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"Patlabor" è un titolo che conosco solo di fama; per questo, avendone l'occasione, ho deciso di vedere questo film, tra l'altro diretto da un big come Mamoru Oshii, uno di quegli autori che grazie al loro talento possono alternare opere più riuscite ad altre meno riuscite, però è difficile che possano realizzare schifezze inguardabili. Questo primo film me l'ha confermato.

Il principale pregio dell'opera in questione è il tipo di narrazione scelta: chi si aspetta un ritmo adrenalinico resterà deluso, solo la parte finale (comunque abbastanza lunga) può definirsi full action, mentre nel resto di film ci sono soltanto due sequenze d'azione neanche molto lunghe. Però, la bravura di Oshii sta nell’evitare costantemente la noia, sia eludendo le lungaggini sia creando un'interessante atmosfera di mistero grazie alle indagini che i protagonisti conducono per scoprire chi fosse il criptico scienziato Eiichi Hoba, studiando i suoi indizi (tutti riferimenti biblici) e quali siano i suoi legami con gli strani incidenti dei robot.
Non è certo cosa da poco saper intrattenere il pubblico sostituendo per buona parte l'azione propriamente detta col fascino dell'indagine, che qui consiste nel perlustrare luoghi e visionare programmi, affrontando un cattivo assente materialmente eppure fin troppo presente nelle conseguenze del suo piano.
Quando poi nella lunga battaglia finale il regista passa ai combattimenti, ci fornisce uno spettacolo in fondo convenzionale come struttura ma comunque fatto bene, che coinvolge davvero.

Tuttavia, pur essendo in generale un buon film, non lo considero tra i più riusciti del regista, a causa di una certa inconsistenza tematica: questo è un prodotto che si lascia vedere con piacere, ma alla fine non ti lascia nulla, c'è qualche spunto di riflessione sul fatto che i Giapponesi si stanno facendo prendere troppo dalla smania tecnologica, finendo per perdere il gusto delle cose semplici, disumanizzarsi (e forse per punire tutto questo Hoba elabora il suo piano), però si tratta solo di spunti ridotti e di breve durata, nulla che affascini davvero.

Per quanto riguarda i personaggi, sospendo il giudizio: da un lato non c'è vera introspezione, solo alcuni cenni per far capire che tipi sono i protagonisti, e in questo caso non lo reputo un difetto, si vede che il regista dava per scontato che fossero già conosciuti dal pubblico.

Ottimo infine il lavoro sulle animazioni, accurate, fluide e ben integrate con le animazioni al computer, il tutto accompagnato da alcune inquadrature davvero suggestive dal sapore cinematografico.

Il primo film di "Patlabor" è quindi una piacevole opera leggera, che intrattiene davvero dall'inizio alla fine. Ma sarà in altre occasioni che Oshii dimostrerà al meglio il suo talento.