One-Punch Man
"One Punch Man" è un manga che prende una battuta molto divertente e la allunga terribilmente per centinaia di capitoli e in una maniera a mio parere incomprensibile.
Non credo ci sia da spiegare la trama, ma il protagonista è Saitama, un eroe che ha il problema di essere troppo forte per trovare avversari al suo livello.
Un manga che all'inizio pareva essere comico e parodico e sapeva regalare le giuste risate nel mettere in contrasto la grandezza dei nemici con l'impassibilità del protagonista.
Il problema vero è che una storia di questo tipo è difficile svilupparla oltre le semplici gag e One decide di puntare alla strategia peggiore.
Il manga in breve diventa un insieme di decine e decine di eroi che combattono contro mostri e la cosa più assurda è che perde gran parte della sua comicità, cercando di dare alla trama una certa serietà che distrugge ogni reale interesse per l'opera.
Il lettore infatti è perfettamente consapevole, a differenza di buona parte dei personaggi dell'opera, che Saitama è in grado di salvare tutti e distruggere qualsiasi nemico senza fatica, eppure l'autore imbastisce archi narrativi lunghissimi fatti di fitti combattimenti tra eroi e mostri che non possono che lasciare indifferenti, in quanto manca qualsiasi reale componente di rischio.
Ben presto il manga, per dare senso alla sua serialità, metterà sempre più da parte Saitama (ingestibile protagonista) rendendolo un secondario della sua stessa opera e perennemente disperso a far niente per giustificare tutto il resto che stiamo vedendo.
Una trama che dovrebbe basarsi sull'ironia e sul divertimento, viene piegata a diventare un normalissimo manga battle senza neanche un insieme di regole ben chiaro. Questo, aggiungendo il fatto che non pare esserci alcun rischio per i buoni che non muoiono mai nonostante tutto, mi ha annoiato terribilmente nella lettura.
Solo quando ricompare il nostro pelato il manga pare riacquistare un senso, che riscompare poco dopo quando si riprendere a fare il teatrino dei combattenti.
L'opera è palese che contenga come due manga in uno. Da una parte abbiamo quello comico e divertente su Saitama, originale e interessante. Dato che però questa trama è troppo esile, per fare volumi e volumi e storia si è aggiunto un altro manga di supereroi che, preso da solo, è un mediocrissimo battle shonen.
L'unica cosa incontestabile è l'arte di Murata, davvero ottima nel mettere in scena i combattimenti e per me sprecata in un manga che dovrebbe avere il divertimento al centro e non le lotte tra bei design. Diciamo che lo vedo decisamente sprecato per una trametta esile come quella di OPM, il cui manga è un enorme e continuo riempitivo per tenere lontano Saitama dall'azione e illudere il lettore che tutto quello che succede abbia senso facendoci dimenticare del protagonista invincibile.
In sostanza il mio voto è insufficiente.
A monte dell'ottima idea e di un arco introduttivo brillante e divertente, il manga si perde nel tentativo di diventare qualcosa di serio e costruito, avendo però nel suo protagonista il difetto principale. Si ha quindi l'impressione che Saitama in poco diventi un ospite indesiderato della sua stessa opera.
Probabilmente una versione di questo manga da 5 volumi, solo focalizzata sul protagonista sarebbe stato un capolavoro di divertimento. Ma all'alba di oltre 30 volumi di cui più della metà dedicati ad un solo arco narrativo (dove ovviamente tutto potrebbe terminare in 2 minuti) penso che seguire questo manga sia più una prova di resistenza che altro.
Prova mitigata solo dai superbi disegni di Murata.
Non credo ci sia da spiegare la trama, ma il protagonista è Saitama, un eroe che ha il problema di essere troppo forte per trovare avversari al suo livello.
Un manga che all'inizio pareva essere comico e parodico e sapeva regalare le giuste risate nel mettere in contrasto la grandezza dei nemici con l'impassibilità del protagonista.
Il problema vero è che una storia di questo tipo è difficile svilupparla oltre le semplici gag e One decide di puntare alla strategia peggiore.
Il manga in breve diventa un insieme di decine e decine di eroi che combattono contro mostri e la cosa più assurda è che perde gran parte della sua comicità, cercando di dare alla trama una certa serietà che distrugge ogni reale interesse per l'opera.
Il lettore infatti è perfettamente consapevole, a differenza di buona parte dei personaggi dell'opera, che Saitama è in grado di salvare tutti e distruggere qualsiasi nemico senza fatica, eppure l'autore imbastisce archi narrativi lunghissimi fatti di fitti combattimenti tra eroi e mostri che non possono che lasciare indifferenti, in quanto manca qualsiasi reale componente di rischio.
Ben presto il manga, per dare senso alla sua serialità, metterà sempre più da parte Saitama (ingestibile protagonista) rendendolo un secondario della sua stessa opera e perennemente disperso a far niente per giustificare tutto il resto che stiamo vedendo.
Una trama che dovrebbe basarsi sull'ironia e sul divertimento, viene piegata a diventare un normalissimo manga battle senza neanche un insieme di regole ben chiaro. Questo, aggiungendo il fatto che non pare esserci alcun rischio per i buoni che non muoiono mai nonostante tutto, mi ha annoiato terribilmente nella lettura.
Solo quando ricompare il nostro pelato il manga pare riacquistare un senso, che riscompare poco dopo quando si riprendere a fare il teatrino dei combattenti.
L'opera è palese che contenga come due manga in uno. Da una parte abbiamo quello comico e divertente su Saitama, originale e interessante. Dato che però questa trama è troppo esile, per fare volumi e volumi e storia si è aggiunto un altro manga di supereroi che, preso da solo, è un mediocrissimo battle shonen.
L'unica cosa incontestabile è l'arte di Murata, davvero ottima nel mettere in scena i combattimenti e per me sprecata in un manga che dovrebbe avere il divertimento al centro e non le lotte tra bei design. Diciamo che lo vedo decisamente sprecato per una trametta esile come quella di OPM, il cui manga è un enorme e continuo riempitivo per tenere lontano Saitama dall'azione e illudere il lettore che tutto quello che succede abbia senso facendoci dimenticare del protagonista invincibile.
In sostanza il mio voto è insufficiente.
A monte dell'ottima idea e di un arco introduttivo brillante e divertente, il manga si perde nel tentativo di diventare qualcosa di serio e costruito, avendo però nel suo protagonista il difetto principale. Si ha quindi l'impressione che Saitama in poco diventi un ospite indesiderato della sua stessa opera.
Probabilmente una versione di questo manga da 5 volumi, solo focalizzata sul protagonista sarebbe stato un capolavoro di divertimento. Ma all'alba di oltre 30 volumi di cui più della metà dedicati ad un solo arco narrativo (dove ovviamente tutto potrebbe terminare in 2 minuti) penso che seguire questo manga sia più una prova di resistenza che altro.
Prova mitigata solo dai superbi disegni di Murata.
One punch man. L’antistoria di un antieroe. La distruzione della struttura classica dello shonen (e di molto altro!). Saitama...leggendario! Tutto nasce come WebManga nel 2009 ad opera di ONE che con i suoi disegni e la sua scrittura riesce in poco tempo a far superare al suo lavoro le 50 milioni di visite. Successivamente il manga viene ridisegnato da uno dei più grandi disegnatori giapponesi degli ultimi tempi, Yusuke Murata, permettendo all’opera di sfociare sul sito di Young Jump Web Comics, spopolando letteralmente in Giappone e poi nel resto del mondo.
Il protagonista è (almeno per la prima parte del fumetto) un ragazzo venticinquenne di nome Saitama che, dopo aver perso il lavoro, decide di inseguire il sogno che aveva da piccolo, quello di diventare un eroe in grado di sconfiggere i mostri e le calamità che affliggono il mondo del fumetto. A questo punto seguirà un duro allenamento, tanto pesante per lui da portarlo a diventare calvo per lo sforzo, fino però a superare, con la semplice forza di volontà di un uomo comune, i limiti dell’ essere umano. E’ così che avviene la nascita dell’eroe più forte della storia, colui che è in grado di sconfiggere qualunque nemico con un singolo pugno. Tuttavia questa forza lo farà entrare in uno stato di apatia perenne, dovuto alla mancanza di avversari degni di affrontarlo e a una società che non lo riconosce come un eroe.
In questo modo il manga si sviluppa andando a ridicolizzare per nulla velatamente gli aspetti tipici del manga d’azione, distruggendo ogni cliché shonen canonico, che magari impone una formazione sia fisica che psicologica del protagonista, di pari passo con l’evolversi della trama. Saitama non ha bisogno di niente di tutto ciò. Lui si è semplicemente allenato come potrebbe fare chiunque altro al mondo, ma con la forza di volontà necessaria per superare i suoi limiti. Anche il design è in netto contrasto con quello dei protagonisti dei battle shonen, che sfoggiano spesso una capigliatura riconoscibile e iconica.
Ma mentre la prima parte del manga descrive Saitama in tutta la sua complessità, soffermandosi sulla sua psicologia e forza distruttiva, la seconda parte fa compiere all’opera, già così straordinaria, un passo ulteriore: all’elemento parodico che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare si unisce una profonda critica sociale. I supereroi nella realtà di ONE non sono superuomini, ma esseri umani come gli altri, e per questo soggetti alla corruzione e al traviamento. L’eroe entra a far parte della società verso la quale vuole un riconoscimento in modo “molesto”, perché non necessitato appieno. E’ la massa l’entità a cui spetta dare giudizio, progenitrice di heroes e colei che spesso li affonda, elogiando banalmente chi sembra avere un’aria più audace e screditando chi invece merita. L’Associazione eroi sfrutta il potenziale delle loro cavie e giudica gli heroes in base a voti illusori o prospettici. Questi elementi gettano un fumetto di supereroi nello stillicidio più assoluto, facendo oscillare i suoi personaggi tra corruzione e eroismo. Poche sono le strade: cadere nella corruzione, o diventare qualcuno di necessario alla salvaguardia dell’umanità (i cosiddetti eroi di classe S), o...fare come Saitama, l’eroe per hobby! Non gli importa della massa, della società, dei riconoscimenti ma ha la forza per affrontare ogni tipo di ostacolo. Si distruggono i canoni per poi riabbracciarli. Saitama, nonostante da un certo punto in poi diventi il deus ex machina della serie, ha in realtà un obiettivo che vuole seguire, quello che lo porterebbe a comprendere come diventare un autentico eroe poiché, per esserlo, essere forte, addirittura il più forte, non basta.
