Isao Takahata è sempre stato un regista problematico all'interno dell'industria dell'animazione giapponese. Si pensi a La grande avventura di Hols principe del sole, i cui tempi di produzione passarono dagli 8 mesi inizialmente previsti a 3 anni e mezzo o a La tomba delle lucciole, che venne trasmesso al cinema con disegni ancora abbozzati perchè non si era fatto in tempo a finirli. Un perfezionismo talmente maniacale da diventare l'incubo di produttori e animatori, e forse dello stesso Takahata, che dopo la produzione de I miei vicini Yamada sembrava potersene andare finalmente in pensione.
Ma un uomo non era d'accordo. Seiichiro Ujiie, presidente del consiglio d'amministrazione di NTV e storico produttore di molti film dello Studio Ghibli, amava troppo le opere di Isao Takahata; ormai vicino agli 80 anni, decise che voleva produrne un ultimo prima di morire. E fu così che prese vita l'ultimo grande film di Isao Takahata, La storia della principessa splendente.
Per capire come, quando e perchè ciò fu possibile, riportiamo le parole del fondatore dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki, dall'intervista presente sul pressbook ufficiale del film.
Fonte consultata:
Pressbook de La storia della principessa splendente sul sito Lucky Red
Ma un uomo non era d'accordo. Seiichiro Ujiie, presidente del consiglio d'amministrazione di NTV e storico produttore di molti film dello Studio Ghibli, amava troppo le opere di Isao Takahata; ormai vicino agli 80 anni, decise che voleva produrne un ultimo prima di morire. E fu così che prese vita l'ultimo grande film di Isao Takahata, La storia della principessa splendente.
Per capire come, quando e perchè ciò fu possibile, riportiamo le parole del fondatore dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki, dall'intervista presente sul pressbook ufficiale del film.
SEIICHIRO UJIIE: LA CHIAVE DI VOLTA
Toshio Suzuki
Planning, Studio Ghibli
Toshio Suzuki
Planning, Studio Ghibli
Senza Seiichiro Ujiie, direttore delegato e rappresentante di Nippon Television Network, questo film non sarebbe mai stato realizzato. Tutto ha avuto inizio da alcune parole dette da lui: ‘Mi piacciono i film di Isao Takahata. Amo in particolare I miei vicini Yamada. Voglio fare un film di Takahata. Non mi importa se dovesse comportare una perdita di soldi. Sarò io a pagare. Morirò felice sapendo di averlo fatto’.
Abbiamo così deciso di fare La storia della Principessa Splendente dando il via alla produzione, ma non tutti erano pienamente convinti di poter sostenere le promesse di Ujiie. Anzi, erano molte le preoccupazioni riguardanti il progetto e il budget consistente che avrebbe richiesto. Razionalmente, in termini economici, si trattava di un'impresa meritevole di essere definita come ‘spericolata’.
Tuttavia all'epoca non c'era nessuno che avesse il coraggio di affrontare il signor Ujiie con un'opinione contraria. Nessuno si sarebbe neanche azzardato a criticarlo alle spalle. Era un personaggio talmente straordinario che nessuno sapeva bene come esprimergli le proprie opinioni. Questo succedeva nel 2005.
Man mano che il tempo passava, la produzione andava incontro ad una difficoltà dopo l'altra, cominciando ad accumulare ritardo. Seiichiro Ujiie è morto nel 2011. Poco tempo dopo aver letto la sceneggiatura e aver visto gli storyboard realizzati fino a quel momento. ‘La principessa Kaguya è una ragazza determinata’ aveva detto. ‘Ma a me piacciono le donne determinate’.
Le sue parole mi avevano colpito molto. Quando le ho riferite a Takahata, lui ha sorriso dimostrando di essere d'accordo.
Nessuno ne faceva menzione, ma quando Ujiie è morto eravamo tutti preoccupati per il destino del progetto. A spazzare via qualsiasi preoccupazione è stato Yoshio Okubo, oggi presidente di Nippon Television Network.
'I desideri del signor Ujiie saranno rispettati', aveva detto Okubo. Come tutti sanno, la data di uscita era stata posticipata. Quando l'ho comunicato a al signor Okubo, lui ha aumentato il budget, anche se questo era ormai equivalente a quello di un blockbuster in live-action. E' facile immaginare quanto debba essergli costato farlo, ma Okubo non ha battuto ciglio.
