E’ con un certo stupore che qualche tempo fa abbiamo visto annunciare da J-POP un autentico spaccato di cultura pop giapponese. Stiamo parlando di Golgo 13, uno di quei rari fenomeni editoriali che finiscono inevitabilmente per assurgere a ruolo di icona popolare trascendendo i limiti imposti dal mero foglio di carta.
Forse è difficile per noi italiani, che abbiamo avuto modo di apprezzarlo solo ora, avere la giusta percezione del fenomeno, ma -tanto per intenderci- stiamo parlando di un manga che ha superato i 160 volumi e che nonostante l’autore, Takao Saito, sia stato apparentemente più volte sul punto di avviare a conclusione, continua in realtà imperterrito a macinare consensi dal Novembre del 1968, quando venne pubblicato per la prima volta sulla rivista Big Comic di Shogakukan.
J-POP delizia i lettori italiani con una primizia: non si tratta, com’era prevedibile, della mastodontica serie integrale, ma di Golgo 13 - Author's Selection, una antologia di 13 racconti scelti dallo stesso autore e raccolti in tre eleganti e robusti volumi da quasi 400 pagine ciascuno, disponibili allo stesso prezzo (22,50 €) anche con un altrettanto elegante –ma meno robusto- cofanetto. E qui parliamo di un’edizione davvero ben fatta: dal primo colpo d’occhio si nota come J-POP, cosa tutt’altro che rara, riesca persino a migliorare la grafica delle cover originali. Gli ottimi materiali (carta bianca e liscia, sovraccoperta robustissima e brossura affidabile) assieme all’accuratezza dell’adattamento, confermano le positive impressioni iniziali.
Ma veniamo al protagonista di questo manga, Duke Togo, in arte Golgo 13; un sicario a pagamento con un suo codice di condotta, che è in grado di portare a termine qualsiasi incarico. Una silenziosa ed infallibile macchina della morte, letale sia con le armi da fuoco che a mani nude. Nonostante il massimo della sua loquacità sia proferire: “…”, Duke Togo è un personaggio estremamente carismatico.
Ma non equivocate, non c’è da aspettarsi una serie di banali sparatorie ed azzuffate da Golgo 13. In verità le avventure di Duke Togo sono spesso un pretesto per ripercorrere vicende importanti della storia mondiale, o per trattare verità scomode del mondo della politica o della finanza; anche se l’autore dichiara di volersi limitare a suggerire spunti di riflessione senza mai schierarsi. Emblematica –nonché profetica- è “Un deserto per 25.000 anni”, storia che in un certo senso pronostica decenni prima la disgrazia di Fukushima.
Le tredici storie raccolte in questa antologia sono quindi generalmente mature e molto articolate, ma non ne manca qualcuna più leggera e disimpegnata. Si spazia molto tra ambientazioni e tematiche; ce n’è davvero per tutti i gusti: intrighi finanziari, politici e internazionali, minacce nucleari, spionaggio, uccisioni, malavita, terrorismo, serial killer...
A monte vi è spesso un approfondito lavoro di documentazione. Infatti, come spiegato dall'autore nell’intervista inclusa nel terzo volume, non è raro che a sceneggiare le storie ci siano proprio degli esperti di quel determinato settore; come l’ultima presente nell’antologia, scritta da un banchiere. Takao Sato, che si firma come Goro Oki quando veste i panni dello sceneggiatore, mette su carta le avventure di Gologo 13 avvalendosi dell’aiuto di molti abili story teller, a volte anche occasionali. Lui stesso invita i suoi lettori ad inviare idee e suggerimenti.
Infatti questo manga estremamente longevo è frutto della sua abilità nel gestire con una certa apertura mentale i tanti spunti e talenti che transitano nel suo studio, la “Bottega del gekiga”.
Affrontiamo ora un interrogativo prevedibile.
Le raccolte antologiche come questa, di solito soffrono di una grossa criticità: a leggerle senza conoscere l’opera originale, si ha sempre l’impressione che manchi qualcosa, un qualche tassello del puzzle, come se fossero state estrapolate a forza da un contesto più ampio (titanico in questo caso) in maniera tutt’altro che indolore.
Ma non è questo il caso. Golgo 13 - Author's Selection si lascia leggere meravigliosamente. Probabilmente il merito è nel fatto che le prime storie incluse in questa edizione introducono gradualmente il personaggio di Duke Togo, visto che lo vedono comparire solo verso la fine. Inoltre le vicende sono tutte autoconclusive e fruibili da chiunque e nell’ordine preferito, tant’è che in questa antologia sono state raccolte senza seguire l’ordine cronologico di pubblicazione originale.
