Recensione
"Ken il guerriero - La leggenda di Julia" è il secondo capitolo della pentalogia, ma questa volta non si tratta di un film uscito al cinema, bensì di un OAV della durata di un'ora uscito nel 2007 in Giappone e giunto giusto a fine 2008 in Italia, sempre per il mercato home video.
Questa volta, lo dico subito, mi sono ritrovato dinanzi ad un prodotto, per i miei personali gusti, notevolmente inferiore rispetto al primo film intitolato "Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto", ma andiamo con ordine.
La storia, come prima cosa, vuole ripercorrere solo le vicende legate a Julia, l'amata perduta da Ken per mano di Shin, con lo scopo di donare un approfondimento che andrà a riempire, con alcuni dettagli, ciò che si è visto nel primo film e anche quello che si andrà a vedere ne "La leggenda di Raoul", secondo lungometraggio e terzo prodotto animato di questa pentalogia.
Purtroppo, secondo me, questo OAV risulta un po' noioso, non molto coinvolgente, non dona alcun momento di azione degno di questo termine e neanche sequenze emotive che potrebbero colpire la sensibilità dello spettatore, come invece era accaduto nel precedente film.
Una pecca aggiuntiva, per me, si ritrova anche nella poca riuscita di alcune scene che, rispetto al manga, risultano inferiori, come ad esempio la scena in cui Toki salva Ken e Julia dal pulviscolo nucleare. Nel manga questa scena mi ha donato molto di più rispetto a quanto visto qui, nonostante io fossi convinto che in animazione potesse essere resa in maniera maggiormente epica e tragica, invece è stata resa fin troppo semplicemente a livello visivo e registico, mancando di quell'importanza e drammaticità che - al contrario - nel manga avevo avvertito, denotando cosi una mancanza di attenzione nella regia e nella scrittura da parte dei produttori e autori dell'OAV.
Con tutto questo, sia ben chiaro, non voglio intendere che tale OAV sia inutile ai fini della storia anzi, risulta abbastanza interessante anche per l'approfondimento dato a certe situazioni presenti nel manga e allo stesso personaggio di Julia, rendendola totale protagonista della storia, oltre che risultando un tassello molto importante per questo intero progetto di rivisitazione della storia di Kenshiro.
Parlando d'altro, devo dire che un passo indietro è stato fatto anche per quanto riguarda il versante tecnico, ma ovviamente essendo questo un OAV - e non un film - credo proprio sia più che normale.
Il chara design qui risulta inferiore e molto meno dettagliato anche nei primi piani, anche se resta comunque godibile.
Le animazioni sono, per me, peggiorate mentre le OST risultano come la cosa più riuscita, donandoci alcune traccie abbastanza interessanti.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, a differenza di tutto il resto, risulta invariato e non ho nulla da ridire così come sull'adattamento effettuato, sempre ottimo.
Dunque, per arrivare alle mie personali conclusioni, questo secondo capitolo della pentalogia, almeno per me, risulta abbastanza inferiore al primo film e, a differenza di quest'ultimo, non mi ha emozionato, commosso e neanche molto coinvolto nella vicenda narrata. Certamente risulta un prodotto interessante e anche piacevole da guardare, ma resta solo un approfondimento ed un OAV di passaggio, studiato forse per preparare unicamente il terreno a "La Leggenda di Raoul".
Questa volta, lo dico subito, mi sono ritrovato dinanzi ad un prodotto, per i miei personali gusti, notevolmente inferiore rispetto al primo film intitolato "Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto", ma andiamo con ordine.
La storia, come prima cosa, vuole ripercorrere solo le vicende legate a Julia, l'amata perduta da Ken per mano di Shin, con lo scopo di donare un approfondimento che andrà a riempire, con alcuni dettagli, ciò che si è visto nel primo film e anche quello che si andrà a vedere ne "La leggenda di Raoul", secondo lungometraggio e terzo prodotto animato di questa pentalogia.
Purtroppo, secondo me, questo OAV risulta un po' noioso, non molto coinvolgente, non dona alcun momento di azione degno di questo termine e neanche sequenze emotive che potrebbero colpire la sensibilità dello spettatore, come invece era accaduto nel precedente film.
Una pecca aggiuntiva, per me, si ritrova anche nella poca riuscita di alcune scene che, rispetto al manga, risultano inferiori, come ad esempio la scena in cui Toki salva Ken e Julia dal pulviscolo nucleare. Nel manga questa scena mi ha donato molto di più rispetto a quanto visto qui, nonostante io fossi convinto che in animazione potesse essere resa in maniera maggiormente epica e tragica, invece è stata resa fin troppo semplicemente a livello visivo e registico, mancando di quell'importanza e drammaticità che - al contrario - nel manga avevo avvertito, denotando cosi una mancanza di attenzione nella regia e nella scrittura da parte dei produttori e autori dell'OAV.
Con tutto questo, sia ben chiaro, non voglio intendere che tale OAV sia inutile ai fini della storia anzi, risulta abbastanza interessante anche per l'approfondimento dato a certe situazioni presenti nel manga e allo stesso personaggio di Julia, rendendola totale protagonista della storia, oltre che risultando un tassello molto importante per questo intero progetto di rivisitazione della storia di Kenshiro.
Parlando d'altro, devo dire che un passo indietro è stato fatto anche per quanto riguarda il versante tecnico, ma ovviamente essendo questo un OAV - e non un film - credo proprio sia più che normale.
Il chara design qui risulta inferiore e molto meno dettagliato anche nei primi piani, anche se resta comunque godibile.
Le animazioni sono, per me, peggiorate mentre le OST risultano come la cosa più riuscita, donandoci alcune traccie abbastanza interessanti.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, a differenza di tutto il resto, risulta invariato e non ho nulla da ridire così come sull'adattamento effettuato, sempre ottimo.
Dunque, per arrivare alle mie personali conclusioni, questo secondo capitolo della pentalogia, almeno per me, risulta abbastanza inferiore al primo film e, a differenza di quest'ultimo, non mi ha emozionato, commosso e neanche molto coinvolto nella vicenda narrata. Certamente risulta un prodotto interessante e anche piacevole da guardare, ma resta solo un approfondimento ed un OAV di passaggio, studiato forse per preparare unicamente il terreno a "La Leggenda di Raoul".