Un giorno il discepolo prediletto chiese al maestro di enunciargli tre qualità necessarie per poter coltivare l'ambizione di diventare un membro stimato dello staff di animeclick.
“Perché solo tre?”, rispose il maestro, “te le dico tutte. Le qualità che servono sono: superbia, gola, avarizia, ira, accidia e invidia”
“Ma queste non sono qualità, questi sono i sette peccati capitali”, ribatté il discepolo, “e non sono nemmeno tutti, manca la (CENSURA OPERATA DALLA REDAZIONE)”

Brano tratto dal "Fedoneclik" di Platonic74

Ciao a tutti, come state? Come vedete per una volta ho deciso di venir meno ad una delle mie ferree regole morali e non vi ho fatto aspettare altri due anni prima di dare alla luce un'altra recensione semiseria. Lo so, adesso dovrei dire che per me è una rottura di scatole, che si lavora troppo, che visionare dodici episodi ogni tre mesi è una seccatura, eccetera eccetera. Tutto vero, lo confermo. Ma se anch'io vi abbandonassi nella mani di certa gente come fareste? So bene di rappresentare l'ultimo baluardo tra l'integrità morale del giornalista perbene e gli articoli sprezzanti fatti di zucchero filato alla Demi98. Come potrei non curarmi di una simile situazione? No, non potevo far finta di niente; e così, terminata la precedente recensione, constatato l'alto grado di degrado morale che regnava tra i ranghi della redazione, ho preso subito l'impegno con me stesso di farne un'altra (poi basta, però. Elevatevi moralmente non potete scassare sempre gli zebedei a me). Ma per poter scrivere anch'io ho bisogno di un mio ritorno in termini di visibilità: se prendo un impegno così faticoso e poi il mio articolo viene letto solo dal mio gatto quando va in lettiera, allora preferirei evitarmi il dispiacere e soprattutto altre sedute dallo strizzacervelli. E proprio per evitare questa eventualità, ho affidato ad una prestigioso e conosciutissimo istituto di ricerca, la “Fratelli Cozzolino indagini al mercato san” (san non è un onorifico, vuol dire società a nero), il compito di analizzare, sulla base di una serie di sondaggi, il rapporto attualmente esistente tra AnimeClick ed i suoi iscritti al fine di capire cosa gradiscono e cosa no. Ecco i risultati ottenuti:
 
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Eeeeeeeh, ho paura che dopo questa trovata le mie possibilità di essere riammesso nella sede centrale siano crollate drasticamente (confermo, Alex Ziro). E vabbè, mi rassegnerò al fatto di dover restare a vita nella chat redazionale dedicata ai biscioni, agli shota e ai loro doppiatori giappi scrausi con la mansione di fare gli auguri di compleanno a gente a caso scelta da Arashi84. Ad ogni modo, per chiunque fosse interessato, l'intero corpus dei risultati ottenuti dall'agenzia Cozzolino è stato allegato alle immagini in galleria.
Terminata la prima parte della recensione, cioè quella in cui tradizionalmente o parlo dei fatti miei o mi faccio odiare dagli altri staffer, passiamo all'ospite d'onore di questo articolo, ossia a quello che, secondo una giuria qualificata (cioè io), è stato giudicato come l'anime peggiore della scorsa stagione, e cioè Fanfare of Adolescence: devo dire che l'avrei scelto come il peggiore anche solo per il titolo, e non nego che sarebbe stato un problema se poi si fosse rivelato bello perché lo avrei recensito lo stesso come brutto. Fortunatamente, però, questo anime non ha deluso le mie masochistiche aspettative.

Per chi non se lo ricordasse la recensione semiseria da sempre abbatte il muro dello spoiler raccontando nel dettaglio molti particolari importanti della storia, per cui se non avete visto l'anime e, chissà perché, contate di vederlo, evitate di leggere il seguito prima di averlo fatto. Per eventuali rilievi, proteste e lamentele, invece, vi ricordo che è sempre attivo l'indirizzo di posta elettronica nuncescassà@notmail.it; mi raccomando scrivete in massa, la risposta è sempre garbata e garantita.
 
