IseLeve: date un pugno al bagno di casa. Recensione Semiseria

Ciao a tutti! Vi ricordate ancora di me? Sono Npepataecozz, l'ideatore e anche l'unico responsabile della rubrica più stupefacente, irriverente, incostante e irrilevante di animeclick. Avrei detto anche la più divertente ma "mister husbando 202x" è imbattibile da questo punto di vista, per cui ammetto la sconfitta e gli concedo volentieri la corona di rubrica che suscita più ilarità tra quelle attualmente conosciute. So che è passato molto tempo dalla mia ultima recensione ma, a differenza del solito, ho dei solidi motivi per giustificare questo mio deprecabile ritardo. Dopo il mio ultimo lavoro, la poco conosciuta recensione del nuovo libro di Albrechtseele e cioè "Se lavoro mi impegno e se mi impegno mi diverto", in redazione erano tutti piuttosto scontenti dei risultati ottenuti: i più sostenevano che le mie recensioni erano diventate piatte come il seno di (nome di donna staffer che non nominerò); tuttavia Ironic74 non condivideva queste critiche e dimostrò con fatti concreti di avere ancora fiducia nelle mie qualità: così decise nientepopodimeno che di allargare i cordoni della borsa e donarmi addirittura del denaro!
 
Ovviamente coi tre euro e cinquanta comprai una pizzetta ed una bibita e li consumai ruttando alla salute della persona che aveva offerto il pranzo. Il rutto l'ho registrato così glielo farò sentire quando mi chiederà conto dei risultati ottenuti coi soldi spesi. Dopo aver digerito, mi misi a riflettere sulla situazione e conclusi che, tanto per cambiare avrei dovuto arrangiarmi; così gettai Yōta Tsuruoka nel bidone della carta, tirai fuori il mio vecchio PC e cominciai a far pratica coi programmi per la composizione di video. Oggi, dopo diversi mesi, ho finalmente imparato a fare qualcosina: purtroppo non avevo fatto i conti con le regole del copyright e tutti i video che ho prodotto intorno a questo anime mi sono stati ritirati per violazione dello stesso. Peccato perché erano belli belli. E invece non li vedrete mai; una delle sette meraviglie del mondo contemporaneo distrutta con un click.
Quindi questa edizione della semiseria sarà quella classica, sperando che Ironic74 non tenda di nuovo la mano per farsi restituire i soldi. Non credo se ne sia dimenticato; la cosa che temo di più è di essere condannato a una delle 7 punizioni da inferno dantesco istituite per gli staffers di animeclick: due ore di luoghi comuni e improperi sugli uomini declamati direttamente dalla massima esperta nel settore, Arashi84.
 

Fatte queste premesse passiamo alla recensione. Scegliere l'anime più adatto tra quelli previsti nella stagione primaverile del 2023 è stato piuttosto semplice: I Got a Cheat Skill in Another World and Became Unrivaled in The Real World, Too, per gli amici IseLeve, ha ricevuto, in sede di commento, così tanti insulti dall'utenza che, anche volendo, non avrei mai potuto ignorarlo.
E in effetti IseLeve è uno degli isekai più stupidi che abbia mai visto: l'intento di base era quello di creare un'opera la cui morale cretina fosse un incitamento a comportarsi sempre in modo gentile con gli altri, anche nel contesto di una società moderna che ti sfrutta e ti calpesta. Se ti approcci agli altri sempre con gentilezza, infatti, prima o poi questa verrà ricambiata e arriverà la tanto agognata felicità. Questo approccio da sempliciotti e pregno di un ottimismo filo-governativo non poteva non far venire la nausea a una persona come me drogata di realismo e pessimismo. Non posso dire al maestro Miku cosa penso di questa sua teoria, però ho sempre quella registrazione audio di cui sopra se proprio ci tiene ad ascoltare il mio giudizio.
Il problema di questo anime, però, non è solo quello. L'idea di far cambiare le statistiche del protagonista non solo all'interno del mondo alternativo ma anche nel mondo reale non era male, tant'è vero che il primo episodio mi aveva fatto una discreta impressione. Ma attorno a un'idea quasi buona non si è stati capaci di curare in modo credibile le statistica “intelligenza” sui personaggi non giocanti e a non costruire una storia in cui il protagonista fa Superman e stop. E così è venuta fuori un'opera degna solo di un condiviso turpiloquio.
 
Grazie Honze, quando ho bisogno di rafforzare un concetto il tuo apporto è sempre basilare.
 