Però vi sarebbe ancora un altro percorso, che viene effettivamente seguito da quello che poi si rivelerà essere, se vogliamo, il vero protagonista del manga: Garou, il cacciatore di eroi. Una volta svelata la vera natura egoistica e sopraffattrice dell’Associazione eroi e dei suoi componenti, interviene questo nuovo personaggio, pronto a prendere le redini delle situazioni per rovesciare il mondo che lo disgusta permettendo ai mostri di prevalere. Si svolgeranno a questo punto riflessioni su molte tematiche, per esempio cos’è la giustizia, cos’è il male, cosa è buono e cosa invece è da combattere perché convenzionalmente sbagliato, e molto altro. Lo schiaffo allo Shonen raggiunge la massima potenza proprio qui, quando ci ritroveremo per la prima volta a tifare per il “cattivo”, per il “mostro” attraverso cui ONE è giunto alla genesi dei concetti di “male” e “bene”, mettendoli in discussione e creando uno dei manga più grandiosi degli ultimi anni.
Il protagonista è (almeno per la prima parte del fumetto) un ragazzo venticinquenne di nome Saitama che, dopo aver perso il lavoro, decide di inseguire il sogno che aveva da piccolo, quello di diventare un eroe in grado di sconfiggere i mostri e le calamità che affliggono il mondo del fumetto. A questo punto seguirà un duro allenamento, tanto pesante per lui da portarlo a diventare calvo per lo sforzo, fino però a superare, con la semplice forza di volontà di un uomo comune, i limiti dell’ essere umano. E’ così che avviene la nascita dell’eroe più forte della storia, colui che è in grado di sconfiggere qualunque nemico con un singolo pugno. Tuttavia questa forza lo farà entrare in uno stato di apatia perenne, dovuto alla mancanza di avversari degni di affrontarlo e a una società che non lo riconosce come un eroe.
In questo modo il manga si sviluppa andando a ridicolizzare per nulla velatamente gli aspetti tipici del manga d’azione, distruggendo ogni cliché shonen canonico, che magari impone una formazione sia fisica che psicologica del protagonista, di pari passo con l’evolversi della trama. Saitama non ha bisogno di niente di tutto ciò. Lui si è semplicemente allenato come potrebbe fare chiunque altro al mondo, ma con la forza di volontà necessaria per superare i suoi limiti. Anche il design è in netto contrasto con quello dei protagonisti dei battle shonen, che sfoggiano spesso una capigliatura riconoscibile e iconica.
Ma mentre la prima parte del manga descrive Saitama in tutta la sua complessità, soffermandosi sulla sua psicologia e forza distruttiva, la seconda parte fa compiere all’opera, già così straordinaria, un passo ulteriore: all’elemento parodico che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare si unisce una profonda critica sociale. I supereroi nella realtà di ONE non sono superuomini, ma esseri umani come gli altri, e per questo soggetti alla corruzione e al traviamento. L’eroe entra a far parte della società verso la quale vuole un riconoscimento in modo “molesto”, perché non necessitato appieno. E’ la massa l’entità a cui spetta dare giudizio, progenitrice di heroes e colei che spesso li affonda, elogiando banalmente chi sembra avere un’aria più audace e screditando chi invece merita. L’Associazione eroi sfrutta il potenziale delle loro cavie e giudica gli heroes in base a voti illusori o prospettici. Questi elementi gettano un fumetto di supereroi nello stillicidio più assoluto, facendo oscillare i suoi personaggi tra corruzione e eroismo. Poche sono le strade: cadere nella corruzione, o diventare qualcuno di necessario alla salvaguardia dell’umanità (i cosiddetti eroi di classe S), o...fare come Saitama, l’eroe per hobby! Non gli importa della massa, della società, dei riconoscimenti ma ha la forza per affrontare ogni tipo di ostacolo. Si distruggono i canoni per poi riabbracciarli. Saitama, nonostante da un certo punto in poi diventi il deus ex machina della serie, ha in realtà un obiettivo che vuole seguire, quello che lo porterebbe a comprendere come diventare un autentico eroe poiché, per esserlo, essere forte, addirittura il più forte, non basta.
Però vi sarebbe ancora un altro percorso, che viene effettivamente seguito da quello che poi si rivelerà essere, se vogliamo, il vero protagonista del manga: Garou, il cacciatore di eroi. Una volta svelata la vera natura egoistica e sopraffattrice dell’Associazione eroi e dei suoi componenti, interviene questo nuovo personaggio, pronto a prendere le redini delle situazioni per rovesciare il mondo che lo disgusta permettendo ai mostri di prevalere. Si svolgeranno a questo punto riflessioni su molte tematiche, per esempio cos’è la giustizia, cos’è il male, cosa è buono e cosa invece è da combattere perché convenzionalmente sbagliato, e molto altro. Lo schiaffo allo Shonen raggiunge la massima potenza proprio qui, quando ci ritroveremo per la prima volta a tifare per il “cattivo”, per il “mostro” attraverso cui ONE è giunto alla genesi dei concetti di “male” e “bene”, mettendoli in discussione e creando uno dei manga più grandiosi degli ultimi anni.
La mia sarà una recensione controcorrente e assolutamente impopolare, ma è necessaria per "salvare" qualche lettore che, vedendo solo recensioni positive, decide di fare una grande spesa recuperando "One-Punch Man". Partiamo dal presupposto che di manga ne ho letti a centinaia in più di diece anni e ho visto altrettanti anime, quindi "One-Punch Man" arriva nel mio "periodo storico" di vita in cui ho già parecchie letture alle spalle. Magari, se fossi stato nuovo nel mondo dei manga, avrei avuto un'idea completamente diversa. Analizziamo ora il perché di questo voto passo dopo passo.
Trama: Saitama è un uomo capace di sconfiggere i nemici con un solo pugno e possiede capacità fisiche incredibili, frutto di un duro allenamento (che poi si scoprirà essere un semplice allenamento costante). Si aggrega poi all'Associazione degli Eroi e da lì inizia la sua scalata verso il "successo" attraverso varie peripezie. Il tutto è permeato da una forte componente parodistica, che a tratti sembra essere il motivo principale della serie, a tratti no. La trama è abbastanza scontata, e ciò che dovrebbe risultare simpatico è la parodia dei vari cliché presenti nei manga/fumetti per ragazzi, soprattutto nei primi volumi. Ma, se l'intento è quello di strappare un sorriso, non ci riesce nemmeno per sbaglio, salvo un paio di vignette. Tutto è tremendamente telefonato e l'umorismo è veramente da scuola elementare. Se avete letto "Gintama", noterete a livello di umorismo una differenza abissale, come tra un comico professionista e lo zio a Natale che cerca di far ridere con battute antiquate. Chiave umoristica della serie quindi per me completamente bocciata: c'è di gran lunga meglio in circolazione. Poi passiamo al lato più "serio" e battagliero. La trama va avanti sempre di pochissimo e, arrivati al numero 18, mi sarei aspettato un plot twist particolare, qualche colpo di scena vero, invece niente. Mazzate su mazzate su mazzate completamente fini a sé stesse. Il roster dei personaggi è ampio quanto inutile: personaggi arrivano, si picchiano, se ne vanno e ritornano. Così, in un loop infinito. Allora, mi chiederete: "Perché ho messo 5 e non 0?"
Disegni: la risposta sono i disegni. Murata è un vero artista, i personaggi sono tutti dall'aspetto intrigante (solo l'aspetto), gli sfondi mozzafiato e le scene di battaglia epiche. Secondo me ONE deve un grandissimo favore a Murata. Non so da solo fin dove sarebbe arrivato. Facendo un confronto tra disegni e sceneggiatura, darei un 10 e lode e un 1. Disegni così magistrali in un piattume generale però non bastano a dare la sufficienza all'opera.
Per me "One-Punch Man" è stata la più grande delusione da quando leggo manga a causa delle grandi aspettative che mi ero creato. Per me è la serie più sopravvalutata del decennio, bilanciando le sue vendite e il suo successo internazionale con la qualità dell'opera. Io non sono un lettore che ripudia il mainstream, la maggior parte dei manga che leggo e che ho letto sono stati dei successi di pubblico o critica e ne ho sempre apprezzato il valore, ma con "One-Punch Man" proprio non ci riesco.
Trama: Saitama è un uomo capace di sconfiggere i nemici con un solo pugno e possiede capacità fisiche incredibili, frutto di un duro allenamento (che poi si scoprirà essere un semplice allenamento costante). Si aggrega poi all'Associazione degli Eroi e da lì inizia la sua scalata verso il "successo" attraverso varie peripezie. Il tutto è permeato da una forte componente parodistica, che a tratti sembra essere il motivo principale della serie, a tratti no. La trama è abbastanza scontata, e ciò che dovrebbe risultare simpatico è la parodia dei vari cliché presenti nei manga/fumetti per ragazzi, soprattutto nei primi volumi. Ma, se l'intento è quello di strappare un sorriso, non ci riesce nemmeno per sbaglio, salvo un paio di vignette. Tutto è tremendamente telefonato e l'umorismo è veramente da scuola elementare. Se avete letto "Gintama", noterete a livello di umorismo una differenza abissale, come tra un comico professionista e lo zio a Natale che cerca di far ridere con battute antiquate. Chiave umoristica della serie quindi per me completamente bocciata: c'è di gran lunga meglio in circolazione. Poi passiamo al lato più "serio" e battagliero. La trama va avanti sempre di pochissimo e, arrivati al numero 18, mi sarei aspettato un plot twist particolare, qualche colpo di scena vero, invece niente. Mazzate su mazzate su mazzate completamente fini a sé stesse. Il roster dei personaggi è ampio quanto inutile: personaggi arrivano, si picchiano, se ne vanno e ritornano. Così, in un loop infinito. Allora, mi chiederete: "Perché ho messo 5 e non 0?"
