Kekkaishi - Professione Acchiappademoni
"Kekkaishi" è uno dei tanti manga vittima dell'inflazione di shonen che si hanno ogni generazione. Paga forse il suo stile a tratti minimalista, poco esagerato e poco tamarro, paga probabilmente il fatto di essere pubblicato da una rivista che certamente non è mediaticamente forte come Jump e che quindi non proietta le sue opere in trasposizioni anime ad alto budget che poi faranno il giro del mondo, ma arriva massimo a "contentini" per i fans.
Fatto sta che nonostante tutto è un manga che meriterebbe ben altre fortune e che probabilmente in ambito shonen ha pochissimo da invidiare anche a produzioni ben più rinomate e di tendenza, ma si sa, casi come questi sono all'ordine del giorno in qualsiasi ambito della vita.
Se in Giappone tutto sommato il seguito è stato comunque buono, in Italia la sfortuna di Yellow Tanabe è stata quella di imbattersi nella casa editrice che più di tutte o ti porta nell'olimpo anche senza grossi meriti apparenti oppure ti fa sprofondare nel dimenticatoio.
Quadrimestralità a 5,5 € a volume, capirete da soli com'è finita.
"Kekkaishi" sicuramente è un manga di quelli classici: ambientazione scolastica giapponese vecchio stampo, protagonisti che in realtà hanno dei poteri (sono dei Kekkaishi) tramandati da generazioni e che li portano a dover proteggere la zona, spiriti e mitologia nipponica presente un po' ovunque.
Bello, direi.
La cosa ancora più bella è che nonostante sia uno shonen, ha una trama che come raramente mi succede è riuscita ad interessarmi, a farmi chiedere "chissà come finirà".
Solitamente infatti leggo questa tipologia di manga in maniera abbastanza disincantata, sapendo già dove si andrà a parare e senza dare un grande valore alla trama nei suoi contenuti, limitandomi a valutare il suo svolgimento, mentre in questo caso l'autrice è stata finalmente in grado di scuotermi dal torpore provocato da una serie di manga fatti con lo stampino.
Ovviamente la storia ha delle pause, anche importanti, ma il mistero dietro a Karasumori, la terra da proteggere, è talmente fitto e talmente ben gestito e dosato durante il manga da risultare veramente interessante.
La storia poi si prende il lusso, nonché il rischio, di rompere uno tra i più grossi tabù in ambito shonen e in generale in ambito fumettistico, e proprio la sorpresa scaturita da questa scelta sarà talmente forte e inaspettata da suscitare emozioni e riuscire a commuovere in maniera genuina.
I personaggi sono a mio avviso ben caratterizzati e non li cambierei nemmeno sotto tortura, non faccio però fatica a pensare che questa loro "normalità" cozzi contro il desiderio del pubblico, soprattutto più giovane, di vedere personaggi esaltati, tamarri e dai chara design astrusi e sempre più elaborati.
La forza del manga però è anche questa, nella sua semplicità, che giova sicuramente all'immedesimazione nel protagonista, eterno "incompiuto" che non riesce a gestire il suo immenso potenziale, e nei comprimari.
Non mancano personaggi misteriosi, altri più leggeri e anche qualche cattivo che si rispetti, tutti sempre ben caratterizzati mantenendo però lo stile "minimalista" del manga, dove alla fine dei conti il vero protagonista diventa la terra di Karasumori.
A livello grafico si potrebbe fare lo stesso discorso fatto sui personaggi: la Tanabe disegna bene, ma manca quel guizzo alla Tite Kubo che potrebbe regalare adrenalina alle vicende e quindi attirare pubblico.
Rimaniamo comunque su livelli buonissimi, e per contro trovo che il suo stesso stile di disegno sia perfetto per la storia che racconta, che non vuole appunto essere "esagerata".
Una nota di merito va alla fantasia con cui sono ideati i combattimenti, reinterpretati magistralmente grazie ai potere dei Kekkaishi che consente di creare barriere.
Era da tanto che non si assisteva ad un qualcosa di così diverso, che non si basi si aura, chakra, poteri elementali, sfere di energia ecc ecc.
Con queste semplice barriere, e l'abilità di modellarle, si può passare agilmente da poteri offensivi a quelli difensivi, offrendo al lettore qualcosa di freschissimo senza mai risultare invasivo, siccome comunque il manga non è assolutamente basato sui combattimenti.
Un manga ottimo insomma, che consiglio senza mezzi termini a tutti gli amanti di manga in generale, con ovviamente un occhio di riguardo verso i divoratori di shonen che si troveranno davanti ad una lettura diversa dal solito, a patto che questa sua diversità non spaventi.
Fatto sta che nonostante tutto è un manga che meriterebbe ben altre fortune e che probabilmente in ambito shonen ha pochissimo da invidiare anche a produzioni ben più rinomate e di tendenza, ma si sa, casi come questi sono all'ordine del giorno in qualsiasi ambito della vita.
Se in Giappone tutto sommato il seguito è stato comunque buono, in Italia la sfortuna di Yellow Tanabe è stata quella di imbattersi nella casa editrice che più di tutte o ti porta nell'olimpo anche senza grossi meriti apparenti oppure ti fa sprofondare nel dimenticatoio.
