Medaka Box: Abnormal
Il grande punto interrogativo lasciato in sospeso dalla prima serie di "Medaka Box" (almeno per quelli come me che non hanno letto il manga) è se la nuova impostazione meno scolastica/slice of life e più azione/combattimenti sarebbe riuscita a risollevare la qualità complessiva di un anime che nella sua prima edizione non mi aveva affatto impressionato.
La sensazione è che un netto miglioramento ci sia stato; tuttavia se questo si nota non è in virtù dei grandi risultati raggiunti nella sua nuova veste ma solo per il fatto che la prima serie era davvero brutta. Valutandolo indipendentemente dalla sua prima versione, invece, "Medaka box" è un anime di lotta assolutamente nella norma che strizza l'occhio ai cavalieri dello zodiaco nella versione delle dodici case. Ovviamente qui non ci sono armature d'oro o di bronzo ma per il resto l'accostamento mi sembra più che lecito e diventa evidente nel momento in cui si accenna alla trama.
La razza umana viene divisa in tre categorie: Normal, Special (individui con qualche piccola abilità speciale) e Abnormal (individui con capacità incredibili). L'accademia Sanbox, in particolare, nutre un particolare interesse per quest'ultima categoria di soggetti e ha creato una classe, la 13, i cui componenti sono tutti Abnormal. Uno dei suoi componenti era proprio Unzen, il bambino sconfitto da Medaka al termine della prima serie; ma a causa della sua sconfitta il suo posto resta vacante ed il preside dell'accademia propone proprio a Medaka (che con tutta evidenza è una abnormal) di prendere il suo posto e partecipare al misterioso Piano Flask. La ragazza rifiuta l'offerta ma, anzi, decide di intervenire in prima persona per sventare questo Piano.
Per farlo, però, Medaka e gli altri componenti del consiglio studentesco devono raggiungere il tredicesimo piano seminterrato di uno strano edificio presente nel complesso scolastico. La discesa si rivelerà tutt'altro che semplice in quanto ogni piano è sotto la custodia di uno dei componenti della classe 13: ad ogni piano, quindi, uno dei componenti del quartetto dovrà scontrarsi, usando colpi che poco avrebbero da invidiare a Pegasus e compagni, il guardiano di turno.
"Medaka Box Abnormal" è un titolo che, a differenza della prima serie, si segue dall'inizio alla fine senza mai annoiarsi, pur nella consapevolezza di esser di fronte ad un anime che non propone nulla che possa essere considerato almeno lontanamente originale o innovativo ma che, anzi, spesso risulta davvero irritante per la morale di fondo proposta, che si traduce nell'ennesimo spot della cultura giapponese secondo cui il talento è un qualcosa di irrilevante o almeno secondario rispetto allo sforzo e all'impegno. Che ciò sia vero ho i miei dubbi, le due cose andrebbero poste almeno sullo stesso piano; ma indipendentemente da quello che ne penso io, l'intento educativo finalizzato a diffondere presso i giovani una mentalità diretta esclusivamente al duro lavoro, finisce per generare personaggi piuttosto irrealistici. Non sono mai stato in Giappone ma sinceramente non credo proprio che la gioventù giapponese sia davvero così come viene rappresentata in questo ed in altri anime.
In definitiva gli assegno la sufficienza, ma è una sufficienza abbastanza risicata.
La sensazione è che un netto miglioramento ci sia stato; tuttavia se questo si nota non è in virtù dei grandi risultati raggiunti nella sua nuova veste ma solo per il fatto che la prima serie era davvero brutta. Valutandolo indipendentemente dalla sua prima versione, invece, "Medaka box" è un anime di lotta assolutamente nella norma che strizza l'occhio ai cavalieri dello zodiaco nella versione delle dodici case. Ovviamente qui non ci sono armature d'oro o di bronzo ma per il resto l'accostamento mi sembra più che lecito e diventa evidente nel momento in cui si accenna alla trama.
