Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per l'appuntamento di oggi toni più seri e drammatici; Puella Magi Madoka Magika (ma è una coincidenza...), In Prigione, manga di Kazuichi Hanawa e Monster, anime tratto dal manga di Naoki Urasawa,
Per saperne di più continuate a leggere.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per l'appuntamento di oggi toni più seri e drammatici; Puella Magi Madoka Magika (ma è una coincidenza...), In Prigione, manga di Kazuichi Hanawa e Monster, anime tratto dal manga di Naoki Urasawa,
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Puella Magi ★ Madoka Magica
5.0/10
PoliziaNova
-
Madoka Magika non è quello che sembra. O quello che sembra a molti.
Si sa, il chiacchiericcio ama ricamare sui fatti e l'ultimo ad ascoltare il discorso di norma arriva a recepire giusto un chicco di verità, se gli va bene. In caso contrario gli restano le ciance, altrimenti dette vaniloqui, e tanto, tanto hype, perché più una cosa passa di bocca in bocca, più viene enfatizzata. Guarda caso c'è stato un gran sbattimento attorno al titolo delle Maho Shoujo, chi intonava osanna, chi si strappava i capelli per la rivoluzione del genere: chi caldeggiava MM al trono di nuovo cult anime.
"Voce di Babilonia" direbbero a Zion, più comunemente, nei nostri lidi, vox populi. Negli spazi dove le invettive contro l'animazione contemporanea rintoccano sul sottofondo dell'isteria collettiva per l'ultimo fashion moe, non ci si può aspettare altro. Il problema non sono i titoli, ma chi li guarda, tanto eccessivo, nelle sue arroganti ingenuità, da azzardare giudizi fuori dalla propria portata, con mal celata presunzione di autorevolezza, in aggiunta.
Per cui sarebbe anche ingiusto prendersela soltanto con Madoka Magika che, da parte sua, non porta sul palco nulla di nuovo, si macchia solo della colpa di tutti i bluff, cioè quella di avere pretese prive di sostanza. Rubando tanto da Sailor Moon, un bel po' da Claymore e fregando spunti e concetti pure a Bakurano (fonte finora passata inosservata), MM mischia le carte cercando e non trovando il quid per scardinare convenzioni che invece riprende e porta avanti inalterate nei modi e nella filosofia. Madoka Magika anela al jolly. E fallisce miseramente.
Si fosse limitato a raccontare una storia, una piccola, tragica storia, quella di una ragazzina (Homura), straziata dai fallimenti in aeternum, adesso staremmo parlando di un altro anime e con tutt'altri toni. Ma limitarsi a ciò era forse troppo poco per il fenomeno del momento. Limitarsi a una bell'idea, a una buona ideazione grafica, alla cinetica potente come si è vista nel penultimo episodio non era abbastanza. Le mire sono salite e, di contro, nella bilancia, è sceso il piatto della coesione di una serie per metà da buttare (tra paturnie ingombranti oltre ogni limite accettabile) e per i due terzi dell'altra posticcia, coronata inoltre da suicidio logico nel finale.
Nel tempo in cui gli dèi falsi e bugiardi, anziché lasciare il passo ai veri numi, prendono piede come le graminacee, un pubblico di creduloni si è radunato attorno al nuovo vitello d'oro, frutto di un'allucinazione di massa. Continuando con le metafore, Madoka Magika, in mancanza d'altro, ha lanciato l'amo, camuffato nemmeno tanto ad arte, e la pesca è stata grossa. Dell'adescamento non è vittima, bensì complice, lo spettatore allocco, capace di lasciarsi circuire con niente, seppure MM non è esente da dolo. Difatti, con furbizia e preterintenzionalità, confondendo le acque, ha raggiunto il suo intento, bisogna dargliene atto.
No, Madoka Magika non è proprio ciò che sembra, molti lo dicono, ma invero costoro intendono l'inverso di ciò che è realmente.
Si sa, il chiacchiericcio ama ricamare sui fatti e l'ultimo ad ascoltare il discorso di norma arriva a recepire giusto un chicco di verità, se gli va bene. In caso contrario gli restano le ciance, altrimenti dette vaniloqui, e tanto, tanto hype, perché più una cosa passa di bocca in bocca, più viene enfatizzata. Guarda caso c'è stato un gran sbattimento attorno al titolo delle Maho Shoujo, chi intonava osanna, chi si strappava i capelli per la rivoluzione del genere: chi caldeggiava MM al trono di nuovo cult anime.
"Voce di Babilonia" direbbero a Zion, più comunemente, nei nostri lidi, vox populi. Negli spazi dove le invettive contro l'animazione contemporanea rintoccano sul sottofondo dell'isteria collettiva per l'ultimo fashion moe, non ci si può aspettare altro. Il problema non sono i titoli, ma chi li guarda, tanto eccessivo, nelle sue arroganti ingenuità, da azzardare giudizi fuori dalla propria portata, con mal celata presunzione di autorevolezza, in aggiunta.
Per cui sarebbe anche ingiusto prendersela soltanto con Madoka Magika che, da parte sua, non porta sul palco nulla di nuovo, si macchia solo della colpa di tutti i bluff, cioè quella di avere pretese prive di sostanza. Rubando tanto da Sailor Moon, un bel po' da Claymore e fregando spunti e concetti pure a Bakurano (fonte finora passata inosservata), MM mischia le carte cercando e non trovando il quid per scardinare convenzioni che invece riprende e porta avanti inalterate nei modi e nella filosofia. Madoka Magika anela al jolly. E fallisce miseramente.
Si fosse limitato a raccontare una storia, una piccola, tragica storia, quella di una ragazzina (Homura), straziata dai fallimenti in aeternum, adesso staremmo parlando di un altro anime e con tutt'altri toni. Ma limitarsi a ciò era forse troppo poco per il fenomeno del momento. Limitarsi a una bell'idea, a una buona ideazione grafica, alla cinetica potente come si è vista nel penultimo episodio non era abbastanza. Le mire sono salite e, di contro, nella bilancia, è sceso il piatto della coesione di una serie per metà da buttare (tra paturnie ingombranti oltre ogni limite accettabile) e per i due terzi dell'altra posticcia, coronata inoltre da suicidio logico nel finale.
Nel tempo in cui gli dèi falsi e bugiardi, anziché lasciare il passo ai veri numi, prendono piede come le graminacee, un pubblico di creduloni si è radunato attorno al nuovo vitello d'oro, frutto di un'allucinazione di massa. Continuando con le metafore, Madoka Magika, in mancanza d'altro, ha lanciato l'amo, camuffato nemmeno tanto ad arte, e la pesca è stata grossa. Dell'adescamento non è vittima, bensì complice, lo spettatore allocco, capace di lasciarsi circuire con niente, seppure MM non è esente da dolo. Difatti, con furbizia e preterintenzionalità, confondendo le acque, ha raggiunto il suo intento, bisogna dargliene atto.
No, Madoka Magika non è proprio ciò che sembra, molti lo dicono, ma invero costoro intendono l'inverso di ciò che è realmente.