Disegni: la risposta sono i disegni. Murata è un vero artista, i personaggi sono tutti dall'aspetto intrigante (solo l'aspetto), gli sfondi mozzafiato e le scene di battaglia epiche. Secondo me ONE deve un grandissimo favore a Murata. Non so da solo fin dove sarebbe arrivato. Facendo un confronto tra disegni e sceneggiatura, darei un 10 e lode e un 1. Disegni così magistrali in un piattume generale però non bastano a dare la sufficienza all'opera.
Per me "One-Punch Man" è stata la più grande delusione da quando leggo manga a causa delle grandi aspettative che mi ero creato. Per me è la serie più sopravvalutata del decennio, bilanciando le sue vendite e il suo successo internazionale con la qualità dell'opera. Io non sono un lettore che ripudia il mainstream, la maggior parte dei manga che leggo e che ho letto sono stati dei successi di pubblico o critica e ne ho sempre apprezzato il valore, ma con "One-Punch Man" proprio non ci riesco.
"One-Punch Man" è un manga che è in corso dal 2012 e che, fino a oggi, conta 20 volumi, nasce come web Manga, è di genere azione, comico, supereroi.
La storia ci porta in una versione del Giappone contemporaneo, ma con una grande differenza: ci sono gli eroi e i loro nemici ovvero gli “esseri misteriosi”.
Il nostro protagonista si chiama Saitama, lui è un ragazzo che vuole diventare un supereroe solo per divertimento e per la soddisfazione di aumentare la sua forza, ma succede una cosa molto strana: col suo allenamento, neanche troppo pesante, come prima cosa perde i capelli, e poi ottiene una super forza che gli fa battere ogni avversario con un solo colpo.
Nonostante la sua enorme forza, lui è enormemente deluso da questa forza smisurata, che, sì, gli permette di abbattere ogni nemico con un colpo solo, ma che non gli lascia nessuno alla sua altezza e azzera il suo margine di crescita.
Un giorno incontrerà, in un modo inaspettato, un cyborg di nome Genos, quest'ultimo considera Saitama come il suo maestro, considerando la sua enorme forza, cosa che ben pochi personaggi riescono realmente a percepire, dato che quasi tutti lo sottovalutano e lo considerano un buono a nulla o, comunque, un approfittatore.
Passando ora a parlare della caratterizzazione dei personaggi, ritengo che siano una delle cose meglio riuscite dell'opera, dato che parliamo di un'opera comica, ma quando l'autore vuole, riesce a far trasmettere serietà ai personaggi, dato che non è solo commedia, ci sono i momenti seri.
Per quanto riguarda invece i disegni, nulla da dire, sono molto ben realizzati, sia per quanto riguarda i personaggi sia per quanto riguarda gli sfondi, sicuramente sono uno dei punti di forza dell'opera.
Passando ora alla trama, devo dire che essa è molto interessante, è vero che non è di certo il primo fumetto che parla di supereroi, ma nessuno cambia così radicalmente la prospettiva.Ovvero capovolgere il concetto principale, cioè l'eroe che diventa piano piano sempre più forte, trovando sempre nemici più forti più scaltri ecc... qui invece il nostro eroe è già imbattibile, e oltretutto è un eroe per divertimento, quindi prendendo anche in giro molti anime. Un altro aspetto della trama molto interessante è la lotta tra gli eroi per le posizioni, é qui che il nostro Saitama, nonostante faccia l'eroe per divertimento, se la prende con gli eroi che fanno gli eroi solo per la classifica o comunque guardando ad essa.
In conclusione: un'opera molto interessante, che consiglio caldamente, a tutti gli appassionati di opere d'azione, comiche e a cui piacciono le parodie e i supereroi.
Voto finale: 8-
La storia ci porta in una versione del Giappone contemporaneo, ma con una grande differenza: ci sono gli eroi e i loro nemici ovvero gli “esseri misteriosi”.
Il nostro protagonista si chiama Saitama, lui è un ragazzo che vuole diventare un supereroe solo per divertimento e per la soddisfazione di aumentare la sua forza, ma succede una cosa molto strana: col suo allenamento, neanche troppo pesante, come prima cosa perde i capelli, e poi ottiene una super forza che gli fa battere ogni avversario con un solo colpo.
Nonostante la sua enorme forza, lui è enormemente deluso da questa forza smisurata, che, sì, gli permette di abbattere ogni nemico con un colpo solo, ma che non gli lascia nessuno alla sua altezza e azzera il suo margine di crescita.
Un giorno incontrerà, in un modo inaspettato, un cyborg di nome Genos, quest'ultimo considera Saitama come il suo maestro, considerando la sua enorme forza, cosa che ben pochi personaggi riescono realmente a percepire, dato che quasi tutti lo sottovalutano e lo considerano un buono a nulla o, comunque, un approfittatore.
Passando ora a parlare della caratterizzazione dei personaggi, ritengo che siano una delle cose meglio riuscite dell'opera, dato che parliamo di un'opera comica, ma quando l'autore vuole, riesce a far trasmettere serietà ai personaggi, dato che non è solo commedia, ci sono i momenti seri.
Per quanto riguarda invece i disegni, nulla da dire, sono molto ben realizzati, sia per quanto riguarda i personaggi sia per quanto riguarda gli sfondi, sicuramente sono uno dei punti di forza dell'opera.
Passando ora alla trama, devo dire che essa è molto interessante, è vero che non è di certo il primo fumetto che parla di supereroi, ma nessuno cambia così radicalmente la prospettiva.Ovvero capovolgere il concetto principale, cioè l'eroe che diventa piano piano sempre più forte, trovando sempre nemici più forti più scaltri ecc... qui invece il nostro eroe è già imbattibile, e oltretutto è un eroe per divertimento, quindi prendendo anche in giro molti anime. Un altro aspetto della trama molto interessante è la lotta tra gli eroi per le posizioni, é qui che il nostro Saitama, nonostante faccia l'eroe per divertimento, se la prende con gli eroi che fanno gli eroi solo per la classifica o comunque guardando ad essa.
In conclusione: un'opera molto interessante, che consiglio caldamente, a tutti gli appassionati di opere d'azione, comiche e a cui piacciono le parodie e i supereroi.
Voto finale: 8-
Per me One-Punch Man può essere considerata LA parodia per eccellenza, un vero è proprio "anti-shounen" se guardato sotto una determinata ottica, una critica in formato manga. Saitama riesce a parodizzare l’eroe classico che puntualmente, con una mega-trasformazione nella battaglia finale, riesce a prevalere sempre sull’avversario. La genialità sta proprio nella trama, che racconta di un uomo (brutto, pelato, che non ha problemi a scaccolarsi in pubblico e salva la Terra quando gli va, in contrapposizione alla maggior parte degli altri protagonisti di Manga Shounen) che fin dall'inizio parte con un potere disumano, guadagnato con un allenamento oltreché ridicolo, invece che trattare il percorso di formazione e miglioramento del protagonista. Una trama del genere che comporta finali ovviamente scontati (ovvero la distruzione dell'avversario in pochi secondi) potrebbe portare facilmente la noia, se non fosse che l'autore ONE riesce a gestire bene il tutto, anche grazie alle innumerevoli gag. I disegni sono a dir poco eccezionali e considero Yusuke Murata (che già ho idolatrato durante la lettura di Eyenshield 21) uno dei migliori artisti a livello mondiale: tratto pulitissimo e cura maniacale per i dettagli.
Trovo inoltre molto interessante il piccolo insegnamento che c'è alla base di One-Punch Man, ovvero che essere il primo indiscusso in un campo specifico, senza nessun altro che riesca ad eguagliarti, può portare ad uno stato di insoddisfazione.
Mi aspetto grandi cose da quest'opera.
Trovo inoltre molto interessante il piccolo insegnamento che c'è alla base di One-Punch Man, ovvero che essere il primo indiscusso in un campo specifico, senza nessun altro che riesca ad eguagliarti, può portare ad uno stato di insoddisfazione.
Mi aspetto grandi cose da quest'opera.
La sostanza di One-Punch Man può essere riassunta nel suo titolo: qualunque siano le circostanze, Saitama eliminerà sempre i suoi nemici con un solo pugno!
Il manga non poggia sulla progressione di forza del protagonista (che ha già raggiunto la sua massima potenza), sulla difficoltà degli scontri (i nemici non si possono paragonare minimamente alla forza diSaitama) il piacere del confronto (di solito combatte senza molto entusiasmo, più per necessità che per passione) o anche la soddisfazione di essere riconosciuto come un eroe (con suo disappunto, nonostante la sua grande potenza, quasi nessuno ha sentito parlare della sua esistenza o delle sue azioni).
Anche il "mistero" della forza del personaggio principale viene spazzato dal volume 2, con una spiegazione di logica implacabile, ma che sarà totalmente opposta alle origini epiche della forza di altri eroi Shonen.
E nonostante i luoghi comuni di questo tipo di manga, è sorprendente pensare che Saitama finirà per cadere su un nemico che finalmente gli darà un mal di testa, o di una grande rivelazione finale.
Sicuramente possiamo solo congratularci con il lavoro superbo fatto da Yusuke Murata sul disegno. Il suo stile pieno di dettagli sublima le tavole con un taglio molto dinamico.
Ognuno dei nemici incontrati nel corso dei capitoli ha un design straordinario ispirato molti pesi massimi manga (Dragon Ball, Hokuto no Ken, Attacco dei Titani ...) e gli attacchi ultra-impressionanti, mentre il nostro eroe colpisce la maggior parte del tempo con pugni semplici. L'effetto di vederli spazzati senza molto sforzo da un Saitama completamente sbiadito è poi ancora più suggestivo e quasi gioioso.
Quindi, se non avete ancora ceduto alle avventure di Saitama, sia attraverso il manga, o attraverso il suo eccellente adattamento animato eseguito dallo studio Madhouse (Death Note, Hunter × Hunter), non vi rimane che farlo!
Il manga non poggia sulla progressione di forza del protagonista (che ha già raggiunto la sua massima potenza), sulla difficoltà degli scontri (i nemici non si possono paragonare minimamente alla forza diSaitama) il piacere del confronto (di solito combatte senza molto entusiasmo, più per necessità che per passione) o anche la soddisfazione di essere riconosciuto come un eroe (con suo disappunto, nonostante la sua grande potenza, quasi nessuno ha sentito parlare della sua esistenza o delle sue azioni).
