Riportiamo con piacere, direttamente dal sito ufficiale di Edizioni Star Comics, una corposa intervista a Kohei Horikoshi, autore di uno degli shounen manga del momento, My Hero Academia. Buona lettura.
"Ho pensato di fare solo quello che mi piaceva,
che riguardasse ciò per cui mi sono divertito.”
Con più di sei milioni di copie vendute, MY HERO ACADEMIA di Kohei Horikoshi, edito in Giappone da Shueisha e pubblicato in Italia da Edizioni Star Comics, è una delle serie più vendute degli ultimi due anni.
In occasione della trasmissione, in Giappone, della prima stagione dell’omonimo anime tratto dal manga, andata in onda dall’aprile al giugno di quest’anno, l’autore ha concesso la seguente intervista, pubblicata su Weekly Shonen Jump, n. 17 del 2016, che noi riportiamo integralmente in traduzione.
Può raccontare francamente cosa ha pensato quando era arrivata la notizia della realizzazione dell’anime?
Prima di tutto ne sono stato sorpreso. E poi mi sono imbarazzato un po', perché questo progetto è stato inaugurato quando non era passato nemmeno un anno dalla pubblicazione della prima puntata di MY HERO ACADEMIA, se ricordo bene. Appena l'ho saputo, ho detto ai miei amici e alla mia famiglia: «diventerà una serie di animata». Tutti sono stati contenti della mia notizia. Dopo aver visto la reazione degli altri con grande gioia, finalmente ho sentito che la realizzazione dell’anime fosse una gran risultato.
Quando e in quale situazione ha avuto la notizia della realizzazione della serie animata?
Non mi ricordo bene, ma mi sembra che fosse nel periodo dell’uscita del terzo volume. Credo che il mio redattore me l'abbia detto durante una conversazione su un altro argomento... ogni venerdì ho un appuntamento telefonico con il mio redattore: approfittando dell'occasione di informarmi delle statistiche della rivista, mi ha detto che era arrivata la proposta della serie animata.
Come è nato MY HERO ACADEMIA? Con quale motivazione?
Dopo aver concluso subito la mia seconda opera ero giù di morale e non avevo la forza di pensare a un nuovo progetto. Tuttavia dovevo lanciare l'idea per la nuova serie... allora ho pensato di fare solo quello che mi piaceva, che riguardasse ciò per cui mi sono divertito nel passato. Ricordavo che mi ero divertito tantissimo lavorando a una breve opera, MY HERO, e così ho cominciato a disegnare MY HERO ACADEMIA in qualità di nuova serie. È ambientato nello stesso scenario di MY HERO, ma vi ho inserito tutti gli elementi che hanno fatto parte dei miei lavori del passato, e posso dire che sto lavorando a quest’opera come se fosse la compilazione di tutto quello che ho realizzato fino ad ora.
[MY HERO è stata pubblicato come episodio autoconclusivo sul numero invernale di AKAMARU JUMP, nel 2008. Il protagonista di questo episodio è il rappresentante di una ditta che vende articoli per eroi]
Ha qualcosa in particolare a cui presta speciale attenzione per realizzare questa opera?
Questa serie è la storia di Allmight e Deku. La loro storia è come il filo dell’ordito, sul quale si innesta la trama principale, in realtà non tanto allegra perché spesso Allmight si indebolisce, e Deku è ferito e non vince piacevolmente... sento che la narrazione diventa sempre più triste se scrivo solo la loro storia. Invece, per la trama cerco di scrivere vicende più divertenti: la considero come parte del mio gioco con i personaggi secondari e i quirk dei eroi. Con questa “parte allegra” intendo neutralizzare la “parte oscura” dell'opera, perché ho un carattere tendenzialmente introverso, e voglio evitare che anche la storia prenda la stessa piega. Dunque do importanza alla trama e sto molto attento a cercare di divertirmi ed essere più allegro.
Fra i personaggi di MY HERO ACADEMIA chi è il suo preferito? Forse Allmight, come ci aspettiamo?