Oltretutto vi compaiono un paio di storie importanti per la continuity di Golgo 13, ovvero quelle rarissime vicende in sui si dipana di misura la nebbia attorno alla misteriosa figura di Duke Togo, anche se l’autore è ad ogni modo attento a non fornire mai troppe informazioni o certezze al lettore.
Le varie storie sono organizzate in tanti brevi -a volte brevissimi- capitoli, anche solo di un paio di tavole. Questo rende la lettura molto fluente; della serie un capitolo tira l’altro. Ciò fornisce anche un certo sapore cinematografico alla narrazione, in quanto ad ogni capitolo corrisponde un cambio di scena evidenziato da un'apposita didascalia. In effetti leggendo Golgo 13 si ha piuttosto la sensazione di trovarsi dinnanzi ad uno di quei bei vecchi film noir in bianco e nero degli anni quaranta e cinquanta. Un'esperienza particolarmente appagante se gradite il genere.
I disegni hanno un'impostazione ed un chara design volutamente molto occidentale. Impressionante soprattutto notare come in tutto questo lasso di tempo (i racconti vanno dal 1969 e il 1994) Golgo 13 sia rimasto così uguale e fedele a se stesso.
Una sola storia, del 1969, inclusa in questa antologia mostra un Duke Togo non ancora stilisticamente e psicologicamente definito (infatti “parla”); mentre nelle restanti storie, nonostante gli anni che le separano, vi è una forte unità e coerenza stilistica. I cambiamenti e le sperimentazioni son difficilmente percettibili, a dispetto dell’eterogeneità di contesti e delle tematiche affrontate.
Forse è difficile per noi italiani, che abbiamo avuto modo di apprezzarlo solo ora, avere la giusta percezione del fenomeno, ma -tanto per intenderci- stiamo parlando di un manga che ha superato i 160 volumi e che nonostante l’autore, Takao Saito, sia stato apparentemente più volte sul punto di avviare a conclusione, continua in realtà imperterrito a macinare consensi dal Novembre del 1968, quando venne pubblicato per la prima volta sulla rivista Big Comic di Shogakukan.
J-POP delizia i lettori italiani con una primizia: non si tratta, com’era prevedibile, della mastodontica serie integrale, ma di Golgo 13 - Author's Selection, una antologia di 13 racconti scelti dallo stesso autore e raccolti in tre eleganti e robusti volumi da quasi 400 pagine ciascuno, disponibili allo stesso prezzo (22,50 €) anche con un altrettanto elegante –ma meno robusto- cofanetto. E qui parliamo di un’edizione davvero ben fatta: dal primo colpo d’occhio si nota come J-POP, cosa tutt’altro che rara, riesca persino a migliorare la grafica delle cover originali. Gli ottimi materiali (carta bianca e liscia, sovraccoperta robustissima e brossura affidabile) assieme all’accuratezza dell’adattamento, confermano le positive impressioni iniziali.
Ma veniamo al protagonista di questo manga, Duke Togo, in arte Golgo 13; un sicario a pagamento con un suo codice di condotta, che è in grado di portare a termine qualsiasi incarico. Una silenziosa ed infallibile macchina della morte, letale sia con le armi da fuoco che a mani nude. Nonostante il massimo della sua loquacità sia proferire: “…”, Duke Togo è un personaggio estremamente carismatico.
Ma non equivocate, non c’è da aspettarsi una serie di banali sparatorie ed azzuffate da Golgo 13. In verità le avventure di Duke Togo sono spesso un pretesto per ripercorrere vicende importanti della storia mondiale, o per trattare verità scomode del mondo della politica o della finanza; anche se l’autore dichiara di volersi limitare a suggerire spunti di riflessione senza mai schierarsi. Emblematica –nonché profetica- è “Un deserto per 25.000 anni”, storia che in un certo senso pronostica decenni prima la disgrazia di Fukushima.
Le tredici storie raccolte in questa antologia sono quindi generalmente mature e molto articolate, ma non ne manca qualcuna più leggera e disimpegnata. Si spazia molto tra ambientazioni e tematiche; ce n’è davvero per tutti i gusti: intrighi finanziari, politici e internazionali, minacce nucleari, spionaggio, uccisioni, malavita, terrorismo, serial killer...
A monte vi è spesso un approfondito lavoro di documentazione. Infatti, come spiegato dall'autore nell’intervista inclusa nel terzo volume, non è raro che a sceneggiare le storie ci siano proprio degli esperti di quel determinato settore; come l’ultima presente nell’antologia, scritta da un banchiere. Takao Sato, che si firma come Goro Oki quando veste i panni dello sceneggiatore, mette su carta le avventure di Gologo 13 avvalendosi dell’aiuto di molti abili story teller, a volte anche occasionali. Lui stesso invita i suoi lettori ad inviare idee e suggerimenti.
