Host Club - Amore in Affitto
Una delusione davvero. Questo manga non mi ha lasciato dentro nulla.
Mi spiace non essere in linea con il parere della maggior parte dei recensori, ma Host Club non mi è proprio piaciuto.
Non mi è successo spesso di mollare un'intera serie al quarto volume, ma davvero non riuscivo a continuare, la noia era tale da conciliarmi il sonno.
Nessuno dei personaggi mi ha convinto. Erano tutti piatti, insipidi e monotoni.
Nella facoltosa Ouran, scuola per famiglie ricche, l'eccesso e l'essere snob abbondano. L'unica eccezione è Haruhi Fujioka, una ragazzina di famiglia umile, che grazie alla sua intelligenza, riesce ad entrare per merito in questa facoltosa scuola. Ella è umile, timida e riservata.
Per caso entra nell'aula di musica e lì scopre che ha la sede l'Host Club. In pratica è un club dove dei ragazzi molto belli, intrattengono le ragazze nel modo più delicato possibile, come assisterle alla tavola mentre sorseggiano il tè, massaggiando loro le spalle, chiacchierare e farle sorridere.... "Ma che roba è?", continuavo a chiedermi.
Per sbaglio, Haruhi rompe un vaso dal valore di otto milioni di yen e per ripagarlo è obbligata a fingersi un host e a intrattenere le clienti.
Premesso che Haruhi già fingeva di essere un ragazzo (il perchè si scoprirà dopo e il motivo è piuttosto banale, come il resto), per lei non è un problema, anche se accetta l'incarico controvoglia. E così conosce tutti i membri dell'Host Club.
Ognuno di loro con la propria caratteristica, tuttavia li ho trovati molto stereotipati: c'è il ragazzo dolcissimo e tenerissimo, quello distaccato di poche parole, quello intelligente, la timida e riservata protagonista accerchiata da questi bellissimi e viziatissimi (perchè ricchissimi) ragazzi, che la trattano con tutto il rispetto, la lodano, la viziano, sono gelosi di lei. Non ne capivo il senso.
Soprattutto l'ambiente del club che poteva mutare in base al tema della giornata deciso dai membri, tipo in foresta pluviale o parco acquatico... "Boh, ma che roba è?", continuavo a chiedermi...
Le gag che spesso vengono lodate dai vari recensori non mi hanno affatto fatto ridere. Semmai sorridere, pochissime poi.
La frivolezza, la superficialità con cui venivano narrate le vicende e i personaggi erano tali da irritarmi a un certo punto. Le scene erano ripetitive, noiose, prevedibili.
Questi ragazzi sono l'apice della seduzione, sembravano non saper voler fare altro. No grazie.
Forse andando avanti con la trama sarebbe saltato fuori qualche dettaglio rilevante sul passato dei protagonisti che avrebbe modificato la trama (anche se non credo, visto che lo stampo è quello), ma non posso dirlo, non avendo proseguito nella lettura.
I disegni sono nella media. Gli darei una sufficienza.
L'edizione della Planet Manga è nella media. Fascicoli senza sovracopertina, ma con buona qualità della carta.
Il mio voto è 4 perchè davvero è uno di quei manga che non mi hanno convinto come trama, non mi hanno lasciato alcuna emozione, se non una grande noia e voglia di passare a letture più stimolanti.
Lo consiglio solo alle ragazzine amanti dell'uomo premuroso, bello, e seduttore. Con un tocco di umorismo.
Per il resto, non leggerò nient'altro di questa autrice.
Mi spiace non essere in linea con il parere della maggior parte dei recensori, ma Host Club non mi è proprio piaciuto.
Non mi è successo spesso di mollare un'intera serie al quarto volume, ma davvero non riuscivo a continuare, la noia era tale da conciliarmi il sonno.
Nessuno dei personaggi mi ha convinto. Erano tutti piatti, insipidi e monotoni.
Nella facoltosa Ouran, scuola per famiglie ricche, l'eccesso e l'essere snob abbondano. L'unica eccezione è Haruhi Fujioka, una ragazzina di famiglia umile, che grazie alla sua intelligenza, riesce ad entrare per merito in questa facoltosa scuola. Ella è umile, timida e riservata.
Per caso entra nell'aula di musica e lì scopre che ha la sede l'Host Club. In pratica è un club dove dei ragazzi molto belli, intrattengono le ragazze nel modo più delicato possibile, come assisterle alla tavola mentre sorseggiano il tè, massaggiando loro le spalle, chiacchierare e farle sorridere.... "Ma che roba è?", continuavo a chiedermi.
Per sbaglio, Haruhi rompe un vaso dal valore di otto milioni di yen e per ripagarlo è obbligata a fingersi un host e a intrattenere le clienti.
Premesso che Haruhi già fingeva di essere un ragazzo (il perchè si scoprirà dopo e il motivo è piuttosto banale, come il resto), per lei non è un problema, anche se accetta l'incarico controvoglia. E così conosce tutti i membri dell'Host Club.
Ognuno di loro con la propria caratteristica, tuttavia li ho trovati molto stereotipati: c'è il ragazzo dolcissimo e tenerissimo, quello distaccato di poche parole, quello intelligente, la timida e riservata protagonista accerchiata da questi bellissimi e viziatissimi (perchè ricchissimi) ragazzi, che la trattano con tutto il rispetto, la lodano, la viziano, sono gelosi di lei. Non ne capivo il senso.
Soprattutto l'ambiente del club che poteva mutare in base al tema della giornata deciso dai membri, tipo in foresta pluviale o parco acquatico... "Boh, ma che roba è?", continuavo a chiedermi...
Le gag che spesso vengono lodate dai vari recensori non mi hanno affatto fatto ridere. Semmai sorridere, pochissime poi.
La frivolezza, la superficialità con cui venivano narrate le vicende e i personaggi erano tali da irritarmi a un certo punto. Le scene erano ripetitive, noiose, prevedibili.
Questi ragazzi sono l'apice della seduzione, sembravano non saper voler fare altro. No grazie.
Forse andando avanti con la trama sarebbe saltato fuori qualche dettaglio rilevante sul passato dei protagonisti che avrebbe modificato la trama (anche se non credo, visto che lo stampo è quello), ma non posso dirlo, non avendo proseguito nella lettura.
I disegni sono nella media. Gli darei una sufficienza.
L'edizione della Planet Manga è nella media. Fascicoli senza sovracopertina, ma con buona qualità della carta.
Il mio voto è 4 perchè davvero è uno di quei manga che non mi hanno convinto come trama, non mi hanno lasciato alcuna emozione, se non una grande noia e voglia di passare a letture più stimolanti.
Lo consiglio solo alle ragazzine amanti dell'uomo premuroso, bello, e seduttore. Con un tocco di umorismo.
Per il resto, non leggerò nient'altro di questa autrice.
Spettacolare! Uno dei manga migliori che abbia letto.
La storia è coinvolgente, nuova, divertente. Iniziando da Haruhi, la protagonista, è un po' sbadata ma estremamente simpatica, non è la solita ragazza insicura e piagnucolona e questa è una cosa che ho apprezzato molto; è molto ingenua soprattutto se si tratta dei propri sentimenti. E' molto intelligente e schietta fino a sembrare quasi insensibile ma tutto questo sempre senza malizia. Passando a Tamaki, è estremamente gentile, affettuoso, ingenuo, ma certe volte ha degli atteggiamenti talmente stupidi! Ed è proprio questo il bello, mi sono fatta un sacco di risate. Anche tutti gli altri personaggi sono presentati molto bene e di ognuno è descritto il proprio passato. Ovviamente il manga è pieno di momenti esilaranti ma anche di momenti tristi, è per questo che ho dato 10, perché durante la lettura ho sia riso a crepapelle che pianto e ogni volta che finivo un volume non vedevo l'ora di sapere quello che sarebbe accaduto in seguito. Tutt'altro che uno stereotipo!
I disegni sono ben fatti, e hanno quel tratto singolare che li distingue dagli altri, le pagine sono limpide anche se ogni tanto si alternano pagine semi-vuote a pagine molto ricche.
La storia è coinvolgente, nuova, divertente. Iniziando da Haruhi, la protagonista, è un po' sbadata ma estremamente simpatica, non è la solita ragazza insicura e piagnucolona e questa è una cosa che ho apprezzato molto; è molto ingenua soprattutto se si tratta dei propri sentimenti. E' molto intelligente e schietta fino a sembrare quasi insensibile ma tutto questo sempre senza malizia. Passando a Tamaki, è estremamente gentile, affettuoso, ingenuo, ma certe volte ha degli atteggiamenti talmente stupidi! Ed è proprio questo il bello, mi sono fatta un sacco di risate. Anche tutti gli altri personaggi sono presentati molto bene e di ognuno è descritto il proprio passato. Ovviamente il manga è pieno di momenti esilaranti ma anche di momenti tristi, è per questo che ho dato 10, perché durante la lettura ho sia riso a crepapelle che pianto e ogni volta che finivo un volume non vedevo l'ora di sapere quello che sarebbe accaduto in seguito. Tutt'altro che uno stereotipo!
I disegni sono ben fatti, e hanno quel tratto singolare che li distingue dagli altri, le pagine sono limpide anche se ogni tanto si alternano pagine semi-vuote a pagine molto ricche.
Questo manga è stato il primo nel suo genere (commedia scolastica sentimentale) che ho letto, ed è stato uno dei più divertenti che abbia mai letto. La trama potete trovarla ovunque ed è inutile che mi metta a scrivere cose che altri hanno probabilmente scritto meglio di me. Riguardo le motivazioni che mi hanno spinto a dare 10/10 a questo manga troviamo: la storia, i personaggi, le gag, e quella tensione amorosa che aumenta man mano che si prosegue nella lettura del manga.
I personaggi sono caratterizzati bene secondo me, alcuni potrebbero dire che sono eccessivamente stereotipati, ma a me personalmente sono piaciuti in tutti i loro aspetti. Il manga approfondisce inoltre le storie personali di ciascuno di questi spiegando i vari retroscena e quant'altro.
Per quanto riguarda le gag, per quanto si tratti di un manga (leggo da questa pagina la definizione che ignoravo esistesse) reverse harem, non sono di tipo ecchi, non come in Love Hina, per dire, o comunque non mi pare di ricordare gag del genere - ho letto il manga diverso tempo fa. Ciò non toglie che siano davvero esilaranti! Spesso mi ha fatto sorridere l'idea di questo gruppo di ragazzi che vuole comportarsi in maniera fraterna nei confronti di Haruhi, la protagonista, e che finiscono regolarmente per causare guai alla poveretta, soprattutto a causa della loro visione del mondo completamente fuori dal...mondo (non sapevo come altro esprimermi)! Questi ragazzi infatti sono ricchi, ma non poco ricchi, ricchissimi stile Zio Paperone, e ignorano completamente costumi e usanze dei non ricchi. I loro tentativi di mescolarsi tra la gente comune sono da buttarsi via dalle risate!
La tensione amorosa...Ovviamente il punto centrale del manga è l'amore, infatti chi più, chi meno, tutti si innamorano della bella protagonista e con l'avanzare del manga si può assistere all'aumentare di quella che io definisco tensione amorosa. Infatti si creano quelle classiche situazioni dove il/la personaggio in questione vorrebbe ma non riesce a comunicare i suoi sentimenti alla persona che gli piace. Se poi quella persona piace anche ad un tuo caro amico la questione si complica e la tensione (per me) aumenta! Condiamo il tutto con una protagonista che non si accorge del fatto che la gente attorno a lei si strugga per un suo sorriso e il gioco è fatto.
Oltre a tutto questo non si può non parlare del contesto nel quale tutta la storia ha luogo! Infatti la scuola che i vari protagonisti del manga frequentano è piuttosto esclusiva e ovviamente gli individui che vi si trovano all'interno sono tra i più particolari che si possano trovare in circolazione. Quindi, tra club rivali, personaggi secondari d'impatto (di cui comunque viene approfondita la storia; è difficile che venga presentato un personaggio e poi buttato via dopo due minuti senza dire chi è e perchè ha quel determinato comportamento/atteggiamento), ambientazioni varie (ovviamente la storia non si svolge solo nella scuola), non si può dire che il manga manchi di una adeguata ambientazione.
Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui vi ringrazio, tranquilli che ho finito! Concludendo dico che questo manga mi è piaciuto molto, come tutto ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, questa mia recensione rispecchia ovviamente i miei gusti personali e potrebbero differire dai vostri. Il mio consiglio è di non basarsi troppo sulle recensioni (in particolare quelle troppo positive come quelle troppo negative) perchè potrebbero creare aspettative errate e portare ad un avversione immeritata nei confronti del povero ed innocente manga!
I personaggi sono caratterizzati bene secondo me, alcuni potrebbero dire che sono eccessivamente stereotipati, ma a me personalmente sono piaciuti in tutti i loro aspetti. Il manga approfondisce inoltre le storie personali di ciascuno di questi spiegando i vari retroscena e quant'altro.
Per quanto riguarda le gag, per quanto si tratti di un manga (leggo da questa pagina la definizione che ignoravo esistesse) reverse harem, non sono di tipo ecchi, non come in Love Hina, per dire, o comunque non mi pare di ricordare gag del genere - ho letto il manga diverso tempo fa. Ciò non toglie che siano davvero esilaranti! Spesso mi ha fatto sorridere l'idea di questo gruppo di ragazzi che vuole comportarsi in maniera fraterna nei confronti di Haruhi, la protagonista, e che finiscono regolarmente per causare guai alla poveretta, soprattutto a causa della loro visione del mondo completamente fuori dal...mondo (non sapevo come altro esprimermi)! Questi ragazzi infatti sono ricchi, ma non poco ricchi, ricchissimi stile Zio Paperone, e ignorano completamente costumi e usanze dei non ricchi. I loro tentativi di mescolarsi tra la gente comune sono da buttarsi via dalle risate!
La tensione amorosa...Ovviamente il punto centrale del manga è l'amore, infatti chi più, chi meno, tutti si innamorano della bella protagonista e con l'avanzare del manga si può assistere all'aumentare di quella che io definisco tensione amorosa. Infatti si creano quelle classiche situazioni dove il/la personaggio in questione vorrebbe ma non riesce a comunicare i suoi sentimenti alla persona che gli piace. Se poi quella persona piace anche ad un tuo caro amico la questione si complica e la tensione (per me) aumenta! Condiamo il tutto con una protagonista che non si accorge del fatto che la gente attorno a lei si strugga per un suo sorriso e il gioco è fatto.
Oltre a tutto questo non si può non parlare del contesto nel quale tutta la storia ha luogo! Infatti la scuola che i vari protagonisti del manga frequentano è piuttosto esclusiva e ovviamente gli individui che vi si trovano all'interno sono tra i più particolari che si possano trovare in circolazione. Quindi, tra club rivali, personaggi secondari d'impatto (di cui comunque viene approfondita la storia; è difficile che venga presentato un personaggio e poi buttato via dopo due minuti senza dire chi è e perchè ha quel determinato comportamento/atteggiamento), ambientazioni varie (ovviamente la storia non si svolge solo nella scuola), non si può dire che il manga manchi di una adeguata ambientazione.
Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui vi ringrazio, tranquilli che ho finito! Concludendo dico che questo manga mi è piaciuto molto, come tutto ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, questa mia recensione rispecchia ovviamente i miei gusti personali e potrebbero differire dai vostri. Il mio consiglio è di non basarsi troppo sulle recensioni (in particolare quelle troppo positive come quelle troppo negative) perchè potrebbero creare aspettative errate e portare ad un avversione immeritata nei confronti del povero ed innocente manga!
Nella facoltosa Ouran, scuola il cui accesso è consentito unicamente ai figli di ricche famiglie, c'è un'eccezione: Haruhi Fujioka, una quindicenne "plebea" che, grazie alla sua intelligenza, riesce ad entrare nel grandioso liceo misto nonostante suo padre sia un semplice barista di un gay bar e sua madre sia morta. A causa di una gomma attaccata ai suoi lunghi capelli è costretta a tagliarli e, per il costo troppo alto della divisa scolastica, se ne va in giro con un maglione che le nasconde i lineamenti femminili (anche se in fondo è piatta). Per caso entra nell'aula di musica numero tre e lì scopre che ha sede un Host Club. Rompe un loro vaso dal valore di otto milioni di yen e, per ripagarlo, diventa anche lei un host fingendosi un ragazzo. Com'è facile aspettarsi, la maggior parte degli altri sei membri saranno attratti dalla ragazza e così via con intrighi amorosi ed equivoci per via del vero sesso della ragazza.
Ed ora penserete: niente di più classico e prevedibile per uno shoujo, vero?
E qui sono caduta anche io. Questo fantastico manga di Hatori Bisco, invece, è assolutamente imprevedibile. E' uno di quei pochi manga che ti fanno rotolare nel letto mentre li leggi e per cui andresti in bancarotta pur di avere tutti i 18 volumi sul tuo scaffale.
I personaggi hanno caratteri ben delineati ed ognuno dimostra il suo amore per Haruhi in modo diverso.
Cominciando dal più strambo, Tamaki, il "re" (in parole povere il presidente) dell'Host Club, che per il 90% del manga scambierà il suo sentimento d'amore per un sentimento paterno prendendo le veci del padre della ragazza e proclamando ufficialmente Kyouya, affascinante quattrocchi, madre della stessa. Anche quest'ultimo pare provare qualcosa per lei, ma la cosa più importante per il giovane sono i profitti economici che ricava dalla posizione di vicepresidente del Club.
E dove li mettiamo i due gemelli Hitachin, Hikaru e Kaoru? Il loro amore per se stessi ed il loro forte legame (su cui giocheranno con le clienti del club, fingendosi omosessuali e dichiarando di amarsi a vicenda) li porta a trattare Haruhi come un giocattolo anche se, soprattutto nel caso di Hikaru, l'amore per la ragazza è molto forte.
Inoltre c'è Mori-senpai, l'affascinante quanto silenzioso ragazzo che sembra provare affetto per la ragazzina e, infine, Honey-senpai, dalle sembianze di un bambino delle elementari ma molto perspicace ed intelligente che sembra essere l'unico a non provare un sentimento vicino all'amore per la ragazza.
L'ironia, naturalmente, è uno dei tanti punti forti del manga. Ma la cosa più strabiliante è come l'autrice riesca a tenere parallelamente viva la storia che si svilupperà tra Haruhi e Tamaki, i fatti che accadono tra i membri dell'Host Club e le loro mirabolanti avventure. Naturalmente non manca il romanticismo (altro punto base della storia), che si trova anche tra il rapporto clienti-host, ma vi sono anche le gelosie, le discordie, i litigi e le intricate situazioni familiari che fanno di questo manga un vero splendore.
Altro punto forte è il carattere non stereotipato dei personaggi: Haruhi, ad esempio, non è classica "eroina shoujo" ricca di grinta, dolcezza e dai lineamenti dolcissimi; la ragazza è senza peli sulla lingua, a volte scontrosa e sempre razionale. Non ha paura di ragni e cose simili, e non trova nessun problema a farsi passare per un uomo non curandosi del suo aspetto.
Riguardo ai disegni, niente da ridire. Nonostante ad una prima veloce sfogliata possano sembrare solo delle bozze male fatte, ad una curata lettura del manga risultano molto scorrevoli nonostante in una tavola vi siano molte immagini e vignette.
Avventata la Hatori che già nel secondo episodio introdurrà (con grandissimo successo) personaggi nuovi, facendo passare così l'Host Club, più che per un club d'intrattenimento, per un'"agenzia" dove i ragazzi e Haruhi si diletteranno a risolvere i problemi di cuore delle loro clienti (come dirà anche Tamaki stesso "noi esistiamo per portare fortuna alle donne").
Tutto dall'inizio alla fine, è molto curato e niente lasciato al caso! Complimenti alla mangaka che meriterebbe un applauso.
Ed ora penserete: niente di più classico e prevedibile per uno shoujo, vero?
E qui sono caduta anche io. Questo fantastico manga di Hatori Bisco, invece, è assolutamente imprevedibile. E' uno di quei pochi manga che ti fanno rotolare nel letto mentre li leggi e per cui andresti in bancarotta pur di avere tutti i 18 volumi sul tuo scaffale.
I personaggi hanno caratteri ben delineati ed ognuno dimostra il suo amore per Haruhi in modo diverso.
Cominciando dal più strambo, Tamaki, il "re" (in parole povere il presidente) dell'Host Club, che per il 90% del manga scambierà il suo sentimento d'amore per un sentimento paterno prendendo le veci del padre della ragazza e proclamando ufficialmente Kyouya, affascinante quattrocchi, madre della stessa. Anche quest'ultimo pare provare qualcosa per lei, ma la cosa più importante per il giovane sono i profitti economici che ricava dalla posizione di vicepresidente del Club.
E dove li mettiamo i due gemelli Hitachin, Hikaru e Kaoru? Il loro amore per se stessi ed il loro forte legame (su cui giocheranno con le clienti del club, fingendosi omosessuali e dichiarando di amarsi a vicenda) li porta a trattare Haruhi come un giocattolo anche se, soprattutto nel caso di Hikaru, l'amore per la ragazza è molto forte.
Inoltre c'è Mori-senpai, l'affascinante quanto silenzioso ragazzo che sembra provare affetto per la ragazzina e, infine, Honey-senpai, dalle sembianze di un bambino delle elementari ma molto perspicace ed intelligente che sembra essere l'unico a non provare un sentimento vicino all'amore per la ragazza.
L'ironia, naturalmente, è uno dei tanti punti forti del manga. Ma la cosa più strabiliante è come l'autrice riesca a tenere parallelamente viva la storia che si svilupperà tra Haruhi e Tamaki, i fatti che accadono tra i membri dell'Host Club e le loro mirabolanti avventure. Naturalmente non manca il romanticismo (altro punto base della storia), che si trova anche tra il rapporto clienti-host, ma vi sono anche le gelosie, le discordie, i litigi e le intricate situazioni familiari che fanno di questo manga un vero splendore.
Altro punto forte è il carattere non stereotipato dei personaggi: Haruhi, ad esempio, non è classica "eroina shoujo" ricca di grinta, dolcezza e dai lineamenti dolcissimi; la ragazza è senza peli sulla lingua, a volte scontrosa e sempre razionale. Non ha paura di ragni e cose simili, e non trova nessun problema a farsi passare per un uomo non curandosi del suo aspetto.
Riguardo ai disegni, niente da ridire. Nonostante ad una prima veloce sfogliata possano sembrare solo delle bozze male fatte, ad una curata lettura del manga risultano molto scorrevoli nonostante in una tavola vi siano molte immagini e vignette.
Avventata la Hatori che già nel secondo episodio introdurrà (con grandissimo successo) personaggi nuovi, facendo passare così l'Host Club, più che per un club d'intrattenimento, per un'"agenzia" dove i ragazzi e Haruhi si diletteranno a risolvere i problemi di cuore delle loro clienti (come dirà anche Tamaki stesso "noi esistiamo per portare fortuna alle donne").
Tutto dall'inizio alla fine, è molto curato e niente lasciato al caso! Complimenti alla mangaka che meriterebbe un applauso.
Trama: Host Club inizia con Haruhi, una ragazza dai capelli corti e trasandata, che grazie ad una borsa di studio si può permettere di studiare nell'Ouran, un prestigioso istituto dove studiano tutti i figli di papà, persone che di solito hanno tutto.
Un giorno, mentre cerca un posto per studiare, s'imbatte nell'aula 3 di musica e davanti a lei si aprono le porte dell'Host Club: un principe, il bambino, i due gemelli, il tipo forte e il ragazzo intelligente, tutti a disposizione delle fanciulle dell'istituto per ascoltarle e farle sentire belle.
Haruhi vuole solo studiare ma nel tentativo d'andarsene fa cadere un vaso da 8 milioni di Yen (cifra che lei non può permettersi) e così per restituire la somma, dovrà semplicemente lavorare all'Host Club.
<b>[Possibili spoiler]</b>
La trama può sembrare a piccoli tratti un po' banale, ma nella sua semplicità c'è l'essenza di questo manga. Haruhi non conosce il mondo dei ricchi e i ricchi non conoscono lei e questa unione e conoscenza avverrà numero dopo numero, con episodi esilaranti che vedranno coinvolti tutti i membri del club.
