Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Fonte consultata:
Cartoonbrew
Jeffrey Katzenberg è cofondatore con Steven Spielberg e David Geffen della casa di produzione DreamWorks, dove si è occupato della DreamWorks Animation, grazie all'esperienza maturata sul campo presso la Walt Disney Pictures, fino al 2016.
Durante il panel Bloomberg New Economy tenutosi in Singapore lo scorso giovedì, all’ex CEO della Dreamworks Animation è stato chiesto un parere sull’impatto dell’IA nella produzione di film d’animazione e ha risposto che l’intelligenza artificiale ridurrà il costo di creazione dei film d'animazione di successo di circa il 90%.
Nello specifico le sue parole sono state: “Ai bei vecchi tempi, quando realizzavo un film d’animazione, ci volevano 500 artisti al lavoro per cinque anni per realizzare un film d’animazione di livello mondiale, … Non penso che ci vorrà il 10% di quel numero fra tre anni”.
Katzenberg ha continuato affermando: “Non conosco un settore che sarà maggiormente influenzato della creazione di intrattenimento multimediale”.
Facendo eco al sentimento popolare presente in quasi tutte le conversazioni che riguardano l’intelligenza artificiale e la produzione di intrattenimento multimediale, Katzenberg ha affermato che la nuova tecnologia alla fine sarà solo un altro strumento presente nel kit di un artista: "Siamo passati dalla penna al pennello, alla macchina da stampa, alla macchina fotografica, alla cinepresa", ha continuato dicendo "Queste sono tutte cose che hanno ampliato la creatività e ogni tipo di narrazione in modi straordinari... Penso all'intelligenza artificiale come a uno strumento creativo... un nuovo pennello o una nuova macchina fotografica che ha così tante opportunità attorno a sé".
Secondo Katzenberg, l’intelligenza artificiale democratizzerà il processo creativo e faciliterà le opportunità di narrazione che prima non erano mai state disponibili per la maggior parte degli artisti: "Penso che, da un lato, sarà dirompente e renderà più comode cose che sono inaccessibili ad artisti e narratori al giorno d’oggi".
Alla domanda su cosa sia invece l'ispirazione e da dove provengano le storie, ha affermato: “Penso che tutto verrà comunque dalla creatività. Dalla creatività individuale… Puoi avere accesso a tutta questa conoscenza; ma è la tua capacità di utilizzarla a produrre effettivamente un risultato. Quindi sarà un suggerimento, in effetti, la possibilità di utilizzare una comodità creativa in molti aspetti diversi della narrazione”.
Qui di seguito trovate un estratto del video:
Durante il panel Bloomberg New Economy tenutosi in Singapore lo scorso giovedì, all’ex CEO della Dreamworks Animation è stato chiesto un parere sull’impatto dell’IA nella produzione di film d’animazione e ha risposto che l’intelligenza artificiale ridurrà il costo di creazione dei film d'animazione di successo di circa il 90%.
Nello specifico le sue parole sono state: “Ai bei vecchi tempi, quando realizzavo un film d’animazione, ci volevano 500 artisti al lavoro per cinque anni per realizzare un film d’animazione di livello mondiale, … Non penso che ci vorrà il 10% di quel numero fra tre anni”.
Katzenberg ha continuato affermando: “Non conosco un settore che sarà maggiormente influenzato della creazione di intrattenimento multimediale”.
Facendo eco al sentimento popolare presente in quasi tutte le conversazioni che riguardano l’intelligenza artificiale e la produzione di intrattenimento multimediale, Katzenberg ha affermato che la nuova tecnologia alla fine sarà solo un altro strumento presente nel kit di un artista: "Siamo passati dalla penna al pennello, alla macchina da stampa, alla macchina fotografica, alla cinepresa", ha continuato dicendo "Queste sono tutte cose che hanno ampliato la creatività e ogni tipo di narrazione in modi straordinari... Penso all'intelligenza artificiale come a uno strumento creativo... un nuovo pennello o una nuova macchina fotografica che ha così tante opportunità attorno a sé".
Secondo Katzenberg, l’intelligenza artificiale democratizzerà il processo creativo e faciliterà le opportunità di narrazione che prima non erano mai state disponibili per la maggior parte degli artisti: "Penso che, da un lato, sarà dirompente e renderà più comode cose che sono inaccessibili ad artisti e narratori al giorno d’oggi".
