Yomi no Tsugai: prime impressioni sul nuovo manga di Hiromu Arakawa

Dopo i grandi successi di Fullmetal Alchemist e Silver Spoon, la maestra Hiromu Arakawa torna sugli scaffali con un nuovo e scoppiettante shonen. In quest’opera l’autrice ci delizia con una ricetta dagli ingredienti a lei familiari: prendiamo come protagonisti due fratelli, mettiamoli in una realtà che però nasconde dei segreti, mescoliamo con dei personaggi bizzarri, un pizzico di comicità e condiamo il tutto con poteri speciali e yokai. Ed eccovi servito Yomi no Tsugai!

In questo primo numero si vengono subito a delineare la storia e l’ambientazione in cui si muovono i personaggi. Inizialmente ci ritroveremo a seguire le vicissitudini di un giovane ragazzo che vive in un villaggio sperduto tra i boschi, ma molto presto tutto verrà stravolto e saremo invece catapultati in un mondo fatto di scontri, sangue e bugie. 

Ciò che più mi ha colpito è stato il personaggio di Yuru. Il ragazzo si è visto crollare sotto i piedi tutte le proprie certezze, ha scoperto che il villaggio in cui viveva non era ciò che credeva, ma nonostante questo stravolgimento non si arrende e cerca di scoprire qualcosa sul suo passato.
D’altra parte mi ha convinta anche il personaggio della sorella Asa. Se all’inizio appare spietata contro gli abitanti del villaggio pur di liberare il fratello, poi la vediamo crollare e piangere quando si sincera delle condizioni del familiare. Un personaggio che appare fin da subito determinato e che vuole raggiungere il proprio obiettivo non può che farmi ben sperare per future svolte di trama.
Punto a favore anche per i due personaggi incredibilmente carismatici e che spesso rubano la scena: sono certa che con Destro e Sinistro ne vedremo delle belle, una coppia perfetta di “guardie del corpo” (comiche) per Yuru.

Il tratto lineare e pulito della Arakawa e l’impostazione delle tavole non si discostano molto da ciò che siamo stati abituati a vedere nelle sue precedenti opere. Per questo motivo potrebbe capitare di avere dei déjà vu con situazioni e personaggi, ma la bravura dell’autrice sta anche nel riuscire a fare sempre qualcosa di diverso. L’alternanza di momenti seri e comici sono il suo tratto distintivo, e anche in Yomi no Tsugai assisteremo a un intervallarsi di gag alle scene serie o di combattimento, che non andranno affatto a intaccare il ritmo narrativo, ma che anzi arricchiranno la storia e la costruzione della personalità dei personaggi.

Yomi no Tsugai è quindi un comfort manga per chi già ama l’autrice; il lettore ritroverà tutte le tipiche caratteristiche delle precedenti opere, ma potrebbe anche essere un buon punto di partenza per iniziare a conoscerla. Il mio augurio è quello di poter assistere a qualche guizzo in più e dei nuovi plot twist nei prossimi volumi!