Pubblicato per la prima volta sulle pagine della rivista Business Jump di Shueisha col titolo di Gunnm (銃夢) nell’ormai lontano 1991, Alita è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro che, dopo l’enorme successo in patria, è stato tradotto in otto lingue e si è conquistato nel corso degli anni un numero crescente di seguaci sparsi per il globo assurgendo allo status di autentico cult del genere sci-fi. Fra i vari estimatori del soggetto si annovera nientepopodimeno che James "Terminator" Cameron il quale ne ha acquisito i diritti di sfruttamento cinematografico per un progetto attualmente in fase di produzione. In Italia le sorti di Alita hanno seguito un percorso editoriale piuttosto travagliato e a più di vent’anni di distanza dalla prima versione nostrana, in concomitanza con Lucca Comics 2016, la Planet Manga ha iniziato a ristampare la serie in una nuova edizione. La collana, che sarà suddivisa in 9 volumi da 200 pagine in bianco e nero e in formato tascabile (13x18) da 4,50€ cadauno, ne rivisita l'adattamento mantenendo il senso di lettura e le onomatopee giapponesi ma sacrifica le tavole a colori in un edizione semplice e spartana.
Il racconto, ambientato in un futuro post apocalittico e distopico, prende le mosse nella Città Discarica, informe agglomerato industriale che si estende a perdita d’occhio all’ombra di Salem, la città sospesa dal suolo dove pochi eletti conducono una vita agiata, lontano dal degrado e dalla disumanità che regna sulla terra. Lo scienziato e bounty hunter Daisuke Ido, rovistando tra i rifiuti, trova i resti di un esoscheletro dalle fattezze femminili dotato di un cervello cibernetico ancora perfettamente funzionante, che però non conserva alcuna memoria di sé. Daisuke ribattezza affettuosamente il cyborg col nome di Alita (Gally in originale) e si prende cura del suo corpo artificiale con l’intento di formare una creatura pura e incontaminata. I due diventano amici, colmando le loro rispettive tristezze, e un bel giorno, per difendere Daisuke dall’attacco di un criminale, la ragazza scatta istintivamente in modalità panzer kunst, un’antica disciplina marziale devastante e tipica dei cyborg da combattimento. Rivelatasi un'arma micidiale, Alita decide di gettarsi nella mischia diventando una hunter warrior, elite di cacciatori di taglie che opera nel far west della Città Discarica al soldo dei Deckmen, i cyberfunzionari amministrativi gestiti direttamente da Salem.
L’antefatto, già di per sé abbastanza forte e d’impatto, riprende un topos consolidato nella letteratura manga/anime, l’amnesia, ma il passato perduto è solo il punto di partenza di una saga decennale che straripa violenza, angoscia, vendetta, malinconia e qualche brandello di felicità. Il prezzo da pagare per la seconda possibilità di Alita è un viaggio iniziatico che la porterà dalla giungla di lamiere contorte della Città Discarica alle piste imbevute di adrenalina del Motorball, fino alla città utopica di Salem, dove incontrerà una gamma di personaggi complessi, bizzarri, pericolosi e talvolta completamente folli.
Pur rimanendo fortemente orientato all’azione, come dimostra il meticoloso studio delle pose plastiche e delle coreografie nei furiosi duelli ricorrenti, la vicenda spazia attraverso il romanticismo, il surreale, la guerra e lo sport senza soluzione di continuità, attingendo a una varietà di generi che mantiene sempre vivo l’interesse del lettore. Il filo dell’intreccio, che si dirama in ampi archi narrativi e articolate sotto trame, risulta solido, scorrevole e con un moto perturbato fino agli ultimi capitoli in cui una vertiginosa sequenza di colpi di scena prelude alla convulsa e spettacolare apoteosi finale.