Quadrimestralità a 5,5 € a volume, capirete da soli com'è finita.
"Kekkaishi" sicuramente è un manga di quelli classici: ambientazione scolastica giapponese vecchio stampo, protagonisti che in realtà hanno dei poteri (sono dei Kekkaishi) tramandati da generazioni e che li portano a dover proteggere la zona, spiriti e mitologia nipponica presente un po' ovunque.
Bello, direi.
La cosa ancora più bella è che nonostante sia uno shonen, ha una trama che come raramente mi succede è riuscita ad interessarmi, a farmi chiedere "chissà come finirà".
Solitamente infatti leggo questa tipologia di manga in maniera abbastanza disincantata, sapendo già dove si andrà a parare e senza dare un grande valore alla trama nei suoi contenuti, limitandomi a valutare il suo svolgimento, mentre in questo caso l'autrice è stata finalmente in grado di scuotermi dal torpore provocato da una serie di manga fatti con lo stampino.
Ovviamente la storia ha delle pause, anche importanti, ma il mistero dietro a Karasumori, la terra da proteggere, è talmente fitto e talmente ben gestito e dosato durante il manga da risultare veramente interessante.
La storia poi si prende il lusso, nonché il rischio, di rompere uno tra i più grossi tabù in ambito shonen e in generale in ambito fumettistico, e proprio la sorpresa scaturita da questa scelta sarà talmente forte e inaspettata da suscitare emozioni e riuscire a commuovere in maniera genuina.
I personaggi sono a mio avviso ben caratterizzati e non li cambierei nemmeno sotto tortura, non faccio però fatica a pensare che questa loro "normalità" cozzi contro il desiderio del pubblico, soprattutto più giovane, di vedere personaggi esaltati, tamarri e dai chara design astrusi e sempre più elaborati.
La forza del manga però è anche questa, nella sua semplicità, che giova sicuramente all'immedesimazione nel protagonista, eterno "incompiuto" che non riesce a gestire il suo immenso potenziale, e nei comprimari.
Non mancano personaggi misteriosi, altri più leggeri e anche qualche cattivo che si rispetti, tutti sempre ben caratterizzati mantenendo però lo stile "minimalista" del manga, dove alla fine dei conti il vero protagonista diventa la terra di Karasumori.
A livello grafico si potrebbe fare lo stesso discorso fatto sui personaggi: la Tanabe disegna bene, ma manca quel guizzo alla Tite Kubo che potrebbe regalare adrenalina alle vicende e quindi attirare pubblico.
Rimaniamo comunque su livelli buonissimi, e per contro trovo che il suo stesso stile di disegno sia perfetto per la storia che racconta, che non vuole appunto essere "esagerata".
Una nota di merito va alla fantasia con cui sono ideati i combattimenti, reinterpretati magistralmente grazie ai potere dei Kekkaishi che consente di creare barriere.
Era da tanto che non si assisteva ad un qualcosa di così diverso, che non si basi si aura, chakra, poteri elementali, sfere di energia ecc ecc.
Con queste semplice barriere, e l'abilità di modellarle, si può passare agilmente da poteri offensivi a quelli difensivi, offrendo al lettore qualcosa di freschissimo senza mai risultare invasivo, siccome comunque il manga non è assolutamente basato sui combattimenti.
Un manga ottimo insomma, che consiglio senza mezzi termini a tutti gli amanti di manga in generale, con ovviamente un occhio di riguardo verso i divoratori di shonen che si troveranno davanti ad una lettura diversa dal solito, a patto che questa sua diversità non spaventi.
Spesso ci troviamo davanti ad opere che se fossero finite prima sarebbero state dei capolavori. Kekkaishi si trova in questa triste condizione.
TRAMA
Yoshimori (già il suo nome secondo me è un punto forte del manga, non il solito nome da duro) è uno studente delle medie che di notte deve tornare nel suo istituto e scacciare i demoni che vi accorrono per accrescere il proprio potere demoniaco, il tutto con l'aiuto della più grande e saggia Tokine. I due ragazzi appartengono a due grandi famiglie di kekkaishi (creatori di barriere) che si contendono il titolo di eredi della scuola di Hazama, il fondatore della tecnica delle kekkai (barriere mistiche) per la distruzione dei demoni. La vicenda ruoterà attorno a diversi temi: l'amore di Yoshimori per Tokine e il suo desiderio di proteggerla, la rivalità tra Yoshimori e suo fratello maggiore, infine, il mistero di cosa si nasconde nella scuola di Yoshimori (l'istituto Karasumori) dove si dice che il fondatore abbia dovuto sigillare un potere enorme e pericoloso.
PRO
Il protagonista è diverso dai soliti visti in vari manga, non vuole diventare potente o forte ma solo sigillare per sempre quella terra che ha messo in pericolo e ha tolto la vita a persone a lui care. Il sogno più grande è invece fare il pasticcere. Questo è quello che riguarda la prima parte del manga (fino numero 19) perché purtroppo ci ritroveremo sempre più vicino a un "Goku" più forte di chiunque altro.