Alla domanda su cosa sia invece l'ispirazione e da dove provengano le storie, ha affermato: “Penso che tutto verrà comunque dalla creatività. Dalla creatività individuale… Puoi avere accesso a tutta questa conoscenza; ma è la tua capacità di utilizzarla a produrre effettivamente un risultato. Quindi sarà un suggerimento, in effetti, la possibilità di utilizzare una comodità creativa in molti aspetti diversi della narrazione”.
Qui di seguito trovate un estratto del video:
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Fonte consultata:
Cartoonbrew
Se invece affianchi l'AI alle stesse persone fisiche che oggi creano il film, allora vedi che risparmi magari un buon 30/40% per avere un prodotto pari o migliore all'attuale "AI free".
Poi "risparmiare il 30%" significa che quel 30% invece di far girare l'economia ti rimane in tasca ed è un problema molto grave che andrà risolto prima che la situazione diventi tragica.
Questo è niente, aspetta quando tutte le consegne di Amazon ed altri verranno gestite completamente dalle macchine. Tutto automatizzato, forse rimarrà qualche essere umano a controllare che tutto funzioni per il meglio.
Quel futuro non sarà mai abbastanza vicino
Non vedi l'ora che la disoccupazione salga a livelli assurdi?
Al di là dell'insuccesso della sua piattaforma, ha semplicemente detto qualcosa di piuttosto sensato, ovvero che se esiste una tecnologia che permette di risparmiare tempo e denaro per ottenere risultati paragonabili o perfino superiori, questa tecnologia verrà implementata in breve tempo nel ciclo produttivo, sempre che non ci siano ostacoli di varia natura. Ma gli interessi e le opinioni dei lavoratori non sono mai stati un grosso ostacolo.
Comunque, l'IA in sé non è un male, ne abbiamo diversi esempi illustri:
- In Spider-Verse per aggiungere le linee 2D sui modelli 3D è stato usato un software di machine learning che predictava il come queste si sarebbero mosse assieme al modello sottostante, senza quindi bisogno di metterle a mano frame by frame.
- In Elemental per raggiungere il risultato atteso nell'animazione del fuoco hanno dato in pasto all'IA una serie di illustrazioni 2D, processate dall'algoritmo per addestrare il software di rendering.
Ma abbiamo anche utilizzi mooolto vecchi, come Deep Canvas usato nei movimenti di macchina 3D in Tarzan (1999) e Il Pianeta del Tesoro (2002).
Finché gli utilizzi rimangono questi ben venga, l'importante è appunto che l'IA rimanga uno strumento.
Ad esempio una cosa che non mi piacerebbe sarebbe l'auto-tweening nell'animazione tradizionale, cosa che provano a fare dagli anni 2000 anche se con scarsi risultati. I software migliori sono forse Meander della Disney (Paperman, Winston, alcune sequenze di Oceania e Wish) e CACANi (molto usato da David Production in JoJo e Fire Force), ma queste soluzioni in teoria non si basano sull'IA e sono molto limitate. Non so voi, ma per me molto del fascino dell'animazione disegnata a mano è proprio il frame by frame, e spero che almeno questo l'IA non ce lo tolga...
Prima di arrivare a quel punto una soluzione la troveranno, non faranno certo mai cadere il pianeta nell'anarchia più totale x la disoccupazione, detto questo il giorno in cui nessuno sarà più costretto a lavorare per vivere sicuro non sarà un brutto momento
Sta' sicuro che non vedremo quel giorno. Magari tra 100 anni...
Lo è sempre stato. Basta leggere il libro Disney War per capirlo. Lui e Michael Eisner hanno procurato danni incalcolabili alla Disney che sta ancora pagando.
Se l'alternativa è questa, fatta al 100% da umani...
...voglio fare una chance all' intelligenza artificiale (del futuro)
Facciamo 85% vah, giusto riconoscere un utile
Forse ti confondi con altri utilizzi dell' IA. Non tutto è "male" o anti-etico. Ovviamente le eventuali ripercussioni lavorative possono destare preoccupazione. Tuttavia bisogna valutare i pro ed i contro. E comunque l'industria, come già detto, non si preoccupa molto di questi dettagli
Un utilizzo non etico dell'IA sarebbe utilizzarla per campionare la voce di un attore/doppiatore defunto per doppiate un nuovo progetto. Un po' più etico sarebbe fare lo stesso, ma compensando adeguatamente gli eredi. Dici "un po'", perché i doppiatori in attività non sarebbero contenti di vedersi soffiare un lavoro in questa maniera.
