E fu così che io, intriso di cotanta saggezza e sicuro di camminare sul sentiero che conduce alla verità, cominciai a prepararmi per uscire. Ho dato prima un'aggiustatina al pizzetto fatto crescere per l’occasione, poi ho indossato i pantaloni color kiwi, un maglione con un pinguino ricamato a mano, una giacca col cappuccio per dare quel fighissimo effetto vedo-non vedo e infine gli occhiali scuri, perché anche col buio più pesto stanno sempre bene. Ho preso in prestito l’auto da un amico che ancora oggi mi ricorda nelle sue preghiere e con questa mi sono recato in fumetteria.
Commessa: Ancora? Ottimo, con te siamo arrivati a sei. Olimpia (nome inventato)! C’è n’è un altro che si spaccia per Alex Ziro
Io (incredulo): Sei? Un altro? Ma cos'è? Un supereroe?
Fumettara: Sì l’ho visto, non preoccuparti è solo quello spiritoso di Npepata. Dagli una di quelle cartoline, come hai fatto con gli altri Ziro.
La commessa con fare scocciato mi porge un cartoncino abbastanza anonimo su cui c'è scritto: “Ti vergogni a chiedere al tuo fumettaro di ordinare per te “Il pene del senpai”? Usa questa cartolina!”
Ecchecacchio. A saperlo prima mi evitavo tutta questa pantomima. Ma va bene lo stesso, l'importante è aver risolto il problema. Compilo la cartolina e la consegno alla commessa; lei si reca nel deposito per prendere il mio volumetto ed io comincio a girare tra gli scaffali in fiduciosa attesa. La mia attenzione viene così assorbita dalle valutazioni su altri manga che stavo pensando di comprare; questa distrazione, però, mi risulta fatale.
Io: no, zitta, non urlare!
Commessa (ad alta voce) Npepataecozz! Vieni, "Il pene del Senpai" è arrivato!
Dopo essermi dilungato nel racconto delle traversie che ho dovuto affrontare per entrare in possesso di una copia di questo “particolare” manga, è arrivato il momento di dedicarsi ad un'attenta ed approfondita analisi di quest’opera.
Il Pene del Senpai è un manga composto da un solo volume di 192 pagine, ideato e disegnato da Yoichi Abe. In Italia, è edito da J-POP Manga.
Lo so, la trama a prima vista sembra davvero stupida; per i lettori maschi, poi, a causa della presenza di tutte quelle ghigliottine nascoste negli orinatoi, si sfiora addirittura l’horror (toglimi tutto ma non il mio... Giovanni). In realtà questo strano manga usa una facciata assurda/surreale per porre all'attenzione del lettore problemi molto concreti e riesce a veicolare concetti attuali ed interessanti.
Prima di inoltrarmi nella mia particolare interpretazione dei contenuti dell'opera, credo sia opportuno fare due premesse.
Cominciamo con la prima. Se osserviamo la struttura del fumetto vedremo che esso è composto da una serie di racconti brevi che, in apparenza, sembrano non avere nulla in comune gli uni con gli altri (a parte la possibilità di ghigliottinare peni, ovviamente). Tuttavia, analizzare i vari racconti senza cercare il filo conduttore che li unisce tutti non consentirebbe di apprezzare appieno quest'opera. Ne Il Pene del Senpai, infatti, nulla è messo a caso, ma ogni sua singola parte, oltre ad essere importante di per sé, fornisce il suo contributo alla realizzazione del messaggio narrativo complessivo proposto dall'autore.
La seconda premessa da fare è che, al contrario di quello che si potrebbe pensare leggendo il titolo o a causa dell'esasperante onnipresenza di peni mozzati dall'aria triste, questo manga vuole esplorare non il mondo maschile bensì l’universo femminile. I maschi presenti in quest’opera sono veramente pochi ed il più delle volte la loro importanza si riduce al farsi tagliare il pene e, talvolta, al cercare di recuperare il maltolto. Le vere protagoniste, invece, sono le donne ed il loro modo di rapportarsi con l’amore e con le problematiche della vita in generale.
Il motivo per cui, in un mondo del genere, le ragazze preferiscono evirare i maschi piuttosto che uscirci insieme, è contenuto in questa affermazione. Perché prendersi anche i problemi che nascono da un rapporto sentimentale, quando ci si può limitare a prendere solo quella parte dell’uomo che serve davvero? In quest’ottica, l’evirazione non rappresenta solo il più temuto atto vendicativo della donna nei confronti del compagno infedele, ma viene concepito come un atto di emancipazione, ossia come un modo per liberarsi definitivamente del giogo dell’uomo senza però rinunciare ai vantaggi del rapporto di coppia.
