Deca-Dence era una delle serie più attese della stagione appena conclusa. Stiamo parlando di un original anime in pianificazione dal 2016 con uno staff di tutto rispetto che quindi prometteva già di suo ma, ammettiamolo, in molti hanno drizzato le antenne verso questo titolo solo dopo l'incredibile cambio di registro avvenuto a sorpresa dalla seconda puntata in poi.
Lo staff dello studio di animazione NUT (Saga of Tanya the Evil), è stato molto abile a nasconderlo e l'effetto sorpresa è stato totale.
Andiamo però per gradi…
Da questo momento tutto quello che verrà detto è da considerarsi spoiler
La trama del primo episodio è piuttosto lineare.
Chiuso il primo episodio non puoi esimerti dal bollarlo come l’ennesimo titolo uscito sulla falsariga di L'Attacco dei Giganti e Kabaneri, magari con quel pizzico di Macchine mortali, film flop che avevi visto con grandi aspettative un paio di anni fa.
E invece no! Guardi il secondo episodio con zero aspettative e scopri, con tuo grande stupore, che il mondo di Deca-dence è in realtà una colossale struttura di intrattenimento nel continente chiamato Eurasia e che il mondo reale è ormai in mano a una società di cyborg: la Solid Quake Corporation. Gli umani sono al limite dell’estinzione e ridotti (a loro insaputa) a far parte del divertimento per gli stessi cyborg che così possono tranquillamente vivere diverse avventure senza il rischio di lesioni reali grazie ad avatar umani.
Anche Kaburagi è un essere meccanico e il suo compito reale è quello di distruggere i bug, cioè tutti gli umani che per attitudine innata possono esulare dalla normale e controllata vita di un tanker. La sua stessa esistenza però sarà messa in pericolo nel momento in cui si accorgerà che la sua nuova amica Natsume è in realtà proprio quello che la società al comando giudica un errore di sistema da eliminare.
Questo cambio di registro, tanto di trama che di stile di disegno, ha spiazzato completamente gli spettatori che quest'estate, su Funanimation, non si sono lasciati scappare la possibilità di tempestare di domande il regista della serie, Yuzuru Tachikawa (Mob Psycho 100, Death Parade), per sapere da dove fosse nata questa bizzarra trovata. Il regista è stato particolarmente sincero, non nascondendo la particolare fonte di ispirazione per questo anime e cioè Ralph spaccatutto, film d'animazione del 2012 della Disney che racconta la storia di un personaggio di un gioco arcade di nome Ralph che interagisce con personaggi di altri giochi. Scopre però il valore dell'amicizia grazie a Vanellope, nonostante sia un glitch ovvero un errore di sistema.
D’altronde Deca-Dence è tutto un pullulare di ispirazioni, omaggi e richiami a tantissimi titoli pop e lo stesso design del mondo dei cyborg è, su stessa ammissione della produzione, di chiara impronta occidentale.
I robottini come Kaburagi sono fondamentalmente carini pur rappresentando l’elite dominante di una società distopica e straniante, disegnati sulla falsariga di una certa animazione seriale americana 2D per ottenere il doppio risultato di renderli simpatici allo spettatore e di dare l’idea di due mondi completamente differenti e distaccati.
Nulla è d’altronde è lasciato al caso in questa serie in cui il regista ha improntato le sue personalissime scelte sul cast basandosi sull’esperienza diretta ma anche sulla propria idea di animazione e chara design, con l’intento di creare qualcosa di veramente originale.
C'è un professionista dedicato ad ogni aspetto importante, dai Cyborg (Kiyotaka Oshiyama) alla fortezza Deca-Dence (Hiromatsu Shu) passando per i Gadoll progettati da Satoshi Matsūra, ognuno studiato con estrema cura per i particolari in modo da far risultare il tutto credibile pur senza elementi particolarmente spaventosi o poco digeribili da un target giovanile.
L’aspetto tecnico è quindi curato e all’altezza ma la storia, la sceneggiatura? Pur tra lo scetticismo iniziale dovuto principalmente allo shock subito nel secondo episodio, questo titolo ha pian piano conquistato gli spettatori, risultando uno degli anime stagionali più spolliciati sul nostro sito.
Questo successo è dovuto, a mio modesto avviso, alla perfetta riuscita del duo di protagonisti. Natsume e Kaburagi all'inizio sono solo una coppia costretta a lavorare insieme, ma nel tempo, facendo leva l’uno sull’altra, diventano la speranza di redenzione di entrambi i mondi a cui appartengono, superando le loro differenze e raggiungendo una crescita personale visibile episodio dopo episodio.