Non è esatto, se rispondo che è lui il mio preferito. Allmight è l'elemento principale dell'opera e non posso “giocare” con lui. Mi ci dedico molto perché devo scegliere le sue parole con tanta prudenza, perfezionandole con diverse revisioni: dunque mi piace, ma lo disegno pensando «che fatica...». Invece il personaggio che posso disegnare senza pensieri è Katsuki. Io amo AKIRA1 del maestro Katsuhiro Otomo, e nell'opera c'è un personaggio che si chiama Tetsuo. Questo personaggio possiede un potere enorme, ed è un vero birbante: usa le sue capacità alla maniera di un bambino. Ho voluto creare questo tipo di personaggio: per questo motivo Katsuki è psicologicamente un bambino, pur possedendo un potere spaventoso. Penso che qualche volta ai miei lettori non piaccia Katsuki, perché inveisce contro tutti e in qualunque momento, ma mi diverte rappresentarlo mentre combatte saltando su e giù e poi strilla con forza. Katsuki è mio personaggio preferito, e mi diverto a disegnarlo personalmente.
Ha un episodio che preferisce particolarmente, fino ad adesso?
Fondamentalmente mi piacciono tutti gli episodi, ma tra questi il mio preferito è quello della simulazione di battaglia nella quale Deku e Katsuki si fronteggiano la prima volta. Ero molto concentrato nel disegnare quella scena, e in quel momento percepivo di dover assolutamente conquistare i lettori. Mi piace perché è il punto culminante della prima parte della serie, per cui mi sono sforzato tantissimo. Inoltre, è stato il più “sentito” perché da quel punto ho cominciato ad avere critiche positive, e ho tirato un sospiro di sollievo.
In quella scena si riscontra la componente “seria” del rapporto fra Deku e Katsuki, ed è molto interessante perché, dall'altra parte, contemporaneamente, prosegue il divertente scambio di battute tra Ochaco e Iida. In questo troviamo proprio la relazione fra l'ordito e la trama che ha raccontato prima, giusto?
Sì, sono lieto di quello che Lei mi ha detto. Sentivo che solo con Katsuki e Deku la scena sarebbe improvvisamente diventata spaventosa, perciò vi ho lavorato intendendo che Ochaco e Iida rompessero la tensione, in modo da equilibrare l’opera.
Quale sarebbe il miglior quirk per Lei, se fosse in grado di attivarlo?
Ho già preparato la risposta a questa domanda, prima di venire qua. Il quirk del "poter vivere senza dormire”[sorride].
Una risposta decisamente da mangaka [l’intervisitatore sorride ]!
Dormo tantissimo! Una volta che mi sono addormentato non ce la faccio mai a svegliarmi... ma credo che questo quirk sia abbastanza utile, perché significherebbe che il possessore non si stanca mai.
Ci può dire quali erano i fumetti e i cartoni animati che a lei piacevano quando era bambino?
Parlando dei fumetti, leggevo sempre DRAGON BALL,2 senz’altro. Poi leggevo lo stesso volume più volte: se mi ricordo bene, sto parlando della parte della storia di poco precedente "il gioco di Cell", che inizia con la comparsa dell’omonimo cyborg. Non mi ricordo il perché, ma leggevo solo quel volume. Riguardo ai cartoni, amavo le tante serie che una volta venivano trasmesse verso le sei di sera, vero? Fra quelle mi piaceva MAJIN EIYUDEN WATARU,3 e lo guardavo sempre. Imitavo sempre un personaggio di quella serie, che si chiamava “Maestro Shibaraku”.
Ha ricevuto qualche influenza da DRAGON BALL?
Credo di essere stato fortemente influenzato da DRAGON BALL. Voglio che il “personaggio forte” debba avere muscoli d'acciaio, e mi piace il fisico di Goku in versione Super Saiyan: credo che Allmight provenga da lì.
Si dice che in MY HERO ACADEMIA si respiri l'atmosfera degli american comics. A Lei piacciono gli eroi delle serie americane?