Il comparto grafico si conferma di eccezionale livello e scala nuove vette di visionarietà nel design dei personaggi, sempre ricercato e ricco di sfumature espressive, così come nei claustrofobici e marcescenti scenari cyberpunk. La griglia compositiva si dimostra uno strumento incredibilmente versatile per il disegnatore che dona dinamismo e impetuosità alle scene d’azione con raffiche di linee cinetiche, vignette asimmetriche, spigolose, dissolte in splash page. Le tavole trasudano alta qualità e cura dei dettagli e si avverte un sensibile affinamento del tratto in corso d’opera, ma l’autore non si ferma alla sontuosità dell’impianto decorativo e imprime spessore e profondità ai suoi personaggi che risultano sempre molto particolareggiati. Anche i nemici più mostruosi sono sfaccettati e sembrano conservare una qualche scoria di umanità a modo loro. I vari antagonisti e i compagni di viaggio, che di volta in volta entrano in scena, hanno sempre caratteristiche originali con personalità sfumate e motivazioni credibili, nel complesso formano un colorito e ben assortito cast di comprimari, fra i quali emergono: il controverso Desty Nova, lo scienziato nanotecnologico ossessionato dalla dottrina del karma; Yugo, il romantico ladro primo amore della protagonista; e Daisuke Ido, suo mentore e padre putativo.
L’universo creato da Yukito Kishiro è stupefacente e la società della Città Discarica, con il suo bizzarro mix di cyborg, mutanti, robot ed esseri xenomorfi, crea un’atmosfera visivamente accattivante dove la stessa definizione di "umano" è spesso sfocata e irriconoscibile in un’ambiguità che trova la sua sintesi proprio in Alita. Ci si dimentica di avere di fronte una complessa combinazione di componenti metalliche per lasciarsi conquistare dall'ingenuità di una ragazzina che si affaccia sul mondo. Il suo personaggio è un crogiolo di estremi e contrasti affascinanti, eroina al contempo spietata e misericordiosa, capace di teneri gesti di affetto così come di rabbiosi scatti di furore, potente macchina da guerra sotto le sembianze di una bambola dalle forme sinuose, il volto angelico e i profondi occhi carichi di malinconia. L’antitesi tra i diversi lati della sua personalità e la sua intima e prepotente crescita forniscono un valido espediente narrativo all’autore, che ci consegna pagine di enorme impatto emotivo affidando ad Alita la sua personale idea di espiazione.
Colpisce il tono quasi oscenamente brutale degli scontri (elemento che potrebbe scoraggiare alcuni lettori) in cui si nota un’eccessiva propensione al gore e agli smembramenti come parti integranti di una sintassi figurativa che enfatizza il carattere distopico e allucinante della saga. Oltre la violenza iperbolica e il fragore della battaglia, il narratore si diletta a divagare di filosofia, scienza ed etica con silenziosi spazi contemplativi aperti alla riflessione e ai riferimenti mistico-mitologici che pongono domande stimolanti sulla natura dell'umanità, sul confine tra naturale e artificiale, sul percorso verso l'illuminazione e su concetti come il destino e il karma. Il manga è inoltre disseminato di note, approfondimenti e digressioni che ci restituiscono un background tecnologico sorprendentemente intrigante e funzionale alla messa in scena.
In conclusione bisogna riconoscere che, per essere un fumetto del ‘91, a dispetto di qualche vezzo citazionistico vintage che ci riporta di peso in quegli anni, Alita si mantiene in ottima forma, conserva intatta tutta la potenza della storia, il fascino dei suoi personaggi e la freschezza delle invenzioni visive, ed ha ancora tanto da offrire a un eventuale neofita del titolo. Altamente raccomandato alla stragrande maggioranza degli appassionati di fantascienza che si sentiranno a casa fra le tavole di Alita e gli riserveranno un posto di riguardo nello scaffale dei manga cyberpunk, magari accanto ad Akira, Ghost In the Shell e Blame!. I fan della prima ora invece potranno consolarsi con Alita Last Order, sequel che si aggancia ai capitoli conclusivi andando di fatto a riscrivere l'epilogo per lanciare una serie tutta nuova. Sono inoltre usciti per Planet Manga due volumi unici, Ashen Victor e Alita Last Order: Altre Storie, che approfondiscono i retroscena di alcuni personaggi. Infine, dal 2015 in Giappone è in corso il terzo e ultimo atto della saga, la serie Alita Mars Chronicle, che getterebbe una definitiva luce sul passato marziano di Alita.