La razza umana viene divisa in tre categorie: Normal, Special (individui con qualche piccola abilità speciale) e Abnormal (individui con capacità incredibili). L'accademia Sanbox, in particolare, nutre un particolare interesse per quest'ultima categoria di soggetti e ha creato una classe, la 13, i cui componenti sono tutti Abnormal. Uno dei suoi componenti era proprio Unzen, il bambino sconfitto da Medaka al termine della prima serie; ma a causa della sua sconfitta il suo posto resta vacante ed il preside dell'accademia propone proprio a Medaka (che con tutta evidenza è una abnormal) di prendere il suo posto e partecipare al misterioso Piano Flask. La ragazza rifiuta l'offerta ma, anzi, decide di intervenire in prima persona per sventare questo Piano.
Per farlo, però, Medaka e gli altri componenti del consiglio studentesco devono raggiungere il tredicesimo piano seminterrato di uno strano edificio presente nel complesso scolastico. La discesa si rivelerà tutt'altro che semplice in quanto ogni piano è sotto la custodia di uno dei componenti della classe 13: ad ogni piano, quindi, uno dei componenti del quartetto dovrà scontrarsi, usando colpi che poco avrebbero da invidiare a Pegasus e compagni, il guardiano di turno.
"Medaka Box Abnormal" è un titolo che, a differenza della prima serie, si segue dall'inizio alla fine senza mai annoiarsi, pur nella consapevolezza di esser di fronte ad un anime che non propone nulla che possa essere considerato almeno lontanamente originale o innovativo ma che, anzi, spesso risulta davvero irritante per la morale di fondo proposta, che si traduce nell'ennesimo spot della cultura giapponese secondo cui il talento è un qualcosa di irrilevante o almeno secondario rispetto allo sforzo e all'impegno. Che ciò sia vero ho i miei dubbi, le due cose andrebbero poste almeno sullo stesso piano; ma indipendentemente da quello che ne penso io, l'intento educativo finalizzato a diffondere presso i giovani una mentalità diretta esclusivamente al duro lavoro, finisce per generare personaggi piuttosto irrealistici. Non sono mai stato in Giappone ma sinceramente non credo proprio che la gioventù giapponese sia davvero così come viene rappresentata in questo ed in altri anime.
In definitiva gli assegno la sufficienza, ma è una sufficienza abbastanza risicata.
È un po' strano e anche difficile recensire un titolo che sarebbe parte di un'opera in prosecuzione senza soluzione di continuità, ma divisa in una serie formalmente distinta dalle pratiche di "denominazione esotica" in voga ai produttori giapponesi.
Ad ogni modo, Medaka Box Abnormal continua direttamente l'adattamento anime del manga di NisiOisiN e Akira Akatsuki. Una seconda serie che copre l'arco narrativo del Piano Flask in cui Medaka, Zenkichi e il team del consiglio studentesco si trovano opposti al gruppo degli "Anormali" del 13th Party. Una parte della storia che è più vicina ai canoni del classico shonen ma che non manca di farne una sorta di opposizione (sembrerebbe una scalata alla rovescia verso le 13 case...).
Ancora una volta la versione animata resta molto fedele al manga e, complessivamente, ne viene fatta una buona resa pur con delle occasionali perdite rispetto al cartaceo. Ben indovinate, in questo senso le voci scelte per i membri principali del 13th Party.
Stile e tecnica di realizzazione rimangono invariate e restano efficaci nell'ottica della fedeltà al manga. Senza dubbio positivo è il cambio delle sigle che ora portano dei brani migliori di netto rispetto ai predecessori.
Considerando che la storia alla base di Abnormal è abbastanza diversa nell'approccio rispetto a quella del primo arco, di fatto fare un paragone fra le due serie verrebbe ad essere poco appropriato. Per quanto visto, la saga di Abnormal si è ben prestata a diventare un anime pur conservando assieme ai pregi anche vari difettucci presenti nella storia.