Anche il "mistero" della forza del personaggio principale viene spazzato dal volume 2, con una spiegazione di logica implacabile, ma che sarà totalmente opposta alle origini epiche della forza di altri eroi Shonen.
E nonostante i luoghi comuni di questo tipo di manga, è sorprendente pensare che Saitama finirà per cadere su un nemico che finalmente gli darà un mal di testa, o di una grande rivelazione finale.
Sicuramente possiamo solo congratularci con il lavoro superbo fatto da Yusuke Murata sul disegno. Il suo stile pieno di dettagli sublima le tavole con un taglio molto dinamico.
Ognuno dei nemici incontrati nel corso dei capitoli ha un design straordinario ispirato molti pesi massimi manga (Dragon Ball, Hokuto no Ken, Attacco dei Titani ...) e gli attacchi ultra-impressionanti, mentre il nostro eroe colpisce la maggior parte del tempo con pugni semplici. L'effetto di vederli spazzati senza molto sforzo da un Saitama completamente sbiadito è poi ancora più suggestivo e quasi gioioso.
Quindi, se non avete ancora ceduto alle avventure di Saitama, sia attraverso il manga, o attraverso il suo eccellente adattamento animato eseguito dallo studio Madhouse (Death Note, Hunter × Hunter), non vi rimane che farlo!
"Onepunch-man" è senza dubbio uno dei manga più chiacchierati apprezzati ma anche criticati degli ultimi anni quindi non è facile parlarne, anche perché a mio parere in pochi ne capisco il vero valore reputandolo solamente un opera da non prendere sul serio...
Andiamo con ordine, "Onepunch-man" è un manga seinen pubblicato online su sul sito di young jump dalla shueisha, il manga è tratto da una web comic disegnata da ONE, il cui successo ha attirato molte attenzioni tra cui quelle del mangaka Yusuke Murata (Eyeshield 21) che ha deciso di creare questa versione ridisegnata con il suo stile.
La trama ha un incipit semplice ma decisamente originale, Saitama è il tipico membro della società simil colletto bianco giapponese, si trova disoccupato e senza lavoro, senza stimoli nella vita, un giorno l'incontro con uno dei tanti mostri che popolano il manga e il tentativo di salvare un bambino risvegliano in lui qualcosa, uno stimolo e uno scopo nella vita, diventare un eroe capace di abbattere qualunque nemico, essere un eroe.... Saitama si dedica costantemente al raggiungimento di questo obbiettivo e in 3 anni ottiene un potere sconvolgente sacrificando però i suoi capelli, il problema è che capirà presto che avere un potere schiacciante non è affatto divertente, si ritroverà in una condizione non diversa da quella di partenza, senza stimoli e alla ricerca di qualcosa (un avversario) che lo faccia di nuovo sentire vivo.
Come si può notare la premessa è molto particolare e fuori da i classici schemi, il personaggio stesso di Saitama non rappresenta il modello dell'eroe, non è carismatico, non ha un bel costume, non ha tecniche speciali, non è "figo", anzi rappresenta l'uomo comune preoccupato più per l'affitto e il giorno di sconti che per le minacce alla città, questo contrasto tra la sua forza comune e il suo essere ordinario è il persone della storia e delle interazioni con gli altri personaggi, che si troveranno spiazzati dalla sua forza ma soprattutto dal suo modo di essere.
Molti considerano "Onepunch-man" una "parodia degli shonen" tralasciando che parodia degli shonen non vuol dire nulla dato che shonen è un target in cui è presente qualunque genere, al massimo si potrebbe considerare una "parodia dei battle", ma non è così, il manga non ha lo scopo di prendere in giro i manga come "Dragon Ball", ecc. come pensano molti, semplicemente sfrutta gli stereotipi del genere e lì utilizza in modo intelligente ma non allo scopo di prendere in giro le altre opere, gli scontri non sono parodie. sono seri e presentano anche molti significati, soprattutto quando si arriverà alla Garou arc.
L'opera invece cerca di rompere gli stereotipi riguardo il mondo dei supereroi, prendiamo l'esempio del recente "Boku no hero academia" (ottimo manga ma molto clichè) il tema dei supereroi lì è trattato con il tipico idealismo, gli eroi sono buoni, hanno aspirazioni, sono un esempio, un modello e generalmente si tratta di cattivi verso buoni... Mentre invece in "Onepunch-man" il mondo degli eroi è trattato in maniera più concreta e realistica, il mondo degli eroi è posto come un vero e proprio mondo del lavoro: è competitivo (la classifica non crea rispetto crea un ambiente competitivo), c'è il nonnismo da parte degli altri eroi, ci sono gruppi organizzati, invidie, egoismi, le persone usano spesso questa professione come status sociale che da dei vantaggi o semplicemente per raggiungere i proprio scopi (come Metal knight) o chi si prende meriti non suoi... insomma è un vero proprio mondo del lavoro con le sue ipocrisie e quasi privo di idealismo, e la figura di Saitama che considera quello che fa solo un "hobby", niente di serio, solo qualcosa per trovare uno stimolo, il che, unito alla sua forza schiacciante che lo rende intoccabile (ma troverà un nemico nella pressione mediatica), come già detto andrà a sconvolgere gli equilibri e il modo di essere di molti eroi, primo fra tutti Genos che rappresenta il classico eroe figo in cerca di vendetta.
Chiusa la parentesi in cui volevo far presente che "Onepunch-man" nasconde molto al suo interno (a chi vuol vedere) e non è solo una cretinata come spesso viene definito, "Onepunch-man" è poi ovviamente principalmente un opera battle e comedy. Gli spettacolari combattimenti fanno da centro alla storia, le tavole piene di dettagli e di dinamismo di Yusuke Murata (che fu assistente di Takeshi Obata) rendono i combattimenti incredibili, "epici" è senza dubbio il termine più adatto, sono presenti addirittura capitoli che descrivono scene fotogramma per fotogramma, arrivando a sembrare uscite direttamente da un anime. I combattimenti oltre ad essere belli da vedere sono anche spesso molto originali e particolari nello svolgimento, non ci sono cliché, lo spirito non batte la forza, non ci sono power up, se sei debole vieni sconfitto non importa il coraggio che ci metti, questa concretezza lo rende decisamente diverso dalla maggior parte dei battle.
I personaggi sono ottimi, sono all'apparenza stereotipati ma questi stereotipi sono sfruttati in maniera intelligente e vanno a scontrarsi con il nostro originale protagonista, sono ben caratterizzati e ogni scontro servirà a mostrarci qualcosa in più e risvolti decisamente inaspettati nel loro modo di essere.
Parlando della commedia, non è facile parlare di questo argomento in maniera strettamente oggettiva, il senso dell'umorismo e diverso a seconda delle persone, in ogni caso trovo ottimo e spiazzante il lato comico di questo manga, le scene che vanno direttamente a distruggere gli stereotipi spiazzando totalmente il lettore, i personaggi spesso estremamente buffi quando meno te lo aspetti e soprattutto le reazioni del nostro protagonista, così diverso dal classico eroe soprattutto visivamente: le sue espressioni e facce come ben sapete sono arrivate a diventare veri e proprio meme su internet.
Se si dovesse trovare un difetto nell'opera sarebbe probabilmente in una certa schematizzazione degli arc, in cui arriva una minaccia e tutti gli eroi cercheranno di affrontarla fino allo "scontato" arrivo del nostro protagonista e della sua schiacciante forza a risolvere la situazione senza averne i meriti: se è pur vero che può risultare scontato e un po' narrativamente forzato, è anche vero che questa struttura è fatta proprio per creare delle aspettative, non sul protagonista ma sul nemico che dovrà affrontare, infatti ci troveremo ad esaltarci vedendo quanto è forte il nemico di turno, ogni scontro servirà ad aumentare le nostre speranze che il nemico riesca a mettere in difficoltà il nostro eroe al suo arrivo nell'atto finale della saga.
Concludendo "Onepunch-man" è sicuramente una delle opere più originali (quindi originale non parodia) e spiazzanti degli ultimi anni, un battle fenomenale e divertente che a differenza di quel che pensano molti nasconde al suo interno anche un notevole sottotesto e critiche alla società nel tipico stile di ONE (chi a letto "Mob psycho 100" o "Makai no Ossan" sa di cosa parlo) insomma è un opera da non perdere e che sicuramente ci terrà compagnia ancora per molti anni.
Andiamo con ordine, "Onepunch-man" è un manga seinen pubblicato online su sul sito di young jump dalla shueisha, il manga è tratto da una web comic disegnata da ONE, il cui successo ha attirato molte attenzioni tra cui quelle del mangaka Yusuke Murata (Eyeshield 21) che ha deciso di creare questa versione ridisegnata con il suo stile.
La trama ha un incipit semplice ma decisamente originale, Saitama è il tipico membro della società simil colletto bianco giapponese, si trova disoccupato e senza lavoro, senza stimoli nella vita, un giorno l'incontro con uno dei tanti mostri che popolano il manga e il tentativo di salvare un bambino risvegliano in lui qualcosa, uno stimolo e uno scopo nella vita, diventare un eroe capace di abbattere qualunque nemico, essere un eroe.... Saitama si dedica costantemente al raggiungimento di questo obbiettivo e in 3 anni ottiene un potere sconvolgente sacrificando però i suoi capelli, il problema è che capirà presto che avere un potere schiacciante non è affatto divertente, si ritroverà in una condizione non diversa da quella di partenza, senza stimoli e alla ricerca di qualcosa (un avversario) che lo faccia di nuovo sentire vivo.
Come si può notare la premessa è molto particolare e fuori da i classici schemi, il personaggio stesso di Saitama non rappresenta il modello dell'eroe, non è carismatico, non ha un bel costume, non ha tecniche speciali, non è "figo", anzi rappresenta l'uomo comune preoccupato più per l'affitto e il giorno di sconti che per le minacce alla città, questo contrasto tra la sua forza comune e il suo essere ordinario è il persone della storia e delle interazioni con gli altri personaggi, che si troveranno spiazzati dalla sua forza ma soprattutto dal suo modo di essere.