Il racconto, ambientato in un futuro post apocalittico e distopico, prende le mosse nella Città Discarica, informe agglomerato industriale che si estende a perdita d’occhio all’ombra di Salem, la città sospesa dal suolo dove pochi eletti conducono una vita agiata, lontano dal degrado e dalla disumanità che regna sulla terra. Lo scienziato e bounty hunter Daisuke Ido, rovistando tra i rifiuti, trova i resti di un esoscheletro dalle fattezze femminili dotato di un cervello cibernetico ancora perfettamente funzionante, che però non conserva alcuna memoria di sé. Daisuke ribattezza affettuosamente il cyborg col nome di Alita (Gally in originale) e si prende cura del suo corpo artificiale con l’intento di formare una creatura pura e incontaminata. I due diventano amici, colmando le loro rispettive tristezze, e un bel giorno, per difendere Daisuke dall’attacco di un criminale, la ragazza scatta istintivamente in modalità panzer kunst, un’antica disciplina marziale devastante e tipica dei cyborg da combattimento. Rivelatasi un'arma micidiale, Alita decide di gettarsi nella mischia diventando una hunter warrior, elite di cacciatori di taglie che opera nel far west della Città Discarica al soldo dei Deckmen, i cyberfunzionari amministrativi gestiti direttamente da Salem.
L’antefatto, già di per sé abbastanza forte e d’impatto, riprende un topos consolidato nella letteratura manga/anime, l’amnesia, ma il passato perduto è solo il punto di partenza di una saga decennale che straripa violenza, angoscia, vendetta, malinconia e qualche brandello di felicità. Il prezzo da pagare per la seconda possibilità di Alita è un viaggio iniziatico che la porterà dalla giungla di lamiere contorte della Città Discarica alle piste imbevute di adrenalina del Motorball, fino alla città utopica di Salem, dove incontrerà una gamma di personaggi complessi, bizzarri, pericolosi e talvolta completamente folli.
Pur rimanendo fortemente orientato all’azione, come dimostra il meticoloso studio delle pose plastiche e delle coreografie nei furiosi duelli ricorrenti, la vicenda spazia attraverso il romanticismo, il surreale, la guerra e lo sport senza soluzione di continuità, attingendo a una varietà di generi che mantiene sempre vivo l’interesse del lettore. Il filo dell’intreccio, che si dirama in ampi archi narrativi e articolate sotto trame, risulta solido, scorrevole e con un moto perturbato fino agli ultimi capitoli in cui una vertiginosa sequenza di colpi di scena prelude alla convulsa e spettacolare apoteosi finale.
Il comparto grafico si conferma di eccezionale livello e scala nuove vette di visionarietà nel design dei personaggi, sempre ricercato e ricco di sfumature espressive, così come nei claustrofobici e marcescenti scenari cyberpunk. La griglia compositiva si dimostra uno strumento incredibilmente versatile per il disegnatore che dona dinamismo e impetuosità alle scene d’azione con raffiche di linee cinetiche, vignette asimmetriche, spigolose, dissolte in splash page. Le tavole trasudano alta qualità e cura dei dettagli e si avverte un sensibile affinamento del tratto in corso d’opera, ma l’autore non si ferma alla sontuosità dell’impianto decorativo e imprime spessore e profondità ai suoi personaggi che risultano sempre molto particolareggiati. Anche i nemici più mostruosi sono sfaccettati e sembrano conservare una qualche scoria di umanità a modo loro. I vari antagonisti e i compagni di viaggio, che di volta in volta entrano in scena, hanno sempre caratteristiche originali con personalità sfumate e motivazioni credibili, nel complesso formano un colorito e ben assortito cast di comprimari, fra i quali emergono: il controverso Desty Nova, lo scienziato nanotecnologico ossessionato dalla dottrina del karma; Yugo, il romantico ladro primo amore della protagonista; e Daisuke Ido, suo mentore e padre putativo.