In Prigione
8.0/10
Una parte della società giapponese poco conosciuta, quella di questo manga: il sistema giudiziario, ed in particolare la struttura del carcere. Di certo non è un argomento tanto comune nei manga, ed infatti la sua peculiarità è proprio quello che rende "In prigione" interessante.
Peculiare anche il modo con cui l'autore, Hanawa, racconta la sua esperienza: realisticamente. Assistiamo così alla routine sua e degli altri detenuti, ovviamente scandita nei minimi dettagli, al loro adattarsi alla situazione, alle loro manie causate dalle limitazioni, ma tutto senza "stracciarsi le vesti": nessuna richiesta di pietà per Hanawa e gli altri carcerati, e nemmeno un chiaro messaggio politico o una denuncia sociale particolare. Troppo facile, quando si parla di questi argomenti, perdersi in luoghi comuni: ma in questo manga vengono evitati a favore del realismo. Unico difetto, è che mi sarebbe piaciuta una trama più compatta, non un insieme di eventi che accadono nel carcere che non hanno praticamente nessun legame tra loro, ma alla fine non è un problema serio.
Non male anche l'edizione della Coconino Press, anche se non credo valga i soldi che chiedono. La traduzione non è male e il volumetto non lascia neanche tanti segni di inchiostro (cosa che a me accade sempre, tanto che dopo devo sempre lavarmi le mani), ma la carta è giallastra e trasparente. Non molto fastidioso, tuttavia con quel prezzo si sarebbe potuto fare di più, anche perché a mio parere è l'unico difetto serio sia dell'edizione che del manga. Se avete qualche soldo da parte, date pure una chance a "In prigione". Spero non ve ne pentirete.
Peculiare anche il modo con cui l'autore, Hanawa, racconta la sua esperienza: realisticamente. Assistiamo così alla routine sua e degli altri detenuti, ovviamente scandita nei minimi dettagli, al loro adattarsi alla situazione, alle loro manie causate dalle limitazioni, ma tutto senza "stracciarsi le vesti": nessuna richiesta di pietà per Hanawa e gli altri carcerati, e nemmeno un chiaro messaggio politico o una denuncia sociale particolare. Troppo facile, quando si parla di questi argomenti, perdersi in luoghi comuni: ma in questo manga vengono evitati a favore del realismo. Unico difetto, è che mi sarebbe piaciuta una trama più compatta, non un insieme di eventi che accadono nel carcere che non hanno praticamente nessun legame tra loro, ma alla fine non è un problema serio.
Non male anche l'edizione della Coconino Press, anche se non credo valga i soldi che chiedono. La traduzione non è male e il volumetto non lascia neanche tanti segni di inchiostro (cosa che a me accade sempre, tanto che dopo devo sempre lavarmi le mani), ma la carta è giallastra e trasparente. Non molto fastidioso, tuttavia con quel prezzo si sarebbe potuto fare di più, anche perché a mio parere è l'unico difetto serio sia dell'edizione che del manga. Se avete qualche soldo da parte, date pure una chance a "In prigione". Spero non ve ne pentirete.
Monster
7.0/10
Recensione di Caniderrimo
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<i>Monster</i> è la trasposizione animata dell'omonimo manga di Naoki Urasawa, una storia cruda e adulta, con personaggi carismatici e ben caratterizzati, un emozionante thriller che riesce a tenere incollato lo spettatore dall'inizio alla fine. O perlomeno così sembrerebbe. In effetti al termine della visione di tutti i 74 episodi ci si rende conto che non è proprio così, che tutta la struttura narrativa imbastita dall'autore, complice un finale non all'altezza delle aspettative, non è poi così solida come voleva farci credere. La parola migliore per definire <i>Monster</i> credo sia inconcludente.
La storia si direbbe ben congegnata, con il giusto numero di intrighi, con un un cast di personaggi più che buono, ognuno con qualche scheletro nell'armadio che attende di essere svelato, il che li rende carismatici quanto basta, e un antagonista, un mostro, ben preciso e allo stesso tempo evanescente come l'aria e tremendamente ambiguo. E' una miscela esplosiva se dosata con maestria. Eppure c'è un ma, anzi, più di uno.
Penso sia sensato partire dal punto più debole, ovvero il finale. Alcuni potrebbero chiamarlo aperto, ma subito altri direbbero che in fondo è stata fatta completa luce su tutto il garbuglio della trama e che quindi la storia è del tutto conclusa. Allora è forse meglio definirlo una via di mezzo? Io credo sarebbe bene chiamarlo con il suo nome, ammettendo che si tratta di un finale molto forzato e a dir poco insoddisfacente. Quanto può essere credibile, infatti, che a pochi episodi dalla fine tutti i protagonisti, che fino ad allora si trovavano nei luoghi più disparati e totalmente all'oscuro di quello che stava accadendo agli altri, trovino quasi contemporaneamente il pezzo mancante del puzzle che permette loro di scoprire dove si trova e cosa sta complottando il loro acerrimo nemico? Il loro accorrere in massa nel luogo dello scontro con quello che mi sento di definire "boss finale" mi ha lasciato alquanto perplesso, ma quello era nulla in confronto a quell'assurdo far west che si è scatenato in seguito. Non che sia un finale così pessimo, ma l'opera di cui stiamo parlando dovrebbe essere un thriller, un giallo, un poliziesco, insomma, un tipo di racconto in cui il finale conta moltissimo, e in cui esso dev'essere in grado di giustificare la visione dell'intera serie. A mio avviso il finale di Monster non ci riesce e non è un difetto che in questo caso si può perdonare facilmente.
Un altro problema sono gli episodi: 74 sono davvero troppi, soprattutto perché una discreta quantità di questi non è affatto giustificata da necessità di sceneggiatura. Non mi sento di chiamarli episodi filler, ma nemmeno posso dire che la loro presenza sia fondamentale. Tagliandoli la serie ci avrebbe solo guadagnato. Probabilmente qualcuno potrebbe obbiettare adducendo la scusa dell'introspezione psicologica e tuttavia un'affermazione del genere non regge, perché gli unici personaggi che ottengono qualcosa da questo "indugiare nel portare avanti la trama principale" sono le comparse che svaniranno nell'ombra assieme all'episodio che li riguarda, lasciando praticamente immutati i nostri fin troppo raminghi protagonisti. A questo proposito c'è anche da notare che Tenma, il personaggio principale, dopo il suo dilemma iniziale, non fa altro che intestardirsi in un'insensata caccia all'uomo senza più pensare a nient'altro, e questo lo rende a volte un po' troppo prevedibile. Certo non è necessariamente un difetto, non si deve crescere per forza, ma una maggiore varietà non avrebbe guastato vista la lunghezza dell'anime.
La trama resta comunque intrigante, anche se a volte fin troppo lenta, la realizzazione tecnica è eccellente, con un chara design molto realistico, e i personaggi sono interessanti, per quanto superficiali in alcune loro caratteristiche e per quanto in numero fin troppo elevato. <i>Monster</i> sa intrattenere per tutto lo svolgersi della sua intricata vicenda, su questo non c'è dubbio, ma che oltre a questo sia in grado di offrire qualcos'altro non posso dire di esserne così sicuro. Anche per questa ragione mi sento di definire <i>Monster</i> inconcludente, un anime che consiglio di guardare agli amanti del genere che siano muniti di una discreta quantità di tempo libero.