Siamo realisti, nel momento in cui le macchine potranno sostituirci completamente nel lavoro ci saranno solo 2 opzioni: o il 10% che controlla il potere ucciderà il resto della razza umana, oppure si creerà un mondo dove la gente non dovrà lavorare, ma con leggi diverse da quelle attuali.
"completamente", hai detto bene. Per il momento non c'è alcuna tecnologia in grado di sostituire gli umani completamente. Se non altro per il costo (gli esseri umani sono ancora più economici nella maggior parte dei casi). Se dovesse saltar fuori qualche modello di robot avanzato che sia anche economico, allora sì che le cose diverranno critiche. Per il momento credo che saranno gli autisti quelli che perderanno il lavoro in massa, in un prossimo futuro.
In questo caso non avrebbero nulla da consegnare visto che saremmo tutti disoccupati.
Tutti no. Infatti, grazie al cielo non lavoriamo tutti per Amazon.
Come scrissi in un altro topic, l'ideale sarebbe un mondo veramente utopico dove nessuno deve lavorare (i lavori li fanno tutte le macchine e le AI) e la gente percepisce automaticamente uno stipendio sufficiente a comprare i beni di prima necessità (diciamo una versione migliorata del reddito di cittadinanza). Ma ve lo immaginate quanto andrebbe riorganizzata l'economia mondiale per questo?
Per quello dicevo che ci vorranno almeno 100 anni per quello. Nel frattempo si farà quello che si potrà.
In questa prospettiva sarebbe da discutere piuttosto sul livello di eticità del diritto d'autore, la cui durata aumenta di anno in anno per garantire a società ed eredi guadagni a discapito della creatività generale...
Quello è un altro discorso però: la Disney, in primis, si è battuta molto per allungare la durata del diritto d'autore, per ovvi motivi. Tuttavia allo stato attuale anche se una piccola parte del loro catalogo finisce nel pubblico dominio, loro mantengono sempre il trademark sui loro vari personaggi (tipo Mickey Mouse e tutti i personaggi iconici), quindi di fatto manterranno la proprietà intellettuale per sempre.
Insomma scordiamoci fra 90 anni un film (ufficiale) di Super Mario contro Topolino, a meno che la Disney non acquisisca anche Nintendo.
Qui si scherza ma questa cosa i prossimi anni darà una spinta alla concorrenza nell'intrattenimento come mai si è visto nella storia umana, letteralmente gente che dalla propria camera può prodursi un blockbuster
Domanda: a quel punto chi glielo farà fare alla gente di andare al cinema, guardare la TV (sempre che esista ancora) o comprare i manga se potranno farsi da soli in casa con qualche click il film o la serie (live action o anime) che desiderano chiedendo ad Alexa o chi per lei?
Sarebbe la fine dell'industria dell'intrattenimento come la conosciamo.
E' una cosa certamente con cui l'industry ormai più presto che tardi dovrà fare i conti, probabilmente vedremmo un'ascesa della scena indipendente a scapito delle grosse major specie nel caso in cui queste ultime non fossero in grado di darsi una svegliata lato scrittura visti certi aborti usciti in questi mesi.
Ci sono una quantità spropositata al mondo di incredibili talenti che non riescono a emergere per mancanza di mezzi, questa tecnologia darà voce a quelle persone e permetterà di giocare se non ad armi pari comunque in maniera dignitosa contro i giganti di questa industria
Sì e no... diciamo che ci sono differenze fra marchio e diritto d'autore, sia nel sistema americano quanto in quello europeo, e i due non sono sovrapponibili. Detto questo, la discussione probabilmente andrebbe troppo OT per intraprenderla...
Finiamola con questa discorso populista, non si creano meno posti di lavoro semplicemente si cambiano le competenze richieste, invece che autisti spesso maleducati e scappati di casa per consegnare ci sarà bisogno di più ingegneri informatici e progettisti per gestire i robot che consegnano
Per quanto riguarda l'animazione invece ben venga l'IA, e lo dico da (anche) designer che usa i programmi di grafica, non sai quanto tempo risparmio, come detto nel post è semplicemente uno dei tanti strumenti a disposizione, ci vogliono le adeguate competenze per usarlo
Intanto spero che le voci dietro il live-action de Il principe d'Egitto siano false, ma la vedo dura.
perche idiozie?
Già, ma uno che come mestiere guida un taxi da 20 anni difficilmente potrà diventare ingegnere. Senza contare tutti quelli che proprio non hanno le capacità mentali fin dall'inizio. Dare per scontato che tutti gli esseri umani hanno le stesse potenzialità è molto ingenuo.
