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Come sempre, cercherò in questa recensione di trattare di argomenti trattati un po' meno nelle altre recensioni e tenendo in considerazione le critiche lette.
"Viaggio verso Agartha" è un film di Shinkai con un minestrone di temi presi dall'evidente influenza di Miyazaki.
Se già non piace Shinkai sconsiglio la visione di questo film, perché le caratteristiche che troviamo sono le stesse dei suoi altri film. Inutile accanirsi contro il suo stile che può o non può piacere ovviamente.

Il film è ispirato in parte al mito di Orfeo ed Euridice. Troviamo una ragazzina che mi ricorda tantissimo la classica protagonista femminile di Miyazaki, un riferimento indiretto a temi ecologisti a inizio film (altra influenza), e una riflessione sul tema della "morte", "l'accettazione della sua ineluttabilità e del dolore della morte", "l'amore in senso classico", "l'amore fraterno" e il "dolore".

L'animazione come sempre è eccellente, il film secondo me non è affatto noioso e scorre perfettamente. A differenza di altri, non mi sono annoiato neanche per un po'.

Nonostante non definirei questo film un prodotto originale, ho gradito molto che Shinkai si sia collocato nella scia del Maestro Miyazaki, prendendone spunto per alcuni temi, ampliandoli con altri.

Se avete già visto Shinkai, potete vedere anche questo senza timore. Se già non avete gradito altri film, non penso che vi piacerà. L'originalità o meno di un film non costituisce un discrimine per la sua valutazione. Ed è per questo che per me è senz'altro promosso con 8.5.