La storia si direbbe ben congegnata, con il giusto numero di intrighi, con un un cast di personaggi più che buono, ognuno con qualche scheletro nell'armadio che attende di essere svelato, il che li rende carismatici quanto basta, e un antagonista, un mostro, ben preciso e allo stesso tempo evanescente come l'aria e tremendamente ambiguo. E' una miscela esplosiva se dosata con maestria. Eppure c'è un ma, anzi, più di uno.
Penso sia sensato partire dal punto più debole, ovvero il finale. Alcuni potrebbero chiamarlo aperto, ma subito altri direbbero che in fondo è stata fatta completa luce su tutto il garbuglio della trama e che quindi la storia è del tutto conclusa. Allora è forse meglio definirlo una via di mezzo? Io credo sarebbe bene chiamarlo con il suo nome, ammettendo che si tratta di un finale molto forzato e a dir poco insoddisfacente. Quanto può essere credibile, infatti, che a pochi episodi dalla fine tutti i protagonisti, che fino ad allora si trovavano nei luoghi più disparati e totalmente all'oscuro di quello che stava accadendo agli altri, trovino quasi contemporaneamente il pezzo mancante del puzzle che permette loro di scoprire dove si trova e cosa sta complottando il loro acerrimo nemico? Il loro accorrere in massa nel luogo dello scontro con quello che mi sento di definire "boss finale" mi ha lasciato alquanto perplesso, ma quello era nulla in confronto a quell'assurdo far west che si è scatenato in seguito. Non che sia un finale così pessimo, ma l'opera di cui stiamo parlando dovrebbe essere un thriller, un giallo, un poliziesco, insomma, un tipo di racconto in cui il finale conta moltissimo, e in cui esso dev'essere in grado di giustificare la visione dell'intera serie. A mio avviso il finale di Monster non ci riesce e non è un difetto che in questo caso si può perdonare facilmente.
Un altro problema sono gli episodi: 74 sono davvero troppi, soprattutto perché una discreta quantità di questi non è affatto giustificata da necessità di sceneggiatura. Non mi sento di chiamarli episodi filler, ma nemmeno posso dire che la loro presenza sia fondamentale. Tagliandoli la serie ci avrebbe solo guadagnato. Probabilmente qualcuno potrebbe obbiettare adducendo la scusa dell'introspezione psicologica e tuttavia un'affermazione del genere non regge, perché gli unici personaggi che ottengono qualcosa da questo "indugiare nel portare avanti la trama principale" sono le comparse che svaniranno nell'ombra assieme all'episodio che li riguarda, lasciando praticamente immutati i nostri fin troppo raminghi protagonisti. A questo proposito c'è anche da notare che Tenma, il personaggio principale, dopo il suo dilemma iniziale, non fa altro che intestardirsi in un'insensata caccia all'uomo senza più pensare a nient'altro, e questo lo rende a volte un po' troppo prevedibile. Certo non è necessariamente un difetto, non si deve crescere per forza, ma una maggiore varietà non avrebbe guastato vista la lunghezza dell'anime.
La trama resta comunque intrigante, anche se a volte fin troppo lenta, la realizzazione tecnica è eccellente, con un chara design molto realistico, e i personaggi sono interessanti, per quanto superficiali in alcune loro caratteristiche e per quanto in numero fin troppo elevato. <i>Monster</i> sa intrattenere per tutto lo svolgersi della sua intricata vicenda, su questo non c'è dubbio, ma che oltre a questo sia in grado di offrire qualcos'altro non posso dire di esserne così sicuro. Anche per questa ragione mi sento di definire <i>Monster</i> inconcludente, un anime che consiglio di guardare agli amanti del genere che siano muniti di una discreta quantità di tempo libero.
Il non essere registrati è una scelta, è un dato di fatto che molti utenti non registrati hanno contribuito in diversi modi al sito nel corso degli anni, e alcuni in modo davvero mirabile e mi piacerebbe sapere chi sono solo per ringraziarli. Altri vero, approfittano dell'anonimato in modo non esattamente costruttivo.
Ma non va fatto di tutto l'erba un fascio
La non registrazione non è una discriminante, c'è chi per motivi suoi motivi personali decide di non registrarsi, non sto qui a giudicare le scelte di nessuno.
Ciao,
Tacchan
Non e' questione di giudicare (cosa che non stavo facendo):ci sara' pur un motivo perche' nella maggior parte dei forum la registrazione e' obbligatoria.
Tuttavia personalmente sono stato sempre fautore della libertà di scelta di ognuno e mi piace questo differenziarsi nelle scelte da altri. Per cui, cercherò di portare avanti la cosa se non diverrà insostenibile.
La scelta comunque non è di comodo, anzi, ci crea spesso problemi, a volte anche discussioni.
Ciao!
Tacchan
Un'ultima cosa: l'opinione di un utente non registrato vale come le altre, non è giusto che venga ghettizzato. Io spero sempre che si registrino in modo da poter stabilire un contatto con loro.
Detto questo continuo a rimanere abbastanza basito del fatto che chi sostiene la bontà di questa recensione continui ad appigliarsi al suo essere stata scritta in un buon italiano (senza menzionare i contenuti dello stesso). è per la mancanza di un'analisi dell'anime che questa recensione è stata così bistrattata... e di certo non serve vedere l'anime in questione per capirlo (basta leggerla per capire che viene solo trattato il fenomeno mediatico che l'opera ha causato, non l'opera stessa).
Senza nessuna offesa alla redazione (non sta a me giudicare se avete sbagliato o meno, e anche se aveste sbagliato siete umani come noi, non mi pare che bisogna farne un dramma), io personalmente, prima ancora di leggere tutto il flame, sono rimasta molto delusa dal vedere pubblicata una recensione simile. E non perchè si parla male di Madoka: in realtà, si potrebbe cambiare il titolo in Dragonball, in Evangelion, in Sailor Moon o in qualunque altro anime che ha avuto successo di massa, perchè tranne che in un paio di frasi la recensione parla esclusivamente del fenomeno "anime di massa", e non di Madoka in sè.
Il vero motivo per cui sono rimasta delusa è che nemmeno 2 mesi fa fu pubblicato su un appuntamento speciale di questa rubrica un bel vademecum per il recensore, che ho letto attentamente per cercare di farne tesoro. A mio personale parere, la recensione di PoliziaNova, a differenza di quelle che vengono di solito pubblicate qui, non rispetta quel vademecum in almeno un paio di punti (per me anche 5-6). Ma quello che (sempre a mio personalissimo parere) più di tutto non la rende una buona recensione, è che si compone solo di bellissime metafore e stupendi giri di parole e di pochissimo contenuto. Come dimostrato più su da Tagcnol (grazie Tag!), si possono fare paragrafi interi di parole bellissime e non dire nulla.
A leggere i commenti qui, potrebbe quasi sembrare che si scelgano le recensioni in base a quanto è aulico lo stile. Il buon uso dell'italiano, che io amo, è sicuramente una componente importantissima per discriminare la qualità di qualunque scritto, ma ovviamente deve esserci un contenuto, perchè questo non è l'angolo delle poesie, è prima di tutto un angolo per recensioni di anime.
