Attraverso il sito ufficiale dell'anime, è stato diffuso negli ultimi giorni un nuovo trailer di Doreiku The Animation (I miei 23 schiavi), serie televisiva inedita tratta dal manga di Shinichi Okada e Hiroto Ōishi che debutterà su Netflix il prossimo 12 aprile in Giappone e in futuro anche nel resto del mondo.
Inoltre è stato rivelato che la sigla di apertura dell'anime si chiamerà "Karakara na Kokoro", brano eseguito da Shōgo Sakamoto. La ending "BJ" è stata invece affidata a Pile.
Qui di seguito riportiamo i protagonisti principali di Doreiku e i loro relativi doppiatori:
Hibiku Yamamura (Kirara in Go! Princess Precure, Asuramaru in Owari no Seraph) interpreta Eia Arakawa
Ryouta Suzuki (Teruaki Nagata in Osama Game, Hayashi in Recovery of an MMO Junkie) interpreta Yūga Ōta
Sayaka Senbongi (Chitose Karasuma in Girlish Number!) interpreta Julia Katsushika
Hikaru Midorikawa (Rukawa in Slam Dunk, Zelgadis in Slayers) interpreta Seiya Shinjuku
Suzuna Kinoshita (Mitsuki Yukimura in Osama Game) interpreta Ayaka Toshima
Katsuyuki Konishi (Kamina in Gurren Lagann, Ozma Lee in Macross Frontier) interpreta Ataru Chūō
Nozomi Nishida interpreta Rushie Suginami
Yasuhiko Kawazu interpreta Masakazu Meguro
Showtaro Morikubo interpreta Shinnosuke Tachikawa
Yusuke Shirai interpreta Takio Minato
Hikaru Yūki interpreta Sachi Shibuya
Il resto del cast è composto da:
Ryōichi Kuraya (Tsugumomo) si occuperà della regia presso gli studi Zero-G e TNK.
Junji Goto (School Days, High School DxD) è capo delle animazioni e del character design.
Boku to 23-nin no Dorei è una serie di romanzi scritta da Shinichi Okada la quale è riuscita a piazzare sul mercato più di tre milioni di copie. Altre all'anime, Doreiku ha ricevuto inoltre un adattamento manga che è stato interamente pubblicato qui in Italia da Planet Manga sotto il nome di I miei 23 schiavi.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Inoltre è stato rivelato che la sigla di apertura dell'anime si chiamerà "Karakara na Kokoro", brano eseguito da Shōgo Sakamoto. La ending "BJ" è stata invece affidata a Pile.
Qui di seguito riportiamo i protagonisti principali di Doreiku e i loro relativi doppiatori:
Hibiku Yamamura (Kirara in Go! Princess Precure, Asuramaru in Owari no Seraph) interpreta Eia Arakawa
Ryouta Suzuki (Teruaki Nagata in Osama Game, Hayashi in Recovery of an MMO Junkie) interpreta Yūga Ōta
Sayaka Senbongi (Chitose Karasuma in Girlish Number!) interpreta Julia Katsushika
Hikaru Midorikawa (Rukawa in Slam Dunk, Zelgadis in Slayers) interpreta Seiya Shinjuku
Suzuna Kinoshita (Mitsuki Yukimura in Osama Game) interpreta Ayaka Toshima
Katsuyuki Konishi (Kamina in Gurren Lagann, Ozma Lee in Macross Frontier) interpreta Ataru Chūō
Nozomi Nishida interpreta Rushie Suginami
Yasuhiko Kawazu interpreta Masakazu Meguro
Showtaro Morikubo interpreta Shinnosuke Tachikawa
Yusuke Shirai interpreta Takio Minato
Hikaru Yūki interpreta Sachi Shibuya
Il resto del cast è composto da:
- Kazuyuki Okitsu - Tsubaki Setagaya
- Sarara Yashima - Shiwori Adachi
- Ayumu Murase - Taiju Nakano
- Tetsu Inada - Zenichi Bunkyō
- Kouki Miyata - Zushiōmaru Sumida
- Saki Hayakawa - Maria Chiyoda
- Kengo Kawanishi - Gekkō Itabashi
- Sachi Kokuryu - Zero Shinagawa
- Kenyuu Horiuchi - Muon Nerima
- Saeko Kamimura - Minami Kita
Ryōichi Kuraya (Tsugumomo) si occuperà della regia presso gli studi Zero-G e TNK.
Junji Goto (School Days, High School DxD) è capo delle animazioni e del character design.
Boku to 23-nin no Dorei è una serie di romanzi scritta da Shinichi Okada la quale è riuscita a piazzare sul mercato più di tre milioni di copie. Altre all'anime, Doreiku ha ricevuto inoltre un adattamento manga che è stato interamente pubblicato qui in Italia da Planet Manga sotto il nome di I miei 23 schiavi.
...E se fosse possibile schiavizzare qualcuno che avreste sempre voluto? Bene, questo è possibile tramite la SCM che permette di ridurre in schiavitù chi indossa una SCM, ma ad un prezzo: si deve prevalere sull'altro, solo così il vincitore può sottomettere il perdente.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Lo eviterò con cura.
B the beginning, Ajin, Blame, Devilman Crybaby, Children of the Whales sono tutte serie carine ma che non riescono (a mio parere) ad arrivare a quel "di più" che rende alcune serie eccellenti (esempio, serie come Violet, the Ancient Magus Bride, Guru Guru, Made In Abyss ecc... hanno raggiunto punte di eccellenza (sotto alcuni punti di vista) che nelle serie che ho elencato non ho visto). Osano poco, hanno un buon background di partenza ma spesso si perdono nella banalità durante il viaggio (ci sono invece serie, come Takagi-san, che partono con un background molto banale ma lo sfruttano molto molto bene), non hanno quasi mai una conclusione completamente soddisfacente... in alcuni casi mi sembra di guardare "serie fatte in serie", poco originali, fatte per essere piacevoli da guardare ma senza una vera anima.
