonius. Sono tanti e molto discordi i pareri di questo anime principalmente per un motivo secondo me: ti fa riflettere, pensare, ti fa porre molte domande, di qualsiasi tipo poi, da... "chi è il protagonista?" o "ma chi ha ragione?" e ancora"ma è giusto far vedere certe cose?"
E la risposta è: Appunto,una diversa dall'altra per fortuna! Perchè siamo tutti diversi proprio come nella serie, ma una cosa comunque credo sia certa. Elfen Lied sa davvero coinvolgere le persone che vogliono sapere... il finale, appunto, dove sono ancora domande.... odiosamente Bello!
P.S.1) Lo speciale numero14 "Sotto la pioggia" và guardato tra la 10 e la 11!
P.S.2) ATTENZIONE! alla sigla iniziale, credo sia tanto bella quanto subliminale, impossibile togliersela dalla testa! P.S.3) se credete di avere qualche turba psichica o lo considerate troppo forte, è meglio non guardarlo.
P.S.4) considerando la media delle mie votazioni Otto credo sia un grandissimo voto.
E la risposta è: Appunto,una diversa dall'altra per fortuna! Perchè siamo tutti diversi proprio come nella serie, ma una cosa comunque credo sia certa. Elfen Lied sa davvero coinvolgere le persone che vogliono sapere... il finale, appunto, dove sono ancora domande.... odiosamente Bello!
P.S.1) Lo speciale numero14 "Sotto la pioggia" và guardato tra la 10 e la 11!
P.S.2) ATTENZIONE! alla sigla iniziale, credo sia tanto bella quanto subliminale, impossibile togliersela dalla testa! P.S.3) se credete di avere qualche turba psichica o lo considerate troppo forte, è meglio non guardarlo.
P.S.4) considerando la media delle mie votazioni Otto credo sia un grandissimo voto.
Per capire bene tutte le sfumature di questo anime lo si deve vedere più di una volta nel più breve tempo possibile, anche perché in fondo gli episodi sono solo 13, ma ricchi di sostanza. In Elfen Lied c'è tutto: violenza, sentimento, comicità il tutto messo insieme da una trama che colpisce per gli argomenti trattati. Non è sicuramente un anime per tutti. E' fatto per le persone che non hanno preconcetti e che sanno vedere cosa c'è dietro. Ci sono scene di nudo, scene splatter, scene cruente che fanno accapponare la pelle, ma non sono messe li per sadismo, ma solo per far capire fino a che punto gli umani sanno spingersi. Uno dei tanti messaggi che Elfen Lied vuole mandare è proprio questo: molte volte i mostri non sono ciò che noi consideriamo diverso i mostri sono coloro che non sanno vedere oltre il proprio naso...
E' difficile spiegare la trama senza tralasciare fasi importati di una storia che fa ridere, piangere, arrabbiarsi con il mondo e che lascia un segno nella tua vita come poche cose viste su uno schermo sanno fare quindi se volete sapere di cosa parla trovate il modo di vederlo perchè chi ama i "veri cartoni anomati" non può perderselo.....
E' difficile spiegare la trama senza tralasciare fasi importati di una storia che fa ridere, piangere, arrabbiarsi con il mondo e che lascia un segno nella tua vita come poche cose viste su uno schermo sanno fare quindi se volete sapere di cosa parla trovate il modo di vederlo perchè chi ama i "veri cartoni anomati" non può perderselo.....
Non penso di poter dare più di 7. I disegni sono abbastanza buoni, un po' più sopra della norma. I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, ma si poteva sprecare qualche puntata in più. Il nudo non mi sembra dia particolarmente fastidio anche perchè ne ho visti decisamente di peggio! Le scene di violenza sono in effetti eccessive! Insomma il bambino che uccide il cane colpendolo ripetutamente con un vaso... e concordo con chi rimene stupito della quasi impassibilità dei personaggi ai traumi subiti! O hanno una mente di ferro o semplicemente la psicologia in questo caso è stata analizzata un po' male! Il tema di fondo invece ricorda vagamente Evangelion con i rimandi religiosi a Lilith la (alcuni credono) prima moglie di Adamo, donna bellissima dai capelli rossi e corna in testa... però ragazzi se volete vedere un anime che abbia veramente un significato, che lasci il segno sia per le immagini che per la storia (incredibilmente studiata a livello religioso-storico-psicologico) guardatevi Neo Genesis Evangelion! Un MUST tra gli anime! Quello sì che merita il 10.
Perchè Elfen Lied mi è piaciuto tanto? Semplice, perchè fa pensare, fa piangere, fa sorridere. Elfen Lied trasmette emozioni, forti emozioni, che possono essere piacevoli o meno: ho riso durante le scene casalinghe con Nyu, ho sentito le budella attorcigliarsi durante le scene splatter iniziali, in altri momenti ho sentito una tristezza infinita.. guardandolo mi sono sentito vivo. Elfen Lied è stato uno dei pochi anime a coinvolgermi in questo modo e sono qui apposta perchè voglio farlo conoscere anche a voi che leggete questa recensione.
Lo stile di disegno dei personaggi è molto "morbido" e rotondo, mentre le ambientazioni sono sempre ben dettagliate: è un piacere per gli occhi.
Purtroppo non è mai stato doppiato in italiano, quindi se siete fortunati vi dovrete accontentare dei sottotitoli ita.. comunque anche in inglese non l'ho trovato troppo di difficile comprensione, certo bisogna saper "masticare" un po la lingua.
Da notare la sigla iniziale, assolutamente spettacolare, ti entra in testa con niente :), affiancata da vari quadri raffiguranti i personaggi principali, veramente belli..
Attenzione però, questo anime non è proprio adatto a tutti: alcune scene sono parecchio violente, preparatevi a laghi (ma proprio laghi eh!) di sangue; sono tra l'altro presenti anche alcune scene di nudo/semi-nudo.
Non do 10 a Elfen Lied perchè 10 a mio parere significa "perfezione" (e purtroppo nulla è perfetto :)! ), ma se lo meriterebbe... veramente.
Lo stile di disegno dei personaggi è molto "morbido" e rotondo, mentre le ambientazioni sono sempre ben dettagliate: è un piacere per gli occhi.
Purtroppo non è mai stato doppiato in italiano, quindi se siete fortunati vi dovrete accontentare dei sottotitoli ita.. comunque anche in inglese non l'ho trovato troppo di difficile comprensione, certo bisogna saper "masticare" un po la lingua.
Da notare la sigla iniziale, assolutamente spettacolare, ti entra in testa con niente :), affiancata da vari quadri raffiguranti i personaggi principali, veramente belli..
Attenzione però, questo anime non è proprio adatto a tutti: alcune scene sono parecchio violente, preparatevi a laghi (ma proprio laghi eh!) di sangue; sono tra l'altro presenti anche alcune scene di nudo/semi-nudo.
Non do 10 a Elfen Lied perchè 10 a mio parere significa "perfezione" (e purtroppo nulla è perfetto :)! ), ma se lo meriterebbe... veramente.
Elfen Lied colpisce. Nonoste alcune cose mi siano sembrate un po' scopiazzate (Evangelion, Chibits, ecc...), mi ha appassionata tantissimo, come pochi anime sono riusciti a fare. Difatti l'ho visto tutto di fila e beh... non mi ha delusa! Di sicuro ci sono pro e contro di questa serie, si può storcere il naso su alcune cose (senza contare le sopracitate scopiazzature!), ma mi è proprio piaciuta. Bellissime le sigle con i quadri di Klimt, il canto gregoriano che accompagna tutto. Bellissima persino la sensazione di pesantezza e angoscia che mi ha suscitato. In alcuni momenti volevo piangere e mi chiedevo perchè mai a delle persone possano venire in mente storie del genere, tanto estremizzate. Ma se si prende così, per come è, lo si trova azzeccato... ci punge dove di solito non vogliano essere punti, dove, se ci da fastidio, chiudiamo gli occhi. Prende in considerazione l'infantilità in tutti i suoi aspetti: i bambini che a volte riescono ad essere più malvagi e crudeli degli adulti, che nonaccettano qualcuno diverso e lo prendono in giro, lo feriscono e se ne divertono; i bambini che vogliono un affetto negato, che nel loro piccolo si sacrificano perchè convinti che sia l'unico modo, sentendosi senza via di scampo (Mayu); i bambini che avendone il potere decidono di opporsi a tutta la cattiveria subita, alla sofferenza della solitudine (Lucy); i bambini che ci sono dentro di noi, quel nostro agire, a volte inconsapevolemente, in modo egoista per paura di perdere le cose che amiamo (Yuka).
Finale stupendo, direi quasi LIETO, visto che mi aspettavo il peggio. Un genere, per una volta, diverso da quelliche ho visto, che mi ha intrigato veramente moltissimo. Proprio bello...
Finale stupendo, direi quasi LIETO, visto che mi aspettavo il peggio. Un genere, per una volta, diverso da quelliche ho visto, che mi ha intrigato veramente moltissimo. Proprio bello...
Non c'è niente da fare. Per quanti molti possano dire che il sangue e il fanservice vengono usati solo per attrarre pubblico, in questo caso la situazione mi pare piuttosto diversa. Elfen Lied è un anime completo, divertente, irritante (come il protagonista), violento, commovente, appassionante. Direi che contiene tutti gli elementi presenti nella vita reale senza mezzi termini e senza opere di censura inutili. Si odia, si piange si ama come nella vita reale. E inoltre scoprirete che il messaggio che si vuole trasmettere è più attuale che mai. Un anime capace di suscitare così tante emozioni nasce raramente, e questo è proprio il caso. 10/10
Pensandoci bene devo proprio concordare sul lato ironico ed inverosimile del ragazzo imbranato che si trova la casa invasa da almeno 3-4 coetanee, ma questo non fa variare di una virgola il mio voto. A differenza di serie con la stessa prerogativa, ma che definirei inutili (es. Shingetsutan Tsukihime o Fate Stay Night), Elfen Lied riesce ad esprimere l'emarginazione della protagonista e da le giuste motivazioni per far comprendere lo stato d'animo di ogni singolo personaggio.
Splatter? Se fossi stato al posto di Lucy, anche senza poteri, molto probabilmente avrei fatto di peggio... la violenza è relativa e quella più concreta non è quella più crudele, come togliere la felicità ad una bambina per ignoranza.
Le azioni non sono dettate dalla casualità, i sentimenti che le dominano sono vendetta e amore, semplice istinto di sopravvivenza e rabbia per i torti subiti.
Credo che quest'Anime trovi nelle scene cruente null'altro che la giusta coerenza per i temi trattati, personalmente preferisco questo genere di impatto.
Splatter? Se fossi stato al posto di Lucy, anche senza poteri, molto probabilmente avrei fatto di peggio... la violenza è relativa e quella più concreta non è quella più crudele, come togliere la felicità ad una bambina per ignoranza.
Le azioni non sono dettate dalla casualità, i sentimenti che le dominano sono vendetta e amore, semplice istinto di sopravvivenza e rabbia per i torti subiti.
Credo che quest'Anime trovi nelle scene cruente null'altro che la giusta coerenza per i temi trattati, personalmente preferisco questo genere di impatto.
Non dico che gli anime (ma anche il resto dopotutto) debbano lasciare un messaggio o una "morale" a chi li guarda, ma chi li realizza dovrebbe perlomeno tenere conto dela sensibilità dello spettatore o perlomeno di una cosuccia chiamata speranza. A parte lo splatter (evidentemente e inequivocabilmente) gratuito e una certa morbosità per ilgiovane nudo femminile quello che mi ha dato fastidio di questo Elfen Lied è che non lasci una via d'uscita per la storia e per quello che propone. I diclonius sono affamati di morte e di sangue non a causa della solita (ma sempre appagante) crudeltà umana ma per natura! E sebbene non siano stati trattati nel modo giusto non si poteva togliere agli umani il pensiero di ritenerli pericolosi! Che cosa si vuole trasmettere con un idea del genere??
Ho dato 7 perchè l'animazione rimane comunque buona, la commozione (seppur progammata) c'è stata e il tempo me l'ha fatto passare.
Meravigliose opening e ending
Ho dato 7 perchè l'animazione rimane comunque buona, la commozione (seppur progammata) c'è stata e il tempo me l'ha fatto passare.
Meravigliose opening e ending
E' la paura dei mostri a risvegliare i mostri, creature crudeli e sfortunate incapaci di adattarsi al mondo umano.
Questo, mutuato dalla (leggera) poesia di Eduard Mörike, il senso di un anime veramente difficile da recensire.
Da un lato si è tentati, e io l'ho fatto, di assegnargli un voto molto alto. Si tratta infatti di una delle serie di anime più avvincenti, se non la più avvincente, che mi sia capitato di vedere (le avessi avute disponibili tutte insieme, avrei divorato le oltre 5 ore di animazione totale tutte in una volta), e questo pregio, da solo, sarebbe in grado di fargli perdonare molte pecche. Il lavoro di regia è veramente ben fatto. La scansione di scene drammatiche, anticipazioni, flashback e pause narrative è tale da tenere lo spettatore incollato al video. Il lavoro è poi supportato da disegni, sfondi, animazione e musiche di ottimo livello (anche se dal lato "musiche", osannate da parte del fandom, devo dire di aver sentito di meglio da produzioni meno ambiziose).
Ripensando a mente fredda a ciò che si è visto però, diverse note stonate saltano fuori.
Elfen Lied è il tentativo di mettere insieme un dramma fantascientifico (alla "Xenosaga" per intenderci), un harem anime ed un horror splatter. Come c'era da aspettarsi, le cesure tra le parti stridono. Il ricorso allo splatter è probabilmente eccessivo (soprattutto la sua resa grafica. I disegnatori dovrebbero ricordare che un corpo umano contiene solo 4 litri di sangue, e non sono tutti concentrati in prossimità delle ferite), anche se non lo definirei gratuito (è semplicemente la forma espressiva scelta, ed in un certo senso, visto il tema, ci sta bene), ma è soprattutto la cesura tra la commedia sentimentale e il dramma fantascientifico a non convincere. Le tredici puntate non sono sufficienti a contenerli entrambi. Le reazioni dei personaggi agli avvenimenti drammatici risultano innaturali, persino contando le rilevanti turbe psichiche di cui soffrono tutti i protagonisti (veramente, dovessi condensare in tre parole cos'è Elfen Lied, lo definirei un harem-anime con protagonisti psicopatici) ed il loro disperato bisogno di "normalità". La storia è ambientata in un arco di pochi giorni, durante i quali ai protagonisti succedono una serie di fatti sconvolgenti, troppo poco tempo perchè i personaggi possano costruirsi una "normalità", cominciare a pensare al proprio gruppo come una "famiglia" e alla pensione come ad una "casa" (clichè tipico dell'harem-anime).
Oltre questo, la trama è esilissima, e quindi l'interesse nello spettatore è suscitato quasi esclusivamente dalla simpatia per i personaggi. Tra i protagonisti però questa è limitata sopratutto a Lucy-Nyu, Nana e Mayu, dato che Yuka fa sostanzialmente da tappezzeria e Kouta fornisce un'interpretazione quasi catatonica (occorreva più tempo per sviluppare le loro psicologie), mentre, per quanto riguarda alcuni dei comprimari, come il soldato cyborg o i maschi diclonius, se non ci fossero stati, non se ne sarebbe davvero sentita la mancanza, anzi, la loro presenza "macchiettistica" abbassa il livello complessivo dell'opera.
Si può assegnargli un "9" quindi? Decisamente si. L'anime, come detto, è godibile e avvincente. Bisogna solo tenere a mente che, se la visione di qualsiasi opera di fiction richiede nello spettatore un certo livello, variabile, di sospensione del senso di realtà, Elfen Lied ne richiede uno piuttosto alto.
Questo, mutuato dalla (leggera) poesia di Eduard Mörike, il senso di un anime veramente difficile da recensire.
Da un lato si è tentati, e io l'ho fatto, di assegnargli un voto molto alto. Si tratta infatti di una delle serie di anime più avvincenti, se non la più avvincente, che mi sia capitato di vedere (le avessi avute disponibili tutte insieme, avrei divorato le oltre 5 ore di animazione totale tutte in una volta), e questo pregio, da solo, sarebbe in grado di fargli perdonare molte pecche. Il lavoro di regia è veramente ben fatto. La scansione di scene drammatiche, anticipazioni, flashback e pause narrative è tale da tenere lo spettatore incollato al video. Il lavoro è poi supportato da disegni, sfondi, animazione e musiche di ottimo livello (anche se dal lato "musiche", osannate da parte del fandom, devo dire di aver sentito di meglio da produzioni meno ambiziose).
Ripensando a mente fredda a ciò che si è visto però, diverse note stonate saltano fuori.
Elfen Lied è il tentativo di mettere insieme un dramma fantascientifico (alla "Xenosaga" per intenderci), un harem anime ed un horror splatter. Come c'era da aspettarsi, le cesure tra le parti stridono. Il ricorso allo splatter è probabilmente eccessivo (soprattutto la sua resa grafica. I disegnatori dovrebbero ricordare che un corpo umano contiene solo 4 litri di sangue, e non sono tutti concentrati in prossimità delle ferite), anche se non lo definirei gratuito (è semplicemente la forma espressiva scelta, ed in un certo senso, visto il tema, ci sta bene), ma è soprattutto la cesura tra la commedia sentimentale e il dramma fantascientifico a non convincere. Le tredici puntate non sono sufficienti a contenerli entrambi. Le reazioni dei personaggi agli avvenimenti drammatici risultano innaturali, persino contando le rilevanti turbe psichiche di cui soffrono tutti i protagonisti (veramente, dovessi condensare in tre parole cos'è Elfen Lied, lo definirei un harem-anime con protagonisti psicopatici) ed il loro disperato bisogno di "normalità". La storia è ambientata in un arco di pochi giorni, durante i quali ai protagonisti succedono una serie di fatti sconvolgenti, troppo poco tempo perchè i personaggi possano costruirsi una "normalità", cominciare a pensare al proprio gruppo come una "famiglia" e alla pensione come ad una "casa" (clichè tipico dell'harem-anime).
Oltre questo, la trama è esilissima, e quindi l'interesse nello spettatore è suscitato quasi esclusivamente dalla simpatia per i personaggi. Tra i protagonisti però questa è limitata sopratutto a Lucy-Nyu, Nana e Mayu, dato che Yuka fa sostanzialmente da tappezzeria e Kouta fornisce un'interpretazione quasi catatonica (occorreva più tempo per sviluppare le loro psicologie), mentre, per quanto riguarda alcuni dei comprimari, come il soldato cyborg o i maschi diclonius, se non ci fossero stati, non se ne sarebbe davvero sentita la mancanza, anzi, la loro presenza "macchiettistica" abbassa il livello complessivo dell'opera.
Si può assegnargli un "9" quindi? Decisamente si. L'anime, come detto, è godibile e avvincente. Bisogna solo tenere a mente che, se la visione di qualsiasi opera di fiction richiede nello spettatore un certo livello, variabile, di sospensione del senso di realtà, Elfen Lied ne richiede uno piuttosto alto.
