Salve amici dell'Italian Indie Comics Award e ben trovati in questo nostro nuovo appuntamento! Oggi parleremo di Arcana Mater opera di Manfredi Toraldo!
Manfredi Toraldo, detto MANf, è sceneggiatore, scrittore, letterista, grafico e art director. Comincia a lavorare nel campo dei fumetti a 17 anni creando il fantasy 2700. Quindi con le edizioni Lo Scarabeo, ideando numerosi mazzi di Tarocchi e la prima miniserie di Arcana Mater. Nel 2005, con Sandro Pizziolo, crea il fumetto Halloween School, per le edizioni GES. Nel 2006, per Free Books, pubblica 3200, e scrive per La banda di Net sull’omonima rivista. Tra il 2007 e il 2010 collabora con 001, Walt Disney, Andamar, Renoir, Lo Scarabeo e pubblica due serie bimestrali sulla rivista Clubba. Dal 2009 è Art director delle edizioni Allagalla. Ha supervisionato e scritto Fuga Da Auschwitz: un fumetto per “Il Treno della Memoria”. Ha supervisionato, scritto e gestito il progetto Sudan per la Cesar Onlus: un fumetto di beneficenza. Attualmente è sceneggiatore presso Sergio Bonelli Editore, sulla testata Nathan Never, e fondatore e direttore delle edizioni ManFont, oltre che scrittore delle storie per bambini dei personaggi di Baguette e Bonton. I suoi autori preferiti sono Alan Moore, Grant Morrison, Neil Gaiman ma adora moltissimo anche Robert Kirkman e ha cominciato a capire che i fumetti sono “qualcosa di più” grazie a Carl Barks.
Ecco di seguito la trama di Arcana Mater:
C’è stata l’Apocalisse e la battaglia tra Cielo e Inferi si è conclusa. Adesso Dio ha deciso di far ricominciare il mondo ma data la delusione datagli dall’umanità, ha deciso di mettere i Demoni, ormai soggiogati definitivamente, a capo di tutto. I demoni prendono il mondo e lo dividono in 77 territori, ognuno governato da un demone, chiamato Lord Protettore. Gli umani possono vivere più o meno bene, obbedendo alla legge demoniaca, diversa in ognuna delle 77 città ma una legge accomuna tutti i territori: non può esistere magia. Gli umani non la devono studiare, non la devono praticare e se qualche umano nascesse con poteri naturali, deve essere ucciso. Nessuna eccezione.
Mary ha un figlio, Adam, che nasce con grandi poteri magici, e la donna decide quindi di fuggire dal proprio Protettorato, per salvare la vita al figlio, alla ricerca di un mitico Principato, il 78°: la Città Invisibile! Dominato, secondo una leggenda, dal più grande demone che esista, forse da Dio stesso. E comunque dall’unico che possa togliere la magia naturale a un essere umano. Nel primo capitolo, Mary e Adam incrociano Caino, un uomo gravato da una maledizione unica: conosce la vita di chiunque tranne la propria. Caino è alla ricerca della Città Invisibile perché è l’unica altra cosa di cui non sappia nulla e questo gli fa sperare che possa essere il segreto della sua maledizione. Questo curioso terzetto si allea ed è proprio da qui che comincia la saga di Arcana Mater.
Mary ha un figlio, Adam, che nasce con grandi poteri magici, e la donna decide quindi di fuggire dal proprio Protettorato, per salvare la vita al figlio, alla ricerca di un mitico Principato, il 78°: la Città Invisibile! Dominato, secondo una leggenda, dal più grande demone che esista, forse da Dio stesso. E comunque dall’unico che possa togliere la magia naturale a un essere umano. Nel primo capitolo, Mary e Adam incrociano Caino, un uomo gravato da una maledizione unica: conosce la vita di chiunque tranne la propria. Caino è alla ricerca della Città Invisibile perché è l’unica altra cosa di cui non sappia nulla e questo gli fa sperare che possa essere il segreto della sua maledizione. Questo curioso terzetto si allea ed è proprio da qui che comincia la saga di Arcana Mater.