Si riesce a dar spazio a tutti i personaggi, a ogni persona e ci si accorge di come i rapporti evolvono, di come ognuno di loro ha i suoi problemi, come Tamaki che - frutto di una relazione extraconiugale - cerca in tutti i modi di avere l'approvazione della nonna.
I personaggi sono a volte scemi, ma è questo il bello perché grazie a questo, ci si gusta di più i momenti pieni d'emozioni e sentimenti.
Eh si, perché non mancheranno i sentimenti d'amore che tuttavia non saranno protagonisti, lasciando spazio all'amicizia e alla felicità.
Io questo manga lo consiglio caldamente, è davvero bello e divertente. Ci sono momenti in cui non ci si trattiene dalle risate, quindi non bisogna leggerlo se è notte e in casa qualcuno dorme.
Un giorno, mentre cerca un posto per studiare, s'imbatte nell'aula 3 di musica e davanti a lei si aprono le porte dell'Host Club: un principe, il bambino, i due gemelli, il tipo forte e il ragazzo intelligente, tutti a disposizione delle fanciulle dell'istituto per ascoltarle e farle sentire belle.
Haruhi vuole solo studiare ma nel tentativo d'andarsene fa cadere un vaso da 8 milioni di Yen (cifra che lei non può permettersi) e così per restituire la somma, dovrà semplicemente lavorare all'Host Club.
<b>[Possibili spoiler]</b>
La trama può sembrare a piccoli tratti un po' banale, ma nella sua semplicità c'è l'essenza di questo manga. Haruhi non conosce il mondo dei ricchi e i ricchi non conoscono lei e questa unione e conoscenza avverrà numero dopo numero, con episodi esilaranti che vedranno coinvolti tutti i membri del club.
Si riesce a dar spazio a tutti i personaggi, a ogni persona e ci si accorge di come i rapporti evolvono, di come ognuno di loro ha i suoi problemi, come Tamaki che - frutto di una relazione extraconiugale - cerca in tutti i modi di avere l'approvazione della nonna.
I personaggi sono a volte scemi, ma è questo il bello perché grazie a questo, ci si gusta di più i momenti pieni d'emozioni e sentimenti.
Eh si, perché non mancheranno i sentimenti d'amore che tuttavia non saranno protagonisti, lasciando spazio all'amicizia e alla felicità.
Io questo manga lo consiglio caldamente, è davvero bello e divertente. Ci sono momenti in cui non ci si trattiene dalle risate, quindi non bisogna leggerlo se è notte e in casa qualcuno dorme.
Un manga davvero fantastico!
Il mio voto è stato 8 (dato un po' a malincuore perché quest'opera mi è piaciuta molto) per due semplici motivi:
1) I disegni, per quanto possano essere belli (e molto spesso divertenti tanto da dover appoggiare il volumetto a terra per evitare di farlo cadere), sono sempre uguali. I personaggi (dal punto di vista artistico) si somigliano tantissimo, cambia solo il modo di vestire, la capigliatura e, in qualche caso, accessori.
2) La storia, molto bella e originale, è piuttosto lunga, e per questo molti personaggi si vedono solo in un volume (anche se sono ripresi brevemente nell'ultimo volume) e molte situazioni si possono definire al limite della realtà...Come dire: capitano tutte a loro!
Questi due sono il motivo del mio 8, ma, come ho detto precedentemente, quest'opera mi ha permesso di svagarmi tantissimo, a volte agitarmi e, in particolare nell'ultimo volume, disperarmi.
I personaggi hanno tutti una storia fantastica e divertente, e ogni volume la approfondisce. E' bello vedere i rapporti che li unisce (anche se quello con Haruhi è esagerato) e non ho potuto fare a meno di innamorarmi di tutti loro.
La protagonista è davvero pigra e spesso si vergogna di stare con i ragazzi dell'Host Club, rendendosi conto, come il lettore, che le situazioni in cui si viene a trovare sono quasi irreali.
Si può dire che all'inizio è un po' noiosa, ma, d'altronde, è quello che ci vuole per un gruppo di pazzi come loro.
Ma anche lei avrà un cambiamento, e crescerà insieme a tutti i membri dell'Host Club.
Consiglio questo manga a tutti coloro che vogliono una lettura leggera, con disegni ben fatti e curati, e che si vogliono svagare il più possibile!
Non lo consiglio invece a chi predilige una lettura un po' più seria, con personaggi ed eventi più "reali".
Il mio voto è stato 8 (dato un po' a malincuore perché quest'opera mi è piaciuta molto) per due semplici motivi:
1) I disegni, per quanto possano essere belli (e molto spesso divertenti tanto da dover appoggiare il volumetto a terra per evitare di farlo cadere), sono sempre uguali. I personaggi (dal punto di vista artistico) si somigliano tantissimo, cambia solo il modo di vestire, la capigliatura e, in qualche caso, accessori.
2) La storia, molto bella e originale, è piuttosto lunga, e per questo molti personaggi si vedono solo in un volume (anche se sono ripresi brevemente nell'ultimo volume) e molte situazioni si possono definire al limite della realtà...Come dire: capitano tutte a loro!
Questi due sono il motivo del mio 8, ma, come ho detto precedentemente, quest'opera mi ha permesso di svagarmi tantissimo, a volte agitarmi e, in particolare nell'ultimo volume, disperarmi.
I personaggi hanno tutti una storia fantastica e divertente, e ogni volume la approfondisce. E' bello vedere i rapporti che li unisce (anche se quello con Haruhi è esagerato) e non ho potuto fare a meno di innamorarmi di tutti loro.
La protagonista è davvero pigra e spesso si vergogna di stare con i ragazzi dell'Host Club, rendendosi conto, come il lettore, che le situazioni in cui si viene a trovare sono quasi irreali.
Si può dire che all'inizio è un po' noiosa, ma, d'altronde, è quello che ci vuole per un gruppo di pazzi come loro.
Ma anche lei avrà un cambiamento, e crescerà insieme a tutti i membri dell'Host Club.
Consiglio questo manga a tutti coloro che vogliono una lettura leggera, con disegni ben fatti e curati, e che si vogliono svagare il più possibile!
Non lo consiglio invece a chi predilige una lettura un po' più seria, con personaggi ed eventi più "reali".
Solito e statico triangolo amoroso pieno di occhioni dolci, belle frasi e baci ovunque?
Se in uno shojo cercate questo, allontanatevi da questa serie, che tutto è, tranne che strappalacrime.
"Host Club" è un manga da 18 numeri di Bisco Hatori, in Italia per Planet Manga.
La protagonista, Haruhi Fujioka, non ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma è una semplice ragazza con i capelli corti e castani e gli occhi marroni.
Frequenta una scuola molto costosa, e vi ha potuto accedere tramite una borsa di studio datale per i suoi ottimi risultati negli studi.
Nella nuova scuola si troverà a passare per caso davanti l'aula di musica, in cui questa non è esattamente l'attrazione principale.
Qui infatti incontrerà sei ragazzi pronti ad assolvere al loro hobby di host della scuola! Durante la sua visita però, Haruhi manda in frantumi un costosissimo vaso che dovrà risarcire lavorando insieme agli altri ragazzi. Ma Haruhi è una ragazza, come farà a spacciarsi per host?
Nessun problema, ha già i capelli corti, inoltre i ragazzi le forniranno una divisa maschile.
Inizialmente Tamaki, uno dei protagonisti, non nemmeno capisce che in realtà Haruhi sia una ragazza, perciò, quando viene a saperlo e conscio della piena consapevolezza dei suoi compagni sulla sessualità di Haruhi, comincerà a ritenerla come una figlia. Ma si sa, i sentimenti si confondono facilmente...
E con ben sei ragazzi e una ragazza come protagonisti, non avete idea di quanti intrecci amorosi e non, possano arricchire la storia.
Credo che di "Host Club" colpisca il fatto che è uno shojo senza troppe pretese e che, come ho già citato sopra, non sia poi così classico come si può pensare. Le scene romantiche sono infatti spassose e per nulla statiche e noiose.
L'edizione è buona, ma non troppo. Classica Planet da 3,90€, peccato che abbiano fatto pagare la prima edizione a 5,50€ e le ristampe a 5,90€.
"Host Club" è il manga perfetto da leggere quando si vuole staccare la spina dai compiti o dal lavoro e si cerca uno shojo non troppo dolciastro, ma, al contrario, spassoso.
Se in uno shojo cercate questo, allontanatevi da questa serie, che tutto è, tranne che strappalacrime.
"Host Club" è un manga da 18 numeri di Bisco Hatori, in Italia per Planet Manga.
La protagonista, Haruhi Fujioka, non ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma è una semplice ragazza con i capelli corti e castani e gli occhi marroni.
Frequenta una scuola molto costosa, e vi ha potuto accedere tramite una borsa di studio datale per i suoi ottimi risultati negli studi.
Nella nuova scuola si troverà a passare per caso davanti l'aula di musica, in cui questa non è esattamente l'attrazione principale.
Qui infatti incontrerà sei ragazzi pronti ad assolvere al loro hobby di host della scuola! Durante la sua visita però, Haruhi manda in frantumi un costosissimo vaso che dovrà risarcire lavorando insieme agli altri ragazzi. Ma Haruhi è una ragazza, come farà a spacciarsi per host?
Nessun problema, ha già i capelli corti, inoltre i ragazzi le forniranno una divisa maschile.
Inizialmente Tamaki, uno dei protagonisti, non nemmeno capisce che in realtà Haruhi sia una ragazza, perciò, quando viene a saperlo e conscio della piena consapevolezza dei suoi compagni sulla sessualità di Haruhi, comincerà a ritenerla come una figlia. Ma si sa, i sentimenti si confondono facilmente...
E con ben sei ragazzi e una ragazza come protagonisti, non avete idea di quanti intrecci amorosi e non, possano arricchire la storia.
Credo che di "Host Club" colpisca il fatto che è uno shojo senza troppe pretese e che, come ho già citato sopra, non sia poi così classico come si può pensare. Le scene romantiche sono infatti spassose e per nulla statiche e noiose.
L'edizione è buona, ma non troppo. Classica Planet da 3,90€, peccato che abbiano fatto pagare la prima edizione a 5,50€ e le ristampe a 5,90€.
"Host Club" è il manga perfetto da leggere quando si vuole staccare la spina dai compiti o dal lavoro e si cerca uno shojo non troppo dolciastro, ma, al contrario, spassoso.
Posso dire con estremo piacere che "Host Club" è uno dei manga più divertenti che abbia mai letto. Lo so che alla fine l'umorismo non è una cosa universale e ci sono cose che ad alcuni fanno ridere e ad altri no,ma per quanto mi riguarda credo che se cerchiate un manga con il quale sbellicarvi dalle risate, "Host Club" faccia al caso vostro.
Non so davvero come si faccia a non ridere di fronte a dei personaggi talmente assurdi, che fanno e dicono cose totalmente assurde (più volte ho rischiato il collasso a causa delle troppe risate!). Ma il punto di forza di questo manga a mio avviso non è soltanto il suo lato comico,quanto piuttosto il giusto equilibrio raggiunto tra demenzialità, romanticismo(anche se qui è piuttosto particolare!),e anche momenti un po più seri(specialmente quando ci viene raccontato il vissuto dei vari protagonisti). Questo manga è uno shojo, ma se l'elemento shojo si vede particolarmente verso la fine del manga quando questo è maggiormente incentrato sulle vicende amorose dei personaggi, per il resto, e specialmente per quanto riguarda i vari protagonisti, dallo shojo ci si allontana un po'.
Iniziamo dalla protagonista femminile, Haruhi. E' una ragazza che non ha nulla a che vedere con le tipiche eroine shojo-manga. Non sogna di trovare l'amore, non sbava dietro al figo di turno e soprattutto non è frivola. Haruhi è una ragazza pigra, totalmente distaccata dalle cose che il più delle volte affronta senza molto entusiasmo. Inoltre è estremamente razionale, senza troppi grilli per la testa.