I combattimenti sono piuttosto tattici e avvincenti, senza durare settimane e settimane, questo forse grazie alla mancanza di power up. Tutto si gioca nello sfruttare la forma e a consistenza delle kekkai, barriere magiche rettangolari o quadrate che possono esplodere e distruggere il loro contenuto, difendere, fare da scala ecc ecc.
I rapporti umani sono un elemento importante nel manga e vengono affrontati con molta cura e realismo, in particolare è da notare la rivalità/amore dei due fratelli che si ammirano e invidiano a vicenda, qualcosa trattato poco nei manga shonen a cui siamo abituati, piuttosto che l'amicizia/amore tra Yoshimori e Tokine e l'amicizia di Yoshimori con i vari aiutanti che incontrerà della sua missione.
Il disegno è secondo me sublime, particolareggiato ma senza essere pesante, a volte si basa sullo stretto necessario senza incorrere nel triste sfondo bianco.
Il mistero di Karasumori è ciò che fa più gola al lettore, ambiguo nella sua natura e nei modi in cui interviene nelle vicende dei vari protagonisti. Fino all'ultimo (quasi...) non si capisce cosa o chi sia karasumori.
CONTRO ( e che contro...)
Durante "Kekkaishi" purtroppo troveremo personaggi molto complessi su cui l'autrice fa intendere delle vicende nascoste nel loro passato che però... non rivelerà mai. Personaggi a volte inquietanti, come l'amico del nonno di Yoshimori o addirittura il suo stesso padre, di cui non sapremo mai chi era, cosa faceva, perché e come ha fatto. Questa è una cosa che disturba parecchio, anche perché il tempo per parlarne durante l'opera c'era eccome, invece di mettere capitoli filler come nei peggiori anime presi da mediaset.
Cattivi potentissimi che non muoio e... ? spariscono nel nulla più totale. Ve lo immaginate un Cell o Freezer che non muoiono ma semplicemente se ne vanno per i cavoli loro ? No. Invece in "Kekkaishi" si può non morire ma andarsene e sparire fino alla fine...
La partenza è lenta, lenta, lenta... ci vogliono ben 5 numeri perché la storia di "Kekkaishi" si faccia interessante e finiscano vari episodi auto-conclusivi che durano quattro numeri. Veramente troppi. I
l sottotitolo acchiappademoni, fastidioso e soprattutto insensato. Non centra davvero nulla con la vicenda
Il prezzo, purtroppo, dato le vendite scarse, di 5.50 €
BILANCIO
Kekkaishi con qualche mistero svelato e una fine più veloce sarebbe stato un capolavoro shonen, diverso dalle solite jumpate sfornate fino alla fine. Purtroppo la presenza di personaggi incredibili che ti scompaiono a caso e un protagonista che diventa sempre il più solito "faccio tutto io -salvo tutti io- nessuno deve morire" portano il manga a un voto più che sufficiente che fino al numero 17-18 si teneva su un 9 pieno. Un vero peccato. Da notare che però si tratta della prima opera dell'autrice che bisogna comunque ammettere, si presenta veramente bene nel palcoscenico shonen.
TRAMA
Yoshimori (già il suo nome secondo me è un punto forte del manga, non il solito nome da duro) è uno studente delle medie che di notte deve tornare nel suo istituto e scacciare i demoni che vi accorrono per accrescere il proprio potere demoniaco, il tutto con l'aiuto della più grande e saggia Tokine. I due ragazzi appartengono a due grandi famiglie di kekkaishi (creatori di barriere) che si contendono il titolo di eredi della scuola di Hazama, il fondatore della tecnica delle kekkai (barriere mistiche) per la distruzione dei demoni. La vicenda ruoterà attorno a diversi temi: l'amore di Yoshimori per Tokine e il suo desiderio di proteggerla, la rivalità tra Yoshimori e suo fratello maggiore, infine, il mistero di cosa si nasconde nella scuola di Yoshimori (l'istituto Karasumori) dove si dice che il fondatore abbia dovuto sigillare un potere enorme e pericoloso.
PRO
Il protagonista è diverso dai soliti visti in vari manga, non vuole diventare potente o forte ma solo sigillare per sempre quella terra che ha messo in pericolo e ha tolto la vita a persone a lui care. Il sogno più grande è invece fare il pasticcere. Questo è quello che riguarda la prima parte del manga (fino numero 19) perché purtroppo ci ritroveremo sempre più vicino a un "Goku" più forte di chiunque altro.
I combattimenti sono piuttosto tattici e avvincenti, senza durare settimane e settimane, questo forse grazie alla mancanza di power up. Tutto si gioca nello sfruttare la forma e a consistenza delle kekkai, barriere magiche rettangolari o quadrate che possono esplodere e distruggere il loro contenuto, difendere, fare da scala ecc ecc.
I rapporti umani sono un elemento importante nel manga e vengono affrontati con molta cura e realismo, in particolare è da notare la rivalità/amore dei due fratelli che si ammirano e invidiano a vicenda, qualcosa trattato poco nei manga shonen a cui siamo abituati, piuttosto che l'amicizia/amore tra Yoshimori e Tokine e l'amicizia di Yoshimori con i vari aiutanti che incontrerà della sua missione.
