Netflix ha deciso di puntare molto forte sugli anime per fronteggiare l'avanzata di rivali come Disney+, Apple e HBO Max. Tutte queste piattaforme di streaming hanno identificato nell'animazione un modo per attirare tantissimi spettatori - dallo storico archivio Disney, alla recente vittoria di HBO Max nel conquistare gli ambiti diritti di distribuzione per la maggior parte dei film dello Studio Ghibli diretti da Hayao Miyazaki.
Di fronte a tale concorrenza, Netflix starebbe progettando di estendere la propria offerta proponendo, in Giappone e in altri paesi, nuovi anime come Ultraman e Eden, o alcuni film dello Studio Ghibli come La città incantata e Il mio vicino Totoro. Lo Studio ha resistito a lungo dall'offrire i propri contenuti in streaming, favorendo le uscite in sala, ma tutto questo però sta cambiando, in quanto sempre più persone scelgono di accedere a film, serie tv e altri contenuti d'intrattenimento a pagamento.
Su Netflix sono presenti anche anime famosi che sono approdati di recente sul servizio di streaming come L'attacco dei giganti e One-Punch Man, per un'industria che vale al di fuori del Giappone oltre 9 miliardi di euro secondo HumanMedia, un'agenzia di ricerca con sede a Tokyo.
Tuttavia, la maggior parte degli spettatori che guardano gli anime su Netflix non risiedono all'interno dei confini nipponici, rendendo così di fatto l'Asia un mercato poco sfruttato dai principali colossi dello streaming. Probabilmente ci vorranno alcuni anni prima che HBO Max o Disney+ prendano sul serio la raccolta di servizi di streaming nella regione.
"Netflix dovrà sostenere investimenti in opere di tipo hollywoodiano ad alto budget e contenuti multinazionali al fine di distinguersi con l'ingresso sul mercato di altri operatori", ha dichiarato Masahiro Hasegawa, analista di HumanMedia. "Poiché Disney ha supporti preesistenti e un marchio consolidato, Netflix dovrà assicurarsi che i suoi spettatori guardino Netflix quotidianamente".
Per ottenere un vantaggio sui rivali, il colosso dello streaming da 158 milioni di utenti in tutto il mondo, starebbe sviluppando un catalogo che includerebbe alcuni anime in esclusiva, stringendo accordi con cinque dei più importanti studi di animazione giapponesi.
Tuttavia, Netflix non è l'unica piattaforma di contenuti di streaming che punta sull'animazione giapponese, dato che sia Amazon Prime Video che Apple offrono molti anime all'interno dei propri cataloghi, tant'è che di recente Amazon ha rilasciato la serie anime originale L'Immortale, il nuovo adattamento animato del manga di Hiroaki Samura.
Ma con collaborazioni a lungo termine che prevedono l'arrivo di serie originali una dopo l'altra, Netflix è sicuro di poter superare la concorrenza. L'azienda è anche andata oltre, sperimentando nuovi tipi di animazione insieme allo studio Production I.G., annunciando lo sviluppo del primo anime disegnato a mano con qualità 4K HDR.
In conclusione una cosa è certa, la guerra per il dominio del mercato dello streaming è appena iniziata.
E voi, quale servizio di streaming preferite?
Fonte Consultata:
The Japan Times
Di fronte a tale concorrenza, Netflix starebbe progettando di estendere la propria offerta proponendo, in Giappone e in altri paesi, nuovi anime come Ultraman e Eden, o alcuni film dello Studio Ghibli come La città incantata e Il mio vicino Totoro. Lo Studio ha resistito a lungo dall'offrire i propri contenuti in streaming, favorendo le uscite in sala, ma tutto questo però sta cambiando, in quanto sempre più persone scelgono di accedere a film, serie tv e altri contenuti d'intrattenimento a pagamento.
Su Netflix sono presenti anche anime famosi che sono approdati di recente sul servizio di streaming come L'attacco dei giganti e One-Punch Man, per un'industria che vale al di fuori del Giappone oltre 9 miliardi di euro secondo HumanMedia, un'agenzia di ricerca con sede a Tokyo.
Tuttavia, la maggior parte degli spettatori che guardano gli anime su Netflix non risiedono all'interno dei confini nipponici, rendendo così di fatto l'Asia un mercato poco sfruttato dai principali colossi dello streaming. Probabilmente ci vorranno alcuni anni prima che HBO Max o Disney+ prendano sul serio la raccolta di servizi di streaming nella regione.