Avevo sentito parlare molto bene di questa serie ma, ahime, pare che queste voci fossero infondate.
In pratica si tratta di una accozzaglia informe di scene spaltter e un po di nudi, con una trama estremamente esile e con dei buchi che sembrano crateri, NULLA viene spiegato.
Ma non è tutto, le parti in cui Lucy è senza memoria mi paiono scopiazzate un po da chobits...(strano che come il persocom in chobits dica solo "chii!!" e vienga quindi chiamato Chii, Lucy dica solo "nyu!!" e vienga quindi chiamata Nyu, ma le somiglianze sono anche tante altre)
Le personalità dei personaggi sono quanto meno assurde, quando mai una bambina di 13 anni che vede un soldato con un braccio tagliato di netto va a soccorrerlo invece di scappare in preda al panico?!? Questa è la situazione più clamorosa ma ce ne sono dozzine simili senza alcun senso.
Inizialmento ho pensato "boh, magari avanti migliora..." superata metà serie l'ho presa sul ridere perchè è tutto veramente troppo patetico.
In poche parole: Evitatelo come la peste
In pratica si tratta di una accozzaglia informe di scene spaltter e un po di nudi, con una trama estremamente esile e con dei buchi che sembrano crateri, NULLA viene spiegato.
Ma non è tutto, le parti in cui Lucy è senza memoria mi paiono scopiazzate un po da chobits...(strano che come il persocom in chobits dica solo "chii!!" e vienga quindi chiamato Chii, Lucy dica solo "nyu!!" e vienga quindi chiamata Nyu, ma le somiglianze sono anche tante altre)
Le personalità dei personaggi sono quanto meno assurde, quando mai una bambina di 13 anni che vede un soldato con un braccio tagliato di netto va a soccorrerlo invece di scappare in preda al panico?!? Questa è la situazione più clamorosa ma ce ne sono dozzine simili senza alcun senso.
Inizialmento ho pensato "boh, magari avanti migliora..." superata metà serie l'ho presa sul ridere perchè è tutto veramente troppo patetico.
In poche parole: Evitatelo come la peste
Concordo, spazzatura commerciale. Non conosco il fumetto, ma anche se fosse stato commercializato su carta igienica e disegnato da un moccioso, sarebbe sicuramente di maggior pregio dell'anime. La trama può anche essere apprezzabile, ma nel complesso, il prodotto risulta pretestuoso - stuzzica gli appetiti dei soliti fans delle lolite rimbambite e disponibili, questa volta con corna - e la qualità del character è patetica. I personaggi, a parte Yuka, non sono assolutamente credibili ed anche il doppiaggio giapponese, come di rito in serie con donnine come sopra descritte, straripa di versetti fastidiosi e vocine irritanti. Pessimo. Da dirne peste e CORNA eh..eh...eh...
Bhè che dire, Elfen Lied è uno dei pochi anime che mi ha davvero segnato. Nel senso che oltre ad esser ben fatto, affronta anche alcune tematiche che possono far riflettere. Per esempio il tema del razzismo, di considerare inferiore chi è diverso da noi. Nella realtà forse non si arriva a tali dosi di violenza, ma questa è comunque una tematica forte. Poi il character design così Kawaii da farci sembrare i personaggi così graziosi esteticamente (a parte un certo professore xD) credo sia servito per incrementare l'effetto. Poi, la sigla d'apertura: stando a quello che ho percepito, sia la musica in latino e le immagini della protagonista indifesa, come a suscitare un senso d'innocenza, in netto contrasto con quello che si presenta effettivamente.
Di sicuro non è un anime da mostrare a dei bambini, però credo valga la pena di vederlo per chi è appassionato del genere.
Di sicuro non è un anime da mostrare a dei bambini, però credo valga la pena di vederlo per chi è appassionato del genere.
Non credevo di dirlo mai, ma è in assoluto l'ANIME PIU' BELLO CHE ABBIA MAI VISTO, e io ne ho visti tanti. E' persino superiore ad anime del calibro di dragonball, naruto o HxH. La storia è molto commovente, alla fine ho quasi pianto. C'è chi dice che è troppo violento e in effetti è vero. Ma è proprio la violenza che fa capire il vero senso di questo capolavoro, non come in Berserk (che schfo di manga) in cui la violenza è solo insensata e gratuita. Elfen ti fa capire molte cose, riscontrabili anche nella vita reale. Infatti casi come il razzismo sono purtroppo cose orribili, ma che continuano a esserci e a esistere. Ma elenchiamo ora le cose gli aspetti che per me sono i più positivi di Elfen Lied (elenco restrittivo ovviamente ^^):
1) L'Opening è spettacolare, il più bello che abbia mai visto, supera persino gli opening in Jappo di Naruto;
2) Oh raga, diciamolo con franchezza, ci fosse una a Elfen Lied che non sia una sorca assurda!!!! E poi Lucy (anche se sono la stessa persona, è meglio di Nyuu per il semplice fatto degli occhi, adoro quelli freddi e rosa scuro di Lucy, ma anche quelli pucchosi di Nyuu non sono male -_^) è la donna più bella mai apparsa in un anime (secondo posto Orihime Inoue di Bleach, terzo posto Shinobu e Naru di Love Hina, quarto posto Ino Yamanaka di Naruto)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!;
3) Le Tematiche sono reali e ben delineate;
4) La storia scorre veloce e ti cattura fin da subito.
5)Il significato e il sense che ti lascia dopo averlo visto è molto bello e profondo (ma neanche dopo aver visto Harry Potter e La Pietra Filosofale al cinema stavo così bene ^^);
Ovviamente Elfen Lied ha pure delle cose negative, che però sono infinitesimali se paragonate a quelle positive (intendo per importanza), ed alcune sono più che altro dispiaceri, non cattivi giudizi:
1) La cosa che odio di più, DURA TROPPO POCO!!!!!!!!!!!! Lo so che il genere di Elfen Lied è un di quelli che non esige troppe puntate (come invece Naruto, Dragonball e Hunter x Hunter, in quanto sono Shonen) ma c****, ti innamori stando incollato per 14 stupende puntate, una più capolavoro dell'altra, e neanche ti rendi conto che sono già finite, perchè in effetti 14 puntate sono un pò pochine... Ma poi non ci stà neanche il 2 di Elfen Lied, eppure dal finale si presuppone che un minimo di Sequel ci debba essere...
2) Ecco, restando in tema, il finale, nota dolente. E' comunque strepitoso, ma non ti fa capire molto sulla fine la domanda che tutti noi poveri Elfendipendenti ci chiediamo è: "Ma Lucy vive o muore!?!?!?!?!?" Io penso che sia viva, perchè alla fine il cane (mi pare sia Wanta) abbaia felice, e riconosce che è un amico a entrare in casa dalla porta del giardino, e pure Kouta riconosce qualcuno di molto, molto familiare. Anche la sagoma è simile a quella di Lucy, ma purtroppo solo Okamoto sa chi è sta misteriosa tipa, mah...
3) E' vero, è vero, è risaputo... Elfen Lied è un manga violento, ma sapete che vi dico? Forse è proprio la violenza che ti colpisce di più, spronandoti a capire bene le tematiche e la storia di Elfen lied, anche se è vero che in certi pezzi è davvero troppa, come all'inizio, mamma mia quanto sangue XDXDXDXDXD.
4)Non è uscito in Italia, ma questo è più un dispiacere, fortunati gli USA e il giappone suppongo, anche se non penso che l'anime uscirà mai in italia, troppa roba da censurare, e poi non voglio vedere la splendida sigla iniziale rovinata da Giorgio Vanni o Cristina D'Avena (eggio tutti e due ç_ç)!!! Chi sa che cosa si inventeranno, se a Naruto siamo finiti con "io credo in me, nel cuore mio...", a Elfen Lied uscirà una cosa come "Tu sei rinnegata, ma continui a lottare, con i vettori non ti puoi mai fermare (Stile Hunte x Hunter italiana)... brrr paura ç_ç!"
Finito questo però, Elfen Lied mi ha lasciato davvero qualcosa dentro, quasi mi ha cambiato. E in effetti è questo che un vero manga o anime deve riuscire a fare, far capire determinate cose, per cercare di rendere il mondo un postomigliore. C'è chi li critica, ma per me il manga è una vera e proprio forma d'arte (Kishimoto rulez XD), che educa molto, molto più dei libri di scuola alla fine -_-, comunque, Elfen lied è molto profondo, ed essendo forse il re dei Seinen (i cosidetti manga per adulti), è ovvio che non è adatto a tutti. Ma chi riesce a capirlo diventa certamente una persona migliore. E' una perla di saggezza che consiglio a tutti di guardare. io penso che se manga del genere continuano a esistere, si potrebbe migliorare molto come persona o individuo, e di conseguenza migliorare il mondo. Ok ora vi lascio e scusa te il disturbo XD
1) L'Opening è spettacolare, il più bello che abbia mai visto, supera persino gli opening in Jappo di Naruto;
2) Oh raga, diciamolo con franchezza, ci fosse una a Elfen Lied che non sia una sorca assurda!!!! E poi Lucy (anche se sono la stessa persona, è meglio di Nyuu per il semplice fatto degli occhi, adoro quelli freddi e rosa scuro di Lucy, ma anche quelli pucchosi di Nyuu non sono male -_^) è la donna più bella mai apparsa in un anime (secondo posto Orihime Inoue di Bleach, terzo posto Shinobu e Naru di Love Hina, quarto posto Ino Yamanaka di Naruto)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!;
3) Le Tematiche sono reali e ben delineate;
4) La storia scorre veloce e ti cattura fin da subito.
5)Il significato e il sense che ti lascia dopo averlo visto è molto bello e profondo (ma neanche dopo aver visto Harry Potter e La Pietra Filosofale al cinema stavo così bene ^^);
Ovviamente Elfen Lied ha pure delle cose negative, che però sono infinitesimali se paragonate a quelle positive (intendo per importanza), ed alcune sono più che altro dispiaceri, non cattivi giudizi:
1) La cosa che odio di più, DURA TROPPO POCO!!!!!!!!!!!! Lo so che il genere di Elfen Lied è un di quelli che non esige troppe puntate (come invece Naruto, Dragonball e Hunter x Hunter, in quanto sono Shonen) ma c****, ti innamori stando incollato per 14 stupende puntate, una più capolavoro dell'altra, e neanche ti rendi conto che sono già finite, perchè in effetti 14 puntate sono un pò pochine... Ma poi non ci stà neanche il 2 di Elfen Lied, eppure dal finale si presuppone che un minimo di Sequel ci debba essere...
2) Ecco, restando in tema, il finale, nota dolente. E' comunque strepitoso, ma non ti fa capire molto sulla fine la domanda che tutti noi poveri Elfendipendenti ci chiediamo è: "Ma Lucy vive o muore!?!?!?!?!?" Io penso che sia viva, perchè alla fine il cane (mi pare sia Wanta) abbaia felice, e riconosce che è un amico a entrare in casa dalla porta del giardino, e pure Kouta riconosce qualcuno di molto, molto familiare. Anche la sagoma è simile a quella di Lucy, ma purtroppo solo Okamoto sa chi è sta misteriosa tipa, mah...
3) E' vero, è vero, è risaputo... Elfen Lied è un manga violento, ma sapete che vi dico? Forse è proprio la violenza che ti colpisce di più, spronandoti a capire bene le tematiche e la storia di Elfen lied, anche se è vero che in certi pezzi è davvero troppa, come all'inizio, mamma mia quanto sangue XDXDXDXDXD.
4)Non è uscito in Italia, ma questo è più un dispiacere, fortunati gli USA e il giappone suppongo, anche se non penso che l'anime uscirà mai in italia, troppa roba da censurare, e poi non voglio vedere la splendida sigla iniziale rovinata da Giorgio Vanni o Cristina D'Avena (eggio tutti e due ç_ç)!!! Chi sa che cosa si inventeranno, se a Naruto siamo finiti con "io credo in me, nel cuore mio...", a Elfen Lied uscirà una cosa come "Tu sei rinnegata, ma continui a lottare, con i vettori non ti puoi mai fermare (Stile Hunte x Hunter italiana)... brrr paura ç_ç!"
Finito questo però, Elfen Lied mi ha lasciato davvero qualcosa dentro, quasi mi ha cambiato. E in effetti è questo che un vero manga o anime deve riuscire a fare, far capire determinate cose, per cercare di rendere il mondo un postomigliore. C'è chi li critica, ma per me il manga è una vera e proprio forma d'arte (Kishimoto rulez XD), che educa molto, molto più dei libri di scuola alla fine -_-, comunque, Elfen lied è molto profondo, ed essendo forse il re dei Seinen (i cosidetti manga per adulti), è ovvio che non è adatto a tutti. Ma chi riesce a capirlo diventa certamente una persona migliore. E' una perla di saggezza che consiglio a tutti di guardare. io penso che se manga del genere continuano a esistere, si potrebbe migliorare molto come persona o individuo, e di conseguenza migliorare il mondo. Ok ora vi lascio e scusa te il disturbo XD
Nudo e splatter eccessivo, c'è chi dice così, secondo me invece, non è così anzi direi in contrario, accusano l'anime di violenza, posso capire, quella c'è e come e dirò, mi piace un sacco, il sesso invece, io non ce ne vedo troppo, anzi di sesso niente propio, ma il nudo, il giusto, è poi così peccaminoso vedere una ragazza o bambina nuda in un anime? nella loro vita di tutti i giorni...se si non guardateli da subito ^^ danno quel tocco in più di semplicità che molti se non tutti dimenticano di mettere...
La trama è spettacolare, come i personaggi,sono rimasta particolarmente affezionata all'infinita dolcezza di Nyu e di Lucy anche ovviamente verso la fine e della storia con lui. Di Nana adoro quell'ingenuità e cocciutaggine che non sò mi ricorda tanto me X3...la cugina di lui la odio, solo perchè non ha fatto stare insieme Nyu e lui >.<
La sigla è un vero capolavoro, me ne sono innamorata subito, come ho potuto leggere anche a qualcun'altro la melodia di Lilium non si toglie più dalla testa, magnifica, come le immagini che accompagnano il tutto in una vera goduria per i sensi.
La fine è l'unica cosa che mi ha distrutto psicologicamente...è il secondo anime che riesce a farmi piangere dopo wolf's rain *-*
Spero vivamente in un seguito uffiiii voglio vedere lucy entrare da li, dopo che l'orologio che tanto amava ha ripreso a funzionare è il minimo!! è_é
La trama è spettacolare, come i personaggi,sono rimasta particolarmente affezionata all'infinita dolcezza di Nyu e di Lucy anche ovviamente verso la fine e della storia con lui. Di Nana adoro quell'ingenuità e cocciutaggine che non sò mi ricorda tanto me X3...la cugina di lui la odio, solo perchè non ha fatto stare insieme Nyu e lui >.<
La sigla è un vero capolavoro, me ne sono innamorata subito, come ho potuto leggere anche a qualcun'altro la melodia di Lilium non si toglie più dalla testa, magnifica, come le immagini che accompagnano il tutto in una vera goduria per i sensi.
La fine è l'unica cosa che mi ha distrutto psicologicamente...è il secondo anime che riesce a farmi piangere dopo wolf's rain *-*
Spero vivamente in un seguito uffiiii voglio vedere lucy entrare da li, dopo che l'orologio che tanto amava ha ripreso a funzionare è il minimo!! è_é
Non che inventi qualcosa di incredibilmente nuovo se non nella forma incredibilmente cruda e sanguinaria ma riesce comunque a dare una profondità di sentimenti incredibili accompagnato da una colonna sonora a dir poco straordinaria. Prende molte idee buone da varie serie e riesce a mescolarle abilmente. Finito di vedere ti lascia qualcosa dentro di profondo, intenso sicuramente di mai visto e comunque non lo dimentichi assolutamente come succede per tante altre serie pur belle. Ecco questo è quello che secondo si può definire un vero capolavoro.
This anime is beautifully written and can be very depressing at times. It can also be very comical, gory, and a little perverted. Ive seen this anime about 3 times now and i wish they would make more episodes because. This is based mostly on a girl named Lucy that has horns and special "powers". I would tell you more but i don't want to ruin anything. If someone asked me for a good anime i would suggest this one. Why not try it? Theres 14 episodes, what is there to lose? (episode 14 goes somewhere between 11 and 12, it was added after the anime was "finished")
Come si puo' non dare un 10 a questo anime? Partiamo dalla sigla iniziale, simile ad un canto gregoriano, io l'ho trovata stupenda e non riesco a smettere di canticchiarla; l'inizio è stato un po' crudo, teste che schizzano di là, corpi che scoppiano, sangue sulle pareti... Non avrei proprio pensato che dopo una puntata mi sarei appassionata così tanto. Estremo, ma così reale allo stesso tempo. Si parla di diversità fra razze, pedofilia, traumi, abusi, quale anime ha mai trattato questi argomenti? Gli scettici dicono che sia un anime banale, addirittura un plagio, ma secondo me, nonostante alla somiglianza dei Diclonius ai personaggi di Chobits, Elfen Lied non ha nulla di copiato.
Forse una delle cose più belle dell'anime è la storia d'amore... All'inizio pensavo fosse tra Yuka e Kouta e visto il mio odio nei confronti della prima, mi sarei ripromessa che se tra loro ci fosse stato davvero qualcosa, non l'avrei più visto XD Ma poi guardando la fine...^^
Comunque voglio concludere dicendo che questo è stato l'unico anime che è riuscito a commuovermi per il finale che davvero non mi sarei aspettata... Chi è la ragazza dietro la porta? Perchè l'orologio riprende a funzionare? Che ci sia un continuo? Chissà...
Forse una delle cose più belle dell'anime è la storia d'amore... All'inizio pensavo fosse tra Yuka e Kouta e visto il mio odio nei confronti della prima, mi sarei ripromessa che se tra loro ci fosse stato davvero qualcosa, non l'avrei più visto XD Ma poi guardando la fine...^^
Comunque voglio concludere dicendo che questo è stato l'unico anime che è riuscito a commuovermi per il finale che davvero non mi sarei aspettata... Chi è la ragazza dietro la porta? Perchè l'orologio riprende a funzionare? Che ci sia un continuo? Chissà...
Brevemente. Le scene di violenza e nudo sono parecchie. La cosa non mi ha dato fastidio, credo comunque che il tutto non sia eccessivo. Per quanto riguarda l'anime vero e proprio... è sicuramente un prodotto di nicchia che lascia in secondo piano la trama concentrandosi sul passato dei protagonisti. Un prodotto convincente, il cui unico difetto è la lunghezza. Un numero di puntate maggiori avrebbe permesso di concentrarsi sia sui personaggi che sulla trama principale. Un anime che lascia perplessi e confusi... un lavoro di nicchia come non avevo mai visto. Incantevole
Io vorrei iniziare dicendo che è l’anime più bello che abbia mai visto in assoluto.
Il finale è degno di molti films di Hollywood, che secondo me però non molto adatto ad un anime dato che lascia troppi dubbi.
