Certo che Mitsuo Iso l’ha imparata, la lezione; l’ha imparata eccome. E dopo anni di collaborazioni con Oshii e Anno o veniva fuori un disturbato visionario estraniato, oppure un regista dalla sensibilità sviluppatissima e dal tocco vivificante come pochi ultimamente se ne sono visti. È venuta fuori la seconda, è venuto fuori un autore altissimo.
Perché Dennou Coil è molto più di una classica storiella scolastica di bambini, degli hackeraggi dispettosi, delle cacce alle irregolarità di un cyberspazio ricalco semi-sovrapposto della realtà. L’aria è molto diversa. La trama è come la realtà virtuale, ha molte zone d’ombra, molti spazi segreti cui accedere dopo avere passato punti d’attivazione a prima vista invisibili.
La storia è molto articolata, si sviluppa a un ritmo esponenziale, moltiplicando i suoi elementi e le sue connessioni, galleggiando a metà serie ma poi spiccando il volo verso un finale mozzafiato che porta a mangiarsi con ansia l’opera episodio dopo episodio. Lo snodarsi della sceneggiatura è seguito splendidamente, ogni flashback è funzionale e fondamentale, i diversi incastri di sottovicende e di sequenze e i dosaggi dei colpi di scena sono sempre gestiti con spontaneità e scorrevolezza abilissime. E soprattutto l’alone di mistero e di occulto che permea tutta l’opera è indescrivibile, reso in un climax impeccabile, fatto di tocchi, accenni, sussurri, leggende e presenze che appaiono per dissolversi nella tensione di “immenso segreto celato” fondante tutta la narrazione.
Tuttavia quello che è il vero regalo di Iso sono le figure che muovono le vicende. Perché in ogni storia la magia del coinvolgimento la donano i personaggi: e questi sono personaggi così umani da diventare veri.
Le loro vite personali s’intrecciano e i loro passati sono in relazione gli uni con gli altri. In relazioni di causa-effetto e di corrispondenze allarmanti, indietro fino alle radici del contrasto tra Yasako e Isako, fino all’ossessione della stessa Isako – eco non casuale della giovinezza di Tamako –, fino all’origine del ruolo di nume tutelare di Mega-Baa. Indietro fino al disvelamento del Coil e della nascita del sistema informatico degli occhiali, fino alla fonte buia che ha generato il lato oscuro del cyberspazio, fino allo scioglimento di ogni segreto legato alla relazione tra mondo virtuale e mondo reale.
Dennou Coil offre personaggi, tutti, meravigliosi – seppure non sono originali –, credibili, dalle personalità definite, dai moti aderenti alle loro caratteristiche psicologiche che non sono mai piatte, ma tutte complesse, problematiche, in via di soluzione. Essi ci fanno affezionare alla loro storia, li possiamo anche sentire vicini, e ci toccano raggiungendo vertici struggenti, attimi di commozione sincera.
Iso crea un mondo, perfettamente coerente e logico, dove non ci sono spiegazioni o note accessorie, perché noi seguiamo le tracce di chi, in quella realtà, ci vive, la conosce, e in essa è integrato e perfettamente a proprio agio, e come in ogni grande storia di fantascienza la nostra comprensione avviene per via indiretta, man mano che si deducono meccanismi e termini e regole che costruiscono questa visione futura ideata e messa in scena con mano impeccabile.
Il lato tecnico è squisito, e non ha mai cali. Le animazioni sono generose e fluidissime, i disegni ben modellati, le colorazioni, le luci e i fondali sono ottimi per cura e pulizia. La CG è poi una presenza costante – boku Satchi! – ma incredibilmente discreta.
A tali eccellenze si sommano un chara design peculiare e godibilissimo, che si assimila fin da subito, e delle musiche che non lasciano spazio a parole e accompagnano ogni sviluppo seguendo e amplificando in modo esemplare le cariche e le circostanze emotive messe in gioco.
Perché Dennou Coil è molto più di una classica storiella scolastica di bambini, degli hackeraggi dispettosi, delle cacce alle irregolarità di un cyberspazio ricalco semi-sovrapposto della realtà. L’aria è molto diversa. La trama è come la realtà virtuale, ha molte zone d’ombra, molti spazi segreti cui accedere dopo avere passato punti d’attivazione a prima vista invisibili.
