Proponiamo qui di seguito la prima parte di una lunga intervista ad Alex Bertani, marketing manager di Panini Comics, che noi di AnimeClick.it ringraziamo per la cortesia e la disponibilità dimostrate.
1- Ciao Alex, ti va di presentarti ai lettori di AnimeClick.it?
Si certo, anche se tantissimo da dire non c’è, ho iniziato nel ’94 come assistente nel marketing dell’allora Marvel Italia e dopo 3 anni circa sono andato a dirigere Pan Distribuzione, la divisione distributiva di Panini, ruolo che ho svolto per 11 anni. Da ormai 4 anni invece sono rientrato al mio primo (e grande) amore come marketing manager di Panini Comics. Tutto sommato però preferisco presentarmi come un “onnivoro” divoratore di fumetti, abitudine che ho fin dalla prima infanzia, prima ancora di imparare a leggere.
2- Da quando sei a capo dell’ufficio marketing, quali priorità ed obbiettivi ti sei imposto per quel che riguarda le politiche editoriali di Planet Manga?
Ohi, che risposta difficile... Planet Manga è storicamente un editore dalla vocazione popular, l’obiettivo è riuscire il più possibile a combinare le ovvie esigenze di profittabilità dell’azienda (inutile essere ipocriti) con la maggiore soddisfazione dei lettori, ma altrettanto importante per noi è anche riuscire a diffondere sempre più un medium che per noi è spesso prima passione che lavoro. Purtroppo non sempre le cose sono combinabili o non sempre le scelte fatte hanno dato i risultati attesi, ma, nessuno ce lo può negare, continuiamo a cercare correttivi e innovazioni, tutto si può dire tranne che siamo un editore statico. Va anche detto che la profonda crisi economica che stiamo attraversando ha sicuramente complicato le cose
3- Ogni editore ha scelto una propria strategia per contrastare la crisi in atto. Voi pare abbiate puntato ad un incremento del numero di pubblicazioni mensili e, di conseguenza, della presenza sugli scaffali. Questa linea editoriale ha dato i suoi frutti? Ti va di fare un piccolo bilancio dell'anno appena concluso?
La cosa non è stata così “studiata” come potrebbe sembrare, l’incremento della nostra produzione è stato generato più dal grande entusiasmo con cui tutte le diverse anime delle redazione hanno selezionato in quantità (in genere innamorandosene) titoli usciti in Giappone, ma, in tutta onestà, anche e soprattutto dalla risposta dei nostri lettori che, e di questi tempi è stata una sorpresa anche per noi, hanno continuato fedelmente a seguire le nostre pubblicazioni e a chiederci/proporci nuove serie con un attaccamento in parte inaspettato ( …almeno leggendo gli interventi sul vostro sito :-) )
4- Il manga che per anni è stato un prodotto dal prezzo popolare e largamente diffuso, è ormai diventato un bene di lusso destinato ad una nicchia di appassionati.
Le stesse edizioni pregiate erano un'eccezione fino a qualche anno fa, e comunque ad appannaggio di poche case editrici "specializzate"; oggi invece proliferano nei cataloghi di tutti gli editori, a scapito delle edizioni economiche (che poi tanto economiche non sono più).
Questo cambio di rotta è dipeso da esigenze di mercato o dai gusti dei lettori che si sono fatti più esigenti?
Vero. Una tendenza innegabile (e anche noi abbiamo fatto la nostra parte). Indubbio che i lettori di oggi siano molto più esigenti di un tempo, tutti gli editori hanno cercato di qualificare il proprio lavoro con edizioni di lusso, materiali pregiati, confezioni appariscenti… giocoforza più costose e con diffusioni più limitate. Non ho mai amato tanto questa tendenza, anche per storia mia sono più per un fumetto “popular”, per edizioni più “spartane” da leggere, rileggere e vivere fino in fondo più che da tenere come un gioiello sotto una teca di vetro, ma è solo un’opinione personale. Se può interessare la nostra tendenza per il 2013 sarà però quella di tornare, gradualmente, a dare più spazio alle edizioni da edicola. Crisi a parte credo non dobbiamo perdere di vista l’importante funzione di “semina” e di crescita di nuovi piccoli lettori… e quelli li peschi soprattutto in edicola con le edizioni più economiche.
5- Com’è stato ridefinito il ruolo delle edicole e delle fumetterie negli ultimi anni? L'impressione è che oramai venga preferita sempre più la distribuzione nel circuito delle fumetterie, a scapito di quello delle edicole. È anche questo un sintomo della contrazione del mercato? Quale ruolo avranno queste due realtà nell’immediato futuro per voi?
Beh, il fumetto, in edicola, vive ormai da decenni un problema di visibilità e di rintracciabilità enorme, schiacciato com’è da realtà editoriali più forti e meglio distribuite. E’ inevitabile per gli editori puntare sempre di più sulle fumetterie, le uniche a svolgere un importante lavoro di promozione, diffusione e valorizzazione del fumetto. Se in Italia all’inizio degli anni ’90 non si fosse iniziato a sviluppare il circuito delle librerie specializzate oggi un certo tipo di fumetto non sarebbe la realtà che è diventata e molti lettori di oggi non esisterebbero o si sarebbero persi per strada. Onore al merito dei primi che ebbero questa intuizione e dei tanti librai che quotidianamente con il loro invisibile lavoro sostengono l’intero settore.
6- Anche i vostri volumi da edicola negli ultimi mesi son diventati più “cicciottelli”, pur mantenendo lo stesso numero di pagine. Come mai questo ingrassamento? Quale dovrebbe essere il vantaggio di avere un volume che, a parità di pagine, occupa quasi il doppio dello spazio?
I più maliziosi sostengono si sia trattato di un escamotage per giustificare l’aumento dei prezzi di copertina agli occhi del lettore occasionale/distratto che crede così di acquistare “più roba”; dubbio alimentato dal fatto che i volumi Planet Manga non hanno pagine numerate.
Le cose non sono correlate: l’aumento di prezzo era stato budgettato a fine 2011, adeguava prezzi fermi da ormai 5 anni (citatemi un qualsiasi prodotto che, di questi tempi, non sia aumentato di prezzo per 5 anni filati). Il cambio della carta rientra invece nel processo di ricerca di un prodotto qualitativamente superiore, la nuova carta, essendo più spessa, è meno trasparente (per anni i lettori si sono lamentati di questo) ha un punto di bianco maggiore e non presenta più le oscillazioni di colore e le piccole impurità tipiche della vecchia carta gabbiano (che a me peraltro piaceva un sacco). Tutte cose che per anni alcuni lettori ci hanno vivacemente contestato. Il costo della nuova carta, anche se più “voluminosa”, è in linea con la vecchia e non ha determinato nessun aumento di costo (lievitato invece per mille altri motivi). Avremmo voluto fare una introduzione più graduale (solo sulle nuove serie) ma il fallimento improvviso della vecchia cartiera ci ha costretti ad una scelta drastica. Di questo purtroppo i lettori hanno un po’ ragione a lamentarsi. Resta il fatto che il nuovo prodotto è qualitativamente superiore al precedente.
7- Pur sottolineando il fatto che tale aumento di volume ha riguardato anche i manga da edicola della concorrenza, come mai i vostri sono gli unici così rigidi da risultare difficilmente sfogliabili?
Non sempre in realtà, è un problema che abbiamo in particolare su alcune uscite. E’ paradossale per certi versi, ma il passaggio ad un cartoncino di copertina più bello (più spesso e meno delicato...) ha finito con l’accentuare questo problema. Nel corso del 2013 dovremmo gradualmente rinnovare parte del nostro parco fornitori adottando un tipo di stampa (detta “in fibra”) che azzererà questo problema, già abbiamo fatto alcuni esperimenti su alcuni numeri di BeyBlade e dell’Uomo Tigre. Ci vorrà però un po’ di tempo, molti accordi di fornitura e commesse sono già siglati da tempo. Va anche detto che si tratta di un problema che si registra soprattutto nell’immediato, col passare del tempo il fumetto tende a diventare maggiormente elastico alle sollecitazioni della lettura.
8- L'esperimento delle bunko, edizioni in piccolo formato (10,5 cm x 15 cm), con Hime-chan no Ribbon prima e con Cybernonno G poi, che riscontro ha avuto finora presso il pubblico? Con che criteri decidete che titoli proporre in tale formato? Ad esempio c’è un motivo particolare che vi ha spinto a scegliere questa soluzione per l’imminente Yawara! piuttosto che optare per un’edizione alla Happy! o Monster Deluxe, manga dello stesso autore?
Il riscontro della “bunkoban” è buono, piace molto, alcuni si lamentano del prezzo che sembra alto rispetto alle dimensioni ma in realtà il costo di stampa è simile se non superiore a quello di un volume di dimensioni maggiori (le bunkoban in genere usano la carta patinata). Il più delle volte sono i giapponesi stessi che ti consigliano o indirizzano verso qualche edizione già esistente. Realizzare edizioni simili a quelle già editate in Giappone accorcia spesso tempi ed approvazioni.
9- Come mai avete pensato di adottare la carta calandrata (quella che di solito si utilizza per le riviste, per intenderci) per edizioni come quella di Cybernonno G? In un certo senso rappresenta una soluzione agli antipodi se la confrontiamo coi volumi da edicola: anche se lo spessore è quello di un normale volume da 180 pagine, questo ne contiene in realtà il doppio. Yawara! Avrà lo stesso tipo di carta?