Il disegno è secondo me sublime, particolareggiato ma senza essere pesante, a volte si basa sullo stretto necessario senza incorrere nel triste sfondo bianco.
Il mistero di Karasumori è ciò che fa più gola al lettore, ambiguo nella sua natura e nei modi in cui interviene nelle vicende dei vari protagonisti. Fino all'ultimo (quasi...) non si capisce cosa o chi sia karasumori.
CONTRO ( e che contro...)
Durante "Kekkaishi" purtroppo troveremo personaggi molto complessi su cui l'autrice fa intendere delle vicende nascoste nel loro passato che però... non rivelerà mai. Personaggi a volte inquietanti, come l'amico del nonno di Yoshimori o addirittura il suo stesso padre, di cui non sapremo mai chi era, cosa faceva, perché e come ha fatto. Questa è una cosa che disturba parecchio, anche perché il tempo per parlarne durante l'opera c'era eccome, invece di mettere capitoli filler come nei peggiori anime presi da mediaset.
Cattivi potentissimi che non muoio e... ? spariscono nel nulla più totale. Ve lo immaginate un Cell o Freezer che non muoiono ma semplicemente se ne vanno per i cavoli loro ? No. Invece in "Kekkaishi" si può non morire ma andarsene e sparire fino alla fine...
La partenza è lenta, lenta, lenta... ci vogliono ben 5 numeri perché la storia di "Kekkaishi" si faccia interessante e finiscano vari episodi auto-conclusivi che durano quattro numeri. Veramente troppi. I
l sottotitolo acchiappademoni, fastidioso e soprattutto insensato. Non centra davvero nulla con la vicenda
Il prezzo, purtroppo, dato le vendite scarse, di 5.50 €
BILANCIO
Kekkaishi con qualche mistero svelato e una fine più veloce sarebbe stato un capolavoro shonen, diverso dalle solite jumpate sfornate fino alla fine. Purtroppo la presenza di personaggi incredibili che ti scompaiono a caso e un protagonista che diventa sempre il più solito "faccio tutto io -salvo tutti io- nessuno deve morire" portano il manga a un voto più che sufficiente che fino al numero 17-18 si teneva su un 9 pieno. Un vero peccato. Da notare che però si tratta della prima opera dell'autrice che bisogna comunque ammettere, si presenta veramente bene nel palcoscenico shonen.
Premetto che "Kekkaishi" è il primo manga che abbia mai letto e che come inizio non mi sono subito appassionato: per i primi volumi si tratta solo di "arrivano i mostri e ammazzali", la storia non va avanti e diventa noioso. Finalmente dal 9° volume circa essa inizia a farsi interessante, con i nemici con le palle, per intenderci. L'unica pecca è che i poteri, i poteri di tutti in generale, non sono mai specificati; quello che voglio dire è che arriva un aiuto dall'esterno che ha sempre il potere necessario per risolvere la situazione, insomma la struttura del mondo di questo manga non è stata fissata così bene come per Naruto e co. Dopotutto, la storia, verso la fine si inizia a capire, anche se è difficile starle dietro, e si fa sempre più interessante.
"Kekkaishi" è un buono shounen, ma secondo il mio parere non lascia il segno; posso comunque suggerirlo perché non è sicuramente tempo sprecato, anzi. Do un 7, che potrebbe comunque essere un 7 e mezzo pieno.
"Kekkaishi" è un buono shounen, ma secondo il mio parere non lascia il segno; posso comunque suggerirlo perché non è sicuramente tempo sprecato, anzi. Do un 7, che potrebbe comunque essere un 7 e mezzo pieno.
Gande manga, capace di appassionare e di far commuovere con i suo alti e bassi. Fa piangere un po' il finale e il fatto che non si capiscano quali siano i veri sentimenti di lei, ma per il resto un ottimo lavoro a mio parere. L'idea è innovativa e creativa e permette creare nuovi spunti e soluzioni che di sicuro saranno di ispirazione per i manga a venire.
La cultura classica fa da padrona tra i mostri e gli spiriti tipici della cultura nipponica (e non solo), seguita da una grande immaginazione che ha dato vita a personaggi profondi, ma allo stesso tempo molto divertenti.
La cultura classica fa da padrona tra i mostri e gli spiriti tipici della cultura nipponica (e non solo), seguita da una grande immaginazione che ha dato vita a personaggi profondi, ma allo stesso tempo molto divertenti.
Anche se dal titolo questo manga potrebbe sembrare infantile (deduzione assolutamente errata), Kekkaishi è attualmente fra i manga più belli che io abbia mai letto. e ora vi spiego il perché.
