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"Cavoli, mi sento quasi come se tutto questo fosse stato solo un patetico tentativo di pubblicizzare un gioco di carte per bambini!" (Yugi alla fine di "Yugioh! - The Abriged Movie")

Yu-Gi-Oh è un perfetto esempio su come rincretinire completamente un buon prodotto rendendolo qualcosa di vuoto adatto solo per fare il lavaggio del cervello ai bambini in modo che comprino i gadget pubblicizzati dalla stessa rete che trasmette la serie. Ma questa volta non possiamo dare tutta la colpa alla Mediaset, qui c'è lo zampino della rete americana 4Kids, santa protettrice di tutti i "pampini", nonché produttrice (molto esecutiva purtroppo) di questa versione dell'anime arrivata poi qui in Italia.

Ammirerete i dialoghi totalmente vuoti, le pistole invisibili degli uomini di Pegasus (tolte grazie alla magia del computer), lo svuotamento della caratterizzazione di quasi tutti i personaggi, e i combattimenti di carte svuotati completamente della loro bellezza e dei veri dialoghi, in Italia trasformati in semplice descrizioni passo passo di cosa sta succedendo. Per non parlare poi delle cose inutili aggiunte solo per fare il lavaggio del cervello ai poveri pampini: il cuore delle carte, pronunciato solo una volta nel manga, e in un contesto totalmente differente dal significato che ha nell'anime; il regno delle ombre, inesistente nel manga e creato solo per censurare la morte dei personaggi; e tutti quei discorsi melensi e monotoni sull'amicizia. In Giappone quest'anime poteva avere e poteva pretendere rispetto, ma con il passaggio da oriente a occidente ha perso totalmente se stesso.
Divertiamoci a guardare Yami Marik che cerca di uccidere Rishido con una barra del Millennio senza punta, tolta al computer.