La storia è molto articolata, si sviluppa a un ritmo esponenziale, moltiplicando i suoi elementi e le sue connessioni, galleggiando a metà serie ma poi spiccando il volo verso un finale mozzafiato che porta a mangiarsi con ansia l’opera episodio dopo episodio. Lo snodarsi della sceneggiatura è seguito splendidamente, ogni flashback è funzionale e fondamentale, i diversi incastri di sottovicende e di sequenze e i dosaggi dei colpi di scena sono sempre gestiti con spontaneità e scorrevolezza abilissime. E soprattutto l’alone di mistero e di occulto che permea tutta l’opera è indescrivibile, reso in un climax impeccabile, fatto di tocchi, accenni, sussurri, leggende e presenze che appaiono per dissolversi nella tensione di “immenso segreto celato” fondante tutta la narrazione.
Tuttavia quello che è il vero regalo di Iso sono le figure che muovono le vicende. Perché in ogni storia la magia del coinvolgimento la donano i personaggi: e questi sono personaggi così umani da diventare veri.
Le loro vite personali s’intrecciano e i loro passati sono in relazione gli uni con gli altri. In relazioni di causa-effetto e di corrispondenze allarmanti, indietro fino alle radici del contrasto tra Yasako e Isako, fino all’ossessione della stessa Isako – eco non casuale della giovinezza di Tamako –, fino all’origine del ruolo di nume tutelare di Mega-Baa. Indietro fino al disvelamento del Coil e della nascita del sistema informatico degli occhiali, fino alla fonte buia che ha generato il lato oscuro del cyberspazio, fino allo scioglimento di ogni segreto legato alla relazione tra mondo virtuale e mondo reale.
Dennou Coil offre personaggi, tutti, meravigliosi – seppure non sono originali –, credibili, dalle personalità definite, dai moti aderenti alle loro caratteristiche psicologiche che non sono mai piatte, ma tutte complesse, problematiche, in via di soluzione. Essi ci fanno affezionare alla loro storia, li possiamo anche sentire vicini, e ci toccano raggiungendo vertici struggenti, attimi di commozione sincera.
Iso crea un mondo, perfettamente coerente e logico, dove non ci sono spiegazioni o note accessorie, perché noi seguiamo le tracce di chi, in quella realtà, ci vive, la conosce, e in essa è integrato e perfettamente a proprio agio, e come in ogni grande storia di fantascienza la nostra comprensione avviene per via indiretta, man mano che si deducono meccanismi e termini e regole che costruiscono questa visione futura ideata e messa in scena con mano impeccabile.
Il lato tecnico è squisito, e non ha mai cali. Le animazioni sono generose e fluidissime, i disegni ben modellati, le colorazioni, le luci e i fondali sono ottimi per cura e pulizia. La CG è poi una presenza costante – boku Satchi! – ma incredibilmente discreta.
A tali eccellenze si sommano un chara design peculiare e godibilissimo, che si assimila fin da subito, e delle musiche che non lasciano spazio a parole e accompagnano ogni sviluppo seguendo e amplificando in modo esemplare le cariche e le circostanze emotive messe in gioco.
In definitiva Dennou Coil è una perla, strameritevole delle critiche e dei riconoscimenti che ha conquistato, e che se li è conquistati proprio in virtù di un lavoro di costruzione certosina, di grandissima passione, di abilità rara nel trattare con garbo legami e sentimenti a tratti prorompenti. La sua riflessione delicatissima e per questo ancora più toccante danza sulla percezione duale dei sensi, e quindi della coscienza, di ciò che si può dire vero, di quello che sentiamo come tale e che tale lo diventa proprio in virtù delle nostre sensazioni, in un indagare e interrogarsi in punta di piedi sull’intangibilità e allo stesso tempo palpabilità di ciò che proviamo e su come influisca e plasmi il mondo che ci circonda, sia esso virtuale o reale importa poco. Perché il confine lo detta la nostra mente e ciò che accade nel nostro io è tanto reale quanto quello che osserviamo all’esterno, con un gioco di scambi di proiezioni che esattamente per bambini non è, ma che proprio attraverso loro esploriamo in tutta la sua profondità e nel suo mistero.
