logo AnimeClick.it

-

<Attenzione contiene spoiler>

Introduzione e sinossi

La paura come energia! Una prospettiva intrigante. A quanto sembra c'è un mondo che si alimenta della paura dei bambini e che ne ha fatto una vera e propria fonte di energia e di sostentamento. Benvenuti a Monstropoli, una città completamente funzionante a base di paura, terrore, spavento e panico, dove gli abitanti sono tutti dei veri e propri mostri che lavorano a pieno tempo per garantirsi un'energia inesauribile che aiuta loro a condurre una vita decorosa e dignitosa. Ma attenzione, come ogni sistema, anche questo ha le sue regole: i mostri devono spaventare i bambini per garantirsi l'energia. Tuttavia hanno il divieto di avere con essi qualsiasi forma di contatto ravvicinato e/o diretto. Mike e Sulley sono una copia di colleghi che lavorano alla Monsters & Co. e dove cercano sempre di superare se stessi nel lavorano che svolgono. In particolare Sulley è un dipendente modello che non manca mai l'obiettivo e "quasi tutti" lo ammirano per questo. Beh, quasi tutti, perché c'è qualcuno che invece lo detesta e mira a prendere il suo posto di miglior dipendente dell'azienda, Randall. Questi è stato assegnato ad una bambina molto particolare, la quale non sembra essere spaventata dai mostri, tranne che da lui. Sullivan e Mike lo capiscono ed anche se inizialmente terrorizzati dalla bambina come tutti i mostri fanno l'impossibile per riportarla a casa prima che il Sig.Waternoose e/o qualche piano alto dell'azienda e/o i colleghi lo scoprano. Purtroppo falliscono e vengono esiliati dal Signor. Waternoose e da Randall, ma non si arrendono e ritornano in azienda per salvarla, avendo scoperto il loro perfido piano di rapire i bambini ed impiegare un nuovo dispositivo per estrarre le urla di terrore direttamente dalle loro bocche. Alla fine Mike e Sullivan riescono a sventare il loro piano, ma devono separarsi dalla bambina facendola ritornare a casa e distruggere la porta del suo armadio. Randall e Waternoose vengono arrestati e Sullivan diventa il nuovo dirigente dell'azienda e decide di puntare sull'energia delle risate anziché su quella della paura. La nuova produzione di energia si rivela più redditizia di quella precedente. Addirittura tutti sembrano più felici, tutti tranne Sulley, il quale sente la mancanza di Boo. Ma la sua nostalgia sta per avere fine: Mike gli fa la sorpresa di avere ricostruito la porta dell'armadio di Boo e i due si ritrovano.

Grafica

La grafica è un 3D molto fluido che dà profondità e spessore sia all'ambientazione che ai personaggi. Questi sono buffi più che spaventosi e lo dimostrano con i loro tentativi più o meno riusciti di spaventare i bambini, tant'è vero che molti falliscono. Altri invece sembrano svampiti e questo non fa che aumentare il lato comico della vicenda e costituisce accanto alla paura il principale climax della storia. I disegni sono abbastanza equilibrati, né troppo fluidi né troppo macchinosi, il che serve a conferire alla storia il suo giusto ritmo narrativo e a darle quella giusta dose di tensione, suspence miste ad allegria, ilarità.
I colori sono strampalati per sottolineare il carattere grottesco e goliardico della storia, la quale ci fa capire che non bisogna prendersi troppo sul serio e che una risata è tutto quello di cui si ha molto spesso bisogno.

Colonna sonora

La colonna sonora è un misto di tracce tra swing e musica classica che rendono bene le due velocità di narrazione della storia. Lo swing fa da cornice alle scene più movimentate e sottolinea il lato comico della storia, mentre la musica classica si alterna tra acuti e gravi sottolineando ora i momenti di comicità, ora di confronto e di paura, ansia, angoscia.


Messaggio

Nella sua semplicità questa storia ci trasmette due messaggi. Il primo messaggio è sicuramente quello legato al fatto che non si può vivere nella paura, bensì bisogna imparare a fronteggiarla insieme alla fonte che la genera. Il secondo messaggio è che una risata è molto più gradevole di un tentativo di terrorizzare e dominare qualcun'altro, il che costituisce appunto il climax della storia.

Giudizio finale

Un film basato molto sull'imprevidibilità e la versatilità dei suoi personaggi che nè mostra lo spessore e ci fa capire che nella vita siamo più di quello che sembriamo, siamo quello che scegliamo e decidiamo di essere.

Voto: 8,5