Si, anche Yawara! avrà lo stesso tipo di carta. Abbiamo cercato di standardizzare le nostre “bunkoban” sul modello di “Hime-chan no Ribbon” che era stato apprezzato.
10- Ci illustreresti come decidete le caratteristiche che avrà un'edizione? Come si giunge insomma ad un determinato prezzo di copertina, alla scelta di determinati materiali ed extra? E quanto queste scelte influiscono sul riscontro di pubblico e la successiva vita editoriale di una pubblicazione?
Non c’è una regola: nel corso del 2012 abbiamo cercato di standardizzare maggiormente alcuni formati: quello economico per l’edicola con un certo tipo di carta e di confezione e quello da libreria con carta più pregiata pagine a colori ecc... il più delle volte cerchiamo di ricadere in questi format, In altri casi invece se esistono delle edizioni particolari (bunkoban, kanzenban, ecc…) semplicemente cloniamo quella estera cercando di avvicinarci il più possibile con le materie prime disponibili qui in Europa, altre volte (più raramente) diventiamo creativi e, soprattutto sulle “Edizioni Deluxe” ci inventiamo noi qualche edizione “made in Italy” (copertine particolari, edizioni più paginate, formati extra, ecc…). Riguardo al pubblico credo che l’unica vera linea di demarcazione sia il prezzo: esiste un pubblico che vorrebbe sempre edizioni lussuose a costo di pagarle di più, una parte più corposa preferisce invece, per ovvi motivi, edizioni più economiche.
11- Escludendo le pubblicazioni da edicola dove vi è una sostanziale uniformità tra gli editori, i vostri albi sono mediamente ritenuti troppo costosi dai lettori. Soprattutto prendendo in esame il normale tankobon da fumetteria, è lampante la differenza in eccesso anche di uno o due euro rispetto ai vostri competitor, nonostante spesso manchino anche particolari extra come le pagine a colori.
Da cosa dipende questa differenza nei prezzi? Non vi penalizzano, rendendovi poco competitivi, in questi tempi di vacche magre?
Il nostro formato da libreria si standardizzerà definitivamente sui 6,50 €: sovraccoperta + carta interni bianca pregiata + riproposizione di tutte le pagine a colori presenti sul tankobon originale (in genere su carta patinata). I prezzi superiori (7 € - 7,50 €) sono stati usati quando erano presenti particolari enhancement di copertina tipo cover a sbalzo, sovracoperte con carte particolarmente pregiate, ecc… Avendo letto di lamentele dei lettori per i prezzi alti (e considerato anche il periodo) abbiamo deciso in linea di massima di abbandonare in futuro questo tipo di prodotti.
Prezzi superiori rimarranno tendenzialmente solo ad edizioni extralarge (i 7,90 di City Hunter, Occhi di gatto, ecc…) oppure per prodotti superpaginati (Eden, Blame, Monster, ecc…) che presentano però in ogni volume 2 tankobon. Faccio comunque presente che nella maggior parte dei casi si tratta di collane che hanno già avuto una pubblicazione in formati più economici.
12- Cosa c'è dietro il prezzo di copertina di un volume? Mediamente, in che percentuale influiscono su di esso fattori come licenza, traduzione, adattamento e lettering, materiali, stampa, distribuzione ecc?
Immaginiamo sia una forzatura tentare di generalizzare accorpando, ad esempio, titoli da fumetteria e da edicola, ma riusciresti comunque a stimare delle percentuali, giusto per darci un’idea?
Il costo principale è la distribuzione (che assorbe in genere oltre la metà del prezzo di copertina) la restante parte va divisa tra i diritti, costo di carta e stampa (che è quello che negli ultimi anni ha strozzato un po’ tutti gli editori con rincari importanti) e tutti i costi editoriali (lettering, traduzione, acquisto materiali, ecc…) che è un costo fisso, quindi molto più “pesante” sugli albi con basse tirature.
A questo punto non vanno dimenticati i costi fissi (gli stipendi, le utenze, i costi di struttura, ecc…) A volte avverto la percezione esterna che fare l’editore di “fumetti di nicchia” come i nostri sia un’attività molto remunerativa, in realtà il nostro, rispetto a tanti altri, è un settore tendenzialmente più “povero”. Con questo sia chiaro che come Panini non possiamo certo lamentarci.
13- La “variant cover” che è un concetto tutto americano nato più di un ventennio fa, ha una sua ragion d’essere se applicato ai manga oggi? Che riscontro sta avendo?
Buono. Esiste una fetta di lettori che ama la possibilità di possedere qualche rarità o qualche fumetto speciale, che magari aumenti di valore nel tempo. I lettori (e anche il trade) continuano a chiederli. Personalmente non sono la mia priorità, ma andando incontro alle indicazioni che arrivano dal mercato non ci tiriamo indietro, cercando di non abusarne, credo alla lunga il rischio sia di stancare.
14- Oggi in Italia si vendono più fumetti orientali o americani? È sempre stato così?
Complessivamente quelli orientali. Se guardiamo invece le singole testate i manga hanno alcune punte di eccellenza (Naruto, One Piece, Soul Eater, ecc…) ma come dati medi le testate americane (soprattutto Marvel) vendono molto più di quelle giapponesi. Oltretutto l’americano, grazie anche ai film, sta vivendo una stagione di grande ripresa e crescita.
15- Di recente abbiamo assistito ad una ridefinizione del panorama della distribuzione con la scesa in campo di un ulteriore polo distributivo, Messaggerie Libri, leader nella gran distribuzione delle librerie di varia, ed al rinvigorirsi di Alastor grazie al traino dei prodotti DC Comics.
Quali sono state le ragioni di questa migrazione da Pan Distribuzione, e quali ripercussioni ha avuto su di voi?
Credo che per correttezza la domanda sulla “migrazione” vada girata ai diretti interessati che sicuramente hanno più elementi di me, potrei fare solo speculazioni poco documentate. Su Panini Comics non ho misurato conseguenze significative, Pan (lo so per esperienza :-) ) è un distributore efficiente e in grado di svolgere un’efficace azione commerciale e di promozione del fumetto. Come Panini Comics/Planet Manga sono stracontento del lavoro dei ragazzi di Pan, esattamente come lo ero prima di queste ultime evoluzioni del mercato distributivo. Giuro che non è una risposta “di scuderia”.
16- Particolare scalpore ha suscitato il caso Pandora Hearts, titolo che annunciaste ufficialmente, salvo poi tornare sui vostri passi comunicando che non sarebbe stata Planet Manga a pubblicarlo, come infatti è accaduto.
Ma non esisteva già un contratto firmato? Potremmo sapere quali sono i retroscena della vicenda, o siamo troppo indiscreti?
Nessun segreto. Il titolo ci era stato confermato e ci era stata data autorizzazione scritta ad annunciarlo. Tuttavia mancava ancora la firma sul contratto, poi per una serie di disguidi alla fine l’editore originale ha preferito non confermarcelo e affidarlo ad un altro editore.
Nella vita a volte si vince a volte no e credo sia inutile girarci attorno questa è una “partita” che abbiamo perso e male, il titolo ci piaceva. Come dopo ogni sconfitta però è nostra abitudine iniziare subito a concentrarci sulle partite successive, il campionato è lungo… anzi… il nostro non finisce mai.
17- Aver a che fare con gli editori giapponesi è notoriamente cosa tutt’altro che semplice. Quali sono le difficoltà tipiche nel relazionarsi con i colleghi nipponici? È vero che in redazione avete dedicato un'intera stanza al contenimento di cartelloni, uno per editore, che riportano l'elenco di tutto ciò che ogni editore non gradisce? Qual è stato l'editore o l'autore giapponese più difficile da accontentare? Hai qualche aneddoto?
Una stanza dedicata vera e propria no, ma per qualche tempo i cartelloni li abbiamo avuti davvero! :-) In realtà più che altro credo ci sia un tema di culture, abitudini e panorami editoriali di riferimento a volte molto diversi, capita che ci sia la necessità di far comprendere ai licenzianti quali sono le esigenze dei nostri mercati e le abitudini dei nostri lettori. Panini lavora praticamente con tutti gli editori giapponesi, con gli anni abbiamo ormai imparato a conoscerne esigenze e aspettative. Il loro comune denominatore, è innegabile, rimane comunque sempre l’estremo rispetto e amore che portano ai loro fumetti (noi occidentali in questo abbiamo da imparare...) molte di quelle che possono sembrare delle rigidità fotografano a volte solo la semplice paura che le edizioni internazionali sminuiscano o non rendano appieno il valore delle collane originali.
Termina qui la prima parte dell'intervista ad Alex Bertani. Continuate a seguirci visto che a breve vi proporremo la seconda tranche di domande e risposte.
1- Ciao Alex, ti va di presentarti ai lettori di AnimeClick.it?
