Recensione
Paranoia Agent
7.5/10
Un mancato capolavoro!
Una promessa mantenuta... solo a metà.
Un anime con tutte le carte in regola per far gridare "Wow, che roba!", ma che, strada facendo, perde l'essenza, la spina dorsale, a causa della quantità di elementi aggiunti che finiscono per diventare ingestibili: un po' come lo stesso Shounen Bat.
È un prodotto tecnicamente ineccepibile: disegni e animazioni impeccabili, un amalgama di colori inappuntabili, una colonna sonora stupenda (ho adorato sia la opening sia soprattutto la ending, con tutte le sue variazioni su tema all'interno degli episodi).
Il montaggio è superlativo! Lo sile registico superbo, forse anche troppo...
Tutto ciò rendeva giustizia e risalto alle atmosfere inquietanti, oppressive e psichedeliche allo stesso tempo, con tematiche intelligenti e di accusa ad una società alienante che corre verso l'autodistruzione.
Ma c'è un tasto dolente: seppur la storia sia interessante e prometta bene, la sceneggiatura non riesce a tenere a freno l'eccessiva e strabordante creatività visionaria registica.
Nella prima metà gli episodi tengono incollati lo spettatore, lo portano a ragionare sul mistero, i personaggi hanno una storia da raccontare che incuriosisce e la cosa interessante è che sono in qualche modo legati tra loro.
Nella seconda parte, nonostante gli episodi risultino piacevoli a vedersi, si ha l'impressione di vagare un po' troppo, rimarcando lo stesso concetto abbondantemente: sembra un esercizio di stile.
Si lascia alle spalle la storia principale mettendo molti, troppi elementi e personaggi che non aggiungono nulla, distogliendo così lo spettatore da quello che era il cammino intrapreso e mandando a quel paese la sintesi, fino ad avere bisogno, nella parte finale, di deus ex machina con cui sbucano elementi e personaggi ingiustificatamente.
La sceneggiatura alla fine implode e si ha la sensazione che tutto finisca in una bolla di sapone.
Comunque sia, il messaggio arriva, rimane ed è rimarcato da delle trovate che re-incorporano elementi visti e disseminati qua e là, dando il senso della circolarità che in qualche modo soddisfa l'animo dello spettatore.
Se ami le storie lineari, la visione non fa per te.
Se ti piacciono le storie astratte, surreali con componenti oniriche, ricche di metafore e analogie, sicuramente troverai questo anime cibo per gli occhi e per la mente.
Una promessa mantenuta... solo a metà.
Un anime con tutte le carte in regola per far gridare "Wow, che roba!", ma che, strada facendo, perde l'essenza, la spina dorsale, a causa della quantità di elementi aggiunti che finiscono per diventare ingestibili: un po' come lo stesso Shounen Bat.
È un prodotto tecnicamente ineccepibile: disegni e animazioni impeccabili, un amalgama di colori inappuntabili, una colonna sonora stupenda (ho adorato sia la opening sia soprattutto la ending, con tutte le sue variazioni su tema all'interno degli episodi).
Il montaggio è superlativo! Lo sile registico superbo, forse anche troppo...
Tutto ciò rendeva giustizia e risalto alle atmosfere inquietanti, oppressive e psichedeliche allo stesso tempo, con tematiche intelligenti e di accusa ad una società alienante che corre verso l'autodistruzione.
Ma c'è un tasto dolente: seppur la storia sia interessante e prometta bene, la sceneggiatura non riesce a tenere a freno l'eccessiva e strabordante creatività visionaria registica.
Nella prima metà gli episodi tengono incollati lo spettatore, lo portano a ragionare sul mistero, i personaggi hanno una storia da raccontare che incuriosisce e la cosa interessante è che sono in qualche modo legati tra loro.
Nella seconda parte, nonostante gli episodi risultino piacevoli a vedersi, si ha l'impressione di vagare un po' troppo, rimarcando lo stesso concetto abbondantemente: sembra un esercizio di stile.
Si lascia alle spalle la storia principale mettendo molti, troppi elementi e personaggi che non aggiungono nulla, distogliendo così lo spettatore da quello che era il cammino intrapreso e mandando a quel paese la sintesi, fino ad avere bisogno, nella parte finale, di deus ex machina con cui sbucano elementi e personaggi ingiustificatamente.
La sceneggiatura alla fine implode e si ha la sensazione che tutto finisca in una bolla di sapone.
Comunque sia, il messaggio arriva, rimane ed è rimarcato da delle trovate che re-incorporano elementi visti e disseminati qua e là, dando il senso della circolarità che in qualche modo soddisfa l'animo dello spettatore.
Se ami le storie lineari, la visione non fa per te.
Se ti piacciono le storie astratte, surreali con componenti oniriche, ricche di metafore e analogie, sicuramente troverai questo anime cibo per gli occhi e per la mente.