Come sempre complimentissimi a Limbes per l'analisi
In ogni caso l'analisi è ben fatta, complimenti a Limbes. Potrei dargli un'occhiata per curiosità, dato che mi piacciono molto le storie con i bambini come protagonisti, anche se ho il sospetto che sia un'opera troppo cervellotica per me!
Io gli avevo dato un bel 10 convinto.
Nonostante non mi abbia coinvolto molto durante la visione (sarà per la mancata immedesimazione in qualche personaggio, essendo tutti bambini) la qualità e la profondità della storia è fin troppo palese, rendendo Dennou coil uno dei pochi capolavori che sono tali a prescindere dai gusti.
L'unico pelo nell'uovo che ho notato è una certa monotonia del character design, che a volte fa confondere certi personaggi...ma è solo una goccia di un mare, un mare pressocchè perfetto sotto ogni punto di vista.
Da vedere assolutamente
Questa cosa mi ha sempre fatto un po' pensare: è ovvio che un anime possa anche non piacere, ma prima bisogna guardarlo per farsi un'idea!
Gli darò un altra possibilità.
Se t'interessa sapere di cosa parla l'anime, mi pare che la recensione lo illustri in più punti, e nemmeno tanto tra le righe. Se cerchi un riassunto didascalico, l'indirizzo di Wikipedia ormai lo conoscono anche i sassi. Se invece cerchi una sinossi nella recensioni, arrivi a un'aporia, perché una recensione analizza e la sinossi della trama non analizza proprio nulla.
E poi, personalmente, se un anime non mi viene consigliato da qualcuno che conosco, decido se vederlo o meno in base alla qualità grafica e alle recensioni valide, mi frega mai della trama.
Tra le domande fondamentali cui dovremmo avere una risposta ovvero Cosa? Come? Dove? Quando? e Perchè? alla fine abbiamo risposta solo all'ultima.
Poi la recensione è scritta molto bene e con stile ma mancando del tutto l'oggetto delle argomentazioni si rivela decisamente incompleta.
Insomma questo giudizio a cosa si riferisce? io non l'ho capito...
Cmq tempo di avere un PC nuovo me lo vedrò
Cerchi le risposte alle cinque W? Nel testo ci sono, in caso di chiarimenti sono qua per rispondere su ogni punto dubbio, <i>piano piano come piace a noi</i>. Ma se mi accusi di esercitare vuota retorica scrittoria senza referenti, sai bene di dire il falso. Che poi concettualmente potrei essere ostico da leggere, quello è un altro conto.
Se però dobbiamo inaugurare una discussione che porti alla nascita di un qualche "catalogo del perfetto recensore", forse è meglio se aprite un 3D a parte sul forum
Ho faticato ad andare avanti e dopo qualche episodio ho mollato.
Purtroppo quando non scatta il giusto fealing, non riesco a proseguire la visione.
Essendo chiaramente tutto molto soggettivo, il discorso è riferito esclusivamente alle mie esigenze... ma ripeto, è comunque un ottimo prodotto.
Ma le mie perplessità nascono dal vestire i panni di chi, come me, non ha mai sentito neanche nominare quest'opera (e su questo non si può accusare mai nessuno in nessun caso) e di conseguenza a leggere questa recensione non ne può trarre niente suo malgrado.
Non metto però in dubbio l'utilità della stessa se il lettore è invece informato quindi nessuna falsa retorica direi.
Però senza scomodare siti sul cinema basta vedere qui su AnimeClick nella sezione manga dove tra le altre cose c'è anche uno specchietto on trama e altre informazioni (suppongo che in siti cinematografici ci sia una scheda per ogni titolo con tutte le info del caso), allora se uno recensisce può anche saltare la sinossi o la descrizione dell'opera se lo ritiene opportuno. (simile discorso per titoli con "mille" recensioni )
Tuttavia non trovo corretto che se uno a suo giudizio ritiene che la recensione non sia informativa sull'oggetto della stessa gli si risponda di andarsi a cercare altrove le info che egli ritiene per lui necessarie.