La storia parla del protagonista, Yoshimori Sumimura, che di giorno è uno studente mentre di notte svolge il mestiere di Kekkaishi, ovvero sconfigge con delle barriere speciali ("kekkai" appunto) dei demoni che vogliono impadronirsi di Karasumori, il terreno sul quale si erge la scuola del protagonista e che emana una misteriosa energia. Se fin qui la trama può sembrare il solito tran tran, visto che nei primi 4-5 volumi il protagonista insieme a Tokine, amica d'infanzia di cui è innamorato, alterna fasi di azione e fasi comiche, dal volume 6 la trama subisce un'impennata totalmente inaspettata. Iniziano a comparire un sacco di personaggi interessanti, i misteri intorno al terreno si moltiplicano, e tante altre cose che non si riescono a descrivere senza rovinare un po' di trama. Il manga diventa molto più maturo rispetto all'inizio; non è MAI noioso e i due protagonisti, insieme alla sfilza di personaggi caratterizzati benissimo, danno vita ad un Manga con la M maiuscola.
In sintesi
STORIA: 10. Pieno di misteri, suspance e di combattimenti che, con le parti comiche, rendono la trama davvero godibile e mai noiosa.
PERSONAGGI: 10. Anche se all'inizio sono pochi poi diventano sempre di più e tutti meravigliosamente caratterizzati; sia i protagonisti che gli antagonisti.
DISEGNI: 10. Tratto pulito, mimiche facciali perfette, sfondi e personaggi perfetti.
EDIZIONE: 6. Edizione della Panini nella norma ma con un prezzo eccessivo, cadenza trimestrale senza motivo.
IN CONCLUSIONE: 10, manga da prendere ad occhi chiusi, per poi aprirli per leggerlo! L'autrice dà davvero il meglio di se stessa in questo manga, che merita assolutamente di essere letto se si ama lo shonen. Consigliatissimo!
La storia parla del protagonista, Yoshimori Sumimura, che di giorno è uno studente mentre di notte svolge il mestiere di Kekkaishi, ovvero sconfigge con delle barriere speciali ("kekkai" appunto) dei demoni che vogliono impadronirsi di Karasumori, il terreno sul quale si erge la scuola del protagonista e che emana una misteriosa energia. Se fin qui la trama può sembrare il solito tran tran, visto che nei primi 4-5 volumi il protagonista insieme a Tokine, amica d'infanzia di cui è innamorato, alterna fasi di azione e fasi comiche, dal volume 6 la trama subisce un'impennata totalmente inaspettata. Iniziano a comparire un sacco di personaggi interessanti, i misteri intorno al terreno si moltiplicano, e tante altre cose che non si riescono a descrivere senza rovinare un po' di trama. Il manga diventa molto più maturo rispetto all'inizio; non è MAI noioso e i due protagonisti, insieme alla sfilza di personaggi caratterizzati benissimo, danno vita ad un Manga con la M maiuscola.
In sintesi
STORIA: 10. Pieno di misteri, suspance e di combattimenti che, con le parti comiche, rendono la trama davvero godibile e mai noiosa.
PERSONAGGI: 10. Anche se all'inizio sono pochi poi diventano sempre di più e tutti meravigliosamente caratterizzati; sia i protagonisti che gli antagonisti.
DISEGNI: 10. Tratto pulito, mimiche facciali perfette, sfondi e personaggi perfetti.
EDIZIONE: 6. Edizione della Panini nella norma ma con un prezzo eccessivo, cadenza trimestrale senza motivo.
IN CONCLUSIONE: 10, manga da prendere ad occhi chiusi, per poi aprirli per leggerlo! L'autrice dà davvero il meglio di se stessa in questo manga, che merita assolutamente di essere letto se si ama lo shonen. Consigliatissimo!
Un manga shonen bellissimo e purtroppo in Italia molto sottovalutato!
Lo stesso sottotitolo "Professione Acchiappademoni", aggiunto dalla Panini, porta fuori strada e potrebbe far pensare a un opera futile per bambini.
Al contrario, il protagonista Yoshimori Sumimura (14 anni), 22° successore legittimo al ruolo di Kekkaishi (che significa "utilizzatore di barriere") ogni notte ha il compito di sorvegliare il terreno mistico Karasumori e debellare sul nascere ogni minaccia demonica.
La sosta prolungata dei demoni in questo luogo infatti consente loro un'evoluzione esponenziale dei poteri con i quali potrebbero facilmente uccidere i tanto odiati, deboli e ignari esseri umani; il compito dell'eroe non sarebbe così arduo se il terreno non si trovasse su una scuola media-superiore (scuola peraltro frequentata da Yoshimori) in pieno centro abitato!
Quindi rapidità e precisione sono fondamentali affinché l'ayakashi (così vengono chiamati i demoni) venga interamente intrappolato in trasparenti prismi chiamati appunto "Kekkai" (barriere) e fatto implodere mentre è al loro interno.
Ad affiancare Yoshi in questo infausto quanto rischioso compito c'è Tokine Yukimura (16 anni), 22esimo successore della famiglia rivale ai Sumimura, nonché amica di infanzia del protagonista e vicina di casa. Ed è proprio questo rapporto di amore-odio, collaborazione-rivalità tra i due uno degli elementi più comici del manga.
Da una parte c'è Tokine, brillante a scuola come sul lavoro, sempre seria e ligia al dovere, e dall'altra c'è Yoshimori, pigro e debole a scuola come sul lavoro (preferirebbe rimanere a casa a far dolci!), sempre giù di corda e perennemente nei guai.