"Netflix dovrà sostenere investimenti in opere di tipo hollywoodiano ad alto budget e contenuti multinazionali al fine di distinguersi con l'ingresso sul mercato di altri operatori", ha dichiarato Masahiro Hasegawa, analista di HumanMedia. "Poiché Disney ha supporti preesistenti e un marchio consolidato, Netflix dovrà assicurarsi che i suoi spettatori guardino Netflix quotidianamente".
Per ottenere un vantaggio sui rivali, il colosso dello streaming da 158 milioni di utenti in tutto il mondo, starebbe sviluppando un catalogo che includerebbe alcuni anime in esclusiva, stringendo accordi con cinque dei più importanti studi di animazione giapponesi.
Tuttavia, Netflix non è l'unica piattaforma di contenuti di streaming che punta sull'animazione giapponese, dato che sia Amazon Prime Video che Apple offrono molti anime all'interno dei propri cataloghi, tant'è che di recente Amazon ha rilasciato la serie anime originale L'Immortale, il nuovo adattamento animato del manga di Hiroaki Samura.
Ma con collaborazioni a lungo termine che prevedono l'arrivo di serie originali una dopo l'altra, Netflix è sicuro di poter superare la concorrenza. L'azienda è anche andata oltre, sperimentando nuovi tipi di animazione insieme allo studio Production I.G., annunciando lo sviluppo del primo anime disegnato a mano con qualità 4K HDR.
In conclusione una cosa è certa, la guerra per il dominio del mercato dello streaming è appena iniziata.
E voi, quale servizio di streaming preferite?
Fonte Consultata:
The Japan Times
Io?
Il torrent.
Ma ovviamente voi non fatelo, ché è illegale e Gesù piange.
Per gli anime ok, non li seguo molto ma buonj titoli.
Tutto il resto è inguardabile se lavorato da loro(o almeno, dalle società su cui si appoggia).
Volevo rivedermi Gundam IBO. Vista la prima ho bellamente evitato il resto
Insomma, speriamo in bene, vero che Netflix ci ha dato anche Violet Evergarden, Children of the Whales o Devilman: Crybaby (che ha avuto tempistiche piuttosto basse, per inciso), quindi finché lascia fare ai giappi come vogliono loro, ben venga...ah, ci vorrebbero anche simulcast e adattamenti decenti, se no nada!
(forza Crunchy)
Ora capisco che vogliono doppiare, ma è stato dimostrato tante volte che è fattibilissimo doppiare un episodio a settimana, quindi potrebbero uscire simulcast...
Togliendo questa piccola scomodità per il resto sono appunto contenta, che continuino a portare.
Amazon molto meglio, più simulcast e poi chicche che non avrei mai conosciuto.
VVVid e Crunchyroll, vabè sono anni luce avanti.
Io prego per hbo che sono il sinonimo di qualità, ma in Europa non usciranno mai.
Che io ricordi, è stato fatto solo con Violet Evergarden (anche già doppiato, tra l'altro).
Non lo fanno nemmeno per serie co-prodotte da loro, ed è davvero stupido perché l'appassionato che sa cosa sta uscendo andrà di fansub (io mi aspettavo di trovare in simulcast Carole & Tuesday e Beastars, ad esempio, e per la curiosità non sono riuscito ad aspettare i tempi di Netflix).
Su Prime Video, almeno, gli episodi delle serie in esclusiva escono uno a settimana (non in simulcast, ma sempre meglio di dover aspettare mesi per vedere mezza stagione, come fa Netflix).
Poi, ovviamente, c'è alche il problema di adattamenti appossimativi e pieni di errori (o mostruosi, come nel caso di Evangelion, ma almeno sappiamo che uno scempio del genere non accadrà più), doppiaggi italiani eseguiti in fretta e furia e sottotitoli fatti a più mani e senza uno straccio di checker.
Se vogliono davvero puntare sugli anime a livello internazionale, questi problemi vanno affrontati e risolti.
Più che avanzata questi sono degli tsunami che si abbattono su Netflix, è non solo su Netflix.
Però, se vogliono puntare sugli anime, devono anche riservargli un trattamento di tutto rispetto, in termini di sottotitoli corretti e doppiaggi fatti bene. Tutte cose che, finora, sono arrivate col contagocce, soprattutto in Italia (Fate/Zero è un esempio, ma in generale tutti i Fate e non solo).
Senza un trattamento consono, col cavolo che li supporto, perché sinceramente non è che abbia molta voglia di turarmi il caso per l'ennesima volta...
L'ideale sarebbe stato collaborare con un editore nostrano (Dynit, l'unico esistente), ma l'idea l'ha già avuta Amazon (che, sinceramente, sta soppiantando sempre più Netflix, almeno a casa mia).