Molti considerano "Onepunch-man" una "parodia degli shonen" tralasciando che parodia degli shonen non vuol dire nulla dato che shonen è un target in cui è presente qualunque genere, al massimo si potrebbe considerare una "parodia dei battle", ma non è così, il manga non ha lo scopo di prendere in giro i manga come "Dragon Ball", ecc. come pensano molti, semplicemente sfrutta gli stereotipi del genere e lì utilizza in modo intelligente ma non allo scopo di prendere in giro le altre opere, gli scontri non sono parodie. sono seri e presentano anche molti significati, soprattutto quando si arriverà alla Garou arc.
L'opera invece cerca di rompere gli stereotipi riguardo il mondo dei supereroi, prendiamo l'esempio del recente "Boku no hero academia" (ottimo manga ma molto clichè) il tema dei supereroi lì è trattato con il tipico idealismo, gli eroi sono buoni, hanno aspirazioni, sono un esempio, un modello e generalmente si tratta di cattivi verso buoni... Mentre invece in "Onepunch-man" il mondo degli eroi è trattato in maniera più concreta e realistica, il mondo degli eroi è posto come un vero e proprio mondo del lavoro: è competitivo (la classifica non crea rispetto crea un ambiente competitivo), c'è il nonnismo da parte degli altri eroi, ci sono gruppi organizzati, invidie, egoismi, le persone usano spesso questa professione come status sociale che da dei vantaggi o semplicemente per raggiungere i proprio scopi (come Metal knight) o chi si prende meriti non suoi... insomma è un vero proprio mondo del lavoro con le sue ipocrisie e quasi privo di idealismo, e la figura di Saitama che considera quello che fa solo un "hobby", niente di serio, solo qualcosa per trovare uno stimolo, il che, unito alla sua forza schiacciante che lo rende intoccabile (ma troverà un nemico nella pressione mediatica), come già detto andrà a sconvolgere gli equilibri e il modo di essere di molti eroi, primo fra tutti Genos che rappresenta il classico eroe figo in cerca di vendetta.
Chiusa la parentesi in cui volevo far presente che "Onepunch-man" nasconde molto al suo interno (a chi vuol vedere) e non è solo una cretinata come spesso viene definito, "Onepunch-man" è poi ovviamente principalmente un opera battle e comedy. Gli spettacolari combattimenti fanno da centro alla storia, le tavole piene di dettagli e di dinamismo di Yusuke Murata (che fu assistente di Takeshi Obata) rendono i combattimenti incredibili, "epici" è senza dubbio il termine più adatto, sono presenti addirittura capitoli che descrivono scene fotogramma per fotogramma, arrivando a sembrare uscite direttamente da un anime. I combattimenti oltre ad essere belli da vedere sono anche spesso molto originali e particolari nello svolgimento, non ci sono cliché, lo spirito non batte la forza, non ci sono power up, se sei debole vieni sconfitto non importa il coraggio che ci metti, questa concretezza lo rende decisamente diverso dalla maggior parte dei battle.
I personaggi sono ottimi, sono all'apparenza stereotipati ma questi stereotipi sono sfruttati in maniera intelligente e vanno a scontrarsi con il nostro originale protagonista, sono ben caratterizzati e ogni scontro servirà a mostrarci qualcosa in più e risvolti decisamente inaspettati nel loro modo di essere.
Parlando della commedia, non è facile parlare di questo argomento in maniera strettamente oggettiva, il senso dell'umorismo e diverso a seconda delle persone, in ogni caso trovo ottimo e spiazzante il lato comico di questo manga, le scene che vanno direttamente a distruggere gli stereotipi spiazzando totalmente il lettore, i personaggi spesso estremamente buffi quando meno te lo aspetti e soprattutto le reazioni del nostro protagonista, così diverso dal classico eroe soprattutto visivamente: le sue espressioni e facce come ben sapete sono arrivate a diventare veri e proprio meme su internet.
Se si dovesse trovare un difetto nell'opera sarebbe probabilmente in una certa schematizzazione degli arc, in cui arriva una minaccia e tutti gli eroi cercheranno di affrontarla fino allo "scontato" arrivo del nostro protagonista e della sua schiacciante forza a risolvere la situazione senza averne i meriti: se è pur vero che può risultare scontato e un po' narrativamente forzato, è anche vero che questa struttura è fatta proprio per creare delle aspettative, non sul protagonista ma sul nemico che dovrà affrontare, infatti ci troveremo ad esaltarci vedendo quanto è forte il nemico di turno, ogni scontro servirà ad aumentare le nostre speranze che il nemico riesca a mettere in difficoltà il nostro eroe al suo arrivo nell'atto finale della saga.
Concludendo "Onepunch-man" è sicuramente una delle opere più originali (quindi originale non parodia) e spiazzanti degli ultimi anni, un battle fenomenale e divertente che a differenza di quel che pensano molti nasconde al suo interno anche un notevole sottotesto e critiche alla società nel tipico stile di ONE (chi a letto "Mob psycho 100" o "Makai no Ossan" sa di cosa parlo) insomma è un opera da non perdere e che sicuramente ci terrà compagnia ancora per molti anni.
Una vera delusione.
Ho letto solo il primo numero ma non penso che continuerò a finanziare un fumetto come questo.
L'unica cosa che si salva sono i disegni, per il resto i dialoghi sono spesso fuori tema oltre ad essere troppo pochi e semplicistici per creare una storia.
Il personaggio principale è stato sicuramente frutto di una buona idea originale, ma non ha carattere e proprio per il suo annoiarsi per essere così forte fa annoiare anche il lettore.
Al di fuori dell'idea, alla lunga non ci trovo nulla di interessante in un personaggio che è troppo forte e non viene nemmeno scalfito dagli attacchi nemici. Anzi il bello dei "Super eroi" sono proprio i loro difetti, cioè i loro problemi che ci aiutano anche ad immedesimarci in loro, vedi "Spiderman" coi sui problemi adolescenziali, "Batman" è un uomo destinato alla solitudine, "Iron man" è alcolizzato e pure "Superman" è allergico alla criptonite. Ma questo protagonista non ha nulla... proprio nulla.
Dopo aver letto qualche recensione avevo belle aspettative ma sono stato deluso, semplicemente perché in un manga i disegni incuriosiscono e fanno iniziare a leggere ma la storia è ciò che poi realmente ti deve rapisce. Un opera per quanto curata, senza storia non si può definire un vero fumetto.
La storia si limita a presentare il protagonista, il mostro del capitolo (ce ne sono circa quattro nel primo numero) e farli combattere. Fine. Così per quattro volte.
i dialoghi sono così pochi che in 15 minuti avevo già finito il primo volume (5,90 considerando che ho comprato pure l'edizione Variant).
Che peccato.
Ho letto solo il primo numero ma non penso che continuerò a finanziare un fumetto come questo.
L'unica cosa che si salva sono i disegni, per il resto i dialoghi sono spesso fuori tema oltre ad essere troppo pochi e semplicistici per creare una storia.
Il personaggio principale è stato sicuramente frutto di una buona idea originale, ma non ha carattere e proprio per il suo annoiarsi per essere così forte fa annoiare anche il lettore.
Al di fuori dell'idea, alla lunga non ci trovo nulla di interessante in un personaggio che è troppo forte e non viene nemmeno scalfito dagli attacchi nemici. Anzi il bello dei "Super eroi" sono proprio i loro difetti, cioè i loro problemi che ci aiutano anche ad immedesimarci in loro, vedi "Spiderman" coi sui problemi adolescenziali, "Batman" è un uomo destinato alla solitudine, "Iron man" è alcolizzato e pure "Superman" è allergico alla criptonite. Ma questo protagonista non ha nulla... proprio nulla.
Dopo aver letto qualche recensione avevo belle aspettative ma sono stato deluso, semplicemente perché in un manga i disegni incuriosiscono e fanno iniziare a leggere ma la storia è ciò che poi realmente ti deve rapisce. Un opera per quanto curata, senza storia non si può definire un vero fumetto.
La storia si limita a presentare il protagonista, il mostro del capitolo (ce ne sono circa quattro nel primo numero) e farli combattere. Fine. Così per quattro volte.
i dialoghi sono così pochi che in 15 minuti avevo già finito il primo volume (5,90 considerando che ho comprato pure l'edizione Variant).
Che peccato.
Dopo aver letto 20 capitoli di "Onepunch man",devo comunque ammettere che questo seinen è una "tamarrata" assoluta, non va preso sul serio, deve essere preso con ironia questo manga. E' un evidente parodia del mondo degli shonen,e cerca di mostrare come sarebbe il mondo di un eroe, come Saitama,se non ci fosse qualcuno capace di fronteggiarlo, senza essere sconfitto con un solo pugno. Il disegno colpisce subito per la sua semplicità, ma anche per la sua ironia nei confronti dei tipici mostri shonen. I personaggi sono comici, ma soprattutto epici, uno su tutti, l'imbattibile Saitama, ignorante come pochi personaggi, ma che nasconde un potere immenso che da bambino tanto desiderava, ma che adesso gli impedisce di vivere dei combattimenti adrenalinici, capaci di eccitarlo.
Gran bel prodotto, ma non ancora tale da essere definito un capolavoro.
Gran bel prodotto, ma non ancora tale da essere definito un capolavoro.
Cosa si ottiene se una mente geniale si fonde con un tratto di disegno mozzafiato? Ovviamente uno dei manga più belli mai creati.
Il misterioso One che ha dato vita a un ''manga'' geniale, ha subito incuriosito un disegnatore parecchio famoso e dotato di innumerevole talento: Yusuke Murata.
Tutto ciò è successo nel dicembre del 2012, quando è iniziata la serializzazione di "Onepunch-man".
Trama: in un mondo avvolto nel mistero, dove attacchi di mostri sono quotidiani, è riunita un'associazione di eroi pronta a difendere i cittadini.
C'è chi lo fa per guadagno, chi per passione e chi per hobby e uno di questi è il protagonista dell'opera: Saitama.
Saitama non è altri che un ragazzo di 25 anni, che ha misteriosamente ottenuto un potere che ha superato ogni limite umano. Dopo un lungo allenamento durato tre anni, ha il potere di battere qualsiasi mostro gli si presenti di fronte con un solo pugno.
Tutto ciò demorarlzzerà il protagonista, che sarà sempre alla ricerca di avversari in grado di tenergli testa. Faremo la conoscenza di Genos, che diventerà, in seguito, l'allievo di Saitama.
