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10.0/10
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Ci sono opere che ti entrano nelle ossa e che riescono a emozionare senza lasciarti scampo. I dieci volumi di Mushishi per me sono stati questo, un elogio della natura e dei sentimenti sospesa tra il romanticismo e il pragmatismo. L'atipico e misterioso protagonista Ginko, è un ramingo studioso di Mushi, che si trova ad affrontare, risolvere o semplicemente accettare casi dipendenti da un unico filo conduttore: la presenza dei mushi. Queste creature sono descritte come una sorta di forma di vita primordiale, esseri che potrebbero essere interpretati come spiriti ma che seguono le logiche naturali delle altre forme viventi. La cosa più affascinante è proprio l'approccio del protagonista verso queste creature, ossia la stessa ammirazione che può avere un etologo verso gli animali che studia e la consapevolezza che anche loro fanno parte della natura e per questo devo seguire i loro istinti. Non ci sono mushi buoni e mushi cattivi, ci sono degli esseri che seguono il loro istinto lottando per la sopravvivenza. Talvolta i mushi possono entrare in contatto ed interferire con la vita degli umani causando strane "malattie" che solo un esperto può comprendere e tentare di "curare". Da questo presupposto nascono le storie autoconclusive (ci sono però molte connessioni) che porteranno Ginko e il lettore attraverso lo scorrere delle stagioni tra paesaggi naturali realizzati con maestria da Yuki Urushibara. Un elogio a parte va alla Star Comics che ha mantenuto l'idea originale giapponese della copertina in carta ruvida che riporta i bellissimi acquerelli dell'autrice. Inoltre all'interno di ogni volume sono presenti una decina di stupende pagine a colori. Non posso che sperare in altre opere di questo genere per trovarmi un giorno a poter dire che Mushishi non è il più bel manga che abbia mai letto. Non posso che dare 10.