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Attenzione: la recensione contiene spoiler

L'ho visto cinque anni fa e da allora non ha perso lo smalto che aveva. Rimane una delle storie più incredibili e più profonde che si siano viste in questo mondo. Una storia che ti entra dentro e ti rimane per sempre...

Questa è "La principessa Sissi", la quale racconta l'infanzia/adolescenza di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach e il lungo, difficile, tormentato percorso che dovette affrontare per "coronare il suo sogno" di diventare prima moglie del principe Franz, e poi insieme a lui imperatrice d'Austria, sancendo di fatto l'unione della corona austriaca con quella d'Ungheria. Una rivisitazione della sua vita decisamente azzeccata.
I personaggi sono disegnati in maniera naturale, spontanea, così come spontaneo è il paesaggio nel quale essi operano. E questo lo si capisce da come essi parlano, pensano, agiscono e si muovono. Quindi possiamo dire che la grafica gioca un ruolo decisivo nel mettere in risalto questa loro spontaneità. La trama si dipana tra luci e ombre, le quali vengono rese anche simbolicamente, soprattutto quando i nostri protagonisti si trovano in situazioni di pericolo e devono vedersela con i numerosi ostacoli della vita, e più precisamente "altre persone" che (si) mettono sul loro cammino, facendo l'impossibile per rovinargliela. Ma i nostri eroi sono risoluti e non si lasciano scoraggiare facilmente, di fatto trovando sempre una soluzione a cui lavorare per superare tutto questo. I personaggi dimostrano, quindi, una personalità vivace, originale, spiccata, intraprendente, e questo in linea con il fatto che da giovane Elisabetta ricevette un'educazione abbastanza liberale, sempre entro i limiti delle regole imposte dalla società mitteleuropea del suo tempo. Purtroppo anche qui, come nella storia reale, le cose cambiarono duramente per lei, dovette subito mettersi a studiare e colmare in fretta le lacune della sua istruzione, mentre qui deve intraprendere numerosi viaggi, seguendo "de facto" la via del padre, sempre assente per viaggi, ma in questo caso rapito per lasciare Possenhofen, o Possi, in mano ai cattivi di turno (in questo caso inventati), come il conte Arkas e/o il consigliere Zottornik, i quali mirano a rovinare la pace con l'Ungheria e a prendere in mano il potere, rovesciando anche la monarchia, facendo leva sulle debolezze dell'imperatrice Sofia e dei due principi Franz e Karl, così come sui capricci di Helena e l'assoluta obbedienza del personale della corte di Schoenbrunn, nonché su quella dei sudditi dell'Impero, per il proprio tornaconto personale. Una minaccia che rischia di distruggere l'armonia dell'Impero. Fortunatamente, grazie alla loro tenacia, acutezza, spirito di iniziativa, buon senso, giudizio, coraggio, i nostri eroi, aiutati dai loro amici e aiutandoli a loro volta a ristabilire il proprio onore, riescono a sventare i piani, le trame e i complotti dei due e dei loro scagnozzi, assicurandoli alla giustizia e coronando finalmente il loro sogno di matrimonio, e conciliando la pace tra l'Austria e l'Ungheria con il colonnello Gyulla Andrassy e il suo braccio destro Morgash. Alla fine anche il padre di Sissi viene salvato e contribuirà alla causa, riuscendo a riconciliarsi con la famiglia e promettendo di stare loro più vicino.

Un progetto decisamente audace e avvincente, che aiuta chi non è a proprio agio con la storia ad entrare in contatto con essa.
Voto: 8,5/10