Infatti questo manga estremamente longevo è frutto della sua abilità nel gestire con una certa apertura mentale i tanti spunti e talenti che transitano nel suo studio, la “Bottega del gekiga”.
Le raccolte antologiche come questa, di solito soffrono di una grossa criticità: a leggerle senza conoscere l’opera originale, si ha sempre l’impressione che manchi qualcosa, un qualche tassello del puzzle, come se fossero state estrapolate a forza da un contesto più ampio (titanico in questo caso) in maniera tutt’altro che indolore.
Ma non è questo il caso. Golgo 13 - Author's Selection si lascia leggere meravigliosamente. Probabilmente il merito è nel fatto che le prime storie incluse in questa edizione introducono gradualmente il personaggio di Duke Togo, visto che lo vedono comparire solo verso la fine. Inoltre le vicende sono tutte autoconclusive e fruibili da chiunque e nell’ordine preferito, tant’è che in questa antologia sono state raccolte senza seguire l’ordine cronologico di pubblicazione originale.
Oltretutto vi compaiono un paio di storie importanti per la continuity di Golgo 13, ovvero quelle rarissime vicende in sui si dipana di misura la nebbia attorno alla misteriosa figura di Duke Togo, anche se l’autore è ad ogni modo attento a non fornire mai troppe informazioni o certezze al lettore.
Le varie storie sono organizzate in tanti brevi -a volte brevissimi- capitoli, anche solo di un paio di tavole. Questo rende la lettura molto fluente; della serie un capitolo tira l’altro. Ciò fornisce anche un certo sapore cinematografico alla narrazione, in quanto ad ogni capitolo corrisponde un cambio di scena evidenziato da un'apposita didascalia. In effetti leggendo Golgo 13 si ha piuttosto la sensazione di trovarsi dinnanzi ad uno di quei bei vecchi film noir in bianco e nero degli anni quaranta e cinquanta. Un'esperienza particolarmente appagante se gradite il genere.
I disegni hanno un'impostazione ed un chara design volutamente molto occidentale. Impressionante soprattutto notare come in tutto questo lasso di tempo (i racconti vanno dal 1969 e il 1994) Golgo 13 sia rimasto così uguale e fedele a se stesso.
Una sola storia, del 1969, inclusa in questa antologia mostra un Duke Togo non ancora stilisticamente e psicologicamente definito (infatti “parla”); mentre nelle restanti storie, nonostante gli anni che le separano, vi è una forte unità e coerenza stilistica. I cambiamenti e le sperimentazioni son difficilmente percettibili, a dispetto dell’eterogeneità di contesti e delle tematiche affrontate.
Golgo 13 - Author's Selection è davvero un gioiellino da leggere e conservare gelosamente.
Ad esser sinceri questa antologia ha purtroppo un solo grandissimo difetto: quando si termina di leggerla, resta l’amaro in bocca; il gran rammarico dettato dalla consapevolezza che difficilmente vedremo mai in Italia il resto dell’opera.
Ma chissà che un giorno qualcuno non sarà così coraggioso da portare in Italia l’opera integrale. Tutto sommato farebbe la sua bella figura in edicola accanto ai vari Diabolik, Tex e Dylan Dog.
Ad esser sinceri questa antologia ha purtroppo un solo grandissimo difetto: quando si termina di leggerla, resta l’amaro in bocca; il gran rammarico dettato dalla consapevolezza che difficilmente vedremo mai in Italia il resto dell’opera.
Ma chissà che un giorno qualcuno non sarà così coraggioso da portare in Italia l’opera integrale. Tutto sommato farebbe la sua bella figura in edicola accanto ai vari Diabolik, Tex e Dylan Dog.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Golgo - Reader's Selection 1 | € 7.50 | JPOP |
Golgo - Reader's Selection 2 | € 7.50 | JPOP |
Golgo - Reader's Selection 3 | € 7.50 | JPOP |
Golgo - Reader's Selection Box | € 22.50 | JPOP |
Golgo 13 - Author's Selection 1 | € 7.50 | JPOP |
Golgo 13 - Author's Selection 2 | € 7.50 | JPOP |
Golgo 13 - Author's Selection 3 | € 7.50 | JPOP |
Golgo 13 - Author's Selection Box | € 22.50 | JPOP |
Il manga sembra davvero molto bello e mi interessa molto, ma lo ripeto, preferirei davvero leggere tutto il manga per intero, ma sarebbe dovuto iniziare almeno 10 anni fa. Un peccato davvero.
