Bokura wa minna kawaisou è una serie animata di dodici episodi di durata canonica dell'estate 2014, tratto dall'omonimo manga di Ruri Miyahara pubblicato in Italia da FlashBook Edizioni a partire da novembre 2014.
Il protagonista è il giovane Usa Kazunari che, sognando una pacifica vita liceale, lontana dall'eccentrica famiglia, decide di andare a vivere da solo alla pensione Kawai, gestita dall'anziana signora Sumiko. Le sue speranze vengono miseramente infrante dall'incontro con gli altri bizzarri inquilini del complesso: il pervertito e masochista impenitente Shirosaki (detto Shiro), la single involontaria e tendente all'ubriachezza molesta (e violenta) Mayumi, l'infida manipolatrice, nonché maga del make-up, Sayaka e, infine, la silenziosa Ritsu, di un anno più grande. L'unica fonte di gioia di Usa è proprio la vicinanza a quest'ultima, di cui si è infatuato dopo averla vista nella biblioteca della scuola. Peccato che Ritsu non sia per niente interessata alle persone che la circondano e che, in quanto grande appassionata di libri, ami estraniarsi dal mondo per immergersi totalmente nella lettura, ignorando tutto il resto.
Inizia così la travagliata e timida storia d'amore di Usa, il quale tenta di diventare sempre più intimo con Ritsu, combattendo allo stesso tempo con le stravaganze dei propri coinquilini.
Le commedie sentimentali che hanno inizio con il trasferimento del protagonista maschile in una pensione, magari dall'architettura tradizionale, occupata per lo più da donne e in cui sbocciano sentimenti romantici, non sono particolarmente rare: quindi, come si può immaginare, il presupposto alla base dell'intera vicenda non è certo dei più originali. Lo stesso si può dire della personalità dei personaggi, almeno ad un primo contatto.
Non esiste nemmeno una vera e propria trama: ogni episodio ruota attorno a uno o più pensionanti, approfondendone il carattere, evidenziandone i problemi e il modo in cui questi vengono affrontati con il supporto delle persone più vicine.
Bokura wa minna kawaisou è un puro slice of life, che, con la sua esuberante simpatia e spontaneità, conquista, prima ancora che per gli esitanti e improbabili approcci di Usa a Ritsu, per lo straordinario legame instauratosi tra gli abitanti della pensione Kawaisou: nonostante i continui litigi, le frecciatine, le minacce e, non di rado, qualche inclemente pestaggio, tutti i personaggi sono pronti ad aiutarsi e consolarsi a vicenda, dimostrando un'unione e un affetto tipici più di una grande famiglia, che di un gruppo di amici.
Usa, inizialmente disperato all'idea di convivere con un branco di spostati, si abitua rapidamente alle loro manie e ai loro atteggiamenti irresponsabili, pur rimanendo (il più delle volte) uno dei pochi inquilini lucidi e sani di mente, sempre pronto a gestire la turbolenta compagnia e a replicare seccamente alle sue stramberie. La sua innata affidabilità e gentilezza, che lo trascinano impietosamente verso lo stereotipo più tipico del protagonista anonimo, sono però compensate dalle sue fantasie romantiche e da quelle oscene e dalla sua simpatia, che lo rendono una figura centrale della serie e non solo una vittima degli eventi.
Lo stesso discorso vale per Ritsu, sicuramente il personaggio meno appariscente di tutto il cast, che si rivela molto più interessante del previsto, grazie anche ai momenti più delicati ed emozionanti di cui è protagonista, alla sua adorabilità e alla sua maturazione evidente, che la trasforma in una ragazza sì solitaria, ma anche capace di confidare più nel prossimo e propensa ad interessarsi a cose diverse dai libri.
Tutti i personaggi, in ogni caso, sono ben caratterizzati e, nel corso degli episodi, svelano aspetti di sé inaspettati o comunque più intensi e intimi di quanto ci si potesse aspettare in principio. Anzi, i personaggi secondari, come Shiro, Sayaka e, soprattutto, Mayumi, sono i principali fautori della comicità di Bokura wa minna kawaisou e ne costituiscono la linfa vitale, risultando spassosissimi e memorabili.
