Recensione
Edens Zero
8.0/10
Come presentare "Edens Zero"?
Diciamo che è come se i personaggi di "Fairy Tail" (alcuni davvero copia-incolla come character design e personalità) si imbarcassero sull'Arcadia di Harlock per formare una ciurma pirata e partire all'avventura con un sogno, in stile "One Piece" (con molte altre similitudini con quest'ultima, tipo dinamiche dei cattivi e poteri), vivendo avventure di humor e azione con poteri simili ai frutti del diavolo, in questa serie chiamati Ether gear (una sorta di energia naturale che permana ogni cosa e consente poteri elementali differenti).
Naturalmente anche in questa serie il simbolismo di amicizia/famiglia e fiducia, assume contorni centrali nella storia. Nulla di tutto questo è un caso, essendo questa l'opera che Hiro Mishima ha lanciato dopo la fine (solo momentanea) di "Fairy Tail". Siamo nel 2024 e questo Anime è recente, moderatamente nuovo, ho appena finito di gustarmi la seconda stagione.
Conoscevo già questo prodotto ma complice la paternità autoriale di Mishima, e avendo molto amato "Fairy Tail" avevo delle remore. Devo ammettere che mi sbagliavo sulla qualità dell'opera se pur è vero che per ambienti, character design, personaggi, disegni e taglio delle saghe ha un taglio identico al lavoro precedente.
Consiglio vivamente di guardare questo anime piuttosto corposo e che spero prosegua sino a conclusione perché davvero riesce ad appassionare lo spettatore. L'autocitazione del maestro non è affatto disturbante perché riesce ad omaggiare con rispetto le opere che ho citato in precedenza senza volerne essere una copia. Molto corposa la parte ironica e di fan-service che strizza spesso l'occhio a dinamiche di natura sessuale (molto più dell'opera precedente) sempre con abbondante humor. In soldoni le inquadrature delle curve femminili, doppi sensi e voyerismo si sprecano a iosa.
Non vorrei ammorbare con troppa trama e dare inutili spoiler.
In breve il giovane Shiki, la cui provenienza è ignota è stato trovato e cresciuto da un nonno robotico in un pianeta abitato di soli automi.
Il robot è noto come Ziggy il Re Demone ed è stato in passato un famoso e potentissimo pirata spaziale che padroneggia un potente ether gravitazionale che ha insegnato a suo nipote.
Nel presente il Re Demone è deceduto e Shiki vive come unico umano riparando gli automi di questo enorme parco divertimenti abbandonato chiamato Grand Bell.
Quando la giovane b-cuber spaziale (una sorta di influencer stile Youtube) approda su Grand Bell stringe amicizia con Shiki e per diverse traversie finisce per partire con lei alla volta di fantastiche avventure.
Diciamo che è come se i personaggi di "Fairy Tail" (alcuni davvero copia-incolla come character design e personalità) si imbarcassero sull'Arcadia di Harlock per formare una ciurma pirata e partire all'avventura con un sogno, in stile "One Piece" (con molte altre similitudini con quest'ultima, tipo dinamiche dei cattivi e poteri), vivendo avventure di humor e azione con poteri simili ai frutti del diavolo, in questa serie chiamati Ether gear (una sorta di energia naturale che permana ogni cosa e consente poteri elementali differenti).
Naturalmente anche in questa serie il simbolismo di amicizia/famiglia e fiducia, assume contorni centrali nella storia. Nulla di tutto questo è un caso, essendo questa l'opera che Hiro Mishima ha lanciato dopo la fine (solo momentanea) di "Fairy Tail". Siamo nel 2024 e questo Anime è recente, moderatamente nuovo, ho appena finito di gustarmi la seconda stagione.
Conoscevo già questo prodotto ma complice la paternità autoriale di Mishima, e avendo molto amato "Fairy Tail" avevo delle remore. Devo ammettere che mi sbagliavo sulla qualità dell'opera se pur è vero che per ambienti, character design, personaggi, disegni e taglio delle saghe ha un taglio identico al lavoro precedente.
Consiglio vivamente di guardare questo anime piuttosto corposo e che spero prosegua sino a conclusione perché davvero riesce ad appassionare lo spettatore. L'autocitazione del maestro non è affatto disturbante perché riesce ad omaggiare con rispetto le opere che ho citato in precedenza senza volerne essere una copia. Molto corposa la parte ironica e di fan-service che strizza spesso l'occhio a dinamiche di natura sessuale (molto più dell'opera precedente) sempre con abbondante humor. In soldoni le inquadrature delle curve femminili, doppi sensi e voyerismo si sprecano a iosa.
Non vorrei ammorbare con troppa trama e dare inutili spoiler.
In breve il giovane Shiki, la cui provenienza è ignota è stato trovato e cresciuto da un nonno robotico in un pianeta abitato di soli automi.
Il robot è noto come Ziggy il Re Demone ed è stato in passato un famoso e potentissimo pirata spaziale che padroneggia un potente ether gravitazionale che ha insegnato a suo nipote.
Nel presente il Re Demone è deceduto e Shiki vive come unico umano riparando gli automi di questo enorme parco divertimenti abbandonato chiamato Grand Bell.
Quando la giovane b-cuber spaziale (una sorta di influencer stile Youtube) approda su Grand Bell stringe amicizia con Shiki e per diverse traversie finisce per partire con lei alla volta di fantastiche avventure.