Tra le serie che ho davvero apprezzato qualcosa di netflix c'è: il prequel di Magi ad esempio, ma anche Kagegurui (ho un debole per i giochi e lo stile dell'animazione e dell'opening è davvero al top), oltre al già citato Violet, quindi se si impegnano riescono a fare/finanziare serie eccellenti.
Doreiku? Sfortunatamente non mi ispira per nulla. Il concetto stesso di fare un'anime sullo schiavizzare gli altri con un dispositivo (per come è presentato) non sembra né divertente né piacevole da guardare. Le scene soft hard sembrano fatte apposta per acchiappare gli adolescenti. E non sembra andare a parare da nessuna parte. Le animazioni sembrano nella media con uno stile abbastanza anonimo. E in qualche modo mi sa di già visto.
Non so per gli altri ma per quanto mi riguarda Prison School se la cava perché butta tutto sul ridere. La comicità di Prison School supera di gran lunga il "cattivo gusto"
quindi fa ridere vedere il nazifemminismo in versione anime? per il fatto che sia una commedia (a me manco ha fatto ridere) il cattivo gusto rimane tale.
Doreiku è un dramma psicologico, può non piacere certo i temi trattati ma facendo cosi si bolla a prescindere qualsiasi titolo estremo.
Leggo anche che il design fa ribrezzo, siamo abituati a vedere design omologati che qualsiasi stile diverso viene definito pessimo.
Prison school è un'opera particolare:a me è piaciuta ma comprendo che non possa piacere a tutti. In effetti,poi, l'idea di base è abbastanza "femminista" direi, perciò alcuni si fanno delle grasse risate e va bene così. Il problema sta, concordo in questo caso, nel denigarare i miei 23 schiavi per i contenuti violenti e grotteschi(ce ne sono), quando non fa nulla di diverso dall'opera citata poc'anzi. Poi, che siano entrambe due opere eticamente scorrette sono assolutamente d'accordo, però non credo che nella realtà vi sarebbe molto da ridere nel vedere delle persone prigioniere di alcune piscopatiche sadiche, a meno di non essere masochisti(e ci sta). Inoltre ricordo che in questo nuovo anime, a voler essere puntigliosi, non vi è categorizzazione sessuale netta, nel senso che ognuno può essere schiavo/a di un uomo o una donna.
Prison School è una commedia scolastica che parodizza all'estremo e con gag esagerate l'adolescenza e la scoperta della propria sessualità da parte di AMBO i sessi. Il contesto di fondo, cioé quello della "prigione" dove i ragazzi finiscono, può strizzare l'occhio a certi ambienti, ma lo fa sempre in modo comico e consapevole di sé stesso.
I ragazzi protagonisti dell'anime vengono puniti perché, letteralmente entro cinque minuti dall'inizio, hanno la brillante idea di andare a spiare nel bagno delle ragazze di una scuola interamente (a parte loro) femminile e vengono sgamati di brutto. Il "rinchiuderli" in un edificio a parte è un tentativo goffo e maldestro di rieducarli per una cosa che in qualunque altra scuola avrebbe portato all'espulsione immediata o alla sospensione (con pesanti ricadute sul curriculum scolastico).
C'era un ristretto gruppo di ragazze che li aveva già presi di punta solo per il fatto di esser uomini? Si, parliamo di un gruppo di liceali in realtà molto timide e che non hanno mai avuto veri contatti con l'altro sesso. Ma nessuno ha fatto nulla contro di loro prima che si mettessero (da soli) nei casini. E tuttavia continuano ad infrangere le regole per i motivi più stupidi, giocandosi tutte le chance di redenzione che gli vengono ripetutamente offerte, e l'atteggiamento "femminista" (per usare una parola MOLTO a sproposito, perché femminista è la richiesta di pari diritti non la presunzione della superiorità di un sesso sull'altro, quella è idiozia) di questo gruppo di ragazzine viene ritorto ripetutamente contro di loro.
Il tutto mentre chiunque, uomo o donna, può ridere sguaiatamente delle situazioni assurde dove si ritrovano questo goffissimo gruppo di adolescenti (maschi e femmine). Sempre se ovviamente quel tipo di comicità piace.
Nazifemminismo e sadomasochismo, santo cielo.
Una cazzo di parodia.
Allucinante.
A mio parere in Prison School la maggior parte del tempo lo si passa a ridere per stupidissime battute sessuali.
Vorrei proprio capire dove sta il nazifemminismo.... no perché io onestamente non l'ho visto.
Le carceriere che si vestono succinte e si imbarazzano per un bacio alla francese non mi pare possano definirsi molto nazi-femministe XD.
Aggiungo, lo stile di Doreiku mi pare abbastanza blando e standard, molto omologato. Stesso discorso per i temi, "dramma psicologico" mi pare un'esagerazione... mi da l'idea di essere un "dramma psicologico" al livello di quell'anime di quei tizi che stavano nella scuola più difficile del mondo (uscito mi pare l'anno scorso) di cui al momento mi sfugge il nome.
Volendo dare il beneficio del dubbio si potrebbe arrivare ad un livello di "dramma psicologico" de L'attacco dei giganti (e anche lì siamo terra terra). Potrei sbagliarmi ma non credo si arrivi a livello di Monster o simili.
beh, se tolta la violenza non rimane nulla è ben poca cosa questa serie.
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