Saranno poi contenti i fan per l'apparizione del famigerato Kumagawa a cui è anche dedicato l'episodio conclusivo (il Good Loser Kumagawa) sia pure con chiari intenti di fare un "fanservice" dati i punti di contatto quasi nulli con la presente saga.
Una serie godibile per chi apprezza Medaka Box, magari più indicata per chi non ha gradito il suo primo arco narrativo.
Assai mutevole il vento è...
Ad ogni modo, Medaka Box Abnormal continua direttamente l'adattamento anime del manga di NisiOisiN e Akira Akatsuki. Una seconda serie che copre l'arco narrativo del Piano Flask in cui Medaka, Zenkichi e il team del consiglio studentesco si trovano opposti al gruppo degli "Anormali" del 13th Party. Una parte della storia che è più vicina ai canoni del classico shonen ma che non manca di farne una sorta di opposizione (sembrerebbe una scalata alla rovescia verso le 13 case...).
Ancora una volta la versione animata resta molto fedele al manga e, complessivamente, ne viene fatta una buona resa pur con delle occasionali perdite rispetto al cartaceo. Ben indovinate, in questo senso le voci scelte per i membri principali del 13th Party.
Stile e tecnica di realizzazione rimangono invariate e restano efficaci nell'ottica della fedeltà al manga. Senza dubbio positivo è il cambio delle sigle che ora portano dei brani migliori di netto rispetto ai predecessori.
Considerando che la storia alla base di Abnormal è abbastanza diversa nell'approccio rispetto a quella del primo arco, di fatto fare un paragone fra le due serie verrebbe ad essere poco appropriato. Per quanto visto, la saga di Abnormal si è ben prestata a diventare un anime pur conservando assieme ai pregi anche vari difettucci presenti nella storia.
Saranno poi contenti i fan per l'apparizione del famigerato Kumagawa a cui è anche dedicato l'episodio conclusivo (il Good Loser Kumagawa) sia pure con chiari intenti di fare un "fanservice" dati i punti di contatto quasi nulli con la presente saga.
Una serie godibile per chi apprezza Medaka Box, magari più indicata per chi non ha gradito il suo primo arco narrativo.
Assai mutevole il vento è...
"Medaka box Abnormal" è la seconda stagione dell'anime "Medaka Box" tratto dall'omonimo manga. Si sapeva benissimo, per chi legge la versione cartacea, che queste seconda parte si sarebbe rivelata migliore della prima stagione, noiosissima e nonsense. I miglioramenti sono ben evidenti anche a livello tecnico. Ahimè il problema è sempre alla base di questo anime: fallisce nei suoi intenti e nelle sue critiche. Come infatti avevo già affermato per "Medaka Box", questo si pone, o almeno cerca di porsi, come l'emblema della critica di tutte le serie shounen, bacchettando i cliché e creando iperboli assurde su situazioni banali.
Ovviamente l'autore farà così tante scelte errate che l'opera sarà etichettabile come una qualsiasi e semplice opera per ragazzi.
La storia ricomincia dalla fine della battaglia tra Medaka e Unzen. La nostra protagonista, battendo il leader del comitato della pubblica morale, ha smosso le acque della famosa classe 13. Nella scuola infatti esiste una particolare sezione che accoglie tutti i ragazzi con particolari "poteri". Il mondo, ci viene spiegato, è possibile dividerlo in Normal, Special ed Abnormal. Tutti i giovani della sezione 13 sono degli Abnormal guidati dal preside della scuola che vorrà dare il posto di Unzen a Madoka, la quale giustamente rifiuterà. A questo punto si verrà a conoscenza della funzione di questa particolare classe e del piano di Flask. Per tanto tutta la questione della "scatola delle richieste" verrà messa da parte per favorire lo sviluppo di quest'arco narrativo.