Passando invece ai vari host maschili, posso dire che in questo caso la parola d'ordine è "assurdità". Questi personaggi sono totalmente assurdi e fuori di testa. Ognuno di loro è caratterizzato alla perfezione,ognuno con le sue particolarità. Abbiamo Tamaki, il più svitato di tutti, narcisista e infantile. Kyoya, chiamato il genio del male in quanto freddo e spietato calcolatore. I gemelli Hikaru e Kaoru, irriverenti burloni e indisponenti. Honey, un ragazzo di diciotto anni ma con le sembianze e i comportamenti di un bambino, ed infine abbiamo Takashi, taciturno che sembra isolarsi dal mondo perché sommerso in chissà quali profondi pensieri, quando invece pensa a cose del tutto inutili! I vari personaggi oltre ad essere caratterizzati così bene, sono anche approfonditi dal punto di vista psicologico. Nel corso della storia infatti viene raccontato il loro vissuto(a volte anche molto triste!), rendendoli così più credibili e più veri. Quindi un manga che non si concentra solamente sui vari siparietti comici della vita quotidiana(che io però ho apprezzato molto), ma un manga che lascia spazio anche a momenti di riflessione e di drammaticità.Un manga in cui viene esaltato il valore della famiglia e dell'amicizia. E per i più romantici, questo manga all'incirca verso la metà prenderà dei risvolti particolari per quanto riguarda il lato sentimentale. Una storia d'amore che però non ha nulla a che vedere con le normali storie d'amore a cui siamo abituati. E' una storia d'amore tutta a se...Raccontata in stile Host Club! Ora che il manga è terminato sono entrata nella fase "crisi d'astinenza", quindi che dire di più...Mi sento caldamente di consigliarlo!
Non so davvero come si faccia a non ridere di fronte a dei personaggi talmente assurdi, che fanno e dicono cose totalmente assurde (più volte ho rischiato il collasso a causa delle troppe risate!). Ma il punto di forza di questo manga a mio avviso non è soltanto il suo lato comico,quanto piuttosto il giusto equilibrio raggiunto tra demenzialità, romanticismo(anche se qui è piuttosto particolare!),e anche momenti un po più seri(specialmente quando ci viene raccontato il vissuto dei vari protagonisti). Questo manga è uno shojo, ma se l'elemento shojo si vede particolarmente verso la fine del manga quando questo è maggiormente incentrato sulle vicende amorose dei personaggi, per il resto, e specialmente per quanto riguarda i vari protagonisti, dallo shojo ci si allontana un po'.
Iniziamo dalla protagonista femminile, Haruhi. E' una ragazza che non ha nulla a che vedere con le tipiche eroine shojo-manga. Non sogna di trovare l'amore, non sbava dietro al figo di turno e soprattutto non è frivola. Haruhi è una ragazza pigra, totalmente distaccata dalle cose che il più delle volte affronta senza molto entusiasmo. Inoltre è estremamente razionale, senza troppi grilli per la testa.
Passando invece ai vari host maschili, posso dire che in questo caso la parola d'ordine è "assurdità". Questi personaggi sono totalmente assurdi e fuori di testa. Ognuno di loro è caratterizzato alla perfezione,ognuno con le sue particolarità. Abbiamo Tamaki, il più svitato di tutti, narcisista e infantile. Kyoya, chiamato il genio del male in quanto freddo e spietato calcolatore. I gemelli Hikaru e Kaoru, irriverenti burloni e indisponenti. Honey, un ragazzo di diciotto anni ma con le sembianze e i comportamenti di un bambino, ed infine abbiamo Takashi, taciturno che sembra isolarsi dal mondo perché sommerso in chissà quali profondi pensieri, quando invece pensa a cose del tutto inutili! I vari personaggi oltre ad essere caratterizzati così bene, sono anche approfonditi dal punto di vista psicologico. Nel corso della storia infatti viene raccontato il loro vissuto(a volte anche molto triste!), rendendoli così più credibili e più veri. Quindi un manga che non si concentra solamente sui vari siparietti comici della vita quotidiana(che io però ho apprezzato molto), ma un manga che lascia spazio anche a momenti di riflessione e di drammaticità.Un manga in cui viene esaltato il valore della famiglia e dell'amicizia. E per i più romantici, questo manga all'incirca verso la metà prenderà dei risvolti particolari per quanto riguarda il lato sentimentale. Una storia d'amore che però non ha nulla a che vedere con le normali storie d'amore a cui siamo abituati. E' una storia d'amore tutta a se...Raccontata in stile Host Club! Ora che il manga è terminato sono entrata nella fase "crisi d'astinenza", quindi che dire di più...Mi sento caldamente di consigliarlo!
Ouran Koko Host Club, meglio conosciuto come Host Club, è uno di quei pochi manga meritanti il 10. Ideato da Bisco Hattori nel 2003, comprende in totale 18 volumi: uno shoujo divertente, frizzante, innovativo e soprattutto geniale.
Pochi sanno cosa sia un host club: infatti, è un luogo in cui le donne vanno per farsi intrattenere da giovani ragazzi, dove l'alcool regna sovrano e i soldi delle povere donzelle in cerca di compagnia spariscono più in fretta che mai. In questa serie però, l'host club è sì un luogo d'intrattenimento, ma è moderato. Infatti, i personaggi altro non fanno che dialogare con le ragazze e offrire loro da bere oppure da mangiare.
Haruhi è una ragazza estremamente povera, ma anche estremamente intelligente, infatti grazie alle sue enormi doti, viene ammessa, per mezzo di una borsa di studio, alla prestigiosa scuola Ouran. Purtroppo il suo aspetto non è ciò che ci si aspetterebbe di vedere su una giovane ragazza nel pieno dei suoi anni: capelli corti spettinati e abiti fuori moda senza ombra di dubbio fanno sì che Haruhi venga scambiata per un ragazzo da tutti.
La sfortuna della ragazza è iniziata quando un bambino le appiccicò una gomma da masticare sui capelli, pertanto fu costretta a tagliarli molto corti, e infatti nessuno dei suoi conoscenti la riconosce più a causa del drastico cambiamento.
Durante la pausa pranzo, Haruhi è alla sciagurata ricerca di un luogo pacifico, dove potere studiare e leggere in pace, e caso vuole che entri nell'Aula di Musica N.3, dove risiede l'attività di Tamaki Sou, detto il "King" grazie al maggior rating di preferenze delle sue clienti, ovvero un Host Club. Haruhi viene scambiata ovviamente per un uomo, ma ciò non crea problemi agli affascinanti componenti del club, d'altronde non è forse un club adatto a tutti gli studenti dell'Ouran?
Purtroppo Haruhi, per lo spavento e per l'imbarazzo, urta un vaso dal valore di 8 milioni di yen e l'unico modo per ripagarlo è con il proprio corpo: a cosa state pensando? Ovviamente dovrà travestirsi da uomo ben più curato ed entrare a fare parte del club, e se riuscirà a conquistare 100 belle fanciulle, inizialmente, poi il numero aumenterà, allora potrà ritenere di aver saldato il debito.
L'intrattenere le clienti non è la sola grande dote dei personaggi: riescono a divertire anche i lettori grazie all'enorme carisma dimostrato da ciascuno di loro.
La caratterizzazione dei personaggi è, sicuramente, uno dei punti vincenti di questa storia: il passato riemerge sempre, ma è grazie a quello che i protagonisti potranno convivere con il loro presente, creando così il loro futuro.
L'amicizia, la sportività, e il supporto morale sono le basi del rapporto dei vari personaggi, per cui, seppur vi possano essere litigi vari, l'amicizia prevarrà sempre su ogni fronte, dando così grande importanza alla fiducia ed al rispetto.
Ciò che più riesce a conquistare è l'ironia con cui si svolgono i fatti: le risate non mancheranno mai, infatti, ad ogni episodio del racconto ci si diverte molto, senza mai cadere nel baratro dove, gli accaduti di una certa profondità perdono la loro gravosità. Un'autrice capace di ciò, a mio avviso, è una grande mangaka poiché è molto difficile riuscire a trattare temi molto delicati con un pizzico d'ironia, così da dimostrare che in tutto vi è un lato positivo, e grazie a ciò si può andare avanti per la propria strada.
Il tratto risulta essere molto particolare, non del tutto proporzionato, dai lineamenti allungati, ma tutto sommato, vi è di peggio. Molte vignette risultano essere un po' confusionarie a causa della moltitudine di dialoghi presenti in una sola pagina.
Concludo dicendo che da questo manga è stata tratta anche una versione animata, ma seppur codesta sia un buon prodotto, essa non risulta essere che un briciolo di grandezza rispetto alla sua versione cartacea. La storia, nel manga, procede ed assume degli sviluppi notevoli, sia in quanto ai rapporti interpersonali dei protagonisti, sia nella conoscenza di ulteriori personaggi, oltre che a quelli già noti in ambedue le versioni: lo consiglio a tutti coloro che ricercano uno shoujo innovativo, divertente, e che varca gli schemi predisposti di tutte le storie d'amore già viste e riviste.
Voto: 10.
Pochi sanno cosa sia un host club: infatti, è un luogo in cui le donne vanno per farsi intrattenere da giovani ragazzi, dove l'alcool regna sovrano e i soldi delle povere donzelle in cerca di compagnia spariscono più in fretta che mai. In questa serie però, l'host club è sì un luogo d'intrattenimento, ma è moderato. Infatti, i personaggi altro non fanno che dialogare con le ragazze e offrire loro da bere oppure da mangiare.
Haruhi è una ragazza estremamente povera, ma anche estremamente intelligente, infatti grazie alle sue enormi doti, viene ammessa, per mezzo di una borsa di studio, alla prestigiosa scuola Ouran. Purtroppo il suo aspetto non è ciò che ci si aspetterebbe di vedere su una giovane ragazza nel pieno dei suoi anni: capelli corti spettinati e abiti fuori moda senza ombra di dubbio fanno sì che Haruhi venga scambiata per un ragazzo da tutti.
La sfortuna della ragazza è iniziata quando un bambino le appiccicò una gomma da masticare sui capelli, pertanto fu costretta a tagliarli molto corti, e infatti nessuno dei suoi conoscenti la riconosce più a causa del drastico cambiamento.
Durante la pausa pranzo, Haruhi è alla sciagurata ricerca di un luogo pacifico, dove potere studiare e leggere in pace, e caso vuole che entri nell'Aula di Musica N.3, dove risiede l'attività di Tamaki Sou, detto il "King" grazie al maggior rating di preferenze delle sue clienti, ovvero un Host Club. Haruhi viene scambiata ovviamente per un uomo, ma ciò non crea problemi agli affascinanti componenti del club, d'altronde non è forse un club adatto a tutti gli studenti dell'Ouran?
Purtroppo Haruhi, per lo spavento e per l'imbarazzo, urta un vaso dal valore di 8 milioni di yen e l'unico modo per ripagarlo è con il proprio corpo: a cosa state pensando? Ovviamente dovrà travestirsi da uomo ben più curato ed entrare a fare parte del club, e se riuscirà a conquistare 100 belle fanciulle, inizialmente, poi il numero aumenterà, allora potrà ritenere di aver saldato il debito.
L'intrattenere le clienti non è la sola grande dote dei personaggi: riescono a divertire anche i lettori grazie all'enorme carisma dimostrato da ciascuno di loro.
La caratterizzazione dei personaggi è, sicuramente, uno dei punti vincenti di questa storia: il passato riemerge sempre, ma è grazie a quello che i protagonisti potranno convivere con il loro presente, creando così il loro futuro.
L'amicizia, la sportività, e il supporto morale sono le basi del rapporto dei vari personaggi, per cui, seppur vi possano essere litigi vari, l'amicizia prevarrà sempre su ogni fronte, dando così grande importanza alla fiducia ed al rispetto.
Ciò che più riesce a conquistare è l'ironia con cui si svolgono i fatti: le risate non mancheranno mai, infatti, ad ogni episodio del racconto ci si diverte molto, senza mai cadere nel baratro dove, gli accaduti di una certa profondità perdono la loro gravosità. Un'autrice capace di ciò, a mio avviso, è una grande mangaka poiché è molto difficile riuscire a trattare temi molto delicati con un pizzico d'ironia, così da dimostrare che in tutto vi è un lato positivo, e grazie a ciò si può andare avanti per la propria strada.
Il tratto risulta essere molto particolare, non del tutto proporzionato, dai lineamenti allungati, ma tutto sommato, vi è di peggio. Molte vignette risultano essere un po' confusionarie a causa della moltitudine di dialoghi presenti in una sola pagina.