Anche le offese, pur velate da parole che non hanno nulla di volgare, sempre offese sono. Non credo che mi sia permesso di dare a qualcuno dell'allocco, del barbagianni, del baccalà o di chissà quale altro povero animale solo perchè non ho usato parolacce.
Mi auguro che Catulla continui a selezionare recensioni in futuro, ce ne sono che meritano
Ciao.
Tacchan lo disse apertamente: per non scoraggiare i recensori in erba, ed è una cosa che approvo. Il rovescio della medaglia lo si vede solo in questi casi limite, anzi, questo è proprio un caso unico.
Poi, come giustamente fatto notare anche da Tagcnol, tra gli altri, è paradossale come la "recensione" (metto tra virgolette perchè io lo definirei commento) accusi Madoka di essere tutto fumo e niente arrosto, la stessa cosa di cui pecca la "recensione" stessa.
Io non credo che questa discussione stia andando avanti perchè qualcuno vuole sostituirsi a voi nel selezionare le recensioni, ma forse perchè sembrate ancora convinti nel ritenere questa recensione dello stesso livello delle altre pubblicate nella rubrica, se non addirittura superiore. E' stato spiegato il perchè non siamo d'accordo, ma se preferisci che io entri nel dettaglio, non ho problemi a farlo.
A titolo di esempio posto tutti i 16 punti del lavoro:
1. SCRIVERE IN ITALIANO
A me sembra sia scritta in italiano per quanto alcuni l' hanno trovato incomprensibile (e direi che il problema è loro)
2. NON COPIARE IN NESSUN CASO
Salvo assurde accuse di aver copiato lo stile di Limbes (per carità potrebbe averlo anche scritto lui ma di sicuro ha variato stile, non che non sarebbe in grado di farlo visto che scrive molto bene) direi che non ho visto plagi di altre recensioni
3. SUPERARE I 500 CARATTERI
Non li ho contati ma direi che li supera
4. UNA RECENSIONE NON È UN COMMENTO
Ho già chiarito la mia opinione sul punto. La recensione in questione non si limita a dire mi piace o non mi piace. Nonstante molti siano in disaccordo i loro stessi commenti sull' analisi del fenomeno MM dimostrano il contrario
5. UNA RECENSIONE NON È UN RIASSUNTINO DELLA TRAMA
Direi che questa non lo è. Nonostante questo alcuni fautori della recensione perfetta l' hanno accusata proprio di non essere un riassunto
6. SPOILER? ODIOSISSIMI E INUTILI
In effetti c' è un microscopico spoiler nella recensione ma è minimo e sfido qualsiasi persona appassionata di anime a non averlo già sentito (non si è parlato d' altro) quindi direi che non è rilevante per l' analisi. Non è stato detto niente di sconosciuto ne sono stati spoilerati interi pezzi di trama (sono presenti spoiler più vasti in altre recensioni pubblicate e nessuno ha detto nulla)
7. NON USARE STAMPATELLO, GRASSETTO, SOTTOLINEATO E LINK
Non mi sembra sia stato usato
8. NON ECCEDERE CON I SUPERLATIVI
Direi che non è questo il caso. E' scritta benissimo
9. NO AGLI INSULTI E ALLE PAROLE VOLGARI
Questo è l' unico punto che è stato violato a mio parere. Tuttavia chi ha selezionato la recensione ha spiegato il suo punto di vista in maniera esauriente. L' insulto non è stato percepito come tale, si può essere d' accordo o no (questione di sensibilità personale, io sono molto sensibile) ma non mi sembra il caso di farne un dramma. Comunque ripeto che la perfezione non esiste (oh, già scusate c' è Evangelion XD)
10. NON FARE RIFERIMENTO AD ALTRE RECENSIONI O AD ALTRI UTENTI
Questo non è stato sicuramente fatto.
11. "HO UN RICORDO MOLTO VAGO DI QUEST'ANIME/MANGA"
Direi che l' autore l' anime se lo ricorda benissimo
12. UNA RECENSIONE NON È UN'AUTOBIOGRAFIA
Direi proprio che questa non lo è. Nonostante le illazioni sulla personalità e sulla persona del recensore da parte di certi utenti io non vedo nulla di autobiografico nella recensione in sè.
13. UNA RECENSIONE NON È SOLO UN CONFRONTO
Direi che non confronta le versioni dello stesso titolo dato che non ci sono versioni
14. MOTIVARE I VOTI
Altro punto controverso. A mio parere, e anche per altri, ha motivato il proprio voto anche se non si può dire sia un lavoro approfondito da questo punto di vista. Tuttavia una motivazione sufficiente a mio parere c' è. Inoltre bisogna notare che qui si parla di motivare i voti, non le proprie argomentazioni quindi con una lettura più approfondita della norma direi che la recensione ha motivato a sufficienza
15. DOPPIE RECENSIONI
Spero non la si accuserà anche di questo
16. LAST BUT NOT LEAST: PREMI
L' utente non è nemmeno registrato e questo dice tutto.
Ora tu hai rilevato 6 infrazioni e sei pronta a enunciarle punto per punto. Io ti ho dimostrato come posso non rilevarne alcuna. Sei libera di rispondere così mettiamo nero su bianco i 2 punti di vista e la finiamo.
Ripeto comunque che questi non sono i criteri con cui le relazioni vengono selezionate. Quelli sono stati (finalmente) spiegati nella discussione.
"La recensione è un breve testo valutativo e interpretativo di un'opera letteraria, scientifica, artistica, come film, opere teatrali e musicali, di cui analizza gli aspetti contenutistici ed estetici. È scritta in terza persona e non eccede né in difetti né in pregi. Una recensione è costituita dai seguenti elementi: - elementi informativi (trama senza svelare il finale) - elementi interpretativi (analisi delle tematiche trattate) - elementi valutativi (valutare l'opera recensita)."
Per il resto 9 e 14 non rispettati (ma ripeto, inutile fare le pulci ad una recensione punto per punto, basta considerare cos'è una recensione per trovare le magagne a quella di Polizianova)
ps sulla frase "A me sembra sia scritta in italiano per quanto alcuni l' hanno trovato incomprensibile (e direi che il problema è loro)":
Ma chi è che non ha compreso i contenuti di questa recensione, si può sapere? 1 persona nei primi post se non erro, gli altri non solo hanno compreso il messaggio contenuto in essa, ma lo hanno addirittura citato nelle loro critiche... evitiamo di appigliarci a mitologici analfabetismi dell'utenza (che magari ci saranno pure, ma qui non mi pare si siano visti).
Per quanto riguarda i punti da me elencati io ho dimostrato come per me vengano tutti rispettati tranne uno. A tuo parere invece non ne vengono rispettati 2. Per me può rispondere punto per punto chi ritiene che non ne vengano rispettati 6. Lo scopo era mettere nero su bianco le posizioni e chiudere la discussione.
Comunque, chiuso l'inciso, rewind.
