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Vi prego di tenere la precedente recesione e cancellare questa.
Kazuo Koike (sceneggiatore) e Goseki Kojima (disegnatore) sono la coppia d’oro delle storie di samurai e ben tre loro opere (questa, "Samurai Executioner e "Hanzo, la via dell’assassino") sono arrivate in Italia riscuotendo un discreto successo.
Attraverso le avventure di Kozure Okami ("Lone wolf") un ronin in passato boia dello shogun e "cub" (il cucciolo, suo figlio Daigoro) ci immergiamo nel Giappone dei Tokugawa, in un Giappone dove ci sono ricchi che assoldano come assassino e poveracci che sopravvivono come possono e a volte sono costretti alla ribellione tanto sono spietati i samurai.
Fra i molti termini che ho trovato nei vari volumi (soprattutto i primi densi di citazioni ) mi soffermerò su due: meifumado e enishi.
Kozure Okami definisce il meifumado (la via dell’inferno buddista, la via dei demoni e della dannazione da lui intrapresa) come il rifiuto delle sei vie e delle quattro vite, un percorso quindi in una terra senza speranza. D’altronde lui non è forse un uomo senza clan, senza bushido e dunque non gli rimane solo il meifumado? Vedremo che in fondo rispetta ancora il bushido soprattutto dopo che si ritrasforma da Kozure Okami, l’assassino a pagamento che accetta tutti gli incarichi (pur chiedendo di sapere il perché delle morti che andrà ad eseguire) in Ogami Itto, l’ultimo degli Ogami, vittima delle macchinazioni di Retsudo Yagyu.
Il secondo termine è proprio collegato al loro legame: enishi, un filo tessuto dagli dei, un legame fra due persone decretato dal fato in questo caso a danno di entrambi. Perché come si accorgeranno tutti Itto non è un uomo… egli è come un armata.
E se bene mi sia piaciuta la storia il fatto che il protagonista da solo sconfigga centinaia di nemici e sia invincibile, buono e il migliore l’ha resa un po’ meno credibile anche se mi ha dato come sensazioni tutto ciò che cercavo.
Per ultimo ho lasciato il discorso delle donne in questa storia: per essere una storia vecchiotta si vedono donne che rivestono ruoli importanti all’interno degli yakuza, dei clan di samurai, nella gestione di locande. Molte donne sono personaggi forti e molte sono personaggi provocanti spesso con un brutto fato: quella che più mi ha stuzzicato maggiormente è quella della storia in cui una povera donna senza più il senno viene fatta diventare una specie di attrice porno dal marito per raggiungere la vendetta.