Sì, mi sono stupito di Spiderman,4 il film di Sam Raimi, e dopo averlo visto ho cominciato, pian piano, a leggere gli american comics e a vedere i film da essi tratti. Soprattutto, sono impressionato dai testi scritti a mano e dall'onomatopea. I primi sono molto attraenti, e poi mi sembra che la disposizione dell’onomatopea sia molto diversa da quella dei fumetti giapponesi. Li leggo facendo attenzione a dove sono inserite le onomatopee, come il rumore del pugno. Oltre la collocazione dell'onomatopea, studio il modo in cui è usato il colore nero e la tecnica per realizzare l'ombreggiatura. Capisco tante cose riguardo all'equilibrio del nero, leggendo gli american comics. A seconda di come viene usato il nero, posso immaginare il risultato finale della tavola. Anche se non padroneggio ancora perfettamente il nero, mi esercito studiando dagli american comics.
Sinceramente, può dirci chi è il suo supereroe preferito?
Ovviamente sono Goku e Spiderman. Quando penso ai supereroi mi vengono in mente questi due. Prima di tutto, Goku ci dà sicurezza quando arriva. Per esempio, mi sono sentito al sicuro quando Goku è tornato dopo la guarigione dalle gravi ferite per salvare gli amici del pianeta Namek, attaccati durante la sua assenza. Ho pensato: «sì, ora è tutto ok!». Credevo che Goku avrebbe vinto con il suo semplice ritorno [sorride]. Dopo tanti anni ho notato come altri personaggi non abbiano quella sicurezza di Goku. Certo, esistono diverse figure di supereroi, ma per me il superore deve trasmettere sicurezza salvando la gente. Ho conosciuto Spiderman tramite il film che presenta tante scene in cui il personaggio salva la gente, e l'ho considerato molto affascinante: questi sono i momenti più belli del film. Eppure, Goku ama il combattimento, e combatte perché gli piace [sorride]. Mi piacciono Goku e Spiderman perché ognuno ha il suo fascino. Ultimamente ho visto il film ANPANMAN5. Nel film, Anpanman è molto affascinante. Quando arriva, tutti si sentono totalmente al sicuro, anche se gli altri personaggi sono stati colpiti dall'avversario. Quando arriva Anpanman tutti cominciano a dire «vai!!! Vai!!!». Basta semplicemente il suo arrivo che tutti cominciano a sentirsi positivi. Credo che questo sia il senso della sicurezza. Ovviamente, esistono tante tipologie di supereroi, e qualcuno dice che questo tipo di figura non debba essere in questo modo. Comunque, per me è così, e cerco di esprimerlo precisamente in MY HERO ACADEMIA.
1 La serie a fumetti è stata pubblicata su Weekly Shonen Magazine di Kodansha dal 1982 al 1990. Nel 1988 è stato realizzato il lungometraggio animato tratto da questa serie e ha avuto un grande successo internazionale.
2 Il manga di Akira Toriyama è stato pubblicato su Weekly Shonen Jump dal 1984 al 1995. Ha avuto varie trasposizioni nei diversi media, ottenendo un successo planetario.
3 L’anime è stato trasmesso in televisione a partire dal 1988. Il robot che sta tra i personaggi di questa serie è stato diventato il giocattolo di nome “Praction”, e ha avuto grande notorietà tra i più piccoli.
4 Il film di live action realizzato dall’american comics Spiderman, di Stan Lee. La versione di Sam Raimi consta di tre film: il primo è arrivato in sala in 2002.
5 Serie animata basata sui libri illustrati di Takashi Yanase. I 27 film di questa serie sono rimasti in proiezione fino ad oggi, e il ventottesimo arriverà in sala nel Luglio 2016.
Fonte consultata:
starcomics.com
"Ho pensato di fare solo quello che mi piaceva,
che riguardasse ciò per cui mi sono divertito.”