Tutto qui.
Complimenti per la recensione breve ma esplicativa, che per fortuna non si limita solo a presentarci trama e personaggi
Gli elogi ad un'opera lasciano il tempo che trovano, i gusti sono personali, mi possono dire che è bellissimo, ma se le tematiche trattate non sono di mio gusto non lo guarderei comunque. Che significa poi: si trovano facilmente le informazioni da altre parti? Perchè dovrei cercare da altre parti se se ne parla qui?
Se volessi informare qualcuno su un'opera specifica, creerei un'info-extra. Siccome invece sto facendo la critica di un'opera specifica e le sto dando un giudizio di valore, stendo un testo che analizzi la stessa con un discorso logico e motivato il quale espleti tutte le ragioni da cui derivano i miei giudizi.
Quindi, per rispondere a Surymae, le recensioni servono a dare la valutazione di qualcosa e la loro utilità si misura dall'esaustività, dalla proprietà e dalla precisione - ovviamente un senso logico è sottinteso - con le quali è costruita la loro analisi.
Per tornare a Sword, allora, andiamo passo passo con le tue domande, così scopriamo se le risposte non ci sono davvero, se sono nascoste o se ci sono e tu non le hai viste.
1 - Cosa?
Gli argomenti dell'anime sono: bambini, cyberspazio, giochetti tra marmocchi inizialmente, poi ricerca di soluzioni a misteri riguardanti la realtà virtuale e la sua struttura, misteri legati al passato di alcuni protagonisti, ergo anche storie personali degli stessi. [Paragrafi 1, 2, 3]
2 - Come?
Qui per farla veloce cito solo i paragrafi: 2, 3 e prima parte del 4.
3 - Dove?
Sulla Terra. In effetti ciò non è detto in modo esplicito, ma mi sembrava alquanto scontato e dalle immagini pare evidente, credo. Se poi s'intende luogo in senso lato, ovviamente siamo su tre piani dimensionali: mondo fisico, mondo virtuale e realtà aumentata. [Paragrafi 1 e 5]
4 - Quando?
Si parla di una visione futura, quindi l'ambientazione è nel futuro. [Paragrafo 4]
5 - Perché?
Vabbé, qui passo, la risposta l'avevi già trovata.
Spero di avere dissolto ogni nebbia. Comunque a 'sto punto nelle mie successive recensioni metterò la dicitura <b>Attenzione! La mia recensione non contiene spoiler, anzi non ci sono proprio resoconti della trama!</b>, così se uno legge per quel motivo si risparmia l'amaro in bocca arrivato in fondo alla pagina e va a cercare le sue informazioni in luoghi adibiti a quella funzione.
PS
Gianni, la tua concezione denota solo una superficialità estrema e un'estrema pigrizia. Evito di esaudire le richieste da te in precedenza espresse sulla mia scheda, tanto sarei censurato, così evito di sperperare battute, ma se ti fa piacere puoi considerale come interiormente realizzate.
Detto a chiare lettere... il giudizio di una persona conta, ma è interessante e costruttivo solo se riusciamo a farci un'idea della base attorno al quale tale giudizio viene costruito. Altrimenti, personalmente, lo trovo abbastanza "inconcludente".
Ma io non sto dicendo che la trama va messa per forza. Il mio concetto di partenza, che forse non sono riuscito a far emergere, era che in <u>questa recensione</u> non riesco a farmi un idea di come sia questo anime.
Mi viene in mente la recensione di Xam'd simile a questa come impostazione ma, forse per la minore sinteticità, più descrittiva e alla fine benchè mancasse la "classica" trama, un idea dell'opera la trasmetteva.
Qui cio, per me, non avviene. Ed è un peccato perchè il titolo non lo conosco e magari tramite recensione in "prima pagina" mi sarebbe potuto interessare.
PS
Visione futura e ambientazione nel futuro per me non hanno lo stesso significato però
Per quanto mi riguarda, mi pare di esporre sempre le ragioni delle mie lodi o quelle del mio disprezzo, non mi riduco a discorsi tautologici come invece è pratica usuale presso molti.
Accetto di norma le critiche, ma quelle mosse sono alquanto sterili e claudicanti.