Onpu-chan, come potrai renderti conto dando una veloce scorsa alle tre pagine di post, a fronte di utenti che hanno trovato debole, sul piano contenutistico, la recensione incriminata, ce ne sono altri che invece l'hanno trovata esauriente e ben esplicata sullo stesso piano. Potremmo fare un esperimento e selezionare un testo che, a tuo avviso, sia ben argomentato. Scopriresti così come, secondo altre opinioni, tale testo risulti fumoso e inadeguato a livello argomentativo. Se ci pensi bene, ciò è anche abbastanza scontato, poiché ogni testa è un tribunale e non c'è un codice che ne uniformi le leggi, e avrei i miei dubbi sul fatto che ogni testa sia governata da un sistema sensato di leggi.
D'altronde la tua affermazione è la prima volta che trovo in questa rubrica una recensione che non mi sembra adeguata esprime bene tale realtà, poiché non è certo la prima volta in cui si strepita verso l'ingiusta, inadeguata, parziale, provocatoria e blablabla selezione di testi. In passato, alcune di quelle stesse recensioni che tu ritenevi idonee sono state criticate con protervia.
Quindi si è ritenuto che, eccettuate contingenze varie ed eventuali, onde adottare dei criteri il più possibile trasparenti e il meno possibile obiettabili, le principali discriminanti nella selezione fossero la forma in cui si presentava una recensione e il metraggio della stessa. Stop.
Tradotto in parole povere, se una recensione è scritta bene - e con bene non s'intende scritta in un posticcio italiano antidiluviano, Tracgnol - e non è troppo lunga, verrà messa in lista per la pubblicazione, altrimenti no.
A scanso di equivoci, il vademecum non rappresenta una guida sul come stendere un elaborato che venga preso in considerazione per la rubrica, ma funge da ausilio per la scrittura di testi che non facciano venire l'esaurimento nervoso al moderatore che si trova a correggerli.
-"Rubando tanto da Sailor Moon, un bel po' da Claymore e fregando spunti e concetti pure a Bakurano [...]"
-"Si fosse limitato a raccontare una storia, una piccola, tragica storia, quella di una ragazzina (Homura), straziata dai fallimenti in aeternum [...]"
La prima, è uno sterile "confronto" con altre serie non meglio approfondito: non si dice nè cosa abbia "rubato" dalle suddette serie, nè perchè si ritiene che sia stato fatto un furto e non una citazione. Senza contare che SM è il capostipite del majokko sentai, e TUTTE le serie di questo genere volenti o nolenti si rifanno al precedente creato da SM, è tutto normale finchè non si mettono a urlare "Kyubey power make up!" con le unghie che si illuminano.
La seconda è uno spoiler, e non entro nemmeno nei dettagli del perchè le 4 puntate (UN TERZO degli episodi) dedicate a Homura fossero il massimo che le si potesse dedicare senza dover cambiare il titolo in Puella Magi Homura Magica.
Ecco, è tutto lì il vero commento sulla serie in sè, un confronto buttato lì senza spiegazione e uno spoiler gratuito. Il resto sono solo belle metafore, offese e il solito minestrone sul fatto che siamo una banda di cretini che segue la massa. Se questa è una recensione...
@Limbes grazie per la delucidazione, avevo già letto mio malgrado i post precedenti e volevo dire solo la mia. Per me le recensioni dovrebbero analizzare la serie, questa recensione secondo me non l'ha fatto, ma tu dici che per altri PoliziaNova ha esaustivamente parlato di Madoka Magica, beh in tal caso che devo dirti, io e queste persone abbiamo pareri discordanti, pazienza. Buon weekend!
Tuttavia questa regola vale anche per una situazione analaga a mio avviso ed è quella di non scrivere una recensione "alternativa" in virtù di quelle già presenti. la recensione di PoliziaNova brilla, ma di luce riflessa degli altri recensori che, numerosi, hanno valutato positivamente l'anime. Se ci fosse la restrizione di una singola recensione (1 positiva e 1 negativa) per ogni anime/manga, selezionereste quella di PoliziaNova? Domando senza pregiudizi.
"Il vero motivo per cui sono rimasta delusa è che nemmeno 2 mesi fa fu pubblicato su un appuntamento speciale di questa rubrica un bel vademecum per il recensore, che ho letto attentamente per cercare di farne tesoro. A mio personale parere, la recensione di PoliziaNova, a differenza di quelle che vengono di solito pubblicate qui, non rispetta quel vademecum in almeno un paio di punti (per me anche 5-6)."
E ora mi dici:
"non mi sono messa a elencare i punti perchè altrimenti sarei davvero diventata petulante, inoltre ho già detto che quello che più mi ha fatto storcere il naso della recensione non è tanto il vademecum non rispettato"
Allora le cose sono due. O non sai quello che dici o stai facendo polemica tanto per il gusto di farla. Se volevi potevi postare i tuoi 6 punti e chiuderla qui mostrando i due punti di vista in maniera che tutti vedessero come si può interpretare diversamente un vademecum ma invece scegli di ritrattare di continuare a incaponirti su un argomento che, è stato chiarito allo spasimo da Limbes (non pensavo avesse tanta pazienza), non avrà alcuna importanza nella selezione delle recensioni. Questo è essere petulanti ed è inutile.
@meitei: e cosa vorrebbe dire il tuo intervento? Che non si può fare riferimento al successo o mancato successo di un opera? Che quando dò un giudizio di valore non devo avere termini di paragone? Oppure pensi sul serio che l' analisi del successo di Madoka sia veramente scaturita dal fatto che ha visto molte recensioni positive?
Un giorno PoliziaNova è entrato nella pagina di MM e ha detto: "Ma guarda un po' quante recensioni positive allora questo deve essere un fenomeno di massa! Non me ne ero mai accorto e neppure se ne era mai sentito parlare ma se ha recensioni positive su animeclick posso andare sul sicuro" XD
"Ma quello che (...) più di tutto non la rende una buona recensione, è che si compone solo di bellissime metafore e stupendi giri di parole e di pochissimo contenuto"
Che significa? Proprio quello che ho detto, cioè che più che il non rispetto del vademecum, non mi è piaciuto sul piano del contenuto. Ma visto che tu continui a volerla buttare sulla questione del vademecum, ecco sti benedetti punti così stanotte puoi dormire tranquillo.
4. UNA RECENSIONE NON È UN COMMENTO
Per me quello di PoliziaNova lo è. Infatti, l'unica cosa che ho potuto desumere dal suo scritto è che non gli è piaciuto Madoka; ma i motivi per cui non gli piace non li vedo espressi, sempre se non si voglia considerare il "Piace alla massa" come un motivo.
6. SPOILER? ODIOSISSIMI E INUTILI
Lo spoiler c'è e non è segnalato.
9. NO AGLI INSULTI E ALLE PAROLE VOLGARI
PoliziaNova si erge a grande demistificatore e ritiene che tutti gli altri siano imbecilli. C'è differenza tra il dire "Non capisco perchè questo anime abbia avuto tanto successo" e il dare dell'allocco, ingenuo, arrogante ecc. a coloro a cui piace Madoka.
10. NON FARE RIFERIMENTO AD ALTRE RECENSIONI O AD ALTRI UTENTI
L'intera "recensione" critica quello che gli altri utenti dicono di Madoka più che l'anime stesso.