I vantaggi di questo "nuovo mondo" sarebbero tantissimi, anche se ogni tanto entrano in contraddizione fra loro. Tra le virtù di un pene, ad esempio, c'è il fatto che trattasi di entità fedele, in quanto “non si tradisce con le parti basse, si tradisce con la testa. È il corpo ad essere sporco e l’unica parte veramente pura è il pene.” Allo stesso tempo, però, è anche vero che “dato che un pene non è un fidanzato ne puoi avere quanti ne vuoi e non sarà né un tradimento né una scappatella. Quindi non diventerà mai un problema morale, giusto?”
Insomma, sembra tutto troppo bello per essere vero. E, infatti, non lo è.
In questa affermazione viene riassunto perfettamente il problema che la visione materialista espressa fino a quel momento non era riuscita a risolvere: quello della vocazione insita nell'essere umano ad amare anche lo spirito e non solo le cose. Ma allora cos’è meglio fare, prendere l’intera persona oppure solo una sua piccola parte?
Il manga, però, non va oltre, non dice cosa è meglio scegliere ma si limita a contemplare le varie scelte possibili. L’intento dell’autore, infatti, non è quello di dare degli insegnamenti morali, ma solo quello di mettere in evidenza che questa è una scelta che ci definirà come persone. In particolare, l’opera sembra voler delineare tre modelli possibili di personalità come risultato della scelta: la materialista, ossia colei che sceglie di prendere solo il pene; la tradizionalista, ossia colei che sceglie di puntare sia sul corpo che sul pene; la spirituale, ossia colei che, eroicamente, è capace di amare un corpo senza il pene. Chiaramente l'autore sa benissimo che la realtà è molto più sfaccettata di così e che la personalità può assumere infinite modalità intermedie, ma si tratta di un volume unico per cui più di tanto non si può fare. E, aggiungo io, DEVE restare volume unico, perché io a comprare pure il numero due in fumetteria di sicuro non ci vado.
Veniamo al lato grafico. Per quanto riguarda persone e cose nulla da dire: non si cerca il top, ma si bada al sodo con disegni semplici ed essenziali che ben si sposano al clima surreale che si respira nell'opera. Ho qualcosa da ridire sul disegno del vero protagonista di questo manga: ora, non so se si è esagerato col minimalismo sul pene o col massimalismo sullo scroto ma c’è qualcosa in quei cosi che proprio non mi torna.
Pro
- Simbolismo del pene
- Umorismo del pene
- Profondità del pene
Contro
- Andate ad ordinarlo nell'ora di punta e li scoprirete
La canzone parlava di una lametta:
[img]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSaSdtw-BBAkNqSYDG0cLMX_CJAiQq83yqvU-NLIL6YPJpvHhch[/img]
Comunque in tutto sto rumore sul titolo, finalmente capisco un po’ di cosa tratta e sembra davvero interessante. Gli darò un’occhiata in fumetteria... XD
Questo manga era troppo curioso e ho dovuto leggerlo, non potevo farmelo scappare xD
Che dire? La reazione immediata è stata "cosa c***o sto leggendo?!" però piano piano l'ho trovato interessante seppur in modo singolare xD Non sapevo cosa aspettarmi ma alla fine devo dire che è stata una lettura piacevole!
Comunque il volume è bello e curioso: una volta entrati nel mondo immaginato dal manga, la lettura scorre molto fluida e piacevole, e il racconto si rivela sviluppato con una certa sensibilità. L'originalità dello spunto di partenza è il suo principale punto di forza, ma c'è anche dell'altro; con questo non intendo dire che la storia possa contare su un approfondimento psicologico sopraffino o su personaggi estremamente sfaccettati, ma va riconosciuta all'autore l'abilità di aver costruito un universo sorprendente, surreale ma grottescamente credibile, e di far muovere dei personaggi che non sono solo delle semplici figurine ma che possiedono un carattere ben definito. Inoltre, ci sono degli ottimi disegni. Il voto finale della recensione mi sembra giusto, in conclusione.
Ma la cosa più assurda è che, nonostante tutto, l'ultimo capitolo cerca pure di dare una minima "lezione morale" al lettore, ovvero che il rapporto che ci lega con un'altra persona è meglio che sia emotivo e/o "spirituale" piuttosto che meramente fisico..........lo so, la sto mettendo in una maniera assurdamente seria, ma di fatto è questo quello che si può desumere dalla conclusione
Comunque.............chiedo scusa in anticipo ai moderatori di Animeclick se non lo scrivo asteriscato, ma questa lasciatemela passare, è proprio una cosa che mi esce troppo spontanea per non dirla.................che manga del cazzo!