E per la cronaca: non consiglio mai niente, lo preciso per l'ennesima volta.
poi sul fatto recensioni, la mia mica era una minaccia, era tanto per dire so bene che le mie recensioni sono molto piacevoli da leggere (si la smetto, prima che mi ci mandi davvero)
Però non sono l'unico a pensarla così, anche io sono contro le recensioni in cui spiegano tutto, alcune volte anche il finale, ma un minimo...
Quanti di voi (parlo dei fan) avrebbero visto Evangelion se avessero saputo che la trama sarebbe stata "arrivano dei mostri sulla Terra e dei ragazzini piloti di mega-robot devono sconfiggerli" ?
Perlomeno io (e sapete quanto ci sono fissato) non l'avrei vista se non avessi saputo dell'enorme successo di pubblico e di critica riscontrato, anzi inizialmente la droppai pure, verso metà serie XD
@Sword: se devo essere sincero io vagamente ho sempre saputo cosa aspettarmi dopo aver letto una recensione di Limbes (com'è avvenuto per Xam'd, Mononoke, Seirei no Moribito e Lucky star), e credo sarebbe valso lo stesso per Dennou coil, nonostante l'abbia visto prima di leggerla.
Non metto però in dubbio l'utilità della stessa se il lettore è invece informato quindi nessuna falsa retorica direi.</i>
E' un vero peccato che tu non riesca ad apprezzare le recensioni di Limbes, Swordman.
Per quanto mi riguarda io non conosco minimamente Dennou coil, ma questa recensione mi ha incuriosito. Il compito di una recensione è quello di suscitare la curiosità del lettore, la trama te la svelerà la visione del prodotto. Paura di brutte sorprese? No, perché una recensione serve anche per consigliare o sconsigliare, per motivi che un'analisi profonda illustrerà bene.
A questo punto trattare della trama diventa superfluo.
Le recensioni di Limbes su di me hanno sempre sortito questo effetto: dopo che le ho lette sono andata a vedere l'opera interessata.
Ritengo che Limbes sia un ottimo recensore, se l'opera gli piace ha una grande capacità di persuasione. Le case produttrici dovrebbero corromperlo, ci guadagnerebbero!
Ma non è neanche detto che uno debba avere il "gradimeno UP" settato in automatico
Mi fa piacere che le recensione ti abbia incuriosito ma per quanto mi riguarda, pur con varie riletture non ho capito di cosa parla. Deve essere un mio limite a questo punto. IMHO
<i>Le case produttrici dovrebbero corromperlo, ci guadagnerebbero!</i>
Avrei delle riserve su questo. Sicuramente per la Gainax
<b>Edit</b>
Sopratutto mi sento lusingato dalle tue parole, Catu, perché ne capisco la sincerità, mentre altre non so quanto derivino da denti avvelenati per circostanze pregresse anziché dalle motivazioni sbandierate.
http://www.youtube.com/watch?v=FgTq-AgYlTE&feature=related
comunque quest'anime è geniale, l'unico anime in cui perfino i filler sono ben fatti ("Yasako è morta", ROTFL!)!
Si tratta di una delle grandi creazioni del decennio. Per il COSA e per il COME. I temi trattati ed il contesto. La recensione è esattamente quello che deve essere. Un onanismo letterario che esprie un giudizio di valore, che condivido, e che lo argomenta in una maniera piuttosto seria e quasi autorevole. La recensione serve a chi giá ha visto o conosce l'opera, per potersi riconoscere o disconoscere, e per capire, affinare, il proprio giudizio critico su di essa.
La "quarta di copertina" o la sinossi sono altre cose. Gestire una parte si AC per "recensioni vere" potrebbe essere una idea molto interessante. Intendo oltre a quelle sacrosante fatte dagli utenti, che cosí tanto ci sono utili per capire e scremare l'immensa offerta del sol levante, sarebbe bello avere anche delle cose scritte in maniera piú autorevole, che escano in maniera regolare.
Di che parla l'anime?
Per chi è scettico sul chara design... va prima visto in movimento ed in funzione dell'integrazione con gli sfondi... è semplice ed efficace.
Bella recensione.
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