Con più di sei milioni di copie vendute, MY HERO ACADEMIA di Kohei Horikoshi, edito in Giappone da Shueisha e pubblicato in Italia da Edizioni Star Comics, è una delle serie più vendute degli ultimi due anni.
In occasione della trasmissione, in Giappone, della prima stagione dell’omonimo anime tratto dal manga, andata in onda dall’aprile al giugno di quest’anno, l’autore ha concesso la seguente intervista, pubblicata su Weekly Shonen Jump, n. 17 del 2016, che noi riportiamo integralmente in traduzione.
Può raccontare francamente cosa ha pensato quando era arrivata la notizia della realizzazione dell’anime?
Prima di tutto ne sono stato sorpreso. E poi mi sono imbarazzato un po', perché questo progetto è stato inaugurato quando non era passato nemmeno un anno dalla pubblicazione della prima puntata di MY HERO ACADEMIA, se ricordo bene. Appena l'ho saputo, ho detto ai miei amici e alla mia famiglia: «diventerà una serie di animata». Tutti sono stati contenti della mia notizia. Dopo aver visto la reazione degli altri con grande gioia, finalmente ho sentito che la realizzazione dell’anime fosse una gran risultato.
Quando e in quale situazione ha avuto la notizia della realizzazione della serie animata?
Non mi ricordo bene, ma mi sembra che fosse nel periodo dell’uscita del terzo volume. Credo che il mio redattore me l'abbia detto durante una conversazione su un altro argomento... ogni venerdì ho un appuntamento telefonico con il mio redattore: approfittando dell'occasione di informarmi delle statistiche della rivista, mi ha detto che era arrivata la proposta della serie animata.
"L'eroe che immagino aiuta la gente
e trasmette sicurezza."
e trasmette sicurezza."
Come è nato MY HERO ACADEMIA? Con quale motivazione?
Dopo aver concluso subito la mia seconda opera ero giù di morale e non avevo la forza di pensare a un nuovo progetto. Tuttavia dovevo lanciare l'idea per la nuova serie... allora ho pensato di fare solo quello che mi piaceva, che riguardasse ciò per cui mi sono divertito nel passato. Ricordavo che mi ero divertito tantissimo lavorando a una breve opera, MY HERO, e così ho cominciato a disegnare MY HERO ACADEMIA in qualità di nuova serie. È ambientato nello stesso scenario di MY HERO, ma vi ho inserito tutti gli elementi che hanno fatto parte dei miei lavori del passato, e posso dire che sto lavorando a quest’opera come se fosse la compilazione di tutto quello che ho realizzato fino ad ora.
[MY HERO è stata pubblicato come episodio autoconclusivo sul numero invernale di AKAMARU JUMP, nel 2008. Il protagonista di questo episodio è il rappresentante di una ditta che vende articoli per eroi]
Ha qualcosa in particolare a cui presta speciale attenzione per realizzare questa opera?
Questa serie è la storia di Allmight e Deku. La loro storia è come il filo dell’ordito, sul quale si innesta la trama principale, in realtà non tanto allegra perché spesso Allmight si indebolisce, e Deku è ferito e non vince piacevolmente... sento che la narrazione diventa sempre più triste se scrivo solo la loro storia. Invece, per la trama cerco di scrivere vicende più divertenti: la considero come parte del mio gioco con i personaggi secondari e i quirk dei eroi. Con questa “parte allegra” intendo neutralizzare la “parte oscura” dell'opera, perché ho un carattere tendenzialmente introverso, e voglio evitare che anche la storia prenda la stessa piega. Dunque do importanza alla trama e sto molto attento a cercare di divertirmi ed essere più allegro.
Fra i personaggi di MY HERO ACADEMIA chi è il suo preferito? Forse Allmight, come ci aspettiamo?
