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9.0/10
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Devil Lady è non solo il manga più difficile da giudicare che abbia mai letto, ma proprio il fumetto in generale più complesso da recensire fra quelli incontrati, per il fatto che neanche io sappia con esattezza cosa pensare: dopo la sua lettura ciò che rimane è il senso di smarrimento.

Nasce probabilmente come una versione erotica e femminile di Devilman, i primi volumi presentano una linearità nella trama che fanno apparire l'opera monotona e a tratti banale, se non per qualche sparuta spiegazione sui fenomeni paranormali che avvengono nel mondo. Un uomo o una donna diventa un mostro stupratore le cui uniche ambizioni sono il sesso e la violenza (abbinamento pericoloso nelle mani di Go Nagai), arriva Devil Lady che dopo un'iniziale titubanza sull'uccidere o meno viene attaccata o stuprata, capisce sulla sua pelle che l'indecisione non porta alcun beneficio e sconfigge la creatura di turno.

Di questa prima parte ho apprezzato il disegno di Nagai, che quando si tratta di rappresentare atmosfere cupe e mostri onirici provenienti dagli incubi degli uomini è semplicemente insuperabile, ma anche perché le storie in sé non sono unicamente semplice intrattenimento e la psicologia della protagonista è da subito ben sviscerata. Insomma, dall'inizio il manga presenta spunti interessanti che però non sono sufficienti a farne una buona opera: la trama ripetitiva alla lunga stufa, la carenza di personaggi si fa sentire, e un finale su cui andare a parare fanno presupporre al lettore che l'opera si stia indirizzando irrimediabilmente verso una parabola discendente.

No, niente di più sbagliato. Go Nagai ha ancora tutte le cartucce da sparare; dal sesto volume, pressappoco, c'è una svolta completa: l'impostazione episodica viene scardinata, si capisce che c'è tutto un disegno dietro dell'autore, il quale inizia a lasciare frammenti di quel puzzle che solo alla fine andranno a combaciare. La trama si infittisce, nuovi misteri, quesiti, colpi di scena, personaggi sia partoriti per Devil Lady sia provenienti dalle opere precedenti di Nagai (in particolare presi da Mao Dante, Devilman e La divina commedia)… Ammetto che sebbene Go Nagai sia un ottimo narratore, questa volta non è sempre riuscito a gestire bene tutti gli elementi che aveva disseminato, alcuni sono stati gestiti magistralmente, altri ignorati.

Le pagine, col proseguire dei volumi, vengono ancor più intrise di violenza e sesso fino alla descrizione di scene surreali non adatte a uno stomaco debole. Evito qualsiasi forma di spoiler sullo sviluppo successivo della trama. Ho già detto poco sopra che questo manga è difficile da recensire per un valido motivo: quando lo finisci non si sa se ci si trova davanti a uno dei più grandi capolavori del Maestro (al pari di Violence Jack o Devilman) oppure a una “tamarrata” di prima categoria, al delirio di un pazzo (perché Go Nagai è pazzo, lo sapevo già da alcune delle sue opere precedenti ma in Devil Lady va ben oltre la soglia della decenza). Fra un paio di tette, un sedere e un combattimento fra mostri, il Maestro snocciola discorsi filosofici e filologici a non finire sul male, il bene, l'animo, la debolezza e l'egoismo umano.

Il finale infatti è qualcosa su cui è impossibile dare un parere univoco, si può odiare o amare alla follia a seconda di come lo si vuol vedere, innegabilmente gli ultimi due/tre volumi sono cosparsi di colpi di scena assurdi che spiazzano in continuazione il lettore. Personalmente ho amato sia l'opera nel suo complesso che il finale e la considero il capitolo conclusivo di tutte le saghe demoniache di Nagai, immancabile nella libreria di un amante del genere nagaiano nella sua forma più pura e folle. Non consiglio assolutamente questo manga a tutti, lo consiglio ai pochi che abbiano letto più di una volta sia Devilman che La divina commedia che Mao Dante, amandoli tutti, lo consiglio insomma solo ai fan del Nagai più oscuro e depravato; ritengo infatti che un lettore che si avvicina per la prima volta al Maestro o che comunque ha conosciuto solo le sue opere più edulcorate e commerciali ne resterebbe schifato, complice anche un'incompleta comprensione dell'opera. Devil Lady è un fumetto per fan e basta, gli altri stiano alla larga.