Ancor più comico è poi il rapporto tra i nonni Sumimura e Yukimura, i 21esimi successori legittimi ormai in pensione, ma sempre arzilli e pronti a supportare gli scapestrati nipotini in caso di emergenza.
Se nei primi volumetti la storia del manga sembra ripetitiva, divisa cioè tra scuola al mattino e lavoro notturno, i nostri eroi dovranno ben presto vedersela con minacce ben peggiori dei semplici ayakashi, nemici che nessun Kekkaishi prima di loro aveva mai affrontato e che di conseguenza li costringerà ad un'evoluzione dei propri poteri e all'acquisizione di nuove alleanze.
Tornando all'analisi tecnica, Kekkaishi è di base un manga di azione-avventura, ma i disegni di Yellow Tanabe, seppur non ricchi di dettagli, risultano chiari ed efficaci sia per le scene di combattimento che per le gag umoristiche, le prime a volte molto difficili da interpretare anche nei manga di maggior successo (tipo Bleach, One Piece, ecc..)
Altri due punti a favore sono: il gran numero di scene di vita quotidiana, che facilitano il lettore a riconoscersi nei personaggi nonché a conoscere meglio molti aspetti dei loro caratteri, e la scorrevolezza della trama che rende l'opera facile da seguire anche se se ne interrompe la lettura per lunghi periodi.
Ecco, a proposito di lunghi periodi mi dispiace che l'edizione italiana della Panini abbia più volte cambiato le date di uscita dei volumetti, rendendo il manga dapprima mensile, poi trimestrale, poi bimestrale e poi di nuovo trimestrale. Un vero peccato considerando che la mangaka in Giappone va come un treno e attualmente sta per terminare il 30esimo volumetto. Senza parlare poi del prezzo insensato degli albi dal n5 in poi, che non hanno alcun extra in più rispetto a tante altre edizioni cartacee e che al massimo arrivano a costare un euro in più (da 3.90 € a 4.90 €)
Beh, che posso dire, io considero questo manga un prodotto molto ben fatto e soddisfacente che consiglio a tutti di leggere! Quindi vi esorto ad avere molta pazienza con le uscite e con i prezzi perché, a mio parere, ne vale la pena.
I miei voti:
Disegni:8, Storia:9, Personaggi:9.
Lo stesso sottotitolo "Professione Acchiappademoni", aggiunto dalla Panini, porta fuori strada e potrebbe far pensare a un opera futile per bambini.
Al contrario, il protagonista Yoshimori Sumimura (14 anni), 22° successore legittimo al ruolo di Kekkaishi (che significa "utilizzatore di barriere") ogni notte ha il compito di sorvegliare il terreno mistico Karasumori e debellare sul nascere ogni minaccia demonica.
La sosta prolungata dei demoni in questo luogo infatti consente loro un'evoluzione esponenziale dei poteri con i quali potrebbero facilmente uccidere i tanto odiati, deboli e ignari esseri umani; il compito dell'eroe non sarebbe così arduo se il terreno non si trovasse su una scuola media-superiore (scuola peraltro frequentata da Yoshimori) in pieno centro abitato!
Quindi rapidità e precisione sono fondamentali affinché l'ayakashi (così vengono chiamati i demoni) venga interamente intrappolato in trasparenti prismi chiamati appunto "Kekkai" (barriere) e fatto implodere mentre è al loro interno.
Ad affiancare Yoshi in questo infausto quanto rischioso compito c'è Tokine Yukimura (16 anni), 22esimo successore della famiglia rivale ai Sumimura, nonché amica di infanzia del protagonista e vicina di casa. Ed è proprio questo rapporto di amore-odio, collaborazione-rivalità tra i due uno degli elementi più comici del manga.
Da una parte c'è Tokine, brillante a scuola come sul lavoro, sempre seria e ligia al dovere, e dall'altra c'è Yoshimori, pigro e debole a scuola come sul lavoro (preferirebbe rimanere a casa a far dolci!), sempre giù di corda e perennemente nei guai.
Ancor più comico è poi il rapporto tra i nonni Sumimura e Yukimura, i 21esimi successori legittimi ormai in pensione, ma sempre arzilli e pronti a supportare gli scapestrati nipotini in caso di emergenza.
Se nei primi volumetti la storia del manga sembra ripetitiva, divisa cioè tra scuola al mattino e lavoro notturno, i nostri eroi dovranno ben presto vedersela con minacce ben peggiori dei semplici ayakashi, nemici che nessun Kekkaishi prima di loro aveva mai affrontato e che di conseguenza li costringerà ad un'evoluzione dei propri poteri e all'acquisizione di nuove alleanze.
Tornando all'analisi tecnica, Kekkaishi è di base un manga di azione-avventura, ma i disegni di Yellow Tanabe, seppur non ricchi di dettagli, risultano chiari ed efficaci sia per le scene di combattimento che per le gag umoristiche, le prime a volte molto difficili da interpretare anche nei manga di maggior successo (tipo Bleach, One Piece, ecc..)
Altri due punti a favore sono: il gran numero di scene di vita quotidiana, che facilitano il lettore a riconoscersi nei personaggi nonché a conoscere meglio molti aspetti dei loro caratteri, e la scorrevolezza della trama che rende l'opera facile da seguire anche se se ne interrompe la lettura per lunghi periodi.