L’universo creato da Yukito Kishiro è stupefacente e la società della Città Discarica, con il suo bizzarro mix di cyborg, mutanti, robot ed esseri xenomorfi, crea un’atmosfera visivamente accattivante dove la stessa definizione di "umano" è spesso sfocata e irriconoscibile in un’ambiguità che trova la sua sintesi proprio in Alita. Ci si dimentica di avere di fronte una complessa combinazione di componenti metalliche per lasciarsi conquistare dall'ingenuità di una ragazzina che si affaccia sul mondo. Il suo personaggio è un crogiolo di estremi e contrasti affascinanti, eroina al contempo spietata e misericordiosa, capace di teneri gesti di affetto così come di rabbiosi scatti di furore, potente macchina da guerra sotto le sembianze di una bambola dalle forme sinuose, il volto angelico e i profondi occhi carichi di malinconia. L’antitesi tra i diversi lati della sua personalità e la sua intima e prepotente crescita forniscono un valido espediente narrativo all’autore, che ci consegna pagine di enorme impatto emotivo affidando ad Alita la sua personale idea di espiazione.
Colpisce il tono quasi oscenamente brutale degli scontri (elemento che potrebbe scoraggiare alcuni lettori) in cui si nota un’eccessiva propensione al gore e agli smembramenti come parti integranti di una sintassi figurativa che enfatizza il carattere distopico e allucinante della saga. Oltre la violenza iperbolica e il fragore della battaglia, il narratore si diletta a divagare di filosofia, scienza ed etica con silenziosi spazi contemplativi aperti alla riflessione e ai riferimenti mistico-mitologici che pongono domande stimolanti sulla natura dell'umanità, sul confine tra naturale e artificiale, sul percorso verso l'illuminazione e su concetti come il destino e il karma. Il manga è inoltre disseminato di note, approfondimenti e digressioni che ci restituiscono un background tecnologico sorprendentemente intrigante e funzionale alla messa in scena.
In conclusione bisogna riconoscere che, per essere un fumetto del ‘91, a dispetto di qualche vezzo citazionistico vintage che ci riporta di peso in quegli anni, Alita si mantiene in ottima forma, conserva intatta tutta la potenza della storia, il fascino dei suoi personaggi e la freschezza delle invenzioni visive, ed ha ancora tanto da offrire a un eventuale neofita del titolo. Altamente raccomandato alla stragrande maggioranza degli appassionati di fantascienza che si sentiranno a casa fra le tavole di Alita e gli riserveranno un posto di riguardo nello scaffale dei manga cyberpunk, magari accanto ad Akira, Ghost In the Shell e Blame!. I fan della prima ora invece potranno consolarsi con Alita Last Order, sequel che si aggancia ai capitoli conclusivi andando di fatto a riscrivere l'epilogo per lanciare una serie tutta nuova. Sono inoltre usciti per Planet Manga due volumi unici, Ashen Victor e Alita Last Order: Altre Storie, che approfondiscono i retroscena di alcuni personaggi. Infine, dal 2015 in Giappone è in corso il terzo e ultimo atto della saga, la serie Alita Mars Chronicle, che getterebbe una definitiva luce sul passato marziano di Alita.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Alita Battle Angel 1 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 2 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 3 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 4 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 5 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 6 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 7 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 8 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 9 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 10 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 11 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 12 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 13 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 14 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 15 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 16 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 17 | € 3.10 | Panini Comics |
Alita Battle Angel 18 | € 1.80 | Panini Comics |
Alita Collection 1 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 2 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 3 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 4 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 5 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 6 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 7 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 8 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 9 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 10 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita Collection 11 | € 5.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 1 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 1 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 2 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 2 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 3 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 4 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 4 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 5 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 5 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 6 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 6 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 7 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 7 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 8 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 8 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita New Edition 9 | € 4.50 | Panini Comics |
Alita New Edition 9 Ristampa | € 4.90 | Panini Comics |
Alita Panzer - Variant 30th 1 | € 25.00 | Panini Comics |
Alita Panzer Edition 1 | € 25.00 | Panini Comics |
Alita Panzer Edition 2 | € 25.00 | Panini Comics |
Alita Panzer Edition 3 | € 25.00 | Panini Comics |
Alita Panzer Edition - Cofanetto Completo | € 75.00 | Panini Comics |
The Best of Planet Manga – Steelbox Collection: Alita | € 24.90 | Panini Comics |
Pro
- Stile di disegno incisivo ed espressivo
- Scene d'azione dinamiche e spettacolari
- Intreccio solido e avvincente
- Personaggi a tutto tondo
- Acute digressioni filosofiche
Contro
- Elementi gore eccessivamente rimarcati
Quasi quasi mi hai convinto a ricomprarla in futuro... la sottiletta ho paura che cada a pezzi.