13. UNA RECENSIONE NON È SOLO UN CONFRONTO
Oltre allo spoiler, come ho dimostrato sopra, l'unica altra cosa che è stata detta di Madoka da PoliziaNova è che avrebbe rubato da altri anime. Avesse almeno approfondito sto confronto, forse avremmo capito dov'era il problema, ma è più bello limitarsi a sparare metafore.
14. MOTIVARE I VOTI
Non una parola è stata spesa sul perchè abbia assegnato 5 e non, per esempio, 3. Non c'è menzione o comunque non si va oltre l'accenno per gli elementi della serie come la trama, l'animazione, il disegno, le musiche.
Non sono proprio convinta di tutti e 6, ma d'altronde io avevo detto "5-6" e comunque per me non ha grande importanza QUANTI punti siano stati violati, è nell'insieme che non trovo questa recensione-commento adeguata. Ma tu hai insistito, e dunque, ora posso tornare a farmi i fatti miei.
No comment.
Così come tu non capirai questo accanimento mio e di altri contro la recensione di PoliziaNova io non capisco la tua nel difenderla a tutti i costi. Sarà per far rispettare le decisioni dello Staff? In questo caso hai tutta la mia comprensione. Ad ogni modo curioso come sostieni la particolarità soggettiva di ogni metro di giudizio riguardo alla validità di una recensione ed alla sua qualità, ma poi dici
"Tradotto in parole povere, se una recensione è scritta bene - e con bene non s'intende scritta in un posticcio italiano antidiluviano, Tracgnol - e non è troppo lunga, verrà messa in lista per la pubblicazione, altrimenti no."
affermando dunque che anche il metro di giudizio di ogni selezionatore differisce totalmente da quello di un collega. E qui dunque non siamo di fronte ad una 'diversa interpretazione del regolamento', perché si deduce dalle tue parole che tale vademecum si di fatto solo una sorta di promemoria per il moderatore. Seguendo questo ragionamento dunque stai affermando che il criterio di selezione, ripeto, è totalmente soggettivo: a questo punto dunque, se permetti, ho la stessa legittimità a lamentare una simile selezione della recensione, nonostante la tua posizione di moderatore. Ad ogni modo non è mia intenzione approfittare di tal deduzione, dato che io in realtà adoro quando si porta su un piedistallo simili scritti e si difende allo stremo qualcosa di indifendibile.
Comunque non posso che essere d'accordo: il dibattito sul metodo (e non solo sulle materie di studio in sè) è qualcosa che ha coinvolto diverse scienze umanistiche da secoli, perciò non fa che confermare la validità della tua osservazione, ovvero che ogni mente è diversa, con tutto ciò che ne deriva.
P.S. Ho insistito sull'aspetto formale della recensione di PoliziaNova perché era la tesi che più veniva esposta a favore d'essa. Non posso negare che ci siano argomentazioni, anche se per me sono insufficienti e scarne (specialmente in relazione al numero di caratteri battuti) mentre per altri lo sono per il semplice fatto che vi siano. Come hai detto tu, ognuno il proprio criterio.
P.P.S. Errare il mio nickname ripetutamente non produce altro che ilarità per me. In buona fede, ci mancherebbe. Così come in buona fede te lo faccio notare senza offesa alcuna. Ad ogni modo immagino con che attenzione tu abbia letto il mio primo intervento se già erri nel valutarlo in rapporto alla discussione e soprattutto erri a citare il mio nickname... Ma alla stessa maniera non son così sprovveduto da non intuire come i tuoi impegni non si possano ridurre a focalizzarsi solo sulle mie parole.
P.P.P.S. Lo ripeto perchè adoro essere pedante, lo ammetto: leggo sempre la discussione prima di inserirmici. Inutile tentare di svalutare le mie parole con simili allusioni ad improbabili mancanze nella mia documentazione antecedente alle mie affermazioni... Penso sia stato chiaro. E per finire, tanto per citare, mio malgrado, un tristemente (ma anche no?) allenatore portoghese contemporaneo: "Ma io non sono pirla."
E di grazia in quale punto avrei affermato un concetto del genere? L'unica cosa che ho ripetuto più e più volte, fino alla nausea - se mi è concesso essere nauseato di fronte a dei muri di gomma di comprendonio -, è che, onde evitare più diatribe di quante già ne nascano così, la corretta scrittura e la lunghezza del testo, poiché se ne può dare una valutazione oggettiva, sono i due parametri di selezione. Volendo usare una definizione matematica, sono condizioni necessarie e sufficienti.
Se hai ben compreso ciò, ti sarà facile comprendere anche l'illegittimità delle tue lamentele. Altrimenti dovresti dimostrarmi che l'italiano della recensione tanto criticata non sia ottimo e che il numero di battute superi i 5000 caratteri circa, standard metrico che ci siamo dati. E ancora attendo che, invece di ricamare circonlocuzioni attorno all'aria fritta, qualcuno lo faccia. Sebbene ciò mi paia alquanto improbabile.
Da quanto appena esposto, si deduce, con maggior acume di quello da te dimostrato, come alla corretta lettura e trascrizione di un nick non equivalga una comprensione altrettanto buona di ciò che è stato scritto da chi si firma con quello stesso nick. Delle menti che si professano sveglie non dovrebbero cascare in simili sillogismi. Ma d'altronde, se il termine pedanteria non ha un'accezione positiva, vi saranno anche delle valide ragioni.
Vabbè, la rubrica è vostra, ma sono contento di non essere l'unico a preferire la sostanza... addio!
Missione fallita. Pressochè impossibile evitare i flame (che poi flame... qui si parlava civilmente), che almeno si eviti di scatenarli per mere questioni di forma, no? Meglio che, se la gente deve lasciare i suoi commenti, almeno lo faccia a riguardo della correttezza o meno (cosa soggettiva) delle tesi affermate da altri utenti.
Insomma, senza offesa, ma è meglio evitare di volare troppo alto quando non ce n'è poi tutto questo bisogno.
allo stesso modo l'utente dovrebbe limitarsi a dire perchè non gradisce tale recensione e stop, il discorso finisce lì. Non sempre ho apprezzato gli appuntamenti in questa rubrica, però mi rendo conto di quanto sia difficile accontentare tutti.
Stavolta neanche sì è argomentato sulle serie pubblicate. MI auguro che Catulla resti alla revisione e che il prossimo appuntamento riesca a mettere tutti d'accordo, o almeno la maggior parte dell'utenza.
P.S.1: che la recensione di PoliziaNova non sia piaciuta a molti-me compresa- penso ormai si sia capito
P.s.2: propongo più confronti tra recensioni dello stesso titolo, secondo me abbasserebbe il livello di flame.
Con questo intendo solo dire che non mi interessa continuare oltre a parlare dei vostri criteri di selezione dei testi che vi giungono in esame. E lo dico senza essere spazientito, assicuro io. Sono anche disposto a scusarmi nel caso abbia riportato errate interpretazioni delle tue parole.
Ok, dopo esser stato fino ad ora politicamente corretto posso tornare ad essere una mente pedante.