Neanche troppo, ne paga la licenza mondiale, ma quei soldi vanno ai produttori e non come budget per quanto ne sappiamo. Inoltre, come ho già detto, le tempistiche per le sue serie ONA rilasciate a blocco sono inferiori alla media, o almeno è il caso di Devilman.
Amazon Prime (Quando non è coinvolta Dynit) fa ancora le sue belle cappelle in fatto di sottotitoli, io l'Immortale sono costretto a vedermelo in inglese perché qualitativamente i sub italiani sono miseri (Con errori anche grossolani)
Io preferisco VVVVID e Crunchyroll. Il primo ha degli ottimi traduttori, è gratis e fa uscire gli episodi al massimo un paio di giorni dopo il Giappone. Il secondo ha così tante serie che c'è l'imbarazzo della scelta e ha un opzione premium molto conveniente.
Subito dopo c'è Yamato, le cui serie sono molto comode da vedere essendo su YouTube, ma purtroppo ne porta poche.
Amazon sembra stia migliorando. Da un po' di tempo porta molte serie interessanti e dicono che anche i sottotitoli siano migliorati. Peccato soltanto che molte serie escano con almeno una settimana di ritardo.
Netflix sta proprio in fondo. É un servizio a pagamento, porta le serie in ritardo di mesi e spesso con sottotitoli scadenti. Senza contare che ultimamente sta prendendo molte serie in CGI. É molto utile per recuperare qualche vecchio telefilm, ma per gli anime è indietrissimo rispetto agli altri (anche se teniamo conto che è uno dei pochi editori a doppiare le serie).
E meglio che non parli di Knights of the zodiac...
Io vorrei chiedere se i produttori di Netflix hanno un feticcio per la cgi scadente: la maggior parte dei contenuti esclusivi della piattaforma, usciti negli ultimi tempi, sfruttano praticamente la stessa scadente tecnica.
Sì sì, lo so perfettamente che anche Amazon è purtroppo abituata alle cavolate (ma in quel caso non solo negli anime).
Comunque, in questo caso parlavo di Netflix perché l'articolo riguarda loro ahahahah!
Amazon, visto l'accordo con Dynit, pare aver capito l'antifona, a mio parere. Speriamo possa durare a lungo!
Intendevo dire che oltre a Netflix anche Amazon è bene che migliori la qualità offerta, tutto qui. Ai geni che continuano a mettermi a caso le spolliciate (Mi sto facendo i fan anch'io evidentemente), faccio notare come nell'episodio 4 hanno addirittura invertito il sesso di un personaggio rendendo l'intero flashback assai confuso, sempre nello stesso episodio la scena in cui Rin lancia i coltelli è stata resa malissimo tanto che non si capiva di cosa diamine stessero parlando:
"Three of them" (Riferito ai coltelli che è riuscita a conficcare nel tronco) diventa "Erano in tre" , che nel contesto cozza malissimo. Insomma, l'adattamento non è proprio brillante in diverse circostanze. Poi se vi accontentate buon per voi, io sono abituato meglio.
Bo... io Netflix e Amazon non li ho mai avuti. Eppure seguo le serie che voglio ugualmente.
Quali sono gli anime di Apple?
Se ci si riferisce ai film da acquistare parliamo di qualcosa dai servizi streaming in abbonamento come netflix e amazon prime video.
Nell’abbonamento apple tv+ non me ne risultano.
Questo di Hachi è un'esperienza molto interessante..In quanti abbiamo la stessa situazione?
Anche io a parte programmi giorrnalistici come Report, o quelli della Sette, il canonico appuntamento con il Meto della rete di Cairo, ed ovviamente Stracult e Quelli Del Calcio ( saltando un pò su Zia Mara), non guardo proprio la TV.
Quello che però tutti questi gruppi dovrebbero fare è INVESTIRE sulle produzioni animate ( e non solo) scegliendo la qualità più che la facilissima audience ( e qui davvero Amazon prime stà dando punti a parecchi) Solo in questo modo si potrebbe avere un impatto positivo sull'industria dell'Intrattenimento, altrimenti tempo cinque anni ci ritroveremo con iil GF trasmesso in streaming ( in realtà già succede).
Credo che il problema di fondo sia il modello di produzione di Netflix che vuole tutto in una botta, che ha i suoi innegabili pregi, ma che ha mostrato la coda sopratutto quando ha pubblicato serie non sue e che ha aspettato che venissero trasmesse con tutte gli episodi nel paese nativo invece fare il simulcast(escludendo Violette Evengarden), infatti la Disney, ha gia fatto sapere che le sue nuvoe produzione per streaming verranno rilasciate ad un episodio a settimana, a cominciare da Star wars the Mandalorian
Mi abbono poco a netflix proprio per questo.
Poi quando non pubblicano più opere in italia e in italiano tutti a piangere sui forum vero?