Non è esatto, se rispondo che è lui il mio preferito. Allmight è l'elemento principale dell'opera e non posso “giocare” con lui. Mi ci dedico molto perché devo scegliere le sue parole con tanta prudenza, perfezionandole con diverse revisioni: dunque mi piace, ma lo disegno pensando «che fatica...». Invece il personaggio che posso disegnare senza pensieri è Katsuki. Io amo AKIRA1 del maestro Katsuhiro Otomo, e nell'opera c'è un personaggio che si chiama Tetsuo. Questo personaggio possiede un potere enorme, ed è un vero birbante: usa le sue capacità alla maniera di un bambino. Ho voluto creare questo tipo di personaggio: per questo motivo Katsuki è psicologicamente un bambino, pur possedendo un potere spaventoso. Penso che qualche volta ai miei lettori non piaccia Katsuki, perché inveisce contro tutti e in qualunque momento, ma mi diverte rappresentarlo mentre combatte saltando su e giù e poi strilla con forza. Katsuki è mio personaggio preferito, e mi diverto a disegnarlo personalmente.
Ha un episodio che preferisce particolarmente, fino ad adesso?
Fondamentalmente mi piacciono tutti gli episodi, ma tra questi il mio preferito è quello della simulazione di battaglia nella quale Deku e Katsuki si fronteggiano la prima volta. Ero molto concentrato nel disegnare quella scena, e in quel momento percepivo di dover assolutamente conquistare i lettori. Mi piace perché è il punto culminante della prima parte della serie, per cui mi sono sforzato tantissimo. Inoltre, è stato il più “sentito” perché da quel punto ho cominciato ad avere critiche positive, e ho tirato un sospiro di sollievo.
In quella scena si riscontra la componente “seria” del rapporto fra Deku e Katsuki, ed è molto interessante perché, dall'altra parte, contemporaneamente, prosegue il divertente scambio di battute tra Ochaco e Iida. In questo troviamo proprio la relazione fra l'ordito e la trama che ha raccontato prima, giusto?
Sì, sono lieto di quello che Lei mi ha detto. Sentivo che solo con Katsuki e Deku la scena sarebbe improvvisamente diventata spaventosa, perciò vi ho lavorato intendendo che Ochaco e Iida rompessero la tensione, in modo da equilibrare l’opera.
Quale sarebbe il miglior quirk per Lei, se fosse in grado di attivarlo?
Ho già preparato la risposta a questa domanda, prima di venire qua. Il quirk del "poter vivere senza dormire”[sorride].
Una risposta decisamente da mangaka [l’intervisitatore sorride ]!
Dormo tantissimo! Una volta che mi sono addormentato non ce la faccio mai a svegliarmi... ma credo che questo quirk sia abbastanza utile, perché significherebbe che il possessore non si stanca mai.
Ci può dire quali erano i fumetti e i cartoni animati che a lei piacevano quando era bambino?
Parlando dei fumetti, leggevo sempre DRAGON BALL,2 senz’altro. Poi leggevo lo stesso volume più volte: se mi ricordo bene, sto parlando della parte della storia di poco precedente "il gioco di Cell", che inizia con la comparsa dell’omonimo cyborg. Non mi ricordo il perché, ma leggevo solo quel volume. Riguardo ai cartoni, amavo le tante serie che una volta venivano trasmesse verso le sei di sera, vero? Fra quelle mi piaceva MAJIN EIYUDEN WATARU,3 e lo guardavo sempre. Imitavo sempre un personaggio di quella serie, che si chiamava “Maestro Shibaraku”.
Ha ricevuto qualche influenza da DRAGON BALL?
Credo di essere stato fortemente influenzato da DRAGON BALL. Voglio che il “personaggio forte” debba avere muscoli d'acciaio, e mi piace il fisico di Goku in versione Super Saiyan: credo che Allmight provenga da lì.
Si dice che in MY HERO ACADEMIA si respiri l'atmosfera degli american comics. A Lei piacciono gli eroi delle serie americane?