In ogni caso, gli standard che tu reputi inappellabili riguardanti la forma, continuo a sostenere che non siano sufficienti. Sono solo la base per poter anche solo pensare di presentare una recensione. Ma anche questo è discutibile... Ognuno la pensa diversamente su ciò.
In secondo luogo sono così di basso acume che nel mio primo intervento ho dimostrato come ci voglia davvero poco a rispettare questi punti fondamentali di selezione ed in realtà non dare alcuna qualità di sostanza al proprio scritto: evidentemente però questo potrebbe esserti sfuggito, era proprio la prima parte del mio intervento...
Punto terzo, ho sbagliato ad interpretare le tue parole, a quanto pare, da quanto scrivi nel tuo ultimo post, però allo stesso tempo con un'accortezza sopraffina hai affermato che io mi sia autoprofessato mente sveglia: anzitutto ti devo ringraziare. Per prima cosa perchè non sapevo che 'pedante' e 'sveglio' fossero sinonimi nella lingua italiana, ed per secondo perchè a quanto pare, per quanto sia leggibile dell'ironia, mi hai affibbiato tale aggettivo solo leggendo le mie parole. Tale gentilezza dev'essere ricambiata, difatti, ricambio rispondendoti al tuo post.
Mi vien spontaneo aggiungere come tu abbia completamente dimenticato di leggerti il punto dove continuavo a sottolineare come ci trovassimo d'accordo sul dibattito sul metodo, ma dev'esserti sfuggito anche quello, oppure trovi diletto nel guardar solo a quanto oppongo alla tua tesi.
Precisando, chiariamoci: un conto è criticare la recensione stessa ed un conto l'intero operato di uno Staff. E dire che che ho addirittura detto che avete fatto bene a portare come esempio (a mio parere negativo alquanto) la recensione di PoliziaNova.
Concludo con una provocatoria battuta sulla recensione di PoliziaNova: a 23 hipster piace questo elemento.
P.S. Immancabile post scriptum: da quanto appare dalle parole di PoliziaNova non ritengo d'essere proprio io colui che si crede unto dal Signore e unico degno di poter scrivere a riguardo degli anime con sufficiente competenza e autorevolezza. Mh, ma a quanto pare sono io il superbo qui. (Consiglio vivamente di rileggersi ancora 50 volte tutto ciò che PoliziaNova ha scritto in questa discussione: recensione e risposta a simone56k.)
P.P.S. Candido la prima parte del mio primo intervento come recensione alla recensione di PoliziaNova: la forma c'è, dunque è valido!
P.P.P.S. Suvvia, cos'è quel muso lungo? Questa sopra era una provocazione! Piuttosto mi par incredibile che sia passato totalmente in sordina quanto di inerente a Mahou shoujo ★ Madoka Magica ho scritto: dalla critica alla recensione di PoliziaNova son riuscito a dire più io della serie che lui in tutto quel che ha scritto. Pensate che dovrei ringraziare anche lui? Io, nel dubbio, lo faccio. Grazie, PoliziaNova.
P.P.P.P.S. Sono un muro di gomma di comprendonio!
Il testo è stato interessante a livelli di spunti (dato che la gente dovrà commentare poi... ancor prima del flame un tempo c'era il confronto, casomai qualcuno se lo fosse scordato)? è fluido da leggere? è chiaro? Mi ha posto dei soggettivi pregi e difetti dell'opera? ecc ecc
Suvvia, devo veramente dire io cos'è che fa sì che una recensione sia tale e cosa invece no? Ribadisco, stiamo parlando di anime/manga, ovvero l'oggetto della nostra passione... si può essere ad un ottimo livello senza dover essere troppo (e inutilmente) professionali (insomma la sostanza del messaggio è: prendiamoci un po' meno sul serio...).
Andando a Tacnol. Mi sono concesso lo sfizio di risponderti, consapevole comunque che vai soltanto alla ricerca di pretesti per innalzare wall of text le cui pietre angolari, e non te la prendere se qualcuno te lo fa notare, sono di roccia troppo tenera per reggere la tua retorica. D'altronde se si scrive a proprio riguardo "Ma io non sono pirla." salvo poi cascare dalle nuvole negando di avere affermato ciò che prima si affermava (visto che hai designato la mia puntatina come una libera deduzione) c'è qualcosa che non va nella coesione, e negli scopi, di una dialettica, la tua.
Scorrendo lo sguardo sul tuo ultimo post mi sembra tanto di rileggere la recensione di PoliziaNova: molto bravo a giudicare malamente ma senza alcuna argomentazione a dimostrare la propria posizione.
Accidenti, ma perchè tanta devozione a PoliziaNova? Per caso vi paga per difenderlo così a spada tratta?
P.S. "Ma io non sono pirla" era il modo più divertente per far capire che so bene quel che scrivo e che non mi va di lasciare che chi nemmeno mi dimostra il contrario di quanto ho scritto si sogni di potermi far fare la figura dello scemo. Vengo accusato di non leggere i post precedenti, quando mi pare proprio sia chi mi accusa a non farlo, ed inoltre hai confuso la differenza tra non leggere e mal interpretare (se davvero ho mal interpretato) le tue parole. Da notare che a quanto pare solo io contemplo la possibilità di aver sbagliato a capire, mentre a qualcuno non si può nemmeno muovere una critica, figuriamoci sognarsi di vederlo ammettere che forse aveva sbagliato.
E dato che ad altri piacciono tanto i pollici verso l'alto, consiglio di dar un'occhiata a quanti ne ha il mio primo post in questa discussione, e vediamo se si ha ancora qualcosa da dire.
P.P.S. Io scrivo wall text che almeno dicono qualcosa, al contrario di altri.
P.P.P.S. Hai nuovamente sbagliato a digitare il mio nickname, ma a questo punto preferisco pensare che tu lo faccia apposta.
Nessuna decisione come vedi è inattaccabile, vedesi il caso in questione, dove l'applicazione del metodo "migliore" ha portato la discussione alla seconda posizione tra le più commentate (con praticamente solo discorsi sulla correttezza di questa decisione. seconda volta che lo ripeto: missione fallita)... quindi logica vorrebbe che a questo punto si pensi anche alla qualità della discussione che ne verrà fuori.
Dopotutto lo hai letto pure tu nei primi post, no? C'era chi pensava che la decisione fosse solo una trollata perchè troppo assurda per essere seria (e come detto da Tacgnol il mio primo commento ha quasi preso lo stesso numero di pollici della recensione XDD).
E comunque vale sempre la frase "prendiamoci un po' meno sul serio"... altro che professionalità, inattaccabilità e cose che sono solo parole impossibili da trasporre in fatti XD
Scorrendo lo sguardo sul tuo ultimo post mi sembra tanto di rileggere la recensione di PoliziaNova: molto bravo a giudicare malamente ma senza alcuna argomentazione a dimostrare la propria posizione.Scorrendo lo sguardo sul tuo ultimo post mi sembra tanto di rileggere la recensione di PoliziaNova: molto bravo a giudicare malamente ma senza alcuna argomentazione a dimostrare la propria posizione.
Tacgnol, ora basta, moderati e smettila. Stai cominciando a essere irrispettoso e a insinuare delle cose che non stanno né in cielo né in terra. Limbes non avrebbe potuto scrivere una recensione del genere, non è il suo stile, e ciò dimostra la superficialità della tua lettura.