L'anime è graficamente splendido: il design dei personaggi è ottimo, curato, piacevole e proporzionato, e anche il deformed è ben realizzato e divertente; gli sfondi sono dotati di un buon livello di dettaglio e alcune sequenze sono incredibilmente affascinanti e suggestive, specie per quanto riguarda le inquadrature degli esterni. A colpire maggiormente, però, sono i giochi di luce, i riflessi e l'utilizzo di tonalità cromatiche molto brillanti, con un uso massiccio di gradevoli sfumature di porpora, che rendono tutta la serie una gioia per gli occhi.
Anche le animazioni sono ben fatte e fluide e la colonna sonora è decisamente orecchiabile, caratteristica evidente sin dall'opening e riscontrabile anche nell'ending.
Il fanservice si limita a qualche scollatura e a maliziose provocazioni, ma non è eccessivamente pesante e men che meno volgare.
Il protagonista è il giovane Usa Kazunari che, sognando una pacifica vita liceale, lontana dall'eccentrica famiglia, decide di andare a vivere da solo alla pensione Kawai, gestita dall'anziana signora Sumiko. Le sue speranze vengono miseramente infrante dall'incontro con gli altri bizzarri inquilini del complesso: il pervertito e masochista impenitente Shirosaki (detto Shiro), la single involontaria e tendente all'ubriachezza molesta (e violenta) Mayumi, l'infida manipolatrice, nonché maga del make-up, Sayaka e, infine, la silenziosa Ritsu, di un anno più grande. L'unica fonte di gioia di Usa è proprio la vicinanza a quest'ultima, di cui si è infatuato dopo averla vista nella biblioteca della scuola. Peccato che Ritsu non sia per niente interessata alle persone che la circondano e che, in quanto grande appassionata di libri, ami estraniarsi dal mondo per immergersi totalmente nella lettura, ignorando tutto il resto.
Inizia così la travagliata e timida storia d'amore di Usa, il quale tenta di diventare sempre più intimo con Ritsu, combattendo allo stesso tempo con le stravaganze dei propri coinquilini.
Le commedie sentimentali che hanno inizio con il trasferimento del protagonista maschile in una pensione, magari dall'architettura tradizionale, occupata per lo più da donne e in cui sbocciano sentimenti romantici, non sono particolarmente rare: quindi, come si può immaginare, il presupposto alla base dell'intera vicenda non è certo dei più originali. Lo stesso si può dire della personalità dei personaggi, almeno ad un primo contatto.
Non esiste nemmeno una vera e propria trama: ogni episodio ruota attorno a uno o più pensionanti, approfondendone il carattere, evidenziandone i problemi e il modo in cui questi vengono affrontati con il supporto delle persone più vicine.
Bokura wa minna kawaisou è un puro slice of life, che, con la sua esuberante simpatia e spontaneità, conquista, prima ancora che per gli esitanti e improbabili approcci di Usa a Ritsu, per lo straordinario legame instauratosi tra gli abitanti della pensione Kawaisou: nonostante i continui litigi, le frecciatine, le minacce e, non di rado, qualche inclemente pestaggio, tutti i personaggi sono pronti ad aiutarsi e consolarsi a vicenda, dimostrando un'unione e un affetto tipici più di una grande famiglia, che di un gruppo di amici.
Usa, inizialmente disperato all'idea di convivere con un branco di spostati, si abitua rapidamente alle loro manie e ai loro atteggiamenti irresponsabili, pur rimanendo (il più delle volte) uno dei pochi inquilini lucidi e sani di mente, sempre pronto a gestire la turbolenta compagnia e a replicare seccamente alle sue stramberie. La sua innata affidabilità e gentilezza, che lo trascinano impietosamente verso lo stereotipo più tipico del protagonista anonimo, sono però compensate dalle sue fantasie romantiche e da quelle oscene e dalla sua simpatia, che lo rendono una figura centrale della serie e non solo una vittima degli eventi.