La storia di questi famigerati diclonius (che io non ho capito bene se i poteri li hanno solo le donne e il perché di questo) è stata messa in secondo piano, come se in fondo non e quello il vero scopo del anime, ma qualcosa di molto più profondo.
Uno delle cose che non ho capito la ricomparsa del cane.
In molte recensioni ho letto che questo manga e pieno di splatter e di nudo gratuito, il genere di questo anime e appunto horr, io credo che quando andate a vedere un fillms horr ci andate con la consapevolezza delle scene che ci saranno, lo stesso è per un anime, se il genere non vi piace non guardatelo.
Poi ritornando al discorso delle troppe scene di splatter io non sono rimasto molto impressionato in fondo e sempre un manga, ma ciò che mi a colpito molto e la crudeltà del anime soprattutto quando Lucy mutila in maniera molto crudele la dolce Nana.
Un aspetto negativo che volevo discutere era la facilita del adozione di Mayu da due ragazzi senza un lavoro e non essendo nemmeno sposati, questo sinceramente mi a fatto molto sorride.
Volevo concludere dicendo che molti di voi criticano le molteplici censure delle versioni italiane, e poi voi stessi siete i primi a lamentarvi per le troppe scene di nudo ecc…
Il finale è degno di molti films di Hollywood, che secondo me però non molto adatto ad un anime dato che lascia troppi dubbi.
La storia di questi famigerati diclonius (che io non ho capito bene se i poteri li hanno solo le donne e il perché di questo) è stata messa in secondo piano, come se in fondo non e quello il vero scopo del anime, ma qualcosa di molto più profondo.
Uno delle cose che non ho capito la ricomparsa del cane.
In molte recensioni ho letto che questo manga e pieno di splatter e di nudo gratuito, il genere di questo anime e appunto horr, io credo che quando andate a vedere un fillms horr ci andate con la consapevolezza delle scene che ci saranno, lo stesso è per un anime, se il genere non vi piace non guardatelo.
Poi ritornando al discorso delle troppe scene di splatter io non sono rimasto molto impressionato in fondo e sempre un manga, ma ciò che mi a colpito molto e la crudeltà del anime soprattutto quando Lucy mutila in maniera molto crudele la dolce Nana.
Un aspetto negativo che volevo discutere era la facilita del adozione di Mayu da due ragazzi senza un lavoro e non essendo nemmeno sposati, questo sinceramente mi a fatto molto sorride.
Volevo concludere dicendo che molti di voi criticano le molteplici censure delle versioni italiane, e poi voi stessi siete i primi a lamentarvi per le troppe scene di nudo ecc…
Il mio anime preferito, senza alcun dubbio. Capolavoro sotto molti aspetti: Elfen Lied rompe gli schemi soliti degli anime, come già altri hanno fatto. La prorompenza con cui questo avviene però è notevole e scioccante. Passare dalla favolosa sigla d'apertura, con l'ottimamente riuscito connubio Klimt-Sigla in Latino, alla violenta serie di omicidi perpetrati da Lucy lascia senza alcun dubbio lo spettatore spiazzato, e lo pone di fronte ad un bivio: continuarne la visione, è un opera che merita; abbandonare, splatter senza senso. Io consiglierei la prima via: Elfen Lied è sì particolare, può piacere e non piacere, ma Deve essere visto, almeno una volta. Concordo però con coloro che affermano l'esagerata presenza di violenza e nudo. E' vero, alcune scene potevano tranquillamente essere risparmiate, ma l'effetto di angoscia, di straniamento, viene aumentato esponenzialmente da queste scene. Il finale divide molti: ad alcuni non piace, perchè non è un vero e proprio finale. A me, invece, questa scelta particolare nel finale, accompagnata dai particolari effetti che non elenco per evitare anche minimi spoiler, è piaciuta molto. E poi, il finale, potrò gustarmelo nel manga! ;)
E' passato un po' di tempo da quando ho visto questa serie ma il mio giudizio non migliora. Non riesco a capire perche' e' fra
le serie piu' amate negli Stati Uniti e anche su internet, la trama e l'ambientazione sono mediocri e anche le musiche sono solo passabili.
Di bello c'e' la sigla iniziale davvero ben fatta ma il resto non mi ha convinto.
Alla fine e' una serie con un alto tasso di violenza gratuita e senza senso, la caratterizzazione dei personaggi e' scarsa
e il finale e' brutto. Lasciate perdere....
le serie piu' amate negli Stati Uniti e anche su internet, la trama e l'ambientazione sono mediocri e anche le musiche sono solo passabili.
Di bello c'e' la sigla iniziale davvero ben fatta ma il resto non mi ha convinto.
Alla fine e' una serie con un alto tasso di violenza gratuita e senza senso, la caratterizzazione dei personaggi e' scarsa
e il finale e' brutto. Lasciate perdere....
Nota: non voglio andare contro le idee di nessuno. Quanto segue è da considerare solamente come un mio parere personale e nulla più.
PRO: Il character design, è di quelli che mi piacciono. Disegni dal tratto morbido e armonioso e non spigoloso e anatomicamente "abbozzato" come capita purtroppo in altri animerecenti. La opening Lilium è bellissima e il BGM, non è da meno anche se non è molto vario. Le vicende dei diversi personaggi, le ho trovate molto coinvolgenti è impossibile non parteggiare per loro: Lucy nonostante tutta la sua malvagità è comunque riuscita a coinvolgermi col suo triste passato e Mayu, Nana e Kouta non sono stati da meno solamente Yuka mi è sembrata essere un personaggio un pochino piatto.
CONTRO: L'unica pecca di questo interessante anime secondo me è l'ecessivo uso della violenza e del nudo. Non che questi elementi mi disturbino ma se ne avessero fatto uso con più criterio non sarebbe stato male. Temo che questo anime sia un vero prodotto di nicchia: solo gli appasionati possono apprezzarlo e andare oltre alle scene di nudo e splatter. Sono certo che chiunque non sia un fan dell'animazione giapponese o sia un detrattore degli anime ne rimarrebbe scandalizzato.
PRO: Il character design, è di quelli che mi piacciono. Disegni dal tratto morbido e armonioso e non spigoloso e anatomicamente "abbozzato" come capita purtroppo in altri animerecenti. La opening Lilium è bellissima e il BGM, non è da meno anche se non è molto vario. Le vicende dei diversi personaggi, le ho trovate molto coinvolgenti è impossibile non parteggiare per loro: Lucy nonostante tutta la sua malvagità è comunque riuscita a coinvolgermi col suo triste passato e Mayu, Nana e Kouta non sono stati da meno solamente Yuka mi è sembrata essere un personaggio un pochino piatto.
CONTRO: L'unica pecca di questo interessante anime secondo me è l'ecessivo uso della violenza e del nudo. Non che questi elementi mi disturbino ma se ne avessero fatto uso con più criterio non sarebbe stato male. Temo che questo anime sia un vero prodotto di nicchia: solo gli appasionati possono apprezzarlo e andare oltre alle scene di nudo e splatter. Sono certo che chiunque non sia un fan dell'animazione giapponese o sia un detrattore degli anime ne rimarrebbe scandalizzato.
Sconvolgente, traumatico, reale, profondo.
E' questo quello che ci propone un capolavoro del calibro di evangelion, un capolavoro che amerete o che indicherete con disgusto e disprezzo.
Non ci sono vie di mezzo: occorre maturità per vederlo, profondità per capirlo, non è certo un prodotto per chi pensa che dragonball sia quanto di meglio il mercato nipponico abbia da offrire.
Una sigla che richiama famosi dipinti miscelati con i volti dei personaggi che si fondono divinimanete con la musica di sottofondo che richiama termini di giustizia, sofferenza e purezza.
Siamo di fronte alla nascita del successivo anello dell' evoluzione umana, i Diclonius.
Questi esseri dotati di poteri sovraumani, hanno la capacità di far uso di vettori, invisibili braccia che si trasformano in armi letali, sebbene il loro uso originario non lo preveda.
Un intreccio che vi terrà incollati davanti allo schermo, mentre ogni puntata si conclude con un altissimo carico di souspence e ansia; non abbiamo personaggi invicibili, non ci sono super eroi pronti a cavalcare la scena a spada tratta contro il nemico di turno, bensì pedine in una scacchiera che rischiano di essere mangiate dalla pedina avversaria di turno.
Le sfumature si miscelano come tinte di un quadro variegato, i personaggi vi stupiscono, vi spiazzano e rischiano da un momento all' altro di dare l' addio in modo cruento e inaspettato.
Non è un mondo ideale, ipotizzato e coperto di buone intenzioni: è la crudeltà della vita, la sua spietata realtà quella che viene proposta allo spettatore, dove passiamo dal pregiudizio, alla violenza per arrivare a baratri come quello della pedofilia.
Il sangue scorre con intervalli di scene comiche a volte un po' spinte, ma mai volgari o eccessive: tutto trova il suo posto in un contesto in cui il fulcro è costituito da personaggi che rassomigliano a persone in carne ed ossa, che sanno farvi sputare veleno ed odio o farvi commuovere, che potete veder scomparire, soffrire o ridere in un turbinio di emozioni, mentre la trama scorre cambiando angolazione e stravolgendo i profili dei suoi protagonisti.
Non vi sono personaggi piatti: ognuno di loro è capace di stravolgere l' immagine che inizialmente da di sè; dialoghi maturi, eccezzionali, che fanno riflettere e pensare, e a volte strappano qualche lacrima.
Spicca tra tutti sicuramente Lucy, l' unico individuo della sua razza, sebbene il termine razza mi provochi un po' di contrarietà, che si trova divisa tra due personalità distinte: da una parte l' ingenua nyu rassomigliante a un bambino, che non sa esprimersi e che vi susciterà oltremodo dolcezza e desiderio di protezione e dall'altra lucy, l' esatto contrario del suo alter ego, spietata, piena di rancore e desiderosa di vendetta, pronta a schiacciare chiunque blocchi il suo cammino.
Kouta, il co-protagnista della serie si distacca completamente dallo stereotipo di molte altre serie: non avremo il classico ragazzotto che parla a sproposito e si fida "dei cattivi": lo vedremo fin da subito titubante e desideroso di scoprire la verità su nyu che sembra misteriosamente collegata al suo passato.
Vedremo nascere un nuovo nucleo familiare dove ogni componente fa la sua entrata in scena in modo sfuggente , quasi in punta di piedi per poi trovare le certezze di un ambiente sicuro, di una famiglia vera.
Molte altre parole si potrebbero spendere su quest' opera d' arte, ma credo che poter guardare in prima persona valga più di mille parole; sia ben chiaro però: se non avete maturità adatta a tali contenuti, se sapete marchiare un' opera soltanto per scene di sangue (che passeranno in secondo piano una volta che sarete presi dalla trama, il disgusto lascerà spazio all' immedesimazione con i personaggi) e a qualche scena di nudo, vi rimando a dragonball e simili.
Quest' opera non è per tutti ma soltanto per coloro che sanno usare il cuore e la mente per riflettere.
E' questo quello che ci propone un capolavoro del calibro di evangelion, un capolavoro che amerete o che indicherete con disgusto e disprezzo.
Non ci sono vie di mezzo: occorre maturità per vederlo, profondità per capirlo, non è certo un prodotto per chi pensa che dragonball sia quanto di meglio il mercato nipponico abbia da offrire.
Una sigla che richiama famosi dipinti miscelati con i volti dei personaggi che si fondono divinimanete con la musica di sottofondo che richiama termini di giustizia, sofferenza e purezza.
Siamo di fronte alla nascita del successivo anello dell' evoluzione umana, i Diclonius.
Questi esseri dotati di poteri sovraumani, hanno la capacità di far uso di vettori, invisibili braccia che si trasformano in armi letali, sebbene il loro uso originario non lo preveda.
Un intreccio che vi terrà incollati davanti allo schermo, mentre ogni puntata si conclude con un altissimo carico di souspence e ansia; non abbiamo personaggi invicibili, non ci sono super eroi pronti a cavalcare la scena a spada tratta contro il nemico di turno, bensì pedine in una scacchiera che rischiano di essere mangiate dalla pedina avversaria di turno.
Le sfumature si miscelano come tinte di un quadro variegato, i personaggi vi stupiscono, vi spiazzano e rischiano da un momento all' altro di dare l' addio in modo cruento e inaspettato.
Non è un mondo ideale, ipotizzato e coperto di buone intenzioni: è la crudeltà della vita, la sua spietata realtà quella che viene proposta allo spettatore, dove passiamo dal pregiudizio, alla violenza per arrivare a baratri come quello della pedofilia.
Il sangue scorre con intervalli di scene comiche a volte un po' spinte, ma mai volgari o eccessive: tutto trova il suo posto in un contesto in cui il fulcro è costituito da personaggi che rassomigliano a persone in carne ed ossa, che sanno farvi sputare veleno ed odio o farvi commuovere, che potete veder scomparire, soffrire o ridere in un turbinio di emozioni, mentre la trama scorre cambiando angolazione e stravolgendo i profili dei suoi protagonisti.
Non vi sono personaggi piatti: ognuno di loro è capace di stravolgere l' immagine che inizialmente da di sè; dialoghi maturi, eccezzionali, che fanno riflettere e pensare, e a volte strappano qualche lacrima.
Spicca tra tutti sicuramente Lucy, l' unico individuo della sua razza, sebbene il termine razza mi provochi un po' di contrarietà, che si trova divisa tra due personalità distinte: da una parte l' ingenua nyu rassomigliante a un bambino, che non sa esprimersi e che vi susciterà oltremodo dolcezza e desiderio di protezione e dall'altra lucy, l' esatto contrario del suo alter ego, spietata, piena di rancore e desiderosa di vendetta, pronta a schiacciare chiunque blocchi il suo cammino.
Kouta, il co-protagnista della serie si distacca completamente dallo stereotipo di molte altre serie: non avremo il classico ragazzotto che parla a sproposito e si fida "dei cattivi": lo vedremo fin da subito titubante e desideroso di scoprire la verità su nyu che sembra misteriosamente collegata al suo passato.
Vedremo nascere un nuovo nucleo familiare dove ogni componente fa la sua entrata in scena in modo sfuggente , quasi in punta di piedi per poi trovare le certezze di un ambiente sicuro, di una famiglia vera.
Molte altre parole si potrebbero spendere su quest' opera d' arte, ma credo che poter guardare in prima persona valga più di mille parole; sia ben chiaro però: se non avete maturità adatta a tali contenuti, se sapete marchiare un' opera soltanto per scene di sangue (che passeranno in secondo piano una volta che sarete presi dalla trama, il disgusto lascerà spazio all' immedesimazione con i personaggi) e a qualche scena di nudo, vi rimando a dragonball e simili.
Quest' opera non è per tutti ma soltanto per coloro che sanno usare il cuore e la mente per riflettere.
Do' il massimo dei voti a questo anime che mi ha lasciato incollato davanti allo schermo.
Una cosa molto incredibile per me visto che di solito i cartoni giapponesi li ho sempre detestati e li ritenevo stupidissimi,in quanto vedevo che c'erano molti che usavano delle esagerazione fuori da ogni limite ed sopportazione(es:Olly e bengi,avete visto i calciatori giapponesi che calcioni tirano...c'è persino una puntata dove c'era un calciatore che con un tiro sfondava la rete ed faceva un solco nel muro O_O),o che ne so'...alla stupidità del cartone o del come sconfiggono il nemico,del tipo ho visto un cartone che perbattere delle specie di demoni si mettevano a cantare stupide canzoni.
Elfen Lied mi è piaciuto perchè era completamente diverso da tutto questo...immune da tutte queste stupidaggini ed da esagerazioni che andavano ben oltre alla trama o alla descrizione dei poteri dei protagonisti.
Ho sentito molti che dicevano che ci sono degli splatter esagerati ed insensati,o che si dovevano far di più sulla drammaticità e sul romanticismo.
Questo è un anime THRILLER,non un cartone romantico di cui si vede i due che continuano a baciarsi ed amarsi e queste carinerie per niente,da me,gradite da un cartone giapponese in quanto lo fanno malissimo XD.
Se metteva più romanticismo e meno sangue,apparte a non tenere fede al genere,diventava un banale cartone giapponese,di quelli che mandano o alle o alle 16 su italia 1...del tipo conan o dragonball.
Inoltre io non li ho trovato splatter inutili,poichè sarebbe diventato surreale che non l'avrebbero cercata e tantato di ammazzarla o riportarla in tutti i modi e quindi la ragazza si trovava in una serie di situazioni dove non poteva fare altrimenti...e se vi riferita di quando era piccola Lucy...beh in quel caso la storia non avrebbe più avuto un senso...cosa avrebbe dovuto farsi perdonare Lucy?Come riuscirebbe tanto facilmente ad uccidere tante persone quando era libera senza rimanere inorridita?.
Forse il nudo cosi' frequente l'avrebbero potuto evitare...ma,in alcuni casi,fa parte della violenza psichica.
In altre situazioni ho letto di alcuni che dicevano che tutti avevano un passato schifoso e almeno qualcuno si dovrebbe salvare...beh dico io...se nessuno avrebbe avuto un passato traumatico non si sarebbero trovati in quella situazione no?
Insomma credo che in questo cartone quello che ci voleva l'hanno messo e l'hanno dosato giustamente secondo un anime thriller
Una cosa molto incredibile per me visto che di solito i cartoni giapponesi li ho sempre detestati e li ritenevo stupidissimi,in quanto vedevo che c'erano molti che usavano delle esagerazione fuori da ogni limite ed sopportazione(es:Olly e bengi,avete visto i calciatori giapponesi che calcioni tirano...c'è persino una puntata dove c'era un calciatore che con un tiro sfondava la rete ed faceva un solco nel muro O_O),o che ne so'...alla stupidità del cartone o del come sconfiggono il nemico,del tipo ho visto un cartone che perbattere delle specie di demoni si mettevano a cantare stupide canzoni.
Elfen Lied mi è piaciuto perchè era completamente diverso da tutto questo...immune da tutte queste stupidaggini ed da esagerazioni che andavano ben oltre alla trama o alla descrizione dei poteri dei protagonisti.
Ho sentito molti che dicevano che ci sono degli splatter esagerati ed insensati,o che si dovevano far di più sulla drammaticità e sul romanticismo.
Questo è un anime THRILLER,non un cartone romantico di cui si vede i due che continuano a baciarsi ed amarsi e queste carinerie per niente,da me,gradite da un cartone giapponese in quanto lo fanno malissimo XD.
Se metteva più romanticismo e meno sangue,apparte a non tenere fede al genere,diventava un banale cartone giapponese,di quelli che mandano o alle o alle 16 su italia 1...del tipo conan o dragonball.
Inoltre io non li ho trovato splatter inutili,poichè sarebbe diventato surreale che non l'avrebbero cercata e tantato di ammazzarla o riportarla in tutti i modi e quindi la ragazza si trovava in una serie di situazioni dove non poteva fare altrimenti...e se vi riferita di quando era piccola Lucy...beh in quel caso la storia non avrebbe più avuto un senso...cosa avrebbe dovuto farsi perdonare Lucy?Come riuscirebbe tanto facilmente ad uccidere tante persone quando era libera senza rimanere inorridita?.
