I fan dello scrittore di light novel Tomohiro Matsu il 2 maggio sono stati improvvisamente colti dal decesso dello scrittore di Fukuoka, che ci ha lasciato prematuramente all'età di 43 anni, reduce dal successo delle sue due serie Listen to Me, Girls. I Am Your Father! e Mayoi Neko Overrun, da cui sono stati tratti sia una serie manga che un anime.
 


Come del resto in Giappone avviene per tutti i personaggi pubblici e le celebrità, anche nel caso di Matsu le cause del decesso non vengono mai riportate nei dettagli, infatti il suo editore si è limitato dire che tra lo scrittore se ne è andato a causa di una malattia, senza dare ulteriori dettagli.

Ciò che però è diventato di dominio pubblico è stato l’omaggio reso alla sua memoria.

Dovete sapere infatti che i funerali nipponici constano di una serie di rituali e cerimonie, tenute in giorni diversi. Una di queste è il kokubetsushiki, che potrebbe essere descritta come un’ultima occasione concessa a familiari e amici, nella quale, prima della cremazione, questi possono dire addio per l’ultima volta al morto.

Dato che in Giappone la cremazione è rito comune, le bare risultano essere più minimali rispetto alle nostre, e decisamente meno appariscenti. Le foto condivise dall’illustratore Hiroshi Aizawa, che ha preso parte al kokubetsushiki, mostrano però che quella di Matsu ha qualcosa di più del solito legno.
 
 
Questi disegni rappresentano i personaggi delle storie di Matsu assieme a messaggi di ringraziamento da parte dei suoi amici disegnatori!

Assieme alle offerte poste in sul coperchio della bara possibile vedere anche il cappello riservato ai membri dello staff del Comiket, il più grande evento riguardante il fumetto autoprodotto (dojinshi) di tutto il Giappone, a cui lo stesso Matsu aveva preso parte come organizzare sin dai tempi del liceo.
 


Nel caso ve lo steste domandando, si, fare foto ad un kokubetsushiki e metterle su Twitter non è proprio il massimo, anzi sarebbe abbastanza irrispettoso, tuttavia nel caso di Matsu i parenti hanno incoraggiato i post al fine di rendere tutti partecipi, fan compresi.
 
 
Dichiara Aizawa:”Avrebbe voluto che la sua cerimonia funebre fosse una festa”. Questa è la nascita di un nuovo genere: l’ita-bara” continua orgoglioso l’illustratore, sottolineando che persino nel momento prima di abbandonare il nostro mondo il suo caro amico aveva un'ultima creazione da offrire proprio la sua ita-bara.

Fonte consultataRocketNews24