Ecco, a proposito di lunghi periodi mi dispiace che l'edizione italiana della Panini abbia più volte cambiato le date di uscita dei volumetti, rendendo il manga dapprima mensile, poi trimestrale, poi bimestrale e poi di nuovo trimestrale. Un vero peccato considerando che la mangaka in Giappone va come un treno e attualmente sta per terminare il 30esimo volumetto. Senza parlare poi del prezzo insensato degli albi dal n5 in poi, che non hanno alcun extra in più rispetto a tante altre edizioni cartacee e che al massimo arrivano a costare un euro in più (da 3.90 € a 4.90 €)
Beh, che posso dire, io considero questo manga un prodotto molto ben fatto e soddisfacente che consiglio a tutti di leggere! Quindi vi esorto ad avere molta pazienza con le uscite e con i prezzi perché, a mio parere, ne vale la pena.
I miei voti:
Disegni:8, Storia:9, Personaggi:9.
Shonen carino e gradevole, forse non originalissimo visto che il tema basilare degli accchiappademoni è già stato sviscerato in molte altre declinazioni, ma si lascia leggere con piacere e lascia sicuramente soddisfatti. Un difetto che gli ho sempre attribuito è che non si capisce davvero quale sia il protagonista... o meglio, ci sono alcuni comprimari, Tokine in primis, che hanno un ruolo paritario a quello di Yoshimori, il (più o meno) protagonista. Ma queste son sottigliezze infondo, e la cosa potrebbe essere sicuramente una mia semplice impressione soggettiva, lo ammetto.
Una delle cose che più mi piace è l'uso che si fa di queste barriere trasparenti, le kekkai, con le quali questi cacciatori di demoni (kekkaishi appunto) riescono a imprigionare e distruggere demoni. Nei primi volumi infatti mi aspettavo un utilizzo ripetitivo e banale delle stesse, ma così non è assolutamente stato. Infatti i nostri eroi ci mostreranno un gran varietà di variabili sul tema, combinando e rielaborando le peculiarità di questi prismi trasparenti. Il livello strategico infatti è abbastanza elevato, ed i combattimenti risultano molto gratificanti anche grazie a ciò. Insomma niente stupide mazzate e gare di imbecillità.
A dare tensione al tutto poi, c'è sempre il fatto che i demoni che sconfinano nel terreno della scuola vanno eliminati velocemente, pena l'aumento delle loro capacità ed il complicarsi della situazione per i due guardiani notturni, Yoshimori e Tokine. Infatti in molti combattimenti i due Kekkaishi si troveranno spesso in grossi guai proprio a causa di questo fattore.
Non aspettatevi però una serie di episodi ripetitivi, in Kekkaishi la macrotrama c'è ed è avvincente ed abbastanza articolata, con una congrega di demoni che trama per sfruttare il potere del terreno sacro e confondersi alla specie umana; per non parlare di un'organizzazione di esorcisti che forse è ancora più pericolosa e losca del gruppo dei demoni...
In tutto ciò Yoshimori Sumimura veste sostanzialmente il simpatico ruolo del tipico ragazzino che si scoccia a dover assolvere ai suoi doveri di esorcista, e che non gradisce granché quindi i doveri e le incombenze derivanti dal ruolo del quale è stato investito.
Il disegno lo trovo ben fatto e chiaro anche nelle scene movimentate, forse da notare una lieve somiglianza tra alcuni personaggi.
Una grossa nota di demerito la merita l'edizione della Panini... o meglio il suo prezzo, visto che il manga è passato alla distribuzione del solo circuito delle fumetterie (come accaduto con Hikaru no Go e tanti altri) con uno spropositato aumento del prezzo di copertina. E la cosa è vergognosa sia per il fatto che non c'è stato uno straccio di comunicazione o di scuse nei confronti dei lettori (come al solito questa casa editrice si fa sempre protagonista delle solite furbate), sia perché l'edizione resta, ovviamente, quella tipica da edicola, assolutamente ordinaria e senza alcuno extra.
Tornando al manga in se, io comunque non posso che consigliarlo, decisamente appagante e ben fatto... in questo ambito le autrici, contrariamente ai loro colleghi maschietti, si distinguono SEMPRE per la qualità del prodotto realizzato, vedasi anche l'esempio di Fullmetal Alchemist e D-Gray Man :-P
Il voto è un 9- approssimato per eccesso.
Una delle cose che più mi piace è l'uso che si fa di queste barriere trasparenti, le kekkai, con le quali questi cacciatori di demoni (kekkaishi appunto) riescono a imprigionare e distruggere demoni. Nei primi volumi infatti mi aspettavo un utilizzo ripetitivo e banale delle stesse, ma così non è assolutamente stato. Infatti i nostri eroi ci mostreranno un gran varietà di variabili sul tema, combinando e rielaborando le peculiarità di questi prismi trasparenti. Il livello strategico infatti è abbastanza elevato, ed i combattimenti risultano molto gratificanti anche grazie a ciò. Insomma niente stupide mazzate e gare di imbecillità.