Sì, mi sono stupito di Spiderman,4 il film di Sam Raimi, e dopo averlo visto ho cominciato, pian piano, a leggere gli american comics e a vedere i film da essi tratti. Soprattutto, sono impressionato dai testi scritti a mano e dall'onomatopea. I primi sono molto attraenti, e poi mi sembra che la disposizione dell’onomatopea sia molto diversa da quella dei fumetti giapponesi. Li leggo facendo attenzione a dove sono inserite le onomatopee, come il rumore del pugno. Oltre la collocazione dell'onomatopea, studio il modo in cui è usato il colore nero e la tecnica per realizzare l'ombreggiatura. Capisco tante cose riguardo all'equilibrio del nero, leggendo gli american comics. A seconda di come viene usato il nero, posso immaginare il risultato finale della tavola. Anche se non padroneggio ancora perfettamente il nero, mi esercito studiando dagli american comics.
Sinceramente, può dirci chi è il suo supereroe preferito?
Ovviamente sono Goku e Spiderman. Quando penso ai supereroi mi vengono in mente questi due. Prima di tutto, Goku ci dà sicurezza quando arriva. Per esempio, mi sono sentito al sicuro quando Goku è tornato dopo la guarigione dalle gravi ferite per salvare gli amici del pianeta Namek, attaccati durante la sua assenza. Ho pensato: «sì, ora è tutto ok!». Credevo che Goku avrebbe vinto con il suo semplice ritorno [sorride]. Dopo tanti anni ho notato come altri personaggi non abbiano quella sicurezza di Goku. Certo, esistono diverse figure di supereroi, ma per me il superore deve trasmettere sicurezza salvando la gente. Ho conosciuto Spiderman tramite il film che presenta tante scene in cui il personaggio salva la gente, e l'ho considerato molto affascinante: questi sono i momenti più belli del film. Eppure, Goku ama il combattimento, e combatte perché gli piace [sorride]. Mi piacciono Goku e Spiderman perché ognuno ha il suo fascino. Ultimamente ho visto il film ANPANMAN5. Nel film, Anpanman è molto affascinante. Quando arriva, tutti si sentono totalmente al sicuro, anche se gli altri personaggi sono stati colpiti dall'avversario. Quando arriva Anpanman tutti cominciano a dire «vai!!! Vai!!!». Basta semplicemente il suo arrivo che tutti cominciano a sentirsi positivi. Credo che questo sia il senso della sicurezza. Ovviamente, esistono tante tipologie di supereroi, e qualcuno dice che questo tipo di figura non debba essere in questo modo. Comunque, per me è così, e cerco di esprimerlo precisamente in MY HERO ACADEMIA.
1 La serie a fumetti è stata pubblicata su Weekly Shonen Magazine di Kodansha dal 1982 al 1990. Nel 1988 è stato realizzato il lungometraggio animato tratto da questa serie e ha avuto un grande successo internazionale.
2 Il manga di Akira Toriyama è stato pubblicato su Weekly Shonen Jump dal 1984 al 1995. Ha avuto varie trasposizioni nei diversi media, ottenendo un successo planetario.
3 L’anime è stato trasmesso in televisione a partire dal 1988. Il robot che sta tra i personaggi di questa serie è stato diventato il giocattolo di nome “Praction”, e ha avuto grande notorietà tra i più piccoli.
4 Il film di live action realizzato dall’american comics Spiderman, di Stan Lee. La versione di Sam Raimi consta di tre film: il primo è arrivato in sala in 2002.
5 Serie animata basata sui libri illustrati di Takashi Yanase. I 27 film di questa serie sono rimasti in proiezione fino ad oggi, e il ventottesimo arriverà in sala nel Luglio 2016.
Fonte consultata:
starcomics.com
Amo molto le opere di questo autore, quindi grazie mille per questa piccola perla! <3
Se posso solo dire, attenti ad alcuni errori di battitura >-<''
Vi ricorda qualcosa ?
A me no.
E poi All Might mi sembra ispirato al Mighty man di Savage Dragon, che anche lui poteva trasferitre i suoi poteri a chi voelva prima di morire.