<b>Contiene lievi spoiler!</b>
Se la storia diventa meno noiosa e più ricca di combattimenti e vicende non si può dire lo stesso con la parte contenutistica. Come già accennavo prima, l'obiettivo di portare "Medaka box" come l'anime di critica agli shounen fallisce. I personaggi e le loro scelte saranno quelle tipiche di un manga per ragazzi. Nonostante le evidenti iperbole risulta tutto evidente e tipico. E non basteranno le citazioni di "Dragonball" o di "City Hunter" o di qualsiasi altro anime per reggere una vera critica. I personaggi, inoltre, risulteranno ridicoli perché al posto di scegliere la cosa più ovvia, proprio per creare questa iperbole, sceglieranno cose assurde. Esempio è nei primi episodi (episodio 3) in cui il fratello di Medaka pone Zenkichi e la sorella davanti una scelta tra l'allenamento duro ed uno semplice, che li avrebbe portati allo stesso risultato, ed i nostri protagonisti sceglieranno quello complicato. La domanda a questo punto è se l'autore è un troll oppure uno che non da conto ai dettagli. Ovviamente riguardando la prima stagione opto per la seconda opzione però anche il fatto che voglia prenderci in giro non mi sembra così assurda. Ovviamente non capisco come possa piacere ed essere ancora pubblicato.
Senza parlare poi dell'episodio 12. Chiunque leggerà questa recensione prima della visione è pregato di non guardare quell'episodio ricco di spoiler da far tremare anche chi legge il manga!
Passando all'analisi del chara ho visto un miglioramento sia grafico che caratteriale per quanto concerne i protagonisti. I personaggi secondari invece risulteranno ancora stereotipati, o meglio, risulteranno così strani da sembrare piatti in quanto non sono mai imprevedibili o sensazionali. I loro ragionamenti si conformeranno perfettamente con quello che vogliono sembrare e non ci meraviglieremo di quello che faranno proprio perché lo spettatore sa già cosa vogliono fare o dire. E' il caso di Kei Munakata di cui si capisce perfettamente dalla prima frase le sue reali motivazione/intenzioni. Eppure proprio le vicende di quest'ultimo risulteranno non solo maggiormente interessanti ma anche veramente critiche a molti shounen!
A livello tecnico le animazioni sono migliorate molto. L'aver introdotto più battaglie ha obbligato gli autori ad un miglioramento dell'apparato tecnico. Anche la regia ha avuto un ruolo da non sottovalutare mostrandosi discreta. Le OST, inoltre, rispetto alla prima stagione sono di più e si amalgamano perfettamente alle vicende. Insomma un miglioramento drastico degno di nota ma non sufficiente a donare un voto discreto alla serie.
Un piccolo pensiero su questo anime/manga. Probabilmente se non si fosse posto come "critica" ma rimanendo un semplicissimo shounen avrei apprezzato quest'opera. Infatti non condanno affatto le cose incompatibili con la realtà - dai poteri alle cure miracolose, alla medicina strampalata - bensì reputo più grave l'aver posto un obiettivo e non riuscire in nessun modo a raggiungerlo anche quando ci sono occasioni ovvie e logiche.
Ovviamente lo sconsiglio!
Ovviamente l'autore farà così tante scelte errate che l'opera sarà etichettabile come una qualsiasi e semplice opera per ragazzi.
La storia ricomincia dalla fine della battaglia tra Medaka e Unzen. La nostra protagonista, battendo il leader del comitato della pubblica morale, ha smosso le acque della famosa classe 13. Nella scuola infatti esiste una particolare sezione che accoglie tutti i ragazzi con particolari "poteri". Il mondo, ci viene spiegato, è possibile dividerlo in Normal, Special ed Abnormal. Tutti i giovani della sezione 13 sono degli Abnormal guidati dal preside della scuola che vorrà dare il posto di Unzen a Madoka, la quale giustamente rifiuterà. A questo punto si verrà a conoscenza della funzione di questa particolare classe e del piano di Flask. Per tanto tutta la questione della "scatola delle richieste" verrà messa da parte per favorire lo sviluppo di quest'arco narrativo.