Concludo dicendo che da questo manga è stata tratta anche una versione animata, ma seppur codesta sia un buon prodotto, essa non risulta essere che un briciolo di grandezza rispetto alla sua versione cartacea. La storia, nel manga, procede ed assume degli sviluppi notevoli, sia in quanto ai rapporti interpersonali dei protagonisti, sia nella conoscenza di ulteriori personaggi, oltre che a quelli già noti in ambedue le versioni: lo consiglio a tutti coloro che ricercano uno shoujo innovativo, divertente, e che varca gli schemi predisposti di tutte le storie d'amore già viste e riviste.
Voto: 10.
Bellissimo. È un manga che al primo impatto sembrerebbe semplicemente da leggere giusto per ridere, qualcosa di altamente demenziale ma divertente senza apparenti veri collegamenti tra un capitolo all'altro. Invece oltre ad essere in qualche modo anche una parodia del genere dello shojo perché tutti i personaggi sono dei dichiarati stereotipi di ciò che il loro aspetto automaticamente catalogherebbe, è anche per certi aspetti un fumetto rivoluzionario perché la loro presa di coscienza di ciò che sono, ma che in realtà non sono, evita al lettore la noia e la monotonia di comportamenti troppo scontati e prevedibili. Quindi si presenta come un manga frizzante, divertente dove non mancano certo però momenti di riflessione e di romanticismo. I disegni sono buoni e molto particolareggiati nel loro stile e la trama è una trama che ha un decollo e un atterraggio, niente viene lasciato al caso o peggio, lasciato incompleto. Lo consiglio caldamente, perché anche se all'inizio può non sembrare, è un manga che merita.
Host Club è un manga di 18 numeri scritto e diretto da Bisco Hatori di genere commedia scolastica e harem.
Protagonista femminile di Host Club è Haruhi Fujioka, una ragazza che ha ben poco di femminile, nemmeno i lineamenti, che per uno scherzo del destino si ritrova a sbagliare aula entrando nell'Host Club. Qui per sbaglio rompe un costosissimo vaso che la condannerà a far parte del suddetto club, in cui sei bellissimi ragazzi corteggiano le ragazze-clienti che decidono di usufruire dei servigi di questi Host.
E fu così che la nuova recluta si troverà ad aver a che fare con il presidente del club che si innamora di Haruhi, il vice-presidente occhialuto, due gemelli e una strana coppia di amici: un introverso ragazzo di poche parole e un carinissimo ragazzo bassino che si fa chiamare Honey.
Compito dei sei sexy ricchissimi membri dell'Host Club è di sedurre e far sentire al meglio di sé le ragazze, compito che dovrà assolvere controvoglia la timida e non proprio femminea Haruhi, ma la situazione pian piano cambierà e ogni ragazzo del club riserverà delle attenzioni alla ragazza che rifiuta saltuariamente.
Anche l'ambiente del club muterà spesso in base al tema della giornata deciso dai ricchi membri, che lo trasformeranno sia in parco acquatico che in foresta pluviale!
La storia è carina, ma molto ripetitiva: già dopo soli tre numeri le idee scarseggiano e il tutto si fa decisamente molto più che prevedibile, noioso e gli atteggiamenti da host dei ragazzi sono forzati al di fuori del club. Le situazioni in cui i membri si vengono a trovare sono le più classiche e scontate: la gita al mare, lo scontro fra club diversi, innamoramenti delle clienti e dei membri del club.
Il tratto è scrupolosamente e minuziosamente dettagliato, i personaggi hanno un volto approssimativo ma spesso inespressivo se non intervenissero i dialoghi a supporto.
I caratteri dei personaggi sono stereotipati alla grande: la timida e incapace protagonista contornata da bellissimi e ricchissimi studenti che la viziano, la seducono, sono gelosi di lei e non hanno occhi che per lei; i ragazzi anch'essi hanno i tipici caratteri freddo, dolce, di poche parole, schietto o intelligente.
Dopo tre volumi letti la nausea è stata tale da farmi interrompere e rigettare quest'opera farlocca e falsa quanto le maschere di tutti i personaggi, che non hanno il benché minimo sale se privati dell'apparenza.
Le situazioni sono noiose, ripetitive e prevedibili, i ragazzi si comportano in modo accondiscendente e seduttorio da far star male: consigliato solo alle ragazze, se amanti del genere harem. Voto: 2.
Protagonista femminile di Host Club è Haruhi Fujioka, una ragazza che ha ben poco di femminile, nemmeno i lineamenti, che per uno scherzo del destino si ritrova a sbagliare aula entrando nell'Host Club. Qui per sbaglio rompe un costosissimo vaso che la condannerà a far parte del suddetto club, in cui sei bellissimi ragazzi corteggiano le ragazze-clienti che decidono di usufruire dei servigi di questi Host.
E fu così che la nuova recluta si troverà ad aver a che fare con il presidente del club che si innamora di Haruhi, il vice-presidente occhialuto, due gemelli e una strana coppia di amici: un introverso ragazzo di poche parole e un carinissimo ragazzo bassino che si fa chiamare Honey.
Compito dei sei sexy ricchissimi membri dell'Host Club è di sedurre e far sentire al meglio di sé le ragazze, compito che dovrà assolvere controvoglia la timida e non proprio femminea Haruhi, ma la situazione pian piano cambierà e ogni ragazzo del club riserverà delle attenzioni alla ragazza che rifiuta saltuariamente.
Anche l'ambiente del club muterà spesso in base al tema della giornata deciso dai ricchi membri, che lo trasformeranno sia in parco acquatico che in foresta pluviale!
La storia è carina, ma molto ripetitiva: già dopo soli tre numeri le idee scarseggiano e il tutto si fa decisamente molto più che prevedibile, noioso e gli atteggiamenti da host dei ragazzi sono forzati al di fuori del club. Le situazioni in cui i membri si vengono a trovare sono le più classiche e scontate: la gita al mare, lo scontro fra club diversi, innamoramenti delle clienti e dei membri del club.
Il tratto è scrupolosamente e minuziosamente dettagliato, i personaggi hanno un volto approssimativo ma spesso inespressivo se non intervenissero i dialoghi a supporto.
I caratteri dei personaggi sono stereotipati alla grande: la timida e incapace protagonista contornata da bellissimi e ricchissimi studenti che la viziano, la seducono, sono gelosi di lei e non hanno occhi che per lei; i ragazzi anch'essi hanno i tipici caratteri freddo, dolce, di poche parole, schietto o intelligente.
Dopo tre volumi letti la nausea è stata tale da farmi interrompere e rigettare quest'opera farlocca e falsa quanto le maschere di tutti i personaggi, che non hanno il benché minimo sale se privati dell'apparenza.
Le situazioni sono noiose, ripetitive e prevedibili, i ragazzi si comportano in modo accondiscendente e seduttorio da far star male: consigliato solo alle ragazze, se amanti del genere harem. Voto: 2.
Fantastico! Inizialmente non ero tentata di leggerlo perché la trama mi appariva sciocca e piatta, ma dopo le positivissime recensioni lette mi son fatta coraggio, per fortuna! È entrato in breve tempo nella top 5 dei miei manga preferiti, me ne sono totalmente innamorata.
Amo Haruhi, la protagonista, una ragazza dolce ma seria e decisa, amo Honey in tutto ciò che fa, amo i gemelli, insomma, amo ogni singolo personaggio di questo favoloso manga. Ma soprattutto amo Tamaki, che con le sue idiozie riesce a risollevarmi il morale sempre.
Lo stile di disegno è perfetto, ogni vignetta è curata nei particolari e le scene comiche (ce ne sono a migliaia, preparatevi a scompisciarvi dalle risate mentre leggete!) sono rese nella loro massima espressività.
Consigliatissimo agli amanti del genere, ovviamente è un manga che oltre ai fatti comici ma anche malinconici (vedasi il passato di alcuni personaggi) tratta d'amore, un amore a mio parere tutto nuovo nel panorama del manga shoujo. Un hurrà per Host Club!
Amo Haruhi, la protagonista, una ragazza dolce ma seria e decisa, amo Honey in tutto ciò che fa, amo i gemelli, insomma, amo ogni singolo personaggio di questo favoloso manga. Ma soprattutto amo Tamaki, che con le sue idiozie riesce a risollevarmi il morale sempre.
Lo stile di disegno è perfetto, ogni vignetta è curata nei particolari e le scene comiche (ce ne sono a migliaia, preparatevi a scompisciarvi dalle risate mentre leggete!) sono rese nella loro massima espressività.
Consigliatissimo agli amanti del genere, ovviamente è un manga che oltre ai fatti comici ma anche malinconici (vedasi il passato di alcuni personaggi) tratta d'amore, un amore a mio parere tutto nuovo nel panorama del manga shoujo. Un hurrà per Host Club!
Avrei voluto aspettare che la serie terminasse prima di commentare, ma, essendo uno dei miei manga preferiti, non sono riuscita ad attendere.
La storia parla di Haruhi Fujioka, una ragazza "della plebe" che ha vinto una borsa di studio per la prestigiosissima Ouran High School. Un giorno, mentre è alla ricerca di un'aula in cui studiare in pace, entra nell'aula di musica numero 3. Qui troverà ad attenderla un gruppo di sei bellissimi ragazzi che si dichiarano pronti a soddisfare ogni sua richiesta. La ragazza resta sconvolta e nel trambusto rompe un prezioso vaso del club. In quel momento la sua sorte è decisa: per ripagare il debito dovrà entrare nell'Host Club e lavorare come host, ovviamente vestita da uomo!
Devo dire che per quanto riguarda i disegni ho apprezzato di più quelli dell'anime, anche se in ogni caso quelli del fumetto restano molto belli. All'inizio ho trovato le tavole un po' caotiche a causa dei disegni molto "pieni" e ricchi di particolari e dei dialoghi lunghi. Dopo un po' ci si fa comunque l'abitudine e anche le vignette diventano più leggibili e leggere.
Ho conosciuto questo manga grazie all'anime che ho finito, purtroppo, in pochissimo tempo. Appena ho cominciato a seguire il manga e sono venuta a conoscenza del suo successo mi sono domandata cosa lo rendesse tanto popolare.
Dopo aver letto - quasi - tutta la serie ci sono finalmente arrivata (ed era anche ora, aggiungerei).
Secondo me Host Club è tanto amato perché, oltre a essere disegnato con cura e dedizione, è ricco di sentimenti. Con questo non voglio dire che sia un manga "pesante" o che, anche se molto bello, mette tristezza. È questo il grande pregio di Host Club: unisce le emozioni più profonde al divertimento.
Le battute e le situazioni comiche all'interno del manga sono davvero tante, e sono anche molto divertenti, anche quando rileggo i volumi vecchi una risata la faccio sempre, questo aspetto del manga però è portato avanti in parallelo con situazioni serie e talvolta tristi (come per esempio la storia riguardante Tamaki). Quindi anche se si presta parecchia attenzione alla comicità non vengono lasciati in secondo piano i sentimenti dei personaggi.
Un altro aspetto positivo di Host Club infatti sono i protagonisti. Ognuno di loro è ben caratterizzato, anche se al primo impatto non sembra. Le loro personalità vengono fuori man mano leggendola storia, grazie anche a flashback molto usati. L'unica pecca è che alcuni personaggi vengono un po' trascurati e non appaiono spesso.
Questo è ciò che ha reso "Host Club - Amore in affitto" uno dei miei fumetti preferiti, lo consiglio vivamente a tutti, anche a chi di solito non apprezza gli shojo. Un 10 meritatissimo a questo stupendo manga!
La storia parla di Haruhi Fujioka, una ragazza "della plebe" che ha vinto una borsa di studio per la prestigiosissima Ouran High School. Un giorno, mentre è alla ricerca di un'aula in cui studiare in pace, entra nell'aula di musica numero 3. Qui troverà ad attenderla un gruppo di sei bellissimi ragazzi che si dichiarano pronti a soddisfare ogni sua richiesta. La ragazza resta sconvolta e nel trambusto rompe un prezioso vaso del club. In quel momento la sua sorte è decisa: per ripagare il debito dovrà entrare nell'Host Club e lavorare come host, ovviamente vestita da uomo!