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Cominciamo, allora con il racconto dell'episodio uno.
Yu Otonashi, è uno degli idol giapponesi più importanti di tutti i tempi, uno al cui cospetto cui hanno dovuto inchinarsi celebrità del calibro di Mamoru Miyano, di Cristina D'Avena e dei duchi del Sussex. E' così famoso che la sua ultima conferenza stampa viene seguita praticamente ovunque: nelle case, nelle strade, nei mezzi di trasporto, nei bagni pubblici, sulla Luna, eccetera eccetera. L'annuncio che la grande star deve fare, è di quelli che non si sentono spesso: Yu ha deciso di abbandonare le scene musicali e il suo gruppo, i Misdoc, perché ha deciso... di darsi all'ippica. Ora, so che questa può sembrare una battutaccia delle mie, una di quelle che ormai non fanno nemmeno più ridere: stavolta, però, non c'entro niente, questo tizio ha davvero avuto il coraggio di fare un annuncio del genere. I giornalisti presenti sono ovviamente sconcertati, temono che il ragazzo sia stato colto da un colpo di sole; e, ovviamente non ci mettono molto a fargli domanda più attesa: “Cos'è che le ha fatto prendere una decisione così cretina?”. Yu, dopo un lungo sospiro, inizia un discorso incomprensibile, in quanto si limita a dire “Da quel momento riecheggia continuamente dentro di me” e poi una serie di cavalli psichedelici cominciano a sfrecciare attorno a lui, sollevando schizzi gialli, blu, viola, rossi e verdi. Lui allunga la mano per afferrarli ma, ovviamente si limita a fare una figura barbina con la stampa dato che non c'è nulla. Poi conclude con un “credo di averla finalmente trovata
Ora analizziamo con calma la spiegazione data dal ragazzo. Per farlo la divideremo in quattro parti:
1. “Da quel momento”. Mi scusi signor Otonashi, ma di quale cavolo di momento parla? Dal battesimo? Dalla prima comunione? Dal festival scolastico? Dal viaggio alle terme? Da quando è caduto battendo la testa?
2. “Riecheggia continuamente dentro di me”. Mi scusi signor Otonashi, cos'è che riecheggia dentro di lei di preciso? Il rumore di masse gassose maleodoranti? O è semplicemente fame? Dategli qualcosa da mangiare, forse non è impazzito ha solo un calo di zuccheri.
3. I cavalli psichedelici. Penso che in tanti anni di recensioni semiserie questa sia una delle cose più difficili da raccontare, Cavalli multicolore che gli sfrecciano attorno senza un motivo, con lui che tende il braccio per afferrarli come se non distinguesse più realtà e fantasia. Tutto molto psichedelico: peccato, però, che più che i Pink Floyd questa scena richiami più le sonorità della sirena di un'ambulanza.
4. “Penso di averla finalmente trovata”. Mi scusi signor Otonashi, esattamente cos'è che ha trovato? La strada che porta ai campi Elisi? E vuole arrivarci cadendo da cavallo?
Bisognava cercare di interpretare questa dichiarazione. Ci ho pensato e ripensato e ho analizzato tutte le possibili alternative, ma inutilmente, C'è una sola possibile spiegazione a tutto questo: Yu Otonashi si droga. Probabilmente l'inizio della sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti risale ai primi anni da artista bello e maledetto, e i danni che l'assunzione continua ha provocato al suo cervello stanno affiorando ora.
 
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Ma andiamo avanti, Dopo aver salutato con un inchino una casa vuota, il nostro Yu, munito di gps, si avvia verso la sua nuova scuola, quella ippica per capirci. All'improvviso parte il cliffhanger: la batteria del suo cellulare si scarica e lui, che non ha avuto manco l'accortezza di esplorare la zona qualche giorno prima, cade in preda al panico perché non sa dove andare. Di fronte a lui si apre un bivio terribile composto da due strade di cui una è così buia che sembra portare all'inferno mentre l'altra è luminosa e piena di uccellini. Per uscire da questo momento d'empasse, Yu decide di affidarsi ancora alla droga: ben presto apparirà un cavallo viola che con la sua corsa gli indicherà la strada; e guarda un po' (chi lo avrebbe mai detto!) la strada giusta era quella illuminata. Una volta arrivato a scuola il nostro Yu farà il suo incontro con qualcosa che, almeno a giudicare dalla sua reazione, non aveva mai visto in vita sua: un cavallo vero. “Dove sono finiti gli effetti fluo?” avrà pensato.

Il nostro Young Signorino dei poveri, viene subito importunato da giornalisti in cerca di una dichiarazione; a salvarlo però interverrà uno dei personaggi più irritanti di tutta la serie: l'istruttore Yutaka Asahi. L'antipatia verso quest'uomo, in verità, non è dovuto a particolari peculiarità fisiche o comportamentali; essa deriva invece dal fatto che a causa dei suoi trascorsi in America si sente in dovere di infilare una parola in inglese o più in ogni singola frase. Starlo ad ascoltare è una vera agonia, ogni volta che apre bocca ti vien voglia di togliere l'audio, ma poi pensi che ci sono i sottotitoli e che quindi non servirebbe a niente. Secondo me il suo modo di parlare è uno degli elementi più negativi di questo anime; tuttavia per ora mi fermerò qui perché più avanti ci sarà un'altra novità e non voglio anticipare niente.
Comincia così la cerimonia di ammissione, che si rivela essere, in pratica, una conferenza stampa. Ora mi chiedo: ma chi entra in una scuola ippica deve rilasciare interviste? Capisco che la presenza di Yu può aver fatto accorrere giornalisti, ma non dovrebbero chiudersi dentro, mettere un bel divieto d'accesso alla porta e farsi la cerimonia per i fatti loro? Ed infatti la cerimonia finirà a pesci graveolenti, con i giornalisti che assediano Yu con le loro domande moleste.