Si certo, anche se tantissimo da dire non c’è, ho iniziato nel ’94 come assistente nel marketing dell’allora Marvel Italia e dopo 3 anni circa sono andato a dirigere Pan Distribuzione, la divisione distributiva di Panini, ruolo che ho svolto per 11 anni. Da ormai 4 anni invece sono rientrato al mio primo (e grande) amore come marketing manager di Panini Comics. Tutto sommato però preferisco presentarmi come un “onnivoro” divoratore di fumetti, abitudine che ho fin dalla prima infanzia, prima ancora di imparare a leggere.
2- Da quando sei a capo dell’ufficio marketing, quali priorità ed obbiettivi ti sei imposto per quel che riguarda le politiche editoriali di Planet Manga?
Ohi, che risposta difficile... Planet Manga è storicamente un editore dalla vocazione popular, l’obiettivo è riuscire il più possibile a combinare le ovvie esigenze di profittabilità dell’azienda (inutile essere ipocriti) con la maggiore soddisfazione dei lettori, ma altrettanto importante per noi è anche riuscire a diffondere sempre più un medium che per noi è spesso prima passione che lavoro. Purtroppo non sempre le cose sono combinabili o non sempre le scelte fatte hanno dato i risultati attesi, ma, nessuno ce lo può negare, continuiamo a cercare correttivi e innovazioni, tutto si può dire tranne che siamo un editore statico. Va anche detto che la profonda crisi economica che stiamo attraversando ha sicuramente complicato le cose
3- Ogni editore ha scelto una propria strategia per contrastare la crisi in atto. Voi pare abbiate puntato ad un incremento del numero di pubblicazioni mensili e, di conseguenza, della presenza sugli scaffali. Questa linea editoriale ha dato i suoi frutti? Ti va di fare un piccolo bilancio dell'anno appena concluso?
La cosa non è stata così “studiata” come potrebbe sembrare, l’incremento della nostra produzione è stato generato più dal grande entusiasmo con cui tutte le diverse anime delle redazione hanno selezionato in quantità (in genere innamorandosene) titoli usciti in Giappone, ma, in tutta onestà, anche e soprattutto dalla risposta dei nostri lettori che, e di questi tempi è stata una sorpresa anche per noi, hanno continuato fedelmente a seguire le nostre pubblicazioni e a chiederci/proporci nuove serie con un attaccamento in parte inaspettato ( …almeno leggendo gli interventi sul vostro sito :-) )
4- Il manga che per anni è stato un prodotto dal prezzo popolare e largamente diffuso, è ormai diventato un bene di lusso destinato ad una nicchia di appassionati.
Le stesse edizioni pregiate erano un'eccezione fino a qualche anno fa, e comunque ad appannaggio di poche case editrici "specializzate"; oggi invece proliferano nei cataloghi di tutti gli editori, a scapito delle edizioni economiche (che poi tanto economiche non sono più).
Questo cambio di rotta è dipeso da esigenze di mercato o dai gusti dei lettori che si sono fatti più esigenti?
Vero. Una tendenza innegabile (e anche noi abbiamo fatto la nostra parte). Indubbio che i lettori di oggi siano molto più esigenti di un tempo, tutti gli editori hanno cercato di qualificare il proprio lavoro con edizioni di lusso, materiali pregiati, confezioni appariscenti… giocoforza più costose e con diffusioni più limitate. Non ho mai amato tanto questa tendenza, anche per storia mia sono più per un fumetto “popular”, per edizioni più “spartane” da leggere, rileggere e vivere fino in fondo più che da tenere come un gioiello sotto una teca di vetro, ma è solo un’opinione personale. Se può interessare la nostra tendenza per il 2013 sarà però quella di tornare, gradualmente, a dare più spazio alle edizioni da edicola. Crisi a parte credo non dobbiamo perdere di vista l’importante funzione di “semina” e di crescita di nuovi piccoli lettori… e quelli li peschi soprattutto in edicola con le edizioni più economiche.
5- Com’è stato ridefinito il ruolo delle edicole e delle fumetterie negli ultimi anni? L'impressione è che oramai venga preferita sempre più la distribuzione nel circuito delle fumetterie, a scapito di quello delle edicole. È anche questo un sintomo della contrazione del mercato? Quale ruolo avranno queste due realtà nell’immediato futuro per voi?
Beh, il fumetto, in edicola, vive ormai da decenni un problema di visibilità e di rintracciabilità enorme, schiacciato com’è da realtà editoriali più forti e meglio distribuite. E’ inevitabile per gli editori puntare sempre di più sulle fumetterie, le uniche a svolgere un importante lavoro di promozione, diffusione e valorizzazione del fumetto. Se in Italia all’inizio degli anni ’90 non si fosse iniziato a sviluppare il circuito delle librerie specializzate oggi un certo tipo di fumetto non sarebbe la realtà che è diventata e molti lettori di oggi non esisterebbero o si sarebbero persi per strada. Onore al merito dei primi che ebbero questa intuizione e dei tanti librai che quotidianamente con il loro invisibile lavoro sostengono l’intero settore.
6- Anche i vostri volumi da edicola negli ultimi mesi son diventati più “cicciottelli”, pur mantenendo lo stesso numero di pagine. Come mai questo ingrassamento? Quale dovrebbe essere il vantaggio di avere un volume che, a parità di pagine, occupa quasi il doppio dello spazio?
I più maliziosi sostengono si sia trattato di un escamotage per giustificare l’aumento dei prezzi di copertina agli occhi del lettore occasionale/distratto che crede così di acquistare “più roba”; dubbio alimentato dal fatto che i volumi Planet Manga non hanno pagine numerate.
Le cose non sono correlate: l’aumento di prezzo era stato budgettato a fine 2011, adeguava prezzi fermi da ormai 5 anni (citatemi un qualsiasi prodotto che, di questi tempi, non sia aumentato di prezzo per 5 anni filati). Il cambio della carta rientra invece nel processo di ricerca di un prodotto qualitativamente superiore, la nuova carta, essendo più spessa, è meno trasparente (per anni i lettori si sono lamentati di questo) ha un punto di bianco maggiore e non presenta più le oscillazioni di colore e le piccole impurità tipiche della vecchia carta gabbiano (che a me peraltro piaceva un sacco). Tutte cose che per anni alcuni lettori ci hanno vivacemente contestato. Il costo della nuova carta, anche se più “voluminosa”, è in linea con la vecchia e non ha determinato nessun aumento di costo (lievitato invece per mille altri motivi). Avremmo voluto fare una introduzione più graduale (solo sulle nuove serie) ma il fallimento improvviso della vecchia cartiera ci ha costretti ad una scelta drastica. Di questo purtroppo i lettori hanno un po’ ragione a lamentarsi. Resta il fatto che il nuovo prodotto è qualitativamente superiore al precedente.
7- Pur sottolineando il fatto che tale aumento di volume ha riguardato anche i manga da edicola della concorrenza, come mai i vostri sono gli unici così rigidi da risultare difficilmente sfogliabili?
Non sempre in realtà, è un problema che abbiamo in particolare su alcune uscite. E’ paradossale per certi versi, ma il passaggio ad un cartoncino di copertina più bello (più spesso e meno delicato...) ha finito con l’accentuare questo problema. Nel corso del 2013 dovremmo gradualmente rinnovare parte del nostro parco fornitori adottando un tipo di stampa (detta “in fibra”) che azzererà questo problema, già abbiamo fatto alcuni esperimenti su alcuni numeri di BeyBlade e dell’Uomo Tigre. Ci vorrà però un po’ di tempo, molti accordi di fornitura e commesse sono già siglati da tempo. Va anche detto che si tratta di un problema che si registra soprattutto nell’immediato, col passare del tempo il fumetto tende a diventare maggiormente elastico alle sollecitazioni della lettura.
8- L'esperimento delle bunko, edizioni in piccolo formato (10,5 cm x 15 cm), con Hime-chan no Ribbon prima e con Cybernonno G poi, che riscontro ha avuto finora presso il pubblico? Con che criteri decidete che titoli proporre in tale formato? Ad esempio c’è un motivo particolare che vi ha spinto a scegliere questa soluzione per l’imminente Yawara! piuttosto che optare per un’edizione alla Happy! o Monster Deluxe, manga dello stesso autore?
Il riscontro della “bunkoban” è buono, piace molto, alcuni si lamentano del prezzo che sembra alto rispetto alle dimensioni ma in realtà il costo di stampa è simile se non superiore a quello di un volume di dimensioni maggiori (le bunkoban in genere usano la carta patinata). Il più delle volte sono i giapponesi stessi che ti consigliano o indirizzano verso qualche edizione già esistente. Realizzare edizioni simili a quelle già editate in Giappone accorcia spesso tempi ed approvazioni.
9- Come mai avete pensato di adottare la carta calandrata (quella che di solito si utilizza per le riviste, per intenderci) per edizioni come quella di Cybernonno G? In un certo senso rappresenta una soluzione agli antipodi se la confrontiamo coi volumi da edicola: anche se lo spessore è quello di un normale volume da 180 pagine, questo ne contiene in realtà il doppio. Yawara! Avrà lo stesso tipo di carta?
Si, anche Yawara! avrà lo stesso tipo di carta. Abbiamo cercato di standardizzare le nostre “bunkoban” sul modello di “Hime-chan no Ribbon” che era stato apprezzato.
10- Ci illustreresti come decidete le caratteristiche che avrà un'edizione? Come si giunge insomma ad un determinato prezzo di copertina, alla scelta di determinati materiali ed extra? E quanto queste scelte influiscono sul riscontro di pubblico e la successiva vita editoriale di una pubblicazione?