Per il resto MHA pur trovandolo interessante a me sembra la copia di Naruto coi supereroi invece dei ninja
E che sia ispirato a Tetsuo di Akira, ora tutto torna.
Per il resto intervista interessante, Kohei Horikoshi ho avuto il piacere di scoprirlo 4 anni fa grazie alla pubblicazione ad opera dell'ormai defunta GP Publishing della sua prima fatica, che pur vantando un plot iniziale abbastanza originale per gli standard della rivista, non ottenne l'appoggio da parte dei lettori e fu chiusa a soli 5 numeri.
Già da quel titolo si percepiva tutto il potenziale di questo giovane autore, il quale aveva bisogno unicamente di un titolo capace di creare interesse nei confronti del pubblico, che spesso decide vita e morte delle varie pubblicazioni, e con la sua seconda opera (Sensei no Bulge) chiusasi dopo appena due numeri temevo seriamente che il suo destino fosse segnato, il che sarebbe stato un vero peccato dato l'enorme spreco di talento che un suo eventuale abbandono avrebbe comportato.
Fortunatamente non si è dato per vinto e grazie alla sua forza d'animo ha dato vita a quello che reputo al momento come uno dei migliori titoli per ragazzi della nuova generazione, che fa della propria semplicità il punto di forza, con un character design azzeccato ed uno sviluppo di base che si è rivelato vincente specialmente in questo periodo in cui i supereroi sono tornati alla ribalta.
E' uno dei titoli che leggo con maggiore interesse e piacere tra le novità presentate quest'anno in Italia, e sono contento del successo che sta riscuotendo, meritato anche per via dell'enorme impegno che Horikoshi ha riposto in esso dopo ben due stroncature.
Vediamo come il tutto procederà, io sono alquanto soddisfatto del risultato ottenuto, e quando poi ho anche saputo di chi farà un cammeo in questa serie da Crazy Zoo ho esultato di gioia perché è uno di quelli che ho apprezzato maggiormente.
Detto questo il mio debole principale per questo titolo ha un unico nome: Tsuyu Asui *_*
[img]http://vignette2.wikia.nocookie.net/lapis/images/2/2d/Tsuyu_Asui.png/revision/latest?cb=20141229001017[/img]
Ma cosa ahaha ?
Allora tutti gli shonen sono Naruto con pirati, maghi, shinigami, ecc al posto dei ninja.
Non capisco il nesso. Ma che stai a dire ?
Cè il protagonista che vuole diventare ...... perciò entra in un accademia di ....... dove deve superare un torneo per essere promosso.
Qui incontra il ragazzo più forte dell' accademia che ha problemi con la famiglia, infatti odia il..... e vuoe diventare il migliore di tutti.
Intanto un organizzazione malvagia è interessata ai poteri di uno degli studenti vuole catturarlo per portarlo dalla loro parte.
Gli altri vanno a salvarlo.
Riempire gli spazi con ninja, supereroi, Sasuke, Bakugo, Todoroki, Endeavor, Itachi e avrete magicamente sempre e cmq, la trama dei primi volumi di Naruto e MHA
Hai generalizzato questo anime/manga come non mai.
Sono la prima a dire che è il solito anime condito in salsa shonen, ma poi c'é ben altro, c'é una buona caratterizzazione dei personaggi, un chara eccellente, per certi versi una trama non troppo banale per la reazione di alcuni personaggi in determinate situazioni.
Il rapporto malsano del protagonista con il suo amico d'infanzia che non è da sottovalutare (che non centra na cippa con la tua similitudine Naruto-Sasuke).