Questo è vero, però ogni rivoluzione ha modificato drasticamente il mercato del lavoro, eliminando delle professioni a favore di altre e, di norma, tagliando posti di lavori visto che il progresso ha reso più facile/rapida/ricca la produzione.
La rivoluzione industriale in Inghilterra ha provocato crisi economica, disoccupazione e riduzione dei salari in un primo momento... successivamente però ha migliorato il benessere generale.
È ovvio che, nell'esempio portato, i tassisti non spariranno nel giro di un anno o due... però è sicuramente vero che parte delle persone potrà trovarsi disoccupata visto che ne serviranno sempre meno. E questo vale per molte altre professioni.
Però rispetto alle fasce più deboli (i nuovi disoccupati, così come chi non ha lavoro et similia...) dovrebbe intervenire lo stato sociale, ma questo NON è un problema insito nel progresso tecnologico, NÉ dovrebbe essere attribuito a questo.
Con il passare del tempo serviranno sempre meno esseri umani a gestire la "baracca", questa è la differenza con il passato. Perfino gli streamer saranno sostituiti da streamer virtuali, completamente creati e doppiati dall' intelligenza artificiale.
Oggi, tuttavia, ogni mese emergono nuove app che svolgono compiti sempre più sofisticati: Doppiaggio e traduzione, design artistico, in campo medico con la creazione di nuovi farmaci, consulenze legali a basso costo, sono solo alcune delle attività che queste applicazioni riescono a compiere in modo considerevole.
Con il passare degli anni, è plausibile che l'80% delle competenze attuali possano essere sostituite dall'intelligenza artificiale. Immaginiamo un futuro in cui vedremo la sostituzione di milioni di professionisti da parte di sistemi automatizzati. Se questa prospettiva si avvererà, ci aspetta una sitiazione di disoccupazione immane, e anche se il numero di ingegneri informatici necessari per gestire tale transizione sarà enorme, dubito che serviranno 5 miliardi di persone che svolgono questa funzione.
Inoltre, è importante considerare che tra qualche anno, le intelligenze artificiali stesse potrebbero essere in grado di generare nuovi ingegneri informatici virtuali, portando a un cambiamento ancora più radicale nel panorama professionale.
Questo è discutibile. La rivoluzione agraria ha portato a quasi triplicare la produzione in mezzo secolo utilizzando circa un quinto della forza lavoro. E considerando che all'epoca era il settore di lavoro per eccellenza, direi che parlare di settore circoscritto è riduttivo.
E così la rivoluzione industriale, dove l'utilizzo del vapore ha rivoluzionato produzione e mercato in meno di un secolo.
Non dimentichiamo poi che entrambe queste realtà erano radicati in secoli dove i cambiamenti sociali erano di gran lunga più lenti e difficili di adesso.
La soluzione non sarà di certo quella di convertirsi tutti a essere ingegneri. La società si abituerà a lavorare di meno, come è sempre successo (storicamente sappiamo che pre-rivoluzione industriale la settimana di lavoro tipo in UK per un operaio era di 60+ ore circa a settimana, post ci si è stabilizzati a 50+ per poi scendere gradualmente).
Dei lavori rimarranno, ma saranno sempre più puntuali e specifici, ma in generale si lavorerà meno. Mentre la qualità, dopo la prima fase di saturazione del mercato, comincerà piano piano a salire per poi assestarsi a un certo livello.
Ci saranno persone travolte da questi cambiamenti? Sì, è inevitabile. Quel che si può fare è supportare politiche sociali attive e impegnarsi per un cambiamento consapevole.
Non serve andare tanto lontano: nel dopoguerra le masse contadine, soprattutto del sud Italia, si sono trasferite al nord perché semplicemente non c'era più necessità di tanta manodopera nel settore. Se prima servivano decine e decine di operai agricoli, con la meccanizzazione ormai ne servivano molti di meno. Al giorno d'oggi una sola persona può occuparsi di quasi tutti.
Quella grande massa si riversò dunque nelle industrie, che era il settore emergente all'epoca, o edilizia. Col passare dei decenni però anche quei settori divennero sempre meno importanti, anche perché la produzione si spostò in aree del mondo in cui la manodopera era comunque più economica: interi settori manifatturieri scomparirono negli anni '80 e '90. Ma c'era ancora la possibilità di trovare lavoro in altri settori, senza dover per forza emigrare o fare corsi di aggiornamento che non garantivano comunque un'occupazione. Al giorno d'oggi è ancora più difficile, perché se una volta si poteva anche osare mettersi in proprio o aprire un negozietto, ormai sarebbe piuttosto da masochisti farlo, con Amazon che fa da concorrente..