Devo dire che per quanto riguarda i disegni ho apprezzato di più quelli dell'anime, anche se in ogni caso quelli del fumetto restano molto belli. All'inizio ho trovato le tavole un po' caotiche a causa dei disegni molto "pieni" e ricchi di particolari e dei dialoghi lunghi. Dopo un po' ci si fa comunque l'abitudine e anche le vignette diventano più leggibili e leggere.
Ho conosciuto questo manga grazie all'anime che ho finito, purtroppo, in pochissimo tempo. Appena ho cominciato a seguire il manga e sono venuta a conoscenza del suo successo mi sono domandata cosa lo rendesse tanto popolare.
Dopo aver letto - quasi - tutta la serie ci sono finalmente arrivata (ed era anche ora, aggiungerei).
Secondo me Host Club è tanto amato perché, oltre a essere disegnato con cura e dedizione, è ricco di sentimenti. Con questo non voglio dire che sia un manga "pesante" o che, anche se molto bello, mette tristezza. È questo il grande pregio di Host Club: unisce le emozioni più profonde al divertimento.
Le battute e le situazioni comiche all'interno del manga sono davvero tante, e sono anche molto divertenti, anche quando rileggo i volumi vecchi una risata la faccio sempre, questo aspetto del manga però è portato avanti in parallelo con situazioni serie e talvolta tristi (come per esempio la storia riguardante Tamaki). Quindi anche se si presta parecchia attenzione alla comicità non vengono lasciati in secondo piano i sentimenti dei personaggi.
Un altro aspetto positivo di Host Club infatti sono i protagonisti. Ognuno di loro è ben caratterizzato, anche se al primo impatto non sembra. Le loro personalità vengono fuori man mano leggendola storia, grazie anche a flashback molto usati. L'unica pecca è che alcuni personaggi vengono un po' trascurati e non appaiono spesso.
Questo è ciò che ha reso "Host Club - Amore in affitto" uno dei miei fumetti preferiti, lo consiglio vivamente a tutti, anche a chi di solito non apprezza gli shojo. Un 10 meritatissimo a questo stupendo manga!
Non ho ancora smesso di ridere pur avendo letto interamente la serie più volte al ricordo di alcune scene particolarmente divertenti. Storia brillante che mette in mostra la bravura di Bisco Hatori, che si presenta con questa opera insolita e innovativa. In pratica Harui Fujioka è una studentessa che ottiene una borsa di studio per frequentare la prestigiosa accademia Ouran; qui travestita per motivi economici come un ragazzo conosce altri studenti particolarmente celebri: i membri dell’Host Club, con i quali stringerà amicizia, o meglio sarà lei a insegnare loro i veri ideali di questo sentimento che non si basa solo sul denaro.
Testi leggeri, disegni stupendi per un storia brillante di cui non si può fare altro che innamorarsi. Insomma un 10 meritato.
Testi leggeri, disegni stupendi per un storia brillante di cui non si può fare altro che innamorarsi. Insomma un 10 meritato.
Bisogna riconoscere che quasi tutti gli anime e i manga che leggiamo, vediamo e talvolta recensiamo non fanno ridere. Magari sono pieni di azione, dramma nella maggior parte dei casi, sono introspettivi, al massimo hanno brio. Quasi mai però ci ritroviamo tra le mani un'opera piena di sana e dissacratoria ironia.
Benissimo, Host Club è l'eccellente eccezione che ci si aspettava. Host Club infatti non è tanto una commedia shojo scolastica: Host Club è LA parodia per eccellenza del genere shojo.
La storia è semplice quanto già ricca di premesse esilaranti: Haruhi infatti è la classica ragazza poverella senza arte né parte che grazie alle sue capacità riesce ad entrare in un esclusivo liceo, ma per pagare un grosso debito sarà costretta a lavorare nell'host club della scuola... travestita da uomo!
Tutto in questo manga cita e rovescia ironicamente decenni di storie strappalacrime per ragazze. Abbiamo per esempio Haruhi, orfana di madre, di umili origini, dalla bellezza semplicissima che entra in un mondo esclusivo grazie alle sue capacità. Quanto deve la sua vicenda a Candy Candy, Milly un giorno dopo l'altro, o altre lacrimevoli eroine shojo? Il bello però che Haruhi è una presa in giro dell'eroina shojo tipo. Per esempio, è vero, viene da una famiglia povera, ma il padre lavora come travestito in un bar gay; Haruhi è una persona dal cinismo e dal distacco unici al mondo; Haruhi non piange mai e non ha peli sulla lingua nel dire che i membri dell'host club sono dei deficienti.
Altro elemento di citazione è il gender bender, o per dirla più alla pecoreccia, lo scambio dei generi. Haruhi si traveste da uomo a scuola: quanto il genere shojo deve alle sue eroine travestite, a partire dalla prima in assoluto, La Principessa Zaffiro e passando dalla più famosa, Lady Oscar? Haruhi però non si traveste per diventare un'eroina, o per sottintendere che solo con i pantaloni può prendersi ciò che le spetta di diritto, ma per... fare controvoglia il gigolò! Quindi fa qualcosa di riprovevole, a differenza degli illustrissimi precedenti.
I personaggi di contorno però sono la parte forte della storia, anche questi presi di peso dall'iconografia shojo o shounen-ai. C'è Tamaki, il bellissimo ragazzo di origini francese biondo e pieno di parole cariche di miele e poesia, che però è il più stupido di tutti nonché il più convinto della sua carica seduttiva; ci sono i gemelli che fingono un incestuoso rapporto omosessuale per far vivere l'ebrezza alle ospiti del club di vedere dal vivo una storia degna di uno yaoi; c'è Kyouya, il bello con gli occhiali che è un mostro di opportunismo e infine Honey, il ragazzo puccettoso che tutti vogliono coccolare e la sua guardia del corpo, Mitsukuni, bello e tenebroso.
I richiami alla gloriosa storia shojo non finiscono certo qui. Tutte le vignette sono arricchite da rose rosse e sbrillucicchii vari, il liceo è ovviamente caratterizzato da un'architettura di stampo occidentale/ottocentesco (se qualcuno sta pensando al Seiran di Caro Fratello o all'istituto di Maria Sama ga Miteru, ecco lo stile è quello), le nemiche dell'host club sono il gruppo del Giglio Bianco (che guarda caso si dice in giapponese yuri) di un liceo femminile, la cui guida si chiama Lady Benibara (cioè lady rosa rossa, chiara citazione di Berubara, il nomignolo giapponese di Versailles no Bara).
Oltre a questo intelligentissimo gioco di rimandi e citazioni, c'è soprattutto un umorismo demenziale e scoppiettante che rende il manga godibilissimo anche a chi non è cresciuto a pane e a manga. Per quanto comunque in Host Club gli sfondi non appaiano quasi mai, tutto comunque è improntato alla velocità, all'anarchia visiva e narrativa più sfrenata, dando l'idea che questo manga alla fine sia la celebrazione scanzonata delle passioni della sua autrice, più che una commedia romantica come invece sta ora evolvendo.
Se volete farvi una sonora risata, non troverete di meglio.
Benissimo, Host Club è l'eccellente eccezione che ci si aspettava. Host Club infatti non è tanto una commedia shojo scolastica: Host Club è LA parodia per eccellenza del genere shojo.
La storia è semplice quanto già ricca di premesse esilaranti: Haruhi infatti è la classica ragazza poverella senza arte né parte che grazie alle sue capacità riesce ad entrare in un esclusivo liceo, ma per pagare un grosso debito sarà costretta a lavorare nell'host club della scuola... travestita da uomo!
Tutto in questo manga cita e rovescia ironicamente decenni di storie strappalacrime per ragazze. Abbiamo per esempio Haruhi, orfana di madre, di umili origini, dalla bellezza semplicissima che entra in un mondo esclusivo grazie alle sue capacità. Quanto deve la sua vicenda a Candy Candy, Milly un giorno dopo l'altro, o altre lacrimevoli eroine shojo? Il bello però che Haruhi è una presa in giro dell'eroina shojo tipo. Per esempio, è vero, viene da una famiglia povera, ma il padre lavora come travestito in un bar gay; Haruhi è una persona dal cinismo e dal distacco unici al mondo; Haruhi non piange mai e non ha peli sulla lingua nel dire che i membri dell'host club sono dei deficienti.
Altro elemento di citazione è il gender bender, o per dirla più alla pecoreccia, lo scambio dei generi. Haruhi si traveste da uomo a scuola: quanto il genere shojo deve alle sue eroine travestite, a partire dalla prima in assoluto, La Principessa Zaffiro e passando dalla più famosa, Lady Oscar? Haruhi però non si traveste per diventare un'eroina, o per sottintendere che solo con i pantaloni può prendersi ciò che le spetta di diritto, ma per... fare controvoglia il gigolò! Quindi fa qualcosa di riprovevole, a differenza degli illustrissimi precedenti.
I personaggi di contorno però sono la parte forte della storia, anche questi presi di peso dall'iconografia shojo o shounen-ai. C'è Tamaki, il bellissimo ragazzo di origini francese biondo e pieno di parole cariche di miele e poesia, che però è il più stupido di tutti nonché il più convinto della sua carica seduttiva; ci sono i gemelli che fingono un incestuoso rapporto omosessuale per far vivere l'ebrezza alle ospiti del club di vedere dal vivo una storia degna di uno yaoi; c'è Kyouya, il bello con gli occhiali che è un mostro di opportunismo e infine Honey, il ragazzo puccettoso che tutti vogliono coccolare e la sua guardia del corpo, Mitsukuni, bello e tenebroso.
I richiami alla gloriosa storia shojo non finiscono certo qui. Tutte le vignette sono arricchite da rose rosse e sbrillucicchii vari, il liceo è ovviamente caratterizzato da un'architettura di stampo occidentale/ottocentesco (se qualcuno sta pensando al Seiran di Caro Fratello o all'istituto di Maria Sama ga Miteru, ecco lo stile è quello), le nemiche dell'host club sono il gruppo del Giglio Bianco (che guarda caso si dice in giapponese yuri) di un liceo femminile, la cui guida si chiama Lady Benibara (cioè lady rosa rossa, chiara citazione di Berubara, il nomignolo giapponese di Versailles no Bara).
Oltre a questo intelligentissimo gioco di rimandi e citazioni, c'è soprattutto un umorismo demenziale e scoppiettante che rende il manga godibilissimo anche a chi non è cresciuto a pane e a manga. Per quanto comunque in Host Club gli sfondi non appaiano quasi mai, tutto comunque è improntato alla velocità, all'anarchia visiva e narrativa più sfrenata, dando l'idea che questo manga alla fine sia la celebrazione scanzonata delle passioni della sua autrice, più che una commedia romantica come invece sta ora evolvendo.
Se volete farvi una sonora risata, non troverete di meglio.
Host Club è un manga che non posso non definire esilarante! Come ogni shojo che si rispetti l’accuratezza del disegno è uno degli elementi basilari. Per quanto riguarda la trama, questa, pur avendo come protagonisti di spicco Tamaki e Haruhi, non lascia mai in disparte gli altri co-protagonisti inserendoli perfettamente nella storia. Non li definirei dunque dei personaggi di contorno, ma li definirei la chiave di volta della storia in questione, che di fatto tratta appunto di un club scolastico. Credo che sia proprio questo il punto di forza della Hatori: con grande maestria sa toccare, senza cadere in inutili stereotipi, temi come l’amore, l’amicizia, la famiglia. In particolare il modo di affrontare questo amore, che lega i due protagonisti, è allegro e leggero, ma allo stesso tempo profondo e introspettivo, perfetto per chi come me sogna un amore che sappia donare serenità e solarità.
Ovvio che negli ultimi volumi la serietà abbia tolto un po’ di spazio alla comicità che contraddistingueva questo manga, ma ciò era inevitabile. Una maturazione dei personaggi porta sempre a una maggiore serietà seppur ben moderata e dosata e in perfetta linea con quello che finora è stato il cammino dell’autrice. Quello che ci troviamo di fronte è il punto di arrivo di un lungo percorso che ha riguardato tutti, nessuno escluso, e che ci mostra come tutti noi abbiamo la facoltà di cambiare, di crescere, stando vicino a chi ci comprende, a chi ci tiene per mano mentre ci si incammina verso il futuro; ci insegna che la solitudine non è sempre l’unica alternativa, anche se forse è la via più facile.