Natsume non ha nessun potere speciale, anzi ha anche un handicap che sembrerebbe precluderle ogni possibile futuro autodeterminato, ma va avanti nonostante tutto grazie alla sua incrollabile volontà di voler migliorare il proprio stato. Una grande forza d'animo che scuote le convinzioni ma anche la rassegnazione in cui versa Kaburagi che troverà in questa ragazza l’ispirazione e lo sprone per affrontare il sistema totalizzante dei cyborg a rischio della sua stessa esistenza.
Una storia che dicevamo, si evolve puntata dopo puntata, coinvolgendo sempre più personaggi, sia tra gli umani che tra i non umani, che finiranno trascinati dall'autentica energia positiva scaturita da questa coppia, solo a prima vista completamente mal assortita.
Tanto di cappello quindi alla produzione che oltre a realizzare un prodotto tecnicamente soddisfacente e anche piuttosto insolito, con questi due mondi stilisticamente diversi, è riuscito a costruire una storia solida, in cui tutto più o meno è parso naturale anche dopo il plot twist della seconda puntata. Il rischio che tutto finisse malamente e si fosse puntato solo sull'effetto sorpresa era balenato nella mente di più di uno spettatore ma lo staff non ha tradito le aspettative dimostrando una volta di più le sue qualità e regalandoci anche un bel finale, forse telefonato ma gestito con i tempi giusti.
Deca-Dence riesce nel difficile tentativo di proporre tanto, comprese alcune critiche neanche tanto velate al capitalismo e alla società odierna (in primis giapponese) dove le individualità sono sempre più messe in secondo piano e mal viste, come fossero dei bug.
Menzione d'onore, a mio avviso, proprio ai robottini che, non lo nego, mi avevano fatto storcere il naso all'inizio. Puntata nel proseguo della storia si rivelano la vera forza di questa serie, con personaggi uno più fuori di testa dell'altro ma che funzionano alla grande anche grazie alla bravura dei loro doppiatori. Come non citare tutta la banda di Donatello e il sacrificio di Sarkozy, forse uno dei momenti più belli della serie.
Lo staff dello studio di animazione NUT (Saga of Tanya the Evil), è stato molto abile a nasconderlo e l'effetto sorpresa è stato totale.
Andiamo però per gradi…
Da questo momento tutto quello che verrà detto è da considerarsi spoiler
La trama del primo episodio è piuttosto lineare.
Sono passati diversi anni da quando l’umanità è stata portata sull'orlo dell’estinzione a causa dei Gadoll, una forma di vita sconosciuta. I sopravvissuti vivono nel Deca-Dence, una fortezza mobile alta 300 metri costruita per proteggerli dalla minaccia dei Gadoll. Gli abitanti della Deca-Dence si dividono in due categorie: i Gears, guerrieri che lottano quotidianamente contro i Gadoll, e i Tankers, ovvero coloro che non hanno alcuna abilità nel combattimento. La storia inizia quando un giorno, Natsume, una ragazza Tanker che sogna di diventare una Gear, incontra Kaburagi, un riparatore di armature e tra i due nasce una bella amicizia.
Chiuso il primo episodio non puoi esimerti dal bollarlo come l’ennesimo titolo uscito sulla falsariga di L'Attacco dei Giganti e Kabaneri, magari con quel pizzico di Macchine mortali, film flop che avevi visto con grandi aspettative un paio di anni fa.
E invece no! Guardi il secondo episodio con zero aspettative e scopri, con tuo grande stupore, che il mondo di Deca-dence è in realtà una colossale struttura di intrattenimento nel continente chiamato Eurasia e che il mondo reale è ormai in mano a una società di cyborg: la Solid Quake Corporation. Gli umani sono al limite dell’estinzione e ridotti (a loro insaputa) a far parte del divertimento per gli stessi cyborg che così possono tranquillamente vivere diverse avventure senza il rischio di lesioni reali grazie ad avatar umani.
Anche Kaburagi è un essere meccanico e il suo compito reale è quello di distruggere i bug, cioè tutti gli umani che per attitudine innata possono esulare dalla normale e controllata vita di un tanker. La sua stessa esistenza però sarà messa in pericolo nel momento in cui si accorgerà che la sua nuova amica Natsume è in realtà proprio quello che la società al comando giudica un errore di sistema da eliminare.
