Il Movimento della Terra è da poco terminato su Netflix, ed è a mio avviso una delle serie più intriganti della stagione appena conclusa. L’anime è tratto dall’omonimo manga scritto e disegnato da Uoto, che nel 2022 ha vinto il Premio Culturale Osamu Tezuka nella categoria Grand Prize. L’opera mi aveva già colpito per i temi trattati e anche dal modo in cui vengono illustrati. Avevo molte aspettative per questa serie animata, che devo dire non sono state disattese.
 
Il Movimento della Terra


Iniziamo, come di consueto, parlando un po' della trama. L'anime è ambientato nel XV secolo, probabilmente in Polonia, nel cuore dell'Europa, e racconta un preciso momento storico in cui la Chiesa è oppressiva e, tramite l'Inquisizione, condanna e punisce chiunque esprima opinioni divergenti rispetto alle teorie religiose canoniche vigenti. Il protagonista, almeno nella prima parte, è un ragazzo di dodici anni di nome Rafal. Si tratta di un prodigio che, su suggerimento del suo mentore, si dedica agli studi di teologia e cerca di apparire agli occhi di tutti come perfettamente integrato nel contesto in cui vive. Rafal, però, è estremamente curioso e brillante, ed è affascinato dal cielo stellato. Ogni notte, infatti, con il suo astrolabio, tiene traccia dei movimenti delle stelle. La sua vita viene sconvolta nel momento in cui il suo mentore gli chiede di andare a prendere un eretico appena uscito di prigione. L'eretico, fin dal primo incontro, inizia a parlargli della sua teoria e lo obbliga inizialmente ad aiutarlo. Rafal, ben presto, ne rimane affascinato e fa propri i suoi insegnamenti. Ma di cosa stiamo parlando? L'eretico sostiene e vuole dimostrare la teoria eliocentrica, in contrapposizione alla visione geocentrica sostenuta dalla Chiesa, e per questo motivo è stato rinchiuso e costretto ad abiurare le sue idee per poter essere rilasciato dall'Inquisizione.
 

A questo punto è necessario fare una piccola digressione e fornire una spiegazione. Il sistema geocentrico è una teoria astronomica che pone la Terra al centro del sistema solare, con tutti gli altri corpi celesti che ruotano attorno ad essa. Questa teoria fu enunciata dall'astronomo greco Eudosso di Cnido, seguendo gli spunti del suo maestro Platone, e sostituì rapidamente la cosmografia arcaica. Il sistema fu successivamente perfezionato da altri astronomi dell'antichità, tra cui Tolomeo, la cui versione definitiva venne poi conosciuta come il "sistema tolemaico". Il geocentrismo ebbe larga diffusione nell'antichità e nel Medioevo, perché ritenuto soddisfacente in termini astronomici e coerente con le opinioni filosofiche e religiose dell'epoca. L'eliocentrismo, al contrario, è una teoria che ipotizza che il Sole sia al centro del sistema solare e dell'universo, contrariamente al geocentrismo, che pone invece la Terra al centro. Per la Chiesa cattolica dell'epoca, il sistema tolemaico con la Terra al centro dell'universo era considerato una prova dell'esistenza di Dio; tutte le teorie che cercavano di confutare questa visione venivano quindi ritenute eretiche, e i loro sostenitori venivano perseguitati e torturati dall'Inquisizione. Tornando alla nostra storia, Rafal scopre l'eliocentrismo e diventa un suo fervente sostenitore.

 


La vera forza di questa serie risiede nei personaggi, che cambiano il più delle volte con l'avanzare del tempo e degli archi narrativi. La caratterizzazione è molto dettagliata, sia per i protagonisti che per i personaggi secondari. I caratteri e le motivazioni che li muovono sono profondamente differenti tra loro, e vengono evidenziati aspetti molto forti e particolari che li contraddistinguono. In questa serie non c'è nessun personaggio banale, e i loro obiettivi sono personali e diversi l'uno dall'altro. Come dicevamo, una caratteristica del Movimento della Terra è l'alternarsi dei protagonisti a vari anni di distanza. Il filo conduttore è l'eliocentrismo e la lotta per sostenere le proprie convinzioni, il rifiuto di arrendersi alle ingiustizie, e i sacrifici che si è disposti a fare per queste ultime. Questa connessione è rappresentata da un ciondolo che passa dalle mani di Rafal a quelle dei successivi protagonisti, man mano che la storia si sviluppa, ed è anche l'oggetto che Nowak cerca disperatamente per interrompere il lascito di Rafal. E chi è Nowak? È il capo degli inquisitori incaricati della soppressione dell'eliocentrismo. È l'antagonista principale della serie: lui cattura, tortura e uccide i sostenitori di tale teoria.

 


La sua caratterizzazione è ottima, con diverse sfaccettature che lo rendono un personaggio complesso, lontano dalla monotonia. Le sue motivazioni sono chiare e costituiscono la sua forza. È anche profondamente distorto: la sua mente è entrata in un loop tale che anche le peggiori atrocità sono diventate la normalità per lui. Quando si trova a dover torturare dei bambini, semplicemente afferma che non gli piace farlo, ma ciò non lo ferma dal compiere tali azioni, rendendo tutto grottesco e orribile. Nella sua mente, le sue convinzioni sono così radicate e solenni che giustifica ogni mezzo per raggiungerle. Uno dei punti centrali della storia è indubbiamente la tortura perpetrata dall'Inquisizione; molte puntate sono incentrate su questo tema ed è il terrore di chi rischia di essere inquisito. Nonostante l'orrore, però, ciò non ferma i protagonisti.