Arcana Mater è un’opera che sicuramente vi lascerà impresso qualcosa di molto forte. Potremmo usare tante parole per introdurla a voi, ma di sicura una è da evitare immediatamente: banale. Già, ci troviamo di fronte ad un fumetto dalle enormi qualità, dove la scrittura sapiente di Manfredi conferma tutti gli enormi pregi di un autore che sa come muoversi nel mondo del fumetto e sa come trasportare grandi emozioni nel cuore dei propri lettori. Arcana Mater è un fumetto serio in cui sarà difficile trovare un che di "non professionale, quasi a ricordare alcuni dei fumetti occidentali più importanti in circolazione tuttora. La storia è curata sotto ogni minimo dettaglio e la grande passione per l’occulto e per i tarocchi di Manfredi è riuscita a trasmutarsi in un fumetto interessante e particolare, difficile da replicare.
Siamo di fronte ad un progetto sicuramente ambizioso che riflette le qualità di tutte le persone che hanno collaborato alla sua creazione, partendo da David Messina in primis che ha collaborato assieme a Manfredi nella sua realizzazione iniziale. Il rapporto tra i due autori prosegue dal 1995, quando assieme avevano realizzato 2700, e dall'opera traspare la grande sinergia creativa che c'è tra di loro. Un dono poi trasmesso con efficacia da Toraldo anche ai disegnatori succedutisi a Messina (ovvero De Nardo, Cantù, Carta, Mantovani, Manfredi F.) in modo da realizzare un'opera di ampio respiro, che saprà coinvolgervi e stregarvi per tutte le 300 pagine da cui è composta. Un bel numero di pagine per qualsiasi produttore indipendente, Manfont compresa, che indica molto bene quanto Manfredi tenga a questo progetto e quanta cura ed attenzione abbia riposto in esso.
Ecco di seguito l’intervista a Manfredi Toraldo:
Bentornato Manfredo, allora dicci, cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?
La perfetta unione tra due arti differenti: scrivere e disegnare. Nel fumetto queste due particolari forme d’arte si fondono per creare qualcosa di nuovo che è molto superiore alla somma delle due parti. Una grammatica completamente nuova che trovo meravigliosa.
Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.
Amo il fatto che mi alzo alla mattina pensando a che cosa posso realizzare e mi corico la notte pensando a cosa potrò realizzare domani. Non è un lavoro, è una passione. Odio che qui in Italia ci sia poca serietà da parte di tanti editori e colleghi. È una passione, sì, ma DEVE essere presa come un lavoro (da parte di tutti).
Com’è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?
Collaboravo da qualche anno con le edizioni Lo Scarabeo, di Torino, che sono leader mondiali nella produzione di Mazzi di Tarocchi. Una sera di qualche anno prima, tornando da Lucca Comics, andando a dormire a Pontremoli, ero passato di fianco a una cittadina, che non potevo fare a meno di osservare nella sua interezza, guardandola dall’alto di un ponte autostradale. Questo borgo aveva al suo centro una grande fabbrica che sbuffava fumo da una ciminiera e quel pennacchio assomigliava a un grande demone che osservasse dall’alto centinaia di case costruite attorno a lui. Tenni in mente questa immagine per una futura storia. Mentre lavoravo su un mazzo di Tarocchi (credo i Tarocchi di Dürer) pensai a come trasporre i simbolismi dei tarocchi in una serie a fumetti, mi tornò in mente la cittadina toscana... E lì nacque “Arcana Mater”.Possiamo ben dire che tu sia un artista poliedrico, cosa preferisci scrivere maggiormente?
Amo il "fantastico" e adoro mischiare i generi. Il mio primo lavoro fu un miscuglio di fantasy e robottoni alla gundam, in Arcana Mater mischio il fantasy classico con decine di diverse tematiche, in Carlo Lorenzini ipotizzo cosa capiterebbe nell'inserire le manie dei classici della letteratura con quelle del mondo moderno. In Nathan mi confronto con la fantascienza classica, ma mi piace analizzarla sempre attraverso altri concetti, appartenenti a diversi generi. Diciamo che cerco sempre un "pensiero altro" su ogni argomento. Amo raccontare i personaggi e i mondi, meno gli avvenimenti.
Qual è la qualità che pensi che debba avere un buon sceneggiatore?
Qui ho una risposta veloce e secca: "la curiosità". Non puoi scrivere se non sei curioso di ogni cosa.
Cosa ha maggiormente influenzato Arcana Mater?
"I Tarocchi", dovrebbe essere la risposta ma non è così vero. In realtà è stato "l'eroe dai mille volti" di Campbell e la voglia di realizzare un fantasy cupo e inquietante.