Insomma ora che questo manga è alle battute finali non posso che consigliarlo, nonostante il prezzo altino (5.90 per le ristampe e 5.50 per la prima versione). Inoltre vale comprarlo anche per Haruhi, che è una stupenda protagonista femminile. Finalmente direi! Divertente, sarcastica, pigra, ironica, chi non si rispecchia in lei? Io sicuramente!
Nonostante non sia certamente una romanticona inguaribile (ma una cinica per meglio dire), ammetto che questo manga ha saputo risvegliare in me un lato che non credevo di avere e dunque non posso che sperare, a questo punto, in fantastico lieto fine che mi strappi anche qualche lacrimuccia.
Ovvio che negli ultimi volumi la serietà abbia tolto un po’ di spazio alla comicità che contraddistingueva questo manga, ma ciò era inevitabile. Una maturazione dei personaggi porta sempre a una maggiore serietà seppur ben moderata e dosata e in perfetta linea con quello che finora è stato il cammino dell’autrice. Quello che ci troviamo di fronte è il punto di arrivo di un lungo percorso che ha riguardato tutti, nessuno escluso, e che ci mostra come tutti noi abbiamo la facoltà di cambiare, di crescere, stando vicino a chi ci comprende, a chi ci tiene per mano mentre ci si incammina verso il futuro; ci insegna che la solitudine non è sempre l’unica alternativa, anche se forse è la via più facile.
Insomma ora che questo manga è alle battute finali non posso che consigliarlo, nonostante il prezzo altino (5.90 per le ristampe e 5.50 per la prima versione). Inoltre vale comprarlo anche per Haruhi, che è una stupenda protagonista femminile. Finalmente direi! Divertente, sarcastica, pigra, ironica, chi non si rispecchia in lei? Io sicuramente!
Nonostante non sia certamente una romanticona inguaribile (ma una cinica per meglio dire), ammetto che questo manga ha saputo risvegliare in me un lato che non credevo di avere e dunque non posso che sperare, a questo punto, in fantastico lieto fine che mi strappi anche qualche lacrimuccia.
Host Club è stupendo! Un fantastico mix di risate e lacrime (si, ho pianto mentre leggevo il volume dodici, i capitoli riguardanti i gemelli), uno dei pochi shojo manga che ha saputo emozionarmi... I miei complimenti a Bisco Hatori!
Forse all'inizio potrà sembrare un po' frivolo, ma alla fine tratta di temi profondi (amore a parte, dopotutto è uno shojo...) come l'amicizia, quella vera, il rapporto tra fratelli gemelli, le problematiche familiari che ognuno di loro ha, le prospettive riguardanti il loro futuro e, cosa fondamentale, la mangaka ribadisce il fatto che "i soldi non fanno la felicità".
Uno dei pochi shojo che ho deciso di seguire perché fresco e divertente, a volte leggero e spensierato, a volte riflessivo e profondo. Spero solo che il finale non deluda!
Forse all'inizio potrà sembrare un po' frivolo, ma alla fine tratta di temi profondi (amore a parte, dopotutto è uno shojo...) come l'amicizia, quella vera, il rapporto tra fratelli gemelli, le problematiche familiari che ognuno di loro ha, le prospettive riguardanti il loro futuro e, cosa fondamentale, la mangaka ribadisce il fatto che "i soldi non fanno la felicità".
Uno dei pochi shojo che ho deciso di seguire perché fresco e divertente, a volte leggero e spensierato, a volte riflessivo e profondo. Spero solo che il finale non deluda!
Una parola per descrivere Host Club ?! Fantastico!
Pur essendo una storia shoujo, questo manga racchiude in se qualcosa di piu. Host Club riesce a trasformare momenti quotidiani in gang esilaranti e pieni di colpi di scena, creando un mondo colorato e frizzante, guarnito da scene romantiche e piene di sentimento tipiche e degne di ogni Shoujo.
La storia narra di Haruhi, una normale studentessa, vincitrice di una borsa di studio. Decide di frequentare l'istituto Ouran, scuola prestigiosa frequentata da i figli delle famiglie piu ricche e sfarzose (ovvero frequentata da super ricchi studenti dal futuro promettente).
Nel tentativo di trovare, nell'enorme edificio scolastico, un posto dove poter studiare in tutta tranquillità, entra nell'aula di musica n°3 e li, aprendo la porta, si trova davanti un gruppo di bellissimi ragazzi, l'Host Club; giovani che, durante il tempo libero, offrono alle clienti, le studentesse della scuola, la loro compagnia e le loro attenzioni... il resto ve lo lascio scoprire.
Consiglio caldamente a tutti coloro che amano il genere Shoujo divertente e frizzante, di leggere questo meraviglioso manga. Buona lettura.
Pur essendo una storia shoujo, questo manga racchiude in se qualcosa di piu. Host Club riesce a trasformare momenti quotidiani in gang esilaranti e pieni di colpi di scena, creando un mondo colorato e frizzante, guarnito da scene romantiche e piene di sentimento tipiche e degne di ogni Shoujo.
La storia narra di Haruhi, una normale studentessa, vincitrice di una borsa di studio. Decide di frequentare l'istituto Ouran, scuola prestigiosa frequentata da i figli delle famiglie piu ricche e sfarzose (ovvero frequentata da super ricchi studenti dal futuro promettente).
Nel tentativo di trovare, nell'enorme edificio scolastico, un posto dove poter studiare in tutta tranquillità, entra nell'aula di musica n°3 e li, aprendo la porta, si trova davanti un gruppo di bellissimi ragazzi, l'Host Club; giovani che, durante il tempo libero, offrono alle clienti, le studentesse della scuola, la loro compagnia e le loro attenzioni... il resto ve lo lascio scoprire.
Consiglio caldamente a tutti coloro che amano il genere Shoujo divertente e frizzante, di leggere questo meraviglioso manga. Buona lettura.
Quest'amore è iniziato come uno scherzo per poi trasformarsi in una fiamma!
Nel arido panorama offerto dagli Shoujo nostrani, Host club è stato un bicchiere d'acqua frizzante, una commedia scolastica divertente pregna di quella comicità demenziale che ogni tanto ci vuole, se poi le risate sono causate dall'ironia sugli archetipi tanto amati da noi giovincelle ancora meglio.
E qui tutto è messo alla berlina, dai bishounen sbrilluccicanti (da poco ahimè passati al cinema "grazie" a Twilight), alle fangirl passando per lo yaoi e l'eroina nient'affatto sprovveduta; se poi vogliamo guardare meglio c'è tutta una sottotrama più intimistica, di certo non un romanzo di formazione ma comunque un gradevole sottofondo.
Il disegno migliora considerevolmente con il passare dei numeri e le tavole si fanno più ordinate e meno claustrofobiche.
Lo consiglio vivamente a chi vuole leggere una commedia leggera ma non idiota.
Nel arido panorama offerto dagli Shoujo nostrani, Host club è stato un bicchiere d'acqua frizzante, una commedia scolastica divertente pregna di quella comicità demenziale che ogni tanto ci vuole, se poi le risate sono causate dall'ironia sugli archetipi tanto amati da noi giovincelle ancora meglio.
E qui tutto è messo alla berlina, dai bishounen sbrilluccicanti (da poco ahimè passati al cinema "grazie" a Twilight), alle fangirl passando per lo yaoi e l'eroina nient'affatto sprovveduta; se poi vogliamo guardare meglio c'è tutta una sottotrama più intimistica, di certo non un romanzo di formazione ma comunque un gradevole sottofondo.
Il disegno migliora considerevolmente con il passare dei numeri e le tavole si fanno più ordinate e meno claustrofobiche.
Lo consiglio vivamente a chi vuole leggere una commedia leggera ma non idiota.
Apri la porta e... trovi un manga che fa rotolare dalle risate! Host club non è uno shoujo classico tutto zucchero e miele, ma un'opera innovativa e frizzante (piena di bei ragazzi). Una giovane plebea si trova costretta ad unirsi al club, e lo scontro fra due mondi dà vita a opera briosa e leggera, lontano dagli stereotipi del genere. Anche quando parla d'amore lo fa con leggerezza, senza tuttavia essere superficiale. Ottimo.
Se vi aspettate la classica ragazzina che cerca l'amore e che incontra il figo di turno, bene... Host Club è tutt'altra cosa. La protagonista, pigra, studiosa, per nulla femminile e del tutto disinteressata all'amore; si trova di colpo catapultata il un assurdo club composto da elementi totalmente fuori dalle righe, a partire dal Re del Club, Tamaki, fino al calmo e austero Mori-sempai. Host Club è uno shojo che si concentra molto sulla psicologia di ciascun personaggio, farcito da una buona dose di sana comicità e situazioni bizzarre. L'amore è trattato nelle sue mille sfaccettature, a partire da quello più superficiale ed estetico delle clienti del club, passando da quello fraterno (forte ed indissolubile fra Kaoru e il gemello Hikaru) e quello genitore-figlio (delirante per quanto riguarda il rapporto Tamaki-Haruhi e più serio con i genitori dei protagonisti) fino all'amore che si crea fra Haruhi e alcuni membri del club. Non mancano situazioni più pesanti e riflessive, che si integrano bene con la natura più comica del manga. Ottimo shojo da cui è stato tratto anche un ottimo anime.
Questo manga ha un merito: è stato uno dei pochi che mi ha fatto ridere davvero di gusto! Infatti di solito sono gli anime a darmi le emozioni più intense: merito soprattutto del doppiaggio e della colonna sonora, assenti nei manga, e che tendono a rafforzare i momenti comici o drammatici (e infatti ho riso tantissimo anche guardando l'anime di Ouran Host Club!). Ma qui bastano le espressioni dei personaggi, le loro battute e il modo in cui Hatori-sensei imposta la storia per assicurare il divertimento.
Non ho ancora letto tutti i volumetti usciti in Italia (ringrazio la mia amica Daga per avermi prestato i primi 9, ora mi sto procurando la ristampa), ma devo dire che ciò che ho letto mi è piaciuto moltissimo, soprattutto perché il manga presenta personaggi assenti nell'anime (oltretutto il fratello di Honey, in coppia con il fratello di Mori, non presente nell'anime, nel manga mi sta decisamente più simpatico!) e sta sviluppando situazioni che nell'anime sono rimaste accennate (speriamo in una seconda serie). Ovviamente anche la psicologia dei personaggi, sia i principali sia soprattutto quelli "di contorno", risulta decisamente più sviluppata rispetto all'anime.
Non vedo l'ora di procurarmelo tutto!
Non ho ancora letto tutti i volumetti usciti in Italia (ringrazio la mia amica Daga per avermi prestato i primi 9, ora mi sto procurando la ristampa), ma devo dire che ciò che ho letto mi è piaciuto moltissimo, soprattutto perché il manga presenta personaggi assenti nell'anime (oltretutto il fratello di Honey, in coppia con il fratello di Mori, non presente nell'anime, nel manga mi sta decisamente più simpatico!) e sta sviluppando situazioni che nell'anime sono rimaste accennate (speriamo in una seconda serie). Ovviamente anche la psicologia dei personaggi, sia i principali sia soprattutto quelli "di contorno", risulta decisamente più sviluppata rispetto all'anime.
Non vedo l'ora di procurarmelo tutto!
Per chi si vuole divertire leggendo uno shoujo manga, Host club è l'opera giusta! I sette ragazzi del club sono tutti magnificamente caratterizzati, ognuno con una propria personalità: abbiamo così il tipo solitario, quello dolce, l'altro intellettuale, i due gemelli pazzi e non manca il "belloccio" biondo di turno.
La protagonista non è la solita ragazza pallosa e odiosa degli shoujo, ma è una ragazza alquanto strana, semplice, indifferente, per niente femminile, non interessata ai bei ragazzi, agisce quando deve e che sta bene anche con la divisa maschile! Impossibile non affezionarsi a lei e a tutta la sua compagnia.
All'interno del manga ci sono parecchie gag esilaranti che fanno il verso alle classiche situazioni stereotipate della maggior parte degli shoujo... vedere Tamaki quando si preoccupa della sua Haruhi e che finisce sempre per fraintendere le varie situazioni in cui c'è di mezzo la sua adorata, mi fanno scassare dal ridere. Per non parlare delle facce buffe che fa ogni tanto!