A dare tensione al tutto poi, c'è sempre il fatto che i demoni che sconfinano nel terreno della scuola vanno eliminati velocemente, pena l'aumento delle loro capacità ed il complicarsi della situazione per i due guardiani notturni, Yoshimori e Tokine. Infatti in molti combattimenti i due Kekkaishi si troveranno spesso in grossi guai proprio a causa di questo fattore.
Non aspettatevi però una serie di episodi ripetitivi, in Kekkaishi la macrotrama c'è ed è avvincente ed abbastanza articolata, con una congrega di demoni che trama per sfruttare il potere del terreno sacro e confondersi alla specie umana; per non parlare di un'organizzazione di esorcisti che forse è ancora più pericolosa e losca del gruppo dei demoni...
In tutto ciò Yoshimori Sumimura veste sostanzialmente il simpatico ruolo del tipico ragazzino che si scoccia a dover assolvere ai suoi doveri di esorcista, e che non gradisce granché quindi i doveri e le incombenze derivanti dal ruolo del quale è stato investito.
Il disegno lo trovo ben fatto e chiaro anche nelle scene movimentate, forse da notare una lieve somiglianza tra alcuni personaggi.
Una grossa nota di demerito la merita l'edizione della Panini... o meglio il suo prezzo, visto che il manga è passato alla distribuzione del solo circuito delle fumetterie (come accaduto con Hikaru no Go e tanti altri) con uno spropositato aumento del prezzo di copertina. E la cosa è vergognosa sia per il fatto che non c'è stato uno straccio di comunicazione o di scuse nei confronti dei lettori (come al solito questa casa editrice si fa sempre protagonista delle solite furbate), sia perché l'edizione resta, ovviamente, quella tipica da edicola, assolutamente ordinaria e senza alcuno extra.
Tornando al manga in se, io comunque non posso che consigliarlo, decisamente appagante e ben fatto... in questo ambito le autrici, contrariamente ai loro colleghi maschietti, si distinguono SEMPRE per la qualità del prodotto realizzato, vedasi anche l'esempio di Fullmetal Alchemist e D-Gray Man :-P
Il voto è un 9- approssimato per eccesso.
Un manga davvero ben fatto e sottovalutato!
La trama è carina, anche se nulla di originalissimo, a parte i combattimenti che sono veramente qualcosa di eccezionale! Molto carino il rapporto tra le due famiglie di kekkaishi, creatrici insieme di gag bellissime...
Il difetto principale di questo manga che non gli fa fare il salto di qualità necessario per arrivare al livello dei top manga, secondo me, sono i personaggi: troppo poco carismatici e questo risalta molto anche nei combattimenti, che pure essendo originalissimi mancano di adrenalina. Comunque nel complesso un ottimo manga, piacevolissimo da leggere e troppo sottovalutato, sicuramente anche per via della politica della Panini....
La trama è carina, anche se nulla di originalissimo, a parte i combattimenti che sono veramente qualcosa di eccezionale! Molto carino il rapporto tra le due famiglie di kekkaishi, creatrici insieme di gag bellissime...
Il difetto principale di questo manga che non gli fa fare il salto di qualità necessario per arrivare al livello dei top manga, secondo me, sono i personaggi: troppo poco carismatici e questo risalta molto anche nei combattimenti, che pure essendo originalissimi mancano di adrenalina. Comunque nel complesso un ottimo manga, piacevolissimo da leggere e troppo sottovalutato, sicuramente anche per via della politica della Panini....
La storia che vede come protagonisti gli eredi legittimi delle famiglie Sumimura e Yukimura, alle prese con la terra di Karasumori è sicuramente fluida e avvincente. Il manga è il tipico shounen giapponese incentrato su combattimenti tra demoni e kekkaishi. Non mancano però molte scene comiche che disegneranno il protagonista Yoshimori, come un sempliciotto sempre assonnato innamorato della kekkaishi della famiglia Yukimura, Tokine, una ragazza ligia sia nel "lavoro" che nello studio. I disegni sono chiari e puliti, anche se sinceramente non amo i tratti dei visi. In sintesi è un manga piacevole e scorrevole che merita di essere letto senza troppe pretese.
La storia è semplice ma avvincente, ricca di azione e di elementi sovrannaturali che personalmente gradisco sempre. Molto bello anche l'alternarsi di elementi moderni e dall'aspetto antico, come tutti i vestiti, le armi e le strutture legate al mondo dei kekkaishi. Anche se non al pari di Naruto o Bleach, Kekkaishi rimane un bellissimo manga, consigliato a tutti.
Manga carino. I disegni sono chiari e puliti e le scene d'azione comprensibili. La trama, almeno fino a questo punto, non è troppo articolata e si segue facilmente. Magari non diventerà mai un grandissimo successo(e per l'autore spero di sbagliarmi:-P), però consiglio di leggerlo perché può far passare il tempo piacevolmente! Bye!
Veramente divertente, non impegnativo come un DragonBall, ma con una storia avvincente e ricca di personaggi! Nota negativa la scarsa durata del fumetto: undici volumetti non sono proprio l'ideale.