Piuttosto, cambiamo di segno la domanda: perché tanto astio verso il povero PoliziaNova, che tra l'altro a mio avviso ha di meglio da fare che continuare a perdere tempo qui?
Per il resto, quest'angolo è ormai chiuso. Se hai qualcosa da dire scrivi direttamente sulla scheda degli interessati, te lo chiedo per una questione di correttezza nei confronti dei moderatori dei topic.
@OMEGA_BAHAMUT
altro che professionalità, inattaccabilità e cose che sono solo parole impossibili da trasporre in fatti
Le prima parola è imprescindibile quando si ha a che fare con incarichi del genere. E bisogna prendersi sul serio, sennò possiamo mandare tutto a quel paese.
troppo assurda per essere seria
Qual è per te il discrimine tra l'assurdità e la serietà? L'autore ha argomentato, e tra l'altro ha il dono della sintesi efficace. Ho premiato proprio questo, l'efficacia.
Oltretutto, rivolgendomi direttamente a Limbes, torno a far notare come davvero i nostri punti di vista non siano per nulla distanti: ho sostenuto la sua visione della legittima diversità di criterio di scelta e di validità così come lo stesso dibattere sul metodo (cosa che sta facendo anche OMEGA_BAHAMUT, senza insultare, proprio come mi pare io abbia fatto).
Alcune mie righe son particolarmente difficili da digerire ma ritengo legittimo da parte mia esigere le motivazioni e le argomentazioni che si oppongono alla mia tesi, cosa che se non trovo mi par spontaneo si sfoci nel mero flame da ghetto, per dirla breve.
Io, al contrario di PoliziaNova, sto qui perchè a quanto pare trovo comunque utile il dibattito, anche acceso. Se non vuol partecipare, faccia come meglio creda. Mi par piuttosto ambiguo che piuttosto una moderatrice definisca postare su questo sito una perdita di tempo: chiedo perdono, ma se io come utente perdo tempo a postare qui (al contrario del distinto PoliziaNova) allora essere moderatrice di questo sito, come lo definiresti? Lo chiedo con curiosità e non con ironia, puoi credermi.
Spero che questo post non sia inteso come offesa, ma anzi, come chiarimento, almeno da parte mia.
- Catulla non è moderatrice, della moderazione dei commenti se ne occupano altre persone (che cancelleranno il botta/risposta).
- è impossibile proseguire la discussione nella scheda utente di PoliziaNova, perchè non è un utente registrato.
Considerazione mia:
- Un metodo di selezione non è sempre efficace al 100%, può presentare delle lacune inaspettate, ciò non vuol dire che si è messo in discussione il metodo in sè, ma la sua universalità come se fosse l'unico sempre valido.
Il succo della questione è che molti (io per primo) in altre edizioni della rubrica si sono lamentati di non capire i criteri di selezione delle recensioni. Questi sono stati spiegati ora e mi ritengo soddisfatto. I moderatori e lo staff sono lì proprio per fissare le regole, renderle chiare a tutti e farle rispettare al fine di favorire una discussione civile. Che senso ha mettersi a discutere i paletti una volta che sono stati fissati? Conduce solo a un Far West dove nessuno riesce a fare niente. Nella vita e nel lavoro un atteggiamento del genere non porterà a nulla. I criteri ci sono e sono chiari quindi ora possimo serenamente discutere le opere e non le recensioni. Se poi verrà presentata una recensione in pessimo italiano si potrà protestare perchè i criteri non sono stati rispettati.
Penso che ci abbiano già pensato ma suggerisco ai redattori di mettere bene in chiaro la regola di selezione all' inizio di ogni rubrica.
@OMEGA_BAHAMUT: Hai mai provato a fare il moderatore da qualche parte? Onestamente è dura farti un mazzo tanto per poi prenderti valanghe di critiche rimanendo "menefreghista". Tra l' altro stai suggerendo in buona fede che in questa rubrica in media non ci sia un flame ogni edizione?
Quanto alla discussione all' inizio era in buona fede perchè sui metodi di selezione c' era gran confusione mentre ora non riesco a capire perchè continui. L' ho ripetuto fino alla nausea, le regole del gioco sono state date e non sono trattabili quindi persone sensate non dovrebbero più discuterle. Che senso ha giocare a scacchi e lamentarsi di come si muove il cavallo? Non potrebbe muoversi a s? Forse per alcuni non sarebbe più comodo una v?
Se qualcuno iniziasse una discussione con queste domande daresti forse la colpa al fatto che le regole degli scacchi non usano criteri efficienti? Ci sono e tanto basta. Se no si gioca ad un altro gioco. Penso che se qualche utente di buona volontà si offrisse di portare avanti in maniera continuativa e professionale una rubrica operante su altre basi darebbero spazio anche a lui. Ma, per evitare che degeneri nel caos, questo gruppo di utenti dovrebbe dettare le proprie regole, sicuramente diverse e magari anche migliori ma comunque regole e in quanto tali non negoziabili, e farle rispettare.
Possiamo continuare a parlare delle regole sulla forma, ma se non ci capiamo prima sul perchè in molti non la riteniamo una recensione, allora stiamo perdendo tempo. Io l'ho detto perchè: secondo me, parla troppo poco dell'anime, usando quasi tutto lo spazio per parlare d'altro, e vedo che anche se è poco, ai selezionatori basta ciò per considerarla buona, visto che rispetta le regole. Perchè è questo che in tre pagine non è chiaro: si parla ancora di regole, quando il problema visto da molti è un altro.
EDIT
E il problema è stato fatto notare anche da gente che ha visto le sue recensioni presentate frequentemente in quest'angolo, quindi non dai "soliti detrattori" come si è detto prima o da "fans delle opere denigrate" come mi è stato detto in privato.
@Goonie
Per me Monster è buono (7), non discreto (6). E, se non si fosse capito, certamente non sconsiglio dal guardarlo/leggerlo.
Tanto per chiarire:
-1 per il finale inconcludente
-1 per le troppe divagazioni (alcune delle quali poco utili)
-1 perché non mi piace lo stile di Urasawa (opinabilissimo, ma un punto puramente soggettivo me lo concedo sempre nelle mie recensioni).
Scusa...alle elementari mi hanno insegnato a me, ottimo (10), distinto (9),
buono (8), discreto (7), sufficiente (6), mediocre (5), insufficiente (4)....
Ma oggi forse la misura è cambiata....
I gusti non si discutono, si è vero, ma quanto tu vieni a dirmi, anzi dici a tutti che il finale è inconcludente, NON E' VERO assolutamente!
Ci sono migliaia di film che finisco in maniera simile ed ognuno
trae le sue conclusioni...ma questo non è un non finale!
Allora Lynch nei suoi film dovrebbe essere stroncato sempre!
Monster è un capolavoro, punto. Ed ognuno dovrebbe guardarlo. Punto.
Per sceneggiatura, montaggio, animazioni, personaggi e una regia da oscar.
Potrò sembrare antipatico ma questa è la mia opinione. E ne sono convinto.
Alessandro.
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