<b>Contiene lievi spoiler!</b>
Se la storia diventa meno noiosa e più ricca di combattimenti e vicende non si può dire lo stesso con la parte contenutistica. Come già accennavo prima, l'obiettivo di portare "Medaka box" come l'anime di critica agli shounen fallisce. I personaggi e le loro scelte saranno quelle tipiche di un manga per ragazzi. Nonostante le evidenti iperbole risulta tutto evidente e tipico. E non basteranno le citazioni di "Dragonball" o di "City Hunter" o di qualsiasi altro anime per reggere una vera critica. I personaggi, inoltre, risulteranno ridicoli perché al posto di scegliere la cosa più ovvia, proprio per creare questa iperbole, sceglieranno cose assurde. Esempio è nei primi episodi (episodio 3) in cui il fratello di Medaka pone Zenkichi e la sorella davanti una scelta tra l'allenamento duro ed uno semplice, che li avrebbe portati allo stesso risultato, ed i nostri protagonisti sceglieranno quello complicato. La domanda a questo punto è se l'autore è un troll oppure uno che non da conto ai dettagli. Ovviamente riguardando la prima stagione opto per la seconda opzione però anche il fatto che voglia prenderci in giro non mi sembra così assurda. Ovviamente non capisco come possa piacere ed essere ancora pubblicato.
Senza parlare poi dell'episodio 12. Chiunque leggerà questa recensione prima della visione è pregato di non guardare quell'episodio ricco di spoiler da far tremare anche chi legge il manga!
Passando all'analisi del chara ho visto un miglioramento sia grafico che caratteriale per quanto concerne i protagonisti. I personaggi secondari invece risulteranno ancora stereotipati, o meglio, risulteranno così strani da sembrare piatti in quanto non sono mai imprevedibili o sensazionali. I loro ragionamenti si conformeranno perfettamente con quello che vogliono sembrare e non ci meraviglieremo di quello che faranno proprio perché lo spettatore sa già cosa vogliono fare o dire. E' il caso di Kei Munakata di cui si capisce perfettamente dalla prima frase le sue reali motivazione/intenzioni. Eppure proprio le vicende di quest'ultimo risulteranno non solo maggiormente interessanti ma anche veramente critiche a molti shounen!
A livello tecnico le animazioni sono migliorate molto. L'aver introdotto più battaglie ha obbligato gli autori ad un miglioramento dell'apparato tecnico. Anche la regia ha avuto un ruolo da non sottovalutare mostrandosi discreta. Le OST, inoltre, rispetto alla prima stagione sono di più e si amalgamano perfettamente alle vicende. Insomma un miglioramento drastico degno di nota ma non sufficiente a donare un voto discreto alla serie.
Un piccolo pensiero su questo anime/manga. Probabilmente se non si fosse posto come "critica" ma rimanendo un semplicissimo shounen avrei apprezzato quest'opera. Infatti non condanno affatto le cose incompatibili con la realtà - dai poteri alle cure miracolose, alla medicina strampalata - bensì reputo più grave l'aver posto un obiettivo e non riuscire in nessun modo a raggiungerlo anche quando ci sono occasioni ovvie e logiche.
Ovviamente lo sconsiglio!
Premessa: per chi non si è letto il manga (come me) l' ultima puntata sarà come una bastonata tra i denti.