Quindi i personaggi sono apposto; è la storia forse che potrebbe non piacere ad alcuni, visto che la maggior parte del manga è strutturato ad episodi auto conclusivi (alcuni scollegati tra loro) ma, a parer mio, è questa la caratteristica che fa apprezzare di più quest'opera: ciò rende la storia ancora più demenziale di quanto non lo è già. L'umorismo è la componente principale di Host Club, ma l'attenzione è rivolta anche alla componente romantica... e qui se ne vedranno delle belle!
Il tratto all'inizio appare incerto, ma migliorerà col proseguire dei numeri, diventando più raffinato e dettagliato.
L'unico problema è l'edizione della Panini, che oltre a costare un bordello, presenta delle scritte minuscole nei balloon! Chi ha la vista debole, dovrà fermarsi qualche minuto ogni tanto per far riposare gli occhi.
Uno dei titoli più divertenti che sono giunti qui in Italia. Non perdetevelo!
La protagonista non è la solita ragazza pallosa e odiosa degli shoujo, ma è una ragazza alquanto strana, semplice, indifferente, per niente femminile, non interessata ai bei ragazzi, agisce quando deve e che sta bene anche con la divisa maschile! Impossibile non affezionarsi a lei e a tutta la sua compagnia.
All'interno del manga ci sono parecchie gag esilaranti che fanno il verso alle classiche situazioni stereotipate della maggior parte degli shoujo... vedere Tamaki quando si preoccupa della sua Haruhi e che finisce sempre per fraintendere le varie situazioni in cui c'è di mezzo la sua adorata, mi fanno scassare dal ridere. Per non parlare delle facce buffe che fa ogni tanto!
Quindi i personaggi sono apposto; è la storia forse che potrebbe non piacere ad alcuni, visto che la maggior parte del manga è strutturato ad episodi auto conclusivi (alcuni scollegati tra loro) ma, a parer mio, è questa la caratteristica che fa apprezzare di più quest'opera: ciò rende la storia ancora più demenziale di quanto non lo è già. L'umorismo è la componente principale di Host Club, ma l'attenzione è rivolta anche alla componente romantica... e qui se ne vedranno delle belle!
Il tratto all'inizio appare incerto, ma migliorerà col proseguire dei numeri, diventando più raffinato e dettagliato.
L'unico problema è l'edizione della Panini, che oltre a costare un bordello, presenta delle scritte minuscole nei balloon! Chi ha la vista debole, dovrà fermarsi qualche minuto ogni tanto per far riposare gli occhi.
Uno dei titoli più divertenti che sono giunti qui in Italia. Non perdetevelo!
Il primo manga che ho comprato... non fraintendetemi, ne ho letti molti, ma questo è l'unico per il quale ho speso un capitale senza alcun rimorso!
É semplicemente magnifico. Divertente, bei disegni, e soprattutto molto testo: le battute sono stupende, ed i disegnini messi quasi a casaccio qua e là adorabili. Poi, con tutti i particolari, non tutto si nota subito, e rileggere le storie non annoia mai. Un'altra cosa è che nell'anime (avevo visto prima quello) hanno lasciato fuori alcuni personaggi secondari che qui appaiono, e sono fantastici, tipo Satoshi, il fratellino di Mori...
Ma basta parlarne, correte a leggerlo! Un 10 meritato, per tutti i suoi aspetti.
É semplicemente magnifico. Divertente, bei disegni, e soprattutto molto testo: le battute sono stupende, ed i disegnini messi quasi a casaccio qua e là adorabili. Poi, con tutti i particolari, non tutto si nota subito, e rileggere le storie non annoia mai. Un'altra cosa è che nell'anime (avevo visto prima quello) hanno lasciato fuori alcuni personaggi secondari che qui appaiono, e sono fantastici, tipo Satoshi, il fratellino di Mori...
Ma basta parlarne, correte a leggerlo! Un 10 meritato, per tutti i suoi aspetti.
Bellissimo! Un manga straordinariamente divertente e al femminile ma anche no, perché la protagonista non è la solita ragazza timida o interessata ai ragazzi e all'amore e, in generale, non è assolutamente la ragazza tipica dello Shojo manga, anzi è tutto tranne che quello! Disinteressata al massimo, anche se circondata perennemente dai ragazzi più fighi della scuola da quando ha per sbaglio rotto un vaso da 8.000 (credo) yen.
Magnifico! I ragazzi dell'Host Club sono tutti bellissimi ed è difficile trovarsene uno preferito, la storia è talmente divertente da farti morire dal ridere, un po' corta, peccato, ma da 10 e lode! In quanto a character design, invece, è molto ma molto meglio l'anime, fidatevi, è più curato e Haruhi e i ragazzi sono disegnati di gran lunga meglio. Ma la storia è stupenda in entrambi i casi, non la si può odiare è troppo forte! Un opera davvero sublime, come ho detto per l'anime.
Metto 10 perché non c'è 10.000. Consigliatissimo!
Magnifico! I ragazzi dell'Host Club sono tutti bellissimi ed è difficile trovarsene uno preferito, la storia è talmente divertente da farti morire dal ridere, un po' corta, peccato, ma da 10 e lode! In quanto a character design, invece, è molto ma molto meglio l'anime, fidatevi, è più curato e Haruhi e i ragazzi sono disegnati di gran lunga meglio. Ma la storia è stupenda in entrambi i casi, non la si può odiare è troppo forte! Un opera davvero sublime, come ho detto per l'anime.
Metto 10 perché non c'è 10.000. Consigliatissimo!
E' assolutamente fantastico! Mai letto niente di più esilarante e divertente! E poi Harui, la protagonista, è a dir poco unica! Non ha il carattere della classica protagonista di shoujo... è razionale e alcune volte impassibile, persino menefreghista XD Ma quando si ritrova catapultata nell'assai bizzarro Host club, riesce a comprendere di più i vari componenti e ad integrarsi meglio nel loro mondo. Insomma, lo consiglio vivamente a chi cerca un manga divertente e spensierato.
Semplicemente meraviglioso!
Le tavole sono forse un pò faticose da leggere ed in questo senso il rapporto qualità/prezzo non è dei migliori, ma come contenuto lo consiglio assolutamente: non è il classico shojo, così come Haruhi non è la tipica eroina del genere e anzi in questo manga vengono presi in giro simpaticamente in giro un pò tutti gli stereotipi del genere.
Non manca il romanticismo, ma prevale molto di più l'aspetto divertente delle situazioni e dei personaggi, tutti ben caratterizzati e calati nella storia.
Io lo consiglio sicuramente, perciò, buona lettura!
Le tavole sono forse un pò faticose da leggere ed in questo senso il rapporto qualità/prezzo non è dei migliori, ma come contenuto lo consiglio assolutamente: non è il classico shojo, così come Haruhi non è la tipica eroina del genere e anzi in questo manga vengono presi in giro simpaticamente in giro un pò tutti gli stereotipi del genere.
Non manca il romanticismo, ma prevale molto di più l'aspetto divertente delle situazioni e dei personaggi, tutti ben caratterizzati e calati nella storia.
Io lo consiglio sicuramente, perciò, buona lettura!
Il manga più fantasticosamente mozzafiatante che abbia mai letto! Troppo bello anzi che dico, bellissimo. Per iniziare la trama è semplicemente stupenda ed Harui lo è altrettanto per non parlare poi dei ragazzi che sono dei fresconi gnocconi mai visti. Sono tutti caratterizzati stupendamente ed ognuno ha lo spazio che vuole per non parlare delle vicende che sono al limite del paradosso. Insomma e da consigliare assolutamente a chiunque non cerchi uno shojo troppo melenso e stupido. Host Club Amore in Affitto è frizzante, divertente e da una ventata d'aria fresca a chiunque lo legga. Una sola parola per sintetizzare il tutto ossia, magnifico. Mi ha letteralmente catturata!
P.s.: Harui nel manga non ha nulla di femminile anzi sembra un ragazzo, di quelli della peggior specie fin quando non la acconciano un pochettino. Viva l'Host Club.
P.s.: Harui nel manga non ha nulla di femminile anzi sembra un ragazzo, di quelli della peggior specie fin quando non la acconciano un pochettino. Viva l'Host Club.
Nel manga Haruhi ha un aspetto ancora più mascolino che nell'anime XD Comunque, come storia è molto divertente ed i bei ragazzi si sprecano e incorporano tutti i possibili tipi di fan-service per ragazze contenuto nei vari manga:
- Il tipo puccioso - il ragazzino biondo è uguale a Momiji di Fruits Basket 0_0
- Il tipo che si atteggia come un re ma ha anche momenti di serietà - mi ricorda Ayame sempre di FB °_°;
- Il tipo intellettuale che ha sempre tutto sotto controllo
- Il rapporto shonen ai - e per di più twincest xDD -
- Il figo imperturbabile che non dice quasi mai una parola (anche lui assomiglia un sacco ad Hatsuharu sempre di Fruits Basket)
- Il tipo puccioso - il ragazzino biondo è uguale a Momiji di Fruits Basket 0_0
- Il tipo che si atteggia come un re ma ha anche momenti di serietà - mi ricorda Ayame sempre di FB °_°;
- Il tipo intellettuale che ha sempre tutto sotto controllo
- Il rapporto shonen ai - e per di più twincest xDD -
- Il figo imperturbabile che non dice quasi mai una parola (anche lui assomiglia un sacco ad Hatsuharu sempre di Fruits Basket)
Premetto subito: io odio gli shojo. Ripetitivi, stereotipati, volutamente sdolcinati. In una parola: noiosi. Ecco, Host Club è lo shojo meno shojo che mi sia mai capitato di leggere. Magnifica trama, caratterizzazione dei personaggi superba, con punte di pura (e vera) psicologia applicata. Fa ridere, molto, ma fa anche riflettere. Non immedesimarsi con uno dei personaggi è impossible e quando avviene si è già catturati dal fascino di quest'opera a tratti demenziale, ma mai noiosa e sempre profonda. Se a distanza di tempo rileggerete la stessa storia ogni volta capterete sfumature che prima vi erano sfuggite. Provare per credere.
Le grandi opere non si fanno categorizzare. Chiamare Host Club uno shojo manga è riduttivo. Consigliato a tutti.
Le grandi opere non si fanno categorizzare. Chiamare Host Club uno shojo manga è riduttivo. Consigliato a tutti.
Finalmente uno shojo che mi appassiona!
I personaggi sono stupendi delineati in modo impeccabile e i disegni curatissimi sotto ogni aspetto!
Chiunque troverà il suo personaggio preferito all'Ouran Host Club... uno per ogni gusto e per ogni preferenza di cui non potrete fare a meno di innamorarvi perdutamente.
Piuttosto piatte le storie dell'egoistic club, ma tutto sommato colmano il bisogno di romanticismo in ogni ragazza
I personaggi sono stupendi delineati in modo impeccabile e i disegni curatissimi sotto ogni aspetto!
Chiunque troverà il suo personaggio preferito all'Ouran Host Club... uno per ogni gusto e per ogni preferenza di cui non potrete fare a meno di innamorarvi perdutamente.
Piuttosto piatte le storie dell'egoistic club, ma tutto sommato colmano il bisogno di romanticismo in ogni ragazza
Un manga avvincente (e l'anime non è da meno!) e ricco di emozioni! I personaggi sono ben definiti e disegnati molto bene, prestando attenzione ai particolari e alle versioni superdeformed...insomma...impossibile non innamorarsi dei personaggi principali!! Molto interessante la storia, ampliata da bellissime situazioni romantiche e da esilaranti situazioni comiche! Serie imperdibile per gli appassionati di shojo e del divertimento... Buona lettura!!
Da tempo una storia scolastica non mi faceva divertire così! Protagonista è una ragazza che si finge maschio e che un giorno entra per sbaglio in un'aula semisconosciuta della scuola, trovandosi di fronte 6 adoni (uno più bello dell'altro), di professione studenti-intrattenitori di belle donzelle straricche, che lei conquisterà tutti, uno per uno. Bel disegno tutto tondeggiante con tanto di superocchioni, situazioni magari inverosimili o eccessive, ma il divertimento è garantito!