Non c’è una regola: nel corso del 2012 abbiamo cercato di standardizzare maggiormente alcuni formati: quello economico per l’edicola con un certo tipo di carta e di confezione e quello da libreria con carta più pregiata pagine a colori ecc... il più delle volte cerchiamo di ricadere in questi format, In altri casi invece se esistono delle edizioni particolari (bunkoban, kanzenban, ecc…) semplicemente cloniamo quella estera cercando di avvicinarci il più possibile con le materie prime disponibili qui in Europa, altre volte (più raramente) diventiamo creativi e, soprattutto sulle “Edizioni Deluxe” ci inventiamo noi qualche edizione “made in Italy” (copertine particolari, edizioni più paginate, formati extra, ecc…). Riguardo al pubblico credo che l’unica vera linea di demarcazione sia il prezzo: esiste un pubblico che vorrebbe sempre edizioni lussuose a costo di pagarle di più, una parte più corposa preferisce invece, per ovvi motivi, edizioni più economiche.
11- Escludendo le pubblicazioni da edicola dove vi è una sostanziale uniformità tra gli editori, i vostri albi sono mediamente ritenuti troppo costosi dai lettori. Soprattutto prendendo in esame il normale tankobon da fumetteria, è lampante la differenza in eccesso anche di uno o due euro rispetto ai vostri competitor, nonostante spesso manchino anche particolari extra come le pagine a colori.
Da cosa dipende questa differenza nei prezzi? Non vi penalizzano, rendendovi poco competitivi, in questi tempi di vacche magre?
Il nostro formato da libreria si standardizzerà definitivamente sui 6,50 €: sovraccoperta + carta interni bianca pregiata + riproposizione di tutte le pagine a colori presenti sul tankobon originale (in genere su carta patinata). I prezzi superiori (7 € - 7,50 €) sono stati usati quando erano presenti particolari enhancement di copertina tipo cover a sbalzo, sovracoperte con carte particolarmente pregiate, ecc… Avendo letto di lamentele dei lettori per i prezzi alti (e considerato anche il periodo) abbiamo deciso in linea di massima di abbandonare in futuro questo tipo di prodotti.
Prezzi superiori rimarranno tendenzialmente solo ad edizioni extralarge (i 7,90 di City Hunter, Occhi di gatto, ecc…) oppure per prodotti superpaginati (Eden, Blame, Monster, ecc…) che presentano però in ogni volume 2 tankobon. Faccio comunque presente che nella maggior parte dei casi si tratta di collane che hanno già avuto una pubblicazione in formati più economici.
12- Cosa c'è dietro il prezzo di copertina di un volume? Mediamente, in che percentuale influiscono su di esso fattori come licenza, traduzione, adattamento e lettering, materiali, stampa, distribuzione ecc?
Immaginiamo sia una forzatura tentare di generalizzare accorpando, ad esempio, titoli da fumetteria e da edicola, ma riusciresti comunque a stimare delle percentuali, giusto per darci un’idea?
Il costo principale è la distribuzione (che assorbe in genere oltre la metà del prezzo di copertina) la restante parte va divisa tra i diritti, costo di carta e stampa (che è quello che negli ultimi anni ha strozzato un po’ tutti gli editori con rincari importanti) e tutti i costi editoriali (lettering, traduzione, acquisto materiali, ecc…) che è un costo fisso, quindi molto più “pesante” sugli albi con basse tirature.
A questo punto non vanno dimenticati i costi fissi (gli stipendi, le utenze, i costi di struttura, ecc…) A volte avverto la percezione esterna che fare l’editore di “fumetti di nicchia” come i nostri sia un’attività molto remunerativa, in realtà il nostro, rispetto a tanti altri, è un settore tendenzialmente più “povero”. Con questo sia chiaro che come Panini non possiamo certo lamentarci.
13- La “variant cover” che è un concetto tutto americano nato più di un ventennio fa, ha una sua ragion d’essere se applicato ai manga oggi? Che riscontro sta avendo?
Buono. Esiste una fetta di lettori che ama la possibilità di possedere qualche rarità o qualche fumetto speciale, che magari aumenti di valore nel tempo. I lettori (e anche il trade) continuano a chiederli. Personalmente non sono la mia priorità, ma andando incontro alle indicazioni che arrivano dal mercato non ci tiriamo indietro, cercando di non abusarne, credo alla lunga il rischio sia di stancare.
14- Oggi in Italia si vendono più fumetti orientali o americani? È sempre stato così?
Complessivamente quelli orientali. Se guardiamo invece le singole testate i manga hanno alcune punte di eccellenza (Naruto, One Piece, Soul Eater, ecc…) ma come dati medi le testate americane (soprattutto Marvel) vendono molto più di quelle giapponesi. Oltretutto l’americano, grazie anche ai film, sta vivendo una stagione di grande ripresa e crescita.
15- Di recente abbiamo assistito ad una ridefinizione del panorama della distribuzione con la scesa in campo di un ulteriore polo distributivo, Messaggerie Libri, leader nella gran distribuzione delle librerie di varia, ed al rinvigorirsi di Alastor grazie al traino dei prodotti DC Comics.
Quali sono state le ragioni di questa migrazione da Pan Distribuzione, e quali ripercussioni ha avuto su di voi?
Credo che per correttezza la domanda sulla “migrazione” vada girata ai diretti interessati che sicuramente hanno più elementi di me, potrei fare solo speculazioni poco documentate. Su Panini Comics non ho misurato conseguenze significative, Pan (lo so per esperienza :-) ) è un distributore efficiente e in grado di svolgere un’efficace azione commerciale e di promozione del fumetto. Come Panini Comics/Planet Manga sono stracontento del lavoro dei ragazzi di Pan, esattamente come lo ero prima di queste ultime evoluzioni del mercato distributivo. Giuro che non è una risposta “di scuderia”.
16- Particolare scalpore ha suscitato il caso Pandora Hearts, titolo che annunciaste ufficialmente, salvo poi tornare sui vostri passi comunicando che non sarebbe stata Planet Manga a pubblicarlo, come infatti è accaduto.
Ma non esisteva già un contratto firmato? Potremmo sapere quali sono i retroscena della vicenda, o siamo troppo indiscreti?
Nessun segreto. Il titolo ci era stato confermato e ci era stata data autorizzazione scritta ad annunciarlo. Tuttavia mancava ancora la firma sul contratto, poi per una serie di disguidi alla fine l’editore originale ha preferito non confermarcelo e affidarlo ad un altro editore.
Nella vita a volte si vince a volte no e credo sia inutile girarci attorno questa è una “partita” che abbiamo perso e male, il titolo ci piaceva. Come dopo ogni sconfitta però è nostra abitudine iniziare subito a concentrarci sulle partite successive, il campionato è lungo… anzi… il nostro non finisce mai.
17- Aver a che fare con gli editori giapponesi è notoriamente cosa tutt’altro che semplice. Quali sono le difficoltà tipiche nel relazionarsi con i colleghi nipponici? È vero che in redazione avete dedicato un'intera stanza al contenimento di cartelloni, uno per editore, che riportano l'elenco di tutto ciò che ogni editore non gradisce? Qual è stato l'editore o l'autore giapponese più difficile da accontentare? Hai qualche aneddoto?
Una stanza dedicata vera e propria no, ma per qualche tempo i cartelloni li abbiamo avuti davvero! :-) In realtà più che altro credo ci sia un tema di culture, abitudini e panorami editoriali di riferimento a volte molto diversi, capita che ci sia la necessità di far comprendere ai licenzianti quali sono le esigenze dei nostri mercati e le abitudini dei nostri lettori. Panini lavora praticamente con tutti gli editori giapponesi, con gli anni abbiamo ormai imparato a conoscerne esigenze e aspettative. Il loro comune denominatore, è innegabile, rimane comunque sempre l’estremo rispetto e amore che portano ai loro fumetti (noi occidentali in questo abbiamo da imparare...) molte di quelle che possono sembrare delle rigidità fotografano a volte solo la semplice paura che le edizioni internazionali sminuiscano o non rendano appieno il valore delle collane originali.
つづく...
Termina qui la prima parte dell'intervista ad Alex Bertani. Continuate a seguirci visto che a breve vi proporremo la seconda tranche di domande e risposte.
Nel complesso l'intervista è buona!
Grazie molte.
C'è chi dice i diritti li ha la seconda, altri che Pan potrà pubblicarlo SOLO in edicola mentre GP continuerà a farlo uscire in libreria ( cosa che mi pare strana), mentre su Anteprima dicono che Pan lo pubblicherà sia in edicola che in libreria.
per la questione della qualità delle loro edizioni la mia impressione è che la planet sperimenti in giro quà e là non solo con i formati dei propri albi, ma anche le tipografie a cui si affida (tipo quella che stampava l'attacco dei giganti che faceva albi con le onde), col risultato che a volte ci prende ma molto spesso no. sembra un drago a 8 teste e ognuna vuol fare quel che gli pare. la strada per standardizzare la loro qualità è ancora luna e in salità.
la risposta alla terza domanda mi puzza, bastasse innamorarsi di un titolo e volerlo in Italia per poterlo pubblicare. anch'io con la mia combriccola di amici vorrei avere una casa editrice, ma non basta desiderarlo perchè si avveri!