Finita la conferenza stampa, i ragazzi vengono parcheggiati sotto una tenda, posto in cui Yu farà conoscenza con gli altri studenti e per poco non viene preso a pugni (finalmente un po' di realismo). A distrarre i suoi compagni dal pestaggio ci penserà un rumoroso incidente: un autocarro, usato da tecnici superspecializzati per cambiare una lampadina ad un lampione, si è capottato. Ciò ha spaventato i cavalli e due di loro hanno approfittato dell'occasione per darsela a gambe e cercare di fuggire da questo anime indecente. Purtroppo i due animali (intendo sempre i cavalli, non due personaggi a caso) durante la loro fuga si imbatteranno nelle matricole, le quali decideranno di tentare di catturarli. E proprio quando uno dei due cavalli stava per realizzare il mio desiderio più recondito, ossia quello di schiacciare Yu Otonashi che a braccia larghe cercava nel modo più stupido possibile di fermare il fuggitivo, ecco che fa la sua entrata in scena un nuovo personaggio mitologico: Shun Kazanami, un uomo che ha il dono di comprendere il linguaggio dei cavalli. Usando il suo approccio basato sulla conversazione e la psicologia, riesce a domare il primo cavallo. Poi ci monta sopra, fa salire anche Yu e partono all'inseguimento del secondo fuggitivo. Dopo aver eseguito un salto sulla testa degli altri compagni, salto che in un paese civile avrebbe portato all'accusa di tentato omicidio, si avvicinano all'altro cavallo e Shun dice al suo nuovo amico: “Non aver paura. Ascolta i suoni della natura”. Yu capisce subito cosa vuol dire, assume altri stupefacenti e cattura il cavallo dorato che appare nella sua mente sconvolta dalla droga. Effetto collaterale: così facendo cattura anche l'altro cavallo, quello vero.

Si arriva così alla rivelazione finale: nessuno dei due aveva mai montato un cavallo prima; ed il sospetto, più avanti, si estenderà a quasi tutti i loro compagni di corso. Per cui la domanda nasce spontanea: ma come cacchio le fanno le selezioni in questa scuola?
L'episodio termina con Yu che cade da cavallo e viene afferrato da Shun come fosse la sua sposa. I due si guardano negli occhi e la droga assunta in precedenza ricomincia a circolare beatamente, mostrandogli petali fluorescenti che cadono da un cielo completamente viola.
 
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Terminato il riassunto del primo episodio passiamo ora ad elencare tutti gli altri elementi di profondo fastidio che ciascuno di voi potrebbe trovare qualora decidesse di guardare questo anime equino.
 
Ma parlate come magnate!
 
Ho già parlato dell'happy abitudine of the teacher Yutaka Asahi di infilare in every frase una parola in english. In theory dovrebbe rappresentare quel tipo di man che è stato tanto time all'estero, e ciò ha fatto diventare dirty la sua parlata. In realtà sembra solo one che fa lo very stupid. La cosa, però, non finisce qui. After a bit si unirà alla classe Grace Amane, one student che parla nella stessa disgusting modality. Ora io capisco che two is megl che uan, ma davvero chi ha ideato this shit non ha capito che se già un personaggio appariva un po' silly, metterne due raddoppiava the bullshit?
 
Il fantino idol
 
John Lennon, tanti anni fa, dichiarò che i Beatles erano più famosi di Gesù; prendendo spunto da questa famosa affermazione potremmo dire che Yu Otonashi in Giappone è più famoso di Buddha. Abbiamo già detto della sua delirante conferenza stampa seguita dall'intera nazione. Ma le cose non son mica finite lì. Vi aspettavate che i giornalisti, preso atto che un famosissimo idol che non ha mai visto un cavallo in vita sua se non nei suoi deliri post stupefacenti abbia deciso di darsi all'ippica, mollassero la preda e lo lasciassero in pace? E' lo scoop del secolo! Così, per evitare che fosse costantemente assediata da giornalisti, la scuola decise di negare l'ingresso alla stampa, con una sola eccezione: una raccomandata che fa le riprese con la mini telecamera della nonna. Dietro le quinte, poi, si muoveva la manager che aveva lanciato Yu nel mondo dello spettacolo e che complottava per convincere il ragazzo a tornare sui suoi passi e... diventare un fantino idol. Ora io mi chiedo: che cacchio è un fantino idol? Un idol che si esibisce a cavallo? Ma ce li ha i permessi? E come pensa di cavarsela con gli animalisti? E poi chi è che canterebbe Yu o il cavallo? E per la questione ballo come si fa? Balla il cavallo o Yu sul cavallo?