A mio parere le somiglianze si fermano con : rivalità tra personaggi principali ed un esame da passare per entrare in una scuola.
grazie al piffero è uno shonenjump son tutti così... l' unica vera differenza sta nel rapporto "umano" tra maestro e allievo. un eroe in declino, non più invincibile, non più onnipotente, non più figo e uno sfigato che non è nemmeno in grado di usare i poteri che gli vengono dati, alla fine lo sfigato usa il suo potere più grande il suo cervello, o la sua intelligenza: questo in naruto e negli altri manga shonenjump da combattimento non c'è praticamente mai. il protagonista vuol sempre diventare il più forte e diventa sempre più potente, mentre in my hero academya il potere acquisito è quasi un limite, e il nostro usa la sua testa, i suoi appunti per rendere al meglio delle sue potenzialità, finalmente un potere assoggettato all' intelletto! mi stupisce infatti che l' autore non abbia sottolineato questa cosa, ma d' altra parte deve pure non farsi licenziare. sembrano risposte costruite quasi...
Secondo me è più originale Oda ( e lo dice uno a cui non frega nulla di OP ) dove ha creato personaggi diversi dal solito (e uno dei pochi manga dove non c'è la loli di ordinanza per dirne una ) e cercato di variegare dai soliti stereotopi narrativi dei jump manga.
Al massimo copia se stesso, visto che ormai in ogni isola si ripete sempre lo stesso copione.
Ripeto, non è un brutto fumetto, anzi , ma sa tutto di già visto e stravisto.
Bè non ci vedo stà gran differenza da uno shonen classico: il protagonista ha un grande potere e deve imparare ad usarlo ( altrimenti se fosse già suoper potente vincerebbe facile e sarebbe una palla) e diventerà sempre più forte mano a mano che andrà avanti.
Gli mettono un maestro a insegnarli i fondamentali ( il solito vecchietto nano) e via così....
forse non mi sono spiegata bene, certo che è tutto trito e ritrito, sono i canoni della shounenjump dire che è tutto uguale è come sparare alla croce rossa lo sanno anche i sassi. la differenza è che quel potere non impara affatto ad usarlo, perchè ogni volta che lo usa si scassa la mano o si scassa tutto, però impara ad usare quello che ha, compreso il nuovo potere usando il cervello e tattiche di combattimento... fine non c'è altro di diverso.
certo solo che a parte non essere nano XD ne vecchio O.o? a differenza dell' eremita delle tartarughe questo kamehameha non le spara se non sputando sangue perchè si spappola il fegato a farlo, in oltre non mi pare ci sia un gran rapporto umano tra goku e muten, senza contare che cambia maestri ogni tre per due... per il resto hai ragione che sono tutti uguali, è verissimo, come detto sopra secondo me quelle che ho appena detto sono le uniche cose per cui si differenzia dalla marea di manga da combattimento di shoune jump, e penso che per questo valga la pena leggerlo.
Si che c'è, il vecchietto che faceva da Maestro ad All Might se non ricordo male.
E da un pò che non leggo più quindi non so come è andata avanti la cosa .
Lo sappiamo tutti che i manga di jump sono fatti con lo stampino, però inventarsi qualcosa di nuovo no ?
Inve c'è il solito allenamento/torneo/powerup /allenamento/torneo/powerup / ... Gli unici che hanno fatto le cose diverse dai soliti standard sono stati Oda con OP e Araki con Jojo.
Cmq , per i più giovani che non lo conoscono, prima di MHA c'era...
https://www.youtube.com/watch?v=hgq8VN2sqFg
bhe su jojo sono daccordo un po' meno per one pice.
beh il genere di combattimento purtroppo è effettivamente abbastanza abusato, tanto che ormai i crismi sono diventati un canone da seguire alla lettera, appunto shonenjump è uno di quelli che ha creato questo stallo. bho non saprei effettivamente se mai cambiarà questo modo di fare manga da combattimento, certo però che di shonen nuovi ne sono timidamente usciti un po' . nisekoi, food wars ecc... non sono da combattimento e ovviamente non sono la punta di diamante della shueisha. forse è anche colpa del target che hanno scelto, ormai fidelizzato ad un certo tipo di lettura sempre quella. bho speriamo che esca qualcosa di nuovo, ma per ora, appunto my hero academia mi sembra quello che almeno un po' ha saputo inventarsi qualcosa di nuovo, anche se è poco, per volerlo dire diverso.
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