"Medaka Box Abnormal" è il sequel di "Medaka Box", anime preso dal manga omonimo di NisiOisiN e disegnato da Akira Akatsuki. L'anime, parlo della prima serie, a primo impatto mi è risultato noioso e con una trama troppo banale, quella della Medaka Box, una scatola di aiuto per chi ne avesse bisogno, era compito infatti del Consiglio Studentesco guidato da Medaka Kurokami aiutarli. Considererei anche gli ultimi episodi della prima serie nella seconda serie in quanto per la prima non c'entrano un bel niente ma danno proprio inizio a questa seconda serie, sto parlando dello scontro tra Medaka e Unzen. La trama della seconda serie gira intorno al Progetto Flask: si sa infatti che ci sono tre razze di umani: Normali, Special ed Abnormal. Gli Abnormal risiedono nella classe 13 dell'accademia SanBox. Il progetto Flask si concentra sugli esperimenti di questi Abnormal per rendere tutti gli umani dei veri e propri Abnormal, uomini perfetti. Il preside avrà bisogno di Medaka per andare avanti con gli esperimenti, ma la ragazza rifiuta: questo creerà lotte e confusione.
Devo dire che "Medaka Box Abnormal" mi ha davvero impressionato, nonostante il mio voto davvero ripugnante alla prima serie, dopo questa serie ne aspetto con piacere anche un'altra. "MBA" è tutto quello che non ha avuto la prima serie: combattimenti (non voglio contare lo scontro contro Unzen che nella prima serie non vedo a cosa c'entrava visto che la trama parlava di ben altro), emozioni, prima linea non solo a Medaka ma a tutti i personaggi. Sono consapevole che questa serie si è distaccata dalla trama principale, la trama che ho tanto odiato, ma contento di questo perché la serie è riuscita a farsi apprezzare, anzi, onorare da me perché ritengo che "Medaka Box" sia diventato uno degli Shonen più belli che si stanno vedendo in giro, anche se sono quasi certo che su questo punto la gente avrà molto da ridire.
Vediamo gli aspetti positivi di questa serie, primo di tutti metto in prevalenza il fatto che in questa serie non sia solo ed esclusivamente Medaka "il personaggio di tutta la serie" e trattare tutti gli altri solo come comparse, in Abnormal tutti i personaggi sono importanti e avranno ruolo nei combattimenti che seguiranno nella trama: i loro ricordi, le loro emozioni, fino a quando i loro poteri saranno messi in luce. Di personaggi in questa serie ne vediamo parecchi, alcuni li avrei anche tolti ma non metto in dubbio il lavoro del mangaka in quanto potrebbero servire anche in una futura serie (oppure sono già serviti nel manga visto che sta ancora continuando). Un altro fattore importante della serie è anche quella dei ricordi degli antagonisti, molto commoventi e tristi, in quanto apprezzo veramente il lavoro del mangaka. Nei combattimenti, intanto prevale più la logica che la forza dei personaggi, in quanto anche il più stupido dei personaggi è stato dotato di intelligenza e la deve usare al meglio nelle battaglie, contando anche le riflessioni di ogni personaggio nelle battaglie questo è davvero il punto forte della serie in cui devo dire che il mangaka è riuscito veramente bene. Colpi di scena? Ce ne sono e veramente ben fatti, altro piatto ricco della serie e da invidiare in quanto sono davvero geniali. Lo stile dei personaggi è un po bruttino in quanto gli occhi e il viso non mi entusiasmano tanto ma l'originalità non è mai da buttare in quanto è uno stile nuovo e finora mai visto. L'opening ha una bella musica e altrettanto bello il video, altrettanto l'ending.
Sintesi e il voto: do alla serie un 8 pieno, come ripresa alla prima serie che tanto ho disprezzato e da un 3 non si può dare più di un "distinto" alla serie, anche se merita veramente tanto. Il finale ci apre ad un'altra serie e intanto spero anche io veramente ad un'altra serie in quanto il manga è ancora in corso.
Commento a parte: Secondo me il mangaka ha lasciato stare la stupida storia della scatola dei consigli perché su Jump non faceva soldi, non perché aveva già tutto programmato ma perché se aveva già tutto programmato, devo dire che... E' un vero idiota.