Credo che i dirigenti americani ce l'abbiano già tutti lo yacht da 200 metri. Oddio, magari qualcuno solo 100. Comunque non è solo una questione di maggiori guadagni per chi sta in cima alla piramide: immagina se si potesse tagliare i costi degli anime del 50% mantenendo la stessa qualità, chissà quante serie che hanno avuto una sola stagione potrebbero riceverne altre!
Brutto o bello questo è quello che si può fare oggi...5 anni fa sarebbe stato impensabile. Pensa fra 5 anni invece.
Ciò che è impressionante, al di là del risultato finale, è che fino a pochi anni fa non c'era nemmeno la tecnologia per fare qualcosa di simile, a meno che non si avesse un budget consistente.
Detto questo se penso ad un film animato come lo si intende oggi strumenti come Midjourney sono gli ultimi che verranno utilizzati (se non quando si fanno concept art), nel mondo del rendering ci sono un sacco di passaggi che potrebbero essere velocizzati dalla AI che non hanno nulla a che fare con la generazione di immagini.
Dire che l'IA velocizzerà certe pipeline di lavoro è sicuramente sensato, dire che probabilmente ci sarà una possibile riduzione del lavoro altrettanto (anche se bisogna vedere quanto ti costa addestrare il modello e/o usare un modello altrui su cui non hai controllo).
Affermare che sicuramente ci sarà una diminuzione del 90% dei costi in 3 anni no, non è assolutamente sensato, in nessuna realtà parallela. è proprio simbolo di una persona scollegata dalla realtà e il flop di Quibi dovrebbe far risuonare qualche campanello d'allarme, ma evidentemente la gente non ha ancora elaborato la cosa.
Se vogliamo vedere il lato positivo potremmo pensare ad un ritorno della tecnica tradizionale, poichè l'IA potrà generare i frame che oggi sono fatti dagli intercalatori (ultima ruota del carro nei film animati a mano).
Certo però tutto questo comporterà una perdita di posti di lavoro, questo è innegabile e dovremo capire come gestire la questione, perchè le IA creano nuove professionalità, ma sicuro il numero di persone si riduce...
Meno male che non l'ha mai detto allora.
Confrontava i tempi in cui è entrato in Disney (i good ol' days come dice lui) in cui 500-600 animatori dovevano lavorare per anni per produrre un film con quello che sarà possibile in tempi piuttosto brevi.
Oh non ne hai idea. Leggiti Disney War di James Stewart e ti renderai conto di che canaglia fosse veramente.
E questi incredibili talenti a chi venderanno i loro prodotti quando TUTTI QUANTI saranno in grado di farsi da soli tutti i film, cartoni, fumetti, videogiochi che vogliono con un semplice programma?
Se tutti potranno essere bravi disegnatori/scrittori/animatori/quello che vuoi, nessuno pagherà più qualcun altro per fare il lavoro per lui. È elementare.
L'intera categoria di lavoratori morirà. Quanto ai giganti, sicuramente soffriranno ma proprio perché sono pieni di soldi non moriranno di questo e reggeranno il colpo abbastanza da trovare qualche altro mercato. No, chi ci rimetterà di più saranno proprio i più piccoli semmai.
Ma guarda: me l'aspetto di più dalla Disney una cosa del genere, dato ora che stanno finendo i soldi e devono stringere la cinghia il più possibile.
Del resto anche loro ci sono andati giù pesanti con i licenziamenti.
TUTTI QUANTI possono cucinarsi un ottimo pasto, eppure i ristoranti non mi risulta siano ancora falliti (e cucinare è estremamente più facile che creare un prodotto di intrattenimento).
Già trovo discutibili i doomposting luddisti, ma almeno ci vedo una logica (poi certo, 200 anni di posti di lavoro persi in favore dell'automazione industriale dovrebbe far pensare che non necessariamente l'introduzione di una nuova tecnologia avrà impatti sull'occupazione generale, ma vabbè, presa come discussione ipotetica ci può anche stare), qui proprio arriviamo ad associazioni causa-effetto senza un minimo di logica, buttate lì senza ragionarci sopra un minimo.
