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Real_F

Volumi letti: 50/33 --- Voto 10
Recensione completa di Edens Zero (stagioni 1-4)

Stagione 1 – L'inizio incerto
Altalenante e banale. L’approccio iniziale è poco convincente e infantile, quasi costruito per essere criticato. I personaggi risultano già visti, con poco carisma, e i villain sono episodici e piatti. Qualche scena emozionante si salva, ma nel complesso nulla di davvero memorabile.
Temi trattati: amicizia, valore della vita, uguaglianza tra androidi e umani.

Stagione 2 – La rinascita
Un vero salto di qualità. La trama diventa più imprevedibile, interessante e dal ritmo più serrato. L’ambientazione si fa più dark, i personaggi iniziano ad avere uno spessore psicologico vero, e i villain acquistano fascino e complessità. Si costruisce finalmente una narrazione degna di nota.
Temi trattati: valore della vita, perdono.


Stagione 3 (Kaede e Aoi Cosmos War) – Il picco
Da mediocre a capolavoro. La tensione è altissima, ci sono morti tra i personaggi principali, e i villain sono scritti alla perfezione. Shiki si impone come uno dei protagonisti più complessi del panorama shonen.
Temi trattati: destino, libero arbitrio, guerra, valore della vita.


Stagione 4 (Universe 0) – Il gran finale, tra malinconia e ambizione
L’opera rallenta sul piano della tensione ma cresce in ambizione. Grandi rivelazioni e collegamenti narrativi ben riusciti, ma anche qualche momento noioso. Il ritorno di tutti i personaggi morti e la redenzione dei villain alleggeriscono il tono generale, rendendolo più malinconico. Il finale è un po’ frettoloso, ma coerente con l’intero percorso.
Temi trattati: memoria, seconda possibilità, senso del viaggio.




In conclusione edens Zero è un’opera dal ritmo altalenante, ma perfetta dal punto di vista concettuale. Riesce a concretizzarsi in maniera brillante in alcuni archi, mentre in altri perde mordente. È una serie capace di scivolare fino al 4, ma anche una delle pochissime in grado di raggiungere vette da 10. Un viaggio imperfetto, ma straordinariamente umano. Un opera fatta per chi non si ferma le apparenze e cerca un opera profonda e che ti lascia il segno. Estremamente consigliata

Hangedman

Volumi letti: 6/33 --- Voto 3
Hiro Mashima, mangaka ben noto per «Rave master» e «Fairy tail», decide di abbandonare il confort di un setting Fantasy per spostarsi verso un'atmosfera sci-fi con «Eden's Zero», il problema è che questa è l'unica cosa che ha deciso di abbandonare dai sui manga precedenti... «Eden's zero» infatti si porta dietro tutti i problemi dei suoi manga precedenti, ma questa volta persino accentuati.
Questo nuovo manga è deludente e al di sotto del mediocre in ogni suo aspetto, in realtà è difficile addirittura definirlo un nuovo manga, i personaggi sono copiacarbone di quelli di «Fairy tail» non solo a livello di design (che sarebbe perdonabile) ma anche come caratterizzazione, l'originalità è al di sotto dello zero presente nel titolo.

L'unica tematica che affronta il manga fin dal primo capitolo è quella dell'amicizia, ripetuta fino allo sfinimento senza un minimo di profondità, senza sforzarsi di andare oltre il "siamo amici perché si, io proteggo i miei amici e mi danno forza", tema vuoto senza alcun tipo di introspezione o sfaccettature minimamente interessanti.
Il manga è vuoto, banale e per niente interessante nei suoi contenuti, inoltre si porta dietro molti altri difetti dai manga precedenti: è di fanservice praticamente in qualunque scena in cui è presente un personaggio femminile. I combattimenti hanno una regia banalissima nel paneling, il risultato è scontato fin dal principio e i livelli di potere sono poco chiari.
I disegni sono come al solito una delle poche cose buone di Mashima, vedere l'artista disegnare cose appartenenti ad un setting diverso dal solito (come robot e navi spaziali) può essere in qualche modo interessante.

Concludendo «Eden's zero» è un manga riciclato, banale, privo di contenuti e poco interessante anche per quanto riguarda il lato battle. Mashima fallisce nell'evolvere in alcun modo a livello di scrittore.
Da evitare.