Quanto è importante questa opera per te? Quanto c'è di te? Cosa vorresti trasmettere?
Arcana Mater è un'opera che amo molto per diversi motivi. Prima di tutto, è il primo lavoro che ho affrontato col piglio del professionismo (in 2700 ero ancora troppo immaturo per tante cose). Poi, simbolismi e questioni mistiche sono il mio pane, qui mi ci sono divertito come non mai. Inoltre mi ha permesso di lavorare con tantissimi grandi artisti e amici... sì, decisamente è importante per me. Di me c'è molto, dentro. Tante elucubrazioni storico sociali che mi contraddistinguono, tante riflessioni... per quello spero di realizzare presto le prossime miniserie (la seconda è già in lavorazione) e riuscire a trasmettere quel "sense of wonder" che tanti fumetti, film e animazioni mi hanno trasmesso prima.
Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?
ARCANA MATER è un dark fantasy raro e ispirato al mondo dei tarocchi… già solo questo connubio dovrebbe meritare una considerevole attenzione. O almeno, me lo auguro!
Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!
Di nuovo, grazie a tutti! Speriamo di incontrarci tra le pieghe di qualche grande avventura della letteratura!
Link Utili:
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Concorrenti Precedenti:
Alone in the Headwind
Nihiluè
Superilculo
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Che cos'è l'IICA?
L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti. Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).
Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!
Manfredi Toraldo è un professionista del settore con tanti anni di carriera alle spalle, non sono sicuro sia giusto inserirlo in un concorso indie come questo che mira principalmente a far conoscere nuovi fumettisti al pubblico.
In ogni caso Arcana Mater mi ispira abbastanza.
E' un ottimo fumetto e quando lo comprai mi piacque molto...ma proprio perchè all'epoca lo trovai in una fumetteria e perchè gli artisti son tutti pezzi grossi e navigati, non mi pare sia molto adatto all'IICA. No?
E' presente nella sua veste di ristampa integrale ad opera di Manfont, editore indipendente dall'attuale circuito delle fumetterie, e di preludio della seconda stagione che è in lavorazione proprio ora (ne parla anche Toraldo nell'intervista). A questa edizione dell'IICA potevano partecipare tutti, bastava che non fossero distribuiti nella grande distribuzione e che la loro opera potesse essere fruibile, o in cartaceo o in digitale, ma questo ovviamente indica anche che ognuno di voi può votare chi vuole anche andando oltre trama e disegni. Dopotutto fare fumetti è un po' l'arte di sapere raccontare un sogno, non vince chi è più famoso, o chi è più tecnico, ma chi riesce a far appassionare di più il lettore alla propria opera. Non pensate quindi che le opere di autori già affermati avranno più chance rispetto alle altre: nel mondo dell'autoproduzione si è tutti uguali davanti al lettore e la gente non sarà certo più clemente e gentile con autori che conosce già, ma piuttosto il contrario (come è ben evidente dai vostri commenti) per cui non fatevi trarre in inganno, il concorso si gioca tutti ad armi pari
Tra l'altro anche se è una ristampa è pur sempre un opera che io stesso ho comprato in fumetteria 10 anni fa e che comprende un collettivo di autori (come Mantovani e Messina) che hanno una certa fama.
Tra l'altro Manfont sarà anche "indipendente" ma per l'appunto è un Editore, ho visto il loro stand in diverse fiere, Lucca comics compresa, e non era di certo nella Selfarea ma in uno dei padiglioni più grandi.
Ripeto, trovo che sia un ottimo fumetto (o non lo avrei acquistato) ma non credo sia giusto che sia presente in questo concorso, poi a piacer vostro.