Forse il nudo cosi' frequente l'avrebbero potuto evitare...ma,in alcuni casi,fa parte della violenza psichica.
In altre situazioni ho letto di alcuni che dicevano che tutti avevano un passato schifoso e almeno qualcuno si dovrebbe salvare...beh dico io...se nessuno avrebbe avuto un passato traumatico non si sarebbero trovati in quella situazione no?
Insomma credo che in questo cartone quello che ci voleva l'hanno messo e l'hanno dosato giustamente secondo un anime thriller
Ho visto tutti e 13 gli episodi ieri sera, e oggi mi sento come se fossi stato preso a pugni.
Sicuramente non scordero' mai quest'anime e la sua intensità.
C'è chi parla di splatter o violenza inutile e fine a se stessa; io personalmente penso che difficilmente sarei riuscito a sopportare il peso di tutta la violenza psicologica che traspare in ogni episodio, senza quella valvola di sfogo.
Gli smembramenti diventano il mezzo estremo che permettono di tenererci una forma di bilanciamento interiore; una specie di catarsi.
E poi l'orrore che parte dalla famiglia ma che trova il suo opposto in un nuovo concetto di famiglia stessa; il disegno che pare infantile e che dovrebbe dare alcune garanzie di serenita', ma che non fa altro che amplificare la crudeltà delle situazioni...
Emozionalmente è un grande lavoro.
Merita sicuramente il mio massimo dei voti.
Sicuramente non scordero' mai quest'anime e la sua intensità.
C'è chi parla di splatter o violenza inutile e fine a se stessa; io personalmente penso che difficilmente sarei riuscito a sopportare il peso di tutta la violenza psicologica che traspare in ogni episodio, senza quella valvola di sfogo.
Gli smembramenti diventano il mezzo estremo che permettono di tenererci una forma di bilanciamento interiore; una specie di catarsi.
E poi l'orrore che parte dalla famiglia ma che trova il suo opposto in un nuovo concetto di famiglia stessa; il disegno che pare infantile e che dovrebbe dare alcune garanzie di serenita', ma che non fa altro che amplificare la crudeltà delle situazioni...
Emozionalmente è un grande lavoro.
Merita sicuramente il mio massimo dei voti.
Una ragazza con il viso coperto da un macabro casco, fugge da un laboratorio massacrando come se nulla fosse le guardie che la sorvegliavano... all'uscita si ritrova su uno scoglio dove viene colpita a distanza da un cecchino, il colpo non la uccide, gli rompe il casco e la ragazza cade in mare, viene ritrovata da una giovane coppia il giorno dopo,ma la ragazza ha perso la memoria e sembra che abbia avuto uno sdoppiamento della personalità. L'inizio è particolarmente violento e crudo, l'anime in complesso è spettacolare, lo rende molto singolare l'alternanza continua delle situazioni tragiche e violente con scene comiche e romantiche, oltre ad una opening fuori dal comune anch'essa molto bella. In generale è molto triste e le vicende dei personaggi toccano veramente il cuore!
Secondo me è un capolavoro, vi sono però anche scene di nudo che han fatto storcere il naso a molti "puristi", cosa che veramente non riesco a capire, come dire che un anime non può essere definito capolavoro o debba meritarsi meno di quello che gli spetta se c'è del fan service (che comunque non è gratuito) quando invece i metri di giudizio per definirlo tale dovrebbero essere completamente diversi,
vabbè sono 13 episodi, sono pochi, quindi vi consiglio di dargli un'occhiata perchè merita veramente!
Secondo me è un capolavoro, vi sono però anche scene di nudo che han fatto storcere il naso a molti "puristi", cosa che veramente non riesco a capire, come dire che un anime non può essere definito capolavoro o debba meritarsi meno di quello che gli spetta se c'è del fan service (che comunque non è gratuito) quando invece i metri di giudizio per definirlo tale dovrebbero essere completamente diversi,
vabbè sono 13 episodi, sono pochi, quindi vi consiglio di dargli un'occhiata perchè merita veramente!
Quest'anime è riuscito a farmi commuovere è veramente stupendo.. la trama è diversa da quelle di molti anime che ho visto, per me è stata un'assoluta novità. Notevole anche la voce della doppiatrice giapponese data a Lucy..è profonda e malinconica come il personaggio! Per quanto riguarda la trama ho visto che se ne è scritto abbastanza quindi l'unico appunto che posso fare e di dire di vedere tutti e tredici gli episodi incluso l'oav. In realtà alla conclusione del tredicesimo episodio sono rimasta di stucco e ho pensato "Per fortuna c'è il seguito" invece l'oav è un po come un dietro le quinte, vicende che i personaggi han fatto mentre la storia dell'anime proseguiva---Bellissimo vedetelo!!! (=':'=)
(Intendendo anche l'OAV)
Come serie l'ho trovata piuttosto carina e ben fatta, sotto ogni punto di vista: sia come grafica, che come disegni, che come musiche (nonostante la pronuncia del latino da far accaponare la pelle, ma accontentiamoci! XD).
I personaggi sono magnificamente descritti e hanno uno spessore non indifferente, sia "buoni" che "cattivi" e, come in molte serie, non è ben chiaro chi stia dalla parte delbene e chi no. Per certi versi, Nyu mi ha ricordato Chii e mi ha fatto una tenerezza incredibile; alla fine della serie, mi chiedevo quando sarebbe finalmente giunta Lucy ad aiutare Nana! XD
Per quanto ben fatto, a questa serie non posso dare il massimo per alcune ragioni alquanto importanti:
1: presenza di scene di una iolenza inaudita che non hanno ragione d'essere; ok, Lucy e compagnia uccidono così le persone, ma se in alcuni momenti la presenza di queste scene ha un suo perché, in altri momenti, soprattutto all'inizio, finiscono per essere troppo pesanti e portano molti a decidere di abbaondarne la visione prematuramente (e ammetto che anche io ero tentata); dopo le prime vittime, non aveva senso continuare su questa scia, tanto si capiva perfettamente come sarebbbe andata a finire (anche se la cosa che mi ha sconvolto di più è stata che queste scene mi hanno lasciata del tutto indifferente; l'unica cosa che ho pensato è che la sequenza risultava un po' noiosa, alla fin fine XD).
2: assoluta banalità di alcuni risvolti: chi fosse numero 35, cosa fosse successo alla sorella di Youta sono cose che avevo compreso subito, appena è apparsa la prima, e quando si visto il passato nella seconda. Questo non toglie nulla alla bellezza e alla profondità della serie, ma delude alquanto, o almeno, ha deluso me.
3: presenza di uno schema usato e abusato, sebbene con elementi innovativi e comunque originali: tutti i personaggi con un terribile passato (e non si salva nessuno, eh!), puntate che rigurdano questi avvenimenti a fine serie... elementi che, sebbeen siano il punto focale della storia, sono talmente classici che a volte ci si chiede se tutti gli anime non siano fatti con lo stampino.
L'OAV è da guardare, soprattutto perché spiega alcuni punti rimasti un po' "appesi" nella serie su cui, almeno io, mi ero posta alcune domande.
Come serie l'ho trovata piuttosto carina e ben fatta, sotto ogni punto di vista: sia come grafica, che come disegni, che come musiche (nonostante la pronuncia del latino da far accaponare la pelle, ma accontentiamoci! XD).
I personaggi sono magnificamente descritti e hanno uno spessore non indifferente, sia "buoni" che "cattivi" e, come in molte serie, non è ben chiaro chi stia dalla parte delbene e chi no. Per certi versi, Nyu mi ha ricordato Chii e mi ha fatto una tenerezza incredibile; alla fine della serie, mi chiedevo quando sarebbe finalmente giunta Lucy ad aiutare Nana! XD
Per quanto ben fatto, a questa serie non posso dare il massimo per alcune ragioni alquanto importanti:
1: presenza di scene di una iolenza inaudita che non hanno ragione d'essere; ok, Lucy e compagnia uccidono così le persone, ma se in alcuni momenti la presenza di queste scene ha un suo perché, in altri momenti, soprattutto all'inizio, finiscono per essere troppo pesanti e portano molti a decidere di abbaondarne la visione prematuramente (e ammetto che anche io ero tentata); dopo le prime vittime, non aveva senso continuare su questa scia, tanto si capiva perfettamente come sarebbbe andata a finire (anche se la cosa che mi ha sconvolto di più è stata che queste scene mi hanno lasciata del tutto indifferente; l'unica cosa che ho pensato è che la sequenza risultava un po' noiosa, alla fin fine XD).
2: assoluta banalità di alcuni risvolti: chi fosse numero 35, cosa fosse successo alla sorella di Youta sono cose che avevo compreso subito, appena è apparsa la prima, e quando si visto il passato nella seconda. Questo non toglie nulla alla bellezza e alla profondità della serie, ma delude alquanto, o almeno, ha deluso me.
3: presenza di uno schema usato e abusato, sebbene con elementi innovativi e comunque originali: tutti i personaggi con un terribile passato (e non si salva nessuno, eh!), puntate che rigurdano questi avvenimenti a fine serie... elementi che, sebbeen siano il punto focale della storia, sono talmente classici che a volte ci si chiede se tutti gli anime non siano fatti con lo stampino.
L'OAV è da guardare, soprattutto perché spiega alcuni punti rimasti un po' "appesi" nella serie su cui, almeno io, mi ero posta alcune domande.
Questo anime è stata capace di tenermi incollato allo schermo per la curiosità della prossima azione. Le scene di massacri non mancano in nessun episodio, e a dire il vero le trovo eccessive, soprattutto per il modo sadico e cruento in cui si svolgono. Sinceramente non capisco come è possibile amare l'assisino del padre e della sorella...è inconcepibile voler far coesistere in maniera così cruda amore e crudeltà. Nemmono nella vita reale gli uomini sono così spietati. Se questo anime voleva impartire qualche morale, credo non ci sia riuscito. Piuttosto avrebbero dovuto moderare le scene di morte ed arricchire più la trama sentimentale e maliconica dei vari personaggi. In definitiva mi è piaciuto, ma con molte riserve.
Tema principale di Elfen Lied è l'evoluzione che può nascere tra membri di due specie differenti.. infatti tra i personaggi della serie vi sono i cosiddetti Diclonius ,esseri umani mutati con poteri paranormali. Essi hanno due corna sul capo e hanno il potere di manipolare tutto quello che li circonda grazie a delle braccia invisibili. Considerati pericolosi per l'intera umanità, vengono rinchiusi dalla nascita in laboratori segreti di ricerca. Tutto va bene quando un giorno una di questi Diclonius, di nome Lucy, riesce a fuggire dal laboratorio massacrando qualunque persona gli si pari innanzi. Viene ritrovata sulla spiaggia in completo stato di amnesia da due ragazzi, Kouta e Yuka, due cugini. Una cosa strana succede però nel momento in cui viene ritrovata: da diclonius estremamente feroce, Lucy diventa docile e affettuosa e i due ragazzi decidono di portarla a casa con loro. Non sarà facile però per i due ragazzi scoprire qualcosa sulla nuova arrivata, anche perché a rendere più difficile la situazione è il fatto che la ragazza riesce solo a pronunciare 1 parola, anzi verso : "Nyuu" (che diventerà il suo secondo nome). Intanto i militari si mettono alla ricerca delle sue tracce, soprattutto
Bandou, un soldato particolarmente violento incaricato di ucciderla. Purtroppo non è il solo ad avere lo stesso obbiettivo, infatti Nana, una giovane diclonius è anche essa incaricata di distruggere Lucy, ma durante uno scontro, da quest'ultima è orribilmente mutilata. Questa è solo una piccola parte della trama di Elfen Lied
Infatti molti dei personaggi principali hanno un oscuro passato alle spalle direi anche molto drammatico... è un anime molto particolare che riesce fin dal primo episodio ad incollarti alla sedia... certo c´è molta presenza di sangue (quindi meglio non guardarlo subito dopo mangiato :p) io lo consiglio perché è veramente bello e merita una visione.
ps: L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è l'OAV che non conclude la serie, ma può essere collato all'interno delle 13 puntate.
Bandou, un soldato particolarmente violento incaricato di ucciderla. Purtroppo non è il solo ad avere lo stesso obbiettivo, infatti Nana, una giovane diclonius è anche essa incaricata di distruggere Lucy, ma durante uno scontro, da quest'ultima è orribilmente mutilata. Questa è solo una piccola parte della trama di Elfen Lied
Infatti molti dei personaggi principali hanno un oscuro passato alle spalle direi anche molto drammatico... è un anime molto particolare che riesce fin dal primo episodio ad incollarti alla sedia... certo c´è molta presenza di sangue (quindi meglio non guardarlo subito dopo mangiato :p) io lo consiglio perché è veramente bello e merita una visione.
ps: L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è l'OAV che non conclude la serie, ma può essere collato all'interno delle 13 puntate.
L'anime è composto da 13 episodi più un oav che pero' non aggiunge nulla di nuovo alla serie..
Sono stata molto indecisa sul voto da dargli, perche' nonostante lo abbia visto tutto di un fiato incollata allo schermo, le non poche somiglianze con Chobits, il finale che non condivido molto e alcuni personaggi stereotipati, mi hanno messo qualche dubbio... non mi è dispiaciuta invece quest'alternanza di scene splatter-drammatiche-sentimentali-comiche, che forse rende la serie un po più originale.
Un altro punto a favore di quest anime sicuramente è la sigla di inizio che almeno a mio parere è stupenda.
Sono stata molto indecisa sul voto da dargli, perche' nonostante lo abbia visto tutto di un fiato incollata allo schermo, le non poche somiglianze con Chobits, il finale che non condivido molto e alcuni personaggi stereotipati, mi hanno messo qualche dubbio... non mi è dispiaciuta invece quest'alternanza di scene splatter-drammatiche-sentimentali-comiche, che forse rende la serie un po più originale.
Un altro punto a favore di quest anime sicuramente è la sigla di inizio che almeno a mio parere è stupenda.
Elfen Lied è una serie che inizialmente mi aveva ingannato per il nome. Pensavo infatti a un anime fantasy con elfi, fate, roba varia, quindi un prodotto non di mio interesse. Sotto pressione di un amico ho visto tutti e 13 (che sarebbero 14 alla fine contando l'OAV) gli episodi, passando un ottimo pomeriggio.
Dopo un inizio incerto, a base di violenza splatter e nudo femminile, la serie acquista i caratteri tipici della commedia sentimentale/drammatica con le relazioni che intercorrono tra protagonista e le esponenti femminili.
Elfen Lied è un prodotto che o si ama o si odia: i primi lo ameranno per i buoni spunti e il rapporti tra i vari personaggi, i secondi lo odieranno per l'eccessiva violenza e le troppe scene di nudo. Io mi trovo tra i primi: non nego che alcune scene di violenza e di nudo (di cui la prima parte dell'anime è pieno) siano a tratti inutili se non per la gioia del fan, ma non ho avvertito più di tanto il problema, focalizzandomi sul gruppetto di protagonisti.
In definitiva un ottimo anime, una sorpesa che non mi aspettavo, che si differenzia un po' dalla solita commedia banale, con personaggi caratterizzati e da una buona OST (notevole Lilium). Unico problema che ho avvertito è la parte finale, che prende una piega strana, differente dal manga. Alcune cose vengono lasciate in sospeso, senza dare nessuna risposta.
Nonostante ciò un prodotto straconsigliato ^^
Dopo un inizio incerto, a base di violenza splatter e nudo femminile, la serie acquista i caratteri tipici della commedia sentimentale/drammatica con le relazioni che intercorrono tra protagonista e le esponenti femminili.
Elfen Lied è un prodotto che o si ama o si odia: i primi lo ameranno per i buoni spunti e il rapporti tra i vari personaggi, i secondi lo odieranno per l'eccessiva violenza e le troppe scene di nudo. Io mi trovo tra i primi: non nego che alcune scene di violenza e di nudo (di cui la prima parte dell'anime è pieno) siano a tratti inutili se non per la gioia del fan, ma non ho avvertito più di tanto il problema, focalizzandomi sul gruppetto di protagonisti.
In definitiva un ottimo anime, una sorpesa che non mi aspettavo, che si differenzia un po' dalla solita commedia banale, con personaggi caratterizzati e da una buona OST (notevole Lilium). Unico problema che ho avvertito è la parte finale, che prende una piega strana, differente dal manga. Alcune cose vengono lasciate in sospeso, senza dare nessuna risposta.
Nonostante ciò un prodotto straconsigliato ^^
La sola sigla, una sinergia di grafica d'ispirazione klimtiana e di suono dalle reminiscenze gregoriane, varrebbe l'acquisto del dvd.
Riguardo all'opera vera e propria, essa si presenta come un bizzarro accostamento di splatter, assai violento e sulle prime soncertante a dire il vero, e di commedia.
Il connubio è concettualmente di difficile risoluzione: l'aspetto più dinamico (uso un eufemismo) della storia, crudo e e ruvido, è funzionale all'evolversi della commedia, oppure è la parte più leggera del narrato a servire da intermezzo commerciale alla pura violenza, essa stessa trovata commerciale utile a colpire il grande pubblico?
Devo dire la verità: non conosco i calcoli di target degli autori nè i loro più intimi pensieri, ma in Elfen Lied, dalla sigla fino al finale, ho trovato tanta poesia.
Un plauso a chi è riuscito a mescolare con tanta sapienza commedia, dramma, violenza (non solo splatter, vi si trovano anche veri e propri psicodrammi personali) e profondità emotiva in un unico prodotto.
Per me, un'opera strepitosa.
Riguardo all'opera vera e propria, essa si presenta come un bizzarro accostamento di splatter, assai violento e sulle prime soncertante a dire il vero, e di commedia.
Il connubio è concettualmente di difficile risoluzione: l'aspetto più dinamico (uso un eufemismo) della storia, crudo e e ruvido, è funzionale all'evolversi della commedia, oppure è la parte più leggera del narrato a servire da intermezzo commerciale alla pura violenza, essa stessa trovata commerciale utile a colpire il grande pubblico?
Devo dire la verità: non conosco i calcoli di target degli autori nè i loro più intimi pensieri, ma in Elfen Lied, dalla sigla fino al finale, ho trovato tanta poesia.
Un plauso a chi è riuscito a mescolare con tanta sapienza commedia, dramma, violenza (non solo splatter, vi si trovano anche veri e propri psicodrammi personali) e profondità emotiva in un unico prodotto.
Per me, un'opera strepitosa.