Lo stesso discorso vale per Ritsu, sicuramente il personaggio meno appariscente di tutto il cast, che si rivela molto più interessante del previsto, grazie anche ai momenti più delicati ed emozionanti di cui è protagonista, alla sua adorabilità e alla sua maturazione evidente, che la trasforma in una ragazza sì solitaria, ma anche capace di confidare più nel prossimo e propensa ad interessarsi a cose diverse dai libri.
Tutti i personaggi, in ogni caso, sono ben caratterizzati e, nel corso degli episodi, svelano aspetti di sé inaspettati o comunque più intensi e intimi di quanto ci si potesse aspettare in principio. Anzi, i personaggi secondari, come Shiro, Sayaka e, soprattutto, Mayumi, sono i principali fautori della comicità di Bokura wa minna kawaisou e ne costituiscono la linfa vitale, risultando spassosissimi e memorabili.
L'anime è graficamente splendido: il design dei personaggi è ottimo, curato, piacevole e proporzionato, e anche il deformed è ben realizzato e divertente; gli sfondi sono dotati di un buon livello di dettaglio e alcune sequenze sono incredibilmente affascinanti e suggestive, specie per quanto riguarda le inquadrature degli esterni. A colpire maggiormente, però, sono i giochi di luce, i riflessi e l'utilizzo di tonalità cromatiche molto brillanti, con un uso massiccio di gradevoli sfumature di porpora, che rendono tutta la serie una gioia per gli occhi.
Anche le animazioni sono ben fatte e fluide e la colonna sonora è decisamente orecchiabile, caratteristica evidente sin dall'opening e riscontrabile anche nell'ending.
Il fanservice si limita a qualche scollatura e a maliziose provocazioni, ma non è eccessivamente pesante e men che meno volgare.
Nel complesso, Bokura wa minna kawaisou è una commedia per lo più spensierata e allegra, nonostante non manchino i momenti più spiccatamente romantici e altri lievemente drammatici e tristi, o di riflessione su temi come l'amicizia e l'accettazione di sé. La follia degli inquilini della pensione non può non coinvolgere e appassionare, regalando scene a dir poco esilaranti e inserendo rapidamente lo spettatore in una bizzarra famiglia allargata, di cui si impara da subito ad amare ogni singolo membro. Dal punto di vista sentimentale, la coppia Usa-Ritsu compie pochi, lenti progressi, ma la cosa non dispiace più di tanto, in quanto lascia la speranza per una nuova stagione. Il voto finale è ampiamente positivo.
Sono reduce da qualche lettura complessa e adesso, per cambiare, un anime divertente e senza troppe pretese, che dia spazio un po' a tutti i vari personaggi, sembra fare a caso mio!
Complimenti per la recensione ad Eoin! ^^
Mi piacerebbe davvero una seconda stagione, nel frattempo sicuramente recupererò il manga sperando che i due protagonisti si diano una mossa però, alla lunga le dinamiche del si-amano-ma-non-riescono-a-dirselo stancano.
Giusto un appunto: a me in realtà non sembra che graficamente fosse così impressionante... ha una bella palette di colori, quello sì, ma le animazioni non mi sono sembrate nulla di eccezionale, esattamente nella media delle produzioni di questo tipo, né più né meno; la particolarità, ripeto, sta solo nella colorazione vivida e satura (e nei lens flare messi ovunque, che a quanto pare piacciono molto).
Peccato che, considerando quella che dovrebbe essere la trama principale, non si vada a parare da nessuna parte.
In effetti, al termine della serie, i due protagonisti non sono al punto di partenza, ma quasi... ah no, in verità lui riesce a farsi dare il numero di cellulare da lei...
Di questo passo potrebbe superare la già biblica durata di "Maison Ikkoku", a cui palesemente si ispira, senza purtroppo eguagliarne la bellezza (principalmente a causa dei personaggi di contorno, troppo caricaturali ed esasperati nei loro cliché).
Sul lato tecnico concordo con traxer-kun: belli i fondali, belle le colorazioni (che scimmiottano lo stile di Shinkai), ma per il resto è nella media.
Forse gia' speravano in una seconda serie che dato le base vendite non arrivera' mai.
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