Qui mi sento di dover dare un avviso: questa non è una serie per i deboli di cuore o di stomaco. Detto ciò, è naturale parteggiare per i "buoni" rispetto ai "cattivi", considerando le azioni che compiono, ma tutti i personaggi sono profondamente convinti delle proprie opinioni e agiscono in base a esse, convinti di essere nel giusto. Come dice Rafal a Novak: “Pensando a noi, le persone di un’altra epoca ci considereranno semplicemente uomini del XV secolo. Più che a chi ha una filosofia simile alla mia, mi sento più vicino a chi è nato nella mia stessa era. Anche se odiandoci fino a ucciderci, siamo compagni che hanno costruito insieme un dato momento storico.

 
 

Una domanda che a questo punto bisogna porsi riguarda la veridicità storica di quanto raccontato. Come avrete capito, la storia è molto dettagliata e intricata, ma ci sono delle incongruenze storiche? Assolutamente sì. I personaggi descritti sono inventati e non si basano su figure storiche realmente esistite, con l'eccezione di Albert, l'ultimo protagonista. La storia è romanzata e non pretende di essere un resoconto storico dettagliato della lotta tra geocentrismo ed eliocentrismo. I disegni realizzati da Rafal del metodo tolemaico sono meno dettagliati rispetto agli originali, ma identici negli altri aspetti e accurati fino ai diagrammi. Anche la persecuzione degli scienziati per le loro eresie è una corretta rappresentazione storica, sebbene non con l'esagerazione che vediamo nella serie. Inoltre, alcuni dispositivi di tortura mostrati trovano riscontri reali. All'inizio della storia si dice che il tutto è ambientato nel "Regno di P", che si ipotizza essere la Polonia, quindi non si intende fornire un dettaglio storico preciso, e storicamente non esistono molte informazioni sull'Inquisizione in Polonia. Solo nelle ultime puntate viene menzionata una città ben specifica e realmente esistente. Le sentenze a morte per eresia non erano così frequenti come viene mostrato nell'anime, e molti grandi scienziati hanno collaborato con la Chiesa. Alla fine, non bisogna guardare Il Movimento della Terra come un trattato storico, ma come una storia ben costruita e raccontata, che parte da basi reali ma che è, in ultima analisi, immaginaria.

Il vero protagonista della storia è indubbiamente il cielo stellato, le stelle sono al centro di tutto quello che viene raccontato, pertanto, in ogni occasione in cui è possibile, ci viene mostrato un cielo vividissimo e bellissimo, che sia all’aperto, visto parzialmente da una finestra oppure semplicemente riflesso negli occhi dei protagonisti.

 


In una storia che affonda le sue radici nell’astronomia il cielo notturno non poteva che essere reso quanto più stupendo umanamente possibile, ed è esattamente ciò che il direttore artistico Yasutoshi Kawai e il direttore della fotografia Akane Fushihara hanno fatto. Di particolare pregio il lavoro di Fushihara anche per i momenti in cui la luce gioca un ruolo fondamentale e racconta quasi da sola un'intera scena.
 


Il character design di Masanori Shino è molto fedele a quello del manga di Uoto, molto dettagliati e ben delineati i vari personaggi. Le animazioni a cura di Madhouse sono generalmente buone, in alcune scene evidentemente più curate che in altre, infatti, in alcune puntate, sono decisamente legnose e statiche.

 

Un aspetto che spesso viene sottovalutato è la colonna sonora. In questo anime viene composta da Kensuke Ushio, ed è particolarmente coinvolgente. Ushio è un ottimo compositore ed aveva già dato prova della sua bravura nel recente Dan Da Dan e in Chainsaw Man.

Molto bella l’opening "Kaijū" a cura dei Sakanaction. Questa opening rimane la stessa per tutta la durata dei 25 episodi della serie, ma le animazioni e le scene mostrate variano leggermente man mano che i protagonisti si alternano nella storia rendendola particolare ed interessante.

 


In questa serie viene mostrato uno dei migliori antagonisti degli ultimi anni, Novak, stupendamente interpretato da Kenjiro Tsuda. Ma anche Saya Hitomi, Yūichi Nakamura, Katsuyuki Konishi e Maaya Sakamoto doppiano benissimo i loro personaggi, ossia Yolenta, Badeni, Oczy e Rafal.

Un vero peccato è che non ci sia il doppiaggio italiano, in modo da dare la possibilità di vedere la serie come si preferisce, doppiata o meno.

Vi lascio con il video di una delle scene che a mio parere meglio rappresenta lo spirito dell’anime.

 
 
Il Movimento della Terra è una gemma nascosta tra i vari blockbuster della stagione, che spicca per la qualità di sceneggiatura e series composition. Anche la caratterizzazione dei personaggi è eccellente, e questa è la vera forza della serie.

Il Movimento della Terra vuole essere un tributo a tutti coloro che sono morti per le proprie convinzioni, difendendo la libertà di ricerca ed espressione fino a rinunciare al bene più importante, la propria vita. Molto interessante lo sviluppo della storia con il passaggio di “consegne” che fa da filo conduttore tra un protagonista e l’altro nel tempo.

La veridicità storica non è la base su cui ci si deve focalizzare per la storia, ma bisogna considerarla un’opera di finzione che si basa su fatti storici reali e documenti veramente esistenti. I personaggi sono quasi tutti frutto della fantasia dell’autore.