Salve ho appena finito di vedere la serie... e non so perchè ma mi sono subita spinta a cercare notizie su Elfen Lied, a verificare cosa gli altri pensassero di questo anime e onestamente sono rimasta un po delusa dalle recensioni negative. Non che non possa condividere ciò che viene detto contro la realizzazione di questo anime, ma... quello che voglio dire e che secondo me Elfen nasce proprio dalla consapevolezza di far emergere la realtà... quella realtà che l'essere umano per natura nasconde... per la troppa paura di soffrire la sofferenza la paura il brivido ragazzi sono tutti instinti umani e in questa serie ci vengono spiattellati senza timore perchè queste crudeltà come una infanzia frustante la drammaticità di essere soli esistono anche nellà realtà! Perchè negarli quindi? Perchè non mostriamo come è in realta l'essere umano descritto come un razzista ingannatore perfido, ma anche buono bugiardo gentile... sono tutti aspetti che colgono la maggor parte dei protagonisti ognuno di loro ha queste caratteristiche... dovrebbe essere capito in fondo questo anime e senza dubbio stupendo!Anzi lo definirei perfetto e poi la sigla e subliminale onestamente esistono plagi ovunque... e per me questo non è sicuramente grave! Concludo dicendo che Elfen e uno dei miglior anime che abbia mai visto quindi un bel 9 levo un voto perchè il finale e orrendooo >.<
Un anime molto bello, anche se la fine non mi è piaciuta gran che, ed è per questo che non do più di 8. Sinceramente potevano allungarla di una o due puntate e spiegare meglio alcune cose ma cmq... la 14sima puntata, che è poi la 10.5 mi è sembrato un di più, che non spiega praticamente nulla, e non ho idea di perchè sia stata fatta.
Forse un po' troppo splat inutile, mentre il nudo non mi è sembrato così ridondante tranne che nelle prime puntate.
A differenza di molti la opening non mi è piaciuta per nulla....
Forse un po' troppo splat inutile, mentre il nudo non mi è sembrato così ridondante tranne che nelle prime puntate.
A differenza di molti la opening non mi è piaciuta per nulla....
Non si può non dare il voto massimo a questa serie.. proprio non capisco come si possa in alcuni, fortunatamente rari, casi parlare di un prodotto in cui la violenza è fine a se stessa e in cui domina il fan service... Il fan service non è tantissimo ne esagerato e secondo me serve a dare una boccata di respiro tra una svolta e l'altra della trama principale, molto più seria e cupa, nonchè a mostrare il conflitto emotivo delle diclonius che da una parte sono sempre state utilizzate in laboratorio e sottoposte alle più tremende torture e dall'altra restano delle "bambine" ingenue e con poca conoscenza del mondo e che quindi si trovano in quelle situazioni che troppo frettolasamente sn condanate come fini a se stesse..
Per quanto riguarda la questione degli arti staccati e sostituiti da protesi, mi sembra che non ci voglia molto sforzo di fantasia a pensare che delle creature torturate giornalmente e che hanno fatto questo tipo di vita dalla nascità, superino velocemente lo shock di una menomazione, si tratta solo di altro dolore.. ne più ne meno quello che provavano i laboratorio...
Quindi un bel 10 per Elfen Lied che secondo me è il miglior anime che ci sia in circolazione..
Per quanto riguarda la questione degli arti staccati e sostituiti da protesi, mi sembra che non ci voglia molto sforzo di fantasia a pensare che delle creature torturate giornalmente e che hanno fatto questo tipo di vita dalla nascità, superino velocemente lo shock di una menomazione, si tratta solo di altro dolore.. ne più ne meno quello che provavano i laboratorio...
Quindi un bel 10 per Elfen Lied che secondo me è il miglior anime che ci sia in circolazione..
Che dire? Ho letto tante recensioni che mi viene quasi un giramento... io personalmente ho visto TUTTA ma dico TUTTA la serie in più o meno 26 ore... di fila... e mi ha tenuta incollata allo schermo del PC. Semplicemente bellissimo: devo confessare che prima di vedere Elfen Lied - quasi per sbaglio - non avevo il coraggio di avvicinarmi ad uno splatter spudorato... ma Elfen Lied è diverso.
Certo, il sangue scorre copioso peggio che nei miei incubi più malati - e la scena in cui le ragazze si spalpazzano le tette potevano anche risparmiarcela - però... mi ha rapita, non c'è alcun dubbio.
Un appello soltanto: secondo me se lo facessero uscire in italiano tutta la magia si perderebbe... che quelli della Dynit ci pensino bene!! ^____^
Certo, il sangue scorre copioso peggio che nei miei incubi più malati - e la scena in cui le ragazze si spalpazzano le tette potevano anche risparmiarcela - però... mi ha rapita, non c'è alcun dubbio.
Un appello soltanto: secondo me se lo facessero uscire in italiano tutta la magia si perderebbe... che quelli della Dynit ci pensino bene!! ^____^
Lo ammetto l'ho trovato per caso cercando altro, ma è stato un vero colpo di fortuna...
Semplicemente divino per il tenero trasporto con cui ti ritrovi a condividere ogni personaggio... Ad eccezione della cuginetta che è una lagna biblica (tanto per rimanere in tema con la sigla) e che se fosse stata scannata non sarebbe stato un gran danno, ma va beh, purtroppo non si può avere tutto dalla vita -.-' Uno che non mi andava giù nell'organico dei protagonisti doveva pur esserci... Se fosse stato il contrario non sarebbe stato da me XD
Spettacolare la sigla, sia nella musica che nelle immagini... ce l'ho nella testa e non riesco a fare a meno di canticchiarla.. Un Mantra onirico, che al tempo stesso ti angoscia e ti rasserena a seconda dell'immagine che ti riporta alla mente... Sta bene ovunque, sia nel dramma che nel romance... Un puro incanto... degno davvero di nota.
Condivisibilissimi i Diclonius, chi al loro posto non avrebbe fatto altrettanto? Scherniti, esclusi, maltrattati, additati come mostri per via di una malformazione praticamente innascondibile e dulcis in fundo, tanto per gradire... usati come cavie da laboratorio per perseguire i piani apocalittici di un vecchio pazzo e dell'altrettanto pazzo figlioletto urendo... Basta pensare a quello che ha fatto saltare in aria la pazienza di Lucy quando era all'orfanotrofio... O.o!!! Bah... non essendo una perbenista devo ammettere che forse, con l'asso nella manica dei vettori, io avrei fatto di peggio... C'è chi ammazza per molto meno... almeno loro dimostrano di avere un cuore e di venire schiacciati dai sensi di colpa...
Spettacolari i Char, che ti entrano dentro delineando situazioni drammatiche molto diverse ma un uguale necessità di trovare qualcuno con cui sentirsi "a casa"... Parte di qualcosa... La solitudine, è la costante più indicativa di tutto l'anime, e santo dio se si sente... E' uno strazio continuo che ti lascia incollata al monitor sempre con le lacrime in tasca...
Sono splendidi tutti quanti i personaggi (ad eccezione della cara cugina lagnosa, ci tengo a ribadirlo visto che mi irrita -.-'), tanto che pure quando della sua storia ancora non si sapeva niente, non è riuscito a starmi antipatico nemmeno il supervisore... Va beh, gli umani, gli altri, non fanno testo... A parte i protagonisti e lui, sono quello che sono... del resto sono stati creati per essere proprio dei mostri... -.-' che schifo...
Ottima la grafica, i colori, l'animazione... che vi devo dire, quando guardo Lucy/Nyu o Nana o Mayu o perchè no... la stessa Mariko, con quelle spressioni dolci, con quei grandi occhioni, beh... non riesco proprio a fare a meno di sorridere e di dire quanto siano belle ^_^ (A parte che le corna a me sembrano orecchie... -.-' Mwah! Più che partorite da chissà che male, a me sembrano tante piccole Inu Yasha con i capelli rosa -.-')
Straziante ogni storia, vera, purtroppo fin troppo realistica... un vero incubo del quotidiano che si delinea episodio dopo episodio e che ti porta necessariamente condividere ogni tipo di reazione... Dal Diclonuis all'umano... Gli umani con il cuore ovviamente -.-' Gli altri stanno bene fatti a pezzi nei mega pezzoni splatter...
Semplice la domanda che viene da porsi... Chi fra questi ha diritto di vivere? La risposta la tengo per me... Si come no... I DICLONIUS! ^^
Il nudo non è affatto una pecca... io l'ho visto come un essenzializzare i sentimenti (belli o brutti che siano) e la fragilità dell'anima spezzata dal vissuto delle ragazze... e lo splatter, beh... certo anche io qualche volta ho detto "Hu Signur! E che è!!!! Farmatele!!!" XD ma gli ci sta bene cici... ripeto... dopo quello che hanno passato per la demenza altrui, dovevano fare pure di peggio! >:[
Una sola pecca in 13 episodi +1, ma non mi abbassa certo il voto di quello che ritengo un piccolo capolavoro... è solo che per antonomasia non amo le cose non propriamente chiare... :P APRITE QUELLA DANNATA PORTAAAAAAA!!!!!! SE E' CHI PENSO IO VOGLIO UN ABBRACCIO CON RELATIVA PROMESSA DI MATRIMONIO!!!!!!!!! ç_ç
Semplicemente divino per il tenero trasporto con cui ti ritrovi a condividere ogni personaggio... Ad eccezione della cuginetta che è una lagna biblica (tanto per rimanere in tema con la sigla) e che se fosse stata scannata non sarebbe stato un gran danno, ma va beh, purtroppo non si può avere tutto dalla vita -.-' Uno che non mi andava giù nell'organico dei protagonisti doveva pur esserci... Se fosse stato il contrario non sarebbe stato da me XD
Spettacolare la sigla, sia nella musica che nelle immagini... ce l'ho nella testa e non riesco a fare a meno di canticchiarla.. Un Mantra onirico, che al tempo stesso ti angoscia e ti rasserena a seconda dell'immagine che ti riporta alla mente... Sta bene ovunque, sia nel dramma che nel romance... Un puro incanto... degno davvero di nota.
Condivisibilissimi i Diclonius, chi al loro posto non avrebbe fatto altrettanto? Scherniti, esclusi, maltrattati, additati come mostri per via di una malformazione praticamente innascondibile e dulcis in fundo, tanto per gradire... usati come cavie da laboratorio per perseguire i piani apocalittici di un vecchio pazzo e dell'altrettanto pazzo figlioletto urendo... Basta pensare a quello che ha fatto saltare in aria la pazienza di Lucy quando era all'orfanotrofio... O.o!!! Bah... non essendo una perbenista devo ammettere che forse, con l'asso nella manica dei vettori, io avrei fatto di peggio... C'è chi ammazza per molto meno... almeno loro dimostrano di avere un cuore e di venire schiacciati dai sensi di colpa...
Spettacolari i Char, che ti entrano dentro delineando situazioni drammatiche molto diverse ma un uguale necessità di trovare qualcuno con cui sentirsi "a casa"... Parte di qualcosa... La solitudine, è la costante più indicativa di tutto l'anime, e santo dio se si sente... E' uno strazio continuo che ti lascia incollata al monitor sempre con le lacrime in tasca...
Sono splendidi tutti quanti i personaggi (ad eccezione della cara cugina lagnosa, ci tengo a ribadirlo visto che mi irrita -.-'), tanto che pure quando della sua storia ancora non si sapeva niente, non è riuscito a starmi antipatico nemmeno il supervisore... Va beh, gli umani, gli altri, non fanno testo... A parte i protagonisti e lui, sono quello che sono... del resto sono stati creati per essere proprio dei mostri... -.-' che schifo...
Ottima la grafica, i colori, l'animazione... che vi devo dire, quando guardo Lucy/Nyu o Nana o Mayu o perchè no... la stessa Mariko, con quelle spressioni dolci, con quei grandi occhioni, beh... non riesco proprio a fare a meno di sorridere e di dire quanto siano belle ^_^ (A parte che le corna a me sembrano orecchie... -.-' Mwah! Più che partorite da chissà che male, a me sembrano tante piccole Inu Yasha con i capelli rosa -.-')
Straziante ogni storia, vera, purtroppo fin troppo realistica... un vero incubo del quotidiano che si delinea episodio dopo episodio e che ti porta necessariamente condividere ogni tipo di reazione... Dal Diclonuis all'umano... Gli umani con il cuore ovviamente -.-' Gli altri stanno bene fatti a pezzi nei mega pezzoni splatter...
Semplice la domanda che viene da porsi... Chi fra questi ha diritto di vivere? La risposta la tengo per me... Si come no... I DICLONIUS! ^^
Il nudo non è affatto una pecca... io l'ho visto come un essenzializzare i sentimenti (belli o brutti che siano) e la fragilità dell'anima spezzata dal vissuto delle ragazze... e lo splatter, beh... certo anche io qualche volta ho detto "Hu Signur! E che è!!!! Farmatele!!!" XD ma gli ci sta bene cici... ripeto... dopo quello che hanno passato per la demenza altrui, dovevano fare pure di peggio! >:[
Una sola pecca in 13 episodi +1, ma non mi abbassa certo il voto di quello che ritengo un piccolo capolavoro... è solo che per antonomasia non amo le cose non propriamente chiare... :P APRITE QUELLA DANNATA PORTAAAAAAA!!!!!! SE E' CHI PENSO IO VOGLIO UN ABBRACCIO CON RELATIVA PROMESSA DI MATRIMONIO!!!!!!!!! ç_ç
Sigla di introduzione allucinante: Gustav Klimt (solo per chi non lo sapesse era un Pittore austriaco) e un canto tristissimo simile ad un Gregoriano con tanto di citazioni bibliche ed evangeliche!
La storia, i personaggi, le ambientazioni :ottime!
introspezione psicologica dei personaggi... perchè il mio voto è 6?
Secondo me se si spoglia dello sfondo grafico splatter-erotico e della (forse eccessiva) paranoia che pervade tutto Elfen Lied non rimane nulla di eccezzionale o meglio nulla che non si sia già visto e rivisto: Basta replicare i Relicanti di Blade Runner!! basta empatizzare verso queste creature non-umane ma con più umanità degli uomini stessi!! Già visto anche in Ghost in the Shell!! (la Paranoia dei Cyborg, Parnoid Android!). Poco importa che si chiamino Replicanti, cyborg o Diclonius: bisogna farsi venire qualche altra idea!
Per non parlare di quella storia dei "Nuovi Adamo ed Eva" di cui parla lo scienziato pazzo: vi ricorda qualcosa Neon Genesis Evangelion?
Insomma il solito fritto misto giapponese che però, in virtù della sua veste grafica ed artistica, risulta gradevole!
La storia, i personaggi, le ambientazioni :ottime!
introspezione psicologica dei personaggi... perchè il mio voto è 6?
Secondo me se si spoglia dello sfondo grafico splatter-erotico e della (forse eccessiva) paranoia che pervade tutto Elfen Lied non rimane nulla di eccezzionale o meglio nulla che non si sia già visto e rivisto: Basta replicare i Relicanti di Blade Runner!! basta empatizzare verso queste creature non-umane ma con più umanità degli uomini stessi!! Già visto anche in Ghost in the Shell!! (la Paranoia dei Cyborg, Parnoid Android!). Poco importa che si chiamino Replicanti, cyborg o Diclonius: bisogna farsi venire qualche altra idea!
Per non parlare di quella storia dei "Nuovi Adamo ed Eva" di cui parla lo scienziato pazzo: vi ricorda qualcosa Neon Genesis Evangelion?
Insomma il solito fritto misto giapponese che però, in virtù della sua veste grafica ed artistica, risulta gradevole!
Mi sono avvicinato a questo titolo spinto dalla curiosità per il gran numero di recensioni che aveva ricevuto. Mi sono trovato davanti ad un anime discreto, non particolarmente originale ma comunque ben realizzato. In effetti il genere è sul dramma/thriller in cui non mancano momenti di lieve humor e una notevole quantità di scene splatter. Nel corso del tempo questo è diventato uno degli anime "famosi perché sono famosi" e non per altri motivi particolari. In ogni caso, amanti degli psico/fanta/horror dategli un'occhiata, potrebbe piacervi. Astenersi gli altri.
Difficile giudicarlo.
Sentimentale e splatter è un associazione un pò ardita il nudo poi, messo li... si sa, violenza e sesso attirano sempre la gente.
La trama è assurda, con situazioni che si vengono a creare ancora più assurde.
Un ragazzo in una specie di ristorante/albergo che si fa circondare da ragazze smemorate, con strane corna e con strani poteri, con braccia e gambe snodabili, senza tetto e affamate, alle quali alla fine si aggiunge pure la cugina innamorata e gelosa, giusto per completare l'opera....
Gente con mitra, teste di cadaveri per i pavimenti, sangue, gambe e braccia che saltano per aria, e i personaggi proseguono la loro vita tranquilla negli episodi quasi come se nulla fosse accaduto.
Allora perchè ho dato 8?
Perchè, tutto sommato si tratta pur sempre di un anime ed è inutile ricercare le situazioni reali poi, tecnicamente, non è male
e la colonna sonora mi è piaciuta molto.
Credo, un anime andrebbe giudicato per le emozioni che riesce ad darti, non per quello che è in realtà.
Sentimentale e splatter è un associazione un pò ardita il nudo poi, messo li... si sa, violenza e sesso attirano sempre la gente.
La trama è assurda, con situazioni che si vengono a creare ancora più assurde.
Un ragazzo in una specie di ristorante/albergo che si fa circondare da ragazze smemorate, con strane corna e con strani poteri, con braccia e gambe snodabili, senza tetto e affamate, alle quali alla fine si aggiunge pure la cugina innamorata e gelosa, giusto per completare l'opera....
Gente con mitra, teste di cadaveri per i pavimenti, sangue, gambe e braccia che saltano per aria, e i personaggi proseguono la loro vita tranquilla negli episodi quasi come se nulla fosse accaduto.
Allora perchè ho dato 8?
Perchè, tutto sommato si tratta pur sempre di un anime ed è inutile ricercare le situazioni reali poi, tecnicamente, non è male
e la colonna sonora mi è piaciuta molto.
Credo, un anime andrebbe giudicato per le emozioni che riesce ad darti, non per quello che è in realtà.
L'anime è realizzato tecnicamente piuttoste bene. La sigla d'apertura con le immagini in stile del pittore Gustav Klimt si becca un 10 da parte mia. La serie coglie il bersaglio di catturare l'attenzione da subito e non lascia tregua. Purtroppo man mano che guardavo l'anime avevo la sensazione di essere fregata, avevo violenza e nudità in continuazione e gli ultimi episodi sono stati per me inconcludenti, quasi avessero fretta di finirlo e basta. Indefinitiva, Elfen Lied o lo ami o lo odii. Io ho finito con l'odiarlo.
L'autore di questa storia ha uno scopo, colpire ogni genere di spettatore.
Il fatto che nessuno, come si vede in questa pagina, abbia visto solo qualche episodio per poi interrompere la visione della serie, indica, malgrado ogni tipo di critica, che è un anime che cattura lo spettatore. Se ciò che volete da un anime è che esso vi emozioni fortemente, Elfen Lied fa per voi. Contiene molti elementi, pescati da molti generi diversi, elementi incompatibili per gli anime "ordinari". Malgrado delle situazioni siano spesso "forzate", allo scopo di colpire immediatamente ed intensamente lo spettatore (a discapito del realismo, in particolare quello delle reazioni umane), considerando che di base "si tratta di fantascienza" (è evidente), non mi soffermerei troppo a criticare negativamente ciò che trovo "improbabile".