Ma addentriamoci nella recensione, e come al solito cominciamo con la trama. Questa volta non racconterò il primo episodio in modo dettagliato come le altre volte, in quanto costituisce la parte migliore della serie e fornisce meno spunti rispetto al solito. Nonostante questo, però, non scordate le solite avvertenze, e cioè...
 

La storia comincia coi soliti teppistelli che molestano una ragazza carina promettendole una bella serata al “Giappone in miniatura”. Lei, però, non trova allettante la proposta, perché tormentata dal concreto dubbio secondo cui, se avesse accettato, di cose in miniatura quella sera ne avrebbe viste davvero poche. A salvare la nostra principessina arriva il nostro eroe, Yuya Tenjou. Purtroppo non si tratta di un esperto di arti marziali ma di un ragazzo in sovrappeso quasi quanto me; ne consegue che in apparenza non sembrerebbe in grado di affrontare dei teppisti. Ma diamogli fiducia: se “omo de panza" è anche "omo de sostanza”, Yuya non dovrebbe avere grossi problemi. E invece no, il ragazzo viene gonfiato come una zampogna come da previsioni.

Comincia così la narrazione della vita di questo sfortunato omaccione, maltrattato dai compagni di scuola, dai genitori, dal fratello, dalla sorella, dai bulli, da Mamoru Miyano e pure dal nostro Zelgadis. L'unica persona che lo amava nonostante il suo aspetto era sua nonno. Neppure lui però aveva una buona reputazione: i vicini, infatti, lo chiamavano il filosofo de sto... quartiere.
E fu così che il nostro Yuya, dopo aver scoperto con dolore che Chris Christina non era la vera protagonista dell'anime sulle golfiste, decise di scagliare con tutta la sua forza un pugno sul muro del bagno. Ma una volta tanto il suo gesto non ha il solo effetto di rompere la colonna fecale, ma si rivela un colpo di fortuna: dietro il muro, infatti, si nascondeva una stanza sconosciuta che conduceva al solito altro mondo che funziona con le regole dei videogiochi. C'è però una novità: i progressi compiuti all'interno del gioco si riflettono anche nel mondo reale; e così dopo una notte passata a contorcersi come se avesse ingoiato un Alien intero, si risveglierà del tutto cambiato. Si era, in pratica, trasformato nel nobile Hak.
 

Con un incipit del genere le opzioni possibili sono due: si sarebbe potuta sviluppare una dinamica decadente al cui centro porre Yuya, un personaggio triste e tormentato, che anche nella sua nuova veste di superfigo non riesce a liberarsi delle paure e dei rancori legati a un passato di violenza ed emarginazione. Accanto a lui una serie di personaggi secondari annoiati, superficiali e classisti, disposti ad accettare Yuya dopo il cambiamento con lo stesso entusiasmo con cui lo snobbavano prima. La seconda ipotesi, invece, contempla la creazione di un harem doppio, uno nella realtà e l'altro nell'altro mondo, con ragazze lobotomizzate e sbavanti intrise di un buonismo irritante e dotate di una soluzione per ogni assurdo problema si presenti; accanto a queste un protagonista completamente rintronato e dedito alla castità assoluta (con un fervore maggiore di uno staffer medio di animeclick) che si lancia in qualsiasi impresa impossibile senza tener conto della gente che gli sta attorno e che potrebbe chiedere conto dei suoi poteri. Per risparmiare neuroni si è scelto il secondo modello, con un'ulteriore semplificazione:
 

Tradotto per chi non avesse capito: la gente festeggia allegramente le gesta di Yuya senza chiedersi come abbia fatto a compiere delle azioni così stupefacenti come, ad esempio, uscire illeso da un palazzo in fiamme, portando in braccio tre persone e recuperando pure un fermaglio caduto in mezzo al fuoco a una delle tre. In tutti e tredici gli episodi mai un dubbio, mai una domanda. Una popolazione fatta di stupidi creduloni dotati di una incrollabile fiducia nella scienza.

