Recensione
Elfen Lied
8.0/10
Recensione di Ironchain87
-
Scoprii quest'anime per caso, cercando nel forum qualche nuovo anime da guardare: sono stato piacevolmente colpito da questo.
Come al solito, vado per gradi.
Grafica: la grafica, secondo me, non presenta punte di spicco o particolari negativi. Il disegno, lo trovo pulito, non troppo ripetitivo (magari usare qualche maschio fra i dicloton imprigionati sarebbe stato meglio, invece di farli essere tutti femmine), non penso di avere altro da dire.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: la storia racconta della presenza tra le persone di queste creature, i Diclonius, puntualmente recluse, uccise e usate per esperimenti, che sono state create (per caso? Per un piano del boss pazzoide di turno? Non si sa) per uccidere gli uomini e prendere il sopravvento. In mezzo a questa sovra-storia vi è poi quella del protagonista, un ragazzo che viene da un episodio violentissimo. Un diclonius, poi rivelatosi sua amichetta, gli uccide sorellina e padre. Lui la ritrova ma non la riconosce causa amnesia selettiva, la porta quindi a casa per aiutarla. Da qui si sviluppa una storia in parte già vista e in parte leggermente innovativa: abbiamo il classico harem in cui un maschio è "conteso" fra più donne, anche se in questo caso non abbiamo poi tante ragazze, difatti solo la diclonius, Nyu o Lucy, e la sua vecchia amica d'infanzia, Yuka, sono effettivamente attratte da lui, mentre le altre due ragazze dell'harem sono solo riconoscenti, ma non interessate. Parlo di Nana o n°7, un'altra Diclonius, e di Mayu, una quattordicenne scappata da casa per gli abusi sessuali che riceveva.
Dentro queste storie è da notare la mia preferita, quella dello scienziato che si pente di tutto il male che ha fatto, anche per la propria figlia, sempre un Diclonius, e alla fine muore, non senza fare provare un senso d'intensa tenerezza per l'amore che prova verso la figlia (un'assassina mostruosa) e per la perdita di uno dei pochi validi personaggi.
Che dire della storia? Per il mio personale giudizio ha molti particolari innovativi, difatti, al contrario di quanto letto in altre recensioni, non reputo l'harem simile a quelli di altri anime, basti vedere "Ranma 1/2" o "Lamù", dove vi è un interesse da parte di molte ragazze per il protagonista, o viceversa, e non solo un paio. Senza contare l'elemento splatter che trovo piacevole nei limiti in cui viene usato, cioè contro persone innocenti e militari, ma non animali, se non seguito da una vendetta "giusta". Le scene ecchi non penso possano creare problemi, sono poche e "divertenti", limitate comunque ai primi episodi, fatto salvo l'episodio dell'abuso di Mayu, triste e non divertente. Il finale è fin troppo aperto pur se ben congegnato: non si capisce che fine faccia o come continui il piano del boss cattivo, che si scopre avere anche lui le corna, né se Nyu sia ancora viva o meno.
Personaggi: i personaggi sono ben descritti secondo me, ben delineati nella storia, anche se un piccolo appunto ci sarebbe: la casualità o destino, non mi sono mai piaciuti negli anime. Casualmente questo ragazzo va a trovare chi anni prima gli aveva ucciso la famiglia, casualmente la prende in casa, casualmente va nell'università dove insegna il figlio del boss cattivo, che casualmente trova Lucy, ecc. Insomma, l'idea è buona, ma tutto questo ritrovarsi penso penalizzi. Anche Nyu/Lucy mi perde un po' quando passa da assassina fredda a persona con sentimenti smettendo o quasi di uccidere a caso.
Ottimo il personaggio di Nana, anche se mi perde diventando un po' banale quando entra a fare parte della "casa", passando da tenera/bambinesca a svampitella/leggera. Poche parole per descrivere il mio personaggio preferito, Kurama, uno scienziato triste ma sempre serio, che ama profondamente la sua figlia naturale così come quella "acquisita", fantastico.
Considerazioni finali: "Elfen Lied" è un buon anime, peccato per la brevità e per alcuni "scivoloni", come la leggerezza con cui si tratta la tematica psicologica del trauma, la mancanza effettiva di interesse sessuale (in genere è luogo comune giapponese, il sesso c'è, è quasi un desiderio, ma nella pratica il protagonista non ha nemmeno il coraggio di guardare i genitali di Nyu) e la mancanza quasi assoluta di un finale. E' consigliato a chi si vuole godere un po' di splatter.