A tal proposito permettetemi anche di ringraziare Alex Bertani che si è prestato volentieri a rispondere a questioni che riguardano direttamente il suo operato (come edizioni e prezzi di copertina), e non si è sottratto neanche alle domande più "spinose"
Comunque:
"sono più per un fumetto "popular", per edizioni più "spartane" da leggere, rileggere e vivere fino in fondo più che da tenere come un gioiello sotto una teca di vetro"
È consapevole che le loro serie standard a volte non reggono neanche alla prima lettura?
" Avremmo voluto fare una introduzione più graduale (solo sulle nuove serie) ma il fallimento improvviso della vecchia cartiera ci ha costretti ad una scelta drastica. Di questo purtroppo i lettori hanno un po' ragione a lamentarsi"
Felice di aver letto tale cosa.
In ogni caso bella ed interessante intervista! Attendo il seguito alloraXD
Grazie mille staff per queste cose che a discapito dell'odio o dell'amore verso una casa editrice o l'altra, sono (a mio avviso) utili sia ai lettori che agli editori.
aspetto la seconda parte
In futuro non farete più titoli sui 7 euro tranne che per le edizioni extra-large alla city hunter e i doppi volumi alla blame, monster, happy? ALLELUJA!
Vi prego, tornate ai 5,90 e non sforate più di così!! Non-abbiamo-soldi!!
Sarebbe bello anche se i titoli da edicola tornassero ai vecchi canonici 3,90.. ma dall'intervista si capisce che questo non pò avvenire a causa della crisi. Pazienza.
Si è vero, molti si lamentavano della trasparenza e della resa dell'inchiostro, ma vi sembra normale scegliere all'improvviso quella carta spessa che ha ingrassato tutte le edizioni? Ok, non avete potuto farlo solo con le nuove serie ma siete stati costretti anche a cambiare quelle in corso ma ma... noi non chiedevamo ciò, bensì delle edizioni economiche alla star comics. Sottili, ben rilegate e con una carta decente. Bhobhobhobho confusione
@ Sam Hitogami
Ci credo poco che Planet Manga e GP Publishing si siano "spartite" i diritti per Ken il guerriero. Conta che poi GP c'entra(va) poco che niente col titolo visto che i diritti ce li aveva d/visual, lei si occupava solo della distribuzione. Con la chiusura di d/visual i diritti sono tornati in circolo e se li è accaparrati la Planet Manga, fine dei giochi
Ok, ma allora come si giustifica Osama Game che sarà a 7,50? ._.
E anche le altre serie a questo prezzo.
E allora perché lo fate? Non provate a dire che lo fate per offrirci un'edizione piu' simile a quella originale, perché la figura di merda la fate comunque.
Mi fa piacere che Planet voglia gradualmente tornare alle edizioni economiche
Mi dispiace invece che quelle della fumetteria costeranno € 6.50 ma vabbè devono pur mangiare anche loro, li comprendo
E sono contenta per il successo di Hime-chan
Per il resto io sono per le edizioni da edicola a scatafascio a prezzi ridicoli e irrisori a tutti i costi
E su una cosa mi permetto di dissentire Flashbook in 10 anni non ha mai aumentato i suoi prezzi. Ha deciso di farlo solo da quest'anno in poi solo su alcune pubblicazioni E Star Comics si è mantenuta sempre molto bassa sui suoi volumi come costi
Comunque apprezzo la loro disponibilità e anche che abbiano dato ragione a noi lettori in molti casi (come quello dello spessore dei manga).
Riguardo i prezzi, non so cosa pensare... Death Note su tutti.
EDIT: vorrei aggiungere, per chi loda la Star Comics, che quest'ultima non brilla di certo per la qualità delle sue testate. Specie i titoli più vecchi sono praticamente mondezza per l'indifferenziata! Alcuni esempi? Tutti i manga della Takahashi, tra Maison Ikkoku, Lamù e Ranma non si sa quale sia quello ad aver avuto la sorte peggiore. E stiamo parlando della regina dei manga!!
Star ha di positivo solo che è stabile come uscite e qualità e quindi il lettore può stare tranquillo quando inizia una serie, tanto sa bene che non cambierà formato (al massimo prezzo, anche se non di molto).
Il suo problema è che non voglia mai fare quel passetto in più per accontentare anche i collezionisti e gli amanti delle edizioni di lusso. Non ho mai visto un'edizione Star paragonabile, ad esempio, a quella di Cortili del cuore.
A parte questo........... Alla domanda 6 il nostro amico ha detto una bella idiozia: i prodotti della Plama sono passati prima da 3,5, poi 3,90 ,4,20 e adesso 4,5 ogni 2 anni dal 2006, altro che ogni 5 anni. E le edizioni da 6,5 senza pagine a colori sono CRIMINALI, anche se la qualità della carta è buona. Per non parlare poi dei 7,5 e 12,90!!!!!!!!!!!!
Per fare un paragone la Star con 4,3 per l'economica (PH e Toaru) hanno entrambe pagine a colori. E la cosa fantastica che fa la Jpop con 5,9.......
L'unico acquisto che farò dalla Plama saranno le Light novel di FMP, se l'edizione e il prezzo saranno adeguati.
Se c'è un editore che si può permettere sperimentazioni e cose di questo genere è proprio la Planet Manga, dato che ha il miglior parco titoli tra gli editori (o almeno ha quelli che vendono di più e può permettersi pure quelli di nicchia per accontentare tutti) e anche più disponibilità economica rispetto a una Flashbook, una JPOP o una Goen.
Un lettore di manga almeno una serie Planet al mese la compra
EDIT
La mia lode alla Star Comics è per il rapporto qualità prezzo. E per i manga della Takahashi (i migliori ) che hanno l'edizione da schifo, comunque li pubblicarono 15-20 anni fa, a prezzi come 1-2 euro La Star non è molto coraggiosa, pubblica i suoi shonen e qualche shojo, pochissimi seinen, fa i suoi guadagni e non si azzarda a rischiare con pubblicazioni nè lussuose (e questo è un bene a mio avviso) nè più mature (meglio i seinen me li pubblica la Flashbook se può u.u)
Quindi ciò che dicevo in qualche post fa è veritiero? Si sono definitivamente stabilizzati sui 6,50€... Non è proprio una bella cosa, 5,90€ non andavano bene? Bah. Ousama Game costerà 7,50€, prima di comprarlo valuterò per bene se ne vale la pena; per quel prezzo dovrebbe quantomeno essere un'edizione favolosa.
Per il resto ottima intervista, domande poste nel modo migliore possibile.
Come sempre lo staff animeclick si è dimostrato estremamente abile.
Complimenti ad Oberon e a tutti coloro che hanno contribuito!
Continuo a non capire però perchè i loro albi "semplici" da fumetteria debbano costare 6.50... "sovraccoperta + carta interni bianca pregiata + riproposizione di tutte le pagine a colori presenti sul tankobon originale", cioè tutta roba che gli altri fanno a 60 centesimi in meno...
Comunque questa intervista è stata molto interessante. Al momento seguo pochissime serie della Planet (solo D.gray-man, se la memoria non m'inganna) ma non si sa mai cos'ha in serbo il futuro, quindi sono felice se hanno intenzione di abbassare i prezzi e fare edizioni da edicola, visto che appartengo a quella fetta di pubblico che preferisce avere il volume senza sovraccoperta/pagine a colori e il portafoglio un po' più pieno. Meno male che c'è qualcuno che è disposto a rispondere alle nostre curiosità nonostante tutte le critiche che gli arrivano.
Come pure i prezzi pompati delle cosidette edizioni deluxe (non solo death note, ma anche ila recente riedizione in uscita di "Ultimi raggi di luna", riproposta con un prezzo FOLLE).
Per quel che riguarda Pandora Hearts ringrazio la sorte che sia stato affidato alla star comincs...
Felice che si rendano conto che le lamentele esistono, e non sono poche!
Comunque, complimenti a chi ha realizzato l'intervista, sono ansiosa di leggere la seconda parte; e complimenti anche al poveretto che s'è sorbito questo terzo grado
(tutto sommato mi sta simpatico)
"Resta il fatto che il nuovo prodotto è qualitativamente superiore al precedente."
Il fatto di essere più cicciotti, non ha impedito alla copartina di alcuni miei numeri di staccarsi. Grazie a dio le pagine sono rimaste al loro posto, ma dover aprire un manga con dei pezzi di scotch attaccati subito tra la copertina e la prima pagina non è affatto bello
(per dire, m'è capitato con entrambi i numeri di Madoka Magica -che fine ha fatto il terzo, poi?- che pur non essendo più spessi, erano comunque un'edizione deluxe. Almeno su questo tipo di edizioni vorrei andare sul sicuro)
Per quel che riguarda Pandora Hearts, sono davvero più che felice che l'abbia acquistato la Star: non so che piani avessero loro per l'edizione, ma quella di adesso la trovo ottima. Flessibile, compatta, con due o tre pagine a colori per ogni volume, il tutto a 4,20€
"Se può interessare la nostra tendenza per il 2013 sarà però quella di tornare, gradualmente, a dare più spazio alle edizioni da edicola."