Personaggi: ce ne verranno presentati a migliaia, perché il numero di eroi è veramente altissimo. Dalla classe C alla classe S, conosceremo ogni tipo di eroe, pure un'eroe terziario è stato scritto con una caratterizzazione unica e originale.
Saitama è senz'altro il personaggio che si fa apprezzare più di tutti, è una fusione di: humor, sfrontatezza, forza, genialità e tanto altro. Difficile non ammirare i personaggi nati dalla mente geniale di One.
Disegni: basterebbe dire: Yusuke Murata e chiudere il discorso così. Disegni che variano incredibilmente, li avevo amati in Eyeshield 21, ma qui il maestro fa un balzo decisamente in avanti. Si adatterà al carattere di Saitama, dovrà disegnare di tutto, dai meteoriti che cadono dal cielo alle espressioni a dir poco inimitabili dei personaggi.
Punti forti: direi che sono infiniti, questo manga non stancherà mai, farà ridere, provare momenti di epicità unici, vi affezionerete in un attimo ai personaggi, e il tutto è reso da un incredibile tratto.
La montagna di personaggi, la trama coinvolgente, i disegni meravigliosi, battute e dialoghi nati da una mente geniale non vi faranno altre che amare alla follia questo manga, che ad ottobre 2015 riceverà l'adattamento animato da parte della Madhouse, sono convinto che avrà il successo che merita.
Voto finale: 10 e lode.
Il misterioso One che ha dato vita a un ''manga'' geniale, ha subito incuriosito un disegnatore parecchio famoso e dotato di innumerevole talento: Yusuke Murata.
Tutto ciò è successo nel dicembre del 2012, quando è iniziata la serializzazione di "Onepunch-man".
Trama: in un mondo avvolto nel mistero, dove attacchi di mostri sono quotidiani, è riunita un'associazione di eroi pronta a difendere i cittadini.
C'è chi lo fa per guadagno, chi per passione e chi per hobby e uno di questi è il protagonista dell'opera: Saitama.
Saitama non è altri che un ragazzo di 25 anni, che ha misteriosamente ottenuto un potere che ha superato ogni limite umano. Dopo un lungo allenamento durato tre anni, ha il potere di battere qualsiasi mostro gli si presenti di fronte con un solo pugno.
Tutto ciò demorarlzzerà il protagonista, che sarà sempre alla ricerca di avversari in grado di tenergli testa. Faremo la conoscenza di Genos, che diventerà, in seguito, l'allievo di Saitama.
Personaggi: ce ne verranno presentati a migliaia, perché il numero di eroi è veramente altissimo. Dalla classe C alla classe S, conosceremo ogni tipo di eroe, pure un'eroe terziario è stato scritto con una caratterizzazione unica e originale.
Saitama è senz'altro il personaggio che si fa apprezzare più di tutti, è una fusione di: humor, sfrontatezza, forza, genialità e tanto altro. Difficile non ammirare i personaggi nati dalla mente geniale di One.
Disegni: basterebbe dire: Yusuke Murata e chiudere il discorso così. Disegni che variano incredibilmente, li avevo amati in Eyeshield 21, ma qui il maestro fa un balzo decisamente in avanti. Si adatterà al carattere di Saitama, dovrà disegnare di tutto, dai meteoriti che cadono dal cielo alle espressioni a dir poco inimitabili dei personaggi.
Punti forti: direi che sono infiniti, questo manga non stancherà mai, farà ridere, provare momenti di epicità unici, vi affezionerete in un attimo ai personaggi, e il tutto è reso da un incredibile tratto.
La montagna di personaggi, la trama coinvolgente, i disegni meravigliosi, battute e dialoghi nati da una mente geniale non vi faranno altre che amare alla follia questo manga, che ad ottobre 2015 riceverà l'adattamento animato da parte della Madhouse, sono convinto che avrà il successo che merita.
Voto finale: 10 e lode.
Cosa si può desiderare di più da un manga del genere? Ha soddisfatto tutte le aspettative che mi ero creato inizialmente e le ha anche superate. I disegni sono stupendi, le trovate geniali, i combattimenti sono sempre in bilico tra il tragico ed il comico, i personaggi sono delle perle e tutti caratterizzati benissimo anche quando non di rilievo. Non ridevo così tanto leggendo un fumetto giapponese da diversi anni, sarà anche perché ultimamente è raro trovare questo tipo di comicità tagliente e demenziale al tempo stesso, dato che oggi la tendenza si divide principalmente tra genere avventuroso e genere sentimentale, con sprazzi ecchi qua e là per condimento.
La storia di One Punch Man è firmata da One, mentre i disegni sono affidati a Yusuke Murata, autore, tanto per dirne una, del manga sportivo Eyeshield 21.
One Punch Man è assolutamente geniale e, tramite una serie di espedienti narrativi e grafici, riesce a scimmiottare a perfezione il mondo dei supereroi americani tradizionalmente intenso, e ne scardina totalmente il machismo e il patriottismo per ridurre i personaggi nella loro caratterizzazione psicologica a delle semplici macchiette comiche.
In un mondo fittizio in cui la popolazione vive in città enumerate in ordine alfabetico dalla A alla Z (A-city, B-city e così via) Saitama è un semplice ragazzo calvo di venticinque anni che coltiva l'hobby del supereroe da quando, tre anni prima, in cerca di un lavoro, si è imbattuto in un umanoide dalle sembianze di un aragosta gigante e, furioso per il suo fallimento nella società lavorativa, ha deciso con determinazione di combattere i malvagi in difesa dei cittadini.
Nel corso di tre anni di allenamenti estenuanti - consistenti in cento addominali, cento flessioni, cento squat e 10 km di corsa ogni giorno - Saitama ha perso tutti i capelli e raggiunto la forma fisica ideale che gli consente di essere imbattibile, grazie alla quale riesce a sconfiggere ogni nemico con un solo pugno, neanche scagliato con la giusta convinzione.
Il fatto di essere invincibile e senza rivali fa cadere Saitama in un tunnel di apatia, che in parte si romperà con l'incontro del Cyborg Genos, che diventa (a malincuore del pigro Saitama) suo allievo.
In un mondo in cui le minacce per l'umanità di cataclismi e mostri sconosciuti sono all'ordine del giorno, la lega degli eroi - gerarchicamente divisi a seconda del loro potere a salire dalla classe C alla classe S - si pone in difesa dell'umanità. Anche Saitama e Genos saranno costretti a iscriversi a questo albo dei supereroi, per vedersi legittimati ufficialmente dalla popolazione. Saitama salva più volte l'umanità, ma per un motivo o per un altro le persone non riconoscono i suoi meriti e anzi lo odiano e lo deridono!
La capacità di Yusuke Murata di rendere fluidi i combattimenti e le situazioni attraverso dei disegni su carta è realizzata attraverso delle tecniche quasi registiche, tramite l'avvicinamento o l'allontanamento realizzato su certe inquadrature con più sequenze disegnate in successione, la messa a fuoco dei soggetti in primo o in secondo piano, primi piani fotografici e così via. Il manga certe volte sembra letteralmente in movimento!
L'ironia e la comicità sono consegnate dalle reazioni strampalate e per niente preoccupate di Saitama che ogni volta che si trova a combattere fa delle facce di bronzo incredibili; Yusuke Murata è un maestro poi a passare da una vignetta in cui i personaggi vengono disegnati ad altissima definizione a un'altra in cui lo stile diventa approssimativo e stilizzato, amplificando ancora di più l'effetto comico, e crea delle pause volute per le risate, come se stessimo guardando un telefilm genere comedy, quando dopo una battuta pronunciata da un personaggio vengono le risate registrate.
In più di una situazione mi è sembrato di star leggendo le vicende di un Rat-Man giapponese, certi espedienti comici sono molto simili! Tutto Bellissimo comunque! Sarebbe stupendo vederne un giorno la trasposizione animata, e non sarebbe nemmeno tanto strano dato che i volumetti stanno riscuotendo così tanto successo in patria!
La storia di One Punch Man è firmata da One, mentre i disegni sono affidati a Yusuke Murata, autore, tanto per dirne una, del manga sportivo Eyeshield 21.
One Punch Man è assolutamente geniale e, tramite una serie di espedienti narrativi e grafici, riesce a scimmiottare a perfezione il mondo dei supereroi americani tradizionalmente intenso, e ne scardina totalmente il machismo e il patriottismo per ridurre i personaggi nella loro caratterizzazione psicologica a delle semplici macchiette comiche.
In un mondo fittizio in cui la popolazione vive in città enumerate in ordine alfabetico dalla A alla Z (A-city, B-city e così via) Saitama è un semplice ragazzo calvo di venticinque anni che coltiva l'hobby del supereroe da quando, tre anni prima, in cerca di un lavoro, si è imbattuto in un umanoide dalle sembianze di un aragosta gigante e, furioso per il suo fallimento nella società lavorativa, ha deciso con determinazione di combattere i malvagi in difesa dei cittadini.
Nel corso di tre anni di allenamenti estenuanti - consistenti in cento addominali, cento flessioni, cento squat e 10 km di corsa ogni giorno - Saitama ha perso tutti i capelli e raggiunto la forma fisica ideale che gli consente di essere imbattibile, grazie alla quale riesce a sconfiggere ogni nemico con un solo pugno, neanche scagliato con la giusta convinzione.
Il fatto di essere invincibile e senza rivali fa cadere Saitama in un tunnel di apatia, che in parte si romperà con l'incontro del Cyborg Genos, che diventa (a malincuore del pigro Saitama) suo allievo.
In un mondo in cui le minacce per l'umanità di cataclismi e mostri sconosciuti sono all'ordine del giorno, la lega degli eroi - gerarchicamente divisi a seconda del loro potere a salire dalla classe C alla classe S - si pone in difesa dell'umanità. Anche Saitama e Genos saranno costretti a iscriversi a questo albo dei supereroi, per vedersi legittimati ufficialmente dalla popolazione. Saitama salva più volte l'umanità, ma per un motivo o per un altro le persone non riconoscono i suoi meriti e anzi lo odiano e lo deridono!