Come al solito, vado per gradi.
Grafica: la grafica, secondo me, non presenta punte di spicco o particolari negativi. Il disegno, lo trovo pulito, non troppo ripetitivo (magari usare qualche maschio fra i dicloton imprigionati sarebbe stato meglio, invece di farli essere tutti femmine), non penso di avere altro da dire.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: la storia racconta della presenza tra le persone di queste creature, i Diclonius, puntualmente recluse, uccise e usate per esperimenti, che sono state create (per caso? Per un piano del boss pazzoide di turno? Non si sa) per uccidere gli uomini e prendere il sopravvento. In mezzo a questa sovra-storia vi è poi quella del protagonista, un ragazzo che viene da un episodio violentissimo. Un diclonius, poi rivelatosi sua amichetta, gli uccide sorellina e padre. Lui la ritrova ma non la riconosce causa amnesia selettiva, la porta quindi a casa per aiutarla. Da qui si sviluppa una storia in parte già vista e in parte leggermente innovativa: abbiamo il classico harem in cui un maschio è "conteso" fra più donne, anche se in questo caso non abbiamo poi tante ragazze, difatti solo la diclonius, Nyu o Lucy, e la sua vecchia amica d'infanzia, Yuka, sono effettivamente attratte da lui, mentre le altre due ragazze dell'harem sono solo riconoscenti, ma non interessate. Parlo di Nana o n°7, un'altra Diclonius, e di Mayu, una quattordicenne scappata da casa per gli abusi sessuali che riceveva.
Dentro queste storie è da notare la mia preferita, quella dello scienziato che si pente di tutto il male che ha fatto, anche per la propria figlia, sempre un Diclonius, e alla fine muore, non senza fare provare un senso d'intensa tenerezza per l'amore che prova verso la figlia (un'assassina mostruosa) e per la perdita di uno dei pochi validi personaggi.
Che dire della storia? Per il mio personale giudizio ha molti particolari innovativi, difatti, al contrario di quanto letto in altre recensioni, non reputo l'harem simile a quelli di altri anime, basti vedere "Ranma 1/2" o "Lamù", dove vi è un interesse da parte di molte ragazze per il protagonista, o viceversa, e non solo un paio. Senza contare l'elemento splatter che trovo piacevole nei limiti in cui viene usato, cioè contro persone innocenti e militari, ma non animali, se non seguito da una vendetta "giusta". Le scene ecchi non penso possano creare problemi, sono poche e "divertenti", limitate comunque ai primi episodi, fatto salvo l'episodio dell'abuso di Mayu, triste e non divertente. Il finale è fin troppo aperto pur se ben congegnato: non si capisce che fine faccia o come continui il piano del boss cattivo, che si scopre avere anche lui le corna, né se Nyu sia ancora viva o meno.
Personaggi: i personaggi sono ben descritti secondo me, ben delineati nella storia, anche se un piccolo appunto ci sarebbe: la casualità o destino, non mi sono mai piaciuti negli anime. Casualmente questo ragazzo va a trovare chi anni prima gli aveva ucciso la famiglia, casualmente la prende in casa, casualmente va nell'università dove insegna il figlio del boss cattivo, che casualmente trova Lucy, ecc. Insomma, l'idea è buona, ma tutto questo ritrovarsi penso penalizzi. Anche Nyu/Lucy mi perde un po' quando passa da assassina fredda a persona con sentimenti smettendo o quasi di uccidere a caso.
Ottimo il personaggio di Nana, anche se mi perde diventando un po' banale quando entra a fare parte della "casa", passando da tenera/bambinesca a svampitella/leggera. Poche parole per descrivere il mio personaggio preferito, Kurama, uno scienziato triste ma sempre serio, che ama profondamente la sua figlia naturale così come quella "acquisita", fantastico.
Considerazioni finali: "Elfen Lied" è un buon anime, peccato per la brevità e per alcuni "scivoloni", come la leggerezza con cui si tratta la tematica psicologica del trauma, la mancanza effettiva di interesse sessuale (in genere è luogo comune giapponese, il sesso c'è, è quasi un desiderio, ma nella pratica il protagonista non ha nemmeno il coraggio di guardare i genitali di Nyu) e la mancanza quasi assoluta di un finale. E' consigliato a chi si vuole godere un po' di splatter.