Ma cosa rispondi, è il classico italiano che ruba sentendosi il più furbo di tutti e poi quando i servizi pubblici fanno schifo perché abbiamo i più alti indici di evasione d'Europa frigna.
Violet l’ho amato anche per quello.
A Netflix interessa solo che facciano visualizzazioni, quindi che sia roba fatta male non gli interessa più di tanto sé poi alla fine gli fa visualizzazioni, loro guadagnano con le views, è Knights of the Zodiac deve averli fatto molte views sé già è in lavorazione una seconda stagione.
Interesse primario di Netflix = views e ovviamente abbonamenti
Stesso discorso per tanti altre serie e prodotti Netflix che sono criticati in massa ma poi fanno ottime views.
Caso emblematico quella ciofeca di Death Note di Netflix che ha fatto molte views è ne faranno un sequel.
Pagina GHOST del film DRAGON BALL SUPER - BROLY: https://www.netflix.com/title/81100765
Aggiunto il trailer(DUBITA) della serie Originale Netflix (in CGI) LEVIUS, in arrivo il 28/11/2019: https://www.netflix.com/title/80156799
E anche oggi avremo la nostra cgi quotidiana
A parte VVVVID con le serie di Dynit, io rimango fermo alla cara e vecchia televisione!
Magari ci liberassero finalmente dei disadattamenti di Cannarsi dei film Ghibli... ma ci spero poco.
Conosco vvvid e mi trovo bene... vorrei provare Crunchyroll di cui ho sentito parlare bene...
ho tentato l'iscrizione con un account gratuito, ma fallisce tutte le volte, non so perchè...
è obbligatorio fare il premium?
Non so perché non ti funzioni il free, comunque te lo sconsiglio, gli episodi sono disponibili una settimana dopo e, soprattutto, ci sono 5 minuti di pubblicità sparsa per l'episodio, almeno da quando lo usavo io. Il premium annuale costa solo 40€ ed è un servizio che uso tutte le stagioni.
Mamma mia, magari!
Mi accontenterei anche solo di versioni sottotitolate in italiano, visto che nei DVD della Lucky Red (e La Tomba delle Lucciole della Yamato) anche quelli sono in cannarsiano spinto.
Si può andare avanti così per parecchio (c'è teoricamente un limite ma non è facile raggiungerlo, difatti io ero andato avanti così per un annetto prima di fare il premium vero e proprio) e usufruire di tutti i vantaggi premium senza pagare un centesimo.
Per procurarti un codice può guardare i commenti degli episodi appena usciti (ovviamente mettendo il sito in lingua statunitense, altrimenti i commenti non aiutano) e/o usare questo topic:
https://www.crunchyroll.com/forumtopic-803801/the-official-guest-pass-thread-read-opening-post-first?pg=6213
Dove chi non ha a chi dare il codice lo condivide... ovviamente chi primo arriva meglio alloggia quindi è facile trovare codici già usati e spesso bisogna perderci un'oretta per trovare il codice valido.
In questa pagina si fa il redeem (ovviamente da loggati):
https://www.crunchyroll.com/guest_pass
Personalmente parlando trovo che, a 40€ l'anno (3,34€ al mese) non ne valga la pena (almeno ora che lavoro). Qualche anno fa che ero studente però era un modo per vedere crunchyroll premium senza pagare nulla.
Ad oggi poi seguo anche una serie (Gegege No Kitarou) che su crunchyroll italia è disponibile solo per gli utenti premium (volendo si può usare crunchyroll unblocker per caricare il sito us e guardare l'episodio una settimana dopo con pubblicità).
Diciamo il premium è molto conveniente, in particolare pagato annualmente e se si guardano molti simulcast. Ma si hanno molti modi per usare crunchyroll gratuitamente anche in modalità premium quindi se uno non si può permettere di spendere quei 40€ annui ha delle alternative perfettamente legali.
PS. Se ti fallisce l'iscrizione dell'account free (che comunque sarebbe necessario per poter fare l'iscrizione premium) prova a vedere se hai caratteri speciali nella mail. Un mio amico ha dovuto usare un'altra mail per crunchyroll proprio per questa ragione.
Non ho caratteri speciali nella mail, però quando inserisco i dati mi dice sempre informazioni accesso errate (come se avessi già un account attivo, ma non è così).
Ho già provato svariate volte, ma nulla da fare, non capisco proprio quale sia il problema, Javascript è abilitato e anche i cookie...
Fai che è ancora il mezzo principale per i 40enni (ed anche alcuni 30enni), quindi almeno altri 50/60 anni, dopo di che sparirà o meglio, si fonderà allo streaming.
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