"Medaka Box Abnormal" è il sequel di "Medaka Box", anime preso dal manga omonimo di NisiOisiN e disegnato da Akira Akatsuki. L'anime, parlo della prima serie, a primo impatto mi è risultato noioso e con una trama troppo banale, quella della Medaka Box, una scatola di aiuto per chi ne avesse bisogno, era compito infatti del Consiglio Studentesco guidato da Medaka Kurokami aiutarli. Considererei anche gli ultimi episodi della prima serie nella seconda serie in quanto per la prima non c'entrano un bel niente ma danno proprio inizio a questa seconda serie, sto parlando dello scontro tra Medaka e Unzen. La trama della seconda serie gira intorno al Progetto Flask: si sa infatti che ci sono tre razze di umani: Normali, Special ed Abnormal. Gli Abnormal risiedono nella classe 13 dell'accademia SanBox. Il progetto Flask si concentra sugli esperimenti di questi Abnormal per rendere tutti gli umani dei veri e propri Abnormal, uomini perfetti. Il preside avrà bisogno di Medaka per andare avanti con gli esperimenti, ma la ragazza rifiuta: questo creerà lotte e confusione.
Devo dire che "Medaka Box Abnormal" mi ha davvero impressionato, nonostante il mio voto davvero ripugnante alla prima serie, dopo questa serie ne aspetto con piacere anche un'altra. "MBA" è tutto quello che non ha avuto la prima serie: combattimenti (non voglio contare lo scontro contro Unzen che nella prima serie non vedo a cosa c'entrava visto che la trama parlava di ben altro), emozioni, prima linea non solo a Medaka ma a tutti i personaggi. Sono consapevole che questa serie si è distaccata dalla trama principale, la trama che ho tanto odiato, ma contento di questo perché la serie è riuscita a farsi apprezzare, anzi, onorare da me perché ritengo che "Medaka Box" sia diventato uno degli Shonen più belli che si stanno vedendo in giro, anche se sono quasi certo che su questo punto la gente avrà molto da ridire.
Vediamo gli aspetti positivi di questa serie, primo di tutti metto in prevalenza il fatto che in questa serie non sia solo ed esclusivamente Medaka "il personaggio di tutta la serie" e trattare tutti gli altri solo come comparse, in Abnormal tutti i personaggi sono importanti e avranno ruolo nei combattimenti che seguiranno nella trama: i loro ricordi, le loro emozioni, fino a quando i loro poteri saranno messi in luce. Di personaggi in questa serie ne vediamo parecchi, alcuni li avrei anche tolti ma non metto in dubbio il lavoro del mangaka in quanto potrebbero servire anche in una futura serie (oppure sono già serviti nel manga visto che sta ancora continuando). Un altro fattore importante della serie è anche quella dei ricordi degli antagonisti, molto commoventi e tristi, in quanto apprezzo veramente il lavoro del mangaka. Nei combattimenti, intanto prevale più la logica che la forza dei personaggi, in quanto anche il più stupido dei personaggi è stato dotato di intelligenza e la deve usare al meglio nelle battaglie, contando anche le riflessioni di ogni personaggio nelle battaglie questo è davvero il punto forte della serie in cui devo dire che il mangaka è riuscito veramente bene. Colpi di scena? Ce ne sono e veramente ben fatti, altro piatto ricco della serie e da invidiare in quanto sono davvero geniali. Lo stile dei personaggi è un po bruttino in quanto gli occhi e il viso non mi entusiasmano tanto ma l'originalità non è mai da buttare in quanto è uno stile nuovo e finora mai visto. L'opening ha una bella musica e altrettanto bello il video, altrettanto l'ending.
Sintesi e il voto: do alla serie un 8 pieno, come ripresa alla prima serie che tanto ho disprezzato e da un 3 non si può dare più di un "distinto" alla serie, anche se merita veramente tanto. Il finale ci apre ad un'altra serie e intanto spero anche io veramente ad un'altra serie in quanto il manga è ancora in corso.
