Power Rangers (2017)
Beh non è che ci si potesse aspettare un capolavoro.
L'introduzione e il combattimento finale sono degni della serie tv anni 90, e questo non è certo un complimento, mentre il robottone nemico, ammesso che lo si possa ancora definire tale, è persino peggio. Almeno in passato la serie offriva coi cattivi sempre qualcosa di esteticamente simpatico o ben definito, questo "Goldar" invece è un'ammasso generico di metallo liquido e basta.
In pratica dovremo sorbirci venti minuti di noioso teen drama, che poi si evolverà rapidamente in un giocattolone come tanti, ma con effetti speciali sotto la media. La sceneggiatura è banale e la regia non si sforza. Che i ranger in origine fossero stati scelti a caso era ridicolo e pure rischioso, ma che qui siano tutti riuniti dal fato in una piccola cittadina e siano tutti a loro modo problematici non è da meno. Cosa ben più grave, il cattivo, pur avendo un'origine mutata, non è per nulla approfondito, e l'uso di brani noti è discutibile.
Contrariamente ad altri, penso che l'idea che Rita Repulsa fosse stata in gioventù una Green Ranger, poteva anche essere carina come nuova partenza, ma come poi abbia ottenuto poteri maggiori non ci è dato saperlo ed il suo aspetto da racchia selvatica delle paludi è imbarazzante, pare uscita da una parodia di "Suicide Squad". La sua necessità di oro è poi una trovata pigra e inutilmente antitradizionale, mentre il suo mostro gigante, pensato come citazione di uno degli attendenti storici della strega, nello specifico, il gorillone gold-saint che rimase per più stagioni a non far nulla, fa visivamente pena, come del resto... la fa il povero Megazord, quì in versione "Pacific Rim". Entrambi sono stati resi generici all'inverosimile. I realizzatori, dovrebbero pure spiegarmi come Rita Repulsa sappia sempre tutto e perchè, una volta ottenuto ciò che voleva, non tenti di ammazzare accuratamente tutti i suoi nemici al momento propizio. Ma vabbè....
Fa piacere che abbiano mantenuto i nomi della prima serie, le mosse di wrestling sono un'aggiunta carina, le armature non sono il massimo ma hanno più senso delle tutine elasticizzate ed il nuovo robottino Alfa è azzeccato. Il coinvolgimento di Bryan Cranston nei panni di Zordon, come previsto non aggiunge nulla, serviva solo a portare qualche ingenuo spettatore in sala, ma perlomeno il suo volto e meno anonimo di quelli paffutelli della serie tv e del lungometraggio anni 90. Riguardo all'adattamento, anche se in origine fossero stati abbinati con malizia, intendo la cinese come Yellow ed il ragazzo di colore come Black Ranger, il pubblico giovane di allora non si era mai creato questi problemi, averli cambiati perchè oggi va di moda trovare polemica, per quanto comprensibile, è abbastanza triste.
Prodotto mediocre insomma, che oltre a strizzare l'occhio ai vecchi spettatori, tenta stratagemmi come incupirsi in stile "Riverdale" e far pure contento qualche SJW per prendere più gente possibile.
Comunque... è sempre più fedele alle sue origini di "Dragon Ball Evolution".
L'introduzione e il combattimento finale sono degni della serie tv anni 90, e questo non è certo un complimento, mentre il robottone nemico, ammesso che lo si possa ancora definire tale, è persino peggio. Almeno in passato la serie offriva coi cattivi sempre qualcosa di esteticamente simpatico o ben definito, questo "Goldar" invece è un'ammasso generico di metallo liquido e basta.
In pratica dovremo sorbirci venti minuti di noioso teen drama, che poi si evolverà rapidamente in un giocattolone come tanti, ma con effetti speciali sotto la media. La sceneggiatura è banale e la regia non si sforza. Che i ranger in origine fossero stati scelti a caso era ridicolo e pure rischioso, ma che qui siano tutti riuniti dal fato in una piccola cittadina e siano tutti a loro modo problematici non è da meno. Cosa ben più grave, il cattivo, pur avendo un'origine mutata, non è per nulla approfondito, e l'uso di brani noti è discutibile.
Contrariamente ad altri, penso che l'idea che Rita Repulsa fosse stata in gioventù una Green Ranger, poteva anche essere carina come nuova partenza, ma come poi abbia ottenuto poteri maggiori non ci è dato saperlo ed il suo aspetto da racchia selvatica delle paludi è imbarazzante, pare uscita da una parodia di "Suicide Squad". La sua necessità di oro è poi una trovata pigra e inutilmente antitradizionale, mentre il suo mostro gigante, pensato come citazione di uno degli attendenti storici della strega, nello specifico, il gorillone gold-saint che rimase per più stagioni a non far nulla, fa visivamente pena, come del resto... la fa il povero Megazord, quì in versione "Pacific Rim". Entrambi sono stati resi generici all'inverosimile. I realizzatori, dovrebbero pure spiegarmi come Rita Repulsa sappia sempre tutto e perchè, una volta ottenuto ciò che voleva, non tenti di ammazzare accuratamente tutti i suoi nemici al momento propizio. Ma vabbè....
Fa piacere che abbiano mantenuto i nomi della prima serie, le mosse di wrestling sono un'aggiunta carina, le armature non sono il massimo ma hanno più senso delle tutine elasticizzate ed il nuovo robottino Alfa è azzeccato. Il coinvolgimento di Bryan Cranston nei panni di Zordon, come previsto non aggiunge nulla, serviva solo a portare qualche ingenuo spettatore in sala, ma perlomeno il suo volto e meno anonimo di quelli paffutelli della serie tv e del lungometraggio anni 90. Riguardo all'adattamento, anche se in origine fossero stati abbinati con malizia, intendo la cinese come Yellow ed il ragazzo di colore come Black Ranger, il pubblico giovane di allora non si era mai creato questi problemi, averli cambiati perchè oggi va di moda trovare polemica, per quanto comprensibile, è abbastanza triste.
Prodotto mediocre insomma, che oltre a strizzare l'occhio ai vecchi spettatori, tenta stratagemmi come incupirsi in stile "Riverdale" e far pure contento qualche SJW per prendere più gente possibile.
Comunque... è sempre più fedele alle sue origini di "Dragon Ball Evolution".