Recensione
H2
7.5/10
Era il 1992 quando Mitsuru Adachi inizia a pubblicare su Shonen Sunday il suo lavoro più lungo: H2. Il suo lavoro più lungo ma non a mio avviso il più bello di questo autore che ci ha donato tante grandi storie sentimental sportive quali il mitico Touch, il sempreverde Rough o il brillante Katsu!!
Lo stile è sempre lo stesso con personaggi che si riciclano da una storia all’altra somigliandosi con quelli di altre sue opere.
Nonostante queste somiglianze di personaggi e di temi non possiamo dire che Adachi ci annoi.
Possiamo però dire che H2 è un’occasione perduta… in che senso?
Facciamo un accenno alla trama H2 parla presumibilmente di due coppie di ragazzi Hideo e Hikari e Hiro e Haruka.
Hiro, Hideo e Hikari sono grandi amici e i primi due giocano a baseball, finite le medie il primo si ritira e va in una scuola senza club di basket, il secondo va in una scuola in cui esiste un club di basket molto rinomato.
Perché? A Hiro un ciarlatano, un medico senza licenza aveva diagnosticato gravi problemi al braccio. Scoperto di essere stato ingannato si da da fare per fondare una squadra e arrivare a giocare al Koshien come miglior lanciatore del Giappone.
Compare a questo punto la figura di Haruka, figlia del padrone di suo padre, la quale è una bella ragazza e si innamora di lui.
Ora sembrerebbe tutto facile invece… inizio con gli spoiler.
La trama è interessante per oltre venti volumi ma diventa pesante negli ultimi sette/otto perché Adachi allunga decisamente il brodo concentrandosi maggiormente sullo sport dimostrandosi meno capace di fondere gli aspetti sentimentali con il baseball.
Eravamo arrivati alla soluzione dei problemi di cuore dei personaggi ma il sensei riapre i giochi e spariglia le carte, il finale è aperto ma secondo me è difficile da capire se alla fine Hikari che sembrava aver scelto Hideo sceglie davvero questi o Hiro, quel che è certo è che Adachi ha giocato per decine di volumi sulla vicinanza di Hikari ad Hiro e dunque sarebbe la conclusione più logica, perché nella parte sentimentale del racconto sia Hideo che Haruko sono stati in ombra e dunque sembrava logico che alla fine venissero scaricati.
L’immagine sul finale non è Hikari e Hideo che si baciano ma la ragazza che (probabilmente) piange sul petto del ragazzo… quindi mancando le parole sarei portato a pensare che lo scarica. Ma invece Haruka parla con Hiro e da quel che dice sembrerebbe che i due stiano adesso insieme…
Chiaramente il finale è mal gestito. E poi lo già detto lo sport entra alla fine prepotente lasciando troppo poco spazio al resto.
Credo che il voto giusto sia sette e mezzo e penso che sia il voto più basso che ho dato finora ad un opera di Adachi, ma se avete letto le mie motivazioni sarete d’accordo con me
Lo stile è sempre lo stesso con personaggi che si riciclano da una storia all’altra somigliandosi con quelli di altre sue opere.
Nonostante queste somiglianze di personaggi e di temi non possiamo dire che Adachi ci annoi.
Possiamo però dire che H2 è un’occasione perduta… in che senso?
Facciamo un accenno alla trama H2 parla presumibilmente di due coppie di ragazzi Hideo e Hikari e Hiro e Haruka.
Hiro, Hideo e Hikari sono grandi amici e i primi due giocano a baseball, finite le medie il primo si ritira e va in una scuola senza club di basket, il secondo va in una scuola in cui esiste un club di basket molto rinomato.
Perché? A Hiro un ciarlatano, un medico senza licenza aveva diagnosticato gravi problemi al braccio. Scoperto di essere stato ingannato si da da fare per fondare una squadra e arrivare a giocare al Koshien come miglior lanciatore del Giappone.
Compare a questo punto la figura di Haruka, figlia del padrone di suo padre, la quale è una bella ragazza e si innamora di lui.
Ora sembrerebbe tutto facile invece… inizio con gli spoiler.
La trama è interessante per oltre venti volumi ma diventa pesante negli ultimi sette/otto perché Adachi allunga decisamente il brodo concentrandosi maggiormente sullo sport dimostrandosi meno capace di fondere gli aspetti sentimentali con il baseball.
Eravamo arrivati alla soluzione dei problemi di cuore dei personaggi ma il sensei riapre i giochi e spariglia le carte, il finale è aperto ma secondo me è difficile da capire se alla fine Hikari che sembrava aver scelto Hideo sceglie davvero questi o Hiro, quel che è certo è che Adachi ha giocato per decine di volumi sulla vicinanza di Hikari ad Hiro e dunque sarebbe la conclusione più logica, perché nella parte sentimentale del racconto sia Hideo che Haruko sono stati in ombra e dunque sembrava logico che alla fine venissero scaricati.
L’immagine sul finale non è Hikari e Hideo che si baciano ma la ragazza che (probabilmente) piange sul petto del ragazzo… quindi mancando le parole sarei portato a pensare che lo scarica. Ma invece Haruka parla con Hiro e da quel che dice sembrerebbe che i due stiano adesso insieme…
Chiaramente il finale è mal gestito. E poi lo già detto lo sport entra alla fine prepotente lasciando troppo poco spazio al resto.
Credo che il voto giusto sia sette e mezzo e penso che sia il voto più basso che ho dato finora ad un opera di Adachi, ma se avete letto le mie motivazioni sarete d’accordo con me