La capacità di Yusuke Murata di rendere fluidi i combattimenti e le situazioni attraverso dei disegni su carta è realizzata attraverso delle tecniche quasi registiche, tramite l'avvicinamento o l'allontanamento realizzato su certe inquadrature con più sequenze disegnate in successione, la messa a fuoco dei soggetti in primo o in secondo piano, primi piani fotografici e così via. Il manga certe volte sembra letteralmente in movimento!
L'ironia e la comicità sono consegnate dalle reazioni strampalate e per niente preoccupate di Saitama che ogni volta che si trova a combattere fa delle facce di bronzo incredibili; Yusuke Murata è un maestro poi a passare da una vignetta in cui i personaggi vengono disegnati ad altissima definizione a un'altra in cui lo stile diventa approssimativo e stilizzato, amplificando ancora di più l'effetto comico, e crea delle pause volute per le risate, come se stessimo guardando un telefilm genere comedy, quando dopo una battuta pronunciata da un personaggio vengono le risate registrate.
In più di una situazione mi è sembrato di star leggendo le vicende di un Rat-Man giapponese, certi espedienti comici sono molto simili! Tutto Bellissimo comunque! Sarebbe stupendo vederne un giorno la trasposizione animata, e non sarebbe nemmeno tanto strano dato che i volumetti stanno riscuotendo così tanto successo in patria!
Stupendo, geniale e figo, sono le prime tre parole che mi vengono in mente per descrivere questo manga. Stupendo perché le situazioni e le gag che lo compongono sono fuori dal comune e divertentissime. Geniale perché capovolge tutti gli elementi classici dello shonen e li parodizza. Figo perché il tratto di Yusuke è perfetto e dinamico, così come i personaggi, uno più figo dell'altro, ovviamente l'unica eccezione è il protagonista. Si, il protagonista è l'unico a non essere figo in questo manga. Si chiama Saitama ed è solo un pelato con un mantello, che a prima vista non sembra possedere nessun potere speciale, ma invece, con un solo pugno è in grado di sconfiggere qualsiasi avversario gli si pari davanti. Esatto, tutti, nessuno escluso. Tutti battuti con un solo pugno. Nel corso del manga ci troveremo davanti a nemici immensi, mostruosi e apparentemente imbattibili, e chiunque guardandoli penserebbe: "questa volta il protagonista non ce la farà a batterlo con un solo pugno, ma di sicuro avrà delle difficoltà.", ma invece accade esattamente il contrario. Sembra proprio che niente possa fermarlo, nessuno lo mette in difficoltà e la sua invincibilità lo annoia, perché le battaglie non sono difficili e avvincenti come vorrebbe lui, ma terminano tutte con un solo colpo. Quindi, stiamo parlando di un manga che prima di tutto parodizza questo fattore. In ogni shonen, il protagonista si trova a dover fronteggiare nemici sempre più forti di volta in volta, ed è costretto a trovare espedienti per potenziarsi sempre di più. Si mette alla prova, e supera i suoi limiti per battere nemici sempre più forti, e spesso i combattimenti lo divertono anche, come Goku di Dragon Ball. Invece qui no. Saitama è già il più forte di tutti, (il modo in cui ha ottenuto questa forza è assolutamente senza senso) e si annoia a combattere, quindi questa è una vera e propria parodia dello shonen. Ovviamente la trama cambia e diventa sempre più interessante ed avvincente, oltre che divertente, grazie alle situazioni demenziali, alle gag divertentissime e alle facce del protagonista che mi fanno ridere ogni volta. Inoltre spesso la storia si concentra su personaggi secondari, ognuno con un diverso potere, tutto contornato da situazioni demenziali che non possono non far ridere, come un granchio uomo che dice di aver mangiato così tanti granchi che un giorno si è trasformato. Secondo me merita molta più fama, e fin da quando ho cominciato a leggerlo, ho sempre desiderato una trasposizione in anime, che di sicuro risulterebbe una figata assurda. Un manga che fa dello shonen una parodia, grazie al protagonista che è l'esatto contrario dei soliti protagonisti e grazie alle situazioni e ai personaggi. Capolavoro.
"Onepunch-Man" è un manga divertente-demenziale sicuramente ottimo per leggere qualcosa di poco impegnato, che ironizza su molti shonen "supereroistici". Il protagonista è un giovane sfaccendato di nome Saitama che legge manga ed ha in mente i "saldi" del sabato. Un giorno mentre era alla ricerca di un lavoro, al parco affronta un uomo granchio che voleva uccidere un ragazzino, reo di avergli disegnato dei capezzoli con il pennarello sul petto. Il giovane uomo lo sconfigge con facilità e decide pertanto di allenarsi duramente al fine di aiutare gli altri e diventa così un super eroe talmente forte che batte tutti i nemici con un solo pugno. Purtroppo per lui ciò si avvera e da questo momento iniziano le sue frustrazioni. Infatti il protagonista non è bello, ha un costume anonimo e nonostante salvi il mondo in più situazioni, non c'è nessuno che testimoni l'accaduto. Per migliorare la sua immagine si iscrive alla lega dei supereroi, nelle prove fisiche batte ogni record, ma nel test è abbastanza scarso e si posiziona a fondo classifica. Con la trama mi fermo qui, ma vi sarebbero molte altre cose da raccontare. Quando si intraprende una storia di questo genere si rischia di commettere l'errore fatale di diventare ripetitivi e monotoni dopo un pò puntando tutto sul contrasto eroe/nemici, ma ciò non succede. A parte i primi episodi in cui viene presentato l'eroe la storia evolve una prima volta quando Saitama conosce il cyborg Genos ed un seconda quando si iscrive alla lega dei supereroi. I disegni sono ben fatti, sono accurati quando servono e le caricature sono ben fatte quando le situazioni sono più umoristiche. Il cast dei comprimari si sta un pò alla volta rimpolpando, (il mio preferito è il ciclista senza patente) e questo fa ben sperare per la longevità dell'opera, in quanto le storie non vertono solo su Saitama, ma il mondo che lo circonda un pò alla volta prende vita.
Do un 8 sulla fiducia (essendo ancora in corso), ma se il personaggio e la sua storia vengono ben gestiti, potrebbe anche salire a 9.
Do un 8 sulla fiducia (essendo ancora in corso), ma se il personaggio e la sua storia vengono ben gestiti, potrebbe anche salire a 9.
Onepunch-man è un manga a tema "supereroi" particolarmente anomalo.
Ma è bene cominciare con alcune premesse.
L'originale Onepunch-man è un webcomic di un autore giapponese che scrive, disegna e pubblica sotto lo pseudonimo di "One". Facilmente reperibile sulla rete, una prima visione dell'opera può far pensare ad uno scherzo: raramente si è visto un disegno più rozzo e impreciso.
Sarebbe tuttavia un crimine fermarsi alla prima impressione, in quanto porterebbe ad abbandonare un vero e proprio diamante grezzo. Ciò non è successo, e il webcomic è ben presto diventato virale, attirando le attenzioni di un affermato mangaka quale Yusuke Murata, autore in
precedenza dello spokon Eyeshield 21, che si è offerto di ridisegnare il lavoro di One. Il manga in questione è dunque una sorta di reboot nato dalla collaborazione tra i due.
La storia ruota intorno alle avventure di Saitama, originariamente un ragazzo come tanti che, dopo aver salvato un bambino dalle ire di un bizzarro mostro-crostaceo, capisce che il suo destino è diventare un eroe.
Dopo un lungo periodo di duri allenamenti (non così tremendi in realtà) Saitama scopre due cose: di aver perso tutti i capelli e di essere diventato forte. E questo è tutto, semplice no? Tutto nel protagonista è semplice: l'aspetto (che volutamente Murata sceglie di rappresentare, salvo rari casi, in maniera basilare e quasi stilizzata), il comportamento, i vestiti e il combattimento. Già, perchè tutto termina con un solo, potentissimo pugno, dato senza neanche troppa convinzione e capace di annichilire il più esagerato tra i nemici.
L'intero manga sviluppa questo clichè, parodiando il classico shonen: c'è l'eroe, il nemico fortissimo, l'eroe che scopre come incrementare il proprio potere, il nemico che non ha usato che il 30% del suo potere (qualcuno ricorda Yuu degli spettri? O Dragonball? No?), etcetera.
In Onepunch-man c'è il nemico, c'è il nemico ancora più forte, ci sono i loro power-ups e assi nella manica, eppure tutto si rivela inutile contro il protagonista letteralmente fuori scala.
Intorno a Saitama si sviluppano poi le storie di supereroi e supercattivi nella norma (per quanto bizzarri): un cyborg, artisti marziali, scienziati pazzi, un ciclista (unico vero "eroe", ma sfortunatamente privo di alcun potere se non della sua forza di volontà), un galeotto esibizionista e molti altri.
Dove sta allora la forza di Onepunch-man?
L'opera di "One" è unica nel suo genere: il protagonista è sfacciatamente forte fin da subito, è questo è il duo dramma, non potendo vivere più la scintilla, l'emozione, la paura della sconfitta. Ciononostante l'autore riesce a far ridere di questo dramma: chiunque tra i lettori sia un appassionato di shonen, faticherà a trattenere le risate di fronte alle gag e agli atteggiamenti di Saitama.
La storia procede a ritmo incalzante: non esistono momenti morti o lunghissimi intermezzi (i classici flashback e pensieri dei personaggi) che non siano fatti ad arte e presto cinicamente accantonati.
La qualità del disegno di Yusuke Murata è eccellente: preciso come pochi, sa creare grande dinamismo senza generare confusione, e in certe scene sembra "uscire" dalla vignetta. Va detto a tal proposito che i lettori di Eyeshield 21 riconosceranno nel Saitama coi capelli la copia sputata di Shin, e nel cyborg Genos il sosia di Hayato Akaba.