Eh, lo spero tanto, perché negli ultimi tempi i prezzi sono diventati improponibili (vogliamo parlare di "Ultimi raggi di luna"? O anche solo di "Nanaco robin", che per quanto ne so io costa 6.50 solo perché ha la sovraccoperta? Sul serio, io ci sono rimasta troppo male D:).
Per la domanda 11, mi aspettavo che il prezzo standard sarebbe divenuto 6.50, ma almeno spero che tengano fede su quello detto appunto nella domanda 4 e che quindi le edizioni da libreria siano decisamente minori.
Per quanto riguarda i volumetti più cicciottelli, onestamente io li ho trovati esteticamente più belli. xD
Inoltre non ho avuto problemi con gli albi, né ho fatto fatto particolare caso alla rigidità dell'albo. L'unica cosa che mi dispiace è per le serie già in corso, che effettivamente trovo fastidioso la differenza di spessore.
Per Pandora Hearts, come hanno già detto altri prima di me, anche io sono felice che sia la Star comics a pubblicarlo (ricordo che quando lessi la notizia che non sarebbe stata la Panini a pubblicarlo, mi sentii decisamente sollevata xD).
Il mio punto di vista sulla politica PM è il seguente.
A me mancano i 4,90€-5,90€. E sono disposto a rinunciare a parte della qualità offerta dalle edizioni di lusso.
Quello che manca alla Planet Manga è un tipo di edizione che possa far conciliare qualità e convenienza,accontentando il lettore senza farlo spendere eccessivamente.
Puntano su due estremi diversi,nati per esigenze diverse: collezionismo da una parte e diffusione dall'altra.(spesso a totale discapito della qualità)
Secondo me ritornare al prezzo medio potrebbe essere una soluzione efficace per accontentare molti.
Mi ritengo un collezionista moderato, poiché non sono una di quelle persone a cui interessano le pagine a colori,la carta ultralussuosa,o le spugnature ai lati.Voglio solo leggere e conservare dignitosamente un'opera.
Ispiratevi a edizioni come Vinland Saga e Uchuu Kyodai, o a Chrono Crusade della Magic Press.
Non ho altro da aggiungere.
Detto ciò, il prezzo di 6.50 indiscrimato per QUALSIASI fumetto da fumetteria è una follia, a parte perché è troppo caro per quello che si offre (se è solo una sovraccopertina, sai chi se ne frega) e poi perché ci sono storie che NON meritano un costo così alto (penso a Kira Kira 100% che è uno shojo scolastico come mille altri, e quindi non merita un prezzo così proibitivo).
Il nuovo formato di quelli da edicola, poi è davvero scomodo e ingombrante, occupa troppo spazio in libreria.
A parte questo, son contento che stiano prendendo consapevolezza di ciò che non piace ai lettori e si stiano regolando di conseguenza, facendo anche edizioni carine e oneste in rapporto al prezzo con cui vengono proposte. E allora, a questo punto, un'ultima critica, che magari mi ascoltano: le onomatopee. Smettetela di lasciarle in giapponese con la traduzioncina (il più delle volte sbagliata o una semplice traslazione dell'onomatopea giapponese che è inutile per un italiano) accanto. E' fastidiosissimo, indice di noncuranza e svogliatezza nell'adattamento e avete lanciato una brutta moda che ora in tanti stanno seguendo
@ Mikoto:
Sì so bene che si tratta di pubblicazioni di 15-20 anni fa, ma non mi pare che rispetto a quelle edizioni la Star Comics abbia fatto passi da gigante in termini di qualità! Basti pensare alla nuova edizione di CardCaptor Sakura che io ho trovato pessima: gigante, ingombrante e soprattutto con le pagine gialle! La vecchia edizione invece cascava a pezzi, ma pare fosse una particolarità di quel periodo in casa Star... ora sicuramente fanno edizioni più solide.
La Star poi col tempo ha perso tantissimi titoli, proprio perchè non è sinonimo di alta qualità, ma solo di buon rapporto qualità-prezzo; c'è da dire che rispetto agli anni '90 la concorrenza è aumentata e anche se le loro edizioni costano poco restano comunque discrete. Col tempo hanno perso: Sailor Moon, Ken il guerriero, Georgie, Cat's Eye, Kiss me Licia, Orange Road, City Hunter, Caro Fratello e altri. Tutti titoli di una certa importanza e popolarità (a parte Caro Fratello, che è il meno conosciuto e commerciale).
E' ora che Star Comics si faccia qualche domandina, non può continuare a ristampare Dragon Ball solo per accertarsi le vendite. Prima o poi anche lui crollerà e poi vorrei ricordare che in cinque edizioni, nessuna tra queste è degna della popolarità del titolo. Questo perchè Star si rivolge alla massa e quasi mai ai collezionisti... ad oggi ancora non esiste un'edizione di lusso di Dragon Ball. E credo che i lettori se la meritino, considerando che se uno vuole risparmiare perchè non interessato ad edizioni di questo tipo, può sempre recuperarne un'altra... ah scusate, ho detto una sciocchezza: Star per promuovere la Evergreen ha tolgo dal mercato la Perfect. Non ci ha fatto di certo una bella figura, considerando che porta la nomina di editore che rende sempre disponibili i suoi arretrati (cazzata poi, io per recuperare Sailor Moon ai tempi ho dovuto fare salti mortali).
Alla Star togli Dragon Ball, One Piece e Saint Seiya (di cui neanche si è aggiudicata gli spin off), cosa gli rimane? E sono tutti titoli ristampati più di una volta!
In casa Star non c'è un Naruto, un Nana, o un titolo in corso che possa considerarsi importante tra le sue uscite degli ultimi anni. E' rimasto solo One Piece, alla sua seconda edizione oltretutto (che rispetto alla prima non è poi questo granchè!)
Io spero che la Star perda sempre più diritti, prima fra tutte Maison Ikkoku di cui da anni i fan chiedono una riedizione, ma la Star è troppo impegnata a ristampare Dragon Ball per la quinta volta.
Mi chiedo perchè questa casa editrice, nonostante i suoi difetti, venga sempre esaltata dai lettori. Jpop, Magic Press e Goen sono nettamente superiori! Specie ora che Star non ha neanche più i titoli di molti dei suoi cavalli di battaglia...
Per il 2013 maggior spazio alle edizioni da edicola? Non essendo fissata con le edizioni lussuose lo spero proprio!
-"Il nostro formato da libreria si standardizzerà definitivamente sui 6,50€"
lo posso anche sopportare, va da sè comunque che io non le comprerò, perchè è troppo.
-"Prezzi superiori rimarranno tendenzialmente solo ad edizioni extralarge (i 7,90 di City Hunter, Occhi di gatto, ecc…) oppure per prodotti superpaginati (Eden, Blame, Monster, ecc…) che presentano però in ogni volume 2 tankobon."
E Death Note Black Edition? E che dire poi dei manga con sovraccopertina ma senza pagine a colori a 6,50€ ? Quelle sono inspiegate, come qualità/prezzo.
Comunque è una bella intervista anche per tentare di risollevare le sorti di questa editrice: negli ultimi tempi ha fatto solo brutte figure.
Si lo so benissimo che ha perso molti titoli la Star Comics, ma nel frattempo ne ha acquistati tanti altri. Ha semplicemente cambiato il suo pubblico di riferimento. Anche perché a quei tempi la maggior parte dei manga che hai elencato erano supportate dai rispettivi anime su Italia 1. L'unico anime popolare ai nostri giorni (da 20 anni e più) indovina qual è?
Adesso Star Comics pubblica più titoli per adolescenti e qualche piccola perla
E comunque per me Star Comics è nettamente migliore di una JPOP una Magic proprio per il rapporto qualità/prezzo. E i suoi arretrati io li ho sempre trovati A che mi serve un'edizione pornolusso? A me interessa il contenuto del manga, non quanti strati di sovraccoperte, che carta o che pagine a colori ha.
I grandi numeri non si fanno con i collezionisti. Anzi, al contrario sono quelle edizioni che hanno fatto alzare i prezzi in maniera assurda (oltre alla crisi). Più costano i manga, meno ne posso comprare. Io la penso così.
Detto ciò la mia casa editrice preferita è la Flashbook, per il rispetto ai lettori, per i titoli che pubblica, per il rapporto qualità/prezzo (a 5,90 € ti offre cose che la Planet ad esempio ti fa pagare più di 7 euro).
Non vedo l'ora di leggere la seconda parte dell'intervista
Un commento:
"Prezzi superiori rimarranno tendenzialmente solo ad edizioni extralarge ([…]) oppure per prodotti superpaginati (Eden, Blame, Monster, ecc…) che presentano però in ogni volume 2 tankobon. Faccio comunque presente che nella maggior parte dei casi si tratta di collane che hanno già avuto una pubblicazione in formati più economici."
Sì, di cui guarda caso i volumi sono praticamente introvabili!
Perchè la Star è la migliore casa editrice italiana? Forse perchè si possono SEMPRE reperire gli arretrati senza il bisogno di nuove edizioni ed aumenti di prezzo annessi? Oppure perchè mantiene il migliore rapporto qualità/prezzo?
La polemica sui titoli è risibile: la Plama spende più di tutte le altre case editrici MESSE INSIEME, è naturale che possa permettersi più serie. Nonostante questo mantiene un parco titoli ottimo in qualunque frangente, in particolare shonen e shojo.