L'edizione non mi piace, il prezzo si (a un prezzo maggiore non lo avrei acquistato) tuttavia la copertina è qualcosa di osceno si spiegazza in modi assurdi, va dove vuole lei e ho dei dubbi che la rilegatura si riveli affidabile nel tempo.
per ora dunque non riesco a condividere la valutazione di Bob, più avanti si vedrà.
In compenso Alita (personaggio) è proprio adorabile
Non ci si fascia la testa prima di rompersela...
Comunque dai primi 2 volumi usciti sembra un ottimo manga, lo continuerò. I disegni nei combattimenti non sono i più chiari del mondo però.
(Dove si parla di alita sbuco sempre fuori)
E beh,si, per il gore un po' sono d'accordo!
Avrei solo una domanda: se questa edizione contiene il finale originale e non quello che si riallacciava a Last Order, varrebbe la pena leggere il suddetto seguito oppure lo si può abbandonare senza remore e dedicarsi ai volumi brevi citati nel testo?
In ogni caso, questo è uno dei miei fumetti preferiti e, dato che possiedo solo la prima edizione della Panini, ho deciso di ricomprarlo. La stampa e l'adattamento sono comunque superiori alla vecchia edizione, che sembra quasi fotocopiata e si basa sulla versione americana (che, come era solito in quegli anni, si prende diverse libertà, aggiungendo didascalie, modificando balloon e così via).
Insomma, non sarà l'edizione definitiva, ma lo consiglio comunque a chiunque non lo abbia mai letto, merita in ogni caso.
Nemmeno io trovo fuori luogo il gore, in questo caso aiuta a creare l'atmosfera voluta dall'autore.
L'edizione in effetti è un po' così, anche a me la copertina, una volta letto va per conto suo ma pazienza, non sono un fan delle edizioni costosissime che devi sborsare un rene per leggerti un manga, ben vengano queste economiche che ti permettono di leggere serie senza l'angoscia di una spesa folle dietro.
@ Matte88
Si, questa edizione mantiene il finale originale.
Peccato perché ci tenevo parecchio ad aggiungerla alla mia libreria ma sfogliandola in fumetteria mi è passata la voglia...
Valuterò l' acquisto in blocco a serie conclusa.
Alita è stato il mio primo manga da collezione ed è tutt ora tra le mie opere preferite in assoluto.
Perché per last order è stata una scelta obbligata, non certo uno slancio di bontà: le tipografie italiane sono tecnologicamente nel medioevo, e quello era l'unico modo per stampare le tavole in alta definizione fatte al computer senza tirar fuori qualcosa di osceno.
So che mantiene quel finale, mi chiedevo se meritasse recuperare il seguito citato nell'articolo nonostante questa edizione non si allacci più a lui oppure tanta vale lasciarlo lì dov'è
E vabbè, la prossima volta leggetevi Doredò Doremì se non vi piace il gore...