Voglio il copyright
Purtroppo l'antologia è l'unico modo in cui si potrebbe assaggiare qualcosina di questo manga, serie come questa o l'inedito kochikame son troppo lunghi per poter anche solo lontanamente pensare di pubblicarli interamente
ah, quando mesi fa googlavo info su sto manga per capire la data di uscita della jpop, dato che fino a poco prima dell'uscita non rilasciavano una data, ho scoperto pure che è stato il primissimo manga arrivato da noi, in una manciata di numeri di non ricordo quale rivista dell'editore Maxbunker a inizio anni 80, LOL!
Perciò li faccio i miei complimenti
Sul discorso della pubblicazione di Golgo 13 in Italia penso che sia fortemente impossibile dato che è un opera troppo lunga e dal bacino non ampio come le serie Jump.
Però sicuramente quando Saito deciderà di finirlo la J-Pop non starà a soffiare nelle cannucce
L'ho pagato 19€ a cui ho detratto 6€ di sconti accumulati... con 13 € mi son portato a casa tre bei "volumotti" e il piccolo box!
Spero di poterlo leggere a breve!
P.S.
I complimenti ad Uber non li faccio, sono inutilmente superflui! Le sue recensioni si fanno sempre attendere, ma non deludono!
Sempre vedendo come proceda la cosa in patria e che libertà abbia l'editore italiano.
Il primo manga ad arrivare da noi e' stato il Grande Mazinga di Gosaku Ota, edito dalla Fabbri nel 1979. Cio' detto complimenti a Oberon per la recensione.
Le vicende le ho sempre trovate interessanti, i personaggi creati, ogni volta da zero, sono costruiti in modo realistico e hanno spessore. Vi è sempre un grande lavoro di documentazione per proporre ambientazioni credibili e la lettura è sempre scorrevole e appassionante. Le varie storie sono divise in brevi capitoli, che riescono a rendere la lettura più comoda.
E' una delle migliori sorprese che ho letto in questo periodo, la consiglio vivamente.
Come dice Oberon, "farebbe la sua bella figura in edicola accanto ai vari Diabolik, Tex e Dylan Dog", visto che potrebbe essere apprezzato anche da coloro che abitualmente non leggono manga.
Ciao!
Tacchan
Sulla possibilità di avvicinarlo a Tex oppure a Diabolik ho qualche dubbio, per quanto alcune somiglianze vi siano, sono fumetti che hanno saputo attraversare le epoche adattandosi ed evolvendosi con la società, e non si limitano a dar vita a meri divertissement, sono opere un pò troppo diverse, non da ultimo il fumetto seriale italiano è costruito per vivere aldilà dei suoi stessi autori originali.
Anch'io. Un po' meno amo aver pagato 24€ al posto di 22.50€, ma il supporto a una struttura del genere ci sta.
Per capirci...
e l'accostamento a Diabolik è stato fortemente voluto dagli organizzatori, visto che è un fumetto contemporaneo e noir (con le dovute differenze)
(prima o poi dovrò caricare tutte le foto per un forum...)
Voglio il copyright
Tranquillo.....nel leggerlo lo abbiam pensato TUTTI!!!! XD XD XD
Quelli sono i veri capolavori !!
Soprattutto alcune storie più lunghe son qualcosa di favoloso; ed anche se in un paio di casi richiedono un minimo di impegno in più per essere seguite (quella su Rasputin!), ti ripagano abbondantemente della fatica.
Pur essendo la mia in parte una provocazione, quando dico che vedrei bene la serie integrale di GOLGO 13 in edicola in mezzo a titoli longevi come quelli citati, è proprio perché credo si quella la sua collocazione naturale, e cioè ANCHE alla portata di un pubblico molto più maturo rispetto alla clientela sicuramente più giovane delle fumetterie. Ma ovviamente non mi illudo >_>
Ah, illuminante poi, nonostante la sua brevità, l'intervista all'autore inclusa nel volume tre.
Comunque qualche altra antologia la gradirei indubbiamente.
Ci sarebbe ad esempio l'antologica in 13 volumi pubblicata da Viz in America, di cui si parla in QUESTO articolo.
PS: Come la solito, grazie a tutti.
Aaaah è bellissimo rivederlo anche solo in foto!
Il problema è stato che quando l'ho preso io c'era il film di Bozzetto e quando parlavano si sentiva il sonoro di Golgo XD
Io l'ho pagato a prezzo giusto... strano che l'hai pagato di più
http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_sconosciuto_%28fumetto%29
Insomma, credo si tratti della crema dell'intera opera.
Con questo voglio sminuire Golgo?
No, certo, solo far notare questo piccolo particolare a chi già pregusta un capolavoro incessante lungo una vita.
Saluti
E speriamo J-Pop porti le altre due antologie di Golgo 13
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