Il problema non è che la star non ha più ''cavalli di battaglia'', poichè a monte, cioè in Giappone, non ci sono altri titoli di un certo livello. Infatti tutte le licenze principali e più importanti sono state già acquisite.
Però sono d'accordo, una riedizione di Maison Ikkoku e Lamù sarebbe necessaria.
No. Infatti tra ristampe e uscite mensili si è raddoppiata la quantità di volumi, e i ritardi si accumulano.
Meglio calarla un po' la produzione
Se le edizioni da edicola iniziassero a essere tutte come Beyblade e Tiger Mask o il primo volume di Blood Lad (per il formato più grande), credo che le lamentele calerebbero drasticamente.
Sulla questione "prezzi da fumetteria", i 6,50 sono giustificati solo in parte. Diciamo che è un rapporto prezzo/qualità più convincenti delle vecchie uscite da fumetteria da 5,50/5,90.
Peccato che se un "Le nostre tracce nel tempo" possa pur valere i soldi spesi, poi esce Kirakira 100% col formato standard più piccolo senza pagine a colori che potrebbe stare a 5,90 senza stupire nessuno. Oppure la riedizione di Hikaru no Go: privo di qualsiasi revisione e schiaffato al prezzo standard odierno senza nulla che lo giustifichi.
Come non ricordare Clematica Shoe Stories a 7,90 (OTTO) euro nel formato standard piccolo per una sovracopertina diversa e DUE pagine a colori?!
Le pagine patinate sulle bunko da chi sono gradite?! Da chi!? D:
Rieditate Alita e Dorohedoro che meriterebbero edizioni migliori
Per quanto riguarda l'intervista, ho notato grande umiltà da parte della Panini, che (come già detto più volte) ha migliorato moltissimo la qualità dei volumi bunko e speciali, e di tanto.
Apprezzo la scelta di non tradurre le onomatopee in quanto parte integrante della tavola.
Prenderò Ken, peccato per la mancanza di sovraccoperta (l'edizione d/visual seppur impeccabile era troppo grossa, e un po' mi pento di esser mela lasciata sfuggire.
Ottima la loro visuale di sperimentare e rimettersi sempre in gioco.
Ed ora una critica a tutti gli utenti che a spada tratta vanno contro alla panini: pensate che non sappiano di avere i prezzi alti e che a volte le loro scelte si rivelano sbagliate? Davvero li credete così stupidi? Mmmh non peccate di superbia.
Comunque, aspetto le altre parti dell'intervista!
diverse letture
Manga "popular" Planet Manga->overpriced, volumetto ricoperto da crepe
alla prima lettura
Spiegatemi questo.
Sono andato in due fumetterie e entrambe hanno detto che non gli è ancora arrivato
Mi ripeto: è troppo! Se TUTTI i loro titoli avranno questo prezzo, per fortuna che c'è Animeclick per avere info e pareri dettagliati prima di un possibile acquisto, altrimenti dovrò leggermi scan a go go...
Se ho limitato gli acquisti JPop proprio per i 5,90 figuriamoci con 6,50... E' vero che chi ama i manga magari è più propenso a spedere ma con 4,30 a volume ci sono edizioni per me rispettabilissime di Starcomics: Beelzebub, Magi, TWGOK, Index, THR, e ce ne sono altri, ma sottolineo la cosa elencando il sopra citato Pandora Hearts... E la qualità Planet al momento NON giustifica il prezzo, se poi ci riusciranno ben venga ma non è giusto che il prezzo sia alto mentre loro "sperimentano".
E naturalmente bravo Oberon, domande acute e ben poste!
Solo un piccolo commento a questa affermazione:
"Faccio comunque presente che nella maggior parte dei casi si tratta di collane che hanno già avuto una pubblicazione in formati più economici."
Sì, ma le edizioni economiche di solito sono ESAURITE! se voglio iniziare la serie sono costretta a prendere un'edizione deluxe!
E le ristampe che continuano ad aumentare di prezzo anche se non hanno niene in più rispetto alla prima edizione?
Es. Hunter x Hunter
Prima: 3,50 €
Adesso: 5,50 €
Vorrei sapere chi se la sente di iniziarlo adesso dato che ha sulla 30ina di volumi!
E sì che secondo me sarebbe un signor manga!
Spero venga toccata anche la questione "ristampe" sulla seconda parte dell'intervista!
Anche la Star avrà i suoi difetti, ma almeno con le ristampe si va abbastanza sul sicuro.
Con la Planet dopo un po' di anni alcuni titoli spariscono...le ristampe le fanno solo per le serie più popolari!
Apprezzo moltissimo che la tendenza del 2013 sia quella di tornare ad edizioni più economiche (ok l'extra lusso può starci, ok è vero che sono tutte serie già pubblicate...ma per lo più non si trovano più nel mercato ergo nuovi lettori possono reperire sono la nuova edizione).
Infine spero che arrivino presto a trovare la soluzione più adatta per i volumi, che effettivamente ad oggi lascia un po' a desiderare. Ok preferisco i volumi attuali ai vecchi che solo a guardarli si staccavano pagine, si rovinavano copertine e perdeva inchiostro lasciando le dita nere (mi piange il cuore a vedere come è messo FullMetal Alchemist nonostante tutta mia mia cura ad esempio) ma sicuramente le edizioni attuali non sono un punto d'arrivo, anzi!! Altre case editrici (non serve fare nomi) pur non avendo edizioni normali hanno volumi qualitativamente migliori come risultato...e senza occuparmi un sacco di posto in libreria!!
Insomma io credo ancora molto in Panini nonostante tutto, sono sicura che potranno migliorarsi e che da parte loro ci sia la volontà di farlo. (quanti pollici versi mi costerà questa mia convinzione? )
Non si può sottacere però la malinconia che mi ha messo questa domanda:
"Il manga che per anni è stato un prodotto dal prezzo popolare e largamente diffuso, è ormai diventato un bene di lusso destinato ad una nicchia di appassionati. Le stesse edizioni pregiate...etc etc.."
Aldilà di ogni considerazione che è stata fatta alcune piuttosto interessanti altre meno si tratta della domanda / e della risposta fondamentali, e la risposta, centrata sui "lettori esigenti" non è che mi abbia molto convinto.
Certamente vi sono esigenze di mercato, diciamo l'emergere di concorrenti piccoli ed agguerriti? Lo dico io, diciamo che i lettori sono più informati ?? Che oramai non amano più i volumi sottiletta ??
Diciamo però, soprattutto, che il bacino dei lettori dei manga stà restringendosi ( e ci sarà certamente un momento in cui le vendite di Dragonball caleranno ma per intanto, e per un'altro quinquennio temo non sarà così per rispondere ad una domanda sulla Star Comics ) e quel che rimangono hanno voglia di spendere si ma solo se le opere hanno determinate caratteristiche...Meno lettori, più esigenti, (più tranchant nei loro giudizi,io sono un lettore naif), e talora anche meno esperti ( eh si forse troppo Manga oriented)
Solo che con prezzi di entrata troppo alti, non si rischia di ostacolare il ricambio generazionale ? Un Bonelli va sui 3.00 euro, da ricordarsi. Spero davvero che si mantenga la tendenza all'economicità, e la si consolidi. Non a scapito dei lavoratori della Planet è ovvio.
@ Okoi Assolutamente la distribuzione è non una delel voci principali ma la Voce Principale dei costi. Lo sapevo già da una confidenza. Diciamo il 65%/70%..Diciamo anche qualcosa in più.
Sì ne ha acquistati altri, ma secondo me non ai livelli di quelli che ha perso, specie in termini di popolarità. E la popolarità di un manga è quella che porta avanti l'economia di una casa editrice.
Ricordo che Star era fissata sul supporto televisivo, ennesimo esempio di quanto fosse poco coraggiosa. Altri editori hanno pubblicato tantissimi titoli senza la trasmissione in TV eppure hanno venduto moltissimo. Un esempio fra tutti? Hime-chan no ribon, pubblicato appunto da Planet. La Star ai tempi disse che non voleva acquistare questa serie perchè la riteneva troppo infantile!
Io l'ho letto e con mio grande piacere non ho avuto la loro stessa percezione e le vendite parlano chiaro, considerando che era un'edizione di lusso per il mercato delle fumetterie!
Sinceramente questo non credo si possa ritenere un atteggiamento vicino alle esigenze dei lettori, non dovrebbe essere Star a stabilire se un titolo è infantile oppure no e di conseguenza escluderlo dal proprio catalogo.
L'unico anime popolare è Dragon Ball, ma anche One Piece non scherza eh...
Per me la Star è inferiore a una JPop e anche a una Magic Press. Le edizioni Star oltre a costare meno hanno anche meno pagine di quelle JPop (spesso 200 contro 300!!). Quindi per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo, mi dispiace, ma JPop non ha rivali!