Capisco i tuoi appunti, ma la precedente edizione è del 2001, ormai 15 anni fa, il pubblico giovane non la conosce minimamente e senza passare dal canale indipendente (o da qualche mercatino dell'usato) non può recuperare l'opera. E' un investimento dell'autore quello di rieditarla (infatti non è una semplice ristampa: "I dialoghi sono stati rivisitati e migliorati, il lettering rifatto integralmente e la grafica aggiornata.", testo preso dal sito del nuovo progetto di Arcana Mater) e metterla in circolo in un canale non ufficiale. Per il lettore odierno la sua opera è alla pari con tutte le altre che si trovano su tale mercato indipendente ed anche gli autori di cui parli erano ai loro esordi in quest'opera per cui a livello tecnico possono essere equiparabili a molti altri candidati.. e te ne accorgerai bene sfogliando l'elenco dei candidati o seguendo le prossime notizie
Un gruppo di autori comunque non si può giudicare per la grandezza del suo stand o per la sua presenza nelle aree self o meno (giusto per fare esempi recente al comicon nel padiglione editori c'erano tantissime autoproduzioni mescolate ai grandi editori, ed è stato lo stesso anche a Milano, dove erano sia nell'area self che tra i piccoli editori) ed è anche per questo motivo che non è stata messa alcuna limitazione nel concorso in tal senso.. il mondo indipendente è troppo vario per essere rappresentato da un concorso con limitazioni troppo stringenti. E' per questo motivo che abbiamo messo come unico limite di iscrizione quello legato alla distribuzione (che porta l'editore ad un livello completamente diverso) e della disponibilità. E già così mi è molto dispiaciuto dover penalizzare piccoli editori formati da autori giovani e capaci come mangasempai o crazy camper (e molti altri), che avrebbero meritato certamente di veder apparire le loro opere in concorso.. ma se facevamo così non si finiva veramente più e viceversa se avessimo messo dei criteri ancora più stringenti avremmo perso almeno la metà dei partecipanti ed appiattito il livello. Attualmente questa è la migliore via di mezzo che siamo riusciti a trovare (anche per non confondere gli autori che si fossero interessati) e con la creazione di questa rassegna, unica nel suo genere e che prevedere una notizia ed intervista ad hoc premiando tutti i partecipanti in maniera uguale già solo con il loro ingresso in concorso, abbiamo fatto veramente il possibile per dare spazio, e nuovi fan, anche alle produzioni meno affermate.. più di così difficilmente avremmo potuto fare. L'anno prossimo proporremo magari qualcosa di diverso, ma per ora ci atteniamo a queste regole lasciando a voi lettori il decidere cosa votare.. e son sicuro che i risultati pubblici ti stupiranno (ed anche la giuria è molto variegata per cui pure sul giudizio di quest'ultima non starei così sicuro).
Ciao!
"L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto."
Questa frase qua sopra riportata secondo me parla da sè. Questo dovrebbe essere un concorso per autori esordienti che stanno autopubblicando le loro opere.
Tu dici che i risultati ci stupiranno, ma con così tanti partecipanti da parte di Manfont (che io considero una casa editrice visto la vastità di autori navigati e la loro presenza nei padiglioni delle case editrici, dove c'è un ALTA visibilità) mi ci gioco la casa che qualcosa la vinceranno per certo, e personalmente non mi troverò d'accordo su quell'eventuale premio per i motivi già riportati su.
Ho visto inoltre, leggendo gli articoli passati, che siamo in parecchi a pensarla in questo modo...me le farei due domande in più. Fin ora personalmente mi son stato zitto, ma vedendo presentato questo fumetto, che io stesso acquistai allo Star shop 10-12 anni fa, mi è venuto veramente da ridere.
Arriverderci!
Mi spiace, che tu la pensi così e ne prendo atto. Ti chiarisco solo un punto. Nella frase che tu hai quotato non si parla di esordienti, quella è una tua inferenza. Nel regolamento ufficiale infatti è stato ben detto:
per cui le premesse erano chiare, mi spiace che siano state fraintese. Un conto è dire che non ci dovrebbero essere per una questione morale (su cui ognuno può avere liberamente la propria opinione), un conto è parlare di regolamento e finalità del concorso. Si parla di Italian Indie Comics Award proprio perchè ci si voleva confrontare con gli indipendenti, non solamente con gli esordienti.
Ciao!
La postilla riportata qua sopra ,mi spiace ,ma mi sembra messa ad hoc per ribattere a critiche come le mie e di altre persone, ben consci del fatto che presentando titoli come questo ed altri, queste critiche era ovvio che sarebbero arrivate.
Non mi dilungo davvero oltre, il concorso è vostro e lo gestite come volete. Ripeto Arcana mater a me era piaciuto molto e non sto criticando l'opera, ma la sua partecipazione all'IICA visto il livello alto dei suoi autori professionisti e la distribuzione dell'opera stessa.
Arrivederci per davvero!
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