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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Un film decisamente mediocre.

La storia è terribile e i dialoghi sono poveri e basilari. Molte cose nel film avvengono in modo forzato e contro ogni logica solo per il gusto del dramma, e ci sono anche un bel po' di scene da facepalm da quanto erano fuori luogo.

Hanno incentrato l'intera storia su Hera (un personaggio così irrilevante nella lore originale che Tolkien non si è manco disturbato a darle un nome), ma non le hanno dato alcun arco narrativo: fin dall'inizio del film ci è presentata come più agguerrita, più brava e più saggia rispetto al resto della sua famiglia (e ogni uomo nel film), quindi non c'è spazio per la crescita del personaggio. È solo la tipica "boss girl" vetero-femminista modello Rey "Skywalker". Tra l'altro, come tante altre "principesse moderne" perpetua il messaggio sbagliato che fuggire dalle proprie responsabilità sarebbe "liberatorio" e giusto.

Ci sono anche molti altri problemi, tra i quali la gestione di Haleth e Hama, personaggi importanti e molto amati dai fan della lore originale, nel film sono del tutto irrilevanti e muoiono di m***a.

Il film dedica molto spazio alla relazione tra la protagonista e un personaggio inventato, una vecchia guerriera di nome Olwyn. Hera interagisce più con lei che con i fratelli o il padre, e il loro legame è una vera e propria chiave narrativa. Perché questo? Perché non dedicare maggiormente il film ai personaggi canonici amati dai fan nonché in teoria essenziali alla storia in quanto famiglia della protagonista? Ah, già: il Bechdel test.

La storia, spesso, non ha senso. Perché gli arcieri non hanno ucciso Wulf dopo che questi giustizia Hama? Perché non lo hanno inseguito quando era da solo con soltanto un uomo di guardia? Cose del genere si verificano di continuo nel film. La morte di Helm Mandimartello poi... l'ultima volta che ho visto tanti buchi narrativi è stato in un film di Zack Snyder.

Wulf è un cattivo mediocre senza spessore né carisma. Che fa il paio con la protagonista senza spessore né carisma. La cosa pietosa è che, da come è disegnato e impostato, si vede chiaramente che l'intento era di farne il tipico bel tenebroso degli anime, bello ma dannato, che fa venire il batticuore alle fangirl alla Sasuke o Light Yagami, con la storia con la protagonista che fa struggere il fandom... e non potevano mancare di più l'obbiettivo! Nessuno, vedendo il film, potrebbe empatizzare o simpatizzare con lui neanche lontanamente, manca qualsiasi base perché ci importi qualcosa di lui. Perfino nell'unica scena flashback dove, in teoria, dovrebbe essere ancora innocente, ce lo dipingono in chiave negativa. Tra l'altro, ho visto il film in lingua originale, e quando parla, non si capisce metà di quello che dice. Non so come abbia fatto quel tizio (pure di origine italiana) a diventare attore, se parla sempre con quell'inglese stentato. Ha ancora meno senso averlo assunto come doppiatore, visto che è letteralmente una professione dove la voce è l'unica cosa che conta. Ma non mi aspetto che i casting cerchino sempre l'attore più oggettivamente adatto o meritevole...

Frealaf è stato modificato dal canone per essere nero, così da rispettare le direttive hollywoodiane moderne (è pur sempre una produzione americana anche se con manodopera giapponese), ma è stata palesemente una decisione all'ultimo momento (se guardate i poster era palesemente bianco in origine), e così si sono limitati a tingergli la pelle di marrone, ma sembra chiaramente un caucasico. Il risultato è risibile, perché sembra di vedere un attore in blackface. Questa cosa mi fa ancora più ridere, se penso che chi ha prodotto e scritto il film palesemente non sa nulla della storia di Tolkien, altrimenti non avrebbe certo ritratto i Rohirrim come buoni e gli uomini del Dunland come cattivi, quando i primi hanno palesemente rubato la terra ai secondi.

I disegni non sono male, ma l'animazione oscilla tra l'okay e il terribile. Il mix di 2D e 3D, in particolare, è terribile. Pochi studi giapponesi riescono a gestirli bene, e non è questo il caso. È come guardare quegli anime con le auto in CGI che si vede benissimo che sono in CGI. Purtroppo, ci sono un sacco di cose fatte in CGI che si vede benissimo che sono in CGI in questo film, ed è fonte di distrazione nel migliore dei casi, inquietante nel peggiore. Ho anche notato diversi errori tecnici nel passaggio tra 3D e 2D, per esempio in alcune scene i personaggi hanno sei dita quando fatti in CGI e cinque quando disegnati a mano. I character design poi sono molto generici e fiacchi, il che non aiuta quando anche i personaggi in sé sono fiacchi.

Quest'ultima critica è un parere personale, più che altro: mi ha dato fastidio che il film abbia usato l'intelligenza artificiale per ricreare la voce del defunto Sir Christopher Lee (Dio lo abbia in gloria), per fargli di nuovo interpretare Saruman... non solo per questioni di etica, ma anche perché dubito fortemente che Sir Lee avrebbe voluto essere associato a questo film. Era un grande fan del Professor Tolkien, che conobbe anche di persona.