La cosa di cui scandalizzarsi in questo manga non sono le fantasie erotomani della trama ma la glaciale aderenza alla realtà delle tematiche.
Ma poi, alla mia veneranda età, chiedere quel titolo... chissà che facce mi ritroverei davanti XD
Insomma, un volume molto interessante e di certo sorprendente. Complimenti vivissimi anche al recensore!
Comunque mi ha divertito troppo, non potevo credere a quello che stavo leggendo X3
Ho chiesto al fumettaro se l'aveva letto, che tipo di manga fosse, perché ero curiosa di conoscere il suo parere. Lui ha negato di averlo letto, ma non me la raccontava giusta, nemmeno un po'. Anche dall'altro lato del bancone hanno problemi con questo titolo!
(ho riso un sacco XD) (e mi sono pure fermata a rileggere i passaggi più seri, eh U_U)
Dopo questo commento ci saranno PENE severe...
per colpa del pene
ma più il problema non si pone
sì perché il pene mi dà il pane
bella recensione, ho pensato le stesse cose ma noi sarei mai in grado di esprimerle così lucidamente, che invidia! (invidia del pene?!)
Ah ah La scenetta iniziale mi ha ricordato la famosa scena delle riviste di Woody Allen: https://streamable.com/clcm7
Se ti può consolare per quanto riguarda volumi unici, cofanetti e buona parte della j-pop devo sempre ordinare da Amazon. Il mio fumettaro di zona non sa che esistono nè tantomeno li ordina ?
[img]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRSuoUnV7QlOkwVV9QtX66CprBenPjozpCOMEie2c4xji3wC6tT[/img]
p.s. In caso succedesse qualcosa di divertente/rilevante al momento dell'acquisto, tornerò a raccontare...
PS: complimenti per la recensione, utile e divertentissima allo stesso tempo, ahah! XD
qualche maschio, come me, si è sentito quasi a disagio mentre leggeva la recensione.
non è un hentai e comunque esistono gli hentai per le donne.
Tipo gli yaoi o quello del bonzo uscito non molto tempo fa.
Non ho ancora letto l'opera in questione, ma ammetto che sentendo parlare di ghigliottine per peni o vedendo le scene in cui un pene viene preso all'amo un pò di sudore freddo e malessere generale mi è sortito! >. <
Per fortuna che quando uso i bagni pubblici ho due abitudini: non usare mai gli orinatori a muro ma solo i wc normali e controllare sempre bene la situazione prima di apprestarmi al rilascio...quindi, in teoria, in quel mondo dovrei riuscire a scampare a ghigliottine e ami da pesca vari! XD
con un titolo del genere pensavo di si
Questa cosa è preoccupante! Ti va di scrivermi il nome della fumetteria in privato che indago? La fumetteria è il nostro canale preferenziale per cui qui qualcosa non torna!
-Daniel, J-POP Manga
Non si è mai troppo vecchi per osare XD
Bellissima rece anche se non ho letto il volume, magari lo recupero.
A parte la componente goliardica vedo che c'è un messaggio più profondo di quello che immaginavo ed è una cosa molto positiva.
Sono indeciso se comprarlo online oppure presentarmi come il settimo Alex Ziro
Intanto nei bagni pubblici andrò nei water e lascerò perdere gli orinatoi...giusto per precauzione XD
? Mal comune mezzo gaudio... Almeno non mi sento sola.
Ma dai...pensavo di essere l'unico con questo problema. Beh, pensa che se non ordino da Amazon devo fare 30 km per trovare una fumetteria fornita ???
No, anzi, diventa più avventuroso... Un po' di azione non gusta... Ovviamente non voglio lasciarci le pen...ne!
No, anzi, diventa più avventuroso... Un po' di azione non gusta... Ovviamente non voglio lasciarci le pen...ne!
poteva andare peggio, se si fosse intitolato "il suo pene"... al commesso della fumetteria, "scusi vorrei 'il suo pene' "
Sada Abe sarebbe stata contenta di vivere in quel mondo.
Gente che ordina il fumetto su Amazon... e poi si ritrova tra i prodotti consigliati vibratori e dildo...
perdonatemi, non ho saputo resistere XD
Il pantalone color kiwi non lo vuoi?
I KNEW IT.
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