Visitando gli studi di produzione de La storia della Principessa Splendente qualche tempo dopo, ha fatto capire perfettamente cosa provasse. Dopo aver visto tutti i disegni attaccati sui muri, ha detto: 'Ci sarà un ritardo, vero?’
Credo che qualsiasi opera d'arte abbia bisogno di un mecenate. ‘Fallo per me’: queste parole si stagliano con forza. Senza nessuno che le dica, senza un mecenate, è impossibile buttarsi nell'impresa e portare a termine un progetto di questa portata. Seiichiro Ujiie è stato la chiave di volta di questo progetto, e sopravvive in esso. Ha messo in moto Isao Takahata e anche me, cancellando qualsiasi preoccupazione affliggesse chiunque fosse coinvolto nel progetto.
È per questo che il suo nome compare per primo nei titoli di testa di questo film.
Abbiamo così deciso di fare La storia della Principessa Splendente dando il via alla produzione, ma non tutti erano pienamente convinti di poter sostenere le promesse di Ujiie. Anzi, erano molte le preoccupazioni riguardanti il progetto e il budget consistente che avrebbe richiesto. Razionalmente, in termini economici, si trattava di un'impresa meritevole di essere definita come ‘spericolata’.
Tuttavia all'epoca non c'era nessuno che avesse il coraggio di affrontare il signor Ujiie con un'opinione contraria. Nessuno si sarebbe neanche azzardato a criticarlo alle spalle. Era un personaggio talmente straordinario che nessuno sapeva bene come esprimergli le proprie opinioni. Questo succedeva nel 2005.
Man mano che il tempo passava, la produzione andava incontro ad una difficoltà dopo l'altra, cominciando ad accumulare ritardo. Seiichiro Ujiie è morto nel 2011. Poco tempo dopo aver letto la sceneggiatura e aver visto gli storyboard realizzati fino a quel momento. ‘La principessa Kaguya è una ragazza determinata’ aveva detto. ‘Ma a me piacciono le donne determinate’.
Le sue parole mi avevano colpito molto. Quando le ho riferite a Takahata, lui ha sorriso dimostrando di essere d'accordo.
Nessuno ne faceva menzione, ma quando Ujiie è morto eravamo tutti preoccupati per il destino del progetto. A spazzare via qualsiasi preoccupazione è stato Yoshio Okubo, oggi presidente di Nippon Television Network.
'I desideri del signor Ujiie saranno rispettati', aveva detto Okubo. Come tutti sanno, la data di uscita era stata posticipata. Quando l'ho comunicato a al signor Okubo, lui ha aumentato il budget, anche se questo era ormai equivalente a quello di un blockbuster in live-action. E' facile immaginare quanto debba essergli costato farlo, ma Okubo non ha battuto ciglio.
Visitando gli studi di produzione de La storia della Principessa Splendente qualche tempo dopo, ha fatto capire perfettamente cosa provasse. Dopo aver visto tutti i disegni attaccati sui muri, ha detto: 'Ci sarà un ritardo, vero?’
Credo che qualsiasi opera d'arte abbia bisogno di un mecenate. ‘Fallo per me’: queste parole si stagliano con forza. Senza nessuno che le dica, senza un mecenate, è impossibile buttarsi nell'impresa e portare a termine un progetto di questa portata. Seiichiro Ujiie è stato la chiave di volta di questo progetto, e sopravvive in esso. Ha messo in moto Isao Takahata e anche me, cancellando qualsiasi preoccupazione affliggesse chiunque fosse coinvolto nel progetto.
È per questo che il suo nome compare per primo nei titoli di testa di questo film.
Fonte consultata:
Pressbook de La storia della principessa splendente sul sito Lucky Red
Il fatto che poi quest'opera sia pure un capolavoro non fa altro che confermare la sua lungimiranza.
Questa frase mi ha colpito particolarmente... in un mondo dove se non c'é un guadagno le opere di ogni genere, anche meritevoli, vengono abbandonate questa persona ha fatto di tutto pur di realizzare questo suo sogno.
Forse è un sogno un po' egoista ma denota una grande passione... mi dispiace che non sia riuscito a vedere il film per intero.
Ringrazio lui e tutti quelli che hanno creduto in questo progetto, ho amato questo film ed ora è ancora un pochino più speciale.
Mi dispiace davvero molto che sia morto prima di riuscire a vederlo completato
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