La gente paga al ristorante perché non è capace di cucinare o almeno non bene quanto chi ci lavora. Ma se bastasse aprire un programma e scrivere "voglio che mi prepari il menu di un ristorante di Dubai" e il programma te lo facesse comparire con i sapori replicati perfettamente, allora chi andrebbe più al ristorante, tranne forse come scusa per portare fuori la ragazza? Ma anche così, non credi che piuttosto che stipendiare dei cuochi il ristorante in questione preferirebbe usare tale programma?
Vale lo stesso per i prodotti d'intrattenimento. Puro e semplice.
Il ragionamento è giustissimo (anche se forse un po' prematuro), però non riesco a vedere quale sia il problema.
Se potessi produrre a casa a costo ridotto un pasto qualitativamente simile a quello di un ristorante, da consumatore non vedo quale sia il problema...
E lo stesso vale per i prodotti culturali. Se mi fornisci un libro/film/manga/anime di qualità, lo apprezzo. Non mi interessa se è stato prodotto da tizio, da caio, da entrambi, da un anonimo o da una AI. L'importante è che sia nato un prodotto culturale apprezzabile.
E questo non rovina il mercato, anzi... più prodotti (culinari, culturali, quel che vuoi) di qualità a prezzo più basso semmai lo ampliano. Al massimo scompaiono dei mestieri, ma da che mondo è mondo, succede così a ogni rivoluzione.
Qualche giorno fa mi è capitata fra le mani la tesi di laurea di mia madre, discussa nel 1968. Una tesi battuta a macchina da una dattilografa, perché mia madre non sapeva farlo. Oggi quanti studenti scrivono a mano la tesi e se la fanno battere a macchina/computer da uno studio professionale? Allora cosa facciamo, osteggiamo i PC perché hanno distrutto un settore professionale? Sono rimasti riducendosi nel tempo mano a mano che la tecnologia è avanzata... e ora ne rimangono pochissimi e rivolti quasi solo all'utenza professionale.
Lo stesso vale per i ritrattisti, soppiantati quasi in toto dalla fotografia. Chi ha bisogno di un ritratto dell'amata/o quando puoi avere 10000 foto?
La AI probabilmente farà questo. Non so in che tempi, sinceramente... da un lato i prodotti culturali sono molto complessi, dall'altro la tecnologia fa passi da gigante.
Ma tanto, volenti o nolenti, è un cammino che non può essere bloccato. Conviene quindi cercare di affrontarlo al meglio.
https://twitter.com/ButchersBrain/status/1727812342245716430
Appunto quello che dicevo. E non solo quello.
Non vi è piaciuta la piega che ha preso la vostra serie preferita (un sentimento comune a tanti appassionati si direbbe)? Chiedi alle AI di farti una stagione successiva secondo i tuoi gusti.
E, se davvero queste sono in grado di sfornartela con tanto di animazioni e voci identiche al prodotto ufficiale, chi se lo fila più il canon?
Just sayin'.
Guarda, io cinicamente parlando potrei anche fregarmene e accogliere con gioia una simile eventualità dal momento che non so né scrivere, né disegnare, tantomeno realizzare un film o una serie (animati o meno). Dal mio punto di vista, mi farebbe perfino comodo una simile tecnologia.
Ma tutti coloro che campano dell'esclusività del loro talento che fine faranno? Gli artisti fanno già fatica ad emergere adesso, figurati in un mondo dove letteralmente chiunque può fare il loro lavoro altrettanto bene.
Cioè, pensando alle condizioni in cui vessano gli animatori (soprattutto in Asia), mi verrebbe quasi da pensare che sia un bene che vengano sostituiti dalle AI... ma resta il problema: e dopo cosa vanno a fare?
Poi che sia un fenomeno che non si potrà contrastare non ne dubito.
Faranno la stessa fine che hanno fatto i pittori ritrattisti, i fotografi per famiglie etc... ne rimarranno pochi che produrranno prodotti per una minoranza che comunque NON vuole lavorarci o non ne ha le competenze.
E comunque, al netto di eventuali svolte significative, NON è che adesso con le AI tutti ottengono risultati dello stesso livello qualitativo. Prompt, pesi e ogni singolo elemento di gestione sono ancora valutazioni squisitamente umane. Al momento io con Stable Diffusion posso fare cose che a mano mi sognerei, ma rispetto a certe persone che usano anche loro Stable Diffusion i miei sono comunque scarabocchi. La differenza é che una volta dovevi saper usare bene il pennino, mentre adesso sta emergendo piano piano un mercato dove dovrai scegliere, soppesare e utilizzare bene prompt e vari altri parametri.
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