Gli arretrati Star tu li hai sempre trovati? Ma lo sai quanto vale il manga di Sailor Moon da 6-7 anni a questa parte? Solo l'ultimo numero valeva 50 €, fai un po' te! Se altre serie sono ancora reperibili tra gli arretrati è solo perchè hanno venduto meno e perchè la Star in effetti stampa moltissime copie. Poi guarda, per il discorso Dragon Ball sono rimasto senza parole... togliere la Perfect Edition, edizione più bella ed anche più economica, per vendere la Evergreen... e questo vogliamo chiamarlo rispetto per il lettore e cura nel rendere i suoi arretrati sempre disponibili? Io ad esempio ho dovuto per forza comprare la Evergreen, perchè in fumetteria mi dissero che la Star non avrebbe più mandato gli arretrati della Perfect.
Per non parlare poi di serie straesaurite, non è vero che la Star rende sempre disponibili gli arretrati... ad esempio l'ultimo numero di Maison Ikkoku, poco tempo fa, è terminato. Ma questo è solo un esempio, ce ne sono un'infinità di altri!
Io problemi di arretrati con JPop non ne ho mai avuti, è vero che è un editore più giovane, ma fin ad ora pare stia facendo un ottimo lavoro in tal senso.
Comunque la pensiamo in modo completamente diverso, per me le pagine a colori sono fondamentali, in quanto parte originale dell'opera. Per me sono una priorità, per te a quanto pare no, ma per come sono fatto io preferisco la qualità alla quantità. Meglio meno manga, ma in edizioni migliori e il più possibili vicine alle originali. Che poi gli editori ci marcino economicamente, bè la colpa non è nostra.
E poi nessuno vieta di fare due edizioni, una più economica e una deluxe in parallelo, come fece ad esempio GP con la ristampa di Sailor, oppure con quella di Hello Spank.
Flashbook non mi è mai capitato di prenderne qualcosa, non ha titoli che mi interessano, ma ne ho sentito spesso parlare bene!
Uno la doppia edizione può farla se il manga che sta per pubblicare è un manga che al 100 % venderà, come Sailor Moon appunto o anche Madoka Magica e relativi spin off in corso di pubblicazione da parte di Planet.
E comunque no, la Star non è per niente coraggiosa, questo è un difetto che ha. Hime-chan è un manga stupendo hanno proprio sbagliato decidendo di non pubblicarlo, ma comunque non sempre hanno agito così. Video Girl Ai lo pubblicarono perché lo reputavano un manga meraviglioso e non aveva anime alle spalle.
I titoli che ha perso sono molto molto validi, ma evidentemente non hanno venduto una ceppa quando li pubblicarono
La Perfect di DB credo l'abbiano tolta anche perché era tutta censurata oltre che per incrementare le vendite della evergreen (anche se nella mia fumetteria c'è uno scaffale intero solo di Perfect Edition di DB :O )
Comunque si la pensiamo diversamente. Io sono più per l'economia. Perché devo privarmi di serie che mi piacciono solo perché costano un sacco per delle pagine a colori?
Per quanto riguarda Flashbook invece è una casa editrice molto seria e professionale, per qualunque cosa La casa editrice migliore per me è lei
La doppia edizione secondo me sarebbe una buona soluzione anche per i titoli meno conosciuti, proprio perchè tali magari un lettore è meno intenzionato a prenderli in edizione deluxe... e poi non mi pare che per One Piece sia stata fatta una doppia edizione, tanto per dirne uno popolare.
L'edizione deluxe di Madoka è comunque un qualcosa di vergognoso...
Se la Star continua a ragionare in questo modo, senza supporto televisivo non dovrebbe pubblicare quasi nulla, dal momento che da noi gli anime in TV non esistono praticamente più... e canali come ManGa non sono un valido supporto.
Con Hime-chan ha sbagliato alla grande, infatti io dopo le loro dichiarazioni mi aspettavo una schifezza e invece è uno dei miei preferiti! ^^
Non credo che i titoli li abbiano persi perchè non vendevano, anzi! Sailor Moon vendeva tantissimo, Orange Road ha avuto addirittura due edizioni, Georgie è popolarissimo, così come anche Kiss Me Licia... io credo che molto semplicemente i licenziatari giapponesi avranno preferito rivolgersi ad altri editori, proprio perchè più attenti alla qualità dell'edizione. E sappiamo tutti benissimo (come ha anche detto il tizio di quest'intervista) che trattare con i giapponesi non è semplice e che tengono molto ai loro titoli e quindi alle edizioni estere! :
La Perfect l'hanno tolta solo per dar spazio alla Evergreen, fidati, a parte che di censura ce n'era solo una... e comunque uno potrebbe benissimo scegliere di prendere quella pur di risparmiare! La Perfect oltre a costare 20 centesimi in meno, era composta da solo 34 volumi, contro i 42 della Evergreen...
La pensiamo comunque in modo diverso, io sono più per la qualità dell'edizione che per la quantità dei manga. Proprio per questo ritengo che fare due edizioni sia in molti casi la soluzione migliore! Quanta gente non prende un titolo proprio per il costo troppo alto, o perchè l'edizione è troppo scarsa? In questo modo tutti verrebbero accontentati e non staremmo ancora qui a discuterne...
Ah poi vorrei dire a chi si lamentava delle pagine patinate delle versioni bunko, che a me piacciono moltissimo e credo anche a tanti altri!
Cosa giustificata da quali costi ? Non certo quelli di stampa.
Vedi per esempio One Piece 1 costo iniziale 2,5 euro richiesta come arretrato 3,9.
Ovvio che è meglio pagarlo 1,4 euro in più che magari 5-10 euro se "raro" come in campo panini, ma la cosa è sbagliata comunque.
Comunque la politica sulle tirature e ristampe in casa panini è fortemente criticabile, anche le minori tirature delle seconde non possono giustificare incrementi vicini al 50% del prezzo di copertina.
Chissà se una prossima domanda verterà su questo aspetto.
Per chi teme che i 6,5 siano il nuovo prezzo standard ricordo che si parla delle edizioni librarie, un 10% più di altri editori è vero ma evitiamo i paragoni con le edizioni star da 4,3 perchè quelle sono edizioni ben diverse a volte anche afflitte da terribili problemi di stampa come le macchie di cui sono piene le pagine ad esempio di birdy.
Il paragone lo farei con le edizioni come Moryo's Box, anche se male non farebbe anche alla Star passare alla carta patinata (o quasi) per le pagine a colori, quella normale le mortifica.
@-forsaken-: oltre ai titoli da te citati, la Star ha anche Detective Conan, che insomma, non mi pare così scarso in quanto a popolarità. Credo sia una casa editrice che venga esaltata molto dai lettori per via delle politiche sui prezzi e l'edizione che, pur non essendo straordinaria, bene o male, si mantiene su certi canoni di qualità (buoni, a mio avviso). Sono però d'accordissimo con te quando dici che ci sarebbero molti titoli da ristampare, io ad esempio ho visto l'anime di Urusei Yatsura, e vorrei TANTO leggermi il manga. Purtroppo titoli come appunto Lamù, Ranma, Maison Ikkoku non sono disponibili nel loro catalogo, e a mio avviso dovrebbero essere ristampati... ci spero, prima o poi!
In conclusione io penso che si possa offrire una buona edizione ad un buon prezzo (vedi J-Pop, in primis, ma per le serie che seguo io anche la Star fa un ottimo lavoro) e 6,50€ mi sembra una cifra esagerata, specie se l'edizioni sono come quelle di Btooom, che presentano sì una sovraccopertina e carta di qualità ma non hanno pagine a colori, quindi trovo che prezzo non sia molto giustificato.
Scusate per il piccolo OT sulla Star...
Basta osservare dal basso e dall' alto un volume per rendersi conto della cosa: esiste un controllo qualità alla Panini o pubblicate solo per il gusto di farlo?
Alle domande 8-9 si è parlato dei manga in piccolo formato ma che però dovrebbero avere una qualità più alta per via della carta patinata; sta di fatto che Cybernonno non l'ho preso proprio per via del costo rapportato alla dimensione dell'albo, 7.50 per poi avere problemi a leggerlo mi sembrano un pò tanti...
Con la domanda 11 si capisce che le edizioni "BASE" della planet da fumetteria saranno a 6.50€; ma con edizioni che dicono loro senza pagine a colori etc. (dopo vari tentennamenti ho deciso di fare DEATHESS, ma senza pagine a colori ed una stampa degna e dura appasionarsi ad un opera)
bene... si chiama Flashbook edizioni!! 5.90€ da quando la conosco.. - e prendo manga dal 2004 - quindi poteva risparmiare questa parentesi XD
comunque edizione standard a 6.50€ non si può proprio sentire... 0.60€ fanno la differenza... Sto prendendo Kira Kira 100% perché son stata presa per la gola... ma tipo a Ultimi raggi di Luna, ve lo scordate che lo prendo al prezzo di copertina. Purtroppo, *ed è una cosa difficile da dire* spero che la Planet non prenda più titoli che m'interessano... o se lo fanno, spero almeno che siano brevi...
ehi, ma Blood-C a 4.90€...come mai? Mi son cadute le braccia, non ci ho potuto credere XD
Bè innazitutto la quasi totalità degli albi J-POP che non mutano prezzo da ben 8 anni.
10 anni fa, quando c'erano piú soldi, si compravano i manga a 4€ e nessuno si lamentava. Adesso ci sono meno soldi e si comprano meno manga.
Dovrebbero dare anche loro un segno ed andare in controtendenza, si assicurerebbero maggiori vendite
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