Come già accennato, l'opera non è al momento in cui scrivo la recensione disponibile in formato cartaceo, ma essendo un web-comic è agevolmente reperibile sulla rete, sia nella versione originale che in quella di Murata, ed è senza dubbio ai primissimi posti tra i volumi "da acquistare"
Voti finali
Trama: 7 - A livello generale inevitabilmente debole (arriva il cattivo, nessuno batte il cattivo, arriva Saitama, lo stende, repeat), ma rimedia alla grande la completa imprevedibilità delle singole situazioni
Originalità: 9 - Decisamente One sa dar vita a situazioni al limite del geniale, e l'idea di fondo in sè è notevole
Disegno: 10 e lode - Virtuoso senza diventare incomprensibile, il voto all'originale di One è tuttavia un 3... 5 se vogliamo contare il dinamismo
Personaggi: 9 - Tanti e unici. Perfettamente in linea con i canonici eroi da shonen, e al contempo originali. Ma i cattivi vincono a mani basse.
Fattore X: presente - il manga ha quella cosa che ti fa dire "è diverso da quello che ho letto finora e mi invita ad andare avanti"
Totale: 8,8- Il voto perfetto è un rarissimo dono, va dato ai manga che rimangono nel tempo, e chi scrive questa recensione decisamente non se la sente di sbilanciarsi così tanto, specie per un lavoro che si sta appena facendo strada nel mondo. Onepunch-man rientra tuttavia a mio modesto parere tra le eccellenze, ed è consigliatissimo a chiunque, per prendersi una boccata d'aria rispetto ai troppo frequenti polpettoni proposti da certi shonen, per farsi una risata o semplicemente per vivere un'avventura. Senza contare che tale voto potrà evolvere, in meglio o in peggio.
La chicca: i livelli - credo di non essere l'unico ad andare in estasi quando un fumetto o un film fornisce le indicazioni sul potere dei personaggi: quello è di classe C, quello A, l'altro ha un'aura potentissima!
Ebbene, in Onepunch-man tutto questo c'è, solo per essere stravolto dall'impossibile potere del "Pelato Mantellato" Saitama (beccati questo, pipistrello dei miei stivali!)
Ma è bene cominciare con alcune premesse.
L'originale Onepunch-man è un webcomic di un autore giapponese che scrive, disegna e pubblica sotto lo pseudonimo di "One". Facilmente reperibile sulla rete, una prima visione dell'opera può far pensare ad uno scherzo: raramente si è visto un disegno più rozzo e impreciso.
Sarebbe tuttavia un crimine fermarsi alla prima impressione, in quanto porterebbe ad abbandonare un vero e proprio diamante grezzo. Ciò non è successo, e il webcomic è ben presto diventato virale, attirando le attenzioni di un affermato mangaka quale Yusuke Murata, autore in
precedenza dello spokon Eyeshield 21, che si è offerto di ridisegnare il lavoro di One. Il manga in questione è dunque una sorta di reboot nato dalla collaborazione tra i due.
La storia ruota intorno alle avventure di Saitama, originariamente un ragazzo come tanti che, dopo aver salvato un bambino dalle ire di un bizzarro mostro-crostaceo, capisce che il suo destino è diventare un eroe.
Dopo un lungo periodo di duri allenamenti (non così tremendi in realtà) Saitama scopre due cose: di aver perso tutti i capelli e di essere diventato forte. E questo è tutto, semplice no? Tutto nel protagonista è semplice: l'aspetto (che volutamente Murata sceglie di rappresentare, salvo rari casi, in maniera basilare e quasi stilizzata), il comportamento, i vestiti e il combattimento. Già, perchè tutto termina con un solo, potentissimo pugno, dato senza neanche troppa convinzione e capace di annichilire il più esagerato tra i nemici.
L'intero manga sviluppa questo clichè, parodiando il classico shonen: c'è l'eroe, il nemico fortissimo, l'eroe che scopre come incrementare il proprio potere, il nemico che non ha usato che il 30% del suo potere (qualcuno ricorda Yuu degli spettri? O Dragonball? No?), etcetera.
In Onepunch-man c'è il nemico, c'è il nemico ancora più forte, ci sono i loro power-ups e assi nella manica, eppure tutto si rivela inutile contro il protagonista letteralmente fuori scala.
Intorno a Saitama si sviluppano poi le storie di supereroi e supercattivi nella norma (per quanto bizzarri): un cyborg, artisti marziali, scienziati pazzi, un ciclista (unico vero "eroe", ma sfortunatamente privo di alcun potere se non della sua forza di volontà), un galeotto esibizionista e molti altri.
Dove sta allora la forza di Onepunch-man?
L'opera di "One" è unica nel suo genere: il protagonista è sfacciatamente forte fin da subito, è questo è il duo dramma, non potendo vivere più la scintilla, l'emozione, la paura della sconfitta. Ciononostante l'autore riesce a far ridere di questo dramma: chiunque tra i lettori sia un appassionato di shonen, faticherà a trattenere le risate di fronte alle gag e agli atteggiamenti di Saitama.
La storia procede a ritmo incalzante: non esistono momenti morti o lunghissimi intermezzi (i classici flashback e pensieri dei personaggi) che non siano fatti ad arte e presto cinicamente accantonati.
La qualità del disegno di Yusuke Murata è eccellente: preciso come pochi, sa creare grande dinamismo senza generare confusione, e in certe scene sembra "uscire" dalla vignetta. Va detto a tal proposito che i lettori di Eyeshield 21 riconosceranno nel Saitama coi capelli la copia sputata di Shin, e nel cyborg Genos il sosia di Hayato Akaba.
Come già accennato, l'opera non è al momento in cui scrivo la recensione disponibile in formato cartaceo, ma essendo un web-comic è agevolmente reperibile sulla rete, sia nella versione originale che in quella di Murata, ed è senza dubbio ai primissimi posti tra i volumi "da acquistare"
Voti finali
Trama: 7 - A livello generale inevitabilmente debole (arriva il cattivo, nessuno batte il cattivo, arriva Saitama, lo stende, repeat), ma rimedia alla grande la completa imprevedibilità delle singole situazioni
Originalità: 9 - Decisamente One sa dar vita a situazioni al limite del geniale, e l'idea di fondo in sè è notevole
Disegno: 10 e lode - Virtuoso senza diventare incomprensibile, il voto all'originale di One è tuttavia un 3... 5 se vogliamo contare il dinamismo
Personaggi: 9 - Tanti e unici. Perfettamente in linea con i canonici eroi da shonen, e al contempo originali. Ma i cattivi vincono a mani basse.
Fattore X: presente - il manga ha quella cosa che ti fa dire "è diverso da quello che ho letto finora e mi invita ad andare avanti"
Totale: 8,8- Il voto perfetto è un rarissimo dono, va dato ai manga che rimangono nel tempo, e chi scrive questa recensione decisamente non se la sente di sbilanciarsi così tanto, specie per un lavoro che si sta appena facendo strada nel mondo. Onepunch-man rientra tuttavia a mio modesto parere tra le eccellenze, ed è consigliatissimo a chiunque, per prendersi una boccata d'aria rispetto ai troppo frequenti polpettoni proposti da certi shonen, per farsi una risata o semplicemente per vivere un'avventura. Senza contare che tale voto potrà evolvere, in meglio o in peggio.
La chicca: i livelli - credo di non essere l'unico ad andare in estasi quando un fumetto o un film fornisce le indicazioni sul potere dei personaggi: quello è di classe C, quello A, l'altro ha un'aura potentissima!
Ebbene, in Onepunch-man tutto questo c'è, solo per essere stravolto dall'impossibile potere del "Pelato Mantellato" Saitama (beccati questo, pipistrello dei miei stivali!)
Spassosissimo. Questo è un manga che ribalta i cliché dei manga di arti marziali e di super poteri. Qui il protagonista non cerca di diventare più forte, ma è quasi depresso perché lo è troppo.
Il protagonista lo potete vedere disegnato sul volume 1. Io prima di cominciare a leggere credevo che il tizio biondo sulla copertina del secondo volume fosse il protagonista. E invece il personaggio principale è un anonimo pelatone che ti aspetteresti come parte dello sfondo di una scena.
Ora immaginatevi un mostro in stile boss finale che distrugge città in un batter d'occhio, la gente scappa impaurita; una scena in stile Cloverfield insomma e niente e nessuno riesce a ferirlo minimamente. In mezzo al nulla sbuca l'anonimo pelatone vestito in maniera ridicola. Il boss finale comincia con i sui discorsi arroganti da boss finale e attacca. Un pugno e splat! Il mostro finisce a pezzettini come se nulla fosse. Non riesco a rendere bene la scena ma vederete che se lo leggete non potrete fare a meno di sorridere.
Questo è un manga che fa dell'umorismo la sua colonna portante. E l'umorismo si basa sulla sfaticata invincibilità del protagonista.
Se siete fan dei manga sul genere arti marziali e super poteri, questo manga vi piacerà di sicuro. E un po' come con gli horror: più gli guardi più di piacerà Scary Movie. Ma a differenza di quest'ultimo l'umorismo è un po' più sottile (non che ci voglia molto).
Do a questo manga 9 perché credo che abbia un originalità che lo distingue e perché mi diverte leggerlo più di quanto quei manga che seguono la solita ricetta riescano a fare.
Il protagonista lo potete vedere disegnato sul volume 1. Io prima di cominciare a leggere credevo che il tizio biondo sulla copertina del secondo volume fosse il protagonista. E invece il personaggio principale è un anonimo pelatone che ti aspetteresti come parte dello sfondo di una scena.
Ora immaginatevi un mostro in stile boss finale che distrugge città in un batter d'occhio, la gente scappa impaurita; una scena in stile Cloverfield insomma e niente e nessuno riesce a ferirlo minimamente. In mezzo al nulla sbuca l'anonimo pelatone vestito in maniera ridicola. Il boss finale comincia con i sui discorsi arroganti da boss finale e attacca. Un pugno e splat! Il mostro finisce a pezzettini come se nulla fosse. Non riesco a rendere bene la scena ma vederete che se lo leggete non potrete fare a meno di sorridere.
Questo è un manga che fa dell'umorismo la sua colonna portante. E l'umorismo si basa sulla sfaticata invincibilità del protagonista.
Se siete fan dei manga sul genere arti marziali e super poteri, questo manga vi piacerà di sicuro. E un po' come con gli horror: più gli guardi più di piacerà Scary Movie. Ma a differenza di quest'ultimo l'umorismo è un po' più sottile (non che ci voglia molto).
Do a questo manga 9 perché credo che abbia un originalità che lo distingue e perché mi diverte leggerlo più di quanto quei manga che seguono la solita ricetta riescano a fare.