Riguardo alla questione del gore, personalmente le scene crude mi sono sembrate abbastanza funzionali, sia al tipo di scontri (l'acciaio vince sulla carne, c'è poco da fare) che alla psicologia dei personaggi (Nova è un folle al pari del dottor morte o Shiro Ishii).
Ma alla fine qui credo conti molto la sensibilità personale.
detto questo, qualcuno sa niente di Mars Chronicles?
Infatti, le scene di violenza e gore sono funzionali alla storia, Alita parla di un futuro cupo e distopico, in cui la violenza regna sovrana e la vita umana ha perso sempre più il suo valore (almeno nella Città Discarica, perché a Salem invece le cose vanno molto diversamente)!
Bella recensione Bob! Questo è un cult da avere.
Circa il trattamento economico riservato al titolo, che stride duramente con la super edizione di Alita Last Order (almeno finora, e incrocio tutte le dita, dei piedi comprese, affinché si concluda com'è partita, a differenza di altre, tipo Heaven's Prison di Utatane, ad esempio).
Appena annunciata la riedizione speravo che si trattasse dell'ultima deluxe di Shueisha, pubblicata in Giappone in contemporanea al passaggio di Kishiro in Kodansha. Ma a quanto pare, i diritti per quella non sono disponibili.
La stessa Panini ha risposto così a un mio commento sulla sua pagina FB al tempo dell'annuncio. L'unica edizione pubblicabile è questa, la versione digitale di Kodansha.
Fortunatamente, pur essendo una edizione economica, al momento è pienamente soddisfacente sotto tutti i punti di vista, stampa compresa. E speriamo anche questa resti tale fino alla conclusione. Sempre in attesa di una deluxe futura, se mai ci sarà...
Meglio prima...
Per questo non sono intenzionata ad acquistare questa nuova edizione, come non comprerò un eventuale "Rocky Joe" e il blu-ray di "Oceania".
cioé, è uno dei tuoi preferiti e non lo supporti?
(ashita no joe>rocky joe
moana>oceania)
Cribbio io gioco a Pokémon da anni e se da un momento all'altro mettessero i nomi di ogni esemplare, mossa e abilità veritieri esploderei dato che ormai mi sono abituato a quelli che hanno scelto per ogni generazione.
Non sapevo che lo stessero ristampando, darò un'occhiata.
Prendilo, leggilo, non te ne pentirai!!
Zitto e leggilo ^^. I miei consigli ti hanno mai deluso? Mai, quindi ricordato solo di ringraziarmi come sempre a fine lettura XD.
vai tranquillo
Io ce l'ho nell'edizione sottiletta (comprata giusto un mesetto prima che annunciassero la ristampa ^^'), e sebbene sia ancora immerso - a ritmi pachidermici - nella lettura, si avverte dai primi capitoli la caratura dell'opera. Un cult del cyberpunk che qualunque appassionato deve avere a tutti i costi.
Io non ho acquistato questa nuova edizione perché ho la "collection" (quella grossa, formato A4) e avrei preso una nuova edizione SOLO se avesse avuto lo stesso formato della bellissima Deluxe di Last Order. Ma Planet Manga mi delude per l'ennesima volta. Pazienza
A quanto pare sono l'unico sulla faccia della terra che trova orribile la qualità di carta usata per la Deluxe di Last Order.
Mi sfornano un'edizione col formato che preferisco in assoluto; con delle sovracopertine belle, davvero belle; e poi se ne escono con quell'orrenda cartaccia patinata/plastificata super rigida e per niente piacevole da sfogliare.
Ancora non capisco per quale malsano motivo han deciso di usare una carta del genere.
Mi piange il cuore ogni volta che ne prendo un volume, e neanche a voler gettare benzina sul fuoco, il mese scorso leggendolo (ovviamente con la mia solita accortezza) la rilegatura del volume 5 ha ceduto di brutto e quindi 12,9€ buttati al vento.
Questo perché la carta è pessima, infatti una cosa del genere con le deluxe di Blame/Biomega, Monster ecc... non potrebbe mai succedere.
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