C'è anche un altro aspetto negativo che l'utenza ha rilevato ma non ha gradito. Vediamo di che si tratta: 
 

Effettivamente, tutta questa gente che si immobilizza sul posto per ammirare la bellezza del nostro eroe, manco fosse Brad Pitt vestito da Achille, è alquanto fastidiosa. La scena in cui questo aspetto raggiunge la sua massima espressione è quando Yuya decide di fare una passeggiata al parco con il suo cane: le persone, appena lo vedono, cominciano a fare lodi sperticate a sua bellezza col bellissimo cane; a lui si poi aggiungerà una compagna di classe e cominceranno gli svenimenti tra la gente alla vista di quella bellezza al cubo; infine si unirà al gruppo un'amica modella di Yuya e qui dovranno accorrere frotte di medici con concentrati d'insulina per sciogliere tutto lo zucchero che si stava accumulando. Riassumendo: avete anche un po' rotto il ca...sco. 

La maggior parte del nostro discorso, finora, si è concentrato sulla nuova vita di Yuya nel mondo reale; c'è però da analizzare anche l'altra metà, quella che si svolge nel nuovo mondo. Questa parte è obiettivamente migliore, in quanto le azioni straordinarie del protagonista non risultano strane nel contesto di un gioco che già le prevede, e Yuya appare solo come un guerriero molto più potente rispetto alla media. Anche qui, però, non mancano azioni e decisioni decisamente balzane, prese soprattutto da personaggi secondari, che rendono il tutto poco credibile. Il fatto che questa parte sia migliore, però, può essere anche considerato come un'ulteriore prova del fallimento dell'autore, in quanto l'elemento di novità che voleva introdurre si doveva svolgere nel nostro mondo e non in quello alternativo.
 

Veniamo ora gli altri personaggi. In primis abbiamo l'inevitabile folla di ragazze sbavanti, la maggior parte delle quali sono anche molto carine. Peccato che siano anche piuttosto anonime, aggiungono davvero poco alla storia. Tra queste si distinguono Kaori, celebre per aver trovato un posto di lavoro a un orso (guardia giurata) e per aver assistito al racconto di Yuya sul suo mondo alternativo come se ne avesse anche lei uno nel ripostiglio di casa; Lexia, bellissima principessa del mondo alternativo che chiede immediatamente a Yuya di sposarlo, per poi incoraggiare la concorrenza di Luna, altra ragazza innamorata del protagonista e killer assunta come guardia del corpo dopo che aveva cercato di ucciderla. E poi c'è lei, Kaede, la mia favorita. Il suo incoraggiamento alla squadra maschile di calcio mi rimarrà per sempre impresso nelle mutande; ve l'avrei fatto (ri)vedere, ma non è stato possibile. Accontentatevi della foto sopra e non siate così cretini da chiedermi se Kaede è quella davanti o quella dietro.
L'anime, infine, oltre alle ragazze infoiate presenta anche una lunghissima serie di personaggi che definire stramboidi è fargli un complimento. Non posso ovviamente elencarli tutti; però posso posso spendere due parole sul più irritante e sul più divertente.
 

La palma d'oro "Personaggio più odioso di questo anime" va senza dubbio all'autoproclamato nobiluomo dell'accademia Osei, Akira Ichinose. Punto primo: i capelli. Ma chi glieli ha disegnati così? Vedendo uno pettinato così, si incorre nel desiderio morboso tipico di uno psicopatico di raparlo a zero e cancellare per sempre quel fastidiosissimo caschetto. Punto secondo: non è divertente. L'intento dell'autore era quello di creare un simpatico guascone che induce al riso con le sue sfortunate avventure. Forse sarà guascone, ma sicuramente non è simpatico: giuro che a ogni sua apparizione mi veniva voglia di menarlo.
 

Il personaggio più divertente della serie, nonché l'unico davvero ben caratterizzato è re Arnold von Arcelia, il gelosissimo padre della bellissima principessa Lexia von Arcelia. Come personaggio può sembrare non molto originale e in effetti l'originalità non è il suo punto di forza. Diciamo che una volta tanto il nostro Miku ha attinto a uno stereotipo dell'animazione giapponese e lo ha sviluppato veramente bene. Sentire il re pronunciare la battuta "è un futon? Non mi sto sbagliando è un futon!" fa piegare in due dal ridere. Per cui almeno il goal della bandiera questo anime riesce a farlo.

E con questo direi che ho finito il mio lavoro. Voglio solo aggiungere che aspetterò con ansia un'eventuale seconda stagione, perché l'anime è talmente assurdo che resterei a guardarlo per ore, beandomi di tutte queste assurdità. Se fare un buon anime brutto è un arte, qui siamo di fronte alla Primavera Scema del Botticelli. Per quanto riguarda il giudizio finale, lo lascerò, come mio solito, ai commenti dell'utenza. Vi saluto e alla prossima!