Commento a parte: Secondo me il mangaka ha lasciato stare la stupida storia della scatola dei consigli perché su Jump non faceva soldi, non perché aveva già tutto programmato ma perché se aveva già tutto programmato, devo dire che... E' un vero idiota.
Seconda serie anime per il manga con storia di Nisioisin (noto per la serie "Monogatari") e disegni di Akira Akatsuki. Questa stagione riprende la conclusione della prima e copre per i primi 11 episodi l'intero arco narrativo del "progetto flask" (dal quarto tankobon fino a metà del settimo) mentre l'ultimo è una sorta di spin-off tratto dal capito autoconclusivo "Good loser Kumagawa", incentrato totalmente su quest'ultimo.
Rispetto alla prima serie parte più velocemente e introduce molti personaggi che antecedentemente erano solo stati accennati; durante questa saga il consiglio studentesco del liceo Hakoniwa se la dovrà vedere con gli studenti più forti della sezione 13, il "Thirteen Party"; per l'occasione Medaka, Mogana, Akune e Zenkichi saranno aiutati da un improbabile parente della presidentessa. Ci sarà occasione di saperne di più sulla famiglia Kurakami e i suoi componenti, di capire ciò che lega Medaka e Hitoyoshi ed il loro passato, di comprendere meglio le abilità dei vari personaggi, anche grazie a spettacolari scontri e "Power up". Merita un discorso a parte l'ultimo episodio che sconsiglio di vedere a chi non vuole spoiler di nessun tipo sui personaggi futuri ma piacerà molto a chi conosce bene il manga.
La trasposizione animata fatta da Gainax, come ormai ci ha abituati, è veramente ottima, mantiene tutta la spettacolarità del manga e il character design fresco ed originale è reso alla perfezione. OST, opening ed ending sono fantastiche, i dialoghi danno citano termini come "Minus", presenti nell'edizione originale ed inglese ma persi nell'adattamento italiano operato dall'editore "GP publishing".
Il voto è alto ma giustificato dal fatto che la già ottima base del manga venga come amplificata da questa realizzazione anime che rende "piena giustizia" all'opera, ma è purtroppo incompresa da molti che la considerano un action-ecchi da pochi soldi mentre invece tocca molti più generi riuscendo a far sorridere, stupire ed appassionare. Lo consiglio a chiunque ami gli shonen di ogni tipo.
Rispetto alla prima serie parte più velocemente e introduce molti personaggi che antecedentemente erano solo stati accennati; durante questa saga il consiglio studentesco del liceo Hakoniwa se la dovrà vedere con gli studenti più forti della sezione 13, il "Thirteen Party"; per l'occasione Medaka, Mogana, Akune e Zenkichi saranno aiutati da un improbabile parente della presidentessa. Ci sarà occasione di saperne di più sulla famiglia Kurakami e i suoi componenti, di capire ciò che lega Medaka e Hitoyoshi ed il loro passato, di comprendere meglio le abilità dei vari personaggi, anche grazie a spettacolari scontri e "Power up". Merita un discorso a parte l'ultimo episodio che sconsiglio di vedere a chi non vuole spoiler di nessun tipo sui personaggi futuri ma piacerà molto a chi conosce bene il manga.
La trasposizione animata fatta da Gainax, come ormai ci ha abituati, è veramente ottima, mantiene tutta la spettacolarità del manga e il character design fresco ed originale è reso alla perfezione. OST, opening ed ending sono fantastiche, i dialoghi danno citano termini come "Minus", presenti nell'edizione originale ed inglese ma persi nell'adattamento italiano operato dall'editore "GP publishing".
Il voto è alto ma giustificato dal fatto che la già ottima base del manga venga come amplificata da questa realizzazione anime che rende "piena giustizia" all'opera, ma è purtroppo incompresa da molti che la considerano un action-ecchi da pochi soldi mentre invece tocca molti più generi riuscendo a far sorridere, stupire ed appassionare. Lo consiglio a chiunque ami gli shonen di ogni tipo.