Questo cambio di registro, tanto di trama che di stile di disegno, ha spiazzato completamente gli spettatori che quest'estate, su Funanimation, non si sono lasciati scappare la possibilità di tempestare di domande il regista della serie, Yuzuru Tachikawa (Mob Psycho 100, Death Parade), per sapere da dove fosse nata questa bizzarra trovata. Il regista è stato particolarmente sincero, non nascondendo la particolare fonte di ispirazione per questo anime e cioè Ralph spaccatutto, film d'animazione del 2012 della Disney che racconta la storia di un personaggio di un gioco arcade di nome Ralph che interagisce con personaggi di altri giochi. Scopre però il valore dell'amicizia grazie a Vanellope, nonostante sia un glitch ovvero un errore di sistema.
D’altronde Deca-Dence è tutto un pullulare di ispirazioni, omaggi e richiami a tantissimi titoli pop e lo stesso design del mondo dei cyborg è, su stessa ammissione della produzione, di chiara impronta occidentale.
I robottini come Kaburagi sono fondamentalmente carini pur rappresentando l’elite dominante di una società distopica e straniante, disegnati sulla falsariga di una certa animazione seriale americana 2D per ottenere il doppio risultato di renderli simpatici allo spettatore e di dare l’idea di due mondi completamente differenti e distaccati.
Nulla è d’altronde è lasciato al caso in questa serie in cui il regista ha improntato le sue personalissime scelte sul cast basandosi sull’esperienza diretta ma anche sulla propria idea di animazione e chara design, con l’intento di creare qualcosa di veramente originale.
C'è un professionista dedicato ad ogni aspetto importante, dai Cyborg (Kiyotaka Oshiyama) alla fortezza Deca-Dence (Hiromatsu Shu) passando per i Gadoll progettati da Satoshi Matsūra, ognuno studiato con estrema cura per i particolari in modo da far risultare il tutto credibile pur senza elementi particolarmente spaventosi o poco digeribili da un target giovanile.
L’aspetto tecnico è quindi curato e all’altezza ma la storia, la sceneggiatura? Pur tra lo scetticismo iniziale dovuto principalmente allo shock subito nel secondo episodio, questo titolo ha pian piano conquistato gli spettatori, risultando uno degli anime stagionali più spolliciati sul nostro sito.
Questo successo è dovuto, a mio modesto avviso, alla perfetta riuscita del duo di protagonisti. Natsume e Kaburagi all'inizio sono solo una coppia costretta a lavorare insieme, ma nel tempo, facendo leva l’uno sull’altra, diventano la speranza di redenzione di entrambi i mondi a cui appartengono, superando le loro differenze e raggiungendo una crescita personale visibile episodio dopo episodio.
Natsume non ha nessun potere speciale, anzi ha anche un handicap che sembrerebbe precluderle ogni possibile futuro autodeterminato, ma va avanti nonostante tutto grazie alla sua incrollabile volontà di voler migliorare il proprio stato. Una grande forza d'animo che scuote le convinzioni ma anche la rassegnazione in cui versa Kaburagi che troverà in questa ragazza l’ispirazione e lo sprone per affrontare il sistema totalizzante dei cyborg a rischio della sua stessa esistenza.
Una storia che dicevamo, si evolve puntata dopo puntata, coinvolgendo sempre più personaggi, sia tra gli umani che tra i non umani, che finiranno trascinati dall'autentica energia positiva scaturita da questa coppia, solo a prima vista completamente mal assortita.
Tanto di cappello quindi alla produzione che oltre a realizzare un prodotto tecnicamente soddisfacente e anche piuttosto insolito, con questi due mondi stilisticamente diversi, è riuscito a costruire una storia solida, in cui tutto più o meno è parso naturale anche dopo il plot twist della seconda puntata. Il rischio che tutto finisse malamente e si fosse puntato solo sull'effetto sorpresa era balenato nella mente di più di uno spettatore ma lo staff non ha tradito le aspettative dimostrando una volta di più le sue qualità e regalandoci anche un bel finale, forse telefonato ma gestito con i tempi giusti.
Deca-Dence riesce nel difficile tentativo di proporre tanto, comprese alcune critiche neanche tanto velate al capitalismo e alla società odierna (in primis giapponese) dove le individualità sono sempre più messe in secondo piano e mal viste, come fossero dei bug.
Menzione d'onore, a mio avviso, proprio ai robottini che, non lo nego, mi avevano fatto storcere il naso all'inizio. Puntata nel proseguo della storia si rivelano la vera forza di questa serie, con personaggi uno più fuori di testa dell'altro ma che funzionano alla grande anche grazie alla bravura dei loro doppiatori. Come non citare tutta la banda di Donatello e il sacrificio di Sarkozy, forse uno dei momenti più belli della serie.
Deca-Dence è quindi una serie che ha superato l'effetto sorpresa di un secondo episodio a suo modo geniale, capace di cambiare le carte in tavola ma anche di regalarci una bella storia di rivincita personale e amicizia nonostante le evidenti differenze. Una storia che ha certamente importanti momenti di azione e battaglie ma che si costruisce puntata dopo puntata anche sui dialoghi e la credibilità dei suoi personaggi, cui lo spettatore non può che affezionarsi. Deca-Dence ci dimostra che, con lo staff giusto e capace di osare, un'anime originale può essere davvero un prodotto interessante o comunque divertente.
Pro
- Plot twist
- Il rapporto tra i due protagonisti
- i robottini
Contro
- Il design dei robottini potrebbe far storcere il naso a più di uno spettatore
- finale piuttosto telefonato pur se gestito bene
Bisogna anche dire che al giorno d'oggi il genere sci-fi viene totalmente snobbato rispetto al fantasy (grazie isekai), eppure é grazie a questo che abbiamo vissuto lo spiazzo più totale del secondo episodio.
Magari venissero fatte più serie così. Peró toccherà aspettare almeno altri 2 anni.
Inoltre anche se citofonato, il finale mi è piaciuto molto: devo dire che dopo aver visto innumerevoli serie finire molto male, sono contenta di aver ricevuto questa volta un finale felice, ne avevo bisogno
L'amore che lo staff ha messo in questo lavoro si è sentito tutto <3
Natsume è una delle protagoniste migliori mai create, secondo me.
Non si può vedere un anime in 720p sgranato nel 2020. Speriamo l'aggiungano su netflix o prime video per vederlo in una qualità video decente.
Non mi meraviglio che nel 99% dei casi la gente si lamenti (ingiustamente) di un finale brutto nei manga, ma non solo, applicando il vostro ragionamento, pure praticamente tutti i film hanno un finale brutto, e non solo film così così, ma pure roba come il padrino o Shining (quest'ultimo in particolare) ragionando così, ha un finale brutto.
Il finale di deca dence non lascia niente al caso, ci dà una visione completa su tutta l'opera, spiegando perfettamente tutti gli elementi che caratterizzano l'opera, come l'origine di tutto, buoni, cattivi... Non lasciando niente al caso e risolvendo le sfide che ostacolano i personaggi in modo intelligente.
Dopo id Invader non m'aspettavo un'altro original così.
Mi.ha ricordato i bei tempi andati di Gurren laggan e Eureka Seven
Comunque, il miglior anime della stagione a mani basse.
Peccato che non ci siano stati maggiori approfondimenti per alcuni personaggi come Jill e Donatello. Per il resto una buonissima serie!
Il difetto che trovo è la gestione finale dei Gadoll, ma la buona gestione di
Natsume e Kaburagi riesce a rendere.
Ecco. A me è piaciuto tanto Deca-Dence, che mi sarebbe piaciuto avere più episodi. Gran parte dello scontento dietro il finale è dovuto secondo me all'accelerata degli ultimi eventi e al fatto che non ci sia stato tempo per approfondire il Sistema e gli abitanti della fortezza (personaggi come l'amica ciccia della protagonista e il trio delle cacciatrici sono rimasti sullo sfondo). Produzione di alto livello e con delle belle intenzioni, che merita almeno un sette di stima. In un'annata difficile e piena di sequel/remake/adattamenti mozzati è stato un toccasana.
I "Cyborg" in realtà non sono umani trapiantati in corpi meccanici, sono intelligenze artificiali in tutto e per tutto. Inoltre, la loro società si regge solo in base al "sistema". Il "sistema" è il fine ultimo per la quasi totalità dei cyborg, ed infatti se un cyborg cerca di sottrarsi ad esso, o è bollato come troppo individualista, viene classificato come "bug" e soppresso. In quanto tale, il sistema non si cura dei cyborg, ma solo della propria autopreservazione.
Grazie. In pratica sono robot e si usa il termine cyborg (qui manca del tutto la parte organica, tipo Alita) a sproposito?
Finale poi super buonista che in pratica ha trasformato la serie in un anime per bambini. Non che abbia niente contro gli anime per bambini ma ci vuole coerenza. La serie fino a quel momento era stata altro ed il finale e' del tutto fuori posto. Finale che poi e' anche inconsistente. Che fine fa il 'sistema'? Fino all'episodio precedente era stato l'avversario a cui opporsi, ma nel finale scompare completamente e si fa da parte senza nessuna resistenza e lascia tranquillamente il mondo di deca-dence in mano i ribelli. Facile fare le ribellioni così'! Non mi pare questo capolavoro di coerenza. Si salva certamente l'aspetto tecnico (design dei robot a parte), le animazioni e le musiche. Da questo punto di vista si vede che l'anime e' curato. Ma per me e' troppo poco per valutarlo complessivamente positivamente.
Esatto. Direi che usano il termine cyborg per evidenziare che sono intelligenze artificiali molto sofisticate, in grado di replicare le emozioni umane.
A me alla fine è piaciuta parecchio la scelta fatta
non penso lo recupererò.
Alla fine più che buonista il finale è positivo, dove gli esseri umani si ribellano al modo di vivere che era stato loro imposto, coerente con le premesse, parli di buoni e cattivi mentre in realtà è chi si interessa degli esseri umani e chi non si interessa minimamente di loro.
Seriamente, Deca-Dence è già noioso dal 3° episodio.
Un copia-incolla di titoli precedenti; ripetitivo e noioso.
Non c'è un cavolo da premiare, qui.
Unica pecca imho è che avrebbe meritato i 24-26 episodi per dare spazio e far brillare anche alcuni personaggi secondari poco utilizzati, espandendo così anche un mondo così ben dettagliato nei primi 2 episodi e che poteva essere esplorato molto di più. Uno dei casi in cui episodi "filler" (con i personaggi che vanno in missione a sterminare Gadoll per esempio) avrebbero giovati a tali scopi.
Il pacing però è stato ottimo anche così quindi non la vedo come una vera e propria critica, solo un gran peccato.
Natsume poi anche se è stata introdotta come la protagonista è stata quasi messa in ombra da Kaburagi, servendo alla fine quasi come uno strumento per il character development di quest'ultimo... un altro peccato visto che con più episodi avrebbero potuto avere entrambi il tempo che meritavano, dato che li ho adorati entrambi ^^.
Si va be', ma io l'ho buttata lì un po' così per farla breve, e ho detto buoni e cattivi, ma a parte ciò, quello che volevo sottolineare con il mio commento è che questa cosa del finale prevedibile è una cosa senza senso, che tra l'altro esiste solo nel mondo degli anime e dei manga. Il finale della serie chiude perfettamente le trame che si erano aperte durante i 12 episodi, è fatto bene. Posso capire se uno critica il finale di Kabaneri of the Iron Fortress, che
Ma in questo caso il cerchio viene chiuso perfettamente. Per forza di cose, il finale da un certo punto in poi diventa prevedibile (come detto, succede anche nei film super acclamati dalla critica, ma li nessuno se ne lamenta) a meno che non siano totalmente campati in aria e senza senso (come in dragon ball GT), in quel caso non sono prevedibili (e solitamente sono pure acclamati dalla gente).
Poi capisco che qualcosa devono pur mettere tra i lati negativi, ma non sono d'accordo nemmeno con il character design dei robot, che è strano, può non piacere (ma questa cosa è legata ai gusti), però è oggettivo che ognuno di loro ne abbia uno originale ed univoco.
Io tra i lati negativi avrei messo i personaggi, che non sono male, ma non sono neanche ben fatti, a partire da Natsume, che è caratterizzata si, ma non è niente di memorabile. Per non parlare dei personaggi secondari.
Altri difetto sono secondo me le parti action, che non sono male, ma sono fatte in modo abbastanza sbrigativo e superficiale (non sempre, in realtà, però mediamente è così).
Altro lato negativo è, magari, la poca originalità.
Tutte ste cose, ma non il design dei robottini e soprattutto non il finale
PS: chi non ha pianto alla morte del piccolo Gadoll domestico?? Maddò, che pena!
Soldi, tempo e tecnologia usati per un qualcosa che, a mio parere, vuole essere troppe cose e per tutti e non riesce ad essere ne di denuncia ne di proposta.
Poi, tutto questo parlare di "POP" mi sta nauseando. Il pop l'ho visto nascere dal nulla di una società che non aveva più idee ne cultura, allo sbando e contro tutto e tutti senza avere proposte, in pratica solo un continuo lamento.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.