San Francesco
 
Quando cominciamo a guardare uno spokon siamo già abituati alla possibilità che i personaggi non rispettino delle regole (come quei calciatori che credevano fosse possibile saltare sui pali o sulla traversa) o che siano capaci di azioni soprannaturali (come quei cestisti capaci di andare sistematicamente a canestro dalla propria metà campo); e dato che lo sappiamo siamo anche consapevoli del fatto che qualche stramberia verrà inserita anche qui. E infatti Fanfare non solo non abbandona questo filone, ma addirittura rilancia: a questo anime partecipa nientepopodimeno che  l'uomo a cui appiopparono la santità, padre Shun Kazanamaronno. Questo ragazzo è riuscito a ottenere il dono di comprendere i comportamenti delle varie razze equine ascoltando corse di cavallo alla radio! E se avesse visto pure l'uomo che sussurrava ai cavalli cos'altro avrebbe saputo fare? 

Il sant'uomo, quasi per magia, riesce a capire il significato dei nitriti, i problemi sociali del cavallo, se sta bene o se sta male, se c'è qualcosa che lo irrita, se è stitico o se ha cag... Qualcuno potrebbe dire che forse queste sono prerogative dei fantini o di chi, in un modo o nell'altro si occupa di cavalli. Non è un dono, fa parte delle competenze di questa gente, e magari sono state esagerate un po' nel classico stile jappo. Ma allora perché, quando decide di abbandonare l'attività di fantino decide di “trasferire” il suo dono a Yu, imponendo le sue mani sulle orecchie del compagno con tanto di luce celestiale e musica dei cherubini?
 
I cavalli
 
In tanti esaltano, e a ragione, la grande intelligenza dei cavalli: sono animali capaci di ragionare, di basare il proprio comportamento sulle proprie esperienze, e talvolta sono capaci di interpretare la parola dell'uomo. Il cavallo giapponese, però, è due spanne sopra un normale cavallo non nipponico: riesce a valutare il peso del fantino con lo sguardo e se supera il limite legale anche solo di pochi grammi assume un atteggiamento imbronciato e poi lo manda per le terre durante la corsa; può decidere di nascondere un infortunio per poter correre la sua ultima corsa prima del ritiro; è addirittura capace di fare videochiamate con le fan. La sua figura è talmente importante all'interno della scuderia che in caso di morte il suo posto non viene occupato da un altro cavallo ma da un altarino funebre, necessario per tramandare la memoria dell'estinto nei secoli dei secoli.
 
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Ci sarebbero molte altre cose da dire però mi fermo qua: la recensione sta diventando troppo lunga, meglio darci un taglio. Come abitudine lascio lo spazio ai vostri commenti, davvero pochi rispetto al solito. Per questo mi sento di dover lanciare un appello: guardate gli anime brutti fino alla fine, non li droppate. Un anime in cui Yona abbandona Hak per scappare alle isole Bermuda in compagnia di un salumiere sardo che rutta e scorreggia da molti più argomenti di discussione del solito “e vissero normali e contenti”. E usate questi benedetti pollici rossi se una cosa non vi è piaciuta: vi assicuro che non arrecherete nessun danno all'industria degli anime giapponesi se lo fate. Ma ora spazio ai commenti!
 
Detto sinceramente ci sono troppi drammi di cui non mi importa nulla.
Manga 18
Rieccolo il dramma, proprio non ci riesce a decollare questo anime, peccato perché poteva essere interessante. Continuò a ripetere che l’unica cosa interessante, degna di nota, è l’ending.
CloveRed
Mah,sinceramente mi sta deludendo molto,era partito decentemente ma adesso sta spaziando tra i vari personaggi in modo un po' caotico.Assurda poi la vicenda del cavallo,non gli fanno una rx per paura della stampa... ma dai....
marcotano-san
Serie moscia. Sarebbe stato meglio se Shun avesse fatto come l'altro e si fosse iscritto a veterinaria invece di perdere 3 anni in qualcosa che non era nelle sue corde. Yu con poco carattere per essere un ex idol, ho sperato fino all'ultimo nella svolta.
Mizuri

Ciao a tutti e alla prossima!