La trama è interessante e curiosa, la narrazione cattura!
Voto "dieci" perchè, come ho già detto, questo anime raggiunge il suo scopo.
Il fatto che nessuno, come si vede in questa pagina, abbia visto solo qualche episodio per poi interrompere la visione della serie, indica, malgrado ogni tipo di critica, che è un anime che cattura lo spettatore. Se ciò che volete da un anime è che esso vi emozioni fortemente, Elfen Lied fa per voi. Contiene molti elementi, pescati da molti generi diversi, elementi incompatibili per gli anime "ordinari". Malgrado delle situazioni siano spesso "forzate", allo scopo di colpire immediatamente ed intensamente lo spettatore (a discapito del realismo, in particolare quello delle reazioni umane), considerando che di base "si tratta di fantascienza" (è evidente), non mi soffermerei troppo a criticare negativamente ciò che trovo "improbabile".
La trama è interessante e curiosa, la narrazione cattura!
Voto "dieci" perchè, come ho già detto, questo anime raggiunge il suo scopo.
Ciao..vedo che nel bene ho nel male tante persone hanno visto questo Anime, che purtroppo non penso arrivera' nel nostro bel paese.....Io dal mio punto di vista vi consiglio di guardare Elfen Lied(Canto Elfico)...reputo quest' opera AFFASCINANTE...,Concordo sul fatto che alcune cose sanno di gia' viste,(e' stato fatto tutto!!!!) , alcune scene di nudo le reputo inutili ,senza nessuna finalita' ..alcune situazioni al limite del decente(No Spoiler) mi hanno dato anche un certo fastidio ...Ma credo che pero' pochi hanno colto la vera essenza ..la chiara intenzione del Creatore di questa opera?????Volevo parlarvi di Nana Sun...avete visto cosa le succede(no spoiler).... ma lei nella puntata successiva sembra felice e quasi serena.....UN ESSERE UMANO in una situazione del genere sarebbe rimasto traumatizzato a vita...ma il punto e che lei non e' normale...Lucy non e' un essere umano normale ....vivere come una cavia deve essere ABBOMINEVOLE !!!!!Credo che sia gia' tanto che non abbiano sterminato tutta la razza umana per quello che gli hanno fatto, non concordate...Dopo questa premessa vi raccontero' per sommi capi la trama.La storia inzia con Lucy, un diclonius una nuova specie evolunzione dell'Homo Sapiens..riesce ha scappare da un laboratori dopo aver eliminato le guardie di sorveglianza,ma durante la fuga viene colpita alla testa cadendo in mare.La ritrovano sulla spiaggia nuda e senza memoria (non sa neanche parlare,ripete solo Nyu) due ragazzi , Kouta e Yuka,visto la situazione decidono di portarla a casa di Kouta..non sapendo del pericolo che stanno correndo.Ma dal laboratorio di ricerca, dopo la stage compita da Lucy/Nyu decidono di invire una Corpo Scelto per eliminarla!!!!!Perche' lei e' l'unico esemplare in grado di riprodursi ,portando nel giro di poco tempo all'estinzione la razza umana.....Nella storia compare anche una ragazzina Mayu ,scappata di casa perche'......(no spoiler) con il suo inseparabile cagnolino.Verra' accolta anche lei in casa di Kouta , dove data la sua storia triste si sentira rinata...Da questo momento in poi' la storia cambia completamete, non piu' fantascientifico "splatter" anime ma si tramuta in una storia ha risvolto sentimentele,con mometi toccanti ,tanto da far commuovere lo spettatore.....Non posso non menzionare la bellessima sigla di apertura Castiatis Lilium ,con rifereimto (spudorato ,QUINDI VOLUTO) alle opere del pittore del 1800 Gustav Klimt.Se vi piace un genere sentimentale molto diverso dal solito, Elfen Lied fa per voi ....P.S. per fortuna siamo tutti diversi.....
Che dire.... secondo me sarebbe da guardare anche solo per la sigla iniziale, bellissima poesia anche se introvabile su internet e cantata in latino con sfondo molto artistico.
Il disegno non ricercatissimo ma semplice ed efficace lascia spazio ad una trama fitta di mistero e colpi di scena inaspettati. Due fattori molto criticati sono l'estrema violenza e le scene di nudo. Io trovo che le scene di nudo non siano niente di scandaloso, anche perche un seno l'abbiamo visto tutti dal vero e uno disegnato non penso possa creare qualche problema; per la violenza invece credo che nonostante renda l'anime non adatto a tutti sia una parte intralasciabile dell'introspezione caratteriale dei personaggi. Da notare per il fattore violenza e' che viene commessa solo dai diclonius che sono considerati alla stregua di mostri da tutti e vengono traditi da coloro che consideravano amici quindi, provando a mettersi nei loro panni credo che anche io mi comporterei cosi. Tutto sommato un anime fantastico, coinvolgente e oserei aggiungere molto triste!!
Il disegno non ricercatissimo ma semplice ed efficace lascia spazio ad una trama fitta di mistero e colpi di scena inaspettati. Due fattori molto criticati sono l'estrema violenza e le scene di nudo. Io trovo che le scene di nudo non siano niente di scandaloso, anche perche un seno l'abbiamo visto tutti dal vero e uno disegnato non penso possa creare qualche problema; per la violenza invece credo che nonostante renda l'anime non adatto a tutti sia una parte intralasciabile dell'introspezione caratteriale dei personaggi. Da notare per il fattore violenza e' che viene commessa solo dai diclonius che sono considerati alla stregua di mostri da tutti e vengono traditi da coloro che consideravano amici quindi, provando a mettersi nei loro panni credo che anche io mi comporterei cosi. Tutto sommato un anime fantastico, coinvolgente e oserei aggiungere molto triste!!
Innanzitutto...14 episodi visti perchè, oltre ai 13 episodi della serie, c'è un OAV che non è assolutamente la continuazione della storia, ma è un episodio che spiega alcune cosette lasciate in sospeso nella storia...cosette come il perchè Lucy, nella prima puntata, uccide tutti quelli che le si avvicinano tranne lo scienziato che sta a capo delle ricerche sperimentali (capelli neri e occhiali).E' un anime semplicemente sorprendente per trama, disegni, psicologia dei personaggi, musiche (soprattutto la canzone della sigla iniziale), per tutto insomma! P.S. Ci sono parecchie scene ad effetto (sangue che schizza ovunque, bambine che tengono in mano teste mozzate sanguinolente, ossa che fuoriescono da qualsiasi parte del corpo...) perciò a chi dà fastidio questo genere di scene sconsiglio assolutamente di vedere Elfen Lied.
Sono rimasto sempicemente sopraffatto da questo anime! Volevo vederlo tutto d'un fiato e contemporanemante vedre un episodio alla volta per prolungare l'emozione! E' spettacolare! La trama, i personaggi, la grafica, l'accompagniamento sonoro, tutto! Trasmette un infinita' di cose! Gli ultimi 2 episodi sopratutto sono stati per me i piu emozionanti, perche' raccontano delle cose della trama che ti fanno capire fino in fondo tutti i piccoli drammi e collocarli perfettamente nela trama principale. Semplicemente SPETTACOLARE! Un MUST!
La mia opinione su questo anime l 'ho gia' espessa... Sono dispiaciuto del commento di Tecchan riguardo quest' opera... Io ritengo che l' abbia giudicato in maniera affrettata ,e concentrandosi solo sulle cose negative... Forse non ha tutti i torti riguardo alcune scene un po' fuori luogo, ma un anime secondo me si giudica positivamnete o negativamente in base alle emozioni che ti lascia... Alla fine di Elfen Lied mi sono reso conto di aver provato rabbia, disgustisto, ecc... ma anche compassione, tenerezza ed amore, quindi credo che il fine ultimo della autore sia propio questo trasmettere qualcosa in positivo o in negativo... Io darei un voto del genere a prodotto realizza bene ma che mi lasciasse indifferente. Io ho letto le recenzioni degli altri, e noto che tutti parlano di avrer apprezzato la storia che nonostantela sua crudezza, sia bella travolgente quindi non penso di essere l'unico a pensarla cosi'. Ti consigliere di riguardere di nuovo Elfen Lied e guardarlo con il cuore.
PS: ringrazio AnimeClick per avermi fatto scoprire questa'anime. IO RIBADISCO IL MIO 10 PER QUESTO ANIME
---------------------
Bellissimo, ho visto tutta la serie di seguito, mi ha preso molto la storia piena di mistero, risvolti psicologici, ma... non vi svelo tutto. Vi consigli di vedere tutta la serie è un ottimo prodotto. Un ultima cosa vi assicuro che non e' banale come tanti anime che passano per capolavori... PS: E' SCANDALOSO CHE NON L'ABBIANO ANCORA DOPPIATO IN ITALIANO.
PS: ringrazio AnimeClick per avermi fatto scoprire questa'anime. IO RIBADISCO IL MIO 10 PER QUESTO ANIME
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Bellissimo, ho visto tutta la serie di seguito, mi ha preso molto la storia piena di mistero, risvolti psicologici, ma... non vi svelo tutto. Vi consigli di vedere tutta la serie è un ottimo prodotto. Un ultima cosa vi assicuro che non e' banale come tanti anime che passano per capolavori... PS: E' SCANDALOSO CHE NON L'ABBIANO ANCORA DOPPIATO IN ITALIANO.
Salve ho 30 anni e sono appassionato di anime, cinema e musica ed ho visto ed ascoltato di tutto e penso che negli anni abbia sviluppato un buon spirito critico.
Tra tutti gli anime visti penso che quelli migliori e cioè che mi hanno colpito soprattutto a livello emotivo siano : Berserk, Video Girl Ai, Full Metal Alchemist ed Evangelion.
Dico che Elfen Lied si affianca alle serie citate non tanto per la realizzazione tecnica (che è comunque buona), ma per le fortissime emozioni che riesce a sucitare. Più volte infatti durante gli episodi mi capita di provare commozione e compassione verso i personaggi principali per le loro storie passate e per come le affrontano. Tutti ragazzi fragili singolarmente ma che insieme hanno trovato forza e stimoli per andare avanti e ciò non è raccontato in modo banale.
Le personalità dei personaggi sono raccontate davvero bene ed è difficile non affezionarsi a loro.
Sono concorde sul fatto che alcune situazioni sono inverosimili (tipo le reazioni successive alle amputazioni degli arti, o altre situazioni che potevano essere fatte meglio), ma in America si dice "You must believe", devi credere per divertirti e quindi ho visto ogni episodio cercando di calarmi nei loro panni..
E' davvero forte il contrasto tra la ferocia e la violenza di certe scene e la meravigliosa dolcezza di altre.
Non posso descrivere la mia reazione quando all'episodio 13 parte la canzone Lilium come sottofondo della scena culminante : pianto scrosciante evidentemente accumulato durante tutti gli episodi.
Tale serie si è totalmente radicata nella mia mente e nella mia anima e spero che vi sia un seguito dato il finale aperto.
Io la consiglio fortemente a chi vuole riscoprire cosa significa amare qualcuno "nonostante tutto".
Quindi, a chi è stato capace di rifilargli un 3 come voto dico che tutti possono avere la propria opinione ma non è detto che la debba rispettare io [MODERATORE: niente offese a altri utenti, ognuno ha diritto di non apprezzare l'opera in questione]
Arrivederci alla prossima.
Tra tutti gli anime visti penso che quelli migliori e cioè che mi hanno colpito soprattutto a livello emotivo siano : Berserk, Video Girl Ai, Full Metal Alchemist ed Evangelion.
Dico che Elfen Lied si affianca alle serie citate non tanto per la realizzazione tecnica (che è comunque buona), ma per le fortissime emozioni che riesce a sucitare. Più volte infatti durante gli episodi mi capita di provare commozione e compassione verso i personaggi principali per le loro storie passate e per come le affrontano. Tutti ragazzi fragili singolarmente ma che insieme hanno trovato forza e stimoli per andare avanti e ciò non è raccontato in modo banale.
Le personalità dei personaggi sono raccontate davvero bene ed è difficile non affezionarsi a loro.
Sono concorde sul fatto che alcune situazioni sono inverosimili (tipo le reazioni successive alle amputazioni degli arti, o altre situazioni che potevano essere fatte meglio), ma in America si dice "You must believe", devi credere per divertirti e quindi ho visto ogni episodio cercando di calarmi nei loro panni..
E' davvero forte il contrasto tra la ferocia e la violenza di certe scene e la meravigliosa dolcezza di altre.
Non posso descrivere la mia reazione quando all'episodio 13 parte la canzone Lilium come sottofondo della scena culminante : pianto scrosciante evidentemente accumulato durante tutti gli episodi.
Tale serie si è totalmente radicata nella mia mente e nella mia anima e spero che vi sia un seguito dato il finale aperto.
Io la consiglio fortemente a chi vuole riscoprire cosa significa amare qualcuno "nonostante tutto".
Quindi, a chi è stato capace di rifilargli un 3 come voto dico che tutti possono avere la propria opinione ma non è detto che la debba rispettare io [MODERATORE: niente offese a altri utenti, ognuno ha diritto di non apprezzare l'opera in questione]
Arrivederci alla prossima.
Sicuramente le parole per definire un capolavoro dell'animazione non siano mai abbastanza, onestamente le scene di violenza macraba si accompagnano ad un contesto di eguale misura, la colonna sonora è a dir poco meravigliosa, e la trama è veramente graffiante e sottile, in breve da veri intenditori, io consiglierei a chi si avvicina al mondo degli anime di non lasciarsi perdere l'occasione di vedere veramente qualcosa di memorabile, spero solo che non tardi qualcuno a pubblicarlo in italiano, sarebbe cosa veramente grande.
1: Se non vedi l'ora che arrivi sera per tornare di corsa a casa dal lavoro e spararti a manetta altri episodi dell'anime in questione, vuol dire che i suoi creatori hanno fatto davvero centro :)
2: La sigla iniziale e il video come citazione dei quadri di Klimt sono un gioiellino prezioso :)
3: Porca vacca è tutto il giorno che sul lavoro sto canticchiando la melodia del carillon. Fermatemii!!!!!!!!! :)
4: Raga non ci ha fatto caso nessuno? Nyu è troppo chii di Chobits! Chii :D
La persocon all'inizio dell'anime sapeva pronunciare solo il proprio nome, esattamente come fa nyu nei primi episodi di Elfen Lied ;)
5: Se il chara dei personaggi e le animazioni in generale fossero stati un po' più curati sarebbe stato veramente una bomba :/
Morale della favola: assolutamente un giudizio positivo. Bellissimo e poetico e crudele e disperato. Un vortice di emozioni.
Da vedere assolutamente. Che bello vedere che siamo così in tanti ad amare questo anime.
2: La sigla iniziale e il video come citazione dei quadri di Klimt sono un gioiellino prezioso :)
3: Porca vacca è tutto il giorno che sul lavoro sto canticchiando la melodia del carillon. Fermatemii!!!!!!!!! :)
4: Raga non ci ha fatto caso nessuno? Nyu è troppo chii di Chobits! Chii :D
La persocon all'inizio dell'anime sapeva pronunciare solo il proprio nome, esattamente come fa nyu nei primi episodi di Elfen Lied ;)
5: Se il chara dei personaggi e le animazioni in generale fossero stati un po' più curati sarebbe stato veramente una bomba :/
Morale della favola: assolutamente un giudizio positivo. Bellissimo e poetico e crudele e disperato. Un vortice di emozioni.
Da vedere assolutamente. Che bello vedere che siamo così in tanti ad amare questo anime.
Ciao a tutti è la prima recensione che scrivo e sono più che lieta sia proprio questo anime a farmi iniziare!
Cosa posso dirvi... è talmente spettacolare che non ho parole per descriverlo! Sono un'appassionata di anime di tutti i generi, ho una collezione che supera i 400 titoli, ma come questo non ne ho mai visti... sono rimasta sbalordita... mai visto un cartone così ricco di sentimento ma allo stesso tempo di violenza e orrore! Dalla paura alle lacrime di commozione credo sia in assoluto il cartone più completo che abbia mai visto ad oggi! E questo vale sia per le musiche, i disegni, l'animazione e la storia in sè... credo sia una proiezione del nostro mondo... mostruoso quanto splendido, una combinazione perfetta tra opposti ma paralleli! Posso solo dirvi guardatelo perchè pur nn essendo in italiiano... bhè è magnifico e detto da una che odia i sottotitoli è già l'aver detto tutto!
Cosa posso dirvi... è talmente spettacolare che non ho parole per descriverlo! Sono un'appassionata di anime di tutti i generi, ho una collezione che supera i 400 titoli, ma come questo non ne ho mai visti... sono rimasta sbalordita... mai visto un cartone così ricco di sentimento ma allo stesso tempo di violenza e orrore! Dalla paura alle lacrime di commozione credo sia in assoluto il cartone più completo che abbia mai visto ad oggi! E questo vale sia per le musiche, i disegni, l'animazione e la storia in sè... credo sia una proiezione del nostro mondo... mostruoso quanto splendido, una combinazione perfetta tra opposti ma paralleli! Posso solo dirvi guardatelo perchè pur nn essendo in italiiano... bhè è magnifico e detto da una che odia i sottotitoli è già l'aver detto tutto!
Mha... Solo 7 direte ma è il voto che più si addice.
Forse ho cominciato a guardarlo con troppe aspettative dati gli altri commenti fatto sta che questo anime non mi ha preso. La storia non m ha coinvolto, i personaggi mi sono sembrati stereotipati e anche nei momenti più drammatici come la storia di Nana mi veniva da riacchiare perchè le capitava ogni tipo di disgrazia e io pensavo "fatela morire!!! non può andare avanti così,fatela morire!" oppure che Lucy/Nyu debba avere una personalità sadica massacratrice/ingenua e tenera. La cosa che poi mi ha dato più fastidio è stata il chara design e realizzazione tecnica in generale, davvero dozzinale e sproporzionata. Non mi potete propinare personaggi fatti così dopo aver visto samurai champloo o Beyond the clouds. Non troverò mai violento un anime dove pupazzetti gonfiabili vengono decapitati e spruzzano pomodoro, piuttosto berserk! :)
Ma queste sono opinioni personali e devo ammettere che tutto sommato ha il suo valore ed è sicuramente più godibile di altri prodotti. Mi aspettavo di più, sarà che l'ho visto dopo haibane renmei e Samurai champloo.
PS rimangono mitici i personaggi del poliziotto bastardo e la segretaria imbranata brutalmente decapitata, fine che ho sempre sognato facesse que tipo di personaggio :D
Forse ho cominciato a guardarlo con troppe aspettative dati gli altri commenti fatto sta che questo anime non mi ha preso. La storia non m ha coinvolto, i personaggi mi sono sembrati stereotipati e anche nei momenti più drammatici come la storia di Nana mi veniva da riacchiare perchè le capitava ogni tipo di disgrazia e io pensavo "fatela morire!!! non può andare avanti così,fatela morire!" oppure che Lucy/Nyu debba avere una personalità sadica massacratrice/ingenua e tenera. La cosa che poi mi ha dato più fastidio è stata il chara design e realizzazione tecnica in generale, davvero dozzinale e sproporzionata. Non mi potete propinare personaggi fatti così dopo aver visto samurai champloo o Beyond the clouds. Non troverò mai violento un anime dove pupazzetti gonfiabili vengono decapitati e spruzzano pomodoro, piuttosto berserk! :)
Ma queste sono opinioni personali e devo ammettere che tutto sommato ha il suo valore ed è sicuramente più godibile di altri prodotti. Mi aspettavo di più, sarà che l'ho visto dopo haibane renmei e Samurai champloo.
PS rimangono mitici i personaggi del poliziotto bastardo e la segretaria imbranata brutalmente decapitata, fine che ho sempre sognato facesse que tipo di personaggio :D
Davvero bello. Oddio, poco da dire che non sia già stato detto, ma la quantità enorme di voti positivi parla da sè... e sono convinto che ciò che piace a molti non possa essere definito sbagliato.
Elfen Lied è in primo luogo poetico. è drammatico.. fantastico, fantascientifico e splatter! romantico e sentimentale, dolce e comico... in 13 episodi la considero una gran cosa!
Persone che hanno sofferto tanto da diventare crudeli e fredde... cito solo una frase, senza nemmeno dire chi la dice: "proprio perchè sei mio amico non ti ho ancora ammazzato"
beh, si commenta da sola!
E dopo il tema della crudeltà il tema del perdono...
Ora, ovvio che non si possa fare riferimento a modelli realistici per giudicare la caratterizzazione dei personaggi, ma sinceramente il realismo non è prerogativa di un film, perchè dovrebbe esserlo di un anime?!
Ed i nudi? Lo si chiama "Fan Service", ma pur volendo descrivere una determinata categoria di anime con un termine, io non lo chiamerei così. In fondo il nudo iniziale è finalizzato a definire la condizione in cui si trovava la protagonista imprigionata, per esempio... altri possono essere siparietti comici, ma in generale perchè marchiare un prodotto per una caratteristica che realmente male non fa?
Tanti hanno avuto tanto da dire di buono su questo anime, il "fan service" a questo punto diventa una gradevole aggiunta, più che un' "esca"!
Oddio, ho detto le cose come mi venivano senza un filo logico, ma credo di aver chiarito abbastanza la mia idea ^_^
Salut!
Elfen Lied è in primo luogo poetico. è drammatico.. fantastico, fantascientifico e splatter! romantico e sentimentale, dolce e comico... in 13 episodi la considero una gran cosa!
Persone che hanno sofferto tanto da diventare crudeli e fredde... cito solo una frase, senza nemmeno dire chi la dice: "proprio perchè sei mio amico non ti ho ancora ammazzato"
beh, si commenta da sola!
E dopo il tema della crudeltà il tema del perdono...
Ora, ovvio che non si possa fare riferimento a modelli realistici per giudicare la caratterizzazione dei personaggi, ma sinceramente il realismo non è prerogativa di un film, perchè dovrebbe esserlo di un anime?!
Ed i nudi? Lo si chiama "Fan Service", ma pur volendo descrivere una determinata categoria di anime con un termine, io non lo chiamerei così. In fondo il nudo iniziale è finalizzato a definire la condizione in cui si trovava la protagonista imprigionata, per esempio... altri possono essere siparietti comici, ma in generale perchè marchiare un prodotto per una caratteristica che realmente male non fa?
Tanti hanno avuto tanto da dire di buono su questo anime, il "fan service" a questo punto diventa una gradevole aggiunta, più che un' "esca"!
Oddio, ho detto le cose come mi venivano senza un filo logico, ma credo di aver chiarito abbastanza la mia idea ^_^
Salut!
Ci sono estimatori e detrattori di questa serie, non ci sono vie di mezzo, ed è giusto che sia così.
Io appartengo agli estimatori.
Elfen Lied mi ha davvero sconvolto, catturandomi completamente con una miscela di angoscia e poesia assolutamente micidiale.
La sofferenza e il risentimento verso un mondo che non accetta i diversi è portato alle estreme conseguenze...alla fine non si sa davvero chi siano le vittime e chi i carnefici.
Uno dei pochi anime il cui finale mi ha davvero commosso, e di brutto.
Una lode particolare alle musiche.
Io appartengo agli estimatori.
Elfen Lied mi ha davvero sconvolto, catturandomi completamente con una miscela di angoscia e poesia assolutamente micidiale.
La sofferenza e il risentimento verso un mondo che non accetta i diversi è portato alle estreme conseguenze...alla fine non si sa davvero chi siano le vittime e chi i carnefici.
Uno dei pochi anime il cui finale mi ha davvero commosso, e di brutto.
Una lode particolare alle musiche.
Elfen Lied (エルフェンリート) e' assolutamente imperdibile! La serie migliore che ho visto negli ultimi tempi, mi ha veramente commosso! Un capolavoro assoluto da collezionare per generazioni! Non ripeto le stesse cose che sono gia' state ampiamente dette da altri, se non che l'edizione DVD del fansub fatta da [pizzicato], nonostante gli erroracci di battitura, e' assolutamente spettacolare come qualita'! L'epsiodio 14 e' un extra per riempire l'ultimo DVD giapponese, non e' un sequel! La serie TV termina al numero 8 del manga originale di Lynn Okamoto (http://www.okamoto.tv/), e il finale non e' quello reale visto che lo stesso manga sta continuando a uscire attualmente in Giappone ! Leggo su amazon che il tonkobon 12 e' in uscita per il 18 novembre 2005 ! Certo sarebbe bello poterlo leggere in Italiano per vedere la vera fine visto che le scanlations inglesi non vanno oltre il capitolo 3! :)
La mai più che una recensione vuole essere un dieci di ufficio dato per alzare la media di uno dei più belli anime delle ultime stagioni. Alzare la media è doveroso laddove viene dato un tre od un quattro con motivazioni banali e senza senso. Senza offesa per nessuno, ma per dare voti così bassi ci vogliono motivazioni più serie... poi i gusti sono gusti. IMHO Elfen Lied è un capolavoro... ottima regia, ottimi i personaggi. Riconosco un eccessiva dose di splatter, ma mai casuale e gratuito... immagino che vedendo tutta la serie non è passato inosservato il perchè lucy all'improvviso diventa violenta... ;)
Viste alcune recensioni estremamente severe ho voluto dire la mia su questo splendido anime in cui c è veramente tutto: Amore, violenza, amicizia, odio, vendetta, ......
E' vero che c è molta violenza, ma questa non è assolutamente gratuita, bensi legata alle vicende dei personaggi, ai loro caratteri, e quindi si integra perfettamente nella storia!
C è anche una buona dose di nudità (che non dispiacera ai maschietti :lol:)
ma anche questa non è meramente gratuita....quindi non la definirei nemmeno puro fanservice....
La storia parla di una ragazza, Lucy, la quale è una dei "mutanti" che vengono nascosti e studiati da una organizzazione, dalla quale riesce a fuggire! Incontra così un ragazzo, e inizia a vivere con lui....
Lucy dovra combattere x la sopravvivenza ma anche x scoprire il suo misterioso passato e la natura dei suoi poteri....
Questo anime è bellissimo, sotto tutti gli aspetti : storia fantastica, disegni superbi, meravigliosa colonna sonora e bellissimo finale......
E' vero che c è molta violenza, ma questa non è assolutamente gratuita, bensi legata alle vicende dei personaggi, ai loro caratteri, e quindi si integra perfettamente nella storia!
C è anche una buona dose di nudità (che non dispiacera ai maschietti :lol:)
ma anche questa non è meramente gratuita....quindi non la definirei nemmeno puro fanservice....
La storia parla di una ragazza, Lucy, la quale è una dei "mutanti" che vengono nascosti e studiati da una organizzazione, dalla quale riesce a fuggire! Incontra così un ragazzo, e inizia a vivere con lui....
Lucy dovra combattere x la sopravvivenza ma anche x scoprire il suo misterioso passato e la natura dei suoi poteri....
Questo anime è bellissimo, sotto tutti gli aspetti : storia fantastica, disegni superbi, meravigliosa colonna sonora e bellissimo finale......
Pessimo, davvero pessimo. Disegnato bene. Basta. Anche se il character design è qualcosa di piattissimo. La trama è praticamente inesistente. Pieno di contraddizioni e di buchi. La violenza è fine a se stessa (non ammetto il discorso "è utile per poter raccontare la storia"... Questo non è Berserk, è spazzatura commerciale). Dialoghi di una banalità disarmante, come i risvolti della trama. Bello davvero tutta quella gente che perde arti o cose così e il giorno dopo torna tutta bella linda (come la ricercatrice che buona buonina lavora per il capo dell'organizzazione e il suo unico pensiero è "farsi una doccia", oppure la ragazzina che perde tutti gli arti, si mette le protesi e "scherza" sul fatto che non riesce ad usarle bene...) Lasciate perdere. L'unico pregio: dura solo 13 puntate fortunatamente.
Un capolavoro. il mio anime rpeferito assieme a kimi ga nozomu eien (forse però kgne mi paice un po' di piu :P)
Regia perfetta, drammaticità intensa e una trama per nulla scontata. La storia è complessa ma esaurientemente spiegata grazie ai numerosi flashback presenti soprattutto negli episodi centrali.
I personaggi sono buoni, da 8.
Per completare la visione vi è pure un episodio speciale uscito solo in dvd, che però non è minimamente all'altezza della serie anche se necessario per comprendere appieno un aspetto della trama che negli episodi TV non è spiegato, ovvero il come e perchè Lucy all'inizio del 1° episodio si trovi relegata nel laboratorio di ricerca, nonostante la sua potenza.
Regia perfetta, drammaticità intensa e una trama per nulla scontata. La storia è complessa ma esaurientemente spiegata grazie ai numerosi flashback presenti soprattutto negli episodi centrali.
I personaggi sono buoni, da 8.
Per completare la visione vi è pure un episodio speciale uscito solo in dvd, che però non è minimamente all'altezza della serie anche se necessario per comprendere appieno un aspetto della trama che negli episodi TV non è spiegato, ovvero il come e perchè Lucy all'inizio del 1° episodio si trovi relegata nel laboratorio di ricerca, nonostante la sua potenza.
Un anime eccezzionale... ero rimasto e rimuginare su Evangelion, quando ho scoperto queso capolavoro ho dovuto subito farlo vedere ai miei amici che l'hanno pensata come me.
Come dicono alcuni qui questo anime va visto con il cuore, ci sono si delle scene un po' splatter, ma anche scene tenere e alcune molto tristi (per esempio la storia della ragazzina con il cane) che riempiono di emozioni l'anime.
Anche la protagonista con la doppia personalità, e il ragazzo che non ricord il suo passato per via di un "incidente in treno".
Non posso pensare ad altro, è semplicemente stupendo.
Come dicono alcuni qui questo anime va visto con il cuore, ci sono si delle scene un po' splatter, ma anche scene tenere e alcune molto tristi (per esempio la storia della ragazzina con il cane) che riempiono di emozioni l'anime.
Anche la protagonista con la doppia personalità, e il ragazzo che non ricord il suo passato per via di un "incidente in treno".
Non posso pensare ad altro, è semplicemente stupendo.
La migliore serie animata dell' anno! (insieme a Samurai Champloo)
Si tratta di un anime che mescola in sè molti generi, infatti non può essere classificato così facilmente.
Per me rappresenta qualcosa che va oltre i soliti anime..........è pura e semplice POESIA!
I disegni, le animazioni, la sceneggiatura e la colonna sonora sono d' autore, il resto, cioè tutto ciò che scaturisce dalla visione di quest' opera lo capirete da soli.
Elfen Lied lascetà un segno indelebile nei vostri cuori, difficilmente rimarginabile.
Si tratta di un anime che mescola in sè molti generi, infatti non può essere classificato così facilmente.
Per me rappresenta qualcosa che va oltre i soliti anime..........è pura e semplice POESIA!
I disegni, le animazioni, la sceneggiatura e la colonna sonora sono d' autore, il resto, cioè tutto ciò che scaturisce dalla visione di quest' opera lo capirete da soli.
Elfen Lied lascetà un segno indelebile nei vostri cuori, difficilmente rimarginabile.
Meraviglioso! Questo anime e' un capolavoro! Si passa da situazioni di estrema dolcezza e romanticismo a momenti dove il sangue scorre a fiumi e la violenza e' veramente atroce, con corpi smembrati, bambine mutilate, ecc. Ovviamente in un capolavoro non possono mancare le fan-service, infatti in questo anime le fanciulle si mostrano spesso e volentieri, a volte persino completamente nude! Lo consiglio a tutti....tranne ai bigotti e ai perbenisti.
Solo un piccolo commento per chi ha votato 3 e 4: non lo avete capito fino in fondo, se pensate che il sangue stia messo li per fare audience vi sbagliate, era solo necessario per raccontare la storia, non c'è mai splatter gratuito.
A mastro bagiggia: lo stupro è avvenuto nel passato della ragazza, proprio per questo è scappata di casa.
E poi Valentina! [...] La sigla è volutamente ispirata a Klimt, come anche il titolo della serie è preso da una poesia di cui ora non ricordo il nome, sono CITAZIONI, molto diverso da plagio.
Elfen Lied è un indubbio capolavoro, potete dire quello che volete, ma se una serie riesce a suscitare forti emozioni, allora è una grande serie e mi inchino ai realizzatori.
A mastro bagiggia: lo stupro è avvenuto nel passato della ragazza, proprio per questo è scappata di casa.
E poi Valentina! [...] La sigla è volutamente ispirata a Klimt, come anche il titolo della serie è preso da una poesia di cui ora non ricordo il nome, sono CITAZIONI, molto diverso da plagio.
Elfen Lied è un indubbio capolavoro, potete dire quello che volete, ma se una serie riesce a suscitare forti emozioni, allora è una grande serie e mi inchino ai realizzatori.
Semplicemente fantastico,era dai tempi di Evangelion che non vedevo un anime così profondo e capace di farti riflettere.
La sigla iniziale cantata in latino con i quadri di Klimt e la sigla di apertura più geniale che abbia mia visto in un anime.
Un aspetto interessante di questo anime è la sua capacita di fondere insiemi vari generi dal drammatico alla coomedia sfiorando in alcuni casi l'hentai.
Che dire della trama...appassionante e coinvolgente fin dal primo episodio,in grado di tenerti attaccato allo schermo fino all'ultimo secondo,un finale semplicemente memorabile che chiude la serie con un piacevole alone di mistero.
Voto 10 perche non si può dare di più altrimento gli avrei dato almeno un 20...
PS:scaricatevi il fumetto da internet:posso dirvi che continua rispetto all'anime,che ha un personaggio che nell'anime è stato eliminato e delle scene che sono state omesse o modificate che rendono a mio avviso il manga ancora più interessante...
La sigla iniziale cantata in latino con i quadri di Klimt e la sigla di apertura più geniale che abbia mia visto in un anime.
Un aspetto interessante di questo anime è la sua capacita di fondere insiemi vari generi dal drammatico alla coomedia sfiorando in alcuni casi l'hentai.
Che dire della trama...appassionante e coinvolgente fin dal primo episodio,in grado di tenerti attaccato allo schermo fino all'ultimo secondo,un finale semplicemente memorabile che chiude la serie con un piacevole alone di mistero.
Voto 10 perche non si può dare di più altrimento gli avrei dato almeno un 20...
PS:scaricatevi il fumetto da internet:posso dirvi che continua rispetto all'anime,che ha un personaggio che nell'anime è stato eliminato e delle scene che sono state omesse o modificate che rendono a mio avviso il manga ancora più interessante...
Mmm e' impressionante vedere come basti mostrare tette e sangue per far alzare vertifinosamente i gusti della gente...
Che sia una copia gia' vista da moltissimi film non conta e'?
Che la trama sia pretestuosa a mostrare grandi atrocita' senza preoccuparsi delle conseguenze non conta vero?
Cioe' ma vi sembra normale che ci siano traumi come stupri o violenze su persone e queste la puntata dopo siano tranquille come se nulla fosse successo?
Io ho 28 anni e ho una laurea in psicologia, ho letto almeno una decina di manuali cinematografici e come passione disegno fumetti e, secondo le mie competenze, posso dire che questa serie e' quanto di piu' "infantile" "stupida" e "ingenua" possa essere...
Che sia una copia gia' vista da moltissimi film non conta e'?
Che la trama sia pretestuosa a mostrare grandi atrocita' senza preoccuparsi delle conseguenze non conta vero?
Cioe' ma vi sembra normale che ci siano traumi come stupri o violenze su persone e queste la puntata dopo siano tranquille come se nulla fosse successo?
Io ho 28 anni e ho una laurea in psicologia, ho letto almeno una decina di manuali cinematografici e come passione disegno fumetti e, secondo le mie competenze, posso dire che questa serie e' quanto di piu' "infantile" "stupida" e "ingenua" possa essere...
Ho visto tutti e 13 gli epsiodi più il dvd che come storia si colloca tra 11 e 12. È stupendo!!! Erano anni che una serie non mi piaceva a tal punto ! La sigla iniziale è semplicemente fantastica, la storia è molto cruda e cruenta e non adatta ad un pubblico molto giovane. Le tematiche portate avanti nella storia mi hanno fatto molto riflettere(una volta ancora) sulla crudeltà dell'uomo verso i propri simili e su come la diversità sia sempre condannata. Voto 10 ma se esistesse un voto maggiore lo darei.
Questo anime e' molto particolare sin dalla sigla iniziale e puo' risultare piuttosto indigesto soprattutto per le numerose scene di violenza che lo caratterizzano gia dalla prima puntata, in verita' l'anime e' molto piu' profondo e triste, con l'avanzare delle puntate vengono svelate, le varie storie che s'intrecciano
La triste realta' di odio ed emarginazione che ha contraddistino la vita di Nyu, ma anche del suo legame con Kouta e con il terribile evento che ne ha segnato la vita.
I sentimenti di Yuka e la disperata ricerca di affetto di Mayu, Nana e Mariko, ognuna a suo modo, e il misterioso e triste passato del Direttore Kurama.
La triste realta' di odio ed emarginazione che ha contraddistino la vita di Nyu, ma anche del suo legame con Kouta e con il terribile evento che ne ha segnato la vita.
I sentimenti di Yuka e la disperata ricerca di affetto di Mayu, Nana e Mariko, ognuna a suo modo, e il misterioso e triste passato del Direttore Kurama.
Inquietanudine. questo è il sentimento che m'ha accompagnato nella prima visione di questo Capolavoro.
L'inizio non è confortante: quello che sembra un mostro, capace di ammazzare decine di persone in pochi minuti si libera della sua prigione tecnologica.
Ma pian piano viene tutto rivalutato: gli Elfen sono demoni per loro scelta? O sono semplicemente persone emarginate e violentate dal mondo?
E' una suspance continua, sembra che ad ogni gesto, ad ogni carezza o movimento stiano per ammazzare qualcuno (e sia le scene che la musica di certo non preludono una bella fine).
A me è piaciuta moltissimo, perchè è ricca di spunti: l'evoluzione della specie verso qualcosa di superiore o di più brutale, la crescita emotiva dei personaggi, l'attesa e le difficoltà della vita, l'emarginazione e la crudeltà del mondo. Mi ha dato da pensare più d'una volta.
Poi come non rimanere colpiti dalla colonna sonora? Bellissima, dalla sigla d'apertura (molto ma molto dolce ed al contempo ti stringe l'animo con un non so che di deprimente) a quella di chiusura (molto più vivace). Le animazioni non è che siano un capolavoro, anche se il chara è gradevole, però sono un contorno alla storia e ai suoi imput.
L'inizio non è confortante: quello che sembra un mostro, capace di ammazzare decine di persone in pochi minuti si libera della sua prigione tecnologica.
Ma pian piano viene tutto rivalutato: gli Elfen sono demoni per loro scelta? O sono semplicemente persone emarginate e violentate dal mondo?
E' una suspance continua, sembra che ad ogni gesto, ad ogni carezza o movimento stiano per ammazzare qualcuno (e sia le scene che la musica di certo non preludono una bella fine).
A me è piaciuta moltissimo, perchè è ricca di spunti: l'evoluzione della specie verso qualcosa di superiore o di più brutale, la crescita emotiva dei personaggi, l'attesa e le difficoltà della vita, l'emarginazione e la crudeltà del mondo. Mi ha dato da pensare più d'una volta.
Poi come non rimanere colpiti dalla colonna sonora? Bellissima, dalla sigla d'apertura (molto ma molto dolce ed al contempo ti stringe l'animo con un non so che di deprimente) a quella di chiusura (molto più vivace). Le animazioni non è che siano un capolavoro, anche se il chara è gradevole, però sono un contorno alla storia e ai suoi imput.
Un punto per ogni episodio che ho visto per questa serie, che pare tanto una versione "cattiva" di Chobits
Fra le due serie ci sono molti altri punti in comune: Tanto per cominciare il protagonista trova per strada una splendida ragazza, stavolta OGM (organismo geneticamente modificato), completamente nuda ed incapace di ogni minimo compito, incluso parlare.. e ehm... addirittura di fare pipì....
Poi anche in Elfen Lied la povera ha una doppia personalità, e la seconda è piuttosto cattivella, non si limitandosi a fornire oscuri sogni come per Chii di Chobits, ma facendo letteralmente a fette le persone...
Questo anime è abbastanza interessante e fonde abbastanza bene vari generi, dalla commedia studentesca, all'horror, passando per l'Hentai.
Come catalogarlo dunque? Una commedia romantica a forti tinte Horror? Una Sci-fi con molto fanservice (evvaiii!! ehm.. no.. cioè... ke skiiifo :p)?
Non saprei ,vediamo come va a finire sta serie e poi giudicheremo, cercando di non farci influenzare troppo dal seno della protagonista :p
Per ora, se continua ad aggiudicarsi un punto ad episodio, arriverà presto a 10!!!
PS: messaggio subliminale: il prof è proprio BRUTTOOOOOO :p
Fra le due serie ci sono molti altri punti in comune: Tanto per cominciare il protagonista trova per strada una splendida ragazza, stavolta OGM (organismo geneticamente modificato), completamente nuda ed incapace di ogni minimo compito, incluso parlare.. e ehm... addirittura di fare pipì....
Poi anche in Elfen Lied la povera ha una doppia personalità, e la seconda è piuttosto cattivella, non si limitandosi a fornire oscuri sogni come per Chii di Chobits, ma facendo letteralmente a fette le persone...
Questo anime è abbastanza interessante e fonde abbastanza bene vari generi, dalla commedia studentesca, all'horror, passando per l'Hentai.
Come catalogarlo dunque? Una commedia romantica a forti tinte Horror? Una Sci-fi con molto fanservice (evvaiii!! ehm.. no.. cioè... ke skiiifo :p)?
Non saprei ,vediamo come va a finire sta serie e poi giudicheremo, cercando di non farci influenzare troppo dal seno della protagonista :p
Per ora, se continua ad aggiudicarsi un punto ad episodio, arriverà presto a 10!!!
PS: messaggio subliminale: il prof è proprio BRUTTOOOOOO :p
Sinceramente inquadrare questo anime è alquanto difficile. E' violento, crudele, certe situazioni sono un vero e proprio pugno nello stomaco, non sai mai che può succedere... tuttavia c'è tanto fanservice (che non guasta!), si ride, ci si commuove, si riflette... Ripeto classificare questa serie non è cosa facile... tuttavia ne consiglio vivamente la visione... i primi due episodi lasciano un pò spiazzati e disorientati... ma nei seguenti le potenzialità di questo anime vengono fuori alla grande! Un consiglio spassionato: GUARDATELO! ^_^
Ho letto le altre recensioni e non capisco perchè sia assolutamente necessario trovare cose gia viste in altre serie,mi sembra ovvio che ci siano, soprattutto se chi lo guarda ha seguito le tante serie sottotitolate in italiano o inglese e non le tv italiane che propone poche cose con poca cosiderazione,ritenendoli solo prodotti per bambini o poco di più.
Elfen Lied,stupendo,emotivamente forte,visivamente crudo e duro con momenti di atrocita,cattiveria e ferocità enormi.
Offre una ampia visione della convivenza in ogni essere vivente di sentimenti contrastanti e oposti ed il sistema con cui ogniuno dei personaggi interagisce ed affronta gli eventi che accadono loro,cercando di ricostruire o dimenticare le cose piu spacevoli o indesiderate del passato per ritrovare così la fiducia in se stessi e soprattutto negli altri.
Meravigliosa e di grande effetto la colonna sonora che sostiene e amplifica l'atmosfera nelle situazioni piu emotivamente coinvolgenti.
I disegni sono ottimi sia nei dettagli dei personaggi che nella maggior parte dei fondali delle ambientazioni con una azzeccata tonalità a contrasto dei colori che coinvolgono chi guarda negli umori e pensieri dei personaggi a volte scuri altre luminosi.
Speriamo non rovinino tutto con qualche finale psichologico-mistico-morale-religioso che capirebbe solo chi e sotto effetto di una enorme dose di alcolici o droghe.
Elfen Lied,stupendo,emotivamente forte,visivamente crudo e duro con momenti di atrocita,cattiveria e ferocità enormi.
Offre una ampia visione della convivenza in ogni essere vivente di sentimenti contrastanti e oposti ed il sistema con cui ogniuno dei personaggi interagisce ed affronta gli eventi che accadono loro,cercando di ricostruire o dimenticare le cose piu spacevoli o indesiderate del passato per ritrovare così la fiducia in se stessi e soprattutto negli altri.
Meravigliosa e di grande effetto la colonna sonora che sostiene e amplifica l'atmosfera nelle situazioni piu emotivamente coinvolgenti.
I disegni sono ottimi sia nei dettagli dei personaggi che nella maggior parte dei fondali delle ambientazioni con una azzeccata tonalità a contrasto dei colori che coinvolgono chi guarda negli umori e pensieri dei personaggi a volte scuri altre luminosi.
Speriamo non rovinino tutto con qualche finale psichologico-mistico-morale-religioso che capirebbe solo chi e sotto effetto di una enorme dose di alcolici o droghe.
La mia non è una recensione, ma un piccolo commento su 4 episodi, ero incuriosità e allora lo scaricato. Quando ho visto l'inizio sinceramente mi è rimasto un po' qui... direi proprio troppo sangue... nemmeno quello, sarà le parti di corpo, braccia e gambe staccate.... con l'osso ben visibile; poi lei così dolce e poi torna cattiva... quel b* del militàre, poi molte volte avevo proprio il terrore che quella tagliasse in 2 una persona in un attimo... con la scena rallentata per farti rapprividire ancora di più... ma adesso mi ha incuriosito?!
Voto massimo!!!
Una serie che fin dall'inizio incuriosisce e lascia una tale confusione fino alla fine se considerare questo anime uno splatter, un anime comico, un anime shoujo o un anime drammatico...
Forse perchè li incarna tutti!!! E che dire dei personaggi??? Troppo graziosi e dotati ognuno di forti personalità e carattere... Un anime che mi ha talmente toccato al tal punto di rimanere in crisi di astinenza... e che alla fine mi ha fatto provare delle sensazioni che solo Evangelion e Video Girl Ai mi hanno fatto provare!!!!
Una serie che fin dall'inizio incuriosisce e lascia una tale confusione fino alla fine se considerare questo anime uno splatter, un anime comico, un anime shoujo o un anime drammatico...
Forse perchè li incarna tutti!!! E che dire dei personaggi??? Troppo graziosi e dotati ognuno di forti personalità e carattere... Un anime che mi ha talmente toccato al tal punto di rimanere in crisi di astinenza... e che alla fine mi ha fatto provare delle sensazioni che solo Evangelion e Video Girl Ai mi hanno fatto provare!!!!
Cosa dire di Elfen Lied? Trama appassionante, emotivamente coinvolgente sin dal primo episodio, sigla iniziale, utilizzata anche per sottlineare i momenti più drammatici della serie, semplicemente fantastica capace di catapultarti sin da subito nel mondo di EL. La caratterizzazione dei personaggi e la loro introspezione è accuratissima e sia l'animazione che lo studio dei fondali è soddisfacente. Comicità, sentimenti d'amore, tensione, drammaticità convivono e si alternano tra loro calamitando lo spettatore al video. Se a questo si aggiunge una trama ben tessuta ricca di mistero si finisce con lo stare davanti al video per ben quattro ore e mezza circa senza neanche accorgersene!! Per quanto riguarda le scene splatter le considero parte integrante della storia e non sono poi così tante da poter classificare EL in questo genere. Dopo aver visto la prima puntata mi è venuto spontaneo un accostamento a Chobits ma fidatevi, è completamente diverso!! L'unica cosa che non mi ha molto soddisfatto è la sigla finale per me troppo fuori dal tema ma questo è strettamente relativo al gusto personale di ognuno. Consiglio quindi questa serie a tutti quelli che vogliono provare forti emozioni di diversa natura. PS: Ho fatto vedere il primo episodio di EL a una persona a cui non frega assolutamente niente di anime e manga (dice che è tempo perso)e come risultato... è stata quattro ore e mezza insieme a me davanti al video!!! Questo non significa forse niente ma è già qualcosa! Ciao a tutti :)
La sigla iniziale fà capire che ci troviamo davanti a una produzione di estrema qualità : una musica stile gotico molto raffinata che rimanda a qualcosa di tormentato e funesto con immagini coperte da una soffusa luce
la serie si posta sul cambiamento sconvolgente e repentino che ha la protagonista un' Elfen appunto , una ragazza bella e ingenua che improvvisamente scatena una forza inaudita che distrugge tutto ciò che le è attorno ( questo potere è ridotto fino a una certa distanza ). E' una maledizione scaturita dall'essere una creatura da laboratorio dotata di simile strumento di distruzione ,nello stesso tempo in lei la parte fanciullesca e dolce riesce ad imporsi sebbene in brevi momenti e questo altalenarsi rende ancora più intrigante la serie , nonchè la riempie di thriller. La sigla finale è assolutamente notevolissima ,un volta faccia rispetto a quella iniziale che rispecchia tutta la serie , dove la protagonista evade con la sua parte dolce e diventa una " ragazza innamorata " e infatti nella storia c'e' un lui , l'unico che può influenzare la terribile e amata Elfen Lied.
Unica pecca la scelta a volte di disegni ingenui ,ma è un solo mio gusto soggettivo.. ogni episodio vista la trama complessa può essere analizzato distintamente ,notevole sotto tutti i punti di vista la trama .
la serie si posta sul cambiamento sconvolgente e repentino che ha la protagonista un' Elfen appunto , una ragazza bella e ingenua che improvvisamente scatena una forza inaudita che distrugge tutto ciò che le è attorno ( questo potere è ridotto fino a una certa distanza ). E' una maledizione scaturita dall'essere una creatura da laboratorio dotata di simile strumento di distruzione ,nello stesso tempo in lei la parte fanciullesca e dolce riesce ad imporsi sebbene in brevi momenti e questo altalenarsi rende ancora più intrigante la serie , nonchè la riempie di thriller. La sigla finale è assolutamente notevolissima ,un volta faccia rispetto a quella iniziale che rispecchia tutta la serie , dove la protagonista evade con la sua parte dolce e diventa una " ragazza innamorata " e infatti nella storia c'e' un lui , l'unico che può influenzare la terribile e amata Elfen Lied.
Unica pecca la scelta a volte di disegni ingenui ,ma è un solo mio gusto soggettivo.. ogni episodio vista la trama complessa può essere analizzato distintamente ,notevole sotto tutti i punti di vista la trama .
Bah, sinceramente andro' contro corrente ma condanno totalmente questa serie che reputo assolutamentente mediocre e vi spiego il motivo.
Innanzi tutto la "bella" sigla e' un plagio copiata dalle litografie di Gustav Klimt autore degli ultimi del 1800...
Anzi, altro che plagio, in pratica han tolto i soggetti femmine dalle immagini e ci han messo invece la "protagonista"..
Ma non solo questo, tutto l'inizio e' una copia fatta male della sequenza del "silenzio degli innocenti" condendo il tutto con splatter, nudo e violenza a gogo..
Eppoi "geniale" il troncare l'episodio con una "patetica" commedia.
Insomma un'opera che prende veramente in giro le persone che non hanno una discreta conoscenza di cio' che e' stato fatto prima.. che lusinga il pubblico mostrando "temi" commerciali come sangue e nudo per poi proseguire arrancando senza neanche uno stile e "ingannando" lo spettatore con una trama che non e' ne pesce ne carne, che vuole stupire per crudelta' facendo subire atroci violenze a una bambina (quella che ha perso gli arti ..) per poi rivederla 2 puntate dopo tranquilla con le protesi.. (Bah almeno qualche trauma da quell'esperienza dovrebbe averlo.. provate a chidere a quelli che han perso gli arti e usano protesi se la cosa non gli ha un tantino lasciato dei segni..
Un'accozzaglia mediocre di tante idee copiate a centinaia di serie..
Una presa di giro nei confronti del pubblico.
Voto 3 perche' non si puo' votare zero..
Innanzi tutto la "bella" sigla e' un plagio copiata dalle litografie di Gustav Klimt autore degli ultimi del 1800...
Anzi, altro che plagio, in pratica han tolto i soggetti femmine dalle immagini e ci han messo invece la "protagonista"..
Ma non solo questo, tutto l'inizio e' una copia fatta male della sequenza del "silenzio degli innocenti" condendo il tutto con splatter, nudo e violenza a gogo..
Eppoi "geniale" il troncare l'episodio con una "patetica" commedia.
Insomma un'opera che prende veramente in giro le persone che non hanno una discreta conoscenza di cio' che e' stato fatto prima.. che lusinga il pubblico mostrando "temi" commerciali come sangue e nudo per poi proseguire arrancando senza neanche uno stile e "ingannando" lo spettatore con una trama che non e' ne pesce ne carne, che vuole stupire per crudelta' facendo subire atroci violenze a una bambina (quella che ha perso gli arti ..) per poi rivederla 2 puntate dopo tranquilla con le protesi.. (Bah almeno qualche trauma da quell'esperienza dovrebbe averlo.. provate a chidere a quelli che han perso gli arti e usano protesi se la cosa non gli ha un tantino lasciato dei segni..
Un'accozzaglia mediocre di tante idee copiate a centinaia di serie..
Una presa di giro nei confronti del pubblico.
Voto 3 perche' non si puo' votare zero..
Maròò kebbelloo!! Ho appena finito di vederlo, sì, un po' tanto sangue, ma vale la pena di vedere tutti i 13 episodi (forse ce n'è pure un 14° speriamo). Purtroppo la fine lascia un po' l'amaro in bocca, ma fidatevi che vale la pena di essere visto...
Ad essere sincero ora che ci penso mi ricorda un po' Evangelion, il tema del "perfezionamento/rinnovamento" della razza umana, il fatto che questo stesso tema viene lasciato in sospeso (poteva essere sviluppato un po' meglio a mio avviso, magari ci stavano pure ancora 5 o 6 episodi), la fine che come ho già detto lascia un po' l'amaro in bocca, specialmente la fine dell'ultimo episodio, ti aspetti qualcosa, ma appare la scritta "The end" implacabile come non mai... spero proprio che le voci sul 14° episodio siano vere.
Dal punto di vista tecnico (e qui parlo da profano quindi non lapidatemi) ci sono rimasto di stucco... è fatto benissimo!!! Tutto quel sangue poi non è così tanto... vabbè, c'è praticamente in ogni episodio, però io mi sono visto d'un fiato tutta la serie e fidatevi che non mi è pesato il vedere tutto sto liquido rosso che schizzava copiosamente di qua e di là (non fatelo vedere ad un bambino però :P)... forse ci sono troppe scene ripetute per i miei gusti, ma ciò nonostante mi sento di dare 10 a sto meraviglioso anime!!!
Ad essere sincero ora che ci penso mi ricorda un po' Evangelion, il tema del "perfezionamento/rinnovamento" della razza umana, il fatto che questo stesso tema viene lasciato in sospeso (poteva essere sviluppato un po' meglio a mio avviso, magari ci stavano pure ancora 5 o 6 episodi), la fine che come ho già detto lascia un po' l'amaro in bocca, specialmente la fine dell'ultimo episodio, ti aspetti qualcosa, ma appare la scritta "The end" implacabile come non mai... spero proprio che le voci sul 14° episodio siano vere.
Dal punto di vista tecnico (e qui parlo da profano quindi non lapidatemi) ci sono rimasto di stucco... è fatto benissimo!!! Tutto quel sangue poi non è così tanto... vabbè, c'è praticamente in ogni episodio, però io mi sono visto d'un fiato tutta la serie e fidatevi che non mi è pesato il vedere tutto sto liquido rosso che schizzava copiosamente di qua e di là (non fatelo vedere ad un bambino però :P)... forse ci sono troppe scene ripetute per i miei gusti, ma ciò nonostante mi sento di dare 10 a sto meraviglioso anime!!!
Ottimo anime da non fare vedere ai figli... già la sigla fa intuire il DRAMMA che si cela dietro. Trucido quanto una tegedia GRECA, coglie come ai tempi dei greci, i più profondi sentimenti e ce li va vivere in prima persona. In qualsiasi personaggio uno si possa identificare, dietro si cela un profondo dramma esistenziale! Evidente che le immagini di Klimt nella sigla vogliono far intendere che la protagonista Lucy, come ognuno di noi, cerchi per tutta la vita una sola cosa UN BACIO SINCERO
PS: da notare che chi ha dato voti bassi NON HA DIGERITO il Dramma, e visto la frustazione si deve rifare con un voto senza senso!!!
PS: da notare che chi ha dato voti bassi NON HA DIGERITO il Dramma, e visto la frustazione si deve rifare con un voto senza senso!!!