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Attenzione: la recensione contiene spoiler

È un'avventura molto insolita ma comunque molto stimolante, perché esplora un rapporto così semplice, eppure così difficile al tempo stesso. Una storia che ci fa viaggiare fuori e dentro di noi e ci fa capire che siamo più di quello che sembriamo, siamo quello che scegliamo di essere. Questo è "Ribelle - The Brave", una storia ambientata sugli altopiani della Scozia medievale, e quindi in uno dei tanti cuori che costituiscono la famosa materia di Bretagna e/o ciclo arturiano. Qui approfondiamo il rapporto tra Merida, una giovane principessa scozzese, e sua madre, la regina Ellinor, la quale si premura di impartire alla figlia la conoscenza e il rispetto delle usanze e delle tradizioni del popolo, in modo che un giorno sarà in grado di assolvere ai propri doveri e obblighi di regina, dopo aver contratto un matrimonio con uno dei pretendenti figli dei Lord della Scozia. Ma Merida non sembra molto incline a voler seguire la via tracciatale dalla madre, e inizia con questa un diverbio, il quale prende una brutta "piega". Già, infatti in un eccesso di rabbia Merida strappa l'arazzo al quale sua madre ha lavorato tutta la vita, e non si tratta di uno strappo qualunque, ma assume un valore simbolico, e decide di scappare di casa seguendo dei particolari "fuochi fatui" che la conducono da una strega. Merida chiede a questa qualcosa per cambiare il proprio destino, e la strega esaudisce il suo desiderio e crea un dolce molto speciale, dimenticando di riferirle che esso possiede un potere molto particolare. Merida torna al castello e offre il dolce alla madre in segno di riconciliazione, ma purtroppo assiste alla trasformazione della stessa in un orso, e non un orso qualunque, bensì Mordu, il famoso orso delle leggende popolari, il quale si dice fosse in realtà un principe macchiatosi di superbia e quindi trasformato in orso come punizione per il suo atteggiamento arrogante e prepotente. A questo punto, resasi conto dell'errore commesso, Merida cerca di salvare sua madre e ritorna dalla strega, la quale le ha lasciato degli indizi su come rimediare. La ragazza e la madre capiscono che non hanno molto tempo e tornano al castello per riparare l'arazzo e pronunciare la formula magica. Impresa tutt'altro che semplice: i Lord con i loro figli e i rispettivi clan sono ancora al castello, ed entrare non è più semplice. Ma Merida ha un piano per fare in modo di entrare nel castello: parla all'assemblea e convince suo padre, i Lord e i loro rispettivi clan a cessare le ostilità, ricorrendo alla sua conoscenza delle leggende del popolo e alle sue gesta eroiche. Tutto sembra essersi risolto per il meglio, ma Ellinor viene scoperta da suo marito Fergus, il quale, credendo che si tratti di Mordu, non esita a provare ad ucciderla. Merida interviene, per impedire al padre di compiere il gesto folle, ma questi la rinchiude nella sua stanza, mentre Ellinor fugge nel bosco, e precisamente fino al circolo di dolmen e menhir. Inizia la caccia all'orso e tutti giungono sul posto, ma anche Merida arriva, dopo essersi fatta aiutare dai fratellini più piccoli (anch'essi trasformati in orsi), e spiega al padre che l'orso è Ellinor. Ma non c'è tempo per spiegare, perché giunge anche Mordu alla riunione ed è deciso a fare una carneficina di tutti i presenti. Inizia una battaglia feroce, la quale però si conclude con Ellinor che fa in modo di far cadere uno dei dolmen su Mordu e ne libera lo spirito, che diventa un fuoco fatuo. Merida è riuscita a ricucire l'arazzo, ma non ricorda la formula e teme che la trasformazione di sua madre possa diventare permanente. Ma l'incantesimo viene spezzato ed Ellinor riprende le sue sembianze umane. Tutto torna alla normalità e i Lord si congedano dalla famiglia reale.

Grafica

La grafica 3D è decisamente ben impostata e dà un senso di profondità ai dettagli, alle ambientazioni e alle scene decisamente gradevole. I colori sono ben distribuiti e sono molto brillanti, conferendo alle scene della vicenda un ottimo contrasto di chiaroscuro che rende molto bene sia le scene ambientate di giorno sia quelle ambientate di notte.

Colonna sonora

La colonna sonora è composta da sonorità di stampo celtico per omaggiare la tradizione scozzese. Infatti, vi è la presenza delle cornamuse. La colonna sonora è caratterizzata dall'alternarsi di queste e di altre sonorità con lunghi silenzi, per rimarcare l'atmosfera di mito, leggenda e mistero che caratterizza la vicenda. La colonna sonora conferisce anche una componente gioviale, festosa e vivace. Quindi, possiamo dire che la colonna sonora è decisamente variegata e quindi molto equilibrata, in piena simbiosi con la vicenda.

Giudizio finale e insegnamenti

Un film Disney piuttosto insolito, ma comunque molto vivace, allegro e anche molto ben impostato, che approfondisce quel rapporto tanto contorto tra madre e figlia che è sempre stato uno dei temi più difficili e ardui da affrontare e approfondire. Interessante la spiegazione della leggenda, la quale costituisce il climax della storia e ne contiene anche il messaggio principale, ovvero che l'orgoglio ha la capacità di distruggere e portare interi regni alla rovina. Quindi, è l'orgoglio il vero nemico, poiché esso distrugge prima di tutto anche le famiglie più unite, e quindi è necessario sbarazzarsene, se si vuole stare bene con sé stessi e il prossimo. L'unica pecca che riconosco a questo film è il fatto che non sia stato concesso abbastanza spazio alla strega. Mi aspettavo che proprio lei potesse svolgere il ruolo del cattivo, avrebbe potuto magari maledire i